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Coupez les pieds !

Coupez les pieds !
Coupez les pieds !

Chanson française – Coupez les pieds ! – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 5

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Quelle horreur encore me contes-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ? Mais qui donc pousse de tels hurlements et pour quelle raison et pour quel supplice ?

Ah, Lucien l'âne mon ami, il s'agit bien de ça. D'un supplice à la raison insignifiante. Et le condamné, les pieds brûlés sous la torture est mené clopin-clopant dans un nid de flammes. Quant à la raison de pareille déraison, on la connaît : les moines ne voulaient pas payer un sculpteur de son travail – une statue de la Madone que ces va-nu-pieds avaient commandée. Alors, l'artiste avait d'un coup de son ciseau, défiguré la... (continuer)
Coupez les pieds ! Coupez les pieds !
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/10/2015 - 19:36
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E prigione francese

E prigione francese
[1977]
Nell’EP “Nant'a u solcu di a storia”
In e cellule di francesi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/10/2015 - 14:45
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Dalla parte di Spessotto

Dalla parte di Spessotto
[2006]
Parole e musica di Vinicio Capossela
Nell’album “Ovunque proteggi”

Uno Spessotto ce l’abbiamo avuto tutti come compagno di scuola alle elementari… I miei Spessotto si chiamavano Bongiorno, Ditavi, Rabona… Il primo cercava di rubarti tutto quello che poteva ma poi ti offriva il gelato; il secondo picchiava tutti senza un perché ma poi veniva a chiederti scusa, confuso; il terzo, andati al cinema a vedere “La grande avventura”, mi chiedeva perché uno morto ammazzato in un altro film fosse di nuovo vivo in quello…

Spessotto, Franti (quello che scoppia ridere alla notizia dei funerali del re), i ragazzi del carcere minorile sulla Belle-Île-en-Mer in Chasse à l’enfant di Prévert, e quelli del Compito in classe, sempre di Prévert, quelli da “Zéro de conduite” (Jean Vigo, e nel 1933!) e ancora “Les mistons” e il Doinel di Truffaut, ragazzini da Les Quat'cents Coups…

Appena gli chiedo... (continuer)
Siamo dalla parte di Spessotto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/10/2015 - 12:08

Ichanara

Ichanara
[6 ottobre 2015]
Con la musica di complicità:
Cuor senza sangue
Capdevielle-Di Giovanni
Eseguita da Emma Shapplin
(In Carmine Meo, 1997)

"L'antico canto anarchico", -dice Ahmed il Lavavetri-, "è tanto irripetibile quanto, attualmente, urgente. Naturalmente esso non può e non potrà mai più essere quello classico, pietrogoriano, roboante, squisitamente innestato su forme solenni e, diciamolo francamente, chiesastiche; è una stagione che tale deve restare. La stagione dell'oggi, però, molto avrebbe da imparare da que' tempi lontani; ed è così che, cambiate le mutande (mutatis mutandis), deve porsi questo mio tentativo di moderno canto anarchico, endofasico e popolaresco al tempo stesso, e ad un tempo altrettanto medesimo chiarissimo ed oscuro. Sommesso e infuocato, solitario e sociale, collettivo e individualista; tali vorrebbero essere le sue motivazioni più profonde, tenendo anche conto... (continuer)
Avanza nel tempo con passo di fango e di pietra,
(continuer)
envoyé par A.i.L. 7/10/2015 - 01:01
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
[Przemyśl, November 1914/Novembre 1914]
Gyóni Géza költeménye / Poesia di Géza Gyóni
A Poem by Géza Gyóni
Musica di autori vari /Music by various authors
Tra i quali / Among which: HétköznaPICSAlódások
(in RIARIAANARCHIA, 2009)

