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Jaromír Nohavica: Kometa [Spatřil jsem kometu]

Jaromír Nohavica: Kometa [Spatřil jsem kometu]
[1988]
Testo e musica di Jaromír Nohavica
Nell'album d'esordio "Darmoděj"
Il testo dal sito ufficiale http://www.nohavica.cz/index.html
Spatřil jsem kometu oblohou letěla
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 30/7/2014 - 23:27
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I catturati

I catturati
[1944/2011]
Parole di condannati a morte della Resistenza italiana.
Base musicale e voce recitante di Frankie Hi-Nrg Mc

"I catturati" è una performance che Frankie Hi-Nrg Mc ha realizzato in occasione dell'evento "Per libertà e non per odio" tenuto il 26 aprile 2011 presso il Circolo degli Artisti di Roma.
Le lettere sono tratte dai libri di Malvezzi e Pirelli ("Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana", Einaudi, Torino 1994, quindicesima edizione) e di Avagliano e Le Moli ("Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma", Mursia, Milano 1999).

Gli autori:

Orlando Orlandi Posti, soprannominato Lallo (Roma, 14 marzo 1926 – Roma, 24 marzo 1944), è stato un antifascista e partigiano italiano, martire nell'Eccidio delle Fosse Ardeatine e Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.

Pietro Benedetti, nato ad Atessa (Chieti) il 29 giugno 1902, ebanista, militante... (continuer)
Oggi, 14, brutta giornata, ma brutta, per me. L'inizio del mio 18° anno di vita è stato disastroso. Questa mattina sono stato svegliato per gli urli potenti del maresciallo che monta di guardia in questa settimana; è un essere indescrivibile per la sua malignità e il suo odio che manifesta verso di noi che siamo inermi nei suoi confronti. Dopo due ore che sono rimasto sdraiato sullo steccato fra il dottore e il maresciallo, viene ad aprirci per la pulizia, e trovandoci a letto e in disordine, incomincia ad inveire specie contro di me; sembra che abbia un'antipatia personale, perché basta una piccola disattenzione nella cella che si scatena verso di me, come se io più piccolo ne fossi responsabile; pazienza, passerà! Dunque dopo quella strillata che è finita con le parole: "oggi non ti darò... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 22:36
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Los yanquis no van al infierno

Los yanquis no van al infierno
1997
Los Olvidados
Recuerda aquellas tribus que el hombre blanco extermino
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/7/2014 - 21:03
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Giorgetta Goletti: La ragazza neutrale

Giorgetta Goletti: La ragazza neutrale
[1914]
Parole di Giovanni Corvetto (1887?-1932), torinese, cronista de La Stampa, autore di molte canzoni per riviste ed operette, tra le quali “Le campane di San Giusto” e “Tripoli, bel suol d’amore”.
Musica di Colombino Arona, compositore poco noto, piemontese anch’egli, autore delle musiche di questa e delle due altre canzoni testè citate.
L’interprete – totalmente sconosciuta - doveva essere pure torinese (c’è una Giorgetta Goletti sepolta a Torino, deceduta il 27 aprile 1988… se è lei, doveva essere ultranovantenne), ma non mi risulta abbia interpretato altre canzoni.

Propongo questa canzoncina tra gli Extra perché non si tratta di una CCG ma il suo testo mi offre l’occasione di ricordare che alla vigilia di quel macello che fu la Grande Guerra l’Italia era neutrale e puttaneggiava (senza offesa per le puttane vere, quelle oneste) con le potenze centrali, con cui era stata alleata... (continuer)
Son tanti i giovanotti a me d’intorno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 15:59

Επίκειται

Επίκειται
Epikeitai
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.

