![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
When You See Millions of the Mouthless Dead
![When You See Millions of the Mouthless Dead](img/upl/tumblr_inline_mzpnl6mQNo1qc6hno.jpg)
When you see millions of the mouthless dead
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 21:53
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Arról alúl
![Arról alúl](img/upl/tumblr_mf55vgus6F1qzn0deo1_1280.jpg)
[fine 800, inizio 900]
Canzone di soldato anonimo
Su di una melodia popolare riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”) pubblicata nel 1925.
Classica canzone di “naja”, identica in ogni epoca ed in ogni angolo del mondo: la triste lettera dall’amata, il dubbio sulla sua fedeltà, il rancore verso i vertici per tutto quel tempo perduto, forzatamente trascorso lontano dalla casa e dagli affetti...
Ho datato il brano a cavallo dei due secoli perchè la ferma è qui di tre anni, e quindi precedente al 1912 quando anche in Ungheria, come già avevano fatto altre nazioni, il servizio militare obbligatorio fu “ridotto” a 2 anni... Dopo poco però arrivò la Grande Guerra a rimettere tutto a posto: la naja non ebbe più termine.
Canzone di soldato anonimo
Su di una melodia popolare riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”) pubblicata nel 1925.
Classica canzone di “naja”, identica in ogni epoca ed in ogni angolo del mondo: la triste lettera dall’amata, il dubbio sulla sua fedeltà, il rancore verso i vertici per tutto quel tempo perduto, forzatamente trascorso lontano dalla casa e dagli affetti...
Ho datato il brano a cavallo dei due secoli perchè la ferma è qui di tre anni, e quindi precedente al 1912 quando anche in Ungheria, come già avevano fatto altre nazioni, il servizio militare obbligatorio fu “ridotto” a 2 anni... Dopo poco però arrivò la Grande Guerra a rimettere tutto a posto: la naja non ebbe più termine.
Arról alúl kéken béborult az ég,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 20:55
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Körtéfa
![Körtéfa](img/upl/3_279a.jpg)
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VII” (“Musica popolare ungherese VII”).
A Gyöngyös durante la Grande Guerra c’era un ospedale da campo e lì vicino un grande pero sotto il quale i soldati convalescenti si radunavano e se la contavano e se la ridevano, e se la cantavano… Un’oasi di pace e di vita lontana dal furore della guerra, dall’orrore della morte…
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VII” (“Musica popolare ungherese VII”).
A Gyöngyös durante la Grande Guerra c’era un ospedale da campo e lì vicino un grande pero sotto il quale i soldati convalescenti si radunavano e se la contavano e se la ridevano, e se la cantavano… Un’oasi di pace e di vita lontana dal furore della guerra, dall’orrore della morte…
Körtéfa, körtéfa,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 14:58
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Doberdói dal
![Doberdói dal](img/upl/1191_1s020_1191_1.jpg)
[1916]
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”). Ignoro la data precisa di composizione dell’opera.
Una “katonadal”, una canzone soldatesca ungherese direttamente dalle trincee della Grande Guerra, precisamente da Doberdob (Doberdó del Lago), dove nell’agosto del 1916 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto…
Da quello che sono riuscito a capire dalla traduzione inglese, il protagonista della canzone, certamente un contadino povero privo persino del certificato di nascita, acquista il suo primo documento d’identità quando viene arruolato per andare a combattere contro gli italiani: non gli servirà a gran che, perché morirà subito e avrà una sepoltura anonima sul campo di battaglia…
Testo di anonimo soldato ungherese.
Su di una qualche aria popolare ovvero originale, riscritta e arrangiata da Zoltán Kodály. Brano incluso nell’opera “Magyar Népzene VI” (“Musica popolare ungherese VI”). Ignoro la data precisa di composizione dell’opera.
