Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali
d'après la version italienne d'une
Chanson sicilienne – Lamentu pi la morti di Turiddu Carnevali – Ciccio Busacca
Poème d'Ignazio Buttitta
Musique de Nonò Salamone
Interprétation de Ciccio Busacca
Pour les commentaires en langue française voir : Salvamort
Chanson sicilienne – Lamentu pi la morti di Turiddu Carnevali – Ciccio Busacca
Poème d'Ignazio Buttitta
Musique de Nonò Salamone
Interprétation de Ciccio Busacca
Pour les commentaires en langue française voir : Salvamort
LAMENTATION POUR LA MORT DE TURIDDU CARNEVALI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/1/2015 - 21:35
Considero valore
JE SUIS ERRI
“Nell’aula del tribunale di Torino il 28 gennaio 2015 non sarà in discussione la libertà di parola. Quella ossequiosa è sempre libera e gradita. Sarà in discussione la libertà di parola contraria, incriminata per questo”.
28/1/2015 - 21:09
Sessanta sacchi di carbone
Chanson italienne – Sessanta sacchi di carbone – Giacomo Lariccia – 2014
SOIXANTE SACS DE CHARBON
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/1/2015 - 20:39
Je suis Erri
Antiwar Songs Blog
La parola contraria potrà essere sconfitta dal tribunale? Oggi sta sotto minaccia di silenziatore. Non credo che riusciranno a sottometterla fuori di quest’aula, so che non ci riusciranno con me. Vengo dal campo scuola del 1900, dove gli scrittori, i poeti, hanno pagato il più amaro prezzo per le loro parole. “Nell’aula del tribunale di […]
Antiwar Songs Staff 2015-01-28 20:18:00
A pie camino
[1973]
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”
Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”
Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
A pie camino, pisando barro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/1/2015 - 17:33
The Backlash Blues
il testo dice
"Do you think that alla colored folks
Are just second class fools"
quindi... pensi che TUTTI i negri non siano che sciocchi di seconda categoria (forse meglio classe!)?
grazie mille per il sito è una miniera di letture interessanti
"Do you think that alla colored folks
Are just second class fools"
quindi... pensi che TUTTI i negri non siano che sciocchi di seconda categoria (forse meglio classe!)?
grazie mille per il sito è una miniera di letture interessanti
Black Panther 28/1/2015 - 16:29
España camisa blanca de mi esperanza
[1981]
Parole e musica di Víctor Manuel, compagno di Ana Belén dai primi anni 70
L’ispirazione arriva dai versi centrali della poesia “España” di Blas De Otero, “desesperada España, camisa limpia de mi esperanza”
Nel disco di Ana Belén intitolato “Géminis”, pubblicato nel 1984
Parole e musica di Víctor Manuel, compagno di Ana Belén dai primi anni 70
L’ispirazione arriva dai versi centrali della poesia “España” di Blas De Otero, “desesperada España, camisa limpia de mi esperanza”
Nel disco di Ana Belén intitolato “Géminis”, pubblicato nel 1984
España camisa blanca de mi esperanza
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/1/2015 - 16:22
Fründ, amico, ami
che canzone bellisssssss[...]ssssima
(diana)
(diana)
Ti abbiamo tolto un po' di s... [CCG Staff]
28/1/2015 - 14:39
None of My Business
Little kids sleepin' with rats in thier beds well it's none of my business
(continuer)
(continuer)
28/1/2015 - 05:58
Adlai Stevenson
[2005]
Parole e musica di Sufjan Stevens
Nell'album "The Avalanche: Outtakes and Extras from the Illinois Album" (2006), raccolta di tracce non incluse nell'album "Illinois" (2005), facente parte del faraonico ed assurdo progetto "The Fifty States Project", che prevedeva un album per ogni Stato degli USA.
Parole e musica di Sufjan Stevens
Nell'album "The Avalanche: Outtakes and Extras from the Illinois Album" (2006), raccolta di tracce non incluse nell'album "Illinois" (2005), facente parte del faraonico ed assurdo progetto "The Fifty States Project", che prevedeva un album per ogni Stato degli USA.
