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Requiem per un nemico ignoto

Antiwar Songs Blog
Requiem per un nemico ignoto
Requiem per un nemico ignoto, una poesia, ed una delle più tremendamente belle, di Gesualdo Bufalino. Finché non compì sessantuno anni, il riservato, appartato e coltissimo professore di Comiso in Sicilia, nulla s’era saputo di lui; su insistenza d’alcuni amici, tra i quali Leonardo Sciascia, pubblicò Diceria dell’untore e si ritrovò catapultato da un giorno […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-14 10:39:00

Good Morning Robin

Antiwar Songs Blog
Good Morning Robin
Da ieri il mondo deve fare a meno di Peter Pan, del professor Keating, di Brainard e del suo Flubber, di Mork e di tanti altri. E di Adrian Cronauer. Per una maledetta depressione e una maledetta cintura. Così lo vorremmo ricordare, Robin Williams, con una delle più belle sequenze della storia del cinema.Con “What […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-13 10:14:00
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Chiomonte come Atene

Chiomonte come Atene
[2014]

Album: Distopico riscatto
Dai palazzi del potere, per distruggere la terra
(continuer)
envoyé par adriana 13/8/2014 - 08:15
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Fedayè

Fedayè
Scritta da Leoncarlo Settimelli, Luciano Francisci ed Eliseo.
Nel disco del Canzoniere Internazionale intitolato “Questa grande umanità ha detto Basta! - Canzoni di lotta di tutto il mondo”, pubblicato da I Dischi Dello Zodiaco nel 1972.

Versione italiana di uno degli inni del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP, o PFLP nell’acronimo inglese), un’organizzazione della resistenza palestinese laica e marxista. Dopo il ritiro del suo storico leader, George Habash, e con la crescente influenza dei gruppi islamici il FPLP ha perso molto consenso, diventando piuttosto marginale. D’altra parte Israele ci ha messo al solito del suo: gli ultimi leader del Fronte sono finiti malamente: Abu Ali Mustafa è stato ucciso dagli israeliani nel 2001 e Ahmad Sa'dat langue in una prigione israeliana, condannato a 30 anni di carcere nel 2008.
Fedayè fedayè
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 22:58
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L’uomo col braccio spezzato

L’uomo col braccio spezzato
[1993?]
Parole e musica di Stefano Giaccone.
In molti dischi delle diverse creature artistico-politiche che Stefano Giaccone ha contribuito a creare nel tempo, dagli Howth Castle, alla Banda di Tirofisso, agli Ishi. Ripresa nel 1998 da Lalli nel suo splendido esordio solista “Tempo di vento”.

Non so esattamente quali pensieri avesse in testa Stefano Giaccone quando scrisse questa che è una delle sue canzoni più belle e ricorrenti... Ma sono anch’io di Torino (anch’io, che pure lui lo è, benchè sia nato a Los Angeles) e in questi versi riconosco la mia città di un tempo: il freddo, la solitudine delle periferie operaie, i cancelli della FIAT... E quell’uomo morente che forse è stato vittima di un incidente sul lavoro, o forse ha cercato di lottare, di sabotare la macchina, e ci ha rimesso la vita perchè è stato lasciato solo...

Spero che Stefano Giaccone capiti da queste parti e possa confutare, correggere o dare corpo a questo mio abbozzo di interpretazione...
Ti alzerai e crederai d'essere un altro
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 21:51

Rétractation

Rétractation
Rétractation

Canzone française – Rétractation – Marco Valdo M.I. – 2014

Le Livre Blanc 9

Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.

Sais-tu, mon ami Lucien l'âne, ce qu'est une rétractation ?

Marco Valdo M.I. mon ami, ou tu me prends pour un ignare ou c'est une figure rhétorique, une façon d'introduire la chose... J'espère pour nos relations que c'est la deuxième de ces suggestions que tu as en tête. J'ai beau être bête comme un âne, de la rétractation, j'en ai entendu parlé et souvent, tu peux en être persuadé. Aurais-tu oublié qui je suis et d'où je viens ? Je sais évidemment que non et que donc,... (continuer)
Le bruit courait qu'Adam
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/8/2014 - 20:32
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Ne ébresszetek fel

Ne ébresszetek fel
[1966]
Hoffmann Ödön írta
Scritta da Ödön Hoffmann
Written by Ödön Hoffmann