Una “katonadal”, una canzone soldatesca ungherese direttamente dalle trincee della Grande Guerra, precisamente da Doberdob (Doberdó del Lago), dove nell’agosto del 1916 fu combattuta una delle battaglie più sanguinose dell’intero conflitto…
Da quello che sono riuscito a capire dalla traduzione inglese, il protagonista della canzone, certamente un contadino povero privo persino del certificato di nascita, acquista il suo primo documento d’identità quando viene arruolato per andare a combattere contro gli italiani: non gli servirà a gran che, perché morirà subito e avrà una sepoltura anonima sul campo di battaglia…
Keresik a, nem lelik a keresztelő levelemet,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 14:12
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Eddig való dolgom a tavaszi szántás
![Eddig való dolgom a tavaszi szántás](img/art/t304968.jpg)
Testo di anonimo autore popolare, ignoro a che epoca possa risalire.
Musica popolare, riscritta e arrangiata da Béla Bartók. Brano incluso nell’opera “Nyolc magyar népdal” (“Canzoni popolari ungheresi”), per voce e pianoforte (Sz. 64, BB 47) del 1917.
Bartók intento a registrare canzoni in un villaggio magiaro, 1906
Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale.
Musica popolare, riscritta e arrangiata da Béla Bartók. Brano incluso nell’opera “Nyolc magyar népdal” (“Canzoni popolari ungheresi”), per voce e pianoforte (Sz. 64, BB 47) del 1917.
Bartók intento a registrare canzoni in un villaggio magiaro, 1906
Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale.
Eddig való dolgom a tavaszi szántás,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 11:49
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Wolf
![Wolf](img/upl/First-Aid-Kit-Wolf-1024x1024.jpg)
[2011]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Wolf mother, where you been?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 09:05
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Maybe There's a World
![Maybe There's a World](img/upl/Screenshot_2018-12-14_Canzoni_contro_la_guerra_-_Maybe_Theres_a_World.png)
(2006)
Dall'album "An Other Cup"
Dall'album "An Other Cup"
I have dreamt of a place and time
(continuer)
(continuer)
25/7/2014 - 00:54
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Angel of War
![Angel of War](img/upl/Footsteps_in_the_Light.jpg)
da "Footsteps in the Light" (2006)
Si trova nella prima raccolta pubblicata da Yusuf Islam (già Cat Stevens) dopo la conversione alla religione musulmana. E' un bellissimo dialogo fra l'Angelo delle Guerra e il Giovane Soldato che rivede se stesso nel nemico. La melodia ricorda molto il suo classico degli anni '70 "Lady D'Arbanville." ma in questo caso Yusuf è accompagnato solo dalle percussioni e da un coro di voci zulu.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare la trasmissione Rataplan di Radio Due Rai per averci fatto conoscere questo pezzo.
Si trova nella prima raccolta pubblicata da Yusuf Islam (già Cat Stevens) dopo la conversione alla religione musulmana. E' un bellissimo dialogo fra l'Angelo delle Guerra e il Giovane Soldato che rivede se stesso nel nemico. La melodia ricorda molto il suo classico degli anni '70 "Lady D'Arbanville." ma in questo caso Yusuf è accompagnato solo dalle percussioni e da un coro di voci zulu.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare la trasmissione Rataplan di Radio Due Rai per averci fatto conoscere questo pezzo.
O Angel Of War! What am I fighting for?
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG Staff 25/7/2014 - 00:16
Communiqués
![Communiqués](img/upl/Communique-officiel.jpg)
Communiqués
Canzone française – Communiqués – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 8
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Mon ami Lucien l'âne, encore une canzone paradoxale, comme son titre te l'indique : « Communiqués ».
Eh bien, Marco Valdo M.I. mon ami, rien ne va droit dans cette histoire du Livre Blanc. A-t-on déjà vu une chansons constituée de communiqués ? Car j'imagine que c'est de cela qu'il s'agit...
