Io so che un giorno
Col nome del delirio
documentario storico e autobiografico di Bianca Pananti, Simone Malavolti e Leonardo Filastò (durata 105')
Un documentario storico e autobiografico sul su San Salvi, il manicomio di Firenze, realizzato da Bianca Pananti (psicologa), Simone Malavolti (storico) e Leonardo Filastò (videomaker). Un documentario che ha permesso agli autori di approfondire e conoscere meglio la storia del manicomio fiorentino, ma soprattutto di riflettere sulla malattia mentale ieri, oggi e, speriamo così di aver contribuito ad una riflessione anche per il futuro.
Verrò proiettato nel quadro della manifestazione Festival della Salute Mentale
MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE – ORE 21,00
CINEMA ALFIERI ATELIER VIA DELL’ULIVO 6 – FIRENZE
L'Ospedale Psichiatrico Vincenzo Chiarugi di Firenze, o più semplicemente il Manicomio di San Salvi, venne inaugurato nel 1891 in una zona allora ai margini della... (continuer)
documentario storico e autobiografico di Bianca Pananti, Simone Malavolti e Leonardo Filastò (durata 105')
Un documentario storico e autobiografico sul su San Salvi, il manicomio di Firenze, realizzato da Bianca Pananti (psicologa), Simone Malavolti (storico) e Leonardo Filastò (videomaker). Un documentario che ha permesso agli autori di approfondire e conoscere meglio la storia del manicomio fiorentino, ma soprattutto di riflettere sulla malattia mentale ieri, oggi e, speriamo così di aver contribuito ad una riflessione anche per il futuro.
Verrò proiettato nel quadro della manifestazione Festival della Salute Mentale
MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE – ORE 21,00
CINEMA ALFIERI ATELIER VIA DELL’ULIVO 6 – FIRENZE
L'Ospedale Psichiatrico Vincenzo Chiarugi di Firenze, o più semplicemente il Manicomio di San Salvi, venne inaugurato nel 1891 in una zona allora ai margini della... (continuer)
10/9/2014 - 21:53
She Was Poor but She Was Honest (It's the Same the Whole World Over)
anonyme
Versione risalente al periodo della Grande Guerra, dove il protagonista è un ufficiale senza scrupoli che s’ingalla la poveretta sprofondandola nell’infelicità e nella miseria mentre lui continua a puttaniare intraprendendo poi una brillante carriera politica…
Molte altre versioni “da caserma”, diffuse soprattutto nella Royal Navy, possono leggersi qui.
Molte altre versioni “da caserma”, diffuse soprattutto nella Royal Navy, possono leggersi qui.
SHE WAS POOR BUT SHE WAS HONEST
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/9/2014 - 09:34
Stand to Your Glasses! (Hurrah for the Next Man to Die)
anonyme
Errore!
“The Dawn Patrol” del 1938 è solo un remake di un film del 1930 diretto da Howard Hawks, con Richard Barthelmess e Douglas Fairbanks Jr.
E il titolo italiano non è “Pattuglia all’alba” ma “La squadriglia dell’aurora”…
Sorry!
“The Dawn Patrol” del 1938 è solo un remake di un film del 1930 diretto da Howard Hawks, con Richard Barthelmess e Douglas Fairbanks Jr.
E il titolo italiano non è “Pattuglia all’alba” ma “La squadriglia dell’aurora”…
Sorry!
Bernart Bartleby 9/9/2014 - 16:35
In Our Little Wet Home in the Trench
anonyme
Versione spesso attribuita a tal Tom Skeyhill, soldato australiano dell’ANZAC, che l’avrebbe composta a Gallipoli nel 1915.
Tom Skeyhill, reso cieco dai gas, si reinventò come poeta, scrisse “Soldier-Songs from Anzac”, una raccolta di grande successo e poi si trasferì negli USA, dove divenne celebre scrivendo quel diario del sergente Alvin C. York, eroe di guerra americano, sul quale il regista Howard Hawk basò la sceneggiatura del suo film “Sergeant York” (1941) interpretato da Gary Cooper.
Tom Skeyhill, reso cieco dai gas, si reinventò come poeta, scrisse “Soldier-Songs from Anzac”, una raccolta di grande successo e poi si trasferì negli USA, dove divenne celebre scrivendo quel diario del sergente Alvin C. York, eroe di guerra americano, sul quale il regista Howard Hawk basò la sceneggiatura del suo film “Sergeant York” (1941) interpretato da Gary Cooper.
MY LITTLE WET HOME IN THE TRENCH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/9/2014 - 15:36
White Boy
“Riot Grrrl Manifesto”, scritto da Kathleen Hanna, leader delle Bikini Kill, e pubblicato nella Bikini Kill Zine 2, 1991.
BECAUSE us girls crave records and books and fanzines that speak to US that WE feel included in and can understand in our own ways
BECAUSE we wanna make it easier for girls to see/hear each other's work so that we can share strategies and criticize/applaud each other
BECAUSE we must take over the means of production in order to create our own meanings
BECAUSE viewing our work as being connected to our girlfriends-politics-real lives is essential if we are gonna figure out how what we are doing impacts, reflects, perpetuates, or DISRUPTS the status quo
BECAUSE we recognize fantasies of Instant Macho Gun Revolution as impractical lies meant to keep us simply dreaming instead of becoming our own dreams AND THUS seek to create revolution in our own lives every single... (continuer)
Bernart Bartleby 9/9/2014 - 09:35
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