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Sadagora Hot Dub

Sadagora Hot Dub
Testo e musica di Amsterdam Klezmer Band
Sito ufficiale http://www.amsterdamklezmerband.nl/
Познакомились в саду Эдемовом,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 30/12/2014 - 20:10
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L'albero

L'albero
1997
L'albero

Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
(continuer)
envoyé par Donquijote82 30/12/2014 - 16:51
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On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle

Persiflerie française - On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle - Pierre Desproges - Théâtre Grévin 1986 

Lucien l'âne mon ami, il n'y a pas que la chanson dans le spectacle sur scène, dans les cabarets et dès lors, je te prie de bien vouloir considérer ceci. Il y a aussi les persifleurs… Par exemple, Karl Valentin… en est un exemple. Ou les Monty Pythons… Ou Ascanio Celestini… Je ne sais depuis quand, peut-être même en Egypte aux temps des pharaons en trouvait-on déjà… Mais il y a une longue tradition de ces persifleurs qui s'en prennent aux pouvoirs et aux gens et aux choses installées. Qui mettent à mal les idées reçues, qui font de la moquerie un art majeur. Il y en a toute un gamme ; certains sont plus incisifs que d'autres. Parmi tous ceux-là, il en est un qui disait : On peut rire de tout, certes ; mais pas avec... (continuer)
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle ?
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/12/2014 - 16:23
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Lavoratori soldati (o Guerra e pace)

Lavoratori soldati (<em>o</em> Guerra e pace)
[1917]
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.

I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (continuer)
Ascoltate o popolo italiano
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/12/2014 - 15:47
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L asêdi ala Ròca ed Galîra

L asêdi ala Ròca ed Galîra
I fatti qui raccontati risalgono al 1334, ma non sono certo che questa canzone popolare bolognese – qui nella versione recitata e cantata da Fausto Carpani trovata su La stòria d Bulåggna – sia altrettanto antica. Per cui non mi sento di datarla, riservandomi successivi accertamenti.
Aggiungo che gli stessi fatti furono sapientemente raccontati da Dario Fo nel terzo monologo (“Il tumulto di Bologna”) del suo magistrale spettacolo in grammelot intitolato “Il fabulazzo osceno”, messo in scena nel 1982.

Brevissimi cenni storici.
All’inizio del 300 c’era non poca maretta tra il papa ed i grandi feudatari romani (come i Colonna) e anche molti monarchi europei ce l’avevano su con la Chiesa. Roma era troppo insicura per la corte pontificia e così il francese Clemente V, successore di Bonificio VIII (schiattato dalla bile poco dopo aver subìto dai Colonna l’oltraggio dello “schiaffo di Anagni”),... (continuer)
[Recitativo]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/12/2014 - 12:07
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I Ain't Living Long Like This

I Ain't Living Long Like This
I look for trouble and I found it son
(continuer)
30/12/2014 - 02:54
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Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand

Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand
http://www.allthatsleft.co.uk/2012/11/...
http://tasteofcountry.com/remember-whe...

Canzone del 1978, dall’album “I've Always Been Crazy”, che Waylon Jennings scrisse con riferimento alla brutta esperienza vissuta l’anno precedente, quando fu arrestato e detenuto per possesso e spaccio di cocaina sulla base di un’accusa formulata contro di lui addirittura dall’agenzia federale DEA, la Drug Enforcement Agency... Se la vide proprio brutta ma poi la sua difesa riuscì a ridimensionare la vicenda e a dimostrare la violazione dei più elementari diritti dell’assistito.
Una canzone ascrivibile al sottogenere country Outlaw e che sulle CCG può benissimo fare il paio per esempio con Starkville City Jail di Johnny Cash.

(Bernart Bartleby)
I'm for law and order, the way that it should be
(continuer)
30/12/2014 - 02:21
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Les Juifs

Les Juifs
[1975]
Paroles : Henri Djian

Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui a toutes les raisons de se retrouver ici dans les Chansons contre la Guerre… Une chanson qui poursuit l'antisémitisme et plus exactement, cette inexplicable haine qui roule sournoisement dans nos sociétés et soudain, resurgit au jour et puis éclate en un grand feu de destruction collective. Il n'y a pas d'explication rationnelle à cette maladie de société. Comment expliquer cette barbarie distillée goutte à goutte jusqu'à noyer des peuples entiers dans la fange brune, dans l'ordure noire ?

