Claudio Rocchi: Ho girato ancora
[1977]
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records
Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records
Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Ho girato ancora ed ho visto te che mi hai detto che
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 22:35
Песня про Путина
Testo e musica di Yuliy Chersanovich Kim
Trovato su YT
Trovato su YT
Встал с утра, попил ситра из античной вазы,
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envoyé par Krzysiek 17/2/2015 - 21:09
Universal Soldier
La versione tedesca di Max Colpet (1965)
Fu interpretata per prima da una giovane cantante scoperta da Max Colpet stesso, Dominique:
La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.
Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
La canzone non ebbe però molto successo, al pari della cantante. Fu poi reinterpretata da Juliane Werding nel suo disco intitolato “Mein Name ist Juliane”, pubblicato nel 1973.
Ricordiamo anche che Max Colpet è l'autore della celeberrima traduzione tedesca di Where Have all the Flowers Gone, interpretata da Marlene Dietrich.
DER EWIGE SOLDAT
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 10:29
Großstadt-Indianer
[1972]
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Das Land war groß genug für ein freies Leben,
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 10:08
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Bangladesh
Versione tedesca di Hans-Ulrich Weige interpretata da Juliane Werding nel suo disco d’esordio, “In tiefer Trauer”, pubblicato nel 1972.
BANGLA-DESH
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 09:57
Soldatenzug
[1994]
Parole e musica di Juliane Werding ed Andreas Bärtels
Nell’album intitolato “Du schaffst es!”
Parole e musica di Juliane Werding ed Andreas Bärtels
Nell’album intitolato “Du schaffst es!”
Es war Zeit
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envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2015 - 09:50
Parcours:
Trains
Nein, meine Söhne geb' ich nicht!
Chanson allemande – Nein, meine Söhne geb' ich nicht ! – Reinhard Mey – 1986
Sûrement la chanson pacifiste la plus connue de Reinhard Mey, le grand auteur-compositeur allemand malheureusement généralement méconnu en dehors de l'Allemagne. La même grande force rebelle et antimilitariste que le Déserteur, mais cette fois vue du point de vue d'un père qui se refuse de délivrer ses fils à l'armée et à la guerre et les fait déserter en se déclarant disponible à fuir avec eux (et il ne faudrait jamais oublier que la chanson a été écrite en Allemagne ; laquelle, contrairement à l'image stéréotypée qu'on en a, est très probablement, actuellement et depuis la fin de la IIième guerre mondiale, le pays où le pacifisme et l'antimilitarisme sont le plus répandus). Vraiment une chanson à encadrer.
Sûrement la chanson pacifiste la plus connue de Reinhard Mey, le grand auteur-compositeur allemand malheureusement généralement méconnu en dehors de l'Allemagne. La même grande force rebelle et antimilitariste que le Déserteur, mais cette fois vue du point de vue d'un père qui se refuse de délivrer ses fils à l'armée et à la guerre et les fait déserter en se déclarant disponible à fuir avec eux (et il ne faudrait jamais oublier que la chanson a été écrite en Allemagne ; laquelle, contrairement à l'image stéréotypée qu'on en a, est très probablement, actuellement et depuis la fin de la IIième guerre mondiale, le pays où le pacifisme et l'antimilitarisme sont le plus répandus). Vraiment une chanson à encadrer.
NON, JE NE DONNERAI PAS MES FILS !
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/2/2015 - 23:13
Siamo al guinzaglio del capitale
[1969]
Come per tutti i brani del Canzoniere Pisano, anche questo potrebbe essere stato scritto da Pino Masi; ma notizie più precise su di esso sono del tutto assenti in rete. E' riportato sia da Canti di lotta, sia dal [[|Deposito]]; è stato inciso anche da Leoncarlo Settimelli in Ogni giorno in piazza. Da qui anche su WikiTesti. [RV]
Come per tutti i brani del Canzoniere Pisano, anche questo potrebbe essere stato scritto da Pino Masi; ma notizie più precise su di esso sono del tutto assenti in rete. E' riportato sia da Canti di lotta, sia dal [[|Deposito]]; è stato inciso anche da Leoncarlo Settimelli in Ogni giorno in piazza. Da qui anche su WikiTesti. [RV]
Tu che sei stato per otto ore
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envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2015 - 23:10
Eine Frage
[1931]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis
Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis
Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Da stehn die Werkmeister - Mann für Mann.
