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La fornace Gardelli

La fornace Gardelli
[1967]
La prima canzone scritta da Janna Carioli nel 1967 per gli operai della fornace Gardelli, il più antico stabilimento per la produzione di manufatti edili e ceramiche di Imola, che sorgeva lungo il canale dei Molini.
Canta Gianfranco Ginestri.
Testo trovato su Gli anni che cantano
Brano facente parte dello spettacolo "Canti Contro (Recital di canzoni del lavoro, della lotta e della resistenza antimperialista)” realizzato nel 1971
Poi nel disco del Canzoniere delle Lame “I canti della baracca di Piazza Maggiore. 18 canti sindacali e di protesta” (1973). (Credo che la “baracca” fosse la tenda allestita dai metalmeccanici in piazza a Bologna durante le manifestazioni del 1973)

Già nei primi anni 50, quando nelle fabbriche di tutta Italia si cercava di “estirpare il cancro comunista”, diversi lavoratori della Gardelli, così come di altre fabbriche dell’imolese, furono licenziati... (continuer)
E noi tiriam la cinghia da sei mesi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/12/2015 - 13:46
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The Bomb-Shelter Rag

The Bomb-Shelter Rag
[2012]
Parole, musica ed interpretazione di Gordon Poole
Nel CD del gruppo napoletano intitolato “Quando i treni viaggiavano sicuri”
Registrato a Napoli e a Santiago de Cuba con la partecipazione di Daniele Sepe, Gordon Poole, Andrea Campese, Romilda Bocchetti.

“In questo viaggio immaginario, dove il tempo non ha un passato, presente e futuro che si susseguono, il grande Gordon Poole ci catapulta in America durante la guerra fredda, con un suo brano inedito sui rifugi antiatomici.”

Quando i treni viaggiavano sicuri è un viaggio musicale in un treno ideale che percorre gli ultimi quaranta anni di politica internazionale seguendo il filo nero che corre sui binari che collegano le dittature sud americane alle vicende italiane ed internazionali.
Abbiamo ipotizzato un nesso logico che lega i due 11 Settembre - l’inizio della dittatura di Pinochet in Cile e l’attacco alle Twin Towers - a corollario di undici anni di musica militante, indipendente, socialmente impegnata e politicamente scorretta.” (Finti-Illimani)
Nikita, I’m not scared of you,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/12/2015 - 10:46
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Per Loredano Bizzarri

Per Loredano Bizzarri
[1973]
Nel disco “I canti della baracca di Piazza Maggiore. 18 canti sindacali e di protesta”
(Credo che la “baracca” fosse la tenda allestita dai metalmeccanici in piazza a Bologna durante le manifestazioni del 1973)

Il 12 giugno 1949, durante un grande e lungo sciopero dei braccianti del bolognese, a San Giovanni in Persiceto - a 40 km da Molinella, dove qualche settimana prima i carabinieri avevano sparato e ucciso l’operaia e mondina Maria Margotti di 34 anni, vedova e madre di due bambine, e ferito una trentina di persone - un lavoratore che stava picchettando contro il crumiraggio, Loredano Bizzarri di 22 anni, fu freddato da un colpo sparato a bruciapelo da tal Guido Cenacchi, una guardia al soldo degli agrari. L’assassino non fu neppure incriminato.
Lavoratori ascoltate in silenzio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 21:03
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Gwerz tabut Kemper

Gwerz tabut Kemper
[1968]
Gwerz di Yann Gouer
Gwerz de Yann Gouer
Gwerz gant Yann Gouer
Alan Stivell, 1972
(In album: Une journée à la maison, 1978)

Abituati come siamo al '68 “francese”, come sempre non abbiamo ben presente che la Francia non si ferma a Parigi. Erano gli anni, quelli, in cui la lotta si faceva sentire anche in regioni periferiche del paese, e in Bretagna aveva tutte le sue specificità legate anche all'indipendentismo. Un indipendentismo che, in Bretagna, ha sempre assunto forme attive di socialismo, anticapitalismo e antirazzismo. Sotto il nome di “Yann Gouer”, che in bretone è semplicemente un appellativo per il “contadino qualsiasi” (“Gian Contadino”, si potrebbe tradurre), proprio nel 1968 venne pubblicato questo gwerz in lingua bretone che ricorda una manifestazione contadina svoltasi a Quimper, e conclusasi con una violenta repressione da parte dei C.R.S., i celerini francesi (ricordiamo... (continuer)
Tostait va mignoned, azezit tro-war-dro,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/12/2015 - 20:11
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The Great Joke In The Sky

The Great Joke In The Sky
[2012]
Parole delle Madri di Plaza de Mayo, recitate da Angela Bernal su musica di Carlo Vignaturo
Con Angela Bernal (voce), Carlo Vignaturo (charango, piano, programm.), Giuseppe Chierchia (sicus)
Nel CD del gruppo napoletano intitolato “Quando i treni viaggiavano sicuri”