L’introduzione che segue è tratta da un paio... (continuer)
Επίκειται επίκειται
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 30/7/2014 - 13:37

Lettori inaspettati

Antiwar Songs Blog
Lettori inaspettati
  Forse non lo si dovrebbe dire nelle “Canzoni contro la guerra”, ma del resto quella dedicata a Lili Marleen  è una pagina con uno status del tutto speciale. La traduzione della canzone in lingua macedone è stata ripresa, ebbene sì, da un intero articolo di due pagine (di Aleksandar Stojčevski, che è anche l’autore […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-30 12:10:00
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Gino della Pignone

Gino della Pignone
[1967]
Scritta da Pino Masi o da Alfredo Bandelli o da entrambi.
Nel disco intitolato “Canzoni per il Potere Operaio”, pubblicato da I Dischi del Sole.
Gino è il nome del Manfredi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:58
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Praga

Praga
Parole e musica di Flavio Giurato, ma non so in che anno preciso compose la canzone.
Nell’album intitolato “Il manuale del cantautore”, pubblicato nel 2002.

Praga, notte tre il 20 ed il 21 agosto 1968. L’invasione sovietica. La Primavera che muore in un’estate di morte.
Un gruppazzo per strada
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:36
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La Giulia bianca

La Giulia bianca
[2007]
da "Il manuale del cantautore"

La Storia d’Italia di Flavio Giurato, dalla Resistenza alle lotte operaie del dopoguerra (come quelle al Nuovo Pignone di Firenze, o le feste del Primo Maggio in piazza di Porta San Giovanni a Roma);

… dalla morte di Togliatti (1964) all’assassinio di Pier Paolo Pasolini (1975), bastonato brutalmente e poi massacrato sotto le ruote della sua stessa Alfa Romeo Giulia GT bianca…
Bimba col pugno chiuso e lo sfondo della statua
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2014 - 10:07
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Guided by Hate

Guided by Hate
An anti-war protest folk song written shortly after U.S. Navy warship Vincennes fired a missile at an Iranian airliner on July 3, 1988 and killed nearly 300 civilian passengers.
Sixty-six children, they sat on a jet
(continuer)
envoyé par protestfolk 30/7/2014 - 05:14
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Trigger Happy Hands

Trigger Happy Hands
(2010)
Album: 'Battle For The Sun - Redux Edition'

Q: You have released an anti-war song called - "Trigger Happy Hands". Rock musicians have sung anti-war songs 20, 30 and even 40 years ago, but the war still going on. Do you think it’s all in vain?

Stefan Olsdal: No matter how insignificant we may feel in this world, we still shouldn’t give up. According to Darwin, we are just the machines for survival, but if we agree with this, we are just going to kill each other. I will say a trivial thing: every man in his position should make this world better, that's all. Throughout our career Brian has affected political themes, but now it’s a time to speak in a full voice. We don’t want to become a „new U2” or build a publicity on this, we just tray a mirror to the face of a society.
The world is run by clowns with trigger happy hands
(continuer)
29/7/2014 - 23:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
[1958]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Album: Le pornographe

Les Funérailles d'antan
Chanson française – Georges Brassens – 1958

J'avais traduit « L'uomo » de Guccini et il y avait là un relent d'âme pas très ragoutant. Mais j'avais quand même traduit, juste primo parce que c'était Francesco Guccini, ensuite, deuzio, parce que je dois d'abord traduire pour comprendre, troizio, car il y avait une excellente (que dis-je, une superbe... rien que pour elle, j'aurais tout traduit) introduction de Riccardo Venturi et quatrio, car le Guccini m'avait tellement pompé l'air avec son histoire d'âme que j'ai voulu y mettre aussi une petite introduction à ma façon. On ne se refait pas, même si on se réincarne – en âne, par exemple, comme tu en es le plus estimable représentant.
Et puis, cette conclusion du bon Guccini :

« Seulement quelque chose qui s'envole... (continuer)
Jadis, les parents des morts vous mettaient dans le bain,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/7/2014 - 22:59
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"Humanitarian" NATO

An anti-war folk song that protests against the late 20th-century and early 21st-century USA/NATO policy of "humanitarian" military intervention in foreign countries.
(chorus)
(continuer)
envoyé par protestfolk 29/7/2014 - 20:53

Ma stanotte la guerra è finita…

Antiwar Songs Blog
Ma stanotte la guerra è finita…
Il ventotto luglio di cent’anni fa segnava l’inizio della « grande guerra ». Quella in cui, finalmente, l’Europa decise di mandare integralmente al macello le sue masse contadine, quella del primo uso dei gas letali, quella del milione di morti della battaglia della Somme,  la preferita del protagonista della famosa canzone di Brassens. Abbiamo finalmente […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-29 20:23:00
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The Fallacy