Géza Áchim, nato a Gyón il 25 giugno 1884 (e dalla sua cittadina natale scelse il nom de plume: Gyóni significa “di Gyón”), proveniva da una famiglia di stretta osservanza luterana, e fu egli stesso teologo protestante. Non verrà mai annoverato tra i grandi della letteratura e della poesia magiara; lo si direbbe un “minore” o qualcosa del genere, di fronte a nomi come Sándor Petőfi, Endre Ady, Attila József, Mihály Vörösmarty e altri. Non fosse che per questa poesia, che è non solo una delle più famose del XX secolo in lingua ungherese, ma anche una delle più citate, musicate, riproposte e quant'altro. Una poesia, tra le altre cose, dal destino assai singolare,... (continuer)
Csak egy éjszakára küldjétek el őket;
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/10/2015 - 00:05
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Μουσολίνι άλλαξε γνώμη

Μουσολίνι άλλαξε γνώμη
Mousolíni állaxe gnómi
[1941]
Στίχοι: Γιώργος Φωτίδας
Μουσική: Μάρκος Βαμβακάρης
1. ερμενευτής: Μάρκος Βαμβακάρης
2. ερμενευτής: Απόστολος Χατζηχρήστος

Testo di Giorgos Fotidas
Musica di Markos Vamvakaris
1° interprete: Markos Vamvakaris
2° interprete: Apostolos Hatzichristos

Come è lecito attendersi, in pochi paesi e in poche occasioni storiche si sono avute tante canzoni antimussoliniane come la Grecia del 1940 e della successiva occupazione nazifascista; in questo sito abbiamo cercato di darne sempre il massimo conto. "Specialista" del genere fu la vatessa nazionale Sofia Vembo; a sua differenza, il grande Markos Vamvakaris non mostrò però tanta ferocia contro l'Italia in sé, provandone compassione e mettendo realmente l'accento su come il "dvce" la avesse ridotta alla fame e al silenzio (e alla totale rovina, aggiungiamo noi). E dire che il dittatore greco Metaxas, che pronunciò... (continuer)
Βρε γρουσούζη Μουσουλίνι
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 6/10/2015 - 21:48
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Le cinque anatre

Le cinque anatre
[1978]
Parole e musica di Francesco Guccini
Nell’album intitolato “Amerigo”

“Le cinque anatre sono un inno alla resistenza, all’anticonformismo, alla libertà personale: dietro una scorza di nero e caliginoso darwinismo di facciata si cela infatti la lotta per la vita, per la dignità, per un’esistenza giusta e finalmente soddisfacente. […] Un testo che superficialmente somiglia poco a quelli che lo hanno preceduto. Ma in quel volo, in quell’ultimo volo dell’anatra sopravvissuta c’è tutta la testarda consapevolezza che cerchiamo da sempre, quel sentore sincero di giustizia perenne che accompagna solo chi sa d’essere dalla parte giusta, continuando a lottare, malgrado tutto, con rabbia e sentimento.
Quella del buon Francesco è in fin dei conti una favola amara, che vuole farci riflettere su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: sembra dirci col suo consueto ritmo compassato ed eclettico,... (continuer)
Cinque anatre volano a sud:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/10/2015 - 15:57
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Bunker-Ballade

Bunker-Ballade
from the 1964 album »Wir wollen dazu was sagen - neue Lieder gegen die Bombe«:

Musica / Music / Musik: Dieter Süverkrüp
Testo / Lyrics / Text: Gerd Semmer
Hey Billy, wir müssen unseren Bunker bau'n,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 6/10/2015 - 14:15
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Inquieto

Inquieto
(1994)

dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic

Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continuer)
envoyé par Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
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Georges Brassens: Saturne

[1964]
Paroles et musique: Georges Brassens
Testo e musica: Georges Brassens
Album: Les copains s'abord

Il est morne, il est taciturne
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/10/2015 - 20:18
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Georges Brassens: La non-demande en mariage

Georges Brassens: La non-demande en mariage
[1966]
Paroles et musique: Georges Brassens
Testo e musica: Georges Brassens
Album: Supplique pour être enterré à la Plage de Sète

