El pueblo unido jamás será vencido
Video su Repubblica che ripercorre brevemente la storia della canzone e include qualche commento di Paolo Pietrangeli.
Oltre che il coro di Podemos.
Oltre che il coro di Podemos.
leoskini 22/12/2015 - 23:10
Naita na
Yo, no quiero trabajar en una mina de sal y mendigar por tu dinero.
(continuer)
(continuer)
envoyé par leoskini 22/12/2015 - 21:06
Get Down Moses
(2001 o 2002)
dall'ultimo album postumo di Joe Strummer, Streetcore pubblicato nel 2003.
Sono tredici anni che il grande Joe Strummer ci ha lasciato, e vogliamo ricordarlo con uno dei suoi pezzi più belli dall'ultimo album, pubblicato dopo la sua morte pur non essendo interamente completato. In Streetcore i Mescaleros ritornano ad un rock con influenze reggae più vicino al sound Clash rispetto alla "patchanka" di Global a go-go.
Get Down Moses si ispira nel testo al famoso spiritual Go down, Moses ma il mondo in cui deve scendere Mosè è il nostro mondo moderno fatto di oppressione, di droga, di periferie, di ghetti e di campi di battaglia. E al posto delle tavole della Legge troviamo le tavolette di LSD...
dall'ultimo album postumo di Joe Strummer, Streetcore pubblicato nel 2003.
Sono tredici anni che il grande Joe Strummer ci ha lasciato, e vogliamo ricordarlo con uno dei suoi pezzi più belli dall'ultimo album, pubblicato dopo la sua morte pur non essendo interamente completato. In Streetcore i Mescaleros ritornano ad un rock con influenze reggae più vicino al sound Clash rispetto alla "patchanka" di Global a go-go.
Get Down Moses si ispira nel testo al famoso spiritual Go down, Moses ma il mondo in cui deve scendere Mosè è il nostro mondo moderno fatto di oppressione, di droga, di periferie, di ghetti e di campi di battaglia. E al posto delle tavole della Legge troviamo le tavolette di LSD...
Once I got to the mountain top, tell you what I could see
(continuer)
(continuer)
22/12/2015 - 19:30
Carne de cañón
[2002]
Album: Con tus ojos
Matanza de Acteal donde 45 indígenas tzotziles fueron asesinados mientras rezaban, en el estado mexicano de Chiapas
Da cancioneros.com
Album: Con tus ojos
Matanza de Acteal donde 45 indígenas tzotziles fueron asesinados mientras rezaban, en el estado mexicano de Chiapas
Da cancioneros.com
Arderá la selva y otra vez regresará
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/12/2015 - 17:36
Merica, Merica
anonyme
[fine 800?]
“Canzone composta di due parti: la prima (testo di anonimo e musica di Cantovivo) è la presentazione dell’America come paese ideale, la Mecca del proletariato. La seconda (raccolta a Seregno da Maria Adelaide Spreafico) è la forzata sopravvivenza degli emigranti in quella terra di sogni e di chimere. (Maria Rollero – forse costei? - come da commento citato su Il Deposito, da cui riprendo anche il testo.)
Il ritornello è lo stesso di Son maritata giovane, guarda caso raccolta dalla stessa Spreafico.
Sembra invece non aver a che fare, a parte il titolo, con Merica Merica di Angelo Giusti.
“Canzone composta di due parti: la prima (testo di anonimo e musica di Cantovivo) è la presentazione dell’America come paese ideale, la Mecca del proletariato. La seconda (raccolta a Seregno da Maria Adelaide Spreafico) è la forzata sopravvivenza degli emigranti in quella terra di sogni e di chimere. (Maria Rollero – forse costei? - come da commento citato su Il Deposito, da cui riprendo anche il testo.)
Il ritornello è lo stesso di Son maritata giovane, guarda caso raccolta dalla stessa Spreafico.
Sembra invece non aver a che fare, a parte il titolo, con Merica Merica di Angelo Giusti.