“Quando i treni viaggiavano sicuri è un viaggio musicale in un treno ideale che percorre gli ultimi quaranta anni di politica internazionale seguendo il filo nero che corre sui binari che collegano le dittature sud americane alle vicende italiane ed internazionali.
Abbiamo ipotizzato un nesso logico che lega i due 11 Settembre - l’inizio della dittatura di Pinochet in Cile e l’attacco alle Twin Towers - a corollario di undici anni di musica militante, indipendente, socialmente impegnata e politicamente scorretta.” (Finti-Illimani)

Traduzione italiana della lettera che le Madri scrissero a papa Wojtyla nel 1999, quando... (continuer)
Buenos Aires, 23 febbraio 1999
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 16:17

Choisis Lison

Choisis Lison
[1917]
Parole di Louis Bousquet e musica di Camille Robert, gli stessi autori – come l’interprete – di Quand Madelon…

“Canzone d’Amore Contro la Guerra” recentemente reinterpretata da Tichot nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

Ho indicato in corsivo alcuni dei diversi refrain usati, sempre varianti con i nomi dei tanti campi di battaglia francesi nella Grande Guerra…
Quand, au printemps, la feuille pousse
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 14:03

Leur idéal

Leur idéal
[1914-18]
Poesia che l’anarchico e antimilitarista Bizeau scrisse durante il macello della Grande Guerra.
Messa in musica da François Guernier, leader del gruppo francese Tichot, nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

On retrouve Eugène Bizeau avec Leur Idéal, titre qui résume parfaitement la chanson. Il s'agit d'une interrogation sur le sens de la guerre face à la violence de la guerre ("la charge folle vers les canons meurtriers") et face aux remises en cause des principes démocratiques ("c'est bâillonner la justice"). La voix de François Guernier prend de l'ampleur à mesure que la colère monte...”
(da Autour du Chemin des Dames)




I disegni sono tratti dal sito dell’Association Laïque des Amis d'Anne et Eugène Bizeau
C'est là-bas dans la tranchée
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 13:08
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La Roulante

anonyme
La Roulante
[1917]
Versi di anonimo “poilu”, soldato francese della Grande Guerra
Musica di Lucien Boyer (1876-1942) è stato un poeta, compositore, chansonnier e goguettier di Montmartre.
Ripresa da Tichot nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

Certamente si tratta di canzone patriottica, e d’altra parte Lucien Boyer fu insignito della Legion d’Onore quale “chansonnier aux armées”… Eppure si tratta di un’ode alla “roulante”, la cucina da campo, unica macchina di sostentamento e non di morte presente nelle trincee della Grande Guerra.

E intorno alla “roulante” le voci dei “poilus”, perfettamente consapevoli, e con grande sarcasmo, che i loro nemici non erano tanto i “boches” tedeschi quanto i ricchi e i profittatori di casa propria, quelli che invece, nello stesso tempo, mangiavano nei grandi ristoranti di Parigi e sui loro giornali ingannavano l’opinione pubblica sul macello in atto…
Les nouveaux riches dînent chez Fayard
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 11:55
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Il cane infedele

Il cane infedele
musiche e arrangiamenti: Stefano Scatozza
testo: Danilo Selvaggi

da "Tempo di passaggio" 2012

Rallentano di nuovo i ritmi con "Il cane infedele", stimolante canzone soft jazz e metaforica: "Il mio cane odia i padroni / però lo fa con un suo stile / lo guardi e lui lo fa capire / scavando per ore in cortile / i resti del mondo che abbiamo sepolto nel fango". Il testo di Danilo Selvaggi è geniale a dire poco e la canzone cresce pian piano. Parte calma come se potesse non andare da nessuna parte e non avesse assolutamente fretta di andarci e poi prende le mosse e si impenna in un latrato di sax, prima di spegnersi nell'invocazione: "Un osso, per favore, al cane mio infedele".

Non c'è niente da fare: quando un disco, oltre che ascoltarlo, lo si può leggere, significa che siamo alle prese con un prodotto che ha dei valori aggiunti dentro. I testi di Danilo Selvaggi hanno quel quid, quell'indefinito nonsoché che ci porta dentro alle canzoni.
www.bielle.org
Il mio cane infedele
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 11:31
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À Hurtebise

À Hurtebise
[1914-18]
Scritta da François Guernier a partire da una o più poesie di “poilus” nelle trincee della Grande Guerra
Nell'album “Chansons de la guerre 14-18. Une vie d' bonhomme. Pendant la guerre la chanson continue” pubblicato nel 2008.