Può una canzone del genere, che è la più squisita requisitoria contro il matrimonio che sia mai stata scritta, essere al contempo una delle più belle canzoni d'amore di ogni epoca? Può, può, a condizione di santificare almeno un po' a Madonna Anarchia (detta anche Nostra Signora di Bacunino). La storia ci dice che nei primi anni '50, Georges Brassens conobbe una giovane donna, Joha Heiman, estone di nascita; e fu un amore travolgente, seppure clandestino all'inizio (Joha era sposata). E fu un amore eterno, davvero finché morte non li separò, ma senza che nessuno dei due sentisse il bisogno di dichiararlo a qualche prete o a qualche sindaco. Più di trenta anni: è la storia di Georges e "Püppchen", "bambolina" in tedesco (così Brassens la chiamava), ed è una... (continuer)
Ma mie, de grâce, ne mettons
(continuer)
envoyé par Tutte le CCG per i Novelli Sposi 5/10/2015 - 18:51
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Ballata delle madri

Ballata delle madri
[196?]
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964

Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Mi domando che madri avete avuto.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 16:24
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Matteo Salvatore: Le chiacchiere d’lu paese (Rapatatumpa)

Matteo Salvatore: Le chiacchiere d’lu paese (Rapatatumpa)
[196?]
Parole e musica di Matteo Salvatore, da massime della tradizione popolare pugliese
In un 45 giri degli anni 60
Credo che la migliore e la più fedele trascrizione di questo brano sia reperibile su questo sito… brasiliano, e con relativa traduzione in portoghese! Grazie al professore Jorge Stolfi dell’Università di Campinas, São Paulo.

Stimolato da un recente intervento di Flavio Poltronieri, mi permetto di contribuire questo splendido brano come Extra, benchè per alcune strofe penso meriterebbe un inserimento come CCG a tutti gli effetti.

Una versione contenente non tutte ma la maggior parte delle strofe riportate è quella che Matteo Salvatore cantò nella sua – credo - ultima esibizione in pubblico nel 2004 al Teatro Ariston di Foggia, accompagnato da Vinicio Capossela e Teresa De Sio.
Rapatatumpa, tumpa, tumpa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 14:08
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Capitani Coraggiosi

Capitani Coraggiosi
(2015)

Inedito per la nuova tournée in coppia con Gianni Morandi
Noi siamo quelli che son cuccioli del mondo
(continuer)
4/10/2015 - 20:37
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Dyplomata

Dyplomata
Testo di padre di Kazik Staszewski, certo Stanisław Staszewski
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...

Dall'album "Tata Kazika" del 1993
Хоп со слишком песня интересна,
(continuer)
envoyé par krzyś 4/10/2015 - 00:15
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Al Confine

Al Confine
[2015]
(Canto per i ragazzi e le ragazze di Suruç)
Testo e musica: Marco Rovelli
Lyrics and Music: Marco Rovelli
Musik ve sözler: Marco Rovelli

July 23, 2015 - Due giorni fa ho scritto di getto questo canto per i ragazzi e le ragazze di Suruç. E di getto l’ho registrata, col telefono, ma volevo condividerla.
Maledetto il dio di sangue cieco e desolato
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 3/10/2015 - 09:07
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Che Guevara va in pensione

Che Guevara va in pensione
2015
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
Io ero un cantautore
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 09:49
Parcours: Che Guevara

Gand, La Dame

Gand, La Dame
Chanson française – Gand, La Dame – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 4

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continuer)
Déjà ruinée, exsangue et révoltée
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/10/2015 - 11:16
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Eleuterio Galván

Eleuterio Galván
[1973]
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese ‎francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Era una vida sencilla
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:29
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Cuerpo repartido

Cuerpo repartido
[2010]
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.

Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.

Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Desnudo y amordazado, según la historia señala
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:01
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El sacrificio de Tupac Amaru

El sacrificio de Tupac Amaru
[1978]
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com

Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.

José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.

Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continuer)
Eran las primeras claridades
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 09:03

Oli'e petrolie

anonyme
Oli'e petrolie
[1947-53?]
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Oli'e petrolie minestra senza sale
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 16:15

È sciute n'ata specie e malatie

anonyme
È sciute n'ata specie e malatie
[1948]
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
È sciute n'ata specie e malatie
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 12:09

Con la falce e col martello

anonyme
Con la falce e col martello
Strofe cantate sull’aria di Giovinezza raccolte dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1977 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Ripalta Buonomo, casalinga e dirigente dell’Unione Donne in Italia (UDI), classe 1906.
La registrazione fu inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.