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envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2015 - 23:08
Marcia di Punkow
anonyme
Una "canzone urbana" di ambiente punk testimoniata esclusivamente da Canti di Lotta. Si ignora su quale aria debba essere cantata; dal primo verso parrebbe quella dei "Morti di Reggio Emilia", ma la melodia non si adatta. "Punkow" sembra riprendere il nome di Pankow, il quartiere di Berlino Est che fu sede della presidenza della DDR (da alcuni Pankow era declinata tout court come capitale della DDR).
Compagni cittadini fratelli partigiani,
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envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:47
Malga Lunga
Secondo "Canti di Lotta": È la canzone della 53a Brigata Garibaldi, che operò tra il lago d'Iseo e l'alta Val Seriana, e va cantata sull'aria di Non ti ricordi quel mese di aprile (Monte Canino). Essa, secondo la testimonianza di Giuseppe Brighenti (nome di battaglia "Brach"), sarebbe stata scritta nell'inverno 1944 e si riferisce alla fucilazione da parte dei fascisti di 13 patrioti avvenuta a Lovere tra novembre e dicembre 1943. II 17 novembre di quello stesso anno alla Malga Lunga la prima brigata della 53a venne catturata e il suo comandante, la medaglia d'oro Giorgio Paglia, trattò la resa con la promessa che sarebbe stata risparmiata la vita ai suoi uomini. Tradendo i patti, i fascisti uccisero a pugnalate due partigiani feriti e poi tradussero a Costa Volpino i sei superstiti dove li fucilarono davanti al cimitero. Al Paglia i fascisti offrirono la grazia in quanto figlio di una medaglia... (continuer)
Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:43
Il general Cadorna
anonyme
il mio nonno era un ragazzo del 99 e cantava.
il general cadorna ha fatto una avanzata
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envoyé par anna 16/2/2015 - 16:27
Der Krieg
[1911]
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Aufgestanden ist er, welcher lange schlief,
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envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2015 - 15:42
Strontium 90
di Figen Bingül, da questa pagina
English translation of Nâzim Hikmet's poem
by Figen Bingül, from This page
English translation of Nâzim Hikmet's poem
by Figen Bingül, from This page
STRONTIUM 90
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envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2015 - 14:26
Strontium 90
Si tratta della traduzione italiana del testo inglese proposta da Canzoni per la pace, a cura di Chiara Murtas, Editore Napoleone, 1984. La traduzione si trova a pag. 61.
STRONZIO 90
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envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2015 - 14:14
Empört euch
[2011]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”
Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”
Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Sie sind wie wir, doch sind sie es nicht gerne,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2015 - 14:01
Justicia
(Feat. Ariana Puello)
Vidas perdidas porque se les da la gana
(continuer)
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envoyé par Giorgia 16/2/2015 - 11:49
Povera mamma
geniale canzone della meravigliosa gabriella ferri, la piu grande canzone antibellicista che io abbia mai sentito.
ALBERTO BASSI 16/2/2015 - 06:49
Mendacity
Io non direi che sono i tamburi che parlano... piuttosto son esercizi di un tamburista provetto ;)
krzyś 16/2/2015 - 06:01
Budowa pasa startowego Breslau 1945
Wrocław? Breslau? Breslavia?
Chi siamo???
Chi siamo???
krzyś 16/2/2015 - 03:29
Wojna w 3D
Testo e musica di Przemek Mazurek
Testo all'orecchio da YT
Testo all'orecchio da YT
Hej wojenko, wojenko,
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 03:06
Il testamento di Tito
Esagerato, come sempre, Riccardo. Ma perspicace nell'azione di una lusinga mirata a far risvegliare l'amor proprio del sottoscritto. Niente da fà. Son ben conscio dei miei limiti, ma ovviamente cedo alla lode, umanamente. D'altro canto sono passati oramai svariati mesi da quando volevo tornare a questa mia traduzione per cerchare di correggere certi abbagli che mi sono preso al tempo di stenderla in una giornata d'autunno, praticamente di getto.