Righteous men of the earth
(continuer)
(continuer)
28/1/2015 - 04:41
Jan Palach
Boh, probabilmente (per quella che è la mia modesta opinione di ragazzo felicemente di Destra) non gliene frega niente. Anzi, credo che, a prescindere dall'orientamento politico del gruppo, si starà diceno:"Oh, che bellezza, almeno qualcuno che si ricorda del mio sacrificio."
Ciccio 27/1/2015 - 16:45
Die Peststadt
Versi di František Petr (Franz Peter) Kien (1919-1944), poeta ed artista ebreo ceco di lingua tedesca.
Musica di Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco.
La poesia fa parte del ciclo “Die Pest” musicato da Klein su versi di Kien. Il ciclo fu eseguito a Theresienstadt con la direzione Viktor Ullmann (1898-1944), compositore, pianista e direttore d’orchestra ebreo austriaco, ma purtroppo la musica è andata perduta, così come tutti i suoi protagonisti.
Testo trovato su di un sito dedicato al Ghetto di Theresienstadt
Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss. Quando nel 1939 la Boemia e la Moravia furono fagocitate dalla Germania nazista, uno dei primi atti dei dominatori fu l’estensione delle leggi razziali. Gli ebrei furono... (continuer)
Musica di Gideon Klein (1919-1945), pianista e compositore ebreo ceco.
La poesia fa parte del ciclo “Die Pest” musicato da Klein su versi di Kien. Il ciclo fu eseguito a Theresienstadt con la direzione Viktor Ullmann (1898-1944), compositore, pianista e direttore d’orchestra ebreo austriaco, ma purtroppo la musica è andata perduta, così come tutti i suoi protagonisti.
Testo trovato su di un sito dedicato al Ghetto di Theresienstadt
Franz Peter Kien era nativo di Varnsdorf in Boemia, al confine con la Sassonia. Studiò pittura e grafica a Brno e a Praga, dove fu compagno di scuola dello scrittore e drammaturgo Peter Weiss. Quando nel 1939 la Boemia e la Moravia furono fagocitate dalla Germania nazista, uno dei primi atti dei dominatori fu l’estensione delle leggi razziali. Gli ebrei furono... (continuer)
Kaum wagt der Blick sich in die öde Weite,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/1/2015 - 11:36
Parcours:
Camps d'extermination
La bambina in rosso
Ciao a tutti,
Mi chiamo Alessandro Mazzi e sono l'autore di testo e musica de 'La Bambina in Rosso" , volevo ringraziare tutti coloro che hanno inserito commenti. Per chi volesse scrivermi in privato la mia mail è alessandromazzi72@gmail.com
Ciao!
Mi chiamo Alessandro Mazzi e sono l'autore di testo e musica de 'La Bambina in Rosso" , volevo ringraziare tutti coloro che hanno inserito commenti. Per chi volesse scrivermi in privato la mia mail è alessandromazzi72@gmail.com
Ciao!
Alessandro Mazzi 26/1/2015 - 20:19
Con Farabundo y Romero
1980
El Salvador. Su pueblo, su lucha, su canto
El Salvador. Su pueblo, su lucha, su canto
Somos millones de manos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 26/1/2015 - 17:01
El Padre Antonio y el Monaguillo Andres
1984
Buscando América
This song describes the arrival in a Latin American country of an idealistic Spanish priest (a fictional representation of Archbishop Romero), his sermons condemning violence there, his talks about love and justice, and, finally, the murders of the priest and acolyte during a mass. Blades has said he wrote this song so that "the death of Romero is not forgotten.
Buscando América
This song describes the arrival in a Latin American country of an idealistic Spanish priest (a fictional representation of Archbishop Romero), his sermons condemning violence there, his talks about love and justice, and, finally, the murders of the priest and acolyte during a mass. Blades has said he wrote this song so that "the death of Romero is not forgotten.