Tu as raison, Marco Valdo M.I. mon ami. Il n'y a pas de raison dans tout cela. Et surtout qu'on ne vienne pas parler ici de race… Il n'y a, foi d'âne, qu'une seule race humaine. Délirante, autodestructice, irrationnelle, paranoïaque, schizophrène, tout ce qu'on veut et pire encore, mais une seule. Enfin, c'est comme si on disait... (continuer)
D'abord, ils ont un nez.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/12/2014 - 18:25
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Endangered Species

Endangered Species
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, Wayne Shorter (mitico sassofonista e compositore jazz) e Joseph Vitarelli, featuring Lalah Hathaway
Nel disco della Spalding – bravissima e splendida bassista afroamericana - intitolato “Radio Music Society”, pubblicato nel 2012
She's in danger, too
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:45
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Black Gold

Black Gold
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Hold your head as high as you can
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:36
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Land of the Free

Land of the Free
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”

Una canzone dedicata a Cornelius Dupree Jr., un afroamericano di Houston, Texas, che nel 1980 fu condannato a 75 anni di reclusione (un ergastolo, di fatto) per una rapina con stupro commessa l’anno precedente.
Lui professò sempre la sua innocenza.
Poi con il test del DNA si scoprì che non era stato lui per davvero, e allora lo liberarono…
Soltanto una nota di dettaglio: nel frattempo Cornelius Dupree Jr. si era fatto 30 anni di galera!
L’hanno risarcito con 80.000 dollari per ogni anno di prigione, ossia 2.4 milioni, esentasse.
Da che la scienza ha reso disponibile il test del DNA, nel solo Texas sono stati scagionati ben 41 condannati…
Finally, they've exonerated Dupree
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 16:24
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Industrial Child

Industrial Child
[2014]
Scritta da Jack Bruce (1943-2014, musicista scozzese ex membro dei Cream) e Peter Brown
In “Silver Rails”, l’ultimo album di Bruce, uscito qualche mese prima della sua recente scomparsa
Tell you a story of grief and grime
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 15:27

O bicho

O bicho
[1947]
Versi di Manuel Bandeira (1886-1968), poeta ed intellettuale brasiliano, nella raccolta intitolata “Belo, belo” pubblicata nel 1948
Poesia musicata da diversi artisti, tra i quali Raimundo Fagner (1949-), cantante, musicista e produttore musicale brasiliano
Vi ontem um bicho
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 14:08
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Sono un ribelle mamma

Sono un ribelle mamma
[1987]
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)

L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (continuer)
Pronto, passami la mamma
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/12/2014 - 11:00

Siamo di guardia sul Montoso

anonyme
Siamo di guardia sul Montoso
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.



Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).

“Ma dopo l’8 settembre... (continuer)
Siamo di guardia sul Montoso
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 10:57

Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)

anonyme
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 09:58

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
oder 
Existenz im Wiederholungsfälle 

Erich Kästner 1936
(« Doktor Erich Kästners Lyrische Hausapotheke »)
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein 
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/12/2014 - 21:32
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Land of Hope and Glory

Land of Hope and Glory
[1979]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”

I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Attention!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/12/2014 - 18:11
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1985]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)

Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Here they come again
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/12/2014 - 17:25
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Skip a Rope

Skip a Rope
Skip a rope, skip a rope
(continuer)
27/12/2014 - 17:48
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Canción otoñal

Canción otoñal
Noviembre de 1918
Granada
Poesia di Federico García Lorca
Testo da wikisource
Hoy siento en el corazón
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/12/2014 - 16:28
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Italia una parola aperta

Italia una parola aperta
[2013]
Versi di Erri De Luca
Musica di Roberto Colombo
Nell’EP live “Qualcosa è nell’aria”
Italia è una parola
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/12/2014 - 13:24
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קינדער-יאָרן

