Les Chemises de Couleur
Un matin, je sors de chez moi.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/1/2015 - 23:55
Until the Day Is Done
Album: Accelerate (2008)
The battle's been lost, the war is not won
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matt 14/1/2015 - 23:02
The Power of One
"My father's land, my mother's tongue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Matt 14/1/2015 - 22:56
Il giorno di San Patrizio
Segnalo in rete anche una canzone su Enesto "Che" Guevara : COMANDANTE ! Molto bella e ...basta parlare di fascismo, comunismo, bla bla ...
Andrea 14/1/2015 - 22:30
Lettre à des amis perdus
[1946]
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta intitolata “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Musica di Julos Beaucarne, dall’album intitolato “20 ans depuis 40 ans” pubblicato nel 1997
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e sulla necessità della libertà, dell’amore e della fratenità per tutti gli uomini.
Versi di René Guy Cadou (1920-1951), poeta francese, nella raccolta intitolata “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Musica di Julos Beaucarne, dall’album intitolato “20 ans depuis 40 ans” pubblicato nel 1997
Nel 1940, all’inizio dell’occupazione nazista della Francia, René Guy Cadou era un giovane insegnante a Saint-Aubin-des-Châteaux nella Loira Atlantica, dipartimento bretone integrato nella regione dei Paesi della Loira.
Fui qui che il 22 ottobre 1941, mentre si recava a scuola in bicicletta, Cadou incrociò i camion tedeschi che trasportavano alcuni dei prigionieri, quasi tutti militanti comunisti, che di lì a poco sarebbero stati fucilati in rappresaglia per la morte del tenente colonnello Karl Hotz, ucciso a Nantes in un attentato. E’ da quel momento che le poesie di Cadou si concentreranno sull’orrore della guerra, sulla barbarie nazista e sulla necessità della libertà, dell’amore e della fratenità per tutti gli uomini.
Vous étiez là, je vous tenais
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 16:50
Tant pis pour Verdun
[1965]
Parole e musica di Leny Escudero
Nell’EP intitolato “Premier amour” e poi nell’album “Rachel”
Si veda anche la canzone Le Chemin des Dames dei Chjami Aghjalesi
Parole e musica di Leny Escudero
Nell’EP intitolato “Premier amour” e poi nell’album “Rachel”
Si veda anche la canzone Le Chemin des Dames dei Chjami Aghjalesi
Grand-père du haut d' ton monument
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 14:26
Le bohémien
[1974]
Parole e musica di Leny Escudero
Nell’album intitolato “Le voyage”
Parole e musica di Leny Escudero
Nell’album intitolato “Le voyage”
Il va mourir le bohémien
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 14:02
Les bohémiens
Parole di Pierre-Jean de Béranger
Sulla melodia della popolare “Mon pèr’ m’a donné un mari”
Nella raccolta “Œuvres complètes de Béranger”, 1839.
Sulla melodia della popolare “Mon pèr’ m’a donné un mari”
Nella raccolta “Œuvres complètes de Béranger”, 1839.
Sorciers, bateleurs ou filous,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 13:44
Les derniers Tziganes
[1971]
Parole di Michelle Senlis (1933-), autrice e paroiera parigina
Musica di Jean Ferrat
Nell’EP intitolato “Aimer à perdre la raison”
Incisa, sempre nel 1971, anche da Isabelle Aubret (1938-), cantante francese.
“Che idea mi sono fatto dei Rom? Nessuna. Mantengo la mia. Non voglio fare il falso moralista radical-chic ma nemmeno nascondermi dietro i pregiudizi o peggio le ideologie. Semplicemente mi chiedo come accettiamo che bambini vivano nella sporcizia e alla mercé della pioggia e del freddo a due passi da noi.” (Marco Frasca)
Parole di Michelle Senlis (1933-), autrice e paroiera parigina
Musica di Jean Ferrat
Nell’EP intitolato “Aimer à perdre la raison”
Incisa, sempre nel 1971, anche da Isabelle Aubret (1938-), cantante francese.
“Che idea mi sono fatto dei Rom? Nessuna. Mantengo la mia. Non voglio fare il falso moralista radical-chic ma nemmeno nascondermi dietro i pregiudizi o peggio le ideologie. Semplicemente mi chiedo come accettiamo che bambini vivano nella sporcizia e alla mercé della pioggia e del freddo a due passi da noi.” (Marco Frasca)
C'en est bien fini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 13:29
A pé sopèt
chi ha vissuto veramente la guerra non ne vuole più, né per sé né per l'umanità intera.
