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Ichanara

Ichanara
[6 ottobre 2015]
Con la musica di complicità:
Cuor senza sangue
Capdevielle-Di Giovanni
Eseguita da Emma Shapplin
(In Carmine Meo, 1997)

"L'antico canto anarchico", -dice Ahmed il Lavavetri-, "è tanto irripetibile quanto, attualmente, urgente. Naturalmente esso non può e non potrà mai più essere quello classico, pietrogoriano, roboante, squisitamente innestato su forme solenni e, diciamolo francamente, chiesastiche; è una stagione che tale deve restare. La stagione dell'oggi, però, molto avrebbe da imparare da que' tempi lontani; ed è così che, cambiate le mutande (mutatis mutandis), deve porsi questo mio tentativo di moderno canto anarchico, endofasico e popolaresco al tempo stesso, e ad un tempo altrettanto medesimo chiarissimo ed oscuro. Sommesso e infuocato, solitario e sociale, collettivo e individualista; tali vorrebbero essere le sue motivazioni più profonde, tenendo anche conto... (continuer)
Avanza nel tempo con passo di fango e di pietra,
(continuer)
envoyé par A.i.L. 7/10/2015 - 01:01
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
[Przemyśl, November 1914/Novembre 1914]
Gyóni Géza költeménye / Poesia di Géza Gyóni
A Poem by Géza Gyóni
Musica di autori vari /Music by various authors
Tra i quali / Among which: HétköznaPICSAlódások
(in RIARIAANARCHIA, 2009)

Géza Áchim, nato a Gyón il 25 giugno 1884 (e dalla sua cittadina natale scelse il nom de plume: Gyóni significa “di Gyón”), proveniva da una famiglia di stretta osservanza luterana, e fu egli stesso teologo protestante. Non verrà mai annoverato tra i grandi della letteratura e della poesia magiara; lo si direbbe un “minore” o qualcosa del genere, di fronte a nomi come Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty e altri. Non fosse che per questa poesia, che è non solo una delle più famose del XX secolo in lingua ungherese, ma anche una delle più citate, musicate, riproposte e quant'altro. Una poesia, tra le altre cose, dal destino assai singolare,... (continuer)
Csak egy éjszakára küldjétek el őket;
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/10/2015 - 00:05
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Μουσολίνι άλλαξε γνώμη

Μουσολίνι άλλαξε γνώμη
Mousolíni állaxe gnómi
[1941]
Στίχοι: Γιώργος Φωτίδας
Μουσική: Μάρκος Βαμβακάρης
1. ερμενευτής: Μάρκος Βαμβακάρης
2. ερμενευτής: Απόστολος Χατζηχρήστος

Testo di Giorgos Fotidas
Musica di Markos Vamvakaris
1° interprete: Markos Vamvakaris
2° interprete: Apostolos Hatzichristos

Come è lecito attendersi, in pochi paesi e in poche occasioni storiche si sono avute tante canzoni antimussoliniane come la Grecia del 1940 e della successiva occupazione nazifascista; in questo sito abbiamo cercato di darne sempre il massimo conto. "Specialista" del genere fu la vatessa nazionale Sofia Vembo; a sua differenza, il grande Markos Vamvakaris non mostrò però tanta ferocia contro l'Italia in sé, provandone compassione e mettendo realmente l'accento su come il "dvce" la avesse ridotta alla fame e al silenzio (e alla totale rovina, aggiungiamo noi). E dire che il dittatore greco Metaxas, che pronunciò... (continuer)
Βρε γρουσούζη Μουσουλίνι
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 6/10/2015 - 21:48
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Le cinque anatre

Le cinque anatre
[1978]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Amerigo”

“Le cinque anatre sono un inno alla resistenza, all’anticonformismo, alla libertà personale: dietro una scorza di nero e caliginoso darwinismo di facciata si cela infatti la lotta per la vita, per la dignità, per un’esistenza giusta e finalmente soddisfacente. […] Un testo che superficialmente somiglia poco a quelli che lo hanno preceduto. Ma in quel volo, in quell’ultimo volo dell’anatra sopravvissuta c’è tutta la testarda consapevolezza che cerchiamo da sempre, quel sentore sincero di giustizia perenne che accompagna solo chi sa d’essere dalla parte giusta, continuando a lottare, malgrado tutto, con rabbia e sentimento.
Quella del buon Francesco è in fin dei conti una favola amara, che vuole farci riflettere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: sembra dirci col suo consueto ritmo compassato ed eclettico,... (continuer)
Cinque anatre volano a sud:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/10/2015 - 15:57
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Bunker-Ballade

Bunker-Ballade
from the 1964 album »Wir wollen dazu was sagen - neue Lieder gegen die Bombe«:

Musica / Music / Musik: Dieter Süverkrüp
Testo / Lyrics / Text: Gerd Semmer
Hey Billy, wir müssen unseren Bunker bau'n,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 6/10/2015 - 14:15
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Inquieto

Inquieto
(1994)

dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic

Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continuer)
envoyé par Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
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Georges Brassens: Saturne

[1964]
Paroles et musique: Georges Brassens
Testo e musica: Georges Brassens
Album: Les copains s'abord

Il est morne, il est taciturne
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/10/2015 - 20:18
Bon, j'avais l'intention de commencer ce news avec un “annuntio vobis gaudium magnum”, mais je me suis souvenu que cette très solennelle phrase en latin ne s'emploie normalement que dans une occasion qui ne nous convient pas trop. Mais “gaudium magnum” signifie “beaucoup de joie”, et c'est justement avec beaucoup de joie que je vous annonce le mariage de notre gouebmaître, Lorenzo, avec Monia (ou Monija), qui a eu lieu le 26 septembre à Florence après environ 78 ans de vie en commun. La cérémoine des anneaux a été célébrée par leur petite fille, Valentina. Quoi dire encore? Il est sûr que je ferai avec deux semaines de retard même l'annonce de mon enterrement (et, naturellement, j'y arriverai en retard, comme disait Liz Taylor), et c'est donc avec une lenteur étudiée que nous faisons nos meilleurs vœux aux nouveaux mariés. C'est assez maintenant, sinon je vais pleurer; mais vous aussi feriez bien de pleurer un p'tit peu, sacrebleu. Bon alors, pleurons tout l' monde et VIVE LA MARIÉE avec une très belle chanson faite exprès pour l'occasion!!
Riccardo Venturi 5/10/2015 - 19:43
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Georges Brassens: La non-demande en mariage

Georges Brassens: La non-demande en mariage
[1966]
Paroles et musique: Georges Brassens
Testo e musica: Georges Brassens
Album: Supplique pour être enterré à la Plage de Sète

Può una canzone del genere, che è la più squisita requisitoria contro il matrimonio che sia mai stata scritta, essere al contempo una delle più belle canzoni d'amore di ogni epoca? Può, può, a condizione di santificare almeno un po' a Madonna Anarchia (detta anche Nostra Signora di Bacunino). La storia ci dice che nei primi anni '50, Georges Brassens conobbe una giovane donna, Joha Heiman, estone di nascita; e fu un amore travolgente, seppure clandestino all'inizio (Joha era sposata). E fu un amore eterno, davvero finché morte non li separò, ma senza che nessuno dei due sentisse il bisogno di dichiararlo a qualche prete o a qualche sindaco. Più di trenta anni: è la storia di Georges e "Püppchen", "bambolina" in tedesco (così Brassens la chiamava), ed è una... (continuer)
Ma mie, de grâce, ne mettons
(continuer)
envoyé par Tutte le CCG per i Novelli Sposi 5/10/2015 - 18:51
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Ballata delle madri

Ballata delle madri
[196?]
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964

Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Mi domando che madri avete avuto.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 16:24
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Matteo Salvatore: Le chiacchiere d’lu paese (Rapatatumpa)

Matteo Salvatore: Le chiacchiere d’lu paese (Rapatatumpa)
[196?]
Parole e musica di Matteo Salvatore, da massime della tradizione popolare pugliese
In un 45 giri degli anni 60
Credo che la migliore e la più fedele trascrizione di questo brano sia reperibile su questo sito… brasiliano, e con relativa traduzione in portoghese! Grazie al professore Jorge Stolfi dell’Università di Campinas, São Paulo.

Stimolato da un recente intervento di Flavio Poltronieri, mi permetto di contribuire questo splendido brano come Extra, benchè per alcune strofe penso meriterebbe un inserimento come CCG a tutti gli effetti.

Una versione contenente non tutte ma la maggior parte delle strofe riportate è quella che Matteo Salvatore cantò nella sua – credo - ultima esibizione in pubblico nel 2004 al Teatro Ariston di Foggia, accompagnato da Vinicio Capossela e Teresa De Sio.
Rapatatumpa, tumpa, tumpa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 14:08
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Capitani Coraggiosi

Capitani Coraggiosi
(2015)

Inedito per la nuova tournée in coppia con Gianni Morandi
Noi siamo quelli che son cuccioli del mondo
(continuer)
4/10/2015 - 20:37
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Dyplomata

Dyplomata
Testo di padre di Kazik Staszewski, certo Stanisław Staszewski
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...

Dall'album "Tata Kazika" del 1993
Хоп со слишком песня интересна,
(continuer)
envoyé par krzyś 4/10/2015 - 00:15
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El primer verso (o Nada más)‎

El primer verso (o Nada más)‎
NIENTE PIU'
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/10/2015 - 16:22
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Varsavia

Varsavia
Cone mai non ci sono più le canzoni che criticano il papa. Il vostro papa, che guevara, con tablet
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.