La ferme d'Hurtebise, vicino a Craonne in Picardia, è una fattoria posta nel cuore del Chemin des Dames, dove per tutta la Grande Guerra i “boches” e i “poilus” se le diedero di santa ragione. E creparono a centinaia di migliaia

À Hurtebise, seconde chanson de soldat. Chaque couplet est le prétexte à une nouvelle rime, une nouvelle correspondance avec le lieu d'Hurtebise sur le Chemin des Dames. L'effet est souvent drôle : ‘Forcément, on y économise / A Hurtebise’. Ainsi est décliné chaque aspect de la vie des tranchées, présentée non sans ironie comme une vie d'oisiveté, une vie tranquille. Tichot sert ses paroles avec une mélodie joyeuse.”
(da Autour du Chemin des Dames)
Connaissez-vous ce grand coteau
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2015 - 11:18
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MilluMinoMeno

MilluMinoMeno
Inno 2015 per M'Illumino Meno
(testo e musica: Mattia Quinzio)
Non sono passati nemmeno cent’anni
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 11:02
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The Orphans

The Orphans
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
The Orphans, the orphans, remember us, remember us
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 10:05

Goodnight Mary

Goodnight Mary
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
Goodnight Mary go to sleep
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 10:03
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Good Old Flag

Good Old Flag
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
When this war was beginning it was all to God we trust
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:57
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We Were Marching on Christmas Day

We Were Marching on Christmas Day
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
Frozen ground, oh holy night
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:54
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The Story You Tell Yourself

The Story You Tell Yourself
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
You're fighting for your blood
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:52
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Last June Light

Last June Light
2015
Soundtrack To a Ghost Story

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti di area Americana, sottolineando... (continuer)
I'm picking honeysuckle and arrowheads and arrowheads
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:48
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Sweetheart

Sweetheart
2015
Soundtrack To a Ghost Story
(B.Glover/N.Hubbard/J.Britt)

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti... (continuer)
Don't take my sweetheart away
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:46
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I've Seen the Elephant

I've Seen the Elephant
2015
Soundtrack To a Ghost Story

L'intreccio fra storia americana e folk music si fa strettissimo in questo progetto discografico a nome The Orphan Brigade, che l'italiana Appaloosa snida con intelligenza dalla miriade di uscite indipendenti, per offrirlo nell'edizione con testi tradotti a fronte (lavoro meritevole, vista la centralità delle vicende umane cantate). Non è una sorpresa dell'ultima ora la sensibilità di alcuni musicisti di area roots per questo tipo di narrazioni in musica: sembra semmai un tratto distintivo - quello cioè di utilizzare il passato e le intersezioni fra cronaca e mito - per questa generazione perduta di songwriters. Vi appartengono di dirittto Neilson Hubbard, Ben Glover e Joshua Britt, qui i tre attori protagonisti ai quali si aggiungono le voci di Kim Richey, Gretchen Peters, Heather Donegan e un altro manipolo di strumentisti di area Americana, sottolineando... (continuer)
Bones snapped and a cracking
(continuer)
envoyé par dq82 16/12/2015 - 09:39
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To Life

To Life
[1964]
Da "Fiddler on the roof" (Il Violinista sul tetto), un musical composto da Jerry Bock su libretto di Sheldon Harnick e Joseph Stein, ambientato in uno shtetl ebraico della Russia zarista nel 1905. È tratto dal libro "Tevye and his Daughters" (o Tevye the Milkman), in italiano "Tevye il lattivendolo ed altre storie", di Sholem Aleichem. È andato in scena per la prima volta a Broadway il 22 settembre 1964. https://it.wikipedia.org/wiki/Fiddler_on_the_Roof]]
Testo da stlyrics

Dal musical è stato tratto un film omonimo nel 1971, diretto da Norman Jewison.

Il titolo è ispirato ad un soggetto ricorrente nei quadri del pittore ebreo Marc Chagall, vale a dire il violinista che suona sopra i tetti di un villaggio di campagna. Come ci spiega il protagonista Tevye all’inizio dello spettacolo, tale figura ci ricorda le condizioni di estrema instabilità in cui si manifesta l’esistenza ebraica (ma anche dell’esperienza umana in senso generale), “costretta ad improvvisare una semplice melodia senza rompersi l’osso del collo”.
(Tevye)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 16/12/2015 - 02:22
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Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий: Сыт я по горло

Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий: Сыт я по горло
XX secolo
Нью-Йорк -17 января 1979г.
Parole muscicate da Владимир Семёнович Высоцкий
Da, da http://liryka-liryka.blogspot.com/2015...
Сыт я по горло, до подбородка,
(continuer)
envoyé par krzyś 16/12/2015 - 01:39
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Tre ottave pe' cantare O Gorizia a Carrara colla Nicolazzi

Tre ottave pe' cantare <em>O Gorizia</em> a Carrara colla Nicolazzi
[dicembre 2015]
Ottave in rima di Giovanni Bartolomei da Prato
(sulla tradizionale aria-cantilena delle ottave)

E pensare che Giovanni Bartolomei da Prato, su questo sito, ce lo avevamo presente fin dal 25 novembre 2011, quando intervenne su Su fratelli pugnamo da forti a dirimere un po' la famosa questione degli inquisisi. E ne è qualificato, essendo il Giovanni Bartolomei stato un collaboratore della Caterina Bueno, e ancor oggi un suo autentico continuatore. Avendolo conosciuto di persona nelle circostanze che vo a raccontare, sono particolarmente lieto di accorglielo qua dentro anche come autore e ottavista; e vedrete più in là quali e quante cose Giovanni ha combinato e sta combinando (non ultime, anche se mi ha pregato di attendere ancora un po' prima di metterle, certe sue straordinarie versioni in pratese da Georges Brassens, che non esiterei a definire geniali).

