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Avant le 2014-9-17

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Il padrone della festa

Il padrone della festa
da "Il padrone della festa" (2014)
Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé

Il sasso su cui poggia il nostro culo, cioè il nostro pianeta, è il padrone della festa ma il genere umano lo sta svendendo a un dio di poche lire con prospettive che hanno la vita media di una campagna elettorale. Intanto il prossimo 21 settembre i "leader mondiali" si riuniranno alle Nazioni Unite a New York per l'ennesimo summit sul clima. Naturalmente sarà un incontro inutile come tutti quelli che l'hanno preceduto. Le associazioni ambientaliste hanno dato appuntamento per una People's Climate March e manifestazioni simili sono previste in molte altre città del globo.
Voglio che le cariche importanti
(continuer)
17/9/2014 - 23:23
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Psy Pawłowa

Psy Pawłowa
[1984]
Testo e musica di Grzegorz Ciechowski
Dall'album "Nieustanne tango" (Tango continuo)
Trovato qui http://www.tekstowo.pl/
Da ascoltare a pieno volume (come si scriveva da noi su alcuni dischi un tempo fa)

Sotto il secondo video che ho trovato su YT c'è una bella annotazione alla canzone, una specie di omaggio, una breve poesia, molto più che adeguata:

Jesteś głodny
Pracujesz głodny
Ślinisz się na widok chleba
Wychodzisz na ulicę
Dostajesz pałą po plecach
Wracasz do pracy
Jesteś głodny
Pracujesz głodny

Sei affamato
Lavori affamato
Ti viene acquolina in bocca quando vedi il pane
Esci fuori
Ti prendi qualche manganellata
Torni al lavoro
Sei affamato
Lavori affamato

tradotta liberamente da me, prende questa forma
Ciau, cuccioloni :)
reaguję na impulsy (znak)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 17/9/2014 - 22:58
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Il disertore

Il disertore
Il brano è proposto dal gruppo folk piemontese del Cantovivo nel loro LP “Leva La gamba” del 1979

Dalle note di copertina del disco :

La creatività popolare, attraverso i suoi momenti più rappresentativi quali i riti, le tradizioni legate ai cicli dell’anno, le danze, le ballate, esprime una ineguagliabile capacità di accomunare al senso della storia una ricchissima dimensione poetica, magica, fantastica.

Presentando questo disco di canti, danze e ballate prevalentemente piemontesi ed occitane, vogliamo riproporre lo spirito e le strutture originali di ogni musica, pur intervenendo in una certa misura, proprio del rispetto della Tradizione Popolare con elaborazioni ed arrangiamenti nostri.

"Il Disertore" è una vecchia ballata di cui si conoscono molte varianti soprattutto in Piemonte ed in Francia. Abbiamo unito un testo piemontese ad una musica di provenienza francese.

Come per la ... (continuer)
Bel galant va pié partì për l'amore d'una bionda
(continuer)
envoyé par Gianfranco Robiglio 17/9/2014 - 22:13
Parcours: Déserteurs
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自衛隊に入ろう/ Jiéitai ni hairō

自衛隊に入ろう/ Jiéitai ni hairō
[1968]
Parole di 高田 渡 / Takada Wataru
Sulla melodia di Andorra (1962), canzone scritta da Malvina Reynolds con musica di Pete Seeger
Testo trovato su Songs for Fukushima, di Matthew Penney

Nel 1968 le folk songs divennero molto popolari in tutto il Giappone, a cominciare dalla regione di Kansai di cui erano originari molti studenti songwriters collegati alla sinistra pacifista americana e mondiale che lottava contro la guerra in Vietnam. Questa “Jiéitai ni hairō” (“Let’s Join The Self Defence Forces!”, “Uniamoci alla Forze di Autodifesa!”) era una ben mascherata satira anti-militarista nello stile musicale cosiddetto “enka”, nato nel periodo Meiji (1868–1912) proprio per esprimere in performance canore il dissenso politico. E come capitò in altri parti del mondo per altre canzoni satiriche dissimulate, anche con “Jiéitai ni hairō” le autorità ci misero un attimo a capire che non era affatto... (continuer)
みなさん方の中に
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 22:03

Eunice and Pablo

Eunice and Pablo
[2002]
Parole e musica di Sheila Simon, oggi vice governatore dell’Illinois (Democratic Party)
Testo trovato sul suo articolo intitolato “Greatest Hits: Domestic Violence in American Country Music

“Eunice and Pablo tells the story of a 1985 Jackson County, Illinois, case in which the Pablo Kenner Sr. was accused of attempted murder and aggravated battery. He was convicted of aggravated battery. The lyrics were taken directly from the testimony at the trial.”