En effet, c'est bien de cela qu'il est question : une chanson constituée de communiqués. Comme tu le sais, le communiqué est – dans notre univers médiatique – une forme très particulière... (continuer)
Canzone française – Communiqués – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 8
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Mon ami Lucien l'âne, encore une canzone paradoxale, comme son titre te l'indique : « Communiqués ».
Eh bien, Marco Valdo M.I. mon ami, rien ne va droit dans cette histoire du Livre Blanc. A-t-on déjà vu une chansons constituée de communiqués ? Car j'imagine que c'est de cela qu'il s'agit...
En effet, c'est bien de cela qu'il est question : une chanson constituée de communiqués. Comme tu le sais, le communiqué est – dans notre univers médiatique – une forme très particulière... (continuer)
L'Académie des Sciences communique :
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/7/2014 - 23:27
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Sanitarium Blues
![Sanitarium Blues](img/upl/R-2686264-1324602149.jpeg)
[1989/1996]
Parole e musica di Townes Van Zandt
Nel disco postumo del 1999 intitolato “A Far Cry From Dead”
Una bellissima canzone, forse una delle ultime, dello schivo e malinconico Van Zandt, morto a soli 52 anni nel 1997 per effetto dei postumi non curati di una brutta caduta ma a causa di una vita trascorsa in frequenti ricoveri psichiatrici per una mai sconfitta psicosi maniaco-depressiva e nella dipendenza da farmaci, alcool e droghe...
Parole e musica di Townes Van Zandt
Nel disco postumo del 1999 intitolato “A Far Cry From Dead”
Una bellissima canzone, forse una delle ultime, dello schivo e malinconico Van Zandt, morto a soli 52 anni nel 1997 per effetto dei postumi non curati di una brutta caduta ma a causa di una vita trascorsa in frequenti ricoveri psichiatrici per una mai sconfitta psicosi maniaco-depressiva e nella dipendenza da farmaci, alcool e droghe...
The folks, they just can't take no more
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/7/2014 - 21:11
Viole del Carso
![Viole del Carso](img/upl/E._A._Mario.jpg)
[1918]
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...
Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Parole e musica di E. A. Mario, pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta (Napoli, 1884-1961).
I testi di questa e di altre canzoni del maestro napoletano nel 1922 verrano incluse - “Leggenda del Piave” compresa - in un volume d’impronta marcatamente patriottarda intitolato “Il Libro Grigio-Verde”... E bisogna pure aggiungere che il prolifico E. A. Mario fu amato assai durante il fascismo: per esempio, nel 1936 al Gran Teatro la Fenice a Venezia si tenne un grande concerto durante il quale vennero cantate molte sue canzoni di celebrazione del fascismo e della guerra coloniale...
Resta il fatto che “Viole del Carso” di patriottico non ha nulla e credo che possa bene essere accolta nel percorso delle “Canzoni d’amore contro la guerra”, così come a suo tempo fu accolta Le rose rosse, scritta sempre da E. A. Mario e interpretata da Carlo Buti.
Noi siamo le viole del Carso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/7/2014 - 20:22
Podgora
anonyme
![Podgora](img/upl/C00314.jpg)
[1915?]
Un breve canto di anonimo soldato che, dopo un secolo, ci fa ripiombare nel fango e nel dolore delle trincee…
Prima della Grande Guerra il Monte Calvario – in realtà una collina di poco più di 200 metri – ad ovest di Gorizia, veniva chiamato in sloveno Kalvarija o Podgora, dal nome del vicino villaggio, oggi Piedimonte del Calvario. La zona fu teatro di battaglie feroci, come quella avvenuta nel luglio 1915 nel quadro della cosiddetta Seconda battaglia dell'Isonzo…
Un breve canto di anonimo soldato che, dopo un secolo, ci fa ripiombare nel fango e nel dolore delle trincee…
Prima della Grande Guerra il Monte Calvario – in realtà una collina di poco più di 200 metri – ad ovest di Gorizia, veniva chiamato in sloveno Kalvarija o Podgora, dal nome del vicino villaggio, oggi Piedimonte del Calvario. La zona fu teatro di battaglie feroci, come quella avvenuta nel luglio 1915 nel quadro della cosiddetta Seconda battaglia dell'Isonzo…
Ho perso la voce
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/7/2014 - 11:59
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Előüzent Ferenc Jóska
anonyme
![Előüzent Ferenc Jóska](img/upl/rumiz2.jpg)
[1914-18?]