Mi sôn sì, che pist la tèra,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Trelilu 14/1/2015 - 12:05
Gilles Servat: L'institutrice de Quimperlé
[1971]
Parole di André Servat (il padre di Gilles)
Musica di Gilles Servat
Nel disco intitolato all’autore
Quimperlé è una cittadina bretone del Finistère.
Parole di André Servat (il padre di Gilles)
Musica di Gilles Servat
Nel disco intitolato all’autore
Quimperlé è una cittadina bretone del Finistère.
Y avait une institutrice
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/1/2015 - 12:05
Parcours:
Antiwar Anticléricale
Guerrillero santiagueño (Chacarera a Santucho)
[2012]
Parole e musica di Peteco Carabajal (1956-), compositore, cantante e polistrumentista folklorico argentino.
Non credo che questa canzone sia stata inclusa in qualche disco, almeno per il momento.
Chacarera - danza tipica di Santiago del Estero, nel nord-est argentino - dedicata Mario Roberto Santucho (1936-1976), santiagueño, fondatore del Partido Revolucionario de los Trabajadores (PRT) e comandante della più importante formazione guerrigliera marxista d’Argentina, l’Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP).
Mario Roberto Santucho fu ucciso il 19 luglio 1976 in un conflitto a fuoco con un commando dell’esercito che lo aveva scovato in un rifugio dell’ERP a Villa Martelli, nord di Buenos Aires. Purtroppo Santucho aveva con sè documenti importanti della guerriglia, compresi i nomi di circa 400 militanti, e non fece in tempo a distruggerli: furono tutti uccisi tra il 1976 ed il 1977.
Parole e musica di Peteco Carabajal (1956-), compositore, cantante e polistrumentista folklorico argentino.
Non credo che questa canzone sia stata inclusa in qualche disco, almeno per il momento.
Chacarera - danza tipica di Santiago del Estero, nel nord-est argentino - dedicata Mario Roberto Santucho (1936-1976), santiagueño, fondatore del Partido Revolucionario de los Trabajadores (PRT) e comandante della più importante formazione guerrigliera marxista d’Argentina, l’Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP).
Mario Roberto Santucho fu ucciso il 19 luglio 1976 in un conflitto a fuoco con un commando dell’esercito che lo aveva scovato in un rifugio dell’ERP a Villa Martelli, nord di Buenos Aires. Purtroppo Santucho aveva con sè documenti importanti della guerriglia, compresi i nomi di circa 400 militanti, e non fece in tempo a distruggerli: furono tutti uccisi tra il 1976 ed il 1977.
Inaugurando la vida
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2015 - 23:24
Le temps ne fait rien à l'affaire
da "Brassens - tutte le canzoni tradotte".
IL TEMPO NON C'ENTRA NIENTE
(continuer)
(continuer)
13/1/2015 - 22:58
Georges Brassens: Tempête dans un bénitier
da "Brassens - tutte le canzoni tradotte".
TEMPESTA IN UN'ACQUASANTIERA
(continuer)
(continuer)
13/1/2015 - 22:48
Perdimos
[2006]
Nell’album intitolato “Algo tiene que pasar”
Una canzone che racconta della sanguinosa storia argentina degli anni 70 e 80, quella iniziata con il massacro di Trelew del 1972 (l’uccisione sommaria e la sparizione di molti militanti politici che avevano tentato l’evasione dal carcere di Rawson) - atto che costituì l’annuncio di ciò che sarebbe capitato tre anni più tardi con l’avvento della feroce dittatura di Videla & soci - e conclusasi con la battaglia de La Tablada del 1989 (l’assalto ad una caserma dell’esercito a Buenos Aires, finito con la strage degli assalitori, militanti del Movimiento Todos por la Patria, in gran parte ex guerriglieri dell’ERP, sandinisti e montoneros), il canto de cigno della guerriglia di marca guevarista e sandinista.
