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L'Invitation au Voyage

L'Invitation au Voyage
L'Invitation au Voyage

Chanson française – L'Invitation au Voyage – Léo Ferré – 1957
In Les Fleurs du Mal – Charles Baudelaire – 1857



Voici donc, Lucien l'âne mon ami, comme je te l'avais promis L'Invitation au Voyage, tirée des Fleurs du Mal de Charles Baudelaire – un de ces livres libres autant que sulfureux, promis à l'enfer et poursuivi par la justice des bien-pensants, tout comme son auteur.

Dès lors, rien que pour ça, elle a tout lieu de figurer parmi les Chansons contre la Guerre...

Certainement, mais de façon pleine et entière, il s'agit à mes yeux d'une de ces chansons qui sont résolument contre la guerre, au point même d'ignorer la guerre, de la traiter par le mépris. En fait, elle se présente comme une chanson au-delà de la guerre, qui comme L'Âge d'Or de Léo Ferré (encore lui) raconte un monde où la guerre a été éradiquée, un monde rigoureusement sans guerre… Et dans... (continuer)
Mon enfant, ma sœur,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/3/2015 - 20:22
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Il ragazzo della via Gluck

Il ragazzo della via Gluck
[1966]
Parole di Luciano Beretta e Miki Del Prete
Musica di Adriano Celentano e Detto Mariano
Singolo che sul lato B recava la canzone “Chi era lui” di Mogol, Miki Del Prete e Paolo Conte. Poi nell’album “La festa” e nel successivo “Il ragazzo della via Gluck”
Canzone di grandissimo successo, nonostante fosse stata eliminata al primo turno al Festival di Sanremo di quell’anno.

Certamente una canzone d’emigrazione o, quanto meno, di forzato abbandono dei luoghi natali, nonchè inerente il percorso sulla “Guerra alla Terra”. Uno dei brani più rappresentativi della cosiddetta “linea verde” di attenzione ecologista percorsa da diversi artisti negli anni 60 e 70.

Celentano “è stato anche un vero e proprio anticipatore dei temi dell'ecologia e dell'ambiente, in quegli anni '60 nei quali il progresso si misurava in numero di impianti siderurgici (magari costruiti in luoghi altrimenti splendidi... (continuer)
Questa è la storia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/3/2015 - 18:37
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Divide et Impera!

Divide et Impera!
2015
Oh!

con la partecipazione del rapper sardo
En?gma
Sei sulla poltrona là sfatto
(continuer)
envoyé par dq82 25/3/2015 - 15:10
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1989

1989
2015
"9"

Scritto nel 1989 e rimasto chiuso in un cassetto fino ad oggi, il brano sintetizza l'atmosfera che si respirava in quel periodo denso di avvenimenti storici: la protesta di piazza Tienanmen, la vittoria del sindacato "Solidarnosc" alle elezioni in Polonia, il crollo del Muro di Berlino.
rockol.it
Persi nella nuvola blu
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 25/3/2015 - 14:54

The Soldier’s Wife

The Soldier’s Wife
[2010]
Parole e musica di W. J. “Bill” Adair
Nell’album "Dusty Boots on a Gravel Road"
Through all the years that he’s away,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/3/2015 - 14:26
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Dead Soldiers’ Wives Don’t Dance

Dead Soldiers’ Wives Don’t Dance
[2011]
Parole e musica di W. J. “Bill” Adair, singer songwriter di Glasgow.
See them marching to the railway in their uniforms and boots,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/3/2015 - 14:16
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Te recuerdo

Te recuerdo
Testo / Lyrics / Sanat: Marja-Kaarina Mykkänen

This is a song commemorating the first nine-eleven in Chile in 1973 and paying tribute to Pablo Neruda, the great poet of the Andes.
Auringon noustessa lentoonsa lähti
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 25/3/2015 - 14:00
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Peace and Love

Peace and Love
(1990)
Album: "Now"
Oh as I sit under this weeping willow tree
(continuer)
envoyé par dq82 25/3/2015 - 10:23
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World Peace

World Peace
2012
World Peace
Sing the music
(continuer)
envoyé par dq82 25/3/2015 - 10:17
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Nuevo canto de amor a Stalingrado

Nuevo canto de amor a Stalingrado
[1943]
Versi di Pablo Neruda, nella raccolta “Tercera residencia (1935–1945)”, pubblicata nel 1947.