The Fallacy
An anti-war folk song that protests against 21st-century threats by politicians in Israel, the UK and USA to attack people in Iran.
They threaten still to wage war on Iran
(continuer)
envoyé par protestfolk 29/7/2014 - 19:05

Il ritorno di Gaetano

Il ritorno di Gaetano
[29 luglio 2014]
Da cantarsi sull'aria de
La ballata di Franco Serantini

Non ero affatto nel mio candido lettino, anche perché non è “ino” ed è tutt'altro che candido, quando ho sentito una voce che mi ha detto: “Riccardo!” “Eh!?!?” “Riccardo, svegliati, sono Gaetano.” Mi son trovato davanti un giovanotto ben vestito, con un bel paio di baffi, che parlava con accento di Prào; eh beh, da Prato a qui dove sto io ci vorrà mezz'ora scarsa, del resto, basta fare dieci minuti d'autostrada e il Ponte dell'Indiano... Insomma, avrete tutti capito di chi si tratta. Era venuto, il Bresci, a redarguirmi: “Ora va bene, di canti e canzoni me ne avranno dedicati chissà quanti... ma che te, proprio te, 'un tu ti sia mai messo di buzzo buono a scriverne uno te, di canto, mica mi sfagiola! Sempre bòni voialtri raccoglitori, ma quando si tratta di cimentarsi in prima persona...!” Naturalmente mi son dichiarato... (continuer)
Il ventinove luglio
(continuer)
29/7/2014 - 16:30
Parcours: Gaetano Bresci
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Silvia Baraldini

Silvia Baraldini
[2007]
da "Il manuale del cantautore"

Su Silvia Baraldini (“…una prigioniera politica, una comunista, una combattente per la libertà.”) si veda in particolare Radio Manisco/0516490872 degli AK47.
Silvia Baraldini mette su i calzini nella prigione di Stato
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2014 - 15:56
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Più forte della Morte è l’Amore

Più forte della Morte è l’Amore
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Più forte della Morte è l’Amore
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 29/7/2014 - 15:55
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Brincadeira de Angola

Brincadeira de Angola
[1967]
Scritta da Sérgio Ricardo e Francisco de Assis Pereira, meglio conosciuto come Chico de Assis (1933-), drammaturgo.
Nel disco intitolato “A grande música de Sérgio Ricardo”

La “Brincadeira de Angola” è un metodo d’insegnamento, particolarmente rivolto ai più piccoli, della “capoeira de Angola”, una variante che si oppone alla cosiddetta “capoeira Regional”, e che fu sviluppata negli anni 30 a Salvador de Bahia da Mestre Pastinha, uno dei capoeiristi storici brasiliani…

Bisogna ricordare che la capoeira in Brasile si sviluppò, a partire da rituali di lotta e di danza degli schiavi africani, soprattutto nel periodo dei “quilombos” (si veda al proposito la canzone Zumbi di Jorge Ben Jor), i villaggi costruiti e difesi dagli schiavi fuggiaschi cui i portoghesi davano una caccia feroce. In documenti della prima metà del 600 questi ultimi raccontavano di uno strano modo di combattere... (continuer)
No tempo em que o negro era escravo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2014 - 15:29

Il canto di Bresci

anonyme
Il canto di Bresci
[ca. 1902]
Sull'aria del "Caserio" di Pietro Gori

Come informano Catanuto/Schirone (a pagina 159 del "Canto anarchico in Italia", da dove il testo è ripreso), "trattasi di una versione in italiano di un canto a Bresci, su aria del Caserio, apparso in Argentina. È una chiara traduzione "a braccio" di un testo in lingua spagnola, non adattata al motivo musicale indicato". Catanuto e Schirone ripresero questo testo da Jona/Liberovici (in pieno Cantacronache, quindi), Il 29 luglio del 1900, p. 86. Si aggiunga che, del "Caserio", non solo la melodia ma anche alcuni versi venivano ripresi. [RV]
Il 24 maggio 1901
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 29/7/2014 - 15:16
Parcours: Gaetano Bresci
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Everything Is Broken