Per questa cosa... (continuer)
'La c'era a Bella Ciao 'n quel di Spoleto
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/12/2015 - 21:13
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Anatevka

Anatevka
[1964]
Da "Fiddler on the roof" (Il Violinista sul tetto), un musical composto da Jerry Bock su libretto di Sheldon Harnick e Joseph Stein, ambientato in uno shtetl ebraico della Russia zarista nel 1905. È tratto dal libro "Tevye and his Daughters" (o Tevye the Milkman), in italiano "Tevye il lattivendolo ed altre storie", di Sholem Aleichem. È andato in scena per la prima volta a Broadway il 22 settembre 1964.

Dal musical è stato tratto un film omonimo nel 1971, diretto da Norman Jewison.

Testo trovato qui

Il titolo è ispirato ad un soggetto ricorrente nei quadri del pittore ebreo Marc Chagall, vale a dire il violinista che suona sopra i tetti di un villaggio di campagna. Come ci spiega il protagonista Tevye all’inizio dello spettacolo, tale figura ci ricorda le condizioni di estrema instabilità in cui si manifesta l’esistenza ebraica (ma anche dell’esperienza umana in senso generale), “costretta ad improvvisare una semplice melodia senza rompersi l’osso del collo”.
GOLDE:
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 15/12/2015 - 21:09

Vois-tu jusque Bruxelles ?

Vois-tu jusque Bruxelles ?
Vois-tu jusque Bruxelles ?

Chanson française – Vois-tu jusque Bruxelles ? – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 15

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LVIII)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (continuer)
On était au jour de l’abdication
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/12/2015 - 16:04
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La canzone dei migranti

La canzone dei migranti
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

Riflessioni su una umanità dolente che si interroga sul significato universale dell’accoglienza e della pietà.
Un altro muro, un’altra vergogna
(continuer)
envoyé par Fernando Ianeselli 15/12/2015 - 15:14
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La maglietta rossa di Kobane

La maglietta rossa di Kobane
2016
Quo Vadis - Storie di migranti
Il tuo nome è Aylan,
(continuer)
15/12/2015 - 15:09
Parcours: Du Kurdistan
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Pace

Pace
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

La canzone è parte di un'opera rock in allestimento denominata Quo vadis - Storie di migranti.
L’opera nasce dalla consapevolezza che l’umanità intera sta vivendo un momento storico epocale: non soltanto il confronto/scontro di religioni e civiltà diverse, non soltanto la crisi e gli interessi economici mondiali ma la percezione di un punto di non ritorno globale per la sopravvivenza dell’essere uomo, dei suoi valori fondanti e dello stesso senso della vita.
In qualche modo vorrebbe essere la colonna sonora di un’umanità dolente e smarrita in cammino verso una destinazione ignota.
La tragedia dei migranti (o profughi, o rifugiati, o diseredati non fa differenza) ci pone di fronte a tutto ciò , analogamente a tutte le migrazioni del passato, ma anche diversamente da esse perché oggi questa è tragedia di tutti: di chi uccide, di chi lucra, di chi fugge, di chi accoglie e di chi respinge.
Sotto gli occhi di tutti.
Quando il tempo sparirà
(continuer)
envoyé par Fernando Ianeselli (autore e compositore) 15/12/2015 - 15:01
Parcours: Du Kurdistan
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Rant ’N’ Roll

Rant ’N’ Roll
[1994]
Parole e musica di John Trudell (1946-2015), musicista ed attivista politico nativo americano, di origine Santee Dakota, scomparso di recente
Nell’album intitolato “Johnny Damas & Me”
Welcome to graffiti land
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/12/2015 - 10:27
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Listening / Honor Song

Listening / Honor Song
[1983]
Spoken song dal primo disco di Trudell, “Tribal Voice”
I was listening to the voices of life
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/12/2015 - 09:58
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It Is One

It Is One
[1996]
Scritta da Jackson Browne con Jeff Young, Kevin McCormick, Scott Thurston, Mark Goldenberg, Mauricio Lewak, Luis Conte e Valerie Carter.
Nell’album “Looking East”
They shot a man into the sky
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/12/2015 - 09:17
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‘A verità

‘A verità
[2014]
Scritta da Rocco Pagliarulo, in arte Rocco Hunt, con Enzo Avitabile, Fausto Cogliati e Valerio Passeri, detto Nazo
Feat. Enzo Avitabile
La traccia che dà il titolo all’album del 2014
Testo – completo delle parti interpretate da Avitabile – trascritto da Pakos su Summary Forum
[Rocco Hunt]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 17:33
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The Beat(en) Generation

The Beat(en) Generation
[1988-89]
Parole e musica di Matt Johnson
Nell’album intitolato “Mind Bomb”, pubblicato nel 1989
When you cast your eyes upon the skylines
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 16:20
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World Without Tears

World Without Tears
[2003]
Parole e musica di Lucinda Williams
Title track del suo album del 2003
If we lived in a world without tears
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 15:33
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Sweet Side

Sweet Side
[2003]
Parole e musica di Lucinda Williams
Nell’album intitolato “World Without Tears”
You run yourself ragged tryin' to be strong
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 15:12
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(You Gotta) Fight for Your Right (to Party!)

