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Il lago che combatte

Il lago che combatte
collaborazione tra gli Assalti Frontali e Il muro del canto

2014
canzone inedita

Dopo un anno di collaborazioni dal vivo sui palchi più prestigiosi della cultura romana, dal Nuovo Cinema Palazzo al Teatro Valle Occupato, esce la prima canzone in studio prodotta dai due gruppi per un evento speciale dedicato al lago della Snia, il primo lago naturale di Roma, l'unico di acqua risorgiva, un lago nato lì dove c'era la fabbrica della Viscosa, in mezzo ai palazzi di via Prenestina e via Portonaccio, dove i costruttori venti anni fa truccarono le carte, cambiando la destinazione dell'area da non edificabile a edificabile e cercando di realizzare un grande centro commerciale. Ma questa volta i palazzinari di Roma hanno trovato una resistenza inaspettata, la natura si è ribellata, durante gli scavi, quando già erano pronti tre piani sotto il livello della terra e tre piani sopra ecco che le ruspe... (continuer)
Palazzinaro amaro sei un palazzinaro baro
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/7/2014 - 21:37
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Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)

Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio

la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/7/2014 - 20:13
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Chegança

Chegança
[1997]
Parole e musica di Antonio Nóbrega.
Nel disco intitolato “Madeira que cupim não rói - (Na Pancada do Ganzá II)”.
Sou Pataxó
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/7/2014 - 15:23
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Sarajevo

Sarajevo
(2014)


In scena nella ricorrenza del 28 giugno di cent'anni fa, quando a Sarajevo furono uccisi Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria e Ungheria, e sua moglie Sofia, attentato che di lì a poco avrebbe scatenato la Prima guerra mondiale.

Nel giorno dell'anniversario, sabato 28 giugno, ha preso il via «Sentiero di pace», un evento radiofonico che grazie alla collaborazione tra il Trentino, la Rai e l'Ebu (European Broadcasting Union) diffonde in tutta Europa riflessioni e approfondimenti sulla guerra mondiale 1914-1918. Al teatro Sociale di Trento è andata in scena anche una composizione inedita commissionata appositamente al maestro Nicola Piovani: Sarajevo».

Sabato è stato dunque il linguaggio universale della musica a farsi tramite di emozioni, riflessioni, spunti ma anche occasione di dialogo sul conflitto. A rendere possibile tutto questo l' Orchestra nazionale sinfonica della... (continuer)
Pax
Pax
Pax
20/7/2014 - 22:24
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Havana Affair

Havana Affair
[1975]
Lato B del primo singolo dei Ramones.
Sul lato A, la celeberrima “Blitzkrieg Bop”, quella che si apre con il coro "Hey! Ho! Let's go!", il loro inno di sempre.
Entrambe poi nell’album d’esordio “Ramones” del 1976.




Una canzone ironica in puro stile Ramones - tutt’altro che una band interessata ai temi politici - e che pure fa riferimento alla politica estera americana e, in particolare, al disastroso tentativo d'invasione di Cuba, il famigerato sbarco alla bahía de Cochinos (la Baia dei Porci) del 17 aprile 1961...
Ripresa da Red Hot Chili Peppers e Screeching Weasel.

Contribuisco questo brano in memoria di Tommy Ramone (Thomas Erdelyi o, meglio, Erdélyi Tamás, ungherese, ebreo, figlio di scampati all’Olocausto), batterista e produttore del gruppo, “The Last of the Ramones”, l’ultimo membro della formazione originaria, scomparso l’11 luglio scorso...
PT-boat on the way to Havana
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 21:49
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Les Vacanciers

Les Vacanciers
Les Vacanciers
Chanson française - Les Vacanciers – Ricet Barrier – 1968

Auteurs compositeurs : Ricet Barrier - Lelou

Tiens Lucien l'âne mon ami, comme c'est la saison des vacances, je m'en vais te faire voir les vacances du point de vue de ceux qui sont envahis par les vacanciers. Car les vacances, c'est un peu la blitzkrieg annuelle. Cette ruée des colonnes motorisées vers les côtes rappelle furieusement la fuite des réfugiés, la débâcle et la progression concomitante des armées survoltées volant vers la victoire.