Probabilmente quel Pablo Kenner è lo stesso che qualche anno dopo, nel 1991, fu imputato di triplice omicidio (non so come andò a finire) e che più recentemente, nel 2013, è stato arrestato per atti di crudeltà aggravati su animali…
This is the story of Eunice and Pablo,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 14:00

Quando Bandiera Rossa si cantava

anonyme
Quando Bandiera Rossa si cantava
[anni '30]
Sull'aria di "Giovinezza"
(Inno fascista copiato da un canto degli Arditi del Popolo)

E' possibile, anzi probabile, che almeno il ritornello di questo canto popolare toscano altamente clandestino sia presente in altre canzoni di questo sito; il fatto è che era talmente diffuso, sotterraneamente, nella Toscana degli anni '30 che non se ne contano le versioni. La presente è chiaramente fiorentina, e non è “di fuori” che venga dal quartiere dell'Oltrarno che, anche durante il ventennio, mantenne la sua connotazione fieramente antifascista (che pagò a caro prezzo con raid e stragi, come quella di Piazza Tasso del 17 luglio 1944) e pure la sua estrema miseria; ma veniva cantato in tutta la Toscana.

Io stesso ho sentito mia madre cantarne delle strofe, e mia madre lo sentiva nell'Isola d'Elba del periodo. Il fatto che, per queste strofe, sia stato fatta una parodia dell'inno fascista,... (continuer)
E o mamma!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/9/2014 - 11:57
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The Thunder Rolls

The Thunder Rolls
[1989-90]
Scritta da Pat Alger e Garth Brooks
Singolo poi nell’album intitolato “No Fences” del 1990

Oh, bene! “Another love grows cold on a sleepless night… but tonight will be the last time!”
Three thirty in the morning
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 11:18
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Rosie Strike Back

Rosie Strike Back
[1987]
Scritta da Eliza Huntington Gilkyson
Nell’album intitolato “King's Record Shop”
He's a bruiser, he likes to tease you
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 10:51
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The Stairs

The Stairs
[1987]
Scritta da Pamela Brown e David Roberts
Nell’album intitolato “The Last One to Know”
She looks at the clock, it's a quarter past nine.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 10:41
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Contrasto fra America e Russia

Contrasto fra America e Russia
[1976]
Improvvisazione in ottava rima
di Guerriero Romanelli e Renato Livi

Nel 1976, a Arezzo, Guerriero Romanelli, venditore ambulante di confezioni e stoffe, e Renato Livi, commerciante pure ambulante di formaggi (quello che in Toscana si chiama “caciaio”, estrema e antica evoluzione popolare del latino casearius), si ritrovarono a fare un'improvvisazione in ottava rima. Si ignora dove; se da qualche parte in una mattina di mercato, o se a una delle tante “case del popolo” che allora, in Toscana, facevano ancora parte del patrimonio della classe operaja (ora ne sono rimaste poche: o le han dismesse, o sono diventate “pùbbe” finti irlandesi e ci fanno pure l'èppi àuar, oppure ancora sono in mano al PD con tutto quel che ne consegue). Allora, come si sa, c'erano du' cose che gli andàvano di paripasso: la guerra fredda e la pace. C'era anche, specialmente in Toscana, i' grande Partiho... (continuer)
America
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/9/2014 - 10:34
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Coward of the County

Coward of the County
[1979]
Scritta da Roger Bowling e Billy Ed Wheeler
Singolo poi nell’album di Kenny Rogers intitolato “Kenny”

La vittima della violenza non si fa vendetta da sola, come in No Man's Land di Tanya Tucker, ma a vendicarla ci pensa una figura di reietto, fino a quel momento considerato dai bulli rednecks il “vigliacco del paese”…
Everyone considered him
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 10:24
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No Man's Land

No Man's Land
[1974]
Scritta da Don Wayne
Nell’album intitolato “Would You Lay with Me (In a Field of Stone)”

Vendetta, tremenda vendetta!
Many years ago in Brushcreak Georgia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 09:39
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The Knoxville Girl

anonyme
The Knoxville Girl
[1924]
Un’“Appalachian murder ballad”, la cui prima incisione risale al 1924 e resa famosa nella versione dei Louvin Brothers (1956), che deriva da una ballata ottocentesca inglese, “The Wexford Girl”, che a sua volta deriva da un’altra precedente, “The Oxford Girl”, ispirata ad una “broadside ballad” di epoca elisabettiana (‘5-‘600) intitolata “The Cruel Miller” e basata cedrtamente su di un episodio di violenza realmente accaduto.