Tra le numerose disgrazie prodotte dalla cortina di ferro si deve annoverare anche l'ignoranza totale di tutta una serie di scenari musicali che si erano sviluppati “dall'altra parte”. Abituati com'eravamo a considerare i “paesi socialisti” come in preda all'immobilismo più totale, non ci rendevamo conto che -invece- si viveva e si suonava. Che c'erano anche le pop-star, popolarissime, e che, in fondo, la censura di stato non era certamente più attiva di quella democristiana. Così, immergiamoci nell'Ungheria del 1966; l'anno dopo si tenne addirittura un festival beat di cui si dà conto nella pagina linkata, la quale è -ovviamente- in ungherese. Facciamo la conoscenza di una delle più famose “poppiste” ungheresi dell'epoca, Éva Mikes, sfortunatamente scomparsa nel 1986 per una brutta malattia.

So per esperienza... (continuer)
Álmomban éjjel egy sivatagot láttam, furcsa egy álom volt.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/8/2014 - 19:30
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Run, Nigger, Run

anonyme
Run, Nigger, Run
[Prima metà dell’800]
Una folksong di ignoto autore afro-americano la cui esistenza è già documentata in una raccolta di canti, il “White's Serenaders' Song Book”, pubblicata nel 1851.
Sulla melodia della popolare “Fire in the Mountains”.
Come gran parte delle canzoni popolari, anche di questa le versioni sono molteplici. Quella che contribuisco - dove le prime due strofe sarebbero originali, le seguenti interpolate e le ultime (indicate tra parentesi) sicuramente aggiunte in epoca più recente - è tratta da “American Ballads and Folk Songs” di John ed Alan Lomax, volume originariamente pubblicato nel 1934.
Tra le versioni, da segnalare quella risalente al 1927 del gruppo di Gid Tanner & His Skillet Lickers (testo trovato sull’imprescindibile Mudcat Café), che tuttavia sembra stravolgere l’originaria canzone afro-americana in una più adatta ai bianchi razzisti, considerati versi come... (continuer)
The day is done, night comes down
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 19:11
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Il tempo che resta

Il tempo che resta
[2014]
Testo e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Album: Tutto inizia sempre [2015]
Marco Rovelli (Voce e chitarra)
Francesca Baccolini (Contrabbasso)
Lara Vecoli (Violoncello)
Rocco Marchi (Tastiere)

TUTTO INIZIA SEMPRE



L'album è uscito nella sua veste e col suo titolo definitivo nel marzo 2015: Tutto inizia sempre. Comprende le seguenti canzoni:

1. Il tempo che resta
2. Danse macabre
3. Noi, Chisciotte
4. L'amore al tempo della rivolta
5. Il posto
6. Il ritorno
7. Il Dio che ride
8. Servi
9. Una vita normale
10. Dall'imagine tesa
11. Anarcangeli
12. L'animale e lo spettacolo
13. Serenata

I testi di Marco Rovelli non hanno, e non possono avere, un solo asse. Provengono, quasi sempre, da un'elaborazione della realtà circostante e della sua osservazione che non permette di attribuire pensieri e parole ad una... (continuer)
E resta la mia inappartenenza,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 12/8/2014 - 17:24
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Long Kesh

Long Kesh
[1981]
Parole e musica di Ken McGee
La canzone si trova nel suo disco intitolato “One Step Closer To Home”

Canzone dedicata a Bobby Sands e agli altri hunger strikers che morirono negli H-Block della prigione di Maze (Long Kesh) nel 1981.

“Hunger” del regista londinese Steve McQueen è un film assolutamente da vedere, ma ci vuole un po’ di stomaco perché la ricostruzione del clima che si respirava nell’Ulster di allora e quella della “vita” riservata dall’occupante inglese a Bobby Sands e compagni a Long Kesh è assolutamente realistica… L’interpretazione di Fassbender – poi ancora diretto da McQueen in “Shame” e in “12 Years a Slave” – è davvero magistrale…
As the sun rises high
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 14:26
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Su nombre puede ponerse en verso

Su nombre puede ponerse en verso
[1967]
Scritta da Félix Pita Rodríguez e Pablo Milanés
Nell’EP collettivo della serie “Canción protesta. Casa de las Américas”, 1968