"Ho scritto del tempo e dell’acqua, descritto il lutto e il suo metallo viola, ho scritto del cielo e della mela, adesso scrivo di Stalingrado."

Se in Canto a Stalingrado c’era tutta l’apprensione per l’esito di quella battaglia fondamentale, giro di boa della Seconda guerra mondiale, qui c’è la celebrazione della vittoria sovietica al prezzo di quasi mezzo milione di combattenti uccisi.
Yo escribí sobre el tiempo y sobre el agua,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/3/2015 - 08:28
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Southern Nights

Southern Nights
Southern nights
(continuer)
25/3/2015 - 02:56
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Lob des Lernens

Lob des Lernens
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch

Poem by Bertolt Brecht
Music by Hanns Eisler
Performed by Ernst Busch
Lerne das Einfachste! Für die,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/3/2015 - 23:01

Mezzo pane e un libro

Antiwar Songs Blog
Mezzo pane e un libro
Non solo di pane vive l’uomo. Io, se avessi fame e fossi senza forze per la strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. Ed io attacco da qui violentemente quanti parlano soltanto di rivendicazioni economiche senza nominare mai le rivendicazioni culturali che è poi quel che richiedono gridando i cittadini. […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-24 22:24:00

Canto a Stalingrado

Canto a Stalingrado
[1942]
Versi di Pablo Neruda, nella raccolta “Tercera residencia (1935–1945)”, pubblicata nel 1947.

Un canto necessario, seppur grondante di retorica.
La battaglia di Stalingrado – dal luglio del 1942 alla fine di gennaio del 1943 – fu determinante per l’esito della Seconda guerra mondiale, e lo si sapeva bene già durante le prime fasi del suo svolgimento.

E Neruda non dimenticava nemmeno che quello dell’Unione Sovietica era stato l’unico governo ad appoggiare apertamente i repubblicani spagnoli contro i golpisti di Francisco Franco, fortemente sostenuti da Germania nazista ed Italia fascista, mentre il resto dell’Europa era rimasta imbelle a guardare l’ascesa del nazifascismo prima, durante e dopo l’inquietante “esercitazione” nella penisola iberica.

Com’è ovvio, in quel momento non rilevava affatto né che, fino a poco prima di quell’epica battaglia, il regime comunista e quello nazista... (continuer)
En la noche el labriego duerme, despierta y hunde
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/3/2015 - 15:40

El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)

El Cimarrón (Biographie des geflohenen Sklaven Esteban Montejo)
[1969-70]
Adattamento tedesco di Hans Magnus Enzensberger del racconto dello scrittore cubano Miguel Barnet intitolato “Biografía de un cimarrón” (1963), in cui l’autore raccolse la testimonianza di Esteban Mesa Montejo (1860-1965), un ultracentenario che era stato schiavo, poi fuggiasco e poi soldato nella guerra d’indipendenza.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “El Cimarrón”, recital per quattro musicisti (una voce baritono, un chitarrista, un flautista e un percussionista).

In Italia il lavoro antropologico, storico e politico di Barnet è stato pubblicato da Einaudi con il titolo “Autobiografia di uno schiavo (Cimarrón)”.