La versione qui riportata – dal solito imprescindibile Mudcat Café– è quella classica dei Louvin Brothers, ma molti artisti vi si sono cimentati, per esempio Nick Cave ed Elvis Costello.
I met a little girl in Knoxville
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 09:05
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Quarterback

Quarterback
[2014]
Scritta da Rivers Rutherford, Bobby Hamrick e Marti Dodson.

Una canzone sul sempre crescente fenomeno degli stupri ai danni di giovani ragazze, spesso fan o supporter, di cui sono protagonisti molti giovani atleti dei team sportivi dei campus universitari americani e canadesi…
It was Friday night and the lights were shinning
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/9/2014 - 08:35
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Il Volontario

Il Volontario
Il brano seguente è tratto dall’LP “Viva la Rosa” pubblicato nel 1972 dal duo Centanaro-Winderling (vedi oltre le note di copertina)

Adattamento de La chanson du déserteur, ballata francese del XV secolo.

Si tratta di 12 ballate tradizionali trasposte in lingua italiana da Luciano Noel Winderling ed eseguite per voce e due chitarre : una delle chitarre la riconoscerete perché è quella che accompagna Fabrizio De Andrè nella versione in studio della “Guerra di Piero” (la suona Vittorio Centanaro)

Della ballata del Volontario sono presenti molte varianti, ad esempio “Il disertore” presentato dal gruppo piemontese “Cantovivo” nel loro album “Leva la gamba”


Dalle note di copertina del disco



« Signore e signori Vi diamo il benvenuto alla prima di "Viva la Rosa" » con queste parole due anni fa fu presentata al pubblico genovese nel corso delle manifestazioni teatrali dello Stabile di Genova,... (continuer)
Mi son fatto soldato
(continuer)
envoyé par Gianfranco 16/9/2014 - 22:59
Parcours: Déserteurs
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Que nuestras manos se unan

Que nuestras manos se unan
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Alabado sea el niño
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 22:16
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El campesino del sur

El campesino del sur
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
El campesino del sur
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 22:08
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Por cantar con alegría

Por cantar con alegría
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Qué largo se me ha hecho el viaje
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 21:47
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Cueca sola

Cueca sola
[1978]
Parole di Gala Torres
Musica basata sul tema strumentale "Caicaivilú" di Víctor Jara (1972)
Ripresa da Isabel Parra con il titolo “Carta de una mujer sola”
Certamente fonte d’ispirazione per They Dance Alone (Cueca Solo) di Sting

“No había modo de imaginar que el austero acto con el que, el 8 de marzo de 1978, debutó en vivo el conjunto folclórico de la Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos dejaría una marca tan profunda y de tan extenso alcance geográfico para la cultura chilena reciente. Allí, sobre el escenario del Teatro Caupolicán, en un acto conmemorativo del Día Internacional de la Mujer, se mostró por primera vez un baile de «cueca sola», un concepto artistico acogido y explicado por un país entonces bajo dictadura que combinó códigos de la creación popular y la denuncia. Su síntesis, austeridad y carga dramática produjo un alto impacto, y no sólo en Chile.
La... (continuer)
En un tiempo fui dichosa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 16:25
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I Am What I Am

I Am What I Am
[1983]
Parole e musica di Jerry Herman
Dal musical intitolato “La Cage Aux Folles”, su libretto di Harvey Fierstein, basato sull’omonimo spettacolo scritto dal francese Jean Poiret nel 1973.
Da noi è meglio noto col titolo “Piume di struzzo” e per la riduzione cinematografica “Il vizietto”.