Canzone dedicata al grande uomo politico e combattente vietnamita, in occasione del suo 77° compleanno. Hồ Chí Minh sarebbe poi morto due anni più tardi senza poter vedere il suo paese liberato dagli invasori statunitensi e riunificato.
Porque usted, presidente Ho Chi Minh,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 09:52
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Once por cero

Once por cero
[1970]
Nel disco intitolato “Cuba va”, con canzoni di Pablo Milanés, Silvio Rodríguez e Noel Nicola, pubblicato nel 1971.
Tengo una historia que contar,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/8/2014 - 09:15
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Ma mère la Suisse

Ma mère la Suisse
...troppi anni alle porte di questo paese?
MIA MADRE, LA SVIZZERA
(continuer)
11/8/2014 - 23:25
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Questi anni

Questi anni
[1989]
Parole e musica di Kina (Sergio Milani, Alberto Ventrella e Giampiero Capra, con Beppe Crovella).
Nel disco intitolato “Se ho vinto Se ho perso”, autoprodotto da Stefano Giaccone e Kina su etichetta Blu Bus Dischi.

Quante volte ho ascoltato questa canzone, su vinile e dal vivo!
In questi versi c’è tutta la Torino di quegli anni, un amaro ma rabbioso bilancio del “decennio perduto” inaugurato con la marcia dei 40.000 quadri FIAT dell’ottobre 1980 e chiuso dagli ultimi fuochi della lotta armata, gli anni del “riflusso” e della fine di ogni illusione rivoluzionaria.
Ma anche gli anni del rafforzamento e dell’espansione dei Centri Sociali Occupati ed Autogestiti, ai quali “Se ho vinto Se ho perso” è dedicato, come dichiarato dagli autori all’inizio del fittissimo opuscolo che accompagna il disco.
Non chiedetemi se ho vinto o se ho perso... siete voi ad aver perduto, voi tutti meno umani...
So ancora guardare in alto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/8/2014 - 23:02
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L'Uno (La pace è un cormorano)

L'Uno (La pace è un cormorano)
Dopo anni, Claudio Cormio ha interpretato la canzone a Fosdinovo il 3 agosto 2014, in occasione della 10a edizione di Fino al Cuore della Rivolta. Un inedito assoluto che Claudio Cormio ha così spiegato: "Si tratta di una canzone che il Mea (così tra gli amici veniva chiamato Ivan Della Mea, ndr) scrisse nel 1991 ai tempi della 1a Guerra del Golfo, quella di papà Bush. E' basata su quella che fu la foto-simbolo di quella guerra, il cormorano completamente imbrattato di petrolio. Una foto che poi si dimostrò un falso."
Riccardo Venturi 11/8/2014 - 21:48
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Maddalena di Val Susa

Maddalena di Val Susa

IN VIAGGIO CON STELLINA
di Riccardo Venturi









Qualche tempo fa, in luoghi lontani e vicinissimi al tempo stesso, sono stato un po' in viaggio con Stellina.




Stellina la si vede nella foto; è una cagnetta che definire simpatica sarebbe troppo poco. Più che altro, è una cagnetta che, per certi impervi sentieri, va da sola. Ha, per modo di dire, una "padrona" (*); volendo, ha pure tutta la bardatura necessaria per l'attacco del guinzaglio; solo che la sua "padrona", per tutto dire, il guinzaglio non lo ama affatto. Specialmente quando la lascia libera su quei sentieri di cui parlavo prima; su quei sentieri, dopo un po', ci sono ben altri guinzagli, riservati stavolta a tutta una popolazione.




E così Stellina si scatena; con le sue zampette e vedendo il mondo da un'angolazione, presumo, parecchio differente dalla nostra, percorre i sentieri con sicurezza ma seguendo... (continuer)
11/8/2014 - 20:21
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La spigolatrice di Sapri

La spigolatrice di Sapri
Poesia di Luigi Mercantini (1857)
A poem by Luigi Mercantini (1857)
Musica e interpretazione di Mjriam Masciandaro (2013)
Music and performance by Mjriam Masciandaro (2013)