Nonostante il fatto che io stesso fosse ritenuto uno dei miei migliori lavori da traduttore di canzoni (che, diciamocelo onestamente, sono ben pochi, visto che non superano una trentina), esaminandolo dopo qualche tempo, ho scoperto non poche mancanze e inesatezze. "L'arrosto" più evidente lo si può trovare nella quarta strofa, dove ho scambiato "i salmi" con "le salme", anche se la visione degli templi "che rigurgitan le spoglie / salme / resti... (continuer)
Nonostante il fatto che io stesso fosse ritenuto uno dei miei migliori lavori da traduttore di canzoni (che, diciamocelo onestamente, sono ben pochi, visto che non superano una trentina), esaminandolo dopo qualche tempo, ho scoperto non poche mancanze e inesatezze. "L'arrosto" più evidente lo si può trovare nella quarta strofa, dove ho scambiato "i salmi" con "le salme", anche se la visione degli templi "che rigurgitan le spoglie / salme / resti... (continuer)
Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 01:18
Dans les rues de Varsovie
Dans les rues de Varsovie
Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966
Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966
Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Un soir, je marchais dans les rues de Varsovie ;
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 15/2/2015 - 21:08
Kaspar
Nell’album intitolato “Reinhard Frédérik Mey. Edition Française Vol.3”, pubblicato nel 1975
GASPARD
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2015 - 21:01
In Tyrannis [Von Wand zu Wand sind es vier Schritte]
TYRANNIE
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2015 - 19:16
Kai
[2007]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”
Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”
Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Ein Schreiben in einfühlsamen, klaren Worten,
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envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:56
Und Der Wind geht allezeit über das Land
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”
Non era facile fare una Blowin' in the Wind originale in tedesco: Reinhard Mey mi pare ci sia riuscito egregiamente.
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”
Non era facile fare una Blowin' in the Wind originale in tedesco: Reinhard Mey mi pare ci sia riuscito egregiamente.
Der Wind geht allezeit über das Land,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:19
Es ist doch ein friedlicher Ort
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”
Una canzone da accostare ad altre già presenti sulle CCG, come Sky Pilot, Il pilota di Hiroshima e Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark, e ancora Pilota di guerra, Ad un giovine pilota e Il rondone.
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”
Una canzone da accostare ad altre già presenti sulle CCG, come Sky Pilot, Il pilota di Hiroshima e Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark, e ancora Pilota di guerra, Ad un giovine pilota e Il rondone.
Wenn ich die Schreckensbilder seh‘ von Coventry und Rotterdam,
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envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:01
Het Kapo lied
15 febbraio 2015
Due parole del traduttore. Riprendendo questa pagina per la traduzione, mi sono accorto dell'autentico cimitero di "arrosti" che era il testo neerlandese: il più tipico caso di un testo sbagliato "archetipale" dal quale, poi, tutta la Rete ha ripreso gli errori. Per fortuna c'erano i Fleurs du Mal che facevano eccezione. [RV]
Due parole del traduttore. Riprendendo questa pagina per la traduzione, mi sono accorto dell'autentico cimitero di "arrosti" che era il testo neerlandese: il più tipico caso di un testo sbagliato "archetipale" dal quale, poi, tutta la Rete ha ripreso gli errori. Per fortuna c'erano i Fleurs du Mal che facevano eccezione. [RV]
LA CANZONE DEL KAPÒ
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15/2/2015 - 12:28
Radio Conga
Benvenuto, ciao signore oggi c'è molto sole.
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/2/2015 - 07:20
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[1943]
Слова: Михаил Васильевич Исакoвский
Музыка: Владимир Григорьевич Захаров
Parole di Michail Vasiľevič Isakovskij (1900-1973), poeta russo sovietico
Musica di Vladimir G. Zakharov (1901-1956), compositore russo sovietico.
Facendo seguito a Священная война (или Вставай, страна огромная!), vorrei anche ricordare che tra i 12 milioni e mezzo di civili sovietici morti durante la Seconda Guerra mondiale vi furono molti partigiani…