Canzone magiara dalle trincee della Grande Guerra, un messaggio rivolto direttamente a Ferenc József, l’imperatore Francesco Giuseppe. Fa bene il paio con Olvad a hó, altra canzone popolare di quel periodo raccolta sul campo dai compositori Béla Bartók e Zoltán Kodály.
Interpretata, fra gli altri, dalla cantante Kati Szvorák nel disco collettivo intitolato “Katonadalok” (“Canzoni di soldati”) del 2006.
Ho trovato il brano anche fra le musiche e i canti che accompagnano il recente documentario “Paolo Rumiz racconta la Grande Guerra” (in 10 DVD editi da L’Espresso/La Repubblica e reperibili in edicola). Mi pare di capire che la colonna sonora sia curata dal Centro studi Musica e Grande Guerra
Canzone magiara dalle trincee della Grande Guerra, un messaggio rivolto direttamente a Ferenc József, l’imperatore Francesco Giuseppe. Fa bene il paio con Olvad a hó, altra canzone popolare di quel periodo raccolta sul campo dai compositori Béla Bartók e Zoltán Kodály.
Interpretata, fra gli altri, dalla cantante Kati Szvorák nel disco collettivo intitolato “Katonadalok” (“Canzoni di soldati”) del 2006.
Ho trovato il brano anche fra le musiche e i canti che accompagnano il recente documentario “Paolo Rumiz racconta la Grande Guerra” (in 10 DVD editi da L’Espresso/La Repubblica e reperibili in edicola). Mi pare di capire che la colonna sonora sia curata dal Centro studi Musica e Grande Guerra
Előüzent Ferenc Jóska,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/7/2014 - 10:40
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La ballata degli sconfitti
![La ballata degli sconfitti](img/upl/le-loup-garou-alba-fragalia-araba-15.jpg)
1994
Le scoperte di Arezzo
Canzone allegorica sull'Italia, scritta ancora all'inizio dell'era Berlusconi
Le scoperte di Arezzo
Canzone allegorica sull'Italia, scritta ancora all'inizio dell'era Berlusconi
Per la carrozza Italia preghino signori
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/7/2014 - 07:23
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Maddalena di Val Susa
![Maddalena di Val Susa](img/upl/kant3.jpg)
[2014]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Testo ripreso da Il deposito
La recentissima e bella canzone di Alessio Lega è accompagnata qui per la prima volta dal suo video, perché certe canzoni, sempre sgradite al potere, è sempre bene ascoltarle cantate e ricantate. Abbiamo pensato di inserire in questa pagina anche il racconto di una domenica di qualche mese fa, passata in Val Susa. Per ribadire certe cose e certi eventi. [RV]
Maddalena sequestrata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi e Adriana 23/7/2014 - 19:24
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Núcleo Base
![Núcleo Base](img/upl/230-ira-mudanc3a7adecomportamento.jpg)
Dall'album "Mudança de Comportamento" (1988)
Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Meu amor eu sinto muito, muito, muito, mas vou indo
(continuer)
(continuer)
22/7/2014 - 22:34
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Venn
![Venn](img/upl/utoya.jpg)
Til minne om de i Oslo og Utøya 22 Juli 2011
In ricordo di Oslo e Utøya, 22 luglio 2011
In memory of Oslo and Utøya, July 22, 2011
[2005]
Scritta da Espen Lind e Lene Marlin
Written by Espen Lind and Lene Malin
Skrevet av Espen Lind og Lene Marlin