El Padre Antonio Tejeira vino de España,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 26/1/2015 - 16:33
Se lo llevaron todo
2014
Contratiempos
Una vez más Alberto García pone música a uno de los temas más sobresalientes del disco. Genial instrumentación, y ritmo a lo más “República de Sanjes”, guardando las distancias. Y Jesús Cifuentes doblando su voz (algo que casi no vimos en “40 de Abril”) para darle ese toque tan característico
La letra, el poema, corre a cargo de Elhombreviento, más bien hombre multiusos, ya que es el encargado de realizar los libretos de los discos de Celtas Cortos, videoclips y ahora incluso letras.
Contratiempos
Una vez más Alberto García pone música a uno de los temas más sobresalientes del disco. Genial instrumentación, y ritmo a lo más “República de Sanjes”, guardando las distancias. Y Jesús Cifuentes doblando su voz (algo que casi no vimos en “40 de Abril”) para darle ese toque tan característico
La letra, el poema, corre a cargo de Elhombreviento, más bien hombre multiusos, ya que es el encargado de realizar los libretos de los discos de Celtas Cortos, videoclips y ahora incluso letras.
Se lo llevaron todo, los sueños, los campos la infancia.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 26/1/2015 - 15:35
Esercito silente
Chanson italienne – Esercito silente – Carmen Consoli – 2015
de "L'abitudine di tornare" (2015)
Palerme : guerres et faidas de mafia, l'état absent qui paraît seulement aux enterrements, la loi du silence, la lutte de Peppino Impastato, le massacre de la construction de l'aéroport de Punta Raisi, aujourd'hui dédié à Falcone et Borsellino.
Ô, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui m'avais conté l'histoire de Salvatore Carnevale, dit Turi, celle de Rita Atria Testimone di giustizia et celle de Peppino Impastato Ciuri di campo et ses Cent pas I cento passi et de plein d'autres encore, comme ce Néron échappé de la paléohistoire Néron, le Sicilien… te voilà revenu une fois encore en Sicile et une fois encore, tu racontes cette même histoire de cette île rongée par cette gangrène mafieuse…
Et finalement pire que tu l'imagines, car cette île transmet sa peste aux autres parties du monde. Bien sûr,... (continuer)
de "L'abitudine di tornare" (2015)
Palerme : guerres et faidas de mafia, l'état absent qui paraît seulement aux enterrements, la loi du silence, la lutte de Peppino Impastato, le massacre de la construction de l'aéroport de Punta Raisi, aujourd'hui dédié à Falcone et Borsellino.
Ô, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui m'avais conté l'histoire de Salvatore Carnevale, dit Turi, celle de Rita Atria Testimone di giustizia et celle de Peppino Impastato Ciuri di campo et ses Cent pas I cento passi et de plein d'autres encore, comme ce Néron échappé de la paléohistoire Néron, le Sicilien… te voilà revenu une fois encore en Sicile et une fois encore, tu racontes cette même histoire de cette île rongée par cette gangrène mafieuse…
Et finalement pire que tu l'imagines, car cette île transmet sa peste aux autres parties du monde. Bien sûr,... (continuer)
L'ARMÉE MUETTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/1/2015 - 15:22
Estúpidas guerras
[1997]
La traccia che dà il titolo al disco.
La traccia che dà il titolo al disco.