Poi in “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)

In realtà il testo del brano compare già nella ricerca “Canti di protesta” di Jona e Liberovici pubblicata sulla rivista "Il Contemporaneo" nel gennaio del 1961.

Il Caradonna citato in antitesi a Giuseppe Di Vittorio è Giuseppe Caradonna (1891-1963), fascistone cerignolese che fu vice-presidente della Camera durante la dittatura. Il figlio di lui, Giulio (1927-2009), seguì le... (continuer)
Con la falce e col martello
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 11:14

Patrone te la lasse la cunzegn'

anonyme
Patrone te la lasse la cunzegn'
Canzone che Franco Coggiola raccolse nel 1973 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Vincenzo Debono, un bracciante del posto, classe 1914.
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia

“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
Patrone te la lasse la cunzegn'
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 10:09

Chi vuo' venì a fategà

anonyme
Chi vuo' venì a fategà
Canzone già nota dagli anni 30 che Franco Coggiola raccolse nel 1973 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Vincenzo Debono, un bracciante del posto, classe 1914.
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.

Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Ripresa da Umberto Sangiovanni e DauniaOrchestra con il titolo “Vin'a Curnite”, brano incluso in “Calasole”, loro disco del 2008.
Chi vuo' venì a fategà vin'a Curnite
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 09:45
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Anti-Homophobe

Anti-Homophobe
1992
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Ignorant in thought
(continuer)
30/9/2015 - 02:23

La Guenon Hérétique

La Guenon Hérétique
Chanson française – La Guenon Hérétique – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 3

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, quel beau titre que cette Guenon hérétique…

Malheureusement, Lucien l'âne mon ami, cette pauvre guenon hérétique va connaître le sort qui attend généralement les hérétiques ; elle finira en martyr.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, que voilà une bien triste chanson.

Triste et effrayante, elle l'est et plus encore qu'il n'y paraît. En deux phrases d'abord, un aperçu de l’histoire qu'elle raconte. Charles-Quint rentre de la guerre en Espagne et de retour en son palais de Valladolid, fait mappeler son fils Phlippe, lequel ne se manifeste pas. Il lui faut l'aller chercher... (continuer)
L’empereur Charles de guerre s'en revînt,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/9/2015 - 00:07
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Romain Rolland: Immortelle Musique

Romain Rolland: Immortelle Musique
[1904-12]
Parole di Romain Rolland (1866-1944), scrittore, premio Nobel per la letteratura nel 1915, umanista, pacifista, nonviolento, antifascista e filosovietico fino al 1939, al patto Molotov-Ribbentrop, quando, ormai vecchio e disilluso, si ritirò in solitudine a Vézelay, in Borgogna, occupandosi di Beethoven e delle memorie della propria vita trascorsa tra fede e socialismo.
Dall’incipit dell’ultima parte del romanzo intitolato “Jean-Christophe”, pubblicato in 10 volumi tra il 1904 ed il 1912.
La vie passe. Le corps et l’âme s’écoulent comme un flot. Les ans s’inscrivent sur la chair de l’arbre qui vieillit. Le monde entier des formes s’use et se renouvelle.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2015 - 23:42
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Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile

anonyme
Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile
Óró ‘Sé do bheatha ‘bhaile,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 29/9/2015 - 23:31
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Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga

Paolo Conte: Alle prese con una verde milonga
[1981]
Parole e musica di Paolo Conte
La traccia che apre l’album intitolato “Paris Milonga”
Poi anche nell’album dal vivo intitolato “Concerti” (1985)

Propongo questa canzone solo perchè è bellissima e perchè si tratta di un tributo al grande maestro Atahualpa Yupanqui.
Alle prese con una verde milonga
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2015 - 22:35

Barone

anonyme
Barone
Canzone forse ottocentesca - che ritrovo anche con il titolo de “Lu tristu furese” - originaria del Salento, precisamente di Corigliano d’Otranto.
Testo trovato su La Terra del Rimorso