Nell’album intitolato “Algo tiene que pasar”
Una canzone che racconta della sanguinosa storia argentina degli anni 70 e 80, quella iniziata con il massacro di Trelew del 1972 (l’uccisione sommaria e la sparizione di molti militanti politici che avevano tentato l’evasione dal carcere di Rawson) - atto che costituì l’annuncio di ciò che sarebbe capitato tre anni più tardi con l’avvento della feroce dittatura di Videla & soci - e conclusasi con la battaglia de La Tablada del 1989 (l’assalto ad una caserma dell’esercito a Buenos Aires, finito con la strage degli assalitori, militanti del Movimiento Todos por la Patria, in gran parte ex guerriglieri dell’ERP, sandinisti e montoneros), il canto de cigno della guerriglia di marca guevarista e sandinista.
Perdimos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2015 - 22:37
La liberté brille dans la nuit
LA LIBERTÀ BRILLA NELLA NOTTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 13/1/2015 - 22:32
La ragazza e la miniera
non credo che si riferisca alle miniere del Belgio, infatti l'interpretazione comune e' che questa canzone sia la "seconda parte" de L'abbigliamento di un fuochista, quando il fuochista, arrivato in America, si trova obbligato a fare il minatore.
Leonardo 13/1/2015 - 15:58
Mourir pour des idées
da "Brassens - tutte le canzoni tradotte".
MORIRE PER DELLE IDEE
(continuer)
(continuer)
12/1/2015 - 22:29
Elio e le Storie Tese: Complesso del Primo Maggio
ragazzi nella parte di Mengoni col megafono dice "Roma" e non "o ma" :)
(Gabbro)
(Gabbro)
Giusto!! Grazie.
12/1/2015 - 17:51
Bliss
Quando dice "they are watching you from above" a chi si riferisce? quel "they" intendo ovviamente
Alex 12/1/2015 - 16:28
Ceux qui sèment la mort
[2000]
Parole e musica di Alan Stivell
Nell’album intitolato “Back To Breizh”
Parole e musica di Alan Stivell
Nell’album intitolato “Back To Breizh”
Ceux qui sèment la mort et font récolter l'or noir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2015 - 15:25
Parcours:
Guerre à la Terre
Show Some Love
BJ SAM the wonderfuld International Composer and Song Writer known for uplifting and inspiring music, whose music always move the listeners to ecstasy or tears, has finally released the long awaited single titled ''Show Some Love" which is composed to bring harmony to the Universe, due to the series of crisis and war around the world today. The song will erased hatred, racism, revenge, bitterness & injustice from the heart of every listeners and compel the world to embrace one another irrespective of our differences, colours, cultures and languages.
Show Some Love
(continuer)
(continuer)
envoyé par BJ SAM 12/1/2015 - 12:54
Il ne faut plus tuer
[1974]
Parole e musica di Émile Le Scanff (Milig ar Skañv, in bretone)
Nell’album intitolato “Ouvrez les portes de la nuit”
Parole e musica di Émile Le Scanff (Milig ar Skañv, in bretone)
Nell’album intitolato “Ouvrez les portes de la nuit”
Il ne faut plus tuer
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2015 - 11:04
Dieu me damne
[1969]
Parole e musica di Émile Le Scanff (Milig ar Skañv, in bretone)
Nell’album d’esordio intitolato “Cet amour-là”
Parole e musica di Émile Le Scanff (Milig ar Skañv, in bretone)
Nell’album d’esordio intitolato “Cet amour-là”
Dieu me damne
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2015 - 10:30
Gloria e il fante
Chanson italienne – Gloria e il fante – Silvano Staffolani – s.d.
Texte Bruno Trillini – Musique Silvano Staffolani
Récit : "La ninna nanna de la guerra" - Trilussa – 1914
Texte Bruno Trillini – Musique Silvano Staffolani
Récit : "La ninna nanna de la guerra" - Trilussa – 1914
GLOIRE ET LE SOLDAT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/1/2015 - 22:54
Pour me rendre à mon bureau
Pour me rendre à mon bureau
Chanson française – Pour me rendre à mon bureau – Jean Boyer – 1943
Version complète : Interprétation Georges Tabet – 1943
Notre ami Georges Brassens a certes produit une excellente version de cette chanson de Jean Boyer. Mais...
Cela ne se discute pas, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux plus grands que le ventre.
Mais cependant, Lucien l'âne mon ami, la version de Tonton Georges n'est pas complète. Il l'a raccourcie d'un couplet ; le dernier. Peut-être trouvait-il la fin de la chanson originale un peu, comment dire, triviale. D'un autre côté, il semblerait bien qu'elle – la version originale – ait été interprétée en 1943 par Georges Tabet. Ce sont là deux rectifications qu'il me faut apporter à ce qui en est dit dans les Chansons contre la Guerre. Je le fais d'autant plus volontiers que ce qui en était dit, était dit par moi.