קינדער-יאָרן
Kinder-yorn
[193?]
Parole e musica di Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Testo trovato su Yiddish Wikisource
Una canzone interpretata da molti artisti, a cominciare dal tenore sovietico (lèttone) Mikhail Alexandrovich, l’austriaco Theodore Bikel nel 1959, l’ucraino Sidor Belarsky nel 1961, Talila e l'Ensemble Kol Aviv nel 1977, Bente Kahan nel 1992 (nell’album “Farewell Cracow”), il gruppo klezmer Shpil Es Nokh A Mol, sempre nel 1992, Lloica Czackis nel 2008 (nell’album “Tangele. The Pulse Of Yiddish Tango) e tantissimi altri.
Un vero classico della cultura Yiddish.

Una canzone struggente sulla nostalgia dell’infanzia, sinonimo di innocenza e libertà, ormai compromessa e perduta, e non solo e non tanto per una questione puramente biologica, temporale, ma per il dispiegarsi sul presente e sul passato dell’ombra mortifera dell’antisemitismo, che di lì a poco il nazismo avrebbe riorganizzato e scatenato con l’obiettivo di annientare gli ebrei in tutta Europa.
קינדער-יאָרן, זיסע קינדער-יאָרן,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 23:04
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David Riondino: Mistici digiuni (Battiato in carcere)

[1994]
Testo e musica di Franco Batt David Riondino
Album: Temporale



Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione su questa congrega di mafiosi, corrotti e speculat questo evento: ci siamo limitati, qui, a trascrivere quello che dovrebbe essere il vero inno dell'Espò milanarda, ivi compresa la scena iniziale, che si svolge in una cella di galera (quella dove sono già finiti alcuni intrallazzati con l'evento). Franco Battiato, dice una leggenda, se la prese un po' per questa sublime riondinata del 1994, abbinata a Franco da Catania; e pazienza. [AHiL]
- Maledizione...sono in questa cella, da solo...solo per modo di dire...
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 26/12/2014 - 22:24

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate
[22 giugno 2012]

Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (continuer)
Dice un mi' vecchio amico, che mi sono scordato
(continuer)
26/12/2014 - 21:50
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Don Kişot

Don Kişot
[1947]
Versi di Nâzım Hikmet




Musicata nella versione originale dai Mukavemet
Una versione in italiano è stata musicata da Michele Mirabassi, Erri De Luca e Gianmaria Testa per lo spettacolo “Chisciotte e gli invincibili. Il racconto, i versi, la musica.” (2007)
Ölümsüz gençliğin şövalyesi,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 14:30

Mis ojos hablarían

Mis ojos hablarían
Versi (strofe 1, 2, 5 e 6) di Blas de Otero, nella raccolta “Pido la paz y la palabra” pubblicata nel 1955
Si veda anche Me queda la palabra, altra poesia di Blas de Otero sullo stesso tema.

Strofe 3 e 4 (indicate tra parentesi) del poeta C.R. Eguiagaray, dal libretto del disco “Gernika” realizzato nel 1977 da un gruppo basco omonimo, con musiche ed arrangiamenti di Alejandro Jaén.

Una poesia sulla necessità di continuare a far sentire la propria voce, di testimoniare contro il regime fascista di Franco, nonostante la paura, l’odio ed il sangue su cui la dittatura, nata da una feroce guerra fratricida, era fondata.
Le strofe indicate tra parentesi, composte 20 anni più tardi, testimoniano come in terra basca la lotta di quel popolo per la propria libertà ed autodeterminazione proseguisse anche dopo il ritorno alla democrazia in Spagna.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 10:43
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Wildside

Marky Mark and the Funky Bunch
Wildside
http://en.wikipedia.org/wiki/Wildside_(Marky_Mark_and_the_Funky_Bunch_song)
Ah yeah huh America the beautiful
(continuer)
26/12/2014 - 04:48
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Lettera di San Paolo agli operai

Lettera di San Paolo agli operai
[2013]

Album : Venga il regno
Scrivo dal nuovissimo quartiere
(continuer)
envoyé par Monica Pintucci 26/12/2014 - 00:35
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Gloria

Gloria
dalla Misa criolla di Ariel Ramírez

Canción: Gloria

Si buscáis el Link:
http://letras.com/mercedes-sosa/200689/

Comentarios:
Una versión de la canción "Gloria", de una de mis cantantes favoritas, Mercedes Sosa.