Je sais, je sais, dit Lucien l'âne en maugréant. D'autre part, c'est aussi la soupape de sécurité du système et si j'ose te le dire, la carotte de l'âne. Dis-moi qui, dis-moi quoi, car à propos des vacances, je pense comme toi que c'est un attrape-couillons. Faire courir onze mois les gens pour quelques jours, au mieux quelques semaines, d'arrêt-buffet. Mais nous ne sommes... (continuer)
Cré vin dieu !
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/7/2014 - 19:08
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Es urgente

Es urgente
(1977)
Testo del poeta andaluso Juan de Loxa
Musica di Virgilio Fernández
dall'album "No hay derecho"


Esa iglesia que pide
alzamiento militar;
¿estos que invitan al crimen
tienen algo de humanidad?…
Delante de los descendientes
del más cruel dictador,
un curita mal nacío
va traicionando a su dios…

Manuel Gerena, 19-7-14

Lo scorso 18 luglio, in occasione dell'anniversario della sollevazione militare dei quattro generali fascisti contro la Repubblica Spagnola, si è celebrata nella chiesa "de los Jeronimos" a Madrid una messa durante la quale il parroco officiante ha chiesto esplicitamente un nuovo sollevamento militare per frenare l'"estrema sinistra". Come ai tempi de celeberrimo radiomessaggio di Sua Santità Pio XII ai cattolici di Spagna l'officiante ha celebrato il 18 luglio 1936 come la "data storica e centrale nella storia della salvezza della Spagna".

L'amico Gustavo... (continuer)
Es urgente pedir por esta boca,
(continuer)
envoyé par CCG Staff 20/7/2014 - 16:38

La Repubblica di Caulonia

La Repubblica di Caulonia
[2005]
Questi versi furono composti da Fortunato Sindoni, uno degli ultimi cantastorie siciliani - originario di Baccialona Pizzaottu (Barcellona Pozzo di Gotto), Messina - appositamente per il Kaulonia Tarantella Festival... Raccontano dei movimenti rivoluzionari antilatifondisti capeggiati a Caulonia da Pasquale Cavallaro nel 1945.
Testo trovato sul sito del Fan Club di Mimmo Cavallaro
Si veda al proposito Castrum vetus, proprio di Mimmo Cavallaro, di cui si riporta parte dell’introduzione per comodità del lettore:

Pasquale Cavallaro era un insegnante elementare ed era un comunista. “U profissuri”, come veniva chiamato, era un uomo di polso e di cultura (“omu di pursu e d'intellettu”) e conosceva bene la travagliata storia della sua terra. Sapeva bene, per esempio, che l’ “Unità d’Italia” aveva cambiato solo il nome a Castelvetere, ma per il resto tutto era rimasto come prima: i padroni,... (continuer)
Si mi susteni u sensu e la raggiuni
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 15:21
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Castrum vetus

Castrum vetus
[2011?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)

“Castrum vetus”, Castelvetere è l’antico nome di un paese in provincia di Reggio Calabria. Due anni dopo l’“Unità d’Italia” venne ribattezzato Caulónia, italianizzazione dal greco calabro, perchè lì si pensava che sorgesse l’antica Kaulon fondata dagli Achei (si seppe più tardi che l’insediamento in questione sorgeva invece nel vicino comune di Monasterace).

Mimmo Cavallaro, originario di Caulonia/Castelvetere, ha dedicato al suo paese questa canzone che è una sintesi suprema di storia, che si va dalle scorrerie piratesche al periodo borbonico, con i suoi re e briganti di volta in volta avversari e compari, dalla feroce occupazione piemontese, da cui scaturì quella che impropriamente viene chiamata “Unità d’Italia”, ad un episodio importante ma non molto... (continuer)
Castrum vetus mari nostrum
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 14:43
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Lu meu patruni

Lu meu patruni
[2001?]
Parole e musica di Mimmo Cavallaro
Già nel repertorio dei Tarankhan, formazione di Mimmo Cavallaro con Francesco Loccisano e altri.
Poi nel disco dei TaranProject (Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea) intitolato “Sonu” (2013)
Chjovi, chjovi, chjovi, chjovi,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 09:36
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La perquisa

La perquisa
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”


Stato mafia soldi banche
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:25
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Crociere

Crociere
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Il sole va su
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 08:01
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Abruxia

Abruxia
[1998]
Nel disco intitolato “Un giorno di scuola”
Non è vero sapere le cose
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/7/2014 - 07:39
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I've Known No War

I've Known No War
(1982)
Album: "It's Hard"

Segnalata dal bel programma di Radio 2 "Rataplan", una bella canzone degli Who da un album posteriore al loro periodo d'oro dopo la tragica morte del batterista Keith Moon, sostituito da Kenney Jones (ex batterista degli Small Faces).