La Spigolatrice di Sapri è rimasta letteralmente per mesi in approvazione; un po' per qualche dubbio intrinseco, un po' per reperire una sua eventuale versione musicata (che è stata finalmente reperita per opera della giovane cantautrice napoletana Mjriam Masciandaro) e un po' per quella speciale caratteristica di questo sito, che è la sua totale mancanza di fretta. Oggi finalmente la pagina viene costruita, anche perché la figura di Carlo Pisacane, tolta dall'iconografia prettamente “risorgimentale” in cui è stata costretta (non ultimamente proprio grazie alla famosa poesia di Mercantini), è stata finalmente ricondotta alle sue vere connotazioni di rivoluzionario socialista e anarchico. Connotazioni peraltro chiaramente... (continuer)
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 11/8/2014 - 19:16
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Ciegas banderas

Ciegas banderas
[1984]
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Ciertos hombres para distinguirse
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/8/2014 - 16:24
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Mandarinas

Mandarinas
[1984]
Parole e musica di Víctor Heredia.
Nel disco intitolato “Solo quiero la vida”.

Come Carta a Maria Cristina e Mara, un’altra canzone che Heredia ha dedicato alla sorella María Cristina Cournou, sequestrata e desaparecida dal 17 giugno del 1976, insieme al suo compagno, lo scrittore Claudio Nicolás Grandi. María Cristina aveva 28 anni ed era incinta di quattro mesi; Claudio Nicolás aveva 31 anni. La loro scomparsa, per mano dei genocidi della dittatura argentina, lasciò orfana la loro figlioletta Yamila di due anni.



“Buscando mandarinas”. El secuestro y la desaparición de Maria Cristina Cournou (hermana de Victor Heredia), y su esposo, el poeta Nicolás Grandi.

(Bernart Bartleby)
Recuerdo cuando niño
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/8/2014 - 15:57
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Ballad Of Hollis Brown

Ballad Of Hollis Brown
Bella anche la cover dei Nazareth
topogigio 11/8/2014 - 15:38
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This Little Place Called Ireland

This Little Place Called Ireland
[1974]
Scritta da Liam Tiernan, membro del gruppo di Belfast capitanato da Paddy McGuigan, The Barleycorn.
Nell’album dei Barleycorn intitolato “The Winds Are Singing Freedom”
When my days were filled with brightness and my mind was filled with dreams
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/8/2014 - 14:45
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Cento fiori son sbocciati

Cento fiori son sbocciati
[2014]

Da "Come il soffitto di una chiesa bombardata", split tra Contrasto e Kalashnikov Collective.
Compagni, proletari, studenti ed operai
(continuer)
envoyé par adriana 11/8/2014 - 13:02
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ZOMO na Legnickiej

Tanto per ricordare

krzyś 11/8/2014 - 04:29
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Życie to nie teatr

Życie to nie teatr
Życie to jest teatr, mówisz ciągle, opowiadasz,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 11/8/2014 - 02:49
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Ballada o Bieli

Ballada o Bieli
10 agosto 2014
LA BALLATA DEL BIANCO
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/8/2014 - 23:31
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Schefferville, le dernier train

Schefferville, le dernier train
Chanson québécoise de langue française – Schefferville, le dernier train – Michel Rivard – 1983



Comme, Lucien l'âne mon ami, comme tu disais l'autre jour en commentaire à une autre chanson : « « Pensez-vous que ne voulons pas rester ?
Ici nous sommes nés et ici nous voudrions vivre. »...
On dit et on pense la même chose dans le grand Nord québécois... »

Je m'en souviens bien, c'était une chanson de Calabre ; un coin situé on ne peut plus au Sud de l'Italie. C'était « Si dìcie c'all'Italia avim' a libbertà ». Tu l'avais traduite, d'ailleurs. Ce qui devait bien donner comme titre : « ON DIT QU'EN ITALIE NOUS AVONS LA LIBERTÉ ».

Et toi, mon ami l'âne Lucien, tu voulais qu'on mette ici la chanson de Michel Rivard : Schefferville, le dernier train ... La voici. On y découvrira qu'au nord, au Grand Nord, comme au Sud, au grand Sud, c'est partout pareil, c'est toujours la même chose, comme... (continuer)
Il n’y a plus rien au Roxy
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/8/2014 - 13:31
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Prośba o piosenkę

La pallottola di una canzone a sei colpi.
k 10/8/2014 - 03:17
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Somos Sur

Somos Sur
Un articolo di Eduardo Galeano su Gaza.