(You Gotta) Fight for Your Right (to Party!)
[1986]
Scritta dai Beastie Boys col produttore Rick Rubin e Tom Cushman
In “Licensed To Ill”, album d’esordio del terzetto hip hop newyorkese

Beh, sempre a proposito di istituzioni totalitarie - anzi, delle loro fondamenta: famiglia e scuola - insieme a The Wall dei Pink Floyd e a School Day di Chuck Berry, non poteva assolutamente mancare quest’altra immortale…
[Now boys, don't get into any trouble while mommy and daddy are gone
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 14:15
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School Day

School Day
[1957]
Parole e musica di Chuck Berry
Singolo poi nell’album “After School Session”

“Up in the mornin’ and out to school / The teacher is teachin’ the golden rule / […] / Hail, hail rock and roll / Deliver me from the days of old”, cantava Chuck Berry vent’anni prima di Another Brick in the Wall dei Pink Floyd…

E infatti propongo il testo di questo brano immortale dopo averlo trovato in “Popular Music and/as Event: Subjectivity, Love and Fidelity in the Aftermath of Rock ’n’ Roll”, uno studio di Richard Elliott dell’Università di Newcastle nel quale la “School Day (Ring! Ring! Goes the Bell)” di Chuck Berry viene vista come un condensato dei concetti più tardi espressi diffusamente dal filosofo marxista francese Louis Althusser nel suo “Idéologie et appareils idéologiques d’État” (1970). La “golden rule” insegnata dal professore è quella inculcata ai ragazzi nella scuola, uno degli “Appareils... (continuer)
American history and practical math
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 13:01
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Baby Boom Ché

Baby Boom Ché
[1980s]
Scritta da John Trudell (1946-2015) con Jesse Ed Davis (1944-1988), come Trudell musicista e nativo americano, di etnia Comanche, morto di overdose molti anni fa.
Nell’album intitolato “Aka Graffiti Man” (1992), forse il lavoro più noto del grande musicista ed attivista politico nativo americano, di origine Santee Dakota, scomparso di recente.

Benchè Elvis Presley e molti altri mostri sacri del rock and roll dei Fifties e Sixties non siano certo stati nella vita dei rivoluzionari, in questa canzone John Trudell – un pellerossa, uno che ha sempre lottato per la libertà e la dignità del suo popolo, contro il regime dei “visi pallidi” e che per questo pagò un prezzo grandissimo (cui forse non è estraneo il tumore che l’ha ucciso a soli 69 anni), ossia la morte, quasi certamente l’assassinio, dell’intera sua famiglia nel 1979 – il musicista Trudell arriva a paragonare “The Pelvis”... (continuer)
You wanna know what happened to Elvis?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/12/2015 - 11:15
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Ja płonę

Ja płonę
[1983]

Parole di Bogdan Olewicz
Dal doppio album "I Ching"
Siedzę w słońcu
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/12/2015 - 05:33
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Jak tu pięknie

Jak tu pięknie
le 80'
nie mam ani grosza
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/12/2015 - 04:12
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Migrants

Migrants
(2015)

“Essendo io stesso un emigrato del sud Italia – terra di immigrazione – ho sempre sentito il bisogno di dedicare una composizione a questa grande “famiglia” alla quale mi sento appartenere: i migranti del mondo intero. Ma in questo caso sono andato anche oltre, dedicando loro un intero album che ho scritto in un particolare stato d’animo. Per comporre i dieci pezzi, mi sono ispirato a storie personalmente vissute, a documenti scritti, film, giornali, ma soprattutto ad incontri che ho avuto con altri migranti, testimoni privilegiati di storie di una grande ricchezza umana. Tutto ciò ha rappresentato per me una fonte incredibile di ispirazione. In Nowhereland il migrante si ritrova solo e disorientato su una nave insieme a molti altri, per raggiungere un nuovo Paese, una nuova terra che conosce solo attraverso le cartoline o la televisione, una nuova terra che, il più delle volte,... (continuer)
(instr.)
13/12/2015 - 23:24
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Stan wojenny i świat

Stan wojenny i świat
Parole di Leszek Czajkowski
Cantata da Dominika Świątek
Da YT

Nel 34-simo anniversario del scopio della guerra fatta al proprio popolo dalla cricca dei generali. 13 dicembre 1981. Proclamazione dello stato di guerra da parte di WRON (Wojskowa Rada Ocalenia Narodowego – Military Council of National Salvation) sotto la guida di generale Jaruzelski.
W świecie zachodnim trwa koniunktura
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 13/12/2015 - 22:44
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Kołysanka

Kołysanka
03.03.1982
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Dalla cassetta intitolata "Zbroja" pubblicata da Radio POMOST a Chicago nel 1983.
Da http://www.kaczmarski.art.pl/tworczosc...