Disparos y masacres
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2015 - 14:23
Onda calabra
[2003]
Testo di Peppe Voltarelli
Musica di Voltarelli-Sirianni-De Siena
Dal film-documentario Doichlanda
Zoropa Produzioni
Regia di Giuseppe Gagliardi
Poi nell'album del Parto delle Nuvole Pesanti
Il parto (2004)
Attribuendo Onda calabra al solo Peppe Voltarelli, anche se l'ha scritta e cantata (e continua a cantarla come solista), so bene di compiere un atto squisitamente arbitrario: la canzone appartiene infatti al famoso film-documentario Doichlanda, interpretato con insospettabile vis comica dal Parto delle Nuvole Pesanti, compreso lo stesso Voltarelli, nel 2003, che ottenne nello stesso anno il premio della giuria al Festival del Cinema di Torino; non soltanto questo, poiché la canzone è stata inserita anche nell'album Il parto, del successivo 2004, che è ampiamente presente in questo sito con diverse canzoni (come ad esempio La paura, il cui testo è comunque di Peppe Voltarelli). (continua)
Testo di Peppe Voltarelli
Musica di Voltarelli-Sirianni-De Siena
Dal film-documentario Doichlanda
Zoropa Produzioni
Regia di Giuseppe Gagliardi
Poi nell'album del Parto delle Nuvole Pesanti
Il parto (2004)
Attribuendo Onda calabra al solo Peppe Voltarelli, anche se l'ha scritta e cantata (e continua a cantarla come solista), so bene di compiere un atto squisitamente arbitrario: la canzone appartiene infatti al famoso film-documentario Doichlanda, interpretato con insospettabile vis comica dal Parto delle Nuvole Pesanti, compreso lo stesso Voltarelli, nel 2003, che ottenne nello stesso anno il premio della giuria al Festival del Cinema di Torino; non soltanto questo, poiché la canzone è stata inserita anche nell'album Il parto, del successivo 2004, che è ampiamente presente in questo sito con diverse canzoni (come ad esempio La paura, il cui testo è comunque di Peppe Voltarelli). (continua)
I tuoi occhi è un luogo della mente,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/1/2015 - 14:15
Ser-vicio militar
[1997]
Nel disco intitolato “Estupidas guerras”
La “mojiganga” è il nome dato ad un genere di farsa con maschere e travestimenti in voga nel 700 spagnolo. Ripreso ai giorni nostri, è diffuso anche in alcuni paesi latinoamericani.
Nel disco intitolato “Estupidas guerras”
La “mojiganga” è il nome dato ad un genere di farsa con maschere e travestimenti in voga nel 700 spagnolo. Ripreso ai giorni nostri, è diffuso anche in alcuni paesi latinoamericani.
Buenos días señor doctor
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2015 - 14:13
Ricardo Semillas
Chissà che questa non sia la prima traduzione in italiano di versi scritti da Nelson Osorio Marín, poeta colombiano, e cantati dal duo Ana y Jaime, sia l’uno che gli altri non molto noti qui da noi….
I SEMI DI RICCARDO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2015 - 13:25
La Revolución vendrá
Che sia questa la prima traduzione in italiano di una canzone di Luis Gabriel, misconosciuto cantautore colombiano?
LA RIVOLUZIONE VERRÀ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2015 - 12:48
Cinco balas
Credo che si tratti delle prima traduzione in italiano di una canzone di Pablus Gallinazo, misconosciuto cantautore colombiano.
CINQUE PALLOTTOLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/1/2015 - 11:42
Ho visto anche degli zingari felici
Versione del 2003 insieme al Parto delle nuvole pesanti
dq82 26/1/2015 - 07:12
Riturnella
anonyme
Mi avete fatto tornare in mente che molti anni fa ho conosciuto una cantante australiana dal nome Mara Kiek che nel 1990 ne ha inciso una versione nel suo disco "Don't Even Think", partecipa anche al bulgaro "Marrenitsa Choir" comunque la canzone la interpretava in dialetto napoletano
Flavio Poltronieri 25/1/2015 - 22:00
Se non li conoscete
Se non li conoscete, guardate 'sti coglioni che cantano sguaiati 'sto schifo di canzoni... (e leggetevi anche gli intelligenti commenti alla bravata dei nostri "Folgorati", democratici e repubblicani.)
Bernart Bartleby 25/1/2015 - 19:18
Noi del fascismo conosciam le pene
Mario Dacci
Inno della divisione garibaldina A. Gramsci in Albania
Testo di Mario Dacci-Musica di This Daija
Testo trovato in rete, risulta essere un inno, è indicato anche l'autore della musica, ma non ne ho trovato altre tracce
Testo di Mario Dacci-Musica di This Daija
Testo trovato in rete, risulta essere un inno, è indicato anche l'autore della musica, ma non ne ho trovato altre tracce
Noi del fascismo conosciam le pene,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/1/2015 - 16:53
Lino Straulino: Nicolò, lassi alfin l'Amor tiran
lu sa je -> "lo sa lei", non "lo so io"
scusate la pignolaggine
scusate la pignolaggine
roberto di san denêl 25/1/2015 - 16:38
Canzone per Delmo
2015
La prima volta
feat. Marino Severini
Dal cielo sopra Reggio Emilia, Aldo non ha mai smesso di “reggere, custodire e proteggere” i giorni di un figlio salutato troppo presto. Dedicata a quel bimbo di settant’anni, che di suo padre conserva passione e cognome. Al mio amico Adelmo Cervi.