O cari fratelli ora state a sentire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2015 - 14:45
Merica Merica
Angelo Giusti
La canzone fu composta nel 1875.
L’autore Angelo Giusti emigrò in Brasile.
“Angelo Giusti faz parte da primeira geração de imigrantes da então Colônia Caxias (Rio Grande do Sul, Brasil). Morava então no atual território de Flores da Cunha, no travessão Rondelli, à beira da Estrada que vai de Flores da Cunha a Antônio Prado, onde faleceu aos 81 anos, em 23 de fevereiro de 1929. Antes de sua morte, depositou um conto de réis no Banco Pelotense para serem rezadas missas em seu sufrágio, depois da morte, e elaborou também o epitáfio para seu túmulo, com o seguinte verso:
(dal sito della Famiglia Vaccaro)
L’autore Angelo Giusti emigrò in Brasile.
“Angelo Giusti faz parte da primeira geração de imigrantes da então Colônia Caxias (Rio Grande do Sul, Brasil). Morava então no atual território de Flores da Cunha, no travessão Rondelli, à beira da Estrada que vai de Flores da Cunha a Antônio Prado, onde faleceu aos 81 anos, em 23 de fevereiro de 1929. Antes de sua morte, depositou um conto de réis no Banco Pelotense para serem rezadas missas em seu sufrágio, depois da morte, e elaborou também o epitáfio para seu túmulo, com o seguinte verso:
Qui giace Angelo Giusti,
Fu poeta di poco valore.
La sua anima è partita
A render conto a Nostro Signore.
[Aquí jaz Angelo Giusti,
Foi poeta de pouco valor
A sua alma partiu
A dar contas a Nosso Senhor.]”
Fu poeta di poco valore.
La sua anima è partita
A render conto a Nostro Signore.
[Aquí jaz Angelo Giusti,
Foi poeta de pouco valor
A sua alma partiu
A dar contas a Nosso Senhor.]”
(dal sito della Famiglia Vaccaro)
Bernart Bartleby 22/12/2015 - 14:44
87 ore
Video canzone e fonte commento
Brano dei 99 Posse e sigla finale del film “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” (trailer)
Regia di Costanza Quatriglio
Fotografia: Sabrina Varani
Montaggio: Eleonora Marino
Color: Mauro Vicentini
Produzione: Luca Ricciardi, Diego Magnetta
Si ringrazia: Loredana Antonelli, Ex Opg Je So' Pazzo
Una produzione Doc Lab / Musica Posse
In onda su Rai3 il 28 dicembre 2015 alle ore 23:50.
In uscita nelle sale cinematografiche il 23 novembre 2015 il film/documentario “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” di Costanza Quatriglio cerca di far luce sul caso dell'insegnante elementare di Castelnuovo Cilento sottoposto a TSO il 31 luglio e rinchiuso nel reparto psichiatrico del Vallo della Lucania, dichiarato morto il 4 agosto. Sei medici sono stati condannati. Il film andrà in prima visione assoluta su RaiTre il 28 dicembre... (continuer)
Brano dei 99 Posse e sigla finale del film “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” (trailer)
Regia di Costanza Quatriglio
Fotografia: Sabrina Varani
Montaggio: Eleonora Marino
Color: Mauro Vicentini
Produzione: Luca Ricciardi, Diego Magnetta
Si ringrazia: Loredana Antonelli, Ex Opg Je So' Pazzo
Una produzione Doc Lab / Musica Posse
In onda su Rai3 il 28 dicembre 2015 alle ore 23:50.
