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Salonika

anonyme
Salonika
[1916-18]
Canzone di anonimo autore irlandese risalente alla Grande Guerra.
Interpretata – per quel che ho potuto capire – dal duo Foster & Allen nei primi anni 80 e in seguito anche dai Dubliners.
Testo trovato sull’indispensabile Mudcat Café

Una canzone da uno dei tanti teatri di guerra nel corso del primo conflitto mondiale, quello che in Grecia vide le forze anglo-francesi impegnate duramente e per tre anni, dalla fine del 1915 fino all’armistizio del 1918, contro quelle bulgare alleate della Germania. Le battaglie furono molte e cruente, soprattutto quella di Doiran, in Macedonia, che venne combattuta solo qualche giorno prima della pace (18-19 settembre 1918) e dove trovarono inutilmente la morte quasi 8.000 soldati inglesi e greci e quasi 3.000 bulgari…

La canzone è una sorta di invettiva della moglie di un fuciliere irlandese di stanza a Salonicco contro quella di qualcuno... (continuer)
Me husband's in Salonika, I wonder if he's dead
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 15:38
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Custer's Blues

Custer's Blues
Recorded in 1987
Published in 2001 in "Too close to Heaven"



George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839 – Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un generale statunitense. Fu ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti e comandante della cavalleria durante la guerra di secessione statunitense e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1858, dove si diplomò ultimo della sua classe. Comunque con lo scoppio della guerra civile statunitense venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione.

Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione. Prese parte alla prima battaglia di Bull Run e la sua carriera fu aiutata dalla sua associazione con diversi importanti ufficiali e si dimostrò un efficace comandante di cavalleria. Venne infine promosso al rango temporaneo (brevetto) di maggior generale e al termine della guerra venne... (continuer)
Well, you look just like General Custer
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/8/2014 - 15:12
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Out in the Country

Out in the Country
[1969]
Scritta da Paul Williams e Roger Nichols.
Nell’album dei Three Dog Night intitolato “It Ain't Easy” pubblicato nel 1970.
Whenever I need to leave it all behind
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 14:29
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Mr. War

Mr. War
[1940s]
Scritta da Irene Paul (?).
Nel disco d’esordio di Randy Burns intitolato “Of Love And War” pubblicato nel 1966.

Una CCG/AWS DOCG scritta negli anni 40 da un’autrice sconosciuta – tale Irene Paul, di cui non ho trovato traccia in Rete – e ripresa dal giovanissimo Randy Burns, al suo esordio tra i nomi del Greenwich Village, negli anni iniziali della terribile avventura statunitense in Vietnam…
Why're you walking by my side Mr. War?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 14:04
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The Comin' of the Roads

The Comin' of the Roads
[196?]
Parole e musica di Billy Edd Wheeler.
La prima incisione è di Judy Collins nel suo “Fifth Album” del 1965

Altre interpretazioni famose sono quelle di Randy Burns (1966), Mary Hopkin (1970, una versione in gallese intitolata “Tyrd Yn Ôl”), e Peter, Paul & Mary (1990).

Una canzone che denunciava la devastazione del territorio (e degli esseri umani) causata dallo sfruttamento minerario e dalle infrastrutture per porlo in atto…
Oh, now that our mountain is growing
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 13:29
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Błogosławię zło...

Błogosławię zło...
04.02.1995
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Sulla musicassetta "Pochwała łotrostwa" [1997]
Il testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Błogosławię zło na ekranie niebieskim,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 6/8/2014 - 13:26
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God Bless the Grass

God Bless the Grass
[1964]
Parole e musica di Malvina Reynolds.
Nel suo disco intitolato “Malvina Reynolds Sings the Truth”, pubblicato nel 1967 e poi riedito nel 2008.

La incise però prima di lei Pete Seeger, utilizzandola come titolo del suo album del 1966.

Una canzone dai significati molteplici, da quello ambientalista alla celebrazione del movimento per i diritti civili, di cui il crescere inarrestabile dell’erba è metafora… Ma soprattutto Malvina Reynolds scrisse queste strofe dopo l’assassinio del presidente John Kennedy, un trauma collettivo mai completamente rimarginato (come quello della guerra in Vietnam, di cui Kennedy fu peraltro uno degli iniziatori: “Abbiamo un problema: rendere credibile la nostra potenza. Il Vietnam è il posto giusto per dimostrarlo”, dichiarò in un’intervista nel 1961…)
God bless the grass that grows thru the crack.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 11:54
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Seminole Wind

Seminole Wind
[1991]
Parole e musica di John Anderson
La canzone che dà il titolo al suo album pubblicato nel 1992.