Adelmo Cervi figlio di Aldo Cervi terzo genito dei 7 fratelli figli di Genoveffa Cocconi e Alcide Cervi - Adelmo nasce il 24.08.43 suo Papà Aldo sara' fucilato per mano fascista insieme agli altri suoi fratelli e Quarto Camurri il 28.12.1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia - Adelmo aveva da poco compiuto 4 mesi.
La prima volta
feat. Marino Severini
Dal cielo sopra Reggio Emilia, Aldo non ha mai smesso di “reggere, custodire e proteggere” i giorni di un figlio salutato troppo presto. Dedicata a quel bimbo di settant’anni, che di suo padre conserva passione e cognome. Al mio amico Adelmo Cervi.
Adelmo Cervi figlio di Aldo Cervi terzo genito dei 7 fratelli figli di Genoveffa Cocconi e Alcide Cervi - Adelmo nasce il 24.08.43 suo Papà Aldo sara' fucilato per mano fascista insieme agli altri suoi fratelli e Quarto Camurri il 28.12.1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia - Adelmo aveva da poco compiuto 4 mesi.
A chi lo do questo figlio che neanche riesco a toccare
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/1/2015 - 12:19
Storia di guerra
Io continuo a sognare anche da grande, specialmente quando su www.goinfo.it un adige quotidiano pubblicano qualcosa di nuovo a riguardo
Davide 25/1/2015 - 11:55
Canción de caminantes
In realtà la stessa María Elena Walsh incise questa sua canzone nel disco intitolato “Como la cigarra” pubblicato già nel 1973.
Tre anni prima dell'avvento della feroce dittatura di Videla e soci già si addensavano nere nubi sui cieli d'Argentina...
Tre anni prima dell'avvento della feroce dittatura di Videla e soci già si addensavano nere nubi sui cieli d'Argentina...
Bernart Bartleby 24/1/2015 - 22:52
Réquiem de madre
[1973]
Parole e musica di María Elena Walsh
Nel disco intitolato “Como la cigarra”
Interpretata anche dal Cuarteto Zupay nel loro disco intitolato “Dame la mano y vamos ya” del 1981, una raccolta di canzoni tutte di María Elena Walsh.
Parole e musica di María Elena Walsh
Nel disco intitolato “Como la cigarra”
Interpretata anche dal Cuarteto Zupay nel loro disco intitolato “Dame la mano y vamos ya” del 1981, una raccolta di canzoni tutte di María Elena Walsh.
Aquí yace una pobre mujer
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 22:43
Valsesia
anonyme
VALTOCE
Questa versione va decisamente collegata alla divisione "Valtoce", al comando di Alfredo di Dio.
Poichè online esiste parecchia documentazione al proposito, evito il solito copiaincolla e rimando i lettori a wikipedia e ai siti FIVL
Il testo è ricavato dal sonoro del disco LP "Ribelli per amore"
Mi permetto un unico commento, valido anche per la versione "principale" Valsesia, là dove dice:
"Tutti si affacciano a guardare/Tutti s'affacciano al balcon" (o qualcosa del genere), valido solo in un contesto immaginario/idilliaco, in pratica tutti i "civili", per salvare la pelle, al rumore degli spari cercavano un sicuro rifugio. Quindi, come spiegare la frase?
Questa versione va decisamente collegata alla divisione "Valtoce", al comando di Alfredo di Dio.
Poichè online esiste parecchia documentazione al proposito, evito il solito copiaincolla e rimando i lettori a wikipedia e ai siti FIVL
Il testo è ricavato dal sonoro del disco LP "Ribelli per amore"
Mi permetto un unico commento, valido anche per la versione "principale" Valsesia, là dove dice:
"Tutti si affacciano a guardare/Tutti s'affacciano al balcon" (o qualcosa del genere), valido solo in un contesto immaginario/idilliaco, in pratica tutti i "civili", per salvare la pelle, al rumore degli spari cercavano un sicuro rifugio. Quindi, come spiegare la frase?