In uscita nelle sale cinematografiche il 23 novembre 2015 il film/documentario “87 ore – gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” di Costanza Quatriglio cerca di far luce sul caso dell'insegnante elementare di Castelnuovo Cilento sottoposto a TSO il 31 luglio e rinchiuso nel reparto psichiatrico del Vallo della Lucania, dichiarato morto il 4 agosto. Sei medici sono stati condannati. Il film andrà in prima visione assoluta su RaiTre il 28 dicembre... (continuer)
87, non mi ricordo bene com'è stato
(continuer)
(continuer)
envoyé par [ΔR-PLU] 22/12/2015 - 13:26
Il reduce
From the original version in Laghéé dialect, spoken around the Como Lake in Northern Italy:
Il Reduce – Davide Van de Sfroos 2011
Il Reduce – Davide Van de Sfroos 2011
Wait a moment to chase away the sun
(continuer)
(continuer)
envoyé par piemart 22/12/2015 - 12:58
El Fantasma Del Ziu Gaetan
From the original version in Laghéé dialect, spoken around the Como Lake in Northern Italy:
El Fantasma Del Ziu Gaetan – Davide Van de Sfroos 2005
El Fantasma Del Ziu Gaetan – Davide Van de Sfroos 2005
THE GHOST OF UNCLE GAETAN
(continuer)
(continuer)
envoyé par piemart 22/12/2015 - 12:29
In Generale
non conoscevo questa canzone, me la sono andata a vedere e sentire su youtube, è davvero bella ...davvero davvero tanto :-)
Veronica 22/12/2015 - 09:51
'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]
THE ELECTRIC CHAIR
(continuer)
(continuer)
envoyé par [ΔR-PLU] 22/12/2015 - 00:16
Piosenka walcząca
12 dicembre 2015
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzech" Dąbrowski
Da YT all'orecchio (k)
Parole e musica di Grzegorz "Dr Grzech" Dąbrowski
Da YT all'orecchio (k)
Walczę ze sobą
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 21/12/2015 - 22:07
Parcours:
Don Quichotte entre l'éternité et 82
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
2f. Carmen de anarchista Pinelli
La traduzione ritmica in lingua latina di Riccardo Venturi
(21 dicembre 2015)
2f. Carmen de anarchista Pinelli
in Latinum sermonem rhythmice vertit Richardus Venturi die XX m. Dec. a.D. MMXV
Due parole del traduttore. Per la versione latina è stata coscientemente adoperata la versione di Joe Fallisi, detta anche “Progressisti e recuperatori” dalla strofa che non viene quasi mai cantata, perché sgraditissima a parecchi (l'ho constatato anche pochi giorni fa a Carrara: non la conoscono più nemmeno gli anarchici). La traduzione è in pentametri latini, corrispondenti pressappoco a dei novenari italiani (ma con qualche imperfezione). L'indicazione delle lunghe e di qualche breve dovrebbe, almeno nelle intenzioni, facilitare la lettura e il canto. Noialtri il “giubileo” ce lo facciamo a modo nostro, anche piegando il latino ad usi un po' insoliti ma restituendogli la sua qualifica di lingua normale. [RV, 2015]
CARMEN DE ANARCHISTĀ PINELLI
(continuer)
(continuer)
21/12/2015 - 13:01
Belle Françoise
Belle Françoise
Music : Tom Theuns, Wim Claeys
Lyrics : Traditional Canadian
La canzone è tratta dal cd Kabonka del 2002 del gruppo belga, anche questo prodotto da Gabriel Yacoub che partecipa vocalmente da par suo. La penultima riga è messa tra parentesi perché non viene cantata pur facendo parte del testo...
Music : Tom Theuns, Wim Claeys
Lyrics : Traditional Canadian
La canzone è tratta dal cd Kabonka del 2002 del gruppo belga, anche questo prodotto da Gabriel Yacoub che partecipa vocalmente da par suo. La penultima riga è messa tra parentesi perché non viene cantata pur facendo parte del testo...