A proposito dei Seminole della Florida e della loro eroica ma inutile resistenza si vedano anche Dade’s Massacre e Osceola's Last Words. Quest’ultima è dedicata al capo seminole Osceola, citato anche in questa canzone di John Anderson.
Ever since the days of old,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 11:24
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Seasons End

Seasons End
[1989]
La canzone che dà il titolo al quinto album del gruppo britannico, il primo senza la voce di Fish, sostituito da Steve Hogarth.
Getting close to seasons end
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 10:58
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La bala

La bala
[2009]
Parole di Residente (René Perez)
Musica di Visitante (Eduardo Cabra)
Nell’album intitolato “Entren los que quieran”, pubblicato nel 2010.
El martillo impacta la aguja.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 10:40
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El hormiguero

El hormiguero
[2009]
Parole di Residente (René Perez)
Musica di Visitante (Eduardo Cabra)
Nell’album intitolato “Entren los que quieran”, pubblicato nel 2010.
Aquí llegaron las hormigas,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 10:13
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Mejor morir en pie

Mejor morir en pie
[2005]
La canzone che dà il titolo al settimo album di questa band heavy metal spagnola, pubblicato nel 2006.

“Es mejor morir de pie que vivir de rodillas.”
“Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.”

Emiliano Zapata, comandante dell’Ejército Libertador del Sur (1911-1919)
No he de rendirme aunque caiga al andar.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 09:45
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La bala

La bala
[2011]
Parole e musica di Ana Tijoux
La canzone che dà il titolo al suo album del 2011.

Ho come la sensazione che si tratti di un omaggio a Víctor Jara e alla sua La bala...
La pistola lo miraba fijamente
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/8/2014 - 09:12
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John Lee Hooker: Boom Boom

John Lee Hooker: Boom Boom
(1961)

Parole e musica di John Lee Hooker

Boom, boom: non è il rumore delle bombe o della mitragliatrice ma del cuore che batte per amore. Per questo è stata scelta come sigla del programma di Radio Due "Rataplan" che ci ha accompagnato per il mese di luglio. Un pezzo elettrizzante scritto da uno dei padri del blues elettrico.

Innumerevoli le versioni, la più famosa è forse quella incisa nel 1965 dagli Animals di Eric Burdon, ma ricordiamo anche un'incredibile interpretazione di Demetrio Stratos degli AreA.
Boom, boom, boom, boom
(continuer)
5/8/2014 - 22:44
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La mia lettera

La mia lettera
2014
Minoranza rumorosa
Non mi avrai mai nell'eternità,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 5/8/2014 - 21:22
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Comunque Dada

Comunque Dada
2014
Museica


Dada e il Cabaret Voltaire
di Domenico Letizia
L’arte dada è l’arte dell’anti-arte.

A Zurigo, nella neutrale Svizzera, nell’ambiente intellettuale cosmopolita e illuminato formato da coloro che vi avevano trovato riparo dai sanguinosi orrori della Grande Guerra, nasce l’idea di dada. Sul significato della parola dada, i dadaisti ne hanno dette tante, in assenza di vere certezze risulta comunque chiaro il valore di non senso che la parola esprime. All’inizio “Dada” è anche l’idea di una rivista. Ne progetta il tutto, lo scrittore e uomo di teatro tedesco, Hugo Ball, nella pagina di una pubblicazione di carattere artistico e letterario apparsa nel maggio 1913, con il nome di “Cabaret Voltaire”. “Il piccolo fascicolo che pubblichiamo oggi è frutto della nostra iniziativa e della collaborazione dei nostri amici in Francia, in Italia e in Russia. Esso deve indicare l’attività... (continuer)
Le quattro di notte,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 5/8/2014 - 19:41
Parcours: Déserteurs
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Rejoice in the Sun

Rejoice in the Sun
[1971]
Parole di Diane Lampert (1924-2013), songwriter newyorkese
Musica del compositore Peter Schickele
Nella colonna sonora del film fantascientifico a tema ambientalista intitolato “Silent Running” (uscito in Italia con un solito orribile titolo, “2002, la seconda odissea”) diretto nel 1972 da Douglas Trumbull

“[…] Nelle immagini iniziali si è immersi in una natura dalle forme e dai colori splendidi. La sensazione di essere in un luogo della Terra dove la vita è rimasta indisturbata, è perfetta. Ma non è così: la Terra ha subito un processo di urbanizzazione totale che ha annientato ogni traccia degli ecosistemi naturali. Perfino delle aree protette, dei grandi parchi di un tempo non resta nulla, e gli ultimi brandelli di essi sono stati esiliati in grandi cupole trasparenti agganciate ad astronavi che orbitano nelle zone esterne del sistema solare.

È a bordo di una di queste astronavi... (continuer)
Heels of children running wild in the sun
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 16:39
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We Can Run

We Can Run
[1989]
Scritta da Brent Mydland (1952-1990) tastierista del gruppo, in collaborazione con il solito John Perry Barlow, autore di gran parte dei testi dei Dead.
Nell’album intitolato “Built to Last”, il tredicesimo per la band e anche l’ultimo, proprio a causa dell’improvvisa morte di Mydland poco tempo dopo.
We don't own this place, though we act as if we did,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 16:03
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Cuyahoga

Cuyahoga
[1986]
Scritta da Bill Berry, Peter Buck, Mike Mills e Michael Stipe.
Nell’album intitolato “Lifes Rich Pageant”

