E così se n'è andato pure 'o bluesman. Si presenterà al cospetto del Vastissimo Nulla berciando "je so' pazz', nun me scassat' 'o cazz'", ci piace parecchio pensare. Guddlàck, Pino, forever.
Due parole del traduttore. Nel ritornello della canzone è contenuta una vera e propria regola di lettura dello yiddish: komets alef si legge “o”. Si tratta della alef (la prima lettera dell'alfabeto, che non ha un valore proprio) che deve leggersi “o” quando ha, sotto di essa il segno “komets” ( אָ ) (che in ebraico si chiama qamats ed ha un diverso uso ed anche nessuno, visto che nell'ebraico moderno corrente non lo si scrive mai). Il termine pripetshik è russo: припечек. Si tratta del tipico focolare o stufa russa in muratura, esistente fin dal XV secolo, sormontato da uno scaffale in legno, usato sia per riscaldare la casa, sia per cucinare e bollire l'acqua. La traduzione "focolare" è per approssimazione: il complesso del focolare-stufa è detto Печь (peć), mentre il припечек (pripeček) è proprio lo scaffale, o "soprastufa".
Interessante, così di prim'acchito, che il nome dello "shtetl" moldavo di Isa Kremer fosse comunque rumeno: "Bălți" (plurale di baltă) significa "paludi", "acquitrini" ed è una radice pan-esteuropea (*blato) che si ritrova anche nel "mar Baltico" (assimilato a una palude). "Baltas" in lituano significa "bianco". Il nome yiddish, Belz, è una semplice trasposizione.
Forse è una radice portata dai Celti o gli Sciti:
celtico "belz" – acqua o "pelz" – torrente?
Sicuramente ha che fare con acqua, vedi polacco
"błoto" – melma, che al plurale "błota" poteva anche significare paludi, acquitrini, detti propriamente "bagno", "bagna", cioè, per citare il grande Federico:
...bagno, bagno, bagno...
Ma c'è anche "biały" – bianco.
Vicino a Breslavia si trova per esempio un piccolo paese che si chiama Białe Błoto, dal terriccio biancastro e sabbioso come presumo.
Sembra una cosa abbastanza divertente che la wiki polacca fa risalire il nome di Mar Baltico dalla parola latina "balteus" – cinta :), che poi in Finlandia lo conoscono come "il mare orientale", a forza di stare sotto gli svedesi... lasciamo perde :)
E non pensare che era facile sbrogliare tutta sta mattassa che negli anni si è accumulata intorno a quel yiddish song... guarda per esempio le scritte... (continuer)
E chi lo sa se la radice è celtica, scitica o di chissà dove (anche se l'origine latina proposta dalla Wikipedia polacca è la più tipica delle paretimologie...). Mi chiedevo invece, a proposito di questa canzone, che aspetto debbano avere le casette degli shtetl palestinesi, i villaggi rasi al suolo, i verdi alberelli di Gaza (compresi gli oliveti sterminati dagli israeliani) eccetera. Forse questa "canzoncina" può aiutarci a capirlo, con un elementare procedimento di trasposizione. Salud, querido.
La traduzione è interamente di Luca Fiaccavento, tranne i tre versi (recitati) iniziali, che non vi sono compresi e che sono stati tradotti ad hoc da RV per questo sito.
Giornalista, pseudo-musicologo e cinefilo, Luca Fiaccavento è uno degli autori di Dark Figures Running, primo libro di traduzioni in italiano dei testi dei VdGG. E' ossessionato dai fari, dai computer Macintosh, da Douglas Adams e dai Monty Phyton. Coltiva un inquietante sogno nel cassetto: una partita a scacchi con Hammill, con quest'ultimo nei panni del Bengt Ekerot del Settimo Sigillo.
Scusate, ho proposto questo video un po' a casaccio. Visto che sto proponendo la "Mayn Shtetele Belz" come una canzone autonoma e ho scoperto anche il suo legame con "Warszawo ma" che c'era già nel sito, nonché il fatto che questo titolo da YT non indica la canzone e Leopold Kozłowski ne fa solo una breve improvisazione, sarà forse meglio cancellare questa pagina qua. Si potrebbe spostare il video (con l'appello del klezmer galiziano) nella nuova pagina spedita da me.
Tanto, anche se la "Mayn Shtetele Belz" può andare, già sento il brontolio di Riccardo che imprecherà per la qualità dello yiddish e della trascrizione da me scovati e perché ce dovrà mettere le sue mani...
Ancora scusa per questa mossa sconsiderata, e buon anno a tutti