Questa canzone norvegese non doveva parlare, e non parlava in origine, delle vittime di Oslo e dei ragazzi e delle ragazze di Utøya. Era stata scritta per uno di quei progetti del tipo Bob Geldof o Africa Unite, per raccogliere fondi per le vittime dello tsunami nell'Asia Meridionale, il 26 dicembre 2004. Lo Spellemannprisen, l'equivalente norvegese dei Grammy Awards, aveva organizzato una riunione delle principali popstar norvegesi (35 in tutto), che avevano interpretato questa canzone scritta dalle rockstar Lene Marlin e Espen Lind. Poi c'è stata Oslo. Poi c'è stata Utøya e quel maledetto 22 luglio 2011 in cui un cristonazista xenofobo... (continuer)
In ricordo di Oslo e Utøya, 22 luglio 2011
In memory of Oslo and Utøya, July 22, 2011
[2005]
Scritta da Espen Lind e Lene Marlin
Written by Espen Lind and Lene Malin
Skrevet av Espen Lind og Lene Marlin
Questa canzone norvegese non doveva parlare, e non parlava in origine, delle vittime di Oslo e dei ragazzi e delle ragazze di Utøya. Era stata scritta per uno di quei progetti del tipo Bob Geldof o Africa Unite, per raccogliere fondi per le vittime dello tsunami nell'Asia Meridionale, il 26 dicembre 2004. Lo Spellemannprisen, l'equivalente norvegese dei Grammy Awards, aveva organizzato una riunione delle principali popstar norvegesi (35 in tutto), che avevano interpretato questa canzone scritta dalle rockstar Lene Marlin e Espen Lind. Poi c'è stata Oslo. Poi c'è stata Utøya e quel maledetto 22 luglio 2011 in cui un cristonazista xenofobo... (continuer)
[Sivert Høyem]
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 22/7/2014 - 19:56
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Μην καρτεράτε άλλο πια
![Μην καρτεράτε άλλο πια](img/upl/paranomi1.jpeg)
Min karteráte állo piá
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Νικόλας Άσιμος
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"
1978
Testo, musica e prima esecuzione di Nikolas Asimos
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"/ Con il barile che sta per esplodere"
1978
"Dalla prima musicassetta illegale di Asimos." (gpt)
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Νικόλας Άσιμος
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"
1978
Testo, musica e prima esecuzione di Nikolas Asimos
MC: "Με το βαρέλι που για να βγει το σπαει"/ Con il barile che sta per esplodere"
1978
"Dalla prima musicassetta illegale di Asimos." (gpt)
Μην καρτεράτε άλλο πια, σπάστε της πείνας τα δεσμά
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/7/2014 - 18:22
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Refuseniks
![Refuseniks](img/upl/Shministim_Manifesto.jpg)
[2014]
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”
“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
KilnAboy è scritto con la A cerchiata di Anarchia…
Dal disco intitolato “Prison Bars and Battle Scars”
“Refusenik” si riferiva originariamente ai cittadini ebrei dei paesi del blocco sovietico cui veniva rifiutata l’autorizzazione ad emigrare in Israele. In seguito il termine è passato ad indicare i militari che per motivi politici, religiosi o morali rifiutano il servizio attivo in particolari circostanze o luoghi, come i soldati e i riservisti israeliani – meglio definiti come “sarvanim”, o “mishtamtim” o ancora “shministim” nel caso dei più giovani - che si rifiutano di servire nell'esercito israeliano nei Territori Occupati e/o nell’assedio di quella striscia di terra dimenticata da Dio a da Allah che è Gaza.
You say that you despise me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/7/2014 - 15:25
Parcours:
L'Holocauste palestinien
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Satan, Your Kingdom Must Come Down
anonyme
![Satan, Your Kingdom Must Come Down](img/upl/work-or-riot.jpg)
Un blues country gospel registrato per primo nel 1931 da Blind Joe Taggart, uno dei tanti cantori/musicisti di strada ciechi degli anni 20 e 30.