Everything Is Broken
[1989]
Parole e musica di Bob Dylan
Nell’album intitolato “Oh Mercy”

In “Everything is Broken” Dylan prosegue il discorso iniziato in Political World, la canzone che apre il disco: questo mondo non può funzionare perché è già a pezzi… Come dargli torto? Specie se ripensiamo un attimo alle immagini di morte e distruzione che in questi giorni ci scorrono sotto gli occhi: corpi spezzati, ossa spaccate, trattati spezzati, patti spezzati, c’è chi ha piegato, distorto, tradito, infranto le regole minime dell’umana convivenza, del rispetto della dignità umana…
Broken lines, broken strings
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2014 - 11:55

Σφύριξε (Η σφυρίχτρα made in U.S.A.)

Σφύριξε (Η σφυρίχτρα made in U.S.A.)
Sfýrixe (I sfyríhtra made in U.S.A.)
[1970-71]
Στίχοι: Νίκος Δαμίγος
Μουσική: Χρήστος Λουρετζής
Parole: Nikos Damigos
Musica: Christos Louretzís
In “Τα τραγούδια της εξορίας (1967-71)”, “Le canzoni del confino (1967-71)”, un CD realizzato a partire da alcune registrazioni su magnetofono compiute clandestinamente da Nikos Damigos, Christos Louretzís, Kyriakos Ypsilandis (Κυριάκος Υψηλάντης) e altri detenuti politici che i fascisti allora al potere in Grecia spedirono al confino nei tanti campi di prigionia allestiti sulle isole dell’Egeo, come Makronissos, Gyaros e Leros. La registrazione fu realizzata nel campo di Partheni a Leros ma i brani furono scritti da Damigos nel suo peregrinare, grazie ai frequenti trasferimenti, tra l’isola di Gyaros - per molti il primo campo di transito - e il campo di Lakkì, che come quello di Partheni si trovava sull’isola di Leros.

L’introduzione che... (continuer)
Σφύριξε, σφύριξε
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby e Gian Piero Testa 29/7/2014 - 09:58
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Palestine Lives!

Palestine Lives!
"Palestine Lives!" was written during the 1970s when the Israeli establishment was then unwilling to even sit down at the negotiating table with the representatives of the Palestine Liberation Organization [PLO] that was recognized as a legitimate political organization by most members of the United Nations. But the folks who control the U.S. media conglomerates still don’t appear very eager to provide much airplay for U.S. folk songs that support the right of all Palestinians to return to their homeland and exercise their democratic right of national self-determination.
(chorus)
(continuer)
envoyé par protestfolk 28/7/2014 - 20:27
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Unchain Utopia

Unchain Utopia
Album: The Quantum Enigma - 2014
We're in a time where all enterprises fall
(continuer)
28/7/2014 - 18:10
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Checkpoint

Checkpoint
[2014]

Perché ho scritto la canzone “Checkpoint” e ho rivelato l’apartheid di cui sono stato testimone in Palestina.

Di Jasiri X

30 gennaio 2014

Onestamente, non avevo alcuna intenzione di scrivere una canzone basata sul viaggio che ho fatto di recente in Palestina e a Israele, in quanto parte di una delegazione di attivisti e artisti afro-americani, sponsorizzati del Centro Carter. Ho ancora difficoltà a elaborare quello di cui sono stato testimone. Ho passato gran parte del viaggio a cercare di capire come un gruppo di esseri umani poteva essere così disumano verso un altro gruppo di esseri umani. Non riesco ancora a capirlo. Il quarto dei sette giorni del viaggio volevo tornare a casa. L’intensità mentale di quello che vedevo e la brutalità delle storie che sentivo avevano un impatto negativo su di me, al punto in cui ne avevo abbastanza.