VALTOCE
(continuer)
(continuer)
envoyé par gianfranco 24/1/2015 - 22:42
Carta abierta a Ronald y Mijail
Siccome dell’autore del testo, José Tcherkaski, poeta e giornalista argentino, sappiamo poco o nulla (tant’è vero che non è stata nemmeno inserita una nota biografica e il link alla sua pagina presunta non porta a nulla), perchè non attibuire questa canzone a chi ne ha scritto la musica, oltre ad interpretarla, cioè Piero?
Bernart Bartleby 24/1/2015 - 22:09
T'attends Quoi
(2013)
Album: "Recto Verso"
Un appello urgente a salvare il nostro mondo. Un'ode alla natura, l'inquietudine davanti a un pianeta che l'uomo porta al disastro ecologico.
Album: "Recto Verso"
Un appello urgente a salvare il nostro mondo. Un'ode alla natura, l'inquietudine davanti a un pianeta che l'uomo porta al disastro ecologico.
Je suis de Bassora aux portes de désert
(continuer)
(continuer)
24/1/2015 - 20:00
Parcours:
Guerre à la Terre
Eco-lógico
[1997]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano.
Si trova nell’album intitolato “Los años inmensos” realizzato dopo la loro riunione in seguito a molteplici pause.
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano.
Si trova nell’album intitolato “Los años inmensos” realizzato dopo la loro riunione in seguito a molteplici pause.
La agonía del árbol en el rio se siente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 17:41
Parcours:
Guerre à la Terre
A desalambrar!
Interpretata anche dai fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”, rieditato in CD nel 2005 con il titolo “Es largo el camino”
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”, rieditato in CD nel 2005 con il titolo “Es largo el camino”
B.B. 24/1/2015 - 16:09
Diré a mi gente
[1969]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969
Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969
Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Lara lala lara lala lara la la la
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 15:06
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Inolvidable Ho Chi Minh
[1973]
Parole e musica di Alí Primera
Nel disco intitolato “Lo primero de Alí Primera” (che però non è il suo primo lavoro. L’esordio fu nel 1969 con “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”, disco ormai introvabile)
Parole e musica di Alí Primera
Nel disco intitolato “Lo primero de Alí Primera” (che però non è il suo primo lavoro. L’esordio fu nel 1969 con “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”, disco ormai introvabile)
Tenía la figura pequeña
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 14:34
Adelante Viet Nam
[1969]
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Adelante
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 14:26
Guerrillero de piel amarilla
[1969]
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Parole e musica di Alí Primera
In un disco ormai introvabile intitolato “La Estrella Roja. Canciones de Protesta”
Guerrillero de piel amarilla
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 14:18
A veces quisiera ser ciego
[196?]
Parole e musica di Alí Primera
Nell’album di Ana y Jaime (i fratelli colombiani fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal) intitolato “Diré a mi gente”, rieditato in CD nel 2005 con il titolo “Es largo el camino”
Parole e musica di Alí Primera
Nell’album di Ana y Jaime (i fratelli colombiani fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal) intitolato “Diré a mi gente”, rieditato in CD nel 2005 con il titolo “Es largo el camino”
A veces quisiera ser ciego
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 13:47
The Long Engagement
The song tells of how an ordinary working class persons in the trenches thinking back to his wedding day and how his life is transformed from a life of love with his family into a the nightmare of trench warfare and death.
The Long Engagement
(continuer)
(continuer)
envoyé par Walter Brown 24/1/2015 - 11:31
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Yo no sé de justicia, compadre
[Anni 60]
Una poesia musicata di Rómulo Augusto Mora Sáenz, meglio conosciuto come El Indio Romulo, declamatore della poesia rustica campesina colombiana. La parlata è quella del Boyacá, regione centrale di cui l’autore è nativo.
Nel disco “El Indio Romulo Mora Sáenz. El Campesino Colombiano. Poesía rústica y de protesta”
Testo trovato qui e sistemato (spero!) all’ascolto.