Viva Francesco finto papesco
Cazzate
krzyś 3/10/2015 - 00:31
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Mamma Roma Addio

Mamma Roma Addio
Io me ne vado dall'Italia.
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 09:59
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Che Guevara va in pensione

Che Guevara va in pensione
2015
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
Io ero un cantautore
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 09:49
Parcours: Che Guevara
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Schrei nach Liebe

Schrei nach Liebe
CRY FOR LOVE
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 08:56
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Vengo anch'io? No, tu no!

Vengo anch'io? No, tu no!
FIRENZE - “Volevo mettere in musica le mie difficoltà, quelle per cui molto spesso vorrei andare in un determinato luogo ma, vista la mia disabilità, non posso farlo”. Così è nato il duetto Iacopo Melio-Lorenzo Baglioni. Il giovane disabile della campagna #vorreiprendereiltreno e il comico fiorentino hanno realizzato una simpatica videoclip con la canzone di Enzo Jannacci “Vengo anch’io, no tu no”, che lascia intendere le difficoltà che i disabili devono affrontare nella vita di tutti i giorni e la scarsa attenzione alle loro richieste. Il video sta spopolando sul web ed ha già raggiunto quota 600 mila visualizzazioni. Le parole sono riadattate per la situazione. “Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio”, propone Baglioni, oppure a “vedere la Viola allo stadio”, ma in tutti questi casi ci sono barriere architettoniche insormontabili per la carrozzina di Iacopo Melio.



“Spero... (continuer)
Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 00:10
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Santa Maria del pallone

Santa Maria del pallone
Chanson italienne – Santa Maria del pallone – Modena City Ramblers – 1996

Le pays qui reçoit les Mondiaux ne voit pas d'un bon œil, la FIFA. Il y a une protestation qui court sur les murs, et qui saute vite à l’œil. Le message est clair : la Coupe du Monde, selon les auteurs des murales, ne nourrira pas les Brésiliens et il n'améliorera pas leur condition économique. La compétition, en somme, sera une affaire seulement pour les puissants du football. Est emblématique, de ce point de vue, le graffiti qui a pour protagoniste un symbole de la nation, Pelé, qui met la maille « verdeoro » et entretemps serre un sac plein d'argent, peint comme s'il était un bandit. Et a fait bruit, les derniers jours, aussi l’œuvre de Paulo Ito, sortie sur le mur d'une école de São Paulo: elle représente un enfant en larmes qui à la place de la nourriture, sur le plat, a un ballon. Les manifestations contre la... (continuer)
SANTA MADONA DU BALLON ROND
(continuer)
1/10/2015 - 21:47
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Sowieci

Sowieci
Devo fare ammenda. In realtà la musica usata in questo canzone è stata composta da Stanisław Niewiadomski
Kazik Staszewski ha scritto (attualizzato) il testo ma esso viene cantato sulle note della canzone patriottica risalente alla prima guerra mondiale (la datazione è incerta e oscilla fra 1914 e 1918) dal titolo "Ej Dziewczyno, ej niebogo", che comunque a sua volta si può classificare come una CCG. Le parole del canto originale sono state scritte da Kornel Makuszyński e parlano della partenza degli ulani per il fronte con la triste costattazione della ragazza inammorata di uno di loro, che sicuramente il suo amato perirà in battaglia.

Ecco una delle versioni del canto originale da bibliotekapiosenki.pl

EJ DZIEWCZYNO, EJ NIEBOGO

Ej, dziewczyno, ej, niebogo,

jakieś wojsko pędzi drogą,

skryj się za ściany, skryj się za ściany,

skryj się, skryj! Skryj się, skryj!

Ja myślałam, że... (continuer)
Krzysiek Wrona 1/10/2015 - 21:11

Gand, La Dame

Gand, La Dame
Chanson française – Gand, La Dame – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 4

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continuer)
Déjà ruinée, exsangue et révoltée
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/10/2015 - 11:16
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Eleuterio Galván

Eleuterio Galván
[1973]
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese ‎francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Era una vida sencilla
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:29
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Cuerpo repartido

Cuerpo repartido
[2010]
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.

Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.

Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Desnudo y amordazado, según la historia señala
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:01
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The Battle Of Epping Forest

The Battle Of Epping Forest
Fantastica traduzione ricca di dettagli e spiegazioni
1/10/2015 - 09:49
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El sacrificio de Tupac Amaru

El sacrificio de Tupac Amaru
[1978]
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com

Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.

José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.

Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continuer)
Eran las primeras claridades
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 09:03

Oli'e petrolie

anonyme
Oli'e petrolie
[1947-53?]
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Oli'e petrolie minestra senza sale
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 16:15

È sciute n'ata specie e malatie

anonyme
È sciute n'ata specie e malatie
[1948]
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
È sciute n'ata specie e malatie
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 12:09

Patrone te la lasse la cunzegn'

anonyme
Patrone te la lasse la cunzegn'
Canzone che Franco Coggiola raccolse nel 1973 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Vincenzo Debono, un bracciante del posto, classe 1914.
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
Patrone te la lasse la cunzegn'
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 10:09
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Anti-Homophobe

Anti-Homophobe
1992
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Ignorant in thought
(continuer)
30/9/2015 - 02:23

La Guenon Hérétique

La Guenon Hérétique
Chanson française – La Guenon Hérétique – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 3

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, quel beau titre que cette Guenon hérétique…

Malheureusement, Lucien l'âne mon ami, cette pauvre guenon hérétique va connaître le sort qui attend généralement les hérétiques ; elle finira en martyr.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, que voilà une bien triste chanson.

Triste et effrayante, elle l'est et plus encore qu'il n'y paraît. En deux phrases d'abord, un aperçu de l’histoire qu'elle raconte. Charles-Quint rentre de la guerre en Espagne et de retour en son palais de Valladolid, fait mappeler son fils Phlippe, lequel ne se manifeste pas. Il lui faut l'aller chercher... (continuer)
L’empereur Charles de guerre s'en revînt,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/9/2015 - 00:07
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Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile

anonyme
Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile
Óró ‘Sé do bheatha ‘bhaile,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 29/9/2015 - 23:31
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Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga

Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga
[1981]
Parole e musica di Paolo Conte
La traccia che apre l’album intitolato “Paris Milonga”
Poi anche nell’album dal vivo intitolato “Concerti” (1985)

Propongo questa canzone solo perchè è bellissima e perchè si tratta di un tributo al grande maestro Atahualpa Yupanqui.
Alle prese con una verde milonga
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2015 - 22:35
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Le Sire de Fisch-Ton-Kan

Le Sire de Fisch-Ton-Kan
Errore di data: il 2 settembre 1870 e non il 20, ci fu la disfatta di Sedan. Errore di nome di località: Sedan si scrive senza l'accento acuto sulla e.
Grazie per il vostro contributo.
Fran 29/9/2015 - 11:43
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Lu furastiero

Lu furastiero
Il Cantastorie, un film di Anne Alix, 1992.
Bernart Bartleby 29/9/2015 - 10:23
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Working Man

John Conlee
Working Man
Stumble from my good warm bed
(continuer)
29/9/2015 - 03:51
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LLorona del estudiante

anonyme
Altra versione de La llorona dedicata ai 43 normalisti di Ayotzinapa. Versi di Luisa Fernanda Patrón. Grupo Tayer di Monterrey. (Trascritta all'ascolto. Non sono riuscita a decifrare l'inizio del terzo verso della seconda strofa)



LLORONA DE AYOTZINAPA

No creas que porque canto, llorona
tengo el corazón alegre.
También de dolor se canta llorona
cuando llorar non se puede.

Ay de mí llorona
nuestro país se desquicia
(???) a los mexicanos y al mundo
esta espantosa injusticia.

Normalistas de Guerrero, llorona
siguen desaparecidos
no son de la aristocracia, llorona
sino del pueblo oprimido.

Ay Virgencita, llorona
protégelos con tu capa,
queremos volver a verlos, llorona
vivos en Ayotzinapa.

Esta pena no es ajena, llorona
ni pa' ti ni para mí,
cuarenta y tres estudiantes
son hijos de este país.

Ay de mí llorona, llorona
virgen de mi corazón
aunque la vida nos cueste,... (continuer)
Maria Cristina Costantini 29/9/2015 - 01:03
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Curre brijante

Curre brijante
[2007]
Parole di Leonardo Ianzano
Musica di Festa Farina e Folk
Nell’album “Festa Farina e Folk” del 2007

“Gargano, Capitanata e Sud Italia terra di briganti. Tante sono state le motivazioni che hanno spinto le persone a seguire questa strada. Era gente stanca delle tante promesse non mantenute, stanca delle tasse da pagare e stanca di subire le angherie dei signori. L’unico rifugio e l’unica speranza di libertà era la montagna.
La figura del brigante descritta nel brano è molto più legata alla ricerca di un paladino che lotta contro il potere.
L’auspicio è l’abbandono della delega per un maggior coinvolgimento da parte di tutti noi alla vita sociale e politica per essere sempre più dei buoni cittadini. Se sotta stu re non ce vulimme stà cchiù, curre briante va pure tu...
Curre brijante alla muntagna, quanta gente te vanne truvanne.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/9/2015 - 22:31




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