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.
Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…
E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (continuer)
Ripreso in seguito dagli Uncle Tupelo e più recentemente da Robert Plant nel suo disco “Band of Joy”, reunion con la sua band originaria pre-Led Zeppelin.
Propongo questo brano per il percorso su “Il Diavolo” ma anche per quello su “La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù” perché mi pare che negli anni della Grande Depressione, quando “Satan, your kingdom must come down” fu inciso, l’invocazione fosse diretta contro la disoccupazione, la miseria, la fame che attanagliavano la popolazione americana e mondiale, mentre i ricchi che avevano fatto soldi a palate speculando sulla Grande Guerra già si preparavano alla seconda…
E poi ritengo che questa semplice preghiera – come lo sono spesso blues, gospel e spiritual... (continuer)
Satan, your kingdom must come down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/7/2014 - 09:11
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Il lago che combatte
collaborazione tra gli Assalti Frontali e Il muro del canto
2014
canzone inedita
Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (continuer)
2014
canzone inedita
Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (continuer)
Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/7/2014 - 21:37
Parcours:
Guerre à la Terre
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
![Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)](img/upl/lontano.png)
2012
Lontano dal cerchio
la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Lontano dal cerchio
la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/7/2014 - 20:13
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Chegança
![Chegança](img/upl/Oscar_Pereira_da_Silva_-_Desembarque_de_Pedro_C381lvares_Cabral_em_Porto_Seguro_em_1500.jpg)
[1997]
Parole e musica di Antonio Nóbrega.
Nel disco intitolato “Madeira que cupim não rói - (Na Pancada do Ganzá II)”.
Parole e musica di Antonio Nóbrega.
Nel disco intitolato “Madeira que cupim não rói - (Na Pancada do Ganzá II)”.
Sou Pataxó
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/7/2014 - 15:23
Parcours:
Génocide des Amérindiens
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Sarajevo
![Sarajevo](img/upl/DC-1914-27-d-Sarajevo-cropped.jpg)
(2014)
In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.
Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».
Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continuer)
In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.
Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».
Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continuer)
Pax
Pax
Pax
Pax
Pax
20/7/2014 - 22:24
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Havana Affair
![Havana Affair](img/upl/baia-porci-50-6-large.jpg)
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.
Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.
Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:49
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Les Vacanciers
![Les Vacanciers](img/upl/Invasion_vacanciers.jpg)
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continuer)
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968
Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou
Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.
Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continuer)
Cré vin dieu !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/7/2014 - 19:08
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Es urgente
![Es urgente](img/upl/aguaviva-no-hay-derecho.jpg)
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continuer)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"
Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…
Manuel Gerena, 19-7-14
Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".
L'amico Gustavo... (continuer)
Es urgente pedir por esta boca,
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG Staff 20/7/2014 - 16:38
La Repubblica di Caulonia
![La Repubblica di Caulonia](img/upl/cavallaro.jpg)
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continuer)
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:
Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continuer)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 15:21
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Castrum vetus
![Castrum vetus](img/upl/Caulonia_2.jpeg)
[2011?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
“Castrum vetus”, Castelvetere è l’antico nome di un paese in provincia di Reggio Calabria. Due anni dopo l’“Unità d’Italia” venne ribattezzato Caulónia, italianizzazione dal greco calabro, perchè lì si pensava che sorgesse l’antica Kaulon fondata dagli Achei (si seppe più tardi che l’insediamento in questione sorgeva invece nel vicino comune di Monasterace).