In questa versione (ma ancor più in “Lu tristu furese” che segue) è evidente tutta la rabbia e l’insofferenza per una condizione di miseria in cui il contadino (il “forese”, o “furese”) è costretto, senza via di scampo, dalla sudditanza ai ricchi e ai potenti, i cosiddetti “baroni”, termine che indica non tanto, letteralmente, il più basso dei titoli feudali, piuttosto il signore, il proprietario, colui che esercita il potere assoluto ed incontrastato nella sua area di influenza.
Probabilmente il canto ironizza anche (amaramente) sul fatto che i ricchi e i potenti si auto-attribuivano, si compravano, si regalavano e si scambiavano l’un l’altro i titoli (più o meno) nobiliari che accrescevano il loro prestigio... (continuer)
L’addhu giurnu pensandu pensandu
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2015 - 14:37
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Nostalgie di un emigrante

Nostalgie di un emigrante
[1973]
Parole e musica di Matteo Salvatore
Nel disco “Le quattro stagioni del Gargano: Autunno (Pe’ nu cacchio d’uva)”, con Adriana Doriani (corista ed amante di Matteo Salvatore, il quale fu accusato della sua morte, avvenuta nel 1973, e scagionato solo 4 anni più tardi)
Testo trovato su Canto tradizionale e cantautori popolari. Un esempio pugliese, di Maria Luisa Scippa, in Archivio storico pugliese dell’emeroteca provinciale di Brindisi (1991)
Guagljṓ guagljṓ statte bbṓne statte bbṓne,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2015 - 13:06
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Working Man

John Conlee
Working Man
Stumble from my good warm bed
(continuer)
29/9/2015 - 03:51
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Grito de guerra

Grito de guerra
Questa canzone, ritmo di cumbia e testo abbastanza semplice, è stata scritta dalla compositrice messicana Michelle Solano ed è stata realizzata nel 2014 con la collaborazione di più di 30 musicisti come progetto per raccogliere i fondi per i genitori dei 43 normalisti scomparsi di Ayotzinapa, per aiutarli nella loro lotta, che si preannunciava lunga e durissima.
Il nucleo della canzone era stato composto nel 2006, appena prima dei fatti di Atenco, perché il figlio, che allora era un bambino, le faceva domande sulla situazione del Messico: “cercavo di dargli una spiegazione, ma mi resi conto che non potevo, che neppure avevo le parole per farlo”. Da quelle domande senza risposta nacquero pochi versi che per anni l'autrice ha sentito come incompiuti, finché non si è resa conto che quelle poche parole erano in realtà così potenti e pregnanti che non cera altro da aggiungere.
Il Messico è... (continuer)
¿Qué le vamos a decir
(continuer)
29/9/2015 - 00:38
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Curre brijante

Curre brijante
[2007]
Parole di Leonardo Ianzano
Musica di Festa Farina e Folk
Nell’album “Festa Farina e Folk” del 2007

“Gargano, Capitanata e Sud Italia terra di briganti. Tante sono state le motivazioni che hanno spinto le persone a seguire questa strada. Era gente stanca delle tante promesse non mantenute, stanca delle tasse da pagare e stanca di subire le angherie dei signori. L’unico rifugio e l’unica speranza di libertà era la montagna.
La figura del brigante descritta nel brano è molto più legata alla ricerca di un paladino che lotta contro il potere.
L’auspicio è l’abbandono della delega per un maggior coinvolgimento da parte di tutti noi alla vita sociale e politica per essere sempre più dei buoni cittadini. Se sotta stu re non ce vulimme stà cchiù, curre briante va pure tu...
Curre brijante alla muntagna, quanta gente te vanne truvanne.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/9/2015 - 22:31

La storia del cane Fido

La storia del cane Fido
questa e la più' bella favola d'amore di un fedele amico dell' uomo .la storia del cane fido raccontata dal cantastorie lorenzo de antiquis.e stata una delle più' beli ricordi della mia infanzia.
FABRIZIO CRESTI 28/9/2015 - 21:35
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Emergency