“Nel 1963 un giornale dell’Avana dedicava un servizio agli abitanti più vecchi dell’isola. Miguel Barnet, un giovane scrittore ed etnologo, notò tra essi un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco: Esteban Montejo, che allora aveva... (continuer)
I. Die Welt
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/3/2015 - 12:18
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Roses and Revolutions

Roses and Revolutions
[1948]
Versi di Dudley Randall (1914–2000), poeta ed editore afroamericano, nella sua raccolta poetica intitolata “Cities Burning”, pubblicata nel 1968.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

Poeta precocissimo, Dudley Randall lavorò come operaio alla Ford e come impiegato delle poste, e combattè nella Seconda guerra mondiale. Poi si laureò con un master in scienza bibliotecaria... (continuer)
Musing on roses and revolutions,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/3/2015 - 10:39

Enormi buste di plastica

Antiwar Songs Blog
Enormi buste di plastica
Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito. E così attraversiamo la sabbia, E siamo già miraggio in questo deserto […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-23 21:54:00
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La libertà (La palummedda janca)

La libertà (La palummedda janca)
[1848]
Canto popolare siciliano (da Palermo)
Da: Valerio Santagati e Caterina Bueno
"Lu pisu di lu duluri"
Undici canti sulla storia del Meridione
e due poesie recitate da Ignazio Buttitta
a cura di Valentino Santagati e Cristiano Vavalà
(1993)



In parecchie pagine di questo sito, particolarmente quelle del percorso sul Brigantaggio, si sono manifestati dei ‘Neoborbonici’, che invero hanno portato qua dentro una voce spesso originale e motivata, contribuendo a non poché verità storiche decisamente dissonanti; e questo sito è senz'altro noto non solo per accettare assai volentieri, ma anche per ricercare dissonanze lontanissime dal pensiero generale (che quasi sempre è pensiero del potere). Continuando quindi a dissonare, e ricercando quotidianamente come è nostra abitudine, ci siamo imbattuti in questo canto palermitano (che ha come fonti studiosi del calibro di Giuseppe Pitrè e... (continuer)
La palummedda janca
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/3/2015 - 21:40
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Fragen eines lesenden Arbeiters

Fragen eines lesenden Arbeiters
[1935]
Scritta da Bertolt Brecht
Da Svendborger Gedichte (1937/38)
Written by Bertolt Brecht
From Svendborger Gedichte (1937/38)
von Bertolt Brecht geschrieben
Aus Svendborger Gedichte (1937/38)
Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
Von Ernst Busch gelesen






Recitata da Ernst Busch
Read by Ernst Busch
hier von Ernst Busch gelesen


Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi... (continuer)
Wer baute das siebentorige Theben?
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 23/3/2015 - 20:15
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Le ragazze stanno bene

Le ragazze stanno bene
2014
Costellazioni

canzone che parla di un amore, l'amore tra Sara e Chiara
Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza
(continuer)
envoyé par dq82 23/3/2015 - 19:43
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LIBeRI

LIBeRI
2014
Apnea

Testo di Sussanna Parigi liberamente tratto da García Lorca
Musica di Parigi/Zimei

Correva l’anno 1931 e per precisione uno dei primi giorni del mese di settembre di quell’anno, non è ben chiaro se il 1°, il 2 o il 3 del mese, quando Federico García Lorca, una delle voci più grandi e libere della poesia del Novecento, non solo spagnola, tiene un discorso nel proprio paese natale, Fuente Vaqueros, discorso poi riversato nelle pagine dell’agile libricino “Libri, libri! Discorso al paese di Fuente Vaqueros“. L’occasione di questo discorso è data dall’apertura a Fuente Vaqueros di una biblioteca. Il discorso inizia con un “cappello introduttivo” nel quale Federico Garcia Lorcaammette di essere emozionato di poter tenere quel discorso proprio lì nel suo paese natale, paese al quale deve molto ed è molto affezionato, tanto da ammettere che, allorquando qualcuno gli chieda, per un’intervista... (continuer)
Prima gli uomini segnarono le rocce...
(continuer)
envoyé par dq82 23/3/2015 - 15:59
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Venivamo tutte dal mare

Venivamo tutte dal mare
2014
Apnea
Parigi/Kaballà – Parigi 

Finalista premio amnesty International Italia 2015
Venivamo tutte dal mare
(continuer)
envoyé par Donquijote82 23/3/2015 - 15:54
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Anedota búlgara

Anedota búlgara
[1930?]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.