In uno dei pochi momenti “leggeri” del viaggio,... (continuer)
Journal of the hard times tales from the dark side
(continuer)
28/7/2014 - 15:56
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A praça é do povo

A praça é do povo
[1967]
Scritta da Sérgio Ricardo e Glauber Rocha (1939-1981), grande regista e sceneggiatore, esponente del Cinéma Nôvo brasiliano, autore di pellicole come Deus e o Diabo na terra do sol, alla cui colonna sonora collaborò Sérgio Ricardo.
Nel disco intitolato “A grande música de Sérgio Ricardo”

“A praça é do povo como o céu é do condor” sono versi del poeta Antônio de Castro Alves (1847-1881), uno dei più importanti di quel secolo, capostipite della cultura democratica e convinto abolizionista in un Brasile dove la schiavitù venne abolita (ma solo ufficialmente) nel 1888.
A praça é do povo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 15:19
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Araguaia

Araguaia
[1979]
Parole e musica di Ednardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’autore.

Ednardo non è certo stato uno dei nomi più noti della MPB, ma nel 1979 scrisse questa canzone su fatti di cui all’epoca forse nemmeno il grande Chico Buarque sapeva nulla…

“Araguaya - A conspiração do silêncio” è il titolo emblematico di un film abbastanza recente (2004) diretto da Ronaldo Duque… Già, perché nella selva amazzonica, lungo il fiume Araguaia, a metà degli anni 60 venne creato un focolaio guerrigliero di matrice castrista-maoista, a partire dal quale il Partito Comunista brasiliano intendeva lanciare la Rivoluzione generale nel paese. Per l’esercito del regime fascista salito al potere con il golpe del 1964 la guerriglia di Araguaia divenne subito un’occasione di studio e di elaborazione delle tecniche contro-insurrezionali, affinate con gli istruttori statunitensi a Panama… Infatti,... (continuer)
Quando eu me banho no meu Araguaia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 14:30
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Clube da esquina nº 2

Clube da esquina nº 2
[1972]
Scritta da Lô Borges, Márcio Borges e Milton Nascimento
La canzone che dà il titolo all’album “Clube da esquina” di Milton Nascimento.

Una canzone piuttosto esplicita che parla di ragazzi nelle strade, di uomini e di sogni che non invecchiano, di fiumi di gente sull’asfalto bollente e di gas lacrimogeni…
Porque se chamava moço
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 11:31
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Dharamsala

Dharamsala
2013
Medioevo
Bardo Thodol:
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/7/2014 - 11:17
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Piccola ballata dell’infibulazione

Piccola ballata dell’infibulazione
(testo e musica di Anna Luppi e Massimo Minotti)

L'infibulazione (dal latino fibula, spilla) è una mutilazione genitale femminile. Consiste nell'asportazione della clitoride (escissione), delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra vaginali con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.
Ha origine esclusivamente culturale, e oggi è adottata e praticata soprattutto in molte società in Africa, nella penisola araba e nel sud-est asiatico.
Stai zitto sennò ci sentono...
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/7/2014 - 11:14
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Somos todos iguais nesta noite (É o circo de novo)

Somos todos iguais nesta noite (É o circo de novo)
[1977]
Scritta da Ivan Lins e Vitor Martins
Nel disco di Ivan Lins dallo steso titolo, “Somos todos iguais nesta noite”

La vita nel circo come metafora della vita nel Brasile sprofondato nella notte della dittatura, dove gli attori sono inevitabilemente o domatori o domati…
Somos todos iguais nesta noite
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 11:06
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Nazione strana

Nazione strana
2014
Sta tornu
Dimme ce buei de mie
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/7/2014 - 10:30
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Como nossos pais

Como nossos pais
[1976]
Parole e musica di Antonio Carlos Belchior o, semplicemente, Belchior (1946-), cantautore nordestino.
La canzone che apre il disco di Elis Regina intitolato “Falso Brilhante”

Un’esortazione ai giovani suoi contemporanei a smetterla di vivere come i loro genitori, apatici, indifferenti, chiusi in casa a contare i soldi, ma a prendere coscienza e a lottare contro la dittatura…
Não quero lhe falar, meu grande amor
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 10:23
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Eu quero é botar meu bloco na rua

Eu quero é botar meu bloco na rua
[1972]
Parole e musica di Sérgio Sampaio, misconosciuto e “maledetto” esponente della MPB.
E’ la canzone cha dà il titolo al suo disco d’esordio, pubblicato nel 1973.