Nel 34-simo anniversario del scopio della guerra fatta al proprio popolo dalla cricca dei generali. 13 dicembre 1981. Proclamazione dello stato di guerra da parte di WRON (Wojskowa Rada Ocalenia Narodowego – Military Council of National Salvation) sotto la guida di generale Jaruzelski.
W sierocińcu po dziedzińcu
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 13/12/2015 - 22:18
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Elegia grudniowa

Elegia grudniowa
[1982]
Parole e musica di Jan Krzysztof Kelus

Nel 34-simo anniversario del scopio della guerra fatta al proprio popolo dalla cricca dei generali. 13 dicembre 1981. Proclamazione dello stato di guerra da parte del WRON (Wojskowa Rada Ocalenia Narodowego – Military Council of National Salvation)sotto la guida di generale Jaruzelski.
Więc zabrali ci przyjaciół
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 13/12/2015 - 22:01
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
1c. Il canto dei deportati: Versione italiana dei Rosso Maltese (1995)
1c. Il canto dei deportati: Italian version by Rosso Maltese (1995)
1c. Il canto dei deportati: Italienische Version von Rosso Maltese (1995)
1c. Il canto dei deportati: Version italienne de Rosso Maltese (1995)
1c. Il canto dei deportati: Rosso Maltesen italiankielinen versio (1995)



Dall'album collettivo Materiale resistente (1995), di cui è l'ultima traccia. L'album nacque da un progetto del Comune di Correggio (RE) per festeggiare il 50° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, "insieme ad artisti, partigiani e istituzioni: prevedeva un cd in studio e un doppio concerto, il 25 aprile 1995. A questo si aggiunsero, per iniziativa del regista Davide Ferrario, un documentario e un libro fotografico dedicati all'appuntamento, che portano quasi lo stesso nome di disco e concerto: Materiale resistente (senza... (continuer)
Il canto dei deportati
(continuer)
envoyé par [ΔR-PLU] 12/12/2015 - 22:10

Lettera ad Adriano

Lettera ad Adriano
Buonasera ,

Scrivo qui dopo lunghe ricerche su internet ed anche al "solito" negozietto nascosto di musica di nicchia perchè ... Non riesco a trovare da nessuna parte la canzone per l'ascolto , nè tantomeno l'album.
Qualcuno dei lettori ne dispone una registrazione ?

I miei complimenti allo staff di Antiwarsongs che come spesso accada mi fa trovare splendide canzoni.

Stefano.
Stefano 12/12/2015 - 18:19
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Fotheringay

Fotheringay
Ricordo che un giorno lontano in Finlandia ho sentito Marja Mattlar cantare questa canzone arrangiata da Gabriel Yacoub e Patrice Clementin. Gabriel aveva arrangiato, prodotto e suonato con quel che restava dei Malicorne (che all'epoca non esistevano già più) il suo primo disco "Pariisi-Vuorenkylä".
Flavio Poltronieri 12/12/2015 - 13:03
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Veisuu

Veisuu
Riccardo, ho ripetutamente tentato, ma Firefox non riesce a collegarsi con il server www.tarujensaari.com.
Come posso fare per mettermi in contatto con loro? Grazie
Flavio Poltronieri 12/12/2015 - 10:34
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Nie mehr Krieg

Nie mehr Krieg
(December 2015)

"Nie mehr Krieg" (No more war) is the title of the song recorded by German pop star Xavier Naidoo and his long-time band Söhne Mannheims. "No more war. If we can't say that, then there's something wrong," is the chorus. "Those who profit from war are annoyed when they lose their propaganda war."

The video was posted Thursday (03.12.2015) exclusively on the Facebook page of well known journalist Jürgen Todenhöfer, who has published extensively on the Middle East. Todenhöfer wrote that the video was a joint protest against war in general and in particular against Germany's military involvement in Syria.

On Friday morning, the German parliament, the Bundestag, overwhelmingly approved a non-combat mission to support the coalition in the fight against the "Islamic State." The mission is to include reconnaissance and a frigate.

By Friday, the Söhne Mannheims' video had been viewed well over 2 million times.

dw.com
Ich hab' gelernt, ich soll für meine Überzeugungen
(continuer)
12/12/2015 - 00:41
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Lettera al papà lontano

Lettera al papà lontano
Chanson italienne – Lettera al papà lontano – Franco Trincale – 1967

Voici, Lucien l’âne mon ami, une bien jolie canzone à propos de l’émigration. Elle ne raconte pas comme le font – à juste titre – bien des autres, une histoire terrible, comme celle d’Attilio La ballata di Attilio. Souviens-toi, c’était l’histoire d’un mineur assassiné, en exil, en émigration, par des voyous indigènes.