Il Cuyahoga River (da un parola di un qualche idioma nativo che vuol dire “tortuoso”) è il fiume sulle cui sponde venne edificata Cleveland, nell’Ohio. Abbiamo già trovato un riferimento al Cuyahoga nella canzone My City Was Gone dei Pretenders, e non a caso: nella prima metà del 900, ma fin verso la fine dei 60, il “Fiume Tortuoso”, che un tempo era stato la vita stessa per le popolazioni native della regione, venne a tal punto inquinato che sulla superficie dell’acqua avvenivano esplosioni e roghi causati dalla concentrazione spaventosa di idrocarburi ed altri componenti chimici altamente infiammabili…

L’ennesimo grande incendio, avvenuto nel 1969, portò al varo del provvedimento legislativo noto come “Clean Water Act” e alla costituzione dell’agenzia federale Environment... (continuer)
Let's put our heads together and start a new country up
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 15:27
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Monkey Gone to Heaven

Monkey Gone to Heaven
[1989]
Scritta da Black Francis (Frank Black)
Nell’album intitolato “Doolittle”

Inquinamento, riduzione della fascia d’ozono, riscaldamento globale: questi i temi affrontati in questa “Monkey Gone to Heaven”, insieme a richiami alla religione e alla numerologia ebraica…
La scoperta dell’assottigliamento della fascia d’ozono, che ci protegge dalle radiazioni solari letali, data appena pochi anni prima dell’uscita di “Doolittle”. Proprio nel 1989 il fenomeno del buco d’ozono già conclamato nella porzione di stratosfera che sovrasta l’Antartide venne osservato in formazione anche sul Polo Nord…
There was a guy
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 14:58
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(Nothing but) Flowers

(Nothing but) Flowers
[1987]
Scritta da David Byrne, Chris Frantz, Jerry Harrison e Tina Weymouth.
Nell’album intitolato “Naked” (1988), l’album finale per la famosa band di New York.

Ricollegandomi a Down to Earth di Peter Gabriel e ad Apeman dei The Kinks – cui oltre tutto la copertina del disco dei Talking Heads in qualche modo rimanda – mi sa tanto che se l’umanità non si darà presto una regolata non sarà poi mica tanto facile vivere in una “decrescita” che l’uomo non avrà scelto ma che gli sarà imposta dalle circostanze, e che per ciò stesso potrebbe essere niente affatto felice…
Here we stand
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:58
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Apeman

Apeman
[1970]
Scritta da Ray Davies
Nell’album intitolato “Lola versus Powerman and the Moneygoround, Part One”
I think I'm sophisticated 'cause I'm living my life
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:42
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Down to Earth

Down to Earth
[2008]
Parole di Peter Gabriel.
Musica di Peter Gabriel e Thomas Newman.
Con l’accompagnamento del Soweto Gospel Choir.
Dalla colonna sonor del film d’animazione “WALL-E”, diretto da Andrew Stanton e prodotto dalla Walt Diney e dalla Pixar.

In mezzo a tante canzoni “distopiche” sul destino della Terra, eccone finalmente una che lascia trasparire un po’ di ottimismo, a patto che noi bipedi la smettiamo di incasinare il nostro mondo, ridefinendo una volta per tutte le priorità per la vita (e non solo la sopravvivenza) futura.
Did you think that your feet had been bound
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:29
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My City Was Gone

My City Was Gone
[1982]
Scritta da Chrissie Hynde.
Singolo B-side di “Back On The Chain Gang”, poi nell’album intitolato “Learning to Crawl” del 1983.

Una canzone su Akron, Ohio, la città natale che Chrissie Hynde lasciò nel 1973 per cercare miglior fortuna in Gran Bretagna. Non fu facile, ma nel 1978 ecco i Pretenders ed il successo. Ritornata a casa parecchi anni dopo, Chrissie Hynde la trovò di molto peggiorata (e dire che Akron è sempre stata la “Rubber Capital of the World” e quindi l’aria non doveva essere un gran che nemmeno quando la Hynde era giovinetta), ridotta ad un tappeto di parcheggi e di centri commerciali, con la loro “muzak” inascoltabile: “Everything's just huge masses of granite blocks, and everything's outsized. It might look good on a drawing, but it doesn't seem to apply to human life.”
I went back to Ohio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 13:08
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Hungry Planet

Hungry Planet
[1970]
Scritta da Skip Battin, Kim Fowley e Roger McGuinn.
Nel nono album dei The Byrds, registrato un po’ dal vivo e un po’ in studio nei primi mesi del 1970 e noto con il titolo di “Untitled”
I'm a hungry planet, I had a youthful face
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:47
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The Prophet's Song

The Prophet's Song
[1975]
Parole e musica di Brian May
Nell’album intitolato “A Night At The Opera”

The Prophet's Song venne composta da Brian May (il titolo provvisorio del pezzo era People of the Earth) come una mini-suite. Nel mezzo del brano è presente una complessa parte vocale cantata da Freddie Mercury, in cui la sua voce viene sovraincisa quattro volte in modo non sincronico. Nel programma In the Studio with Redbeard, May raccontò che l'idea per la canzone gli era venuta da un sogno apocalittico sul diluvio universale che aveva fatto mentre era ricoverato in ospedale durante le sessioni di registrazione dell'album Sheer Heart Attack, e che proprio il sogno fu la fonte di parte del testo.