Mimmo Cavallaro, originario di Caulonia/Castelvetere, ha dedicato al suo paese questa canzone che è una sintesi suprema di storia, che si va dalle scorrerie piratesche al periodo borbonico, con i suoi re e briganti di volta in volta avversari e compari, dalla feroce occupazione piemontese, da cui scaturì quella che impropriamente viene chiamata “Unità d’Italia”, ad un episodio importante ma non molto... (continuer)
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
“Castrum vetus”, Castelvetere è l’antico nome di un paese in provincia di Reggio Calabria. Due anni dopo l’“Unità d’Italia” venne ribattezzato Caulónia, italianizzazione dal greco calabro, perchè lì si pensava che sorgesse l’antica Kaulon fondata dagli Achei (si seppe più tardi che l’insediamento in questione sorgeva invece nel vicino comune di Monasterace).
Mimmo Cavallaro, originario di Caulonia/Castelvetere, ha dedicato al suo paese questa canzone che è una sintesi suprema di storia, che si va dalle scorrerie piratesche al periodo borbonico, con i suoi re e briganti di volta in volta avversari e compari, dalla feroce occupazione piemontese, da cui scaturì quella che impropriamente viene chiamata “Unità d’Italia”, ad un episodio importante ma non molto... (continuer)
Castrum vetus mari nostrum
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 14:43
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Lu meu patruni
![Lu meu patruni](img/upl/sonu_cd.jpg)
[2001?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Già nel repertorio dei Tarankhan, formazione di Mimmo Cavallaro con Francesco Loccisano e altri.
Poi nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Già nel repertorio dei Tarankhan, formazione di Mimmo Cavallaro con Francesco Loccisano e altri.
Poi nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
Chjovi, chjovi, chjovi, chjovi,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 09:36
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La perquisa
![La perquisa](img/upl/testo7.jpg)
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Stato mafia soldi banche
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:25
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
Crociere
![Crociere](img/upl/_dwn1405841103_1388871028.jpg)
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Il sole va su
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:01
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Abruxia
![Abruxia](img/upl/_dwn1405841135_18257162.jpg)
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Non è vero sapere le cose
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 07:39
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La tomba di Bakunin
![La tomba di Bakunin](img/thumb/c5628_130x140.jpeg?1328472810)
Русский перевод: Влад Ермаков
МОГИЛА БАКУНИНА
(continuer)
(continuer)
envoyé par Vlad Ermakoff 16/7/2014 - 08:24
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Solang die Mörder
![Solang die Mörder](img/thumb/c4471_130x140.jpeg?1328485435)
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Solang die Mörder – Ernst Busch – 1967
Poème russe Пока убийцы ходят по земле (1965) - : Jewgeni Jewtuschenko - Evgueni Aleksandrovitch Evtouchenko
Version allemande: Wladimir Wischnjak
Musique: Eduard Kolmanowski
M'est avis, dit Lucien l'âne, que j'ai déjà entendu une chanson qui ressemble à celle-ci par le thème central de l'enfant brûlé dans un camp qui s'envole en fumée...
En effet, Lucien l'âne mon ami, il y a bien une chanson qui raconte une histoire d'enfant brûlé dans le four d'un camp d'extermination et qui s'envole en fumée... Il s'agit d'une chanson de Francesco Guccini, intitulée Auschwitz et j'en avais fait une version française, moi aussi. Principalement, car cette chanson m'avait ému. Mais celle-ci parle de Dachau... et puis, elle est nettement plus dure ; c'est une chanson de haine et qui appelle... (continuer)
Chanson allemande – Solang die Mörder – Ernst Busch – 1967
Poème russe Пока убийцы ходят по земле (1965) - : Jewgeni Jewtuschenko - Evgueni Aleksandrovitch Evtouchenko
Version allemande: Wladimir Wischnjak
Musique: Eduard Kolmanowski
M'est avis, dit Lucien l'âne, que j'ai déjà entendu une chanson qui ressemble à celle-ci par le thème central de l'enfant brûlé dans un camp qui s'envole en fumée...