C'est la belle Francoise, lon gai
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 20/12/2015 - 22:03
Senza bisogno di spostarsi a piè di pagina…
Antiwar Songs Blog
Confesso apertamente che invidiavamo molto quelli di genius e la loro idea di “annotare il mondo”. Il nostro sito ha sempre utilizzato molto le note al testo, soprattutto per annotare le traduzioni di testi difficili (celebre la traduzione di Supper’s Ready che ha riscosso molto successo e attirato una grande quantità di commenti). Il problema […]
Antiwar Songs Staff 2015-12-20 20:57:00
L'Internationale
40 secondi dell'internazionale cantata al funerale di Charb, direttore del giornale satirico Charlie Hebdo morto durante gli attentati di gennaio a Parigi.
leoskini 20/12/2015 - 20:42
Bullet In The Head [Bullet In Your Head]
Complimenti Riccardo ... se leggi questo commento contattami, la mia e-mail è: dfusca@libero.it
Daniele Fusca 20/12/2015 - 17:39
L'errore
(2015)
testo e musica Rocco Pezzano
Ai primi di ottobre le forze Nato hanno bombardato un ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, in Afghanistan. Oltre venti morti, tanti dispersi e feriti. Il primo comunicato della Nato parlava di "probabile errore". Si può davvero parlare di "errore" se si bombarda un ospedale? Che sia frutto di negligenza o di precisa volontà, non è la perfetta sintesi, la realizzazione sul campo, quanto mai pesante e concreta, del cinismo di cui è capace l'uomo?
Questa canzone vuole essere anche un omaggio all'impegno dei medici che, come quelli di Msf (ma anche di Emergency) si prodigano nelle zone di guerra. Viene citata anche una considerazione di Cecilia Strada, presidente di Emergency, nella sua visita a Matera nel settembre scorso.
testo e musica Rocco Pezzano
Ai primi di ottobre le forze Nato hanno bombardato un ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, in Afghanistan. Oltre venti morti, tanti dispersi e feriti. Il primo comunicato della Nato parlava di "probabile errore". Si può davvero parlare di "errore" se si bombarda un ospedale? Che sia frutto di negligenza o di precisa volontà, non è la perfetta sintesi, la realizzazione sul campo, quanto mai pesante e concreta, del cinismo di cui è capace l'uomo?
Questa canzone vuole essere anche un omaggio all'impegno dei medici che, come quelli di Msf (ma anche di Emergency) si prodigano nelle zone di guerra. Viene citata anche una considerazione di Cecilia Strada, presidente di Emergency, nella sua visita a Matera nel settembre scorso.
Le forze Nato ammettono il probabile errore,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Rocco Pezzano 20/12/2015 - 10:28
Giordano Bruno
Chanson italienne (Laziale romanesco) – Giordano Bruno – Stefano Rosso – 2007
Sur un sympathique fond musical, Stefano nous narre la triste fin du moine dominicain, qui fut condamné au bûcher parce qu’il soutenait que la terre tournait, chose impensable pour l’époque.
Il me semble voir notre Stefano, qui à la conclusion du sonnet, rit sous cape et nous dispense un des conseils les plus sages et anciens du monde : "Si nun te voi scottà e fatte la bua te devi fa sempre li cazzi tua!". « Si vous voulez que personne ne vous brûle et ne vous fasse des misères
Occupez-vous de vos affaires ! ».
L’ami Lucien l’âne, je m’en vais te présenter la version française que je viens de terminer d’une chanson italienne bien amusante. Elle raconte – à sa façon – l’histoire d’un brave garçon qu’un Pape délirant fit cuire en place publique, car il en savait trop. Ce savant impudent s’appelait Giordano Bruno... (continuer)
Sur un sympathique fond musical, Stefano nous narre la triste fin du moine dominicain, qui fut condamné au bûcher parce qu’il soutenait que la terre tournait, chose impensable pour l’époque.
Il me semble voir notre Stefano, qui à la conclusion du sonnet, rit sous cape et nous dispense un des conseils les plus sages et anciens du monde : "Si nun te voi scottà e fatte la bua te devi fa sempre li cazzi tua!". « Si vous voulez que personne ne vous brûle et ne vous fasse des misères
Occupez-vous de vos affaires ! ».