Con i suoi oltre otto minuti di durata, è la più lunga canzone in studio dei Queen

A Night at the Opera (Queen) - Wikipedia
Oh oh people of the earth
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:24
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Song for a Dying Planet

Song for a Dying Planet
[1992]
Parole e musica di Joe Walsh
La canzone che dà il titolo all’album del 1992.
Is anyone out there?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/8/2014 - 11:14
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Vendemmia

Vendemmia
[2011]

Canzone scritta per la compilation ""ADDOSSO!" (2011 - Ribéss Records), dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia e alla Resistenza
Viene su per la salita
(continuer)
4/8/2014 - 15:13
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Pierwszy karabin

Pierwszy karabin
[1988]
Testo di Marek Piekarczyk
Musica di Stefan Machel e Marek Piekarczyk
Nell'album "Rock 'n' Roll"
Il testo trovato qui http://www.tekstowo.pl/
Czy pomyślałeś co zrobisz, gdy
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 4/8/2014 - 10:55
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Always You

Per tutti i morti in battaglia
Come on down won’t you lift me high
(continuer)
envoyé par Richard Sherwood 4/8/2014 - 01:40
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Benny Got Blowed Up

Benny Got Blowed Up
[2006]
Album: Wolves in Wolves' Clothing
Tired of shootin' smack, tired of on the run
(continuer)
4/8/2014 - 00:02
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Oro Negro

Oro Negro
Album: "Vengo" (2014)

Facendo brillare la versatilità della sua voce senza perdere il ritmo hip hop della base, Anita Tijoux scrive una canzone critica, stavolta contro la guerra e contro l'ambizione che c'è dietro. Un canto alla pace nel suo stile, con un'armonia gradevole e che centra l'obbiettivo: fare riflettere e far capire che le guerre per il potere e la ricchezza danno il popolo in pasto alla morte.
Humo Negro
No mira ni siente, nunca se detiene,
(continuer)
3/8/2014 - 21:59
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كلن عندن دبابات

كلن عندن دبابات
Kellon andon dabbabet

feat. DAM
[لازمة - شادية منصور]
(continuer)
envoyé par adriana & lorenzo 3/8/2014 - 20:49
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لازم تنغير

لازم تنغير
feat. Omar Offendum

Introdotta da un frammento di un discorso dell'attore, attivista e regista palestinese Juliano Mer-Khamis, assassinato nel 2011 da un fanatico religioso palestinese.
SPEECH (Juliano Mer-Khamis - posthumous):
(continuer)
3/8/2014 - 14:35
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الكوفية عربية

الكوفية عربية
(2010)
feat. M1 (Dead Prez)

"Potete prendervi il falafel e l'hummus, ma cazzo non toccate la mia kefiah", scrive la rapper anglo-palestinese Shadia Mansour dal palco di New York introducendo la sua canzone “El Kofeyye 3arabeyye” (La Kefiah è araba), scritta quando ha scoperto che un'azienda americana aveva creato una versione blu e bianca della kefiah araba con disegnate le stelle di Davide.

Il testo cita la famosa Carta d'identità di Mahmud Darwish (Ricordate! / Sono un arabo...).

Vedi anche rap.genius
صباح الخير يا ولاد عمومنا
(continuer)
3/8/2014 - 12:29
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Wyciągam swoją dłoń

Wyciągam swoją dłoń
[1988]
Testo di J. Rzehak, M. Piekarczyk
Musica di S. Machel, M. Piekarczyk
L'album "Rock 'n' Roll"
Testo da http://www.tekstowo.pl/
Sito ufficiale http://www.tsa.com.pl/aktualnosci
Wzywam Cię, wzywam
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 3/8/2014 - 12:22
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Antipatriarca

Antipatriarca
Album: "Vengo" (2014)

Antipatriarca es una canción que nace, debo ser extremadamente honesta, siempre me he sentido extremadamente ignorante con respecto al feminismo, porque tenemos un machismo intrínseco social. Sin darnos cuenta repetimos patrones de machismo, porque están metidos desde la educación más joven, a través de la Tele, de las aulas de clase, en fin. Y siempre me parece que el feminismo me parece algo lejano, y debo ser honesta, me puse a leer Gabriela Mistral y a leer Simone de Beauvoir. Gabriela Mistral que es poetisa chilena, ganadora de un premio nobel y tremenda feminista, libertaria. Y me enamoré de su obra, de su poesía. Y también me hizo una suerte de clic, de cuestionamiento y reflexión respecto a la condición de mujer. Y también sumado a estar mirando la historia incluso revolucionaria de izquierda latinoamericana, y darme cuenta que son puros hombres, no hay mujeres.... (continuer)
Yo puedo ser tu hermana tu hija, Tamara Pamela o Valentina
(continuer)
envoyé par Lorenzo 1/8/2014 - 23:12
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We Took the Wrong Step Years Ago

We Took the Wrong Step Years Ago
[1971]
Nell’LP intitolato “X In Search of Space”
Think about the things that we should have done before
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/8/2014 - 13:52
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Somos Sur

Somos Sur
Album: "Vengo" (2014)
feat. Shadia Mansour / شادية منصور

Interpretata insieme alla rapper anglo-palestinese Shadia Mansour, una canzone contro tutti gli imperialismi che non a caso unisce in una sola lotta America Latina e Palestina.
Dopo vari anni ho trovato anche il testo in arabo insieme a quello spagnolo corretto da genius che mi sembra l'unico sito che lo riporta correttamente.

