envoyé par Jeanne Auban Colvieil 4/12/2015 - 20:30
Che traduzione veramente difficile ! Ma ne approfitto prima per presentarmi. Mi chiamo Jeanne Auban ved. Colvieil, sono un avvocato in pensione di Arles nel sud della Francia (la città di Van Gogh!) e parlo l'italiano fino dalla nascita perché mia mamma era di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze. Conosco da poco il vostro sito davvero molto bello e mi sono detta...perché non fare qualche traduzione dal francese e in francese, che è mia lingua paterna ? Grazie fin da ora per quelle che potrete e vorrete ospitare.
A proposito di questa, che mi ha fatto passare...tutta la giornata, devo forse rispondere alla domanda fatta nell'introduzione : non credo che si intendano le sbarre della prigione, ma proprio un setaccio, uno « staccio », un crivello dove il condannato è stato messo dal giudice a essere « stacciato », crivellato goccia a goccia per vent'anni. Come, insomma, se un essere umano... (continuer)
Chanson italienne – Fine delle danze – Bandabardò – 2002
Paroles : Erriquez
Musique: Erriquez / Finaz)
Album "Bondo Bondo" (2002)
Cette chanson parle, comme les autres du recueil, des faits de juillet 2001 au G8 de Gênes.
De la façon dont les danses peuvent se finir et dont l’espoir se transforme en massacre.
ABOLIRE LA GUERRA UNICA SPERANZA PER L'UMANITÀ: IL DISCORSO DI GINO STRADA ALLA CERIMONIA DEI NOBEL ALTERNATIVI
da Emergency
«Io sono un chirurgo. Ho visto i feriti (e i morti) di vari conflitti in Asia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Europa. Ho operato migliaia di persone, ferite da proiettili, frammenti di bombe o missili.
A Quetta, la città pakistana vicina al confine afgano, ho incontrato per la prima volta le vittime delle mine antiuomo. Ho operato molti bambini feriti dalle cosiddette "mine giocattolo", piccoli pappagalli verdi di plastica grandi come un pacchetto di sigarette. Sparse nei campi, queste armi aspettano solo che un bambino curioso le prenda e ci giochi per un po', fino a quando esplodono: una o due mani perse, ustioni su petto, viso e occhi. Bambini senza braccia e ciechi. Conservo ancora un vivido ricordo di quelle vittime e l'aver visto tali atrocità mi... (continuer)
Domani, sabato 5 dicembre dalle 12 alle 13 la trasmissione Capital in the Walkman in onda su Radio Capital dedicherà un’intera puntata alle canzoni contro la guerra. Per l’occasione il nostro webmaster interverrà per presentare il sito e commentare una canzone in scaletta. Da non perdere!
La playlist sarà incentrata sul rock, folk e soul americano e inglese.
Capital in the Walkman e’ un programma musicale condotto da Doris Zaccone e curato da Gianni Faluomo.
Ringrazio Flavio Poltronieri per la dritta su “Le grand Lustucru”, la versione della berceuse tradizionale raccolta da Botrel, presente nella pièce “Marie Galante” del 1934, scritta dal drammaturgo Jacques Deval, a partire dal suo omonimo romanzo del 1931, con le canzoni di scena di Roger Fernay e Kurt Weill, il quale visse brevemente in Francia, tra il 1933 ed il 1935, dopo essere fuggito dalla Germania.
Rapita a Bordeaux dal capitano di un cargo, la dolce prostituta Marie Galante viene sbarcata a Panama e poi abbandonata. Riprende a prostituirsi per raggranellare il denaro necessario a tornare a casa, ma poi spende tutto per assistere un nero povero, vecchio e malato, anche lui abbandonato da tutti. Morto il vecchio Josiah, Marie accetta di essere coinvolta in un losco affare di spionaggio, pensando che il lauto compenso promesso le permetterà il ritorno. Ma viene uccisa proprio alla vigilia... (continuer)