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GAZA

Por Eduardo Galeano

Para justificarse, el terrorismo de Estado fabrica terroristas: siembra odio y cosecha coartadas. Todo indica que esta carnicería de Gaza, que según sus autores quiere acabar con los terroristas, logrará multiplicarlos.

Desde 1948, los palestinos viven condenados a humillación perpetua. No pueden ni respirar sin permiso. Han perdido su patria, sus tierras, su agua, su libertad, su todo. Ni siquiera tienen derecho a elegir sus gobernantes. Cuando votan a quien no deben votar, son castigados. Gaza está siendo castigada. Se convirtió en una ratonera sin salida, desde que Hamas ganó limpiamente las elecciones en el año 2006. Algo parecido había ocurrido en 1932, cuando el Partido Comunista triunfó en las elecciones de El Salvador. Bañados en sangre, los salvadoreños expiaron su mala conducta y desde entonces... (continuer)
9/8/2014 - 23:13
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Amleto

Amleto
In occasione -finalmente- dell'inserimento del video di questa canzone, e soprattutto della ricostituzione degli Apuamater, essa è stata tolta dagli "Extra", e sarebbe stato opportuno farlo prima. Lunga vita agli Apuamater!
Riccardo Venturi 9/8/2014 - 22:18
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Ciente veleni - Sguarracino

Ciente veleni - Sguarracino
[2011]
De Falco - E Zézi
'O Guarracino - Tradizionale.
Album: Ciente paise. Tra cient'anne e ciente mise torna l'acqua a li paise - Vesuvio.
Massimo Mollo (Voce e chitarra)
Maurizio Saccone (Sax)
Antonello Paliotti (Chitarra battente, plettri)
Angelo Di Falco (Putipù)
Massimo Ferrante (Marranzano, chitarra e voce)
Maura Sciullo e Pasquale Terracciano (Tamburelli)
Marzia del Giudice (Castagnette)
Enzo Salerno (Basso)
Roberto Sansone (Batteria)
Gatti Distratti (Rumori)




Un brano straordinario che potremmo chiamare della “nuova tradizione”. Nell'anno del Signore 2011, di grazia e (soprattutto) disgrazia, il Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco, attivo fin dai primi anni '70 e che vide le prime gesta di un giovanissimo Daniele Sepe mentre -tra le altre amene cose- esplodeva la fabbrica Flobert di Sant'Anastasia, decise di trasportarci a tutti quanti a farci fare un bel giro... (continuer)
Appillatev' o naso
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2014 - 20:08

Mahurini, il panzone di Predappio

Antiwar Songs Blog
Mahurini, il panzone di Predappio
Non molto tempo fa avevamo proposto una canzone, The Gold in Africa di Neville Marcano « The Tiger » proveniente da Trinidad e Tobago : un calypso composto all’epoca dell’aggressione fascista italiana all’Etiopia, rivolto espressamente contro Benito Mussolini. Un’autentica particolarità che oggi ripetiamo spingendoci ancor più lontano : nell’antipodale Aotearoa, vale a dire il nome con cui il popolo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-09 17:46:00

Addio padre / Bu njekoon ndawal

Addio padre / Bu njekoon ndawal
[2013]
Tradizionale
Testo wolof di Dudù Kouate
Album: Folk&Peace - Cantautori contro la guerra
(Versione per Emergency)
Versione inedita in:
Fino al cuore della Rivolta - Volume 1
(Cofanetto di 3 cd per il decennale del Festival di Fosdinovo)



Si tratta, nella parte italiana, di una versione di Addio padre e madre addio, una delle più note canzoni popolari italiane dell'epoca della Grande Guerra, raccolta nel 1978 da Sandra Boninelli a Martinengo (BG) e pubblicata nel 2013, solo con la voce della Boninelli, sul cd Folk&Peace – Cantautori contro la guerra, un progetto che a suo tempo aveva preparato Alberto Cesa del gruppo Cantovivo. La sorella di Cesa, Ita, per ricordare la figura del fratello ha deciso di pubblicare il cd per Emergency. In questa versione inedita si aggiunge il musicista griot Dudù Kouate, che da 20 anni vive e lavora a Bergamo, e che canta e suona il kalam.

Addio padre e madre addio
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/8/2014 - 16:01




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