C'est bien beau ton commentaire,... (continuer)
Chanson française – Pour me rendre à mon bureau – Jean Boyer – 1943
Version complète : Interprétation Georges Tabet – 1943
Notre ami Georges Brassens a certes produit une excellente version de cette chanson de Jean Boyer. Mais...
Cela ne se discute pas, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux plus grands que le ventre.
Mais cependant, Lucien l'âne mon ami, la version de Tonton Georges n'est pas complète. Il l'a raccourcie d'un couplet ; le dernier. Peut-être trouvait-il la fin de la chanson originale un peu, comment dire, triviale. D'un autre côté, il semblerait bien qu'elle – la version originale – ait été interprétée en 1943 par Georges Tabet. Ce sont là deux rectifications qu'il me faut apporter à ce qui en est dit dans les Chansons contre la Guerre. Je le fais d'autant plus volontiers que ce qui en était dit, était dit par moi.
C'est bien beau ton commentaire,... (continuer)
Pour me rendre à mon bureau,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/1/2015 - 21:59
Gloria e il fante
Grazie di cuore per la correzione .. siete stati veramente gentili. bruno.trillini@alice.it
11/1/2015 - 19:18
Sales nègres
Versi di Jacques Roumain (1907-1944), poeta haitiano, fondatore del Partito comunista nella nazione caraibica, nella raccolta intitolata “Bois d'ébène” pubblicata a Port-au-Prince nel 1945, un anno dopo la morte dell’autore.
Musica di Ismaila “Izo” Diop, bassista dei Trust
Interpretata da Stomy Bugsy, rapper e membro fondatore del gruppo hip hop francese Ministère AMER
Musica di Ismaila “Izo” Diop, bassista dei Trust
Interpretata da Stomy Bugsy, rapper e membro fondatore del gruppo hip hop francese Ministère AMER
Eh bien voilà:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2015 - 21:35
Hoka Hey
Chanson (Lombardo "Laghèe") italienne – Hoka Hey – Davide Van De Sfroos – 1999
David parle souvent de minorités et les Indiens sont un de ses sujets préférés et une référence obligatoire dans son imaginaire. Hoka hey signifie « C'est un beau jour aujourd'hui pour mourir » et se réfère au souvenir du massacre de Wounded Knee, comme, de même manière, quelques annnées avant, Fabrizio De André et Massimo Bubola avaient fait avec «"Fiume Sand Creek » « Fleuve Sand Creek ». Les deux chansons sont incomparables : Fleuve Sand Creek est un chef-d'oeuvre et Hoka hey une bonne chanson, mais il est significatif qu'ils trouvent l'inspiration dans le même bouillon.
(Giorgio Maimone, de Bielle)
En somme, l'histoire est simple : un jeune Indien raconte le massacre de Wounded Knee , où des centaines d'indiens Cree – y compris femmes et enfants furent massacrés par la cavalerie étazunienne. Le but étant... (continuer)
David parle souvent de minorités et les Indiens sont un de ses sujets préférés et une référence obligatoire dans son imaginaire. Hoka hey signifie « C'est un beau jour aujourd'hui pour mourir » et se réfère au souvenir du massacre de Wounded Knee, comme, de même manière, quelques annnées avant, Fabrizio De André et Massimo Bubola avaient fait avec «"Fiume Sand Creek » « Fleuve Sand Creek ». Les deux chansons sont incomparables : Fleuve Sand Creek est un chef-d'oeuvre et Hoka hey une bonne chanson, mais il est significatif qu'ils trouvent l'inspiration dans le même bouillon.