L’ami Lucien l’âne, je m’en vais te présenter la version française que je viens de terminer d’une chanson italienne bien amusante. Elle raconte – à sa façon – l’histoire d’un brave garçon qu’un Pape délirant fit cuire en place publique, car il en savait trop. Ce savant impudent s’appelait Giordano Bruno... (continuer)
GIORDANO BRUNO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/12/2015 - 00:09
Anteproyectos de letra para el himno nacional (con perdón)
Forse all'epoca in cui Sabina scrisse questa canzone Ciutadans (ora spagnolizzato in Ciudadanos) poteva essere considerato almeno vagamente un partito di sinistra o di centro sinistra. Ma oggi è certo che sia degenerato in un incrocio tra il peggior cinquestellismo e le solite istanze di destra populista. Una sua possibile vittoria alle elezioni di domani mi spaventa più del temibile PPE, col quale peraltro il partito di Albert Rivera sembra prontissimo a stringere un accordo nonostante i classici discorsi sulla "casta". Spero solo che nel frattempo il buon Sabina si sia ravveduto e non faccia più regali del genere a questi individui,
Lorenzo 19/12/2015 - 22:55
O Gorizia, tu sei maledetta
anonyme
Slovenski prevod: Kaja Širok.
Le vicende di questa traduzione slovena di Gorizia sono complesse, nel senso che il suo reperimento è avvenuto "a pezzi e bocconi" dato che è distribuita in diversi siti; alla fine, però, il suo testo completo è stato reperito, in forma grafica decisamente da riaggiustare, in questa pagina. L'autrice viene indicata come Kaja Širok. E' sembrato particolarmente importante che si avesse una traduzione slovena di questo canto, e particolarmente in questo periodo di nazionalismi sempre più beceri e stupidi. Significativo è che la maggior parte dei frammenti della traduzione slovena sia presente in un articolo di "Primorske Novice" del 2011, dedicato ad una manifestazione antifascista slovena e italiana (tenuta a Gorizia) contro una manifestazione dei fascisti di "Casapound".
Le vicende di questa traduzione slovena di Gorizia sono complesse, nel senso che il suo reperimento è avvenuto "a pezzi e bocconi" dato che è distribuita in diversi siti; alla fine, però, il suo testo completo è stato reperito, in forma grafica decisamente da riaggiustare, in questa pagina. L'autrice viene indicata come Kaja Širok. E' sembrato particolarmente importante che si avesse una traduzione slovena di questo canto, e particolarmente in questo periodo di nazionalismi sempre più beceri e stupidi. Significativo è che la maggior parte dei frammenti della traduzione slovena sia presente in un articolo di "Primorske Novice" del 2011, dedicato ad una manifestazione antifascista slovena e italiana (tenuta a Gorizia) contro una manifestazione dei fascisti di "Casapound".