Je m’en souviens fort bien, tout comme j’ai en mémoire les terribles accidents qui peuvent survenir dans le travail – accident individuel, catastrophe collective.

On peut y ajouter les mauvaises conditions de vie, les maladies professionnelles… Les mineurs émigrés se sont battus ici pour la reconnaissance de la silicose comme maladie professionnelle ; il y a cinquante ans et ils ont gagné ce combat. Que dire encore des usines d’amiante ou des carrières de chaux ? Tout cela est assurément terrible et mérite,... (continuer)
LETTRE À MON PAPA LOINTAIN
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/12/2015 - 23:34
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Mai

Mai
2015
Mama
Mai
(continuer)
envoyé par dq82 11/12/2015 - 16:00
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Ferraille à vendre

Ferraille à vendre
Versi di Eugène Bizeau, poeta e cantautore anarchico francese, morto ultracentenario nel 1989.‎
Musica di Gérard Pierron (1945-), cantautore francese
Nel disco di Pierron intitolato “Chante Vigne Chante Vin” pubblicato nel 2000.
Testo trovato sul sito dell’Association Laïque des Amis d'Anne et Eugène Bizeau

Bellissima poesia pacifista, antimilitarista ed antiautoritaria… Purtroppo non mi è riuscito di scoprire l’anno in cui Bizeau la compose…
Je suis un homme aux airs farouches...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/12/2015 - 15:07
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Ponte de Priula

anonyme
Ponte de Priula
c'è pure una bellissima versione dei BRIGATA POLENTA registrata dal vivo durante un concerto del 2015

11/12/2015 - 11:46
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Les tâches

Les tâches
Ignoro se la poesia sia stata originariamente musicata dallo stesso autore o da altri.
Più recentemente è stata messa in musica da Gérard Pierron e Marc Robine (1979) e dal gruppo Le P'tit Crème (2012), e pure fa parte del repertorio de La Princesse Barouline, artista di strada che si esibisce con il suo “orgue de Barbarie”.
Testo trovato su Gaston Couté (1880-1911) le gâs qu'a mal tourné...

Lorsqu’on est « un pauv’ peineux », condamné sans relâche à exécuter les tâches les plus répétitives (jusque dans la plus stricte intimité… !), il ne vous reste plus que l’humour, qui est bien ici, selon la formule de Boris Vian, « la politesse du désespoir ». Une fois encore, Gaston Couté nous a concocté un petit bijou de gouaille populaire en patois berrichon, bien dans l’esprit des cabarets qu’il fréquentait. (da Litterature Audio.com)

La vita di merda che tocca agli sfruttati, una sofferenza continua... (continuer)
L'matin, au coup d'clairon des oés
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/12/2015 - 11:45
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L’apolitique

L’apolitique
les facteurs ne doivent pas faire de politique
papin 11/12/2015 - 10:20
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Les Mangeux d'terre

Les Mangeux d'terre
[1904]
Versi di Gaston Couté
Musica originale di Maurice Duhamel (1884-1940), musicista e militante politico bretone.
Più recentemente la poesia è stata messa in musica da Gérard Pierron e Marc Robine (1979) e dal gruppo Le P'tit Crème (2012)

Au début du XXe siècle, les riches terres de Beauce, grenier à blé de la France, sont convoitées par de gros propriétaires qui accaparent les parcelles pour remembrer et mécaniser les exploitations... Les trimardeurs, ou chemineaux, vagabonds "sans aveu", incontrôlables et donc potentiellement dangereux, errent (ce qui constituera un délit jusqu'en 1992) sur les quelques chemins restants.
(dal sito de La Choralaternative)

All’inizio del XX° secolo, le fertili terre della Beauce [regione naturale corrispondente all'intero dipartimento dell'Eure-et-Loir e parte di quelli di Loiret, Essonne e Loir-et-Cher], granaio di Francia, vennero concentrate... (continuer)
Dans les mêm's parages,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/12/2015 - 10:19
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Εἰρήνη, Χορός Α', 301-345 [La Pace, Coro I, 301-345 / Peace, Chorus I, 301-345]

Εἰρήνη, Χορός Α', 301-345 [La Pace, Coro I, 301-345 / Peace, Chorus I, 301-345]