“’Somos Sur’ es sobre la importancia de la resistencia, no sólo en Chile, pero alrededor del mundo. Los movimientos de resistencia global, ya sean en Latinoamérica, África o el Medio Oriente, están peleando en contra de los mismos patrones de violencia que se han repetido una y otra vez a través de la historia. Lo que significa que muchos de estos grupos comparten una serie de demandas similares. Estamos pidiendo una Palestina libre, así como exigimos un Wallmapu independiente en Chile, sin control policiaco”.... (continuer)
Tu nos dices que debemos sentarnos
(continuer)
1/8/2014 - 13:15
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Varsovie

Varsovie
[1983]
Scritta da Bernard Bonvoisin
Nell’LP intitolato “Trust IV” o “Idéal”
Esiste anche una versione in inglese dell’album, in cui la canzone s’intitola “Uptown Martyrs”
La Pologne est à l´Est une gangrène
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/8/2014 - 11:37
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Blood Money

Blood Money
[1988]
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “Belief” del 1989.

“Io credo nella Bibbia e credo in quello che Dio ha detto. Loro non hanno fatto quello che Dio ha detto. Dio ha detto di prendere al ricco per dare al povero, non ha detto di prendere al povero per dare al ricco. Invece questo è ciò che loro hanno fatto. Denaro per sangue.”
thou take your dreams away
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/8/2014 - 10:37
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Join the Chant

Join the Chant
[1987]
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Nell’LP intitolato “That Total Age” del 1987.

Bugie, oro, armi, fuoco, religione, forza ed odio, libri che bruciano… unisciti al canto!
Ci vedo una sintesi del totalitarismo, e del nazismo in particolare, in chiave “industrial”…
lies, lies, lies, lies
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/8/2014 - 10:07
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Warsaw Ghetto

Warsaw Ghetto
[1985]
Scritta da Bon Harris e Douglas McCarthy.
Singolo del 1985 poi incluso nell’LP intitolato “That Total Age” del 1987.

Non credo che siano molti i brani di musica EBM (Electronic body music)/post-industrial/electronic/industrial rock dedicati all’Olocausto ebraico…

Oops, sorry, quello di sopra è il Ghetto di Gaza sotto attacco israealiano in questi giorni di luglio…
La foto sotto invece è corretta, è presa dal quotidiano israeliano Haaretz e mostra la distruzione del Ghetto di Varsavia da parte dei nazisti…

Oops, sorry, ho di nuovo sbagliato didascalia… è che le due immagini sono così simili, isn’t it!?!
well who's missing the years
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/8/2014 - 09:24
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Bloody Minds

Bloody Minds
The "Bloody Minds" anti-war protest folk song was written in a Furnald Hall dormitory room on Columbia University’s campus in March of 1967, after I discovered that Columbia University was an institutional member of the Pentagon’s Institute for Defense Analyses [IDA] weapons research think-tank and that Columbia University President Grayson Kirk was a member of both IDA’s board of trustees and IDA’s executive committee. The "Bloody Minds" protest folk song was lyrically patterned somewhat after Dylan’s "Masters Of War" protest folk song of the 1960s (which was sung to the melody of the traditional folk song "Nottamun Town" that Jean Ritchie used to sing in the late 1950s and early 1960s).
Come, you Bloody Minds
(continuer)
envoyé par protestfolk 1/8/2014 - 05:44
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Una la verità

Una la verità
2003
Demo de midi
(G.Russo-M.A.Sisini)

Liberamente ispirato al romanzo dei Lev Tolstoj Guerra e pace
Questa è la stesura originale di altro brano, Amala, della stessa Giuni Russo che è stato però pubblicato dieci anni prima. Abbiamo preferito favorire la genesi della canzone, piuttosto che l'ordine di pubblicazione
Ti ho visto perderti in balli e maschere
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 31/7/2014 - 23:21
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Tráva

Tráva
(1965)

Una canzone scritta da Kryl durante il servizio militare. Viene presentata come una canzone contro la guerra in generale, ma secondo me nella prima strofa si trova anche un riferimento concreto alla guerra in Vietnam che era in corso in quegli anni: mi ci fa pensare l'immagine dei “morti dietro il canneto”. Rákosí è una pianta simile alla canna di bambù che è diventata una metafora per i vietnamiti (forse solo in ceco??? non lo so...), a quanto pare proprio ai tempi della guerra: c'è chi la fa risalire ai cappelli o alle case fatte di queste piante, altri sostengono che i soldati vietnamiti si nascondevano tra le canne di “rákosí”. “Rákosník” è una denominazione ampiamente utilizzata anche oggigiorno, purtroppo in modo dispregiativo, in riferimento alla numerosa comunità vietnamita presente in Repubblica Ceca. In questo testo ovviamente la parola non ha nessuna valenza negativa, anzi.
Non... (continuer)
Jen tráva se ptá, proč už se teď nesměji,
(continuer)
envoyé par Stanislava 31/7/2014 - 22:54
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Le stagioni di Anna Frank