Emergency
02 Maggio 2015
Adriano Bono è il direttore artistico della prima fortunata edizione di Pé Strada - Buskers Festival a sostegno di Emergency che vede passare decine di migliaia di persone attraverso una Via Dei Fori Imperiali invasa dagli artisti di strada. Esce anche un nuovo singolo dedicato proprio all'associazione umanitaria fondata da Gino Strada.
It's an Emergency
(continuer)
envoyé par dq82 28/9/2015 - 18:24

Io sono

Io sono
12. - Io sono David Alfaro Siqueiro-delatore, sicario, spia
L.L. 28/9/2015 - 16:25
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Me gustan los estudiantes

Me gustan los estudiantes
QUE VIVAN LOS ESTUDIANTES DE AYOTZINAPA

VERSIÓN hecha sobre la original de Violeta Parra.
Letra, Guillermo Zapata.
Voz, Violeta Ortega

adriana 27/9/2015 - 11:16
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LLorona del estudiante

anonyme
La llorona - Nos faltan 43

Dedicada a los estudiantes de Ayotzinapa
LA LLORONA - NOS FALTAN 43
(continuer)
envoyé par adriana 27/9/2015 - 11:06
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E Lampedusa pari fussi Europa...

E Lampedusa pari fussi Europa...
Versi e musica di Mauro Geraci
Lu cielu supra a navi si fa strittu
(continuer)
envoyé par adriana 27/9/2015 - 09:22
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All'Expo,all'Expo!

All'Expo,all'Expo!
[2015]

Versi e musica di Mauro Geraci
Ci vediamo all'Expo popò popò,
(continuer)
envoyé par adriana 27/9/2015 - 09:15
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Dormi

Dormi
Su coro meu ind’onnia manzànu
du fusìlant in sa Grecia
du fusìlant in mesu ’e su mare

24-26 settembre 2015

Il mio cuore ogni mattina / lo fucilano in Grecia / lo fucilano in mezzo al mare [Imitazione da Hikmet]
L.L. 26/9/2015 - 14:00
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Santa Croce di Lecce

Santa Croce di Lecce
[2014]

Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and Music by Alessio Lega
Paroles et musique: Alessio Lega

La musica è liberamente ispirata alla canzone di rivendicazione irlandese James Larkin.
Pubblicata nell'album Mare Nero Ritratto di un inferno bello mosso (2017)

"Il 25 settembre 2015 ritiro il Premio Civilia 'Cantacronache', e suono al Palazzo Comunale di San Cesario.
La data, del tutto casualmente cade in un anniversario sconosciuto persino ai leccesi, ma per me straziante: il 25 settembre del 1945, esattamente 70 anni fa, dalla Prefettura sita nel Palazzo dei Celestini, che con la Basilica di Santa Croce lì affianco forma uno dei più bei monumenti del Barocco Leccese, le guardie aprirono il fuoco su una folla che chiedeva pane. Morirono 3 persone, Francesco Schifa, Oronzo Zingarelli e Nicola Fatano, povera gente cancellata dal Potere, dalla Storia e dalla memoria financo dei... (continuer)
Sulla Basilica di Santa Croce
(continuer)
envoyé par Alessio Lega (per tramite di R.V.) 25/9/2015 - 23:53

Till et Philippe

Till et Philippe
Till et Philippe
Chanson française – Till et Philippe – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 2

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Évidemment… Évidemment, Lucien l'âne mon ami, je n'ai pas pu – pour une fois – résister à mon goût caché (généralement) de me plonger dans un dictionnaire afin de vérifier certain mot qui m'est venu à l'esprit, la bouche, à la plume, à la pointe ou au bout des doigts, selon que je le pense, le parle, l'écrive (au stylo ou au crayon) ou le tape au clavier. À la suite de cette exploration savante, je ne résisterai pas à l'envie d'expliquer (une fois n'est pas coutume) un vers, mais un seul, de cette canzone. Même si elle mériterait bien elle aussi qu'on s'y attarde. Notamment dans... (continuer)
Le fils du charbonnier Claes croissait en malice ;
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/9/2015 - 21:05
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He visto cruces de palo