Dios os ilumine!
Feliz Navidad a todos! Salute! Buon Natale a L'Italia!
Gloria a Dios en el cielo
(continuer)
envoyé par Victor M. Espada 25/12/2014 - 12:31
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Man in the Mirror

Man in the Mirror
I'm gonna make a change
(continuer)
24/12/2014 - 21:36
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Occitania

Occitania
2004
Litania


Giovanni Lindo Ferretti - Ambrogio Sparagna: "Litania"

Serio e (a volte) anche tetro, ma dannatamente intrigante
di Giorgio Maimone

Iniziamo da un po' di storia: il connubio Sparagna/Ferretti (ex Csi e tutto il resto) non è dei più probabili sotto il cielo della musica e spesso dai connubi improbabili escono risultati sorprendenti. In questo caso il risultato del cd stupisce un po' meno, perché "Litania", prima di essere disco è stato spettacolo per lungo tempo e molti di voi lo avranno visto o al Festivaletteratura di Mantova o nel ciclo di spettacoli della "Musica dei cieli". 

Dal vivo, bisogna ammetterlo, lo spettacolo funziona: ha una densa carica emotiva e una sacralità a tutta prova, che viene aiutata dagli ambienti scelti per gli spettacoli (generalmente chiese e di particolare bellezza) e dall'uso del latino, particolare non secondario, come sapeva lo stesso De... (continuer)
Di là dal mio crinale
(continuer)
envoyé par dq82 24/12/2014 - 19:38
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È lì

È lì
Stille Nacht è Silent Night Holy Night ?
Virginia 24/12/2014 - 19:27

Mazzetta nera

Mazzetta nera
“E’ giunto il momento di colpire, ma non alla cieca. Non come alla stazione di Bologna - tra l’altro non attribuibile a noi - vanno colpite banche, prefetture, questure, uffici di Equitalia, con i dipendenti dentro […] Perché Equitalia non ha un corpo e un’anima, opera (ed uccide) per mezzo dei suoi dipendenti […] E’ arrivato il momento di farlo, ma farlo contestualmente. Non a Pescara e poi fra otto mesi a Milano […]”
“E poi credo che la via dell’Italicus sia l’unica percorribile”,
[L’azione] “deve essere simultanea e potrebbe colpire le città di Roma, Milano e Firenze per creare una punta di terrore, in quanto solo due bombe ad Equitalia non verrebbero commentate sui media”. [Sarebbe più] “utile colpire metropolitane tipo Bologna, Milano, Roma per incutere terrore nella popolazione […]”.
In modo che “il popolo bue”, impaurito, “si rivolga a noi”.

Dalle intercettazioni dei dialoghi... (continuer)
Bernart Bartleby 24/12/2014 - 13:56
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Rusty Lady

Rusty Lady
(2014)

Da Silver Rails, l'ultimo album del grande bassista inglese che ci ha lasciati quest'anno, una canzone al vetriolo che si prende gioco, post mortem, della Lady di Ferro, anzi della Rusty Lady, la signora arrugginita Margaret Thatcher.
They say she was so strong
(continuer)
24/12/2014 - 10:56
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One Word (Peace)

One Word (Peace)
[2006]
Scritta da John Magnie e Tommy Malone entrambi membri fondatori della band The Subdudes di New Orleans
Nell’album de The Subdudes intitolato “Behind the Levee” (2006)
Ripresa da Cocker in “Hymn for My Soul”, il terzultimo album della sua carriera
A man stands on the corner holding a sign
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 15:53
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Komzit brezhoneg gant ho pugale

Komzit brezhoneg gant ho pugale
[1976]
Testo e musica: Gilles Servat
Pozioù ha sonerezh: Gilles Servat
Paroles et musique: Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots

Se esiste qualcosa di costantemente evanescente, sono le statistiche sugli effettivi parlanti attuali della lingua bretone. Secondo alcune minimamente attendibili, soltanto un 6% dei bretoni di lingua bretone (vale a dire, escludendo l'Alta Bretagna e limitandosi alla Breizh Isel) parla il bretone come vera lingua materna, cioè appresa sin dalla nascita; il resto l'ha imparata dopo, e spesso molto dopo, servendosene in quantità variabile nella vita quotidiana e nelle attività. Nel 1972, Fañch Morvannoù, nella prefazione al suo celebre manualetto Le breton sans peine dell'Assimil, asseriva che esistessero ancora circa diecimila parlanti monolingui del bretone, ”mais il s'agit pour la plupart de personnes fort âgées. Prendendo oramai per assunto che, a distanza... (continuer)
Komzit brezhoneg gant ho pugale
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2014 - 15:45
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
11b. Bella ciao (Versione bretone da War un ton stourm - Carnet de chants bretons de Breizhistance)
11b. Bella ciao (Breton version from War un ton stourm - Carnet de chants bretons de Breizhistance)


Di questa versione esiste un video, inciso da tre bambine (Maiwenn, Alwenna e Mammani), riportato da Hervé Cudennec sul suo canale YouTube. Le bambine appartengono alla scuola di Vernay.


BELLA CIAO
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2014 - 15:33

Le 31 Octobre

Le 31 Octobre
[1870]
Parole e musica di Eugène Pottier

Il 31 ottobre del 1870 a Parigi si verificò un’insurrezione popolare contro il Governo di difesa nazionale, reo di non aver saputo organizzare la resistenza ed il vettovagliamento (condannando alla fame nera gli abitanti), di aver ceduto all’assedio tedesco e di non aver sostenuto la sortita di 3.000 francs-tireurs (civili in armi) poi intrappolati e massacrati dall’artiglieria prussiana.
Fu la prova generale della Comune.
A trattare la resa francese a Bismarck fu quel Thiers che poi diresse la repressione e l’annientamento dei comunardi…
A-t-on pris à Saint-Périne,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:42
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Vive la Commune!

Vive la Commune!
[1871]
Parole di Eugène Chatelain (1829 – 1902), chansonnier e comunardo.
Sull’aria di una canzone popolare intitolata “La bonne aventure”
Interpretata dall’Ensemble Le Madrigal de l’Île-de-France nel disco collettivo “La Commune en chantant”, 1971.
Je suis franc et sans souci ;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:13
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Countrycide

Countrycide
[1998]
Parole e musica di Alvin Youngblood Hart
Nel suo album intitolato “Territory”
Testo trovato sull’insostituibile Mudcat Café

“Famiglie distrutte, vite rubate e racconti di uomini ammazzati i cui nomi sono stati dimenticati”…
Proprio come quelli di negri e mezzosangue nel sud degli USA, cittadini americani ma considerati di seconda categoria, esseri umani considerati solo animali…

Siamo verso la fine dell’800. A Carrollton – come in tutto il Mississippi, come in tutto il sud degli USA – se un negro osava opporsi ai soprusi dei bianchi rischiava grosso…
Will McKinney, un afroamericano di 19 anni, aveva ucciso un coetaneo bianco, tal Charlie Broadway. Nell’ottobre del 1885 McKinney era stato processato e condannato ad 1 anno di reclusione, evidentemente perché era stato accertato che aveva agito su provocazione e/o in legittima difesa. Ma il 18 febbraio dell’anno seguente una torma... (continuer)
We have seen some dark days in the history of man.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 13:20
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Les Anges dans nos Campagnes

anonyme
C'est une chanson française traditionnelle et de la paix.

L'Origine du chant Les anges dans nos campagnes:
Le cantique "Les anges dans nos campagnes" est un chant de Noël français remontant au XVI eme siecle. Il vient du Languedoc, mais l'auteur compositeur de la musique et des paroles du chant est inconnu. Le cantique Les anges dans nos campagnes illustre la recherche de la crèche par les bergers dans la nuit de Noël.