Pochi mesi dopo l'esordio del musical a Broadway, Gloria Gaynor incise il brano, trasformandolo in un successo globale. Il produttore Joel Diamon riconobbe il potenziale della canzone durante una rappresentazione dello show a Broadway e decise di trarne una versione disco per Gloria Gaynor, che la incise nell'album I Am Gloria Gaynor.
I am what I am, I am my own special creation
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 15:17
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Song for Two Jims

Song for Two Jims
[1984]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nel quadruplo “United States, Live”

La Standard Oil Company of Kentucky – chiamata familiarmente Kyso – operò nel sud-est degli USA a partire dagli ultimi due decenni dell’800. Negli anni 60 fu acquisita dalla Chevron.
Qui la Anderson racconta di come la Kyso, dopo che con la sue attività aveva devastato interi territori della regione fino agli anni 30, non appena la natura era riuscita a ricolonizzare quegli ambienti contaminati, era ritornata alla carica per sfruttare l’argillite petrolifera residuale, per spremere per bene quel poco di oro nero che aveva lasciato nelle viscere della terra… Per farlo, la Kyso scavò dei pozzi profondissimi che poi, ad estrazione esaurita, vennero abbandonati senza essere messi in sicurezza…

Mrs. Taylor, un’abitante del luogo, madre di quattro figli - di cui due chiamati con lo stesso nome, Jim - raccontò alla... (continuer)
A while ago I was camping out in Kentucky. I was sleeping out under this ledge and about three in the morning I woke up. The fire was out but I could see two boots standing a few feet away. I crawled out and there was a guy standing there holding a musket. He said: We eat critters. And I said: What? He said: We eat critters--you know, possum, squirrel, night animals. We hunt ‘em at night.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 12:07
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Time and a Half

Time and a Half
[1984]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nel quadruplo “United States, Live”
In the middle of the seventeenth century, the only people living in the American colonies were the Indians, a few scattered pilgrims, and lots of British troops. Communication between Britain and the colonies was confused and chaotic. King George told the troops: “Just pick some kind of headquarters and talk to me from there. I don’t care where you put it.”
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 11:13
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Finnish Farmers

Finnish Farmers
[1984]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nel quadruplo “United States, Live”
During WWII, the Russians were testing their parachutes. Sometimes they didn’t open at all and a lot of troops were lost this way. During the invasion of Finland, hundreds of troops were dropped during the middle of winter. As usual, some of the chutes didn’t open and the troops fell straight down into the deep snow, drilling holes fifteen feet deep. The Finnish farmers would then get out their shotguns, walk out into their fields, find the holes, and fire down them.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2014 - 10:26
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Five Nights of Bleeding

Five Nights of Bleeding
[1978]
Testo di Linton Kwesi Johnson
Musica di Poet And The Roots
Dall'album "Dread Beat an' Blood"
Da http://www.mtv.it/



Johnson's first published poem was "Five Nights of Bleeding" which was later included in “Voices of the Living and the Dead” and in his second book, “Dread Beat and Blood”. It was written for Leroy Harris, a black youth stabbed at a party in South London. The poem was transitional. Its focus on the local, on the particulars of black life and struggle in London, would become typical of the poetry that his audience would read and hear in his books, performances, and recordings. And the rhythm is strongly that of the sound-system reggae that is the imaginative sound track for the events that occur in the poem's narrative, much in the way that the actual music would become integral with Johnson's performances. Yet the carefully chosen diction in the poem and the straightforward... (continuer)
Madness, madness
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 16/9/2014 - 02:34
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Private Property

Private Property
[1984]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nel quadruplo “United States, Live”

William F. Buckley, Jr. (1925-2008) è stato un importante intellettuale conservatore americano, fautore del totale laissez-faire in economia e ferocemente anticomunista. Fu un grande sostenitore di Barry Goldwater e di Ronald Reagan durante le loro campagne presidenziali.

Qui Laurie Anderson racconta di come nei primi anni 80 lo stesso William F. Buckley, Jr. avesse provato un giorno sulla propria pelle le sue teorie sulla deregulation selvaggia: recatosi per fare un comizio nel centro di una cittadina dell’Illinois e scoperto che il centro-città non c’era più, sostituito da un mega centro commerciale, provò a abbozzare un comizio proprio lì ma fu immediatamente invitato ad andarsene dalla security... “Mi dispiace, questa è proprietà privata”...