(Giorgio Maimone, de Bielle)
En somme, l'histoire est simple : un jeune Indien raconte le massacre de Wounded Knee , où des centaines d'indiens Cree – y compris femmes et enfants furent massacrés par la cavalerie étazunienne. Le but étant... (continuer)
HOKA HEY
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/1/2015 - 21:23
Jacques Roumain: Madrid
Je suis Charlie malgré les sacré-cœurs brodés sur l’étendard de Mahomet
les scapulaires les reliques
les grigris du lucre
les fétiches du meurtre
les totems de l’ignorance
tous les vêtements du mensonge les signes démentiels du passé
[Non me ne vorrà il Poeta]
les scapulaires les reliques
les grigris du lucre
les fétiches du meurtre
les totems de l’ignorance
tous les vêtements du mensonge les signes démentiels du passé
[Non me ne vorrà il Poeta]
L.L. 10/1/2015 - 17:55
Géronimo
[1976]
Nell’album intitolato “Folle avoine”
Nell’album intitolato “Folle avoine”
Sous les vitrines illuminées de ma première enfance
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2015 - 14:18
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Libera nos Domine
Antiwar Songs Blog
De tous les imbéciles de toute race, de toute couleur De ces foutus calotins et de leur odeur Des jacobins fous et de leur ardeur Des visionnaires et des martyrs de la haine et de la terreur. De celui qui t’envoie au paradis en disant « C’est par amour » Des manichéens qui te hurlent « Ou avec […]
Antiwar Songs Staff 2015-01-10 14:10:00
Dernier voyage
[1978]
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Derrière le rideau”
Se dovessi fare un bilancio della mia vita, potrei dire di non aver mai versato del sangue, di non aver mai amato il rumore degli stivali in marcia, di non aver mai avuto lo spirito di queegli "eroi" che partono la domenica presto per sparare a tutto quello che si muove e cinguetta...
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Derrière le rideau”
Se dovessi fare un bilancio della mia vita, potrei dire di non aver mai versato del sangue, di non aver mai amato il rumore degli stivali in marcia, di non aver mai avuto lo spirito di queegli "eroi" che partono la domenica presto per sparare a tutto quello che si muove e cinguetta...
Quand la mort cognera chez moi,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2015 - 14:01
Malaunità
Apprezzo molto la competenza culturale ed il coraggio dell'Autore, insieme alla bravura nell'aver realizzato la bella, chiara e avvincente canzone, che rimarrà nel cuore di chi non ha deformato e non ha dimenticato quei momenti storici. Solo la speranza di una giustizia eterna può sopire l'inquietudine e la tristezza degli animi onesti e non trasformare in odio il legittimo disappunto.
Grazie a Eddy. W la memoria del Regno delle due Sicilie.
Valerio
Grazie a Eddy. W la memoria del Regno delle due Sicilie.
Valerio
Valerio 10/1/2015 - 11:08
Convien partir
Vi segnalo un'alta opera di Donizetti con un testo che si può definire pacifista: si chiama "Il Paria".
Il finale
La morte di noi miseri,
Fra stragi e tanti orrori,
Ai tardi e colti posteri
Il tempo additerà!
E legge così barbara,
Scudo degli oppressori,
Distruggeranno i popoli
de le future età.
Il libtretto lo potrete trovare a questo indirizzo a pagina 4136. Vi consiglio di scaricarlo.
Una registrazione del finale dell'opera. https://www.youtube.com/watch?v=fMwQVXbTb4g
Il finale
La morte di noi miseri,
Fra stragi e tanti orrori,
Ai tardi e colti posteri
Il tempo additerà!
E legge così barbara,
Scudo degli oppressori,
Distruggeranno i popoli
de le future età.
Il libtretto lo potrete trovare a questo indirizzo a pagina 4136. Vi consiglio di scaricarlo.
Una registrazione del finale dell'opera. https://www.youtube.com/watch?v=fMwQVXbTb4g
Gabriele 10/1/2015 - 03:05
Valery
E' MORTO ALFREDO COHEN
Pubblicato oggi, 3 dicembre 2014, su Facebook: Ciao Alfredo!
Ci hanno comunicato ieri mattina che è morto a Tunisi per cause naturali Alfredo D'Aloisio, conosciuto come Alfredo Cohen. Aveva 72 anni e da quasi un paio di decenni aveva preso le distanze dal suo passato politico ed artistico, e non voleva più essere coinvolto in nulla. Noi non possiamo dimenticare che fu tra i fondatori torinesi del Fuori!, ed insieme all'attivismo politico fu poeta, scrittore, cantautore, attore.
Con calma proverò a scriverne un profilo biografico, almeno per ricordare i tratti essenziali della sua vita e della sua attività, che per la storia del Fuori! e del primo teatro politico omosessuale (lui ne fu il fondatore in Italia già all'inizio degli anni 70) sono stati molto significativi. Qui ricordo solo il suo disco "Come barchette dentro a un tram" del 1977, realizzato con la collaborazione... (continuer)
Pubblicato oggi, 3 dicembre 2014, su Facebook: Ciao Alfredo!