La paix sur terre pour toute l'humanité!
Les anges dans nos campagnes
(continuer)
envoyé par Noël Français 23/12/2014 - 09:37
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Ten Million Slaves

Ten Million Slaves
[2002]
Parole e musica di Otis Taylor, bluesman “white african”, come lui stesso si è definito nel titolo di un suo disco.
Nell’album intitolato “Respect The Dead”

Otis Taylor è un songwriter abbastanza misconosciuto. Molte sue canzoni potrebbero essere inserite sulle CCG, ma purtroppo i testi non sono reperibili in Rete. Peccato che lui stesso – come molti altri artisti – non inserisca direttamente i propri testi sul suo sito…
Rain and fire crossed that ocean
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 09:36
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Do They Know It's Christmas?

Do They Know It's Christmas?
(1984)
Scritta da Bob Geldof e Midge Ure

"Do They Know It's Christmas?" è una canzone scritta da Bob Geldof e Midge Ure nel 1984 allo scopo di raccogliere fondi per combattere la carenza di cibo in Etiopia. La versione originale venne prodotta da Midge Ure, e pubblicata a nome del progetto Band Aid il 3 dicembre 1984.

A fine 1984, un reportage della BBC portò all'attenzione pubblica la carestia che aveva colpito l'Etiopia nel periodo 1984-1985. Il cantante irlandese Bob Geldof, che aveva visto il reportage, ne fu talmente colpito da decidere di produrre un disco i cui ricavati avrebbero potuto alleviare la situazione. Conscio che avrebbe potuto fare ben poco da solo contattò Midge Ure del gruppo Ultravox ed insieme scrissero il brano Do They Know It's Christmas?.
It's Christmastime, there's no need to be afraid
(continuer)
23/12/2014 - 04:53
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Il minatore di Frontale

Il minatore di Frontale
Salve,

ecco il testo con la corretta punteggiatura e qualche correzione. In particolare, a mio avviso, non è "in tasca alla montagna", ma "in tasca la montagna", altrimenti non avrebbe senso. (Benché ci sia un rafforzamento fonosintattico dettato dalla musica che può ingannare (in tascallamontagna), non è "alla", ma "la".

(correzione accolta nel testo)
Davide 23/12/2014 - 01:26

Three Songs About Lynching

Three Songs About Lynching
[1936]
Versi di Langston Hughes, in seguito nelle raccolte “One-Way Ticket” del 1949 e “The Collected Poems of Langston Hughes” del 1994
Si tratta, nell’intenzione espressa dell’autore, di un vero e proprio “lament” articolato in tre brevi canti.
Solo il primo, “Silhouette” (che fino a ieri compariva come brano a se stante), mi consta che sia stato successivamente messo in musica per voce e pianoforte da Serge Hovey (1920-1989), compositore americano allievo di Arnold Schönberg e Hanns Eisler.


“Silhouette”
Molti dei linciaggi di cui erano vittime gli afroamericani negli USA fino a non molti decenni fa erano “motivati” da presunte violenze sessuali ai danni di donne bianche. In realtà il sistema segregazionista rendeva assolutamente impossibile ogni relazione, tanto meno affettiva o sessuale, tra un nero e una bianca. Ogni “negro” sapeva bene che anche solo guardare o rivolgere la parola... (continuer)
Silhouette
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 22:47
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Son la mondina, son la sfruttata

Son la mondina, son la sfruttata
Per è quasi una guida spirituale. È la canzone che ho insegnato ai miei figli per non dimenticare la durezza del lavoro. Conservo sempre un quadro delle mondine.
pietro soracr 22/12/2014 - 21:41
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My Name Is Emmett Till

My Name Is Emmett Till
[2010]
Parole e musica di Emmylou Harris
Nell’album intitolato “Hard Bargain”, pubblicato nel 2011

Emmett Louis "Bobo" Till (Chicago, 25 luglio 1941 – Money, 28 agosto 1955)

Aveva 14 anni Emmett Till quando fu brutalmente assassinato da due bianchi, tali Bryant e Milam, che poi furono assolti da una giuria di soli bianchi...
Aveva solo 14 anni Emmett Till, proprio come George Stinney.