Le stagioni di Anna Frank
2014
Le stagioni di Anna Frank

Prosegue febbrile ed appassionata l’attività discografica di Renato Franchi e della sua Orchestrina del Suonatore Jones, andando di pari passo ai loro apprezzatissimi concerti, e a distanza di poco più di un anno da “Filastrocche Scritte Per Strada”, li ritroviamo alle prese con “Le Stagioni Di Anna”, album nato dopo un viaggio/concerto nei campi di concentramento tedeschi di Auschwitz e Birkenau del Gennaio 2011, e dedicato al coraggio e al sorriso di Laura Prati e Adriana Cavalieri. Il disco raccoglie tredici brani tra originali e riletture, che nel loro insieme compongono un vero e proprio concept album sulla grande tragedia della Shoà. Ad impreziosire il tutto è la presenza di alcuni ospiti d’eccezione come il jazzista Max De Aloe, il batterista Gianfranco D’Adda, Alberto Bertoli, la tromba di Fabio Beltramini, nonché lo scrittore e giornalista Claudio... (continuer)
Biciclette e ragazze
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/7/2014 - 21:54
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A las cosas por su nombre

A las cosas por su nombre
2000
A las cosas por su nombre
Sabemos que las buenas palabras
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/7/2014 - 21:18
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Die to Defend Chevron

Die to Defend Chevron
An anti-war and anti-recruitment protest folk song from the 1980s--with some 21st-century updates.
They want you to die for oil
(continuer)
envoyé par protestfolk 31/7/2014 - 17:59
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No Depression (in Heaven)

No Depression (in Heaven)
[1936]
Scritta da Alvin Pleasant "A.P." Delaney Carter (1891-1960)
Ripresa dai New Lost City Ramblers nel loro disco “Songs from the Depression” pubblicato dalla Folkways Records nel 1959.
Più recentemente anche da Levon Helm e da Sheryl Crow.
For fear the hearts of men are failing,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2014 - 13:56
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Talking Hard Luck

Talking Hard Luck
[1936]
Scritta da Lonnie Glosson (1908-2001) armonicista e cantante nato a Judsonia, Arkansas, famoso negli anni 30 e 40.
Il titolo originario è “Arkansas Hard Luck Blues”
Ripresa dai New Lost City Ramblers in un loro disco pubblicato nel 1961 dalla Folkways Records.
Now people, I'm gonna tell you what a hard luck man I really am.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2014 - 12:54
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Arohaina mai

Arohaina mai
[1940]
Written by Tuini Ngawai
Scritta da Tuini Ngawai

"This is regarded as Tuini Ngawai's greatest composition. She wrote it when the men of C Company, 28th (Maori) Battalion were departing from the East Coast for the battlefields of World War II."

"Tuini Ngawai regarded Arohaina Mai as her best composition although she is reputed to have written the words in a few minutes. She wrote it in 1940 following a church service for the men of C Company (Ngati Porou) of the Maori Battalion, and it was first sung publicly at a farewell for them at Tokomaru Bay. It was performed there by her own group, the well-known Te Hokowhitu-a-Tu Concert Party.

It was regarded by many as her masterpiece and an outstanding classic of Maori songwriting; it caused Sir Apirana Ngata to hail Tuini as a composer of genius. The song became the Maori Battalion's unofficial hymn.

Tuini developed the tune from a... (continuer)
Arohaina mai
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 31/7/2014 - 11:50
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Battleship of Maine

Battleship of Maine
[1958]
Una versione molto “alternativa” dell’omonima canzone popolare sciovinista risalente alla guerra ispano-americana del 1898, quella scatenata con il pretesto dell’affondamento della nave da guerra USS Maine mentre si trovava ancorata nel porto de L’Avana a Cuba…

Si trattò quasi sicuramente di un incidente, di un’esplosione interna, oppure di un’operazione di “false flag”, in cui gli USA sono sempre stati maestri, diretta proprio ad innescare un conflitto che si concluse con la sconfitta della Spagna e l’estensione del controllo americano su Cuba, Filippine, Porto Rico e Guam…

La parodia è sicuramente di origine popolare e i New Lost City Ramblers la ripresero in un loro disco pubblicato nel 1958 dalla Folkways Records e poi anche in dischi successivi.
McKinley called for volunteers
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2014 - 10:27
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Jaromír Nohavica: Kometa [Spatřil jsem kometu]

Jaromír Nohavica: Kometa [Spatřil jsem kometu]
[1988]
Testo e musica di Jaromír Nohavica
Nell'album d'esordio "Darmoděj"
Il testo dal sito ufficiale http://www.nohavica.cz/index.html
Spatřil jsem kometu oblohou letěla
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 30/7/2014 - 23:27
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I catturati

I catturati
[1944/2011]
Parole di condannati a morte della Resistenza italiana.
Base musicale e voce recitante di Frankie Hi-Nrg Mc

"I catturati" è una performance che Frankie Hi-Nrg Mc ha realizzato in occasione dell'evento "Per libertà e non per odio" tenuto il 26 aprile 2011 presso il Circolo degli Artisti di Roma.
Le lettere sono tratte dai libri di Malvezzi e Pirelli ("Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana", Einaudi, Torino 1994, quindicesima edizione) e di Avagliano e Le Moli ("Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma", Mursia, Milano 1999).