Ci hanno comunicato ieri mattina che è morto a Tunisi per cause naturali Alfredo D'Aloisio, conosciuto come Alfredo Cohen. Aveva 72 anni e da quasi un paio di decenni aveva preso le distanze dal suo passato politico ed artistico, e non voleva più essere coinvolto in nulla. Noi non possiamo dimenticare che fu tra i fondatori torinesi del Fuori!, ed insieme all'attivismo politico fu poeta, scrittore, cantautore, attore.
Con calma proverò a scriverne un profilo biografico, almeno per ricordare i tratti essenziali della sua vita e della sua attività, che per la storia del Fuori! e del primo teatro politico omosessuale (lui ne fu il fondatore in Italia già all'inizio degli anni 70) sono stati molto significativi. Qui ricordo solo il suo disco "Come barchette dentro a un tram" del 1977, realizzato con la collaborazione... (continuer)
CCG/AWS Staff 10/1/2015 - 01:04
Propos séditieux
Ti ringrazio dell'apprezzamento, sono comunque lavori che ho fatto durante gli anni '84 e '85, quando frequentavo quella scena. Erano tutti in un volume carbonaro e purtroppo introvabilissimo da moltisimo tempo dal titolo "Koroll Ar C'Hleze" che avevo dedicato alla poesia bretone contemporanea cantata (naturalmente di Servat avevo tradotto l'opera omnia, ma c'erano tanti altri autori interessantissimi e altrettanto conosciuti in Bretagna). Nonostante questo librone di circa 500 testi, purtroppo in Italia non c'è stato interesse, a parte qualche trasmissione radiofonica e l'organizzazione talvolta temeraria di alcuni concerti; d'altronde,tramontata la vague bretonne, anche in Francia tutto o quasi è evaporato, hélas!
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 9/1/2015 - 16:46
Quando lo sciopero
È appena stata usata in una puntata di Wikiradio (trasmissione di Radio 3) sull'eccidio delle Fonderie Riunite di Modena (1950) - lo trovate nella sezione Podcast di Radio Tre.
anna aglietti 9/1/2015 - 15:07
Fabrizio De André: Jamin-a
Vivo vicino a Genova, dove ancora si parla un po' di dialetto genovese, e riuscendo a capire poco il testo della canzone l'ho ricercato, e devo dire che mi ha molto stupito, perché pensavo parlasse di lavoro e spiego il perché:
Il verbo "jami-nna" in genovese vuol dire faticare, si riferisce ad una azione che riesci con difficoltà a compiere, di solito si usa in ambito lavorativo per es un motorino che si accende a stento, o il pagamento di una multa alle poste, o ancora persona un po' difficile... Come in questo caso!
Il verbo "jami-nna" in genovese vuol dire faticare, si riferisce ad una azione che riesci con difficoltà a compiere, di solito si usa in ambito lavorativo per es un motorino che si accende a stento, o il pagamento di una multa alle poste, o ancora persona un po' difficile... Come in questo caso!
Riccardo Berton 9/1/2015 - 12:59
Anna verrà
Chanson italienne – Anna verrà – Pino Daniele – 1989
ANNA VIENDRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/1/2015 - 12:36
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Chanson française – Les Chemises de Couleur – Marco Valdo M.I. – 2015
Parodie tirée d'une chanson de Gilbert Bécaud – Un petit Oiseau de toutes les couleurs. – 1965
Chanson : Gilbert Bécaud – Maurice Vidalin
Lucien l'âne mon ami, je m'en vais te surprendre. Les Chemises de Couleur, c'est le titre de cette chanson…
Tu te mets à la blanchisserie, maintenant ? Tu m'étonneras toujours, Marco Valdo M.I. mon ami.
Mais non, mais non, rassure-toi. C'est une chanson à propos des gens qui portent une chemise de couleur. Et spécifiquement, ceux qui portent une chemise de même couleur : une chemise brune, par exemple.
Ah, je vois… Brune, noire, rouge, verte, bleue, blanche même… Si, si, même la chemise blanche, cette livrée de bureau. En somme, une manière d'uniforme.
C'est exactement cela. Mais celui qui chante, le personnage qui chante sa chanson… Lui, il porte... (continuer)