Negli anni della dittatura le città brasiliane erano militarizzate, pattuglie ad ogni angolo di strada per impedire, assembramenti, manifestazioni e proteste.

In questa sua canzone Sérgio Sampaio, misconosciuto e “maledetto” esponente della MPB, esprimeva la sua speranza che le strade tornassero alla gente, ai “blocos de samba”, e che i militari, chiamati con satira e disprezzo Durango Kid, la finissero con la loro violenza e tracotanza da cowboys e sparissero per sempre…
Há quem diga que eu dormi de touca
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2014 - 09:57
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Tocaia

Tocaia
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).

Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continuer)
Baixava a noite na mata
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 22:01
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Canto americano

Canto americano
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

“[...] No campo especifico da música popular é do conhecimento de todos as perseguições enfrentadas por compositores como Chico Buarque, Geraldo Vandré, Taiguara e muitos outros que lutavam contra o arbítrio que imperava no Departamento Nacional de Censura, órgão oficial do governo com autonomia para monitorar a produção intelectual do país. Apesar de todas as dificuldades era necessário não se deixar esmorecer, fraquejar naquele momento seria desastroso e um ato de covardia diante da pátria e do que ela significava para cada um de nós.

No meio desse tiroteio alguns nomes se destacavam, e alem dos já citados um se fez vibrante, inconformado, realista e determinado, era o paulista Sergio Ricardo. Construindo sua carreira de cantor, compositor e cineasta desde... (continuer)
Bésame rosa de sangue
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 20:37
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Banderas rotas

Banderas rotas
[1989]

Album:Trilce

Banderas Rotas. Cuasimemorias
Autor: José Antonio Labordeta
Editorial: La Esfera de los Libros

Año de publicación: 2001

Banderas rotas son las memorias o, mejor cuasimemorias como prefiere el autor, de un ser humano, nacidas a veces en el coracón y otras en el cerebro. El currículo estrambótico de una generación idealista que vivió el salvaje conflicto de la guerra civil y la interminable posguerra y se ocupó de menesteres inútiles como derrocar una dictadura y llevar a cabo el largo peregrinar de la democracia.

He puesto sobre mi mesa
(continuer)
envoyé par adriana 27/7/2014 - 20:24
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Calabouço

Calabouço
[1968]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’artista, pubblicato nel 1973

Si veda anche Menino di Milton Nascimento, dalla cui pagina riprendo l’introduzione.

Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.

Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.

Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e lanci di pietre. Mentre... (continuer)
Olho aberto ouvido atento
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envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 18:38
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Storia di un’osteria

Storia di un’osteria
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Suprema sintesi della storia del fascismo, dagli splendidi albori alla squallida fine...

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane,... (continuer)
Storia de ’n’osteria
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envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:12

Una brutta ventata

Una brutta ventata
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Bella signora
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envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:10
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Il rondone

Il rondone
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili... (continuer)
Con l’orecchio ai motori
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:09
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A noi mo'

A noi mo'
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
A noi! Mò
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:03
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Il colpo di vuoto

Il colpo di vuoto
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"

Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).

Recensione di Gasolio da Debaser

I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.

L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Diciott'anni e un giorno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:02
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Le Clandestin

Le Clandestin
(2000)
Album: "En attendant les caravanes"
Il vagabonde et s'enveloppe
(continuer)
26/7/2014 - 21:54
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Rue de Panam

Rue de Panam
Album: Rue du Temps (1997)

avec Les Hurlements d'Léo

Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
Dans une rue de Paname
(continuer)
26/7/2014 - 17:49
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Alle barricate

Alle barricate
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Agosto del '22 l'Italia è rastrellata
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:45
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Ottavo chilometro

Ottavo chilometro
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Danno gli occhi alla Pioggia nella Notte più nera
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:44
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Non finisce qui

Non finisce qui
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Vostro Onore, vostro Onore
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:41
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Le impiraresse

Le impiraresse
Version française – LES EMPERLEUSES – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne (vénitien) – Le Impiraresse – Luisa Ronchini – 1977
D'après la version italienne de Rino De Michele d'une canzone de la seconde moitié du XIXième siècle