***

Parke Puterbaugh of Rolling Stone magazine stated that the song was the key to the album, as he wrote in his 1982 review of It's Hard:

"'I've Known No War,' [is] a song that could become an anthem to our generation much the way 'Won't Get Fooled Again' did a decade ago. 'I've Known No War' is one conscientious objector's statement of defiant opposition, tempered by the realities of the present day. To wit, that a nuclear war, despite our best pacifistic inclinations, is in the hands of a few men who will simply decide to push a button, and that the ensuing annihilation will be sudden, certain and eternal".

Wikipedia
I've known no war
(continuer)
20/7/2014 - 00:27
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Lettera dalla Palestina

Lettera dalla Palestina
(2012)
Album: "Novembre"

"Tempo fa lessi una lettera scritta da un soldato israeliano alla propria madre. Scriveva dalla prigione in cui era stato messo in quanto Shministim cioè obiettore di coscienza. Nella lettera il ragazzo cercava di spiegare alla madre i motivi del suo rifiuto a combattere. Mi piaceva raccontare questa storia."
Questo albero che non dà frutti
(continuer)
envoyé par Pierangelo 19/7/2014 - 14:51
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Candyland

Candyland
(2014)

Il brano, che prende il nome dal famoso gioco da tavola, paragona gli spettatori passivi e acritici a personaggi di plastica che vivono nel mondo fantastico di "Candyland".

"Candyland" protests pro-war propaganda
How are things in Candyland?
(continuer)
19/7/2014 - 09:13
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Ο ίσκιος έπεσε βαρύς

Ο ίσκιος έπεσε βαρύς
O ískios épese varýs
[1965]
Στίχοι: Γεράσιμος Σταύρου
Μουσική: Mikis Theodorakis
'Αλμπουμ: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν - Κύκλος Φαραντούρη (1966)
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη

Testo: Gerasimos Stavrou
Musica: Mikis Theodorakis
Album: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν / The Ballad of Mauthausen - Six Songs (1966)
Prima interprete: Maria Farandouri

Lyrics: Yerasimos Stavrou
Music: Mikis Theodorakis
Album: Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν / La ballata di Mauthausen - Ciclo Farandouri (1966)
First recording: Maria Farandouri







Η μπαλάντα του Μαουτχάουζεν - Κύκλος Φαραντούρη / The Ballad of Mauthausen - Six Songs (Farandouri Cycle) (1966)


Μίκης Θεοδωράκης / Mikis Theodorakis
Ιάκωβος Καμπανέλλης / Iakovos Kambanellis
Δημήτρης Χριστοδούλου / Dimitris Christodoulou
Γεράσιμος Σταύρου / Gerasimos Stavrou
Τάσος Λειβαδίτης / Tasos Livaditis
Νίκος Γκάτσος / Nikos Gatsos
Μαρία Φαραντούρη... (continuer)
O ίσκιος έπεσε βαρύς
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 19/7/2014 - 00:25
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Fighter Pilot

Fighter Pilot
(1981)
dall'album "Honi soit"

Trovata grazie alla trasmissione di Radio2 Rataplan

Mr. John Cale si rivolge a un pilota di caccia. Qual è il confine fra chi per alcuni è un "eroe" e per altri soltanto una "persona orribile"?
Fighter pilot you're losing the war again
(continuer)
envoyé par CCG Staff 18/7/2014 - 22:59

Rataplan!