La Anderson continua raccontando che, tornata nella sua Glen Ellyn,... (continuer)
William F. Buckley, Jr., Mr. Private Property, planned to give a little talk, a political speech, in a small town in Illinois. His advance men discovered that the center of town had disappeared, and that all the commercial action was out at the mall. When Buckley arrived at the mall, he set up his microphone near a little fountain and began to hand out leaflets and autograph copies of his latest book. Just as a small crowd of shoppers gathered, the owners of the mall ran out and said: Excuse us. This is private property, we’re afraid you’ll have to leave ...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/9/2014 - 22:31
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Il mondo è fatto a scale

Il mondo è fatto a scale
[2000]
Testo di Claudio Lolli
Musica di Claudio Lolli e Paolo Capodacqua
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Claudio Lolli and Paolo Capodacqua
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Dalla parte del torto

“Il mondo è fatto a scale: chi le scende, e chi le sale”, è un vecchio proverbio italiano; in questa sua riedizione, però, Claudio Lolli non serve dosi di fatalismo, proprie della cosiddetta “saggezza popolare” (e che il popolo sia così “saggio” resta senz’altro da dimostrare). In questa canzone non si parla di scale, ma di classi. Sapete, le classi…? Quelle cose per cui, in un tempo lontano, c’era la coscienza e c’era pure la lotta…ora, invece, ci hanno detto che “le classi non esistono più”, che sono passate di moda, che ci vuole concordia e coesione, e tutta una serie di altri concetti che si esplicano alla perfezione, e con estrema ma precisa... (continuer)
Lo sai come si dice
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e danieka -k.d.- 15/9/2014 - 11:36
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Free Fire Zone

Free Fire Zone
[1992]
Parole e musica di Kerry Livgren, membro dei Kansas e poi fondatore degli AD e dei Proto-Kaw.
Nel disco compilativo intitolato “Decade”

Una canzone che mi ha riportato alla mente una delle tante celebri sequenze di “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrick, quella in cui durante un trasporto in elicottero un mitragliere continua a sparare senza sosta sui civili vietnamiti nelle risaie sottostanti urlando come un pazzo, “Get some! Get some! Get some, get some! Yeah, YEAH! C'mon, C'mon! Get some!”.

Ecco il dialogo completo tra il “door gunner”, interpretato da Tim Colceri, e il soldato-giornalista Joker, interpretato da Matthew Modine:


Door Gunner: Git some! Git some! Git some, yeah, yeah, yeah! Anyone who runs is a VC. Anyone who stands still is a well-disciplined VC! You should do a story about me sometime!
Joker: Why should we do a story about you?
Door Gunner: 'Cause I'm so... (continuer)
Fear for your life, just when you thought you were safe inside,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/9/2014 - 09:47
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The Only Life You Have

The Only Life You Have
[2014]
Parole e musica di Justin “J” Capaldi e Kristen Falso
Nell’album intitolato “Things That Are Not”

Il video che accompagna questa canzone è stato girato al Vietnam Memorial, al Korean Memorial e al World War Two Memorial in Washington DC.
When you tried to grow up
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/9/2014 - 21:01
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The Negro Speaks of Rivers

The Negro Speaks of Rivers
[1920]
Versi di Langston Hughes, nella raccolta intitolata “The Weary Blues”, pubblicata nel 1926.
Molti compositori si sono cimentati con questa poesia, prima fra tutti, nel 1942, Margaret Bonds (1913-1972), compositrice e pianista afroamericana che collaborò spesso con Hughes.

Una poesia che Hughes scrisse a 17 anni mentre il treno su cui viaggiava attraversava il Mississippi.
E’ dedicata a William Edward Burghardt Du Bois (1868-1963) attivista, storico, saggista, editore e poeta statunitense, di padre bianco e di madre nera ma proveniente da una delle poche comunità di neri liberi esistenti negli USA prima della guerra civile. Antirazzista, pacifista e comunista, W. E. B. Du Bois fu a lungo perseguitato dal governo USA che nel 1961, essendosi lui recato in Ghana su invito del presidente Nkrumah, non gli rinnovò il passaporto per il rientro. Du Bois e la moglie divennero cittadini ghanesi e lui morì ad Accra poco tempo dopo, nell’agosto del 1963.
I’ve known rivers:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/9/2014 - 20:32
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L'Internationale

L'Internationale
Solo mezz'ora fa ho tolto il cellophane da un libro che dormiva da sette od otto mesi su un ripiano, e ne ho lette finora solo le due pagine di introduzione. E questo ho letto:

