La mosca rappresenta le tragiche atrocità della nostra esistenza che non ci abbandonano mai, esercitando il loro vilipendio sull'umano anelito di divina giustizia. Anche nei momenti di più estrema sofferenza.
Let's not forget that these are the words of a renowned Victorian English author, intent on ennobling a countryman. The subtext is the moral supremacy of the English over 'Les Froggies'.
Il cosiddetto Monte Nero nel comune sloveno di Kobarid, cioè la famosa Caporetto scenario della famosa disfatta delle truppe italiane durante la Grande Guerra (1917), in realtà di nero non ha nulla. Il nome italiano deriva da un errore di traduzione: per gli sloveni è il Krn, ovvero il Tozzo, il Tarchiato. Il nome italiano è dovuto alla sbagliata interpretazione della parola, confusa con Črn, che in sloveno significa appunto nero.
E questo particolare la dice lunga sulla storia delle "pietre che parlano italiano", sparse tra l'Istria e le Alpi Giulie. Parleranno anche italiano, ma tradotto male!
CCG Staff tramite "Point Lenana" di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara 6/3/2015 - 23:44
Che non cambia il fatto che da noi qua a nord-est siamo pieni di Monti Neri (Czarna Góra in polacco).
Tarchiato è il mondo...
Forse mi è sfugito qualcosa, ma non trovando un percorso dedicato alle crociate in generale ho deciso di proporre la canzone sotto questo segno. Tanto, il testo ha un carattere abbastanza universale.
Vorrei fare presente a Krzysiek che la "versione ucraina" di Bella Ciao cantata in "piazza Maidan" potrebbe essere una schifosissima espropriazione in senso nazionalista e fascista che circola da anni e anni in Ucraina, e del quale si ha notizia qui; una delle canzoncine del "Pravyj Sektor" del quale, spero, Krzysiek saprà qualcosa. Vorrei poi far presente anche la buffissima balla di "piazza Maidan" ripetuta pedissequamente dai media occidentali; "piazza Maidan" non ha nessun senso, è come dire "piazza Piazza" dato che "Maidan" è un nome comune (derivato dalla lingua turca: meydan) che significa "piazza". La famosa piazza si chiama Майдан Незалежності, "Piazza dell'Indipendenza". Almeno un po' di indipendenza dalle cazzate dei giornalisti pennaioli bisognerebbe averla. Naturalmente spero che la versione qui segnalata da Krzysiek Wrona sia quella di Orest Ljutyj; ma questo conferma, in fondo, la natura pienamente puttanesca di "Bella ciao", canzone squisitamente democristiana e buona per tutti. Salud,
Riccardo Venturi 6/3/2015 - 19:11
Caro Riccardo. Devo essere sincero. Non so proprio quale sia la versione cantata nel video che ho proposto sopra, ma a buttarci l'orecchio sembra proprio diversa da questa citata da te. Ne esisteranno svariate sia in ucrainoi sia in russo, visto che viene cantata dagli separatisti filorussi – bei fascistoni pure quelli (vide il primo video). Lo so cosa significhi la parola "maidan", perchè nella forma "majdan" fa parte della mia lingua, anche se ha una valenza un po' diversa, tipo: "un spiazzo al centro di un paese", ma per estensione può dire "la roba", tutte le cose di qualcuno. Il fatto è che persino da noi in Polonia dei giornalisti oramai usano il nome "Majdan" come l'omonimo di un cosa leggermente più grande, un simbolo, un movimento, una riscossa, un fatto! Mettila come la vuoi. È una rivolta popolare in atto nata in circa un anno e mezzo fa. E non è stata mai, non è e non sarà mai... (continuer)
The song was first performed in "Good Morning!" (Russian: С добрым утром!) radio show in July 1962 by Maya Kristalinskaya. Performed in 1963 at the Sopot International Song Festival by Tamara Miansarova, the song earned her first prize there and immediately became popular throughout the USSR and in other countries too. It was frequently sung by Young Pioneers at their camps and school meetings, as well as by Little Octobrists in primary schools, and even by pre-school children. The song was widely regarded in the Soviet Union as expressing the people's desire for peace (en.wikipedia).
Du' cose:
– Sopot è una città polacca,
– sembra che il ragazzino di quattro anni Kostya Barannikov (probabile l'autore involontario del ritornello, che esclamò queste parole dopo essere spiegato cosa vuol dire la parola "sempre"), in fondo , in fondo fu un bambino russo, pur essendo contemporaneamente un cittadino sovietico : P
La versione finlandese del poeta e traduttore Pentti Saaritsa (nato a Helsinki il 29 dicembre 1941) è stata interpretata per la prima volta dal gruppo Agit Prop (e raccolta nell'album-collezione Agit Prop 1970-1977).
The Finnish version by the poet and translator Pentti Saaritsa (born in Helsinki on 29 December 1941) was first recorded by the band Agit Prop (included in the collection album Agit Prop 1970-1977). [RV]