Antiwar Songs Blog
Rataplan!
Dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un’interessante trasmissione musicale dedicata  alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall’inizio del grande macello del primo conflitto mondiale. Il programma si chiama “Rataplan” e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00. Lo conduce l’ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-18 21:11:00
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سر اومد زمستون

سر اومد زمستون

Originally an Armenian song, called "Sari sirun yar", this song was performed by the Organization of Iranian People's Fedai Guerrillas and is one of the revolutionary anthems of Iran. In 2009, this song was used by Mir Hossein Moussavi's electoral campaign. ("T")
سر اومد زمستون، شکفته بهارون
(continuer)
envoyé par T 18/7/2014 - 15:17
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World Peace Is None of Your Business

World Peace Is None of Your Business
[2014]
Parole e musica di Morrissey.
Il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro del grande ed immarcescibile artista inglese, sempre più anarchico man mano che passa il tempo...

Semplice, dura, diretta, semplicemente bellissima. Un pugno in faccia ai governanti e una sferzata diretta a tutti noi: “No more you poor little fool”, WAKE UP!!!

Appena scoperta grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
World peace is none of your business
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 22:11
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Let's Make Peace and Stop the War

Let's Make Peace and Stop the War
[1972]
Nel disco intitolato “Chicken Lickin'”

Ho scoperto questa splendida acid/funk Anti War Song grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...
Let's make peace, oh, stop the war
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 21:39
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Βράχο βράχο

Βράχο βράχο
Vráho vráho

[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη έκτελεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
Δίσκος: "Πολιτεία"
1961

Testo di Dimitris Christodoulou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
Disco: ""Πολιτεία" ("Città")

Colmo una lacuna. Questa vecchia e non mai dimenticata canzone greca, quando uscì tra iol 1960 e il 1961 con le altre del disco intitolato "Città" (Politia), intendeva probabilmente richiamare, tra le comuni situazioni e i comuni sentimenti di chi stentava la vita nei quartieri popolari delle città, anche il caso non certo infrequente di chi doveva imbarcarsi per trasferire in un paese straniero le sue chance di sopravvivenza. La canzone, sia nel testo sia nella musica, è infatti focalizzata sullo stato d'animo di chi è partito ma ancora non è arrivato: di chi cioè sta arrancando sul mare senza essere marinaio.

I... (continuer)
Eίναι βαριά η μοναξιά
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 17/7/2014 - 19:32
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Christians Murdered Indians

Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”

Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
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The New Black

The New Black
[2008]
Scritta da Jeremy Karodia e Ayub Mayet.
Nell’album intitolato “Pura Vida” (2012)
Canzone ispirata al racconto “Mornings in Jenin” (il cui titolo originale è “The Scar of David”) della scrittrice palestinese americana Susan Abulhawa (1970-)

Susan Abulhawa, nata in Kuwait in una famiglia di rifugiati dopo la guerra del 1967, scrisse “The Scar of David” dopo aver constatato di persona gli effetti dell’operazione “Scudo Difensivo” lanciata da Israele nel 2002 nel corso della seconda Intifada, la più grande operazione militare in Cisgiordania dalla guerra dei Sei Giorni del 1967, proprio la guerra che costrinse i suoi genitori all’esilio prima in Kuwait e in Giordania e poi negli USA.

Nei primi dieci giorni di aprile del 2002 il campo profughi di Jenin nella West Bank fu teatro di una furiosa battaglia tra l’IDF e i gruppi armati palestinesi che lasciò sul campo 23 morti tra gli aggressori... (continuer)
Did I hear you speak? Did you hear the children plead?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 11:39
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One Rode to Asa Bay

One Rode to Asa Bay
[1990]
Parole e musica di Quorthon (Tomas "Ace" Börje Forsberg, 1966-2004), il leader di questa formazione extreme/viking/thrash metal svedese.
Nell’album intitolato “Hammerheart”

La Scandinavia fu l'ultima parte dell'Europa germanica ad essere convertita al cristianesimo, e fu anche la più restìa ad accettarlo. Glielo fecero ingoiare con la spada.
A partire dal IX secolo, i territori dell'Europa settentrionale vennero gradualmente convertiti al cristianesimo non tanto dai missionari, come Oscar di Brema, piuttosto manu militari dai capi germanici e vennero trasformati in stati-nazione sotto il controllo della Chiesa.