O GORICA TI SI PREKLETA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/12/2015 - 19:52
Megalomaniac
Traduzione libera, ma se ho colto il senso il significato dovrebbe essere questo
MEGALOMANE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniele Fusca 19/12/2015 - 14:56
C'è troppa guerra
(Belleno/Di Palo/Dini/Rhodes/Salvi)
da "Ut" (1972)
da "Ut" (1972)
C'è Troppa guerra!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcello Mento 19/12/2015 - 13:10
Canción del poder popular
La bellissima copertina di "Canto al programa" era stata ripresa anche per i manifesti del concerto all'Arena di Verona di sabato 6 settembre 1975 organizzato dall'Arci e dalle Acli: un momento impossibile da dimenticare. Gli Inti Illimani tutti avvolti dai loro caratteristici poncho bordeaux, il tempio antico della lirica pieno di trentamila persone, bandiere cilene dovunque, gruppi di persone arrivate da ogni dove che cantavano in coro "El pueblo unido jamas será vencido" e alla fine dopo tre ore di musica, poesia e indignazione nel buio immenso dell'Arena, una luce, una sola piccola luce bianca che illuminava Joan, la vedova di Victor Jara....e anche io ero lì in mezzo con il mio piccolo registratore portatile, per non perdere una parola, una nota e ancora conservo la cassetta con l'audio di quella sera, assieme al manifesto originale che nel luglio del 2011 è salito sul palco a Custoza... (continuer)
Flavio Poltronieri 19/12/2015 - 10:45
La capannuccia
Addio a Riccardo Marasco
Riccardo Marasco. L’ultimo dei grandi stornellatori, memoria storica e musicale di una Firenze dai valori antichi e dallo spirito ironico e profondo, aveva appena compiuto 77 anni e un anno fa aveva festeggiato la cifra tonda di 50 anni di carriera. Il “toscanaccio” con la chitarra-lira è morto per cause naturali e lascia tre figli e la moglie Maria Virginia, conosciuta il 4 novembre del 1966, il giorno dell’alluvione – entrambi Angeli del fango, s’incontrarono in via Mazzini – da cui nacque la più famosa delle sue canzoni insieme a Teresina, La Lallera, La Wanda: l’Alluvione ovviamente.
Il Corriere Fiorentino
Riccardo Marasco. L’ultimo dei grandi stornellatori, memoria storica e musicale di una Firenze dai valori antichi e dallo spirito ironico e profondo, aveva appena compiuto 77 anni e un anno fa aveva festeggiato la cifra tonda di 50 anni di carriera. Il “toscanaccio” con la chitarra-lira è morto per cause naturali e lascia tre figli e la moglie Maria Virginia, conosciuta il 4 novembre del 1966, il giorno dell’alluvione – entrambi Angeli del fango, s’incontrarono in via Mazzini – da cui nacque la più famosa delle sue canzoni insieme a Teresina, La Lallera, La Wanda: l’Alluvione ovviamente.
Il Corriere Fiorentino
CCG Staff 19/12/2015 - 00:29
Sólo le pido a Dios
La musica à la stessa ma il testo di Gundi é molto differente. In quello di Mercedes Sosa si prega Dio di non farci rimanere indifferenti al dolore, all'ingiustizia, alla guerra e si scongiura Dio che la nostra morte non ci trovi indifferenti senza aver fatto il "sufficiente". Il testo ci fa pensare alle ingiustizie del mondo, a dolori e catastrofi universali.
Il testo di Gundi rispecchia invece i problemi quotidiani di vita, morte, povertà, infanzia difficile, genitori severi che lasciano poco spazio alle debolezze dei figli, scarsità di cibo, tutti temi cantanti in molte sue canzoni, non solo in questa. Ricordo che anche dopo la caduta del Muro Gundi rimase sempre per sua volontà lontano dalla vita occidentale. Ed è ancora lui che in un'altra sua canzone "Io sono nato qui" ("Hier bin ich geboren") che descrive la sua vita come "una nave ancorata che gira sempre intorno all'ancora, che... (continuer)
Il testo di Gundi rispecchia invece i problemi quotidiani di vita, morte, povertà, infanzia difficile, genitori severi che lasciano poco spazio alle debolezze dei figli, scarsità di cibo, tutti temi cantanti in molte sue canzoni, non solo in questa. Ricordo che anche dopo la caduta del Muro Gundi rimase sempre per sua volontà lontano dalla vita occidentale. Ed è ancora lui che in un'altra sua canzone "Io sono nato qui" ("Hier bin ich geboren") che descrive la sua vita come "una nave ancorata che gira sempre intorno all'ancora, che... (continuer)
È COSI' CHE DIVENTA GIORNO
(continuer)
(continuer)
19/12/2015 - 00:05
Le Grand Coureur
Nello stesso disco che ho citato qui sopra è presente anche una irresistibile canzone tradizionale marinaresca cantata dall'amico bretone Serge Kerguiduff dal titolo "Complainte du gars Mathurin" che certo dovrebbe piacere a Riccardo e non solo... La si può ascoltare qui:
KLOZ EN DOUET - SERGE KERGUIDUFF - YouTube
e il testo recita:
Il était sur la mer farouche
Un navire et quinze matelots
Qui sans aucune provision de bouche
Se trouvaient perdus sur les flots
Ils tirèrent à la courte-paille
Et se bouffèrent mutuellement
C' fut Mathurin qui, de la courte paille
S' trouva seul le dernier vivant
Quand de ses quatorze camarades
Il eut achevé le repas
Il s' trouva l'estomac malade
Car les treize autres ne passaient pas !