"Cento e cinquanta anni fa, quel sogno diventò un inno: l'Internazionale, che poi è risuonato in ogni parte del mondo e che era nato tra queste montagne e in queste valli intorno al Macigno Bianco, dove si svolge la nostra storia. Anche se l'autore delle parole è un certo Pierre Degeyter, di nazionalità francese: la musica, nella sua parte essenziale, esisteva prima delle parole ed era un inno alle Alpi. Era una «marcia per banda» del maestro Vincenzo Petrali, e si intitolava Orobia. Come abbia poi fatto l'inno delle Alpi a diventare l'inno del genere umano («E' la lotta finale:| Uniamoci, e domani | L'Internazionale | Sarà il genere umano») resterà un mistero, che nessuno probabilmente potrà mai spiegare. La musica,... (continuer)
Gian Piero Testa 14/9/2014 - 15:15
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La pianura dei sette fratelli

La pianura dei sette fratelli
LA EBENAĴO DE LA SEP FRATOJ
(continuer)
envoyé par ZugNachPankow 14/9/2014 - 00:58
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Him

Him
Album: It's Not Me, It's You (2009)

Il fanatismo religioso non è cosa nuova, e molti sono già morti e hanno ucciso in nome di Dio, ben prima dell'11 settembre 2001.
Would you please take me away from this place?
(continuer)
13/9/2014 - 23:57
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Una storia senza onore né gloria

Una storia senza onore né gloria
L'ultima è una balla, un colossale falso storico individuato e smentito proprio dal sottoscritto, con l'aiuto della dr. Ratti. Se ne è occupato anche lo storico e giornalista Marzo Magno: http://www.linkiesta.it/trieste-wikipedia

Bella roba l'Italia, che a distanza di 100 anni ha ancora bisogno di inventare falsi storici su personaggi storici nati due secoli fa per giustificare l'occupazione di terre che non hanno mai voluto far parte dell'Italia e che per la parte di cittadini originali scampati alle pulizie etniche ed alle emigrazioni coloniali, ancora non la vuole.

Lei non dovrebbe scrivere qui, è solo un povero nazionalista italiano. Tenga presente che l'unica guerra fatta dalla vecchia Austria negli ultimi due secoli della sua esistenza fu quella in Bosnia, su mandato degli Stati del Congresso di Berlino. L'Austria non era entrata in Italia tramite guerre, semmai l'aiutò a liberarsi... (continuer)
Sandi Stark 13/9/2014 - 18:30
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Boeing 737

Boeing 737
(2011)
Album: Smart Flesh

I think the song is contrasting two methods to find "heaven" and inspire others. The tightrope walker does something peaceful and wonderful to achieve heaven and inspire (see above comment about Petit's tightrope walk); whereas the "prophets" (terrorists) do something violent and awful. The narrator seems to be in the bar trying to figure out his own way to achieve heaven ("I was in a bar when they rigged the towers/Trying to leave all my sins"). He seems to want to emulate the tightrope walker, but his thoughts are interrupted by the bold entrance of the prophets. That is, often our attempts to better ourselves are interrupted or stymied by the violent actions of others. This is corroborated by the fact that most people will have to google Philippe Petit's name to get the reference to his tightrope walk between the twin towers, but almost everyone probably thought... (continuer)
I was in the air when the towers came down
(continuer)
13/9/2014 - 14:35
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Lamento di Marinetta per la morte di Masaniello suo marito

anonyme
Lamento di Marinetta per la morte di Masaniello suo marito
[1647]
Cantata in stile recitativo che viene attribuita a Francesco Melosio (Città della Pieve, Perugia, 1609-1670) poeta e magistrato italiano, ma che egli certamente trasse da una o più cantate forse opera del grande compositore ed insegnante napoletano Francesco Provenzale (1624-1704), il quale potrebbe averne composto testo e musica.
Per questa difficoltà di attribuzione il “Lamento di Marinetta” viene solitamente indicato come di autore anonimo.
Nel repertorio, per esempio, del grande tenore, sopranista, attore e chitarrista Pino De Vittorio, che l’ha inclusa nel suo “Il canto della Sirena. Cantate napoletane dell’Età Barocca”, con l’ensemble di musica antica I Turchini di Antonio Florio. Riproduco il testo dal libretto del disco.