He visto cruces de palo
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Flavio Poltronieri 25/9/2015 - 20:05
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Duerme Negrito

Duerme Negrito
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Flavio Poltronieri 25/9/2015 - 20:05
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Caminito del indio

Caminito del indio
Una versione della canzone è contenuta anche in questo recente tributo italiano. La mia recensione si può leggere qui:
Antonio Francesco Quarta - Amores de Tierra ... - Estatica
Flavio Poltronieri 25/9/2015 - 20:04
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Ellos nos han separado

Ellos nos han separado
1983
Agujero interior

I Virus sono un gruppo argentino fondato dai fratelli Moura. Questa canzone, pubblicata nell'83, alla fine della dittatura, fu scritta per il fratello Jorge, desaparecido e rugbista nel La Plata rugby club, squadra che fu praticamente sterminata (17 giocatori uccisi) durante la dittatura


I desaparecidos della palla ovale

E’ rimasto un solo membro di quella squadra di rugby. Il capitano, Raul Barandarian che oggi fa l’architetto, trascinando l’insostenibile peso di aver perso tutti i compagni nella maniera più dolorosa e uno dopo l’altro. Lui è l’unico superstite perché invece di resistere, ha preferito trasferirsi in Europa. 
La tragedia inizia da Hernan Francisco Roca, il medio scrum che non era partito con il resto dei compagni per una turnèe europea. Doveva sostenere un esame presso la Facoltà di Medicina dove era iscritto. Il 27 marzo del 1975 lo superò. 
Il... (continuer)
Hermano, quiero apretarte la mano 
(continuer)
envoyé par Donquijote82 25/9/2015 - 12:04
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Lolita

Lolita
Ci fa sempre molto piacere quando ad inserire le canzoni sono gli autori stessi. Grazie Francesco
CCG/AWS staff 24/9/2015 - 18:59
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Novembro

Novembro
Versi di Rui Knopfli (Rui Manuel Correia Knopfli, 1932-1997), poeta, giornalista, critico letterario e cinematografico portoghese di origine mozambicana.
Musica di Luís Cília.
Nel disco intitolato “Memória” del 1976

Una poesia composta evidentemente pochi mesi dopo la “Rivoluzione dei Garofani” dell’aprile 1974, un primo bilancio della libertà conquistata, o ancora da conquistare: “La lotta continua! Coraggio! La nostra vittoria è certa!”
Leveda a broa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2015 - 15:09
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Memória

Memória
Versi di José Carlos Ary dos Santos (1937-1984), poeta portoghese
Musica di Luís Cília.
Nel disco intitolato “Memória” del 1976

Una sintetica eppure precisa ed intensa descrizione del Portogallo e del suo popolo sotto la dittatura salazarista…
Era uma vez um país
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2015 - 14:38
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Na capela ogival das tuas mãos

Na capela ogival das tuas mãos
Versi di Carlos Cunha (ignoro se si tratti del poeta brasiliano Luis Carlos da Cunha, classe 1933)
Musica di Luís Cília.
Nel disco intitolato “Memória” del 1976
Na capela ogival das tuas mãos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2015 - 14:36
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Canção do camponês-operário

Canção do camponês-operário
Versi di Rui Knopfli (Rui Manuel Correia Knopfli, 1932-1997), poeta, giornalista, critico letterario e cinematografico portoghese di origine mozambicana.
Musica di Luís Cília.
Nel disco intitolato “Memória” del 1976
Vim da aldeia, fui prá vila
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2015 - 14:34
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Clamor

Clamor
Versi di José Ferreira Monte (1922-1988), poeta e scrittore, facente parte del cosiddetto “grupo de Coimbra”, corrente letteraria di matrice neo-realista.
Musica di Fernando Lopes-Graça, in una delle sue varie stesure successive del suo work in progress sulla resistenza alla dittatura salazarista e sulla Rivoluzione intitolato “Canções Heróicas”
Ao sol os olhos vendados,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2015 - 13:47




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