Ettore Romagnoli (Roma, 11 giugno 1871 – Roma, 1º maggio 1938) è stato un grecista e letterato italiano. Laureatosi nel 1893, durante la sua lunga carriera insegnò come docente universitario dapprima a Catania, poi anche a Roma e Milano. Divenne celebre come saggista e critico letterario, traducendo con grande perizia critica varie opere greche (fra le altre, le tragedie di Euripide, Eschilo e Sofocle, le commedie di Aristofane, l'Iliade e l'Odissea di Omero). Scrisse anche opere di critica letteraria, raccolte di poesie e novelle, e saggi d’argomento teatrale, e compose anche le musiche per alcuni suoi allestimenti di lavori teatrali greci per le stagioni del Teatro Greco di Siracusa. Molte delle odierne rappresentazioni classiche si rifanno al lavoro di traduzione, revisione e organizzazione della rappresentazione teatrale (musiche, costumi, scena...). Fu Accademico d'Italia dal 1929.... (continuer)
Aristofane:
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/12/2015 - 02:41
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Je resterai ici

Je resterai ici
les trois raisons les plus impérieuses qui poussent le monde à bouger sont tragiques à différents titres
ce sont les guerres, la quête d’une vie meilleure ou celle de la gloire
dans tous les cas la conséquence est un exil
exhumée des archives pseudo malicorniennes [les cathédrales de l’industrie, 1986, était destiné à être mon premier album d’auteur, mais la maison de disques en décida autrement …], cette chanson retrouve ici son intention première de simplicité
j’en suis heureux
Gabriel Yacoub
10/12/2015 - 22:17
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I Fratelli di Soledad (Noi siam con chi lavora)

I Fratelli di Soledad (Noi siam con chi lavora)
LA MORTE ANNUNCIATA DI MARK FRECHETTE:
DA ZABRISKIE POINT ALL'ALTOPIANO DI ASIAGO A NORFOLK

(Gianni Sartori)

Poliziotto: Su le mani!
Sergente: Che giornata!
Quindi si rivolge a Mark per attuare la normale registrazione.
Sergente: Nome?
Mark: Karl Marx
Sergente: come si scrive?
Mark: M-A-R-X
Sulla macchina da scrivere il sergente batte: Carl Marx
(da “Zabriskie Point”)

Le celebrazioni per il Grande Macello Mondiale (1914-1918; 1915-1918 per l'Italia) hanno se non altro consentito la rimessa in circolazione di “Uomini contro”, film profondamente antimilitarista, tratto da “Un anno sull'Altopiano” di Emilio Lussu. Girato sui luoghi storici (Monte Fior, Altopiano di Asiago), Mark Frechette vi interpretava, insieme a Gian Maria Volontè, un giovane ufficiale (prima interventista, ma poi consapevole degli orrori della guerra) che finirà con il solidarizzare apertamente con i soldati... (continuer)
Gianni Sartori 10/12/2015 - 21:56

La ballata di Attilio

La ballata di Attilio
Chanson italienne – La ballata di Attilio – Franco Trincale – 1970

Attilio est un garçon sicilien émigré en Suisse et qui, épargné par les catastrophes minières, fut tué par des voyous helvétiques, racistes et xénophobes qui, encore dans les années soixante et septante, traitaient les Italiens comme chiens. Dans ce texte Trincale, en plus de rappeler les morts de Mattmark (et de Marcinelle), fait une allusion ironique et amère au fait que les frais de voyage pour les rapatriements des corps des émigrés morts dans des circonstances violentes étaient à charge de l'État - chose qui revient souvent dans les chansons de l'émigration. Consolation vraiment maigre pour une vie violemment détruite.

Depuis ce temps où Trincale faisait cette chanson, Lucien l'âne mon ami, les choses ont évolué, en apparence, mais dans les faits n'ont pas changé. Et sans doute, ont empiré.

Comment ça ? Je n'ai pas... (continuer)
LA BALLADE D'ATTILIO
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/12/2015 - 16:06
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'O ballo re' pezziente

'O ballo re' pezziente
2003
E Zézi
Album: Diàvule A Quàtto
con Luca Zulù Persico

2007
Al Mukawama dall'album omonimo
'E fravecature settentrionali schifano a tutti i meridionali
(continuer)
envoyé par dq82 10/12/2015 - 15:43
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Gay, marions-nous

Gay, marions-nous
[2007]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Nell’album intitolato “Bye Mélanco”
Dites, avez-vous remarqué,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/12/2015 - 14:52
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Une sorcière comme les autres

Une sorcière comme les autres
[1973-75]
Parole e musica di Anne Sylvestre
Canzone che dà il titolo al suo disco del 1975
In seguito interpretata anche da altre cantanti, come Pauline Julien, Christiane Stefanski e Jorane
S'il vous plaît
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/12/2015 - 13:34
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14/18

14/18
[2008]
Parole e musica di Allain Leprest
Canzone interpretata da Jean-Marie Cayrecastel, in arte JeHaN

Leprest scrisse questa canzone l’8 novembre 2008 a Ivry-sur-Seine, nella Marna, dopo aver letto sul giornale della scomparsa dell’ultimo vecchio inglese che aveva combattuto nella Grande Guerra

Malato di un cancro ai polmoni, Allain Leprest si è tolto la vita il 15 agosto 2011…
Ivry-sur-Seine è il comune dove ha voluto che il suo corpo riposasse…
Il était des fleurs
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/12/2015 - 11:56




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