Sulla rivoluzione di Masaniello si vedano 'O cunto 'e Masaniello e 'A mugliera 'e Masaniello
Correa l’ottavo giorno dal dì che sotto insopportabil soma lo cavallo di Napoli Fedele da ben mille ragazzi stimolato si pose a tirar calci com’un mulo arrabbiato, e parea volesse dire col feroce nitrire, che fedel la città più non vivea. Perché pagand’ ogn’ hor nuove gabelle all’ingordigia hispana s’era fatta pagana, e ch’ei magro, e distrutto com’uno storione, forzato al fin saria di lasciar la sua testa in pescaria. Né molto andò, che fu dal popol tutto chiamato per sua testa, e suo signore, Aniello il Pescatore, che se prendea si ben l’humor d’ognuno è forza ch’io lo nomini, un pescator degl’huomini. Marinetta di lui fida consorte, ch’in questo novo gioco sperava trionfando a poco a poco, poter di fante diventar regina, per più d’un fido messo spiarne ogni minuto evento, quando, ahi pen... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/9/2014 - 14:09
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Gallo rojo, gallo negro

Gallo rojo, gallo negro
Keeps the music and the feeling... Its written during greek hunta and dedicated to Nikos Bellogiannis, a greek communist which executed as soviet spy (he wasn't) after the Greek Civil War. The title means "In memory (Oh my carnation) "
stixoi.

Στίχοι: Βαγγέλης Γκούφας
Μουσική: Αργύρης Κουνάδης
Ελένη Βιτάλη

Lyrics by Vangelis Goufas
Music by Argyris Kounadis
1st performed by Eleni Vitali


ΕΙΣ ΜΝΗΜΟΣΥΝΟΝ (ΆΙ, ΓΑΡΟΥΦΑΛΛΟ ΜΟΥ)
(continuer)
envoyé par Kakos Lykos 13/9/2014 - 14:04
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Fimmine fimmine

anonyme
Fimmine fimmine
Concordo da testimonianze dirette, con Roberta. Naturalmente la grande dignità di queste donne e il bisogno di proteggere il proprio lavoro, esigevano di nascondere questa realtà. ..
13/9/2014 - 11:17
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The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]

The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
Sei veramente il più cvudele e spretato di tutti gli Admins!
Ma come?!? Anni di alacve e silenzioso lavoro sulle CiCciGgì, migliaia di canzoni contribuite senza fallo (ohibò!) e tutta questa onorata carriera del sottoscritto B.B. ora macchiata indelebilmente da una canzonetta di quella (b)abbasciona della Fältskog! Sigh & Sniff! Onta e disonore su di me!
Quelle tristesse! Quelle amaresse!

Come direbbe il glande Julio Iglesias:

"Se la lasci, non vale. (Se la lasci, non vale)
Se la lasci, non vale. (Se la lasci, non vale)
Non ti sembra un po' caro il prezzo che adesso io sto per pagare?"
B.B. 13/9/2014 - 10:44
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J'en veux pas d'votre guerre

J'en veux pas d'votre guerre
NON VOGLIO LA VOSTRA GUERRA
(continuer)
13/9/2014 - 10:28
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30 giugno 2011

30 giugno 2011
Ho ascoltato per la prima volta la canzone della rivista Internazionale e mi sono commossa a tal punto che l'ho risen. tita e cantata con l'autore più volte fino ad ora.
Ortensiola 13/9/2014 - 06:24
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Il vecchio e il bambino

Il vecchio e il bambino
polluzione?????
Barbara 13/9/2014 - 01:40
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Sweet Harmony

Sweet Harmony
di Riccardo Venturi, 12 settembre 2014

Nel tradurre nel mio linguaggio d'uso comune, vale a dire l'isolottino/ugnanese (con venature di mantignanese e, qua e là, anche dell'avito parlare di S. Bartolo a Cintoia), mi sono certamente immaginato John Marsh gnùdo mentre dice diahane (comune interiezione isolottina di antica origine semitica, rivolta com'è al principale eroe di alcune favole mediorientali). La traduzione contiene anche il refrèn originale inglese come verrebbe pronunciato a i'barrino di via di Mantignano, che fa delle schiaccine parecchio bòne. [RV]
DORCIARMONÌA
(continuer)
12/9/2014 - 22:56




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