En effet, Lucien l'âne mon ami, il y a bien une chanson qui raconte une histoire d'enfant brûlé dans le four d'un camp d'extermination et qui s'envole en fumée... Il s'agit d'une chanson de Francesco Guccini, intitulée Auschwitz et j'en avais fait une version française, moi aussi. Principalement, car cette chanson m'avait ému. Mais celle-ci parle de Dachau... et puis, elle est nettement plus dure ; c'est une chanson de haine et qui appelle... (continuer)
TANT QUE LES MEURTRIERS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/7/2014 - 23:43
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
![Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)](img/upl/21708692_400.gif)
In realtà l’opuscolo cui si accenna nell’introduzione è un vero e proprio volume. Si tratta de “I giorni cantati. Cultura operaia e contadina a Roma e nel Lazio”, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma, pubblicato nella collana “Quaderni di cultura e classe”, 25, Gabriele Mazzotta editore per l’Istituto Ernesto De Martino, luglio 1978.
Bernart Bartleby 15/7/2014 - 21:27
Tu si' lu giurici
anonyme
![Tu si' lu giurici](img/thumb/c47681_130x140.jpeg?1405443678)
TU SEI IL GIUDICE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 16:45
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Piazza Barberina
anonyme
![Piazza Barberina](img/thumb/c47679_130x140.jpeg?1405426583)
Nelle penultima strofa, credo che sia più probabile: "Ragazzini, ragazzetti, nun pisciate ne li letti"
Bernart Bartleby 15/7/2014 - 14:23
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
![Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]](img/thumb/c39080_130x140.jpeg?1328276383)
LO SCUDO
È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua
14 luglio 2014
È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua
14 luglio 2014
L.L. 15/7/2014 - 10:05
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Cinnamon Girl
![Cinnamon Girl](img/thumb/c39261_130x140.jpeg?1328269825)
Quando i tamburi di guerra suonano a Babilonia
(continuer)
(continuer)
envoyé par ecnirp89 15/7/2014 - 00:40
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Not In Our Name
![Not In Our Name](img/thumb/c3158_130x140.jpeg?1328873095)
Ascoltate anche l'interpretazione di Grândola vila morena
Per me è stato il più grande contrabbassista che il jazz abbia avuto, ho sempre seguito anche tutte le sue collaborazioni: il suo suono era unico, riconoscibile immediatamente, poesia che rendeva prezioso e bello qualsiasi brano. Ed era proprio quello che si era prefissato quando imbracciò lo strumento, visto che la poliomelite gli aveva impedito di continuare a cantare. Ora il suo spirito ha raggiunto quello di Don Cherry.
Flavio Poltronieri
Per me è stato il più grande contrabbassista che il jazz abbia avuto, ho sempre seguito anche tutte le sue collaborazioni: il suo suono era unico, riconoscibile immediatamente, poesia che rendeva prezioso e bello qualsiasi brano. Ed era proprio quello che si era prefissato quando imbracciò lo strumento, visto che la poliomelite gli aveva impedito di continuare a cantare. Ora il suo spirito ha raggiunto quello di Don Cherry.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 13/7/2014 - 19:09
×
![hosted by inventati.org](/img/icon-hostedby.png)
Versi di Charles Hamilton Sorley (1895-1915), nella raccolta postuma intitolata “Marlborough and other Poems” pubblicata nel 1916.
Musica per orchestra sinfonica del belga Jan Van der Roost (1956-), che intitolò il componimento “Et in Terra pax”
Che destino quello del giovane scozzese Charles Sorley!
Educato al Marlborough College - come Siegfried Sassoon - prima di entrare ad Oxford, Charles Sorley decise di andare a studiare una lingua ed una letteratura che amava... quella tedesca. Fu infatti i Turingia, all’Università di Jena, che lo sorprese lo scoppio della guerra. Posto in arresto per qualche giorno, fu poi espulso dal paese e corse ad arruolarsi volontario nel Suffolk Regiment. Sul fronte francese divenne capitano in poche settimane e poi, il 13 ottobre 1915, nei pressi di Hulluch, Nord-Passo di Calais, fu colpito in fronte da un cecchino tedesco durante una delle... (continuer)