C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Era uma vez um czar naturalista
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/3/2015 - 15:10
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A Federico

A Federico
[1946]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)

dedicata a Federico Garcia Lorca
Sobre teu corpo, que há dez anos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:07
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Fuoco sulla collina

Fuoco sulla collina
Certamente artisti come Ivan non c'è ne saranno più.......io lo scoperto tardi ma da quando ascolto le sue canzoni veramente le sento nel cuore grazie Ivan
Antonio 22/3/2015 - 23:19
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Domek z kart

Domek z kart
[1946]
Parole di Janina Gillowa
Musica di Julio Blanco
Incisa dal grande baritono polacco Mieczysław Fogg con l’orchestra di Władysława Kabalewskiego.
Testo trovato qui

Castello di carte, distrutto da qualcuno senza cuore. E quanto è difficile costruirne uno nuovo, la vita è inutile dopo il disastro...

Sicuramente una canzone d’amor perduto, ma nel 1946 non poteva non essere intesa come un omaggio al martirio di Varsavia, rasa al suolo dai nazisti tra agosto e settembre del 1944 mentre i sovietici, attestati poco lontano sulla riva destra della Vistula, restarono a guardare lo scempio senza intervenire, vuoi per i postumi dei duri scontri con le unità corazzate tedesche, vuoi perchè Stalin non voleva essere co-protagonista di un’iniziativa tutta polacca. E, paradossalmente, tra le fila naziste operava invece un’intera brigata di collaborazionisti russi, la famigerata brigata Kaminski... (continuer)
Mój domek z kart
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/3/2015 - 22:48
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Lili Marleen (alla triestina)

anonyme
PRIMA DELA GUERA
(continuer)
envoyé par Silva 22/3/2015 - 22:02
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Esilio di Lev

Esilio di Lev
Esilio di Lev - Due recenti registrazioni



CCG/AWS Staff 22/3/2015 - 20:06
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Stop the Fussing and Fighting

Stop the Fussing and Fighting
Stop the fussing and the fighting brothers
(continuer)
22/3/2015 - 18:52
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Let Peace Reign

Let Peace Reign
feat. Etana and Duane Stephenson

Whether the violence is domestic, perpetrated by gang warfare or prompted by battling religious factions, its toxicity is counteracted on the sublime Let Peace Reign with Tarruss earnest tenor complemented by the stunning voices of Etana and Duane Stephenson on this inspiring call to unity.
We are confident
(continuer)
22/3/2015 - 17:26
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America

America
Album: Escape from Babylon (2009)
America come to fyah di big gun
(continuer)
22/3/2015 - 16:37
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Mr. President

Mr. President
Alborosie vs. Silvio Berlusconi
Album: Escape from Babylon (2009)

Non c'è da stupirsi di questo reggae giamaicano dedicato a Maffia Maccaroni Silvio Berlusconi... infatti Alborosie è il nome d'arte di Alberto D'Ascola, ex cantante dei Reggae National Ticket, che ha costruito in Giamaica una brillante carriera solista.
watch out Babylonian Maffia Maccaroni
(continuer)
22/3/2015 - 16:13
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Global War

Global War
Album: Escape from Babylon (2009)
mi neva have much money inna mi pocket
(continuer)
22/3/2015 - 16:07
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Carlo Giuliani

Carlo Giuliani
A Carlo Giuliani e a tutti gli altri uccisi dallo Stato (1943-2001)

[Elenco stilato nel 2002]

"A un anno dalla morte di Carlo Giuliani, ammazzato dalla polizia mentre manifestava la sua protesta per l’ingiustizia sistemica, ripresentiamo il tragico elenco degli uccisi dallo Stato - una folla di persone, spesso giovanissime come Carlo, falciate in circostanze simili. [...]