Gli autori:

Orlando Orlandi Posti, soprannominato Lallo (Roma, 14 marzo 1926 – Roma, 24 marzo 1944), è stato un antifascista e partigiano italiano, martire nell'Eccidio delle Fosse Ardeatine e Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Pietro Benedetti, nato ad Atessa (Chieti) il 29 giugno 1902, ebanista, militante... (continuer)
Oggi, 14, brutta giornata, ma brutta, per me. L'inizio del mio 18° anno di vita è stato disastroso. Questa mattina sono stato svegliato per gli urli potenti del maresciallo che monta di guardia in questa settimana; è un essere indescrivibile per la sua malignità e il suo odio che manifesta verso di noi che siamo inermi nei suoi confronti. Dopo due ore che sono rimasto sdraiato sullo steccato fra il dottore e il maresciallo, viene ad aprirci per la pulizia, e trovandoci a letto e in disordine, incomincia ad inveire specie contro di me; sembra che abbia un'antipatia personale, perché basta una piccola disattenzione nella cella che si scatena verso di me, come se io più piccolo ne fossi responsabile; pazienza, passerà! Dunque dopo quella strillata che è finita con le parole: "oggi non ti darò... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 22:36
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Los yanquis no van al infierno

Los yanquis no van al infierno
1997
Los Olvidados
Recuerda aquellas tribus que el hombre blanco extermino
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/7/2014 - 21:03
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Giorgetta Goletti: La ragazza neutrale

Giorgetta Goletti: La ragazza neutrale
[1914]
Parole di Giovanni Corvetto (1887?-1932), torinese, cronista de La Stampa, autore di molte canzoni per riviste ed operette, tra le quali “Le campane di San Giusto” e “Tripoli, bel suol d’amore”.
Musica di Colombino Arona, compositore poco noto, piemontese anch’egli, autore delle musiche di questa e delle due altre canzoni testè citate.
L’interprete – totalmente sconosciuta - doveva essere pure torinese (c’è una Giorgetta Goletti sepolta a Torino, deceduta il 27 aprile 1988… se è lei, doveva essere ultranovantenne), ma non mi risulta abbia interpretato altre canzoni.

Propongo questa canzoncina tra gli Extra perché non si tratta di una CCG ma il suo testo mi offre l’occasione di ricordare che alla vigilia di quel macello che fu la Grande Guerra l’Italia era neutrale e puttaneggiava (senza offesa per le puttane vere, quelle oneste) con le potenze centrali, con cui era stata alleata... (continuer)
Son tanti i giovanotti a me d’intorno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 15:59

Επίκειται

Επίκειται
Epikeitai
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.

L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
Επίκειται επίκειται
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 30/7/2014 - 13:37
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Gino della Pignone

Gino della Pignone
[1967]
Scritta da Pino Masi o da Alfredo Bandelli o da entrambi.
Nel disco intitolato “Canzoni per il Potere Operaio”, pubblicato da I Dischi del Sole.
Gino è il nome del Manfredi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:58
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Praga

Praga
Parole e musica di Flavio Giurato, ma non so in che anno preciso compose la canzone.
Nell’album intitolato “Il manuale del cantautore”, pubblicato nel 2002.

Praga, notte tre il 20 ed il 21 agosto 1968. L’invasione sovietica. La Primavera che muore in un’estate di morte.
Un gruppazzo per strada
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:36
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La Giulia bianca

La Giulia bianca
[2007]
da "Il manuale del cantautore"

La Storia d’Italia di Flavio Giurato, dalla Resistenza alle lotte operaie del dopoguerra (come quelle al Nuovo Pignone di Firenze, o le feste del Primo Maggio in piazza di Porta San Giovanni a Roma);

… dalla morte di Togliatti (1964) all’assassinio di Pier Paolo Pasolini (1975), bastonato brutalmente e poi massacrato sotto le ruote della sua stessa Alfa Romeo Giulia GT bianca…
Bimba col pugno chiuso e lo sfondo della statua
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:07
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Guided by Hate

Guided by Hate
An anti-war protest folk song written shortly after U.S. Navy warship Vincennes fired a missile at an Iranian airliner on July 3, 1988 and killed nearly 300 civilian passengers.
Sixty-six children, they sat on a jet
(continuer)
envoyé par protestfolk 30/7/2014 - 05:14
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Trigger Happy Hands

Trigger Happy Hands
(2010)
Album: 'Battle For The Sun - Redux Edition'

Q: You have released an anti-war song called - "Trigger Happy Hands". Rock musicians have sung anti-war songs 20, 30 and even 40 years ago, but the war still going on. Do you think it’s all in vain?