Chant de lutte recueilli par Luisa Ronchini et publié en 1978 dans le disque « la femme dans la tradition populaire ». Les « impiraresses », les enfileuses de perles vénitiennes, travaillaient à domicile pour le « conterìe », les verreries de Murano. Un travail qui consistait à enfiler des petites perles de verre ou sur des fils de coton spécial, pour être utilisé dans l'habillement (des broderies et des colliers), ou bien sur le fil de fer, pour créer des objets décoratifs. Un métier qui demandait de la patience et de l'adresse et qui aussi était une des activités les moins payées, avec une exploitation de la main-d’œuvre à bas coût qui commençait dès huit ans et se poursuivait jusqu'à un âge tardif.
LES EMPERLEUSES
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/7/2014 - 11:09
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The Men Behind The Wire

The Men Behind The Wire
Irish Gaelic version


Dal volumetto Songs of Resistance 1968-1982, di cui mi hanno portato una copia. A pagina 1 è presente il testo inglese; il presente testo in gaelico è a pagina 64. Ignoro se la redazione originale di Paddy (o Pat) McGuigan sia stata in inglese o in gaelico, ma forse direttamente in entrambe le lingue. [RV]
FIR NA CISE FADA
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envoyé par Riccardo Venturi 26/7/2014 - 09:29
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Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]

Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
A version into the Roman dialect by Il Muro del Canto
Version en dialecte romain de Il Muro del Canto
Il Muro del Canton roomankielinen versio




Il Brano è disponibile in un CD allegato alla versione in vinile di “Ancora Ridi” (Goodfellas 2013) aquistabile su Amazon.it - in digitale su Itunes e sulle migliori piattaforme musicali.

Traduzione in Romano a cura di Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti - Musica de “Il Muro del Canto”

Daniele Coccia: Voce – Alessandro Pieravanti: Batteria e racconti Giancarlo Barbati Bonanni: Chitarra Elettrica e voce
Eric Caldironi: Chitarra Acustica – Ludovico Lamarra: Basso Alessandro Marinelli: Fisarmonica

Registrata allo studio Nero da Giarcarlo Barbati (Roma Maggio 2014) Mixaggio e Mastering a cura di Giancarlo Barbati
Foto Carlo Roberti

“La Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo... (continuer)
LA MALARAZZA
(continuer)
envoyé par dq82 + RV 26/7/2014 - 09:03
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Roma meticcia

Roma meticcia
[2011]
Album : Profondo rosso
Se il vento urla contro
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envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 01:36
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500 Miles

500 Miles
"Trovandola una delle più belle canzoni. Continua a ispirarmi e sarò lieto di dare la mia traduzione.
La conosco specialmente attraverso Joan Baez e Roger McGuinn che presentano versioni bellissime con sonorità commoventi."
500 MIGLIA
(continuer)
envoyé par Lorenzo 25/7/2014 - 22:46
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Krivi smo mi

Krivi smo mi
Caro Riccardo,
Non ho avuto modo di crearmi ricordi della Jugoslavia, sono nato nell'88 ma quel che sò viene dai ricordi dei miei genitori e della mia famiglia, un paese nel quale non solo l'etnia non era importante, ma che usava il pugno di ferro contro chiunque recasse offesa a qualcun'altro tirandone in ballo le origini o la religione.
Specialmente nella mia città, sul confine bosniaco con la Croazia, la guerra civile ha inscenato episodi orribili e sanguinosi; chi è rimasto, chi non ha potuto o voluto abbandonare la propria casa, ha visto quanto in basso può cadere l'uomo.
Ha ragione Balasevic, la colpa è nostra.
Ognjen 25/7/2014 - 18:06
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Mir do neba

Mir do neba
Bungiorno,
Grazie Riccardo per l'aiuto ad inserire la traduzione e per le dritte, starò più attento in futuro! In effetti io avevo inserito la lingua serba ma ora ho scoperto che i Magazin sono un gruppo croato. L'origine del mio nome deriva proprio dal fuoco ("Oganj")!
Sono davvero felice di aver scoperto questo sito, le canzoni contro la guerra sono tutte meravigliose e meritano di essere capite.
Ognjen 25/7/2014 - 17:47




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