RICORDIAMOLI"
Bernart Bartleby 22/3/2015 - 12:14
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Home Fires

Home Fires
Mi dispiace ma nella trascrizione ci sono veramente troppe imprecisioni, questo è il testo cantato da Ron Kavana nel disco omonimo del 1991:
(Flavio Poltronieri)

riportato il testo corretto sopra
22/3/2015 - 10:25
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Gente di frontiera

Gente di frontiera
[2001]
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Siam tutti gente di frontiera
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/3/2015 - 10:12
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Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati]

Avanti popolo  [Poiché non vogliamo sfruttati]
Swedish lyrics by Gösta Åberg
Svensk version av Gösta Åberg

Performed by Röda fanan (Red flag)
DEN RÖDA FANAN
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 22/3/2015 - 10:05
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Finnish translation by Elvi Sinervo
Suomennos Elvi Sinervo
BALLADI HO TŠI MINHISTÄ
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 22/3/2015 - 00:19
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Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
ΓΕΝΝΉΘΗΚΑ ΑΝΟΙΞΙΆΤΙΚΗ, 21 ΤΟΥ ΜΆΡΤΗ
(continuer)
21/3/2015 - 22:58
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Countdown to Zero

Countdown to Zero
"Countdown to Zero" è il primo brano del secondo lato del terzo LP degli Asia, "Astra", uscito nel 1983, quindi in pieno periodo "guerra fredda". Il testo di questo pezzo è una denuncia molto diretta ed esplicita alla situazione, illustrando le conseguenze di una possibile guerra tra USA e URSS.
The night is cold, the sun is down
(continuer)
envoyé par Galeans 21/3/2015 - 17:03
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Toast to Freedom

Toast to Freedom
cercfo un commento

chi cercfa trovfa! [CCG Staff]
21/3/2015 - 12:34
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Finalmente la guerra è finita

anonyme
Finalmente la guerra è finita
Chanson italienne – Finalmente la guerra è finita – anonimo – ca. 1918/19

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui donne à réfléchir à certains aspects de la mémoire des guerres. Je te précise tout de suite que je n'ai aucune envie de célébrer les chants guerriers, les hymnes à la nation combattante et autres fariboles, juste bonne pour les chœurs et les fanfares militaires et leurs aficionados nationalistes et guerriers. Je n'en ai pas plus pour les chants patriotards et les litanies aux glorieux vainqueurs – une fois dans un sens, une fois dans l'autre.

C'est donc une chanson qui raconte une autre histoire, une chanson de guerre mais qui ne sacrifie pas au Dieu de la Guerre : Arès ou Mars. Mais dis-moi ce qu'elle a de particulier...

Elle a une double caractéristique : d'une part, c'est une chanson sur une guerre finie, sur une paix renaissante et le héraut qui la chante n'est généralement... (continuer)
ENFIN LA GUERRE EST FINIE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/3/2015 - 12:30
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Dziś do ciebie przyjść nie mogę

Dziś do ciebie przyjść nie mogę
The lyrics of the Finnish version performed by Arja Saijonmaa are written by Saukki (Sauvo Puhtila).
Juha Rämö 21/3/2015 - 11:26
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Хотят ли русские войны?‎

Хотят ли русские войны?‎
Ciao Krzyś,

non sono d’accordo. Questa canzone non fu scritta da Brežnev ma da Evtušenko, e credo che sia autenticamente una canzone contro la guerra.
Se poi vogliamo invece parlare del rapporto tra intellettuali e potere, possiamo benissimo dire che personaggi come Evtušenko, comunisti moderatamente dissidenti (o dissidenti moderatamente comunisti) furono funzionali al regime sovietico, perchè erano figure che giocavano su due tavoli spendibili, esportabili e, di fatto, facevano poco o nessun danno...
Ma allora, quanti sono stati i cantautori e intellettuali “protestatari” americani, certamente autentici nelle loro intenzioni, che prima o dopo hanno accolto l’abbraccio dei potenti?

Senza dimenticare che essere intellettuali, artisti antagonisti in USA è sempre stato assai più facile che in URSS, che pure nell’attuale Russia putiniana.

Eppure Evtušenko all’inizio dei 60 scrisse I russi... (continuer)
Bernart Bartleby 21/3/2015 - 11:21




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