“El Indio Romulo se caracteriza por ser muy humilde y expresarse con palabras de campo, que es de donde él viene; a él no le da temor comportarse pues por eso es conocido, por su distinta forma de expresarse hacia todo su público. Y no a muerto todavía.”
Una poesia, a mio avviso, molto significativa, che parla del dramma vissuto da intere generazioni di contadini indigeni latinoamericani, una situazione che in molti vivono ancora oggi nelle campagne, in particolare in Colombia (ma anche in Messico e nel recente passato... (continuer)
Una poesia musicata di Rómulo Augusto Mora Sáenz, meglio conosciuto come El Indio Romulo, declamatore della poesia rustica campesina colombiana. La parlata è quella del Boyacá, regione centrale di cui l’autore è nativo.
Nel disco “El Indio Romulo Mora Sáenz. El Campesino Colombiano. Poesía rústica y de protesta”
Testo trovato qui e sistemato (spero!) all’ascolto.
“El Indio Romulo se caracteriza por ser muy humilde y expresarse con palabras de campo, que es de donde él viene; a él no le da temor comportarse pues por eso es conocido, por su distinta forma de expresarse hacia todo su público. Y no a muerto todavía.”
Una poesia, a mio avviso, molto significativa, che parla del dramma vissuto da intere generazioni di contadini indigeni latinoamericani, una situazione che in molti vivono ancora oggi nelle campagne, in particolare in Colombia (ma anche in Messico e nel recente passato... (continuer)
Yo no sé pa qué queren que siembre, compradre, ya no da la cosecha pa engañar el hambre, entoas maneras sale uno jegrao. Si siembra, le toca vivir de alquilao en otras estancias pa probar bocao: mercar los abonos, hacer la deshierba, bregar en verano, sufrir en invierno y si es que hay fortuna y se da la cosecha, se saca al mercao y entonces… ¡Carajo! – ¡que eso está muy caro! Que uno es un abusivo y hay que realizarlo al precio que queran o si no, ¡pa la cárcel! ¡que hay ‘ta la justicia mas pronta qu’el cura pa echar bendiciones! Yo no entiendo pa que’s la justicia, y en el encontrario que se dio harta papa, pos no vale ni un jute y hay que regalarla cuando ‘ta uno debiendo toavia en lo de la sacansa, la traida pal pueblo, lo que tiene jiao y esta los impuestos. ¿Que camino cogemos, compa... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/1/2015 - 00:17
Café y petróleo
[1969]
Parole di Manuel J. Larroche (?)
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”
Parole di Manuel J. Larroche (?)
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
Nell’album di Ana y Jaime intitolato “Diré a mi gente”
Tu patria es mi patria
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/1/2015 - 22:48
Os vampiros
Versão galego-italiana / Versione galiziana e italiana / Galician and Italian version / Version galicienne et italienne / Galician- ja italiankielinen versio: NAO - Pikkio / Sigaro (Banda Bassotti)
La versione galiziana (galega) dei NAO, dall'album Cartas do caderno (2014), in collaborazione con Pikkio e Sigaro della Banda Bassotti, che cantano (con lievissime modifiche) la versione italiana di Riccardo Venturi contenuta in questo sito.
Os Vampiros
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi (rigorosamente in incognito) 23/1/2015 - 21:57
Ij fòi-fotù
Giandoja
Im ciamo Giandoja
I stagh a Turin
I beivo a la doja
I mangio d’grissin;
D’ butir l’àn fërtame
Ël fidich e ‘l prè:
Giandoja l’àn fame
Giandoja veui stè
Im ciamo Giandoja
I stagh a Turin
I beivo a la doja
I mangio d’grissin;
D’ butir l’àn fërtame
Ël fidich e ‘l prè:
Giandoja l’àn fame
Giandoja veui stè
23/1/2015 - 15:51
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Il “Canto General” è già presente in parte sulle CCG nella versione offerta da Mikis Theodorakis... Prossimamente provvederò ad inserire anche alcune delle poesie comprese in “Alturas de Macchu Picchu” perchè ho scoperto che il gruppo cileno Los Jaivas le mise in musica in un loro disco del 1981.