Su Emmett Till si vedano anche Blues for Emmett Till, The Money Mississippi Blues, Freedom Highway e sopra tutte The Death Of Emmett Till di Bob Dylan.
I was born a black boy
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 21:10
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Give Peace A Chance

Give Peace A Chance
...addio anche a Joe Cocker...
22/12/2014 - 21:01
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George Stinney

George Stinney
[2013]
Parole di Bryant P. Robbins, in arte P-Dash (1984-), rapper afroamericano originario di Manning, South Carolina
Musica di Brent Kolatalo e Bryant P. Robbins
Nell’album intitolato “Dying 4 A Living”

Detto che a chiunque ammazzi una persona per strada come un cane, istintivamente augurerei la stessa fine, razionalmente mi aspetto almeno che crepi in galera, e in particolare se l’assassino veste una divisa per « proteggere e servire », ciò premesso vorrei qui ricordare che prima delle recenti esecuzioni di poliziotti bianchi (alle cui famiglie va il mio sincero cordoglio, così come a quelle di tutti gli onesti servitori della legge morti in servizio) negli USA per quasi 200 anni la vita degli appartenenti alle classi più basse e dei negri in particolare – ultimi fra gli ultimi – è stata equiparata, per l’appunto, a quella di un cane, o poco più.
La Tuskegee University dell’Alabama... (continuer)
[Hook]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 11:12
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L'Internationale

L'Internationale
RUSSO / RUSSIAN 2
Versione completa (6 strofe) di Arkadij Jakovlevič Koc (Aron Kots)
Complete version (6 stanzas) by Arkadij Jakovlevič Koc (Aron Kots)
1931

Nel 1931, lo stesso Aron Kots tradusse fedelmente la versione originale francese di Eugène Pottier, completa di tutte e sei le strofe. Le strofe 1, 2 e 6 sono naturalmente quelle della sua prima versione del 1902, mentre le altre tre (compresa la 5a strofa antimilitarista) furono tradotte ex novo. La versione completa fu pubblicata nel 1937.

In 1931, Aron Kots himself faithfully translated Eugène Pottier's original French poem including all 6 verses. Verses 1, 2 and 6 are taken of course from his 1902 version, while the other three (including the anti-militarist 5th verse) were translated ex novo. The complete version was published 1937. [RV]

Текст принадлежит французскому поэту, анархисту, члену 1-го Интернационала и Парижской коммуны... (continuer)
Интернационал [1]
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envoyé par Riccardo Venturi 22/12/2014 - 00:03
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Le Douanier

Le Douanier
Le Douanier

Chanson sans musique – Le Douanier – Fernand Raynaud – 1972

illustration voir : http://canzones.over-blog.com/2014/12/...



Il est vrai, Lucien l'âne mon ami, que Fernand Raynaud n'est pas vraiment connu comme chanteur, mais comme tu le sais pour le texte, la musique n'est qu'un adjuvant, parfois plaisant, parfois moins, parfois soporifique, parfois anesthésique… Dans la chanson, l'essentiel, c'est ce qu'on dit. L'homme est un être parlant ; c'est ce qui le distingue de tous les autres êtres vivants… Quand je dis « parlant », je parle de la parole signifiante, bien évidemment.

Même quand elle ne signifie rien…

Oui, même quand elle ne signifie rien, car signifier le rien, c'est déjà signifier quelque chose et précisément, le rien. C'est ce que disait un autre amuseur public de langue française, l’inénarrable Raymond Devos … Une fois rien, c'est rien, deux fois rien, c'est... (continuer)
Je ne suis pas un imbécile moi,
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envoyé par Marco Valdo M.I. 21/12/2014 - 22:08
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Italia Combatte

anonyme
La versione presente sul disco "Canti Partigiani" del Coro Toscanini,priva della strofa iniziale e finale, s'intitola "La Potente", quasi certamente in onore a Aligi Barducci (vedi anche Beppino (Dalle rive dell'Arno un mattino))
gianfranco 21/12/2014 - 21:39




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