Stefan Olsdal: No matter how insignificant we may feel in this world, we still shouldn’t give up. According to Darwin, we are just the machines for survival, but if we agree with this, we are just going to kill each other. I will say a trivial thing: every man in his position should make this world better, that's all. Throughout our career Brian has affected political themes, but now it’s a time to speak in a full voice. We don’t want to become a „new U2” or build a publicity on this, we just tray a mirror to the face of a society.
The world is run by clowns with trigger happy hands
(continuer)
29/7/2014 - 23:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
[1958]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Album: Le pornographe

Les Funérailles d'antan
Chanson française – Georges Brassens – 1958

J'avais traduit « L'uomo » de Guccini et il y avait là un relent d'âme pas très ragoutant. Mais j'avais quand même traduit, juste primo parce que c'était Francesco Guccini, ensuite, deuzio, parce que je dois d'abord traduire pour comprendre, troizio, car il y avait une excellente (que dis-je, une superbe... rien que pour elle, j'aurais tout traduit) introduction de Riccardo Venturi et quatrio, car le Guccini m'avait tellement pompé l'air avec son histoire d'âme que j'ai voulu y mettre aussi une petite introduction à ma façon. On ne se refait pas, même si on se réincarne – en âne, par exemple, comme tu en es le plus estimable représentant.
Et puis, cette conclusion du bon Guccini :

« Seulement quelque chose qui s'envole... (continuer)
Jadis, les parents des morts vous mettaient dans le bain,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/7/2014 - 22:59
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"Humanitarian" NATO

An anti-war folk song that protests against the late 20th-century and early 21st-century USA/NATO policy of "humanitarian" military intervention in foreign countries.
(chorus)
(continuer)
envoyé par protestfolk 29/7/2014 - 20:53
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The Fallacy

An anti-war folk song that protests against 21st-century threats by politicians in Israel, the UK and USA to attack people in Iran.
They threaten still to wage war on Iran
(continuer)
envoyé par protestfolk 29/7/2014 - 19:05

Il ritorno di Gaetano

Il ritorno di Gaetano
[29 luglio 2014]
Da cantarsi sull'aria de
La ballata di Franco Serantini

Non ero affatto nel mio candido lettino, anche perché non è “ino” ed è tutt'altro che candido, quando ho sentito una voce che mi ha detto: “Riccardo!” “Eh!?!?” “Riccardo, svegliati, sono Gaetano.” Mi son trovato davanti un giovanotto ben vestito, con un bel paio di baffi, che parlava con accento di Prào; eh beh, da Prato a qui dove sto io ci vorrà mezz'ora scarsa, del resto, basta fare dieci minuti d'autostrada e il Ponte dell'Indiano... Insomma, avrete tutti capito di chi si tratta. Era venuto, il Bresci, a redarguirmi: “Ora va bene, di canti e canzoni me ne avranno dedicati chissà quanti... ma che te, proprio te, 'un tu ti sia mai messo di buzzo buono a scriverne uno te, di canto, mica mi sfagiola! Sempre bòni voialtri raccoglitori, ma quando si tratta di cimentarsi in prima persona...!” Naturalmente mi son dichiarato... (continuer)
Il ventinove luglio
(continuer)
29/7/2014 - 16:30
Parcours: Gaetano Bresci
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Silvia Baraldini

Silvia Baraldini
[2007]
da "Il manuale del cantautore"

Su Silvia Baraldini (“…una prigioniera politica, una comunista, una combattente per la libertà.”) si veda in particolare Radio Manisco/0516490872 degli AK47.
Silvia Baraldini mette su i calzini nella prigione di Stato
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2014 - 15:56
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Più forte della Morte è l’Amore

Più forte della Morte è l’Amore
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Più forte della Morte è l’Amore
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 29/7/2014 - 15:55
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Brincadeira de Angola

Brincadeira de Angola
[1967]
Scritta da Sérgio Ricardo e Francisco de Assis Pereira, meglio conosciuto come Chico de Assis (1933-), drammaturgo.
Nel disco intitolato “A grande música de Sérgio Ricardo”

La “Brincadeira de Angola” è un metodo d’insegnamento, particolarmente rivolto ai più piccoli, della “capoeira de Angola”, una variante che si oppone alla cosiddetta “capoeira Regional”, e che fu sviluppata negli anni 30 a Salvador de Bahia da Mestre Pastinha, uno dei capoeiristi storici brasiliani…

Bisogna ricordare che la capoeira in Brasile si sviluppò, a partire da rituali di lotta e di danza degli schiavi africani, soprattutto nel periodo dei “quilombos” (si veda al proposito la canzone Zumbi di Jorge Ben Jor), i villaggi costruiti e difesi dagli schiavi fuggiaschi cui i portoghesi davano una caccia feroce. In documenti della prima metà del 600 questi ultimi raccontavano di uno strano modo di combattere... (continuer)
No tempo em que o negro era escravo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2014 - 15:29




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