Alors il s' fit tatouer sur le ventre
Le nom des quatorze malheureux
Avec dessus une croix au centre
Ces mots touchants "Priez pour eux"
Quand... (continuer)
KLOZ EN DOUET - SERGE KERGUIDUFF - YouTube
e il testo recita:
Il était sur la mer farouche
Un navire et quinze matelots
Qui sans aucune provision de bouche
Se trouvaient perdus sur les flots
Ils tirèrent à la courte-paille
Et se bouffèrent mutuellement
C' fut Mathurin qui, de la courte paille
S' trouva seul le dernier vivant
Quand de ses quatorze camarades
Il eut achevé le repas
Il s' trouva l'estomac malade
Car les treize autres ne passaient pas !
Alors il s' fit tatouer sur le ventre
Le nom des quatorze malheureux
Avec dessus une croix au centre
Ces mots touchants "Priez pour eux"
Quand... (continuer)
Flavio Poltronieri 18/12/2015 - 21:28
Gwerz tabut Kemper
"Une journée à la maison" era un ellepì meraviglioso come non se ne fanno quasi più purtroppo, che ricordo, mi infondeva un grande senso di fratellanza e iniziava con una fantastica bombarda suonata da Alan sulle percussioni addirittura di Chris Hayward, (che bazzicava in Francia avendo suonato con i Gong di Daevid Allen)su un'aria tradizionale dell'Alta Bretagna: "Alziamo i nostri bicchieri". Siamo nel 1978 e quando entra il flauto irlandese possiamo addirittura sentire una tampura in sottofondo (allora non esisteva ancora la world music) e il titolo del brano non sarà certo sfuggito a Riccardo visto che si tratta di un incontro festaiolo intorno al vino. Più avanti ci sarà spazio anche per il sitar e l'accordéon e l'improvvisazione...
Flavio Poltronieri 18/12/2015 - 18:35
Megalomaniac
Questa la traduco ... per chi è interessato, sto condividendo sul mio profilo facebook tutte le canzoni contro la guerra degli artisti che conosco per una settimana.
Il mio nome su fb è: Daniele Ilmionomeèmaipiusulcampo Fusca
Il mio nome su fb è: Daniele Ilmionomeèmaipiusulcampo Fusca
Daniele Fusca 18/12/2015 - 18:26
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Secondo it.wikipedia, Scura maje (conosciuto anche come Mara maje) è un canto popolare di ignoto autore proveniente dall’Abruzzo. Alcune fonti lo danno come di origine balcanica e risalente al 500, all’epoca delle migrazioni dovute all’invasione ottomana. Secondo altre, l’origine potrebbe essere addirittura medievale ma comunque è al 700 che risale la prima testimonianza scritta del canto, pubblicato con il titolo Scura mai in un libro di poemi dialettali di Romualdo Parente poeta di Scanno, in provincia dell’Aquila.
Secondo Antonio De Nino (1833-1907), studioso abruzzese, il lamento si componeva originariamente di 17 strofe scritte intorno al 1830 da tal Sebastiano Mascetta di Colledimacine, in provincia di Chieti.
Riprendo il testo – in 9 strofe, a cura di Enzo. C. Delli Quadri – dal sito Alto Sannio
Faccio presente che il testo che comunemente appare in Rete è invece quello... (continuer)