Il processo di cristianizzazione forzata culminò con le crociate del Nord (le “Crociate Baltiche”) intraprese tra il XII e il XIII secolo dai re cristiani di Danimarca e di Svezia, dagli Ordini monastico-militari tedeschi dei Fratelli della Spada e dell’Ordine Teutonico... (continuer)
One man rode the way
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 22:12
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(Indian) Corn Song

(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.

Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 20:41
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Pierres De Gaza

Pierres De Gaza
[2007]

Album:D'un Chemin A L'autre

Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano
(miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(continuer)
envoyé par adriana 16/7/2014 - 17:08
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Avec le coeur et la raison

Avec le coeur et la raison
[2009]

Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(continuer)
envoyé par adriana 16/7/2014 - 16:33
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Migrante

Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014) 
Dal nero del mare e del cielo il vento
(continuer)
envoyé par donquijote82 16/7/2014 - 15:57

The Indian Hunter

The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).

Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer
Oh! why does the white man follow my path,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18

The Indian's Prayer

anonyme
The Indian's Prayer
[1846]
Versi di autore anonimo
Musica di Isaac Baker Woodbury (1819-1858), compositore originario del Massachusetts.

Una preghiera che potrebbe essere stata davvero scritta da un pellerossa nell’America del XIX secolo, cacciato dalla sua terra e privato della sua vita dai coloni bianchi, così come anche da un profugo palestinese del XXI secolo, ridotto a sopravvivere in un campo o assediato o bombardato in un enorme ghetto chiamato Gaza o rinchiuso in un bantustan chiamato West Bank, delimitato da un alto muro di cemento presidiato notte e giorno da uomini armati, un palestinese cacciato dalla sua terra e privato della sua vita da un esercito potente e da cowboys con la kippah in testa e l’Uzi in mano…
Let me go to my home in the far distant west,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 14:26
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Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story

Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story
[1976]
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
T’ho incontrata a Quarto Oggiaro
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 09:36
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
[1946]
Versi raccolti tra il 1969 ed il 1971 da Alessandro Portelli e Maurizio Gnerre a Canepina e Ronciglione, provincia di Viterbo.
Il testo - trovato sul blog Gocce di Note - è stato trascritto dall’opuscolo intitolato “Canzoni popolari operaie e contadine di Roma e del Lazio” dove compaiono sotto il titolo di “Ottave e stornelli”.

Interpretati da Piero Brega (1947-), architetto e musicista, animatore e voce solista del Canzoniere del Lazio fino al 1976, nell’album del gruppo intitolato “Quanno nascesti tune” del 1973.
I
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 21:22

Metafore incrociabili

Metafore incrociabili
Testo di Gian Piero Testa
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Forza Concordia alza il bicchiere
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 15/7/2014 - 20:13

Tu si' lu giurici

anonyme
Tu si' lu giurici
[1860-70]
Canto dei briganti del Cilento (Lucania occidentale, provincia di Salerno, Campania) raccolto – ignoro in che data – da tal avv. Giovanni Bianco a Mercato Cilento, frazione del Comune di Perdifumo.
Testo e traduzione italiana trovati sul sito Eleaml

Il brigantaggio nel regno borbonico era un fenomeno ben conosciuto fin dalla seconda metà del 700. Nel 1816 Ferdinando I aveva addirittura ritenuto di emanare un decreto per la persecuzione e l’eliminazione delle bande di briganti, dando carta bianca all’esercito. Proprio in quegli anni nel Cilento operò la banda dei fratelli Capozzoli che nel 1828 si unì alla società segreta dei Filadelfi partecipando ai cosiddetti “Moti del Cilento”, duramente repressi dal ministro della polizia nel Regno delle Due Sicilie, Francesco Saverio Del Carretto (per la cronaca, Donato, Domenico e Patrizio Capozzoli furono catturati nel 1829 e giustiziati... (continuer)
Tu si' lu giurici re li miei signori,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 16:44
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Maramao, perché sei morto?

Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).

Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:

“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (continuer)
Quando tutto tace
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 13:25
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Piazza Barberina

anonyme
Piazza Barberina
[intorno al 1910]
Canzone romanesca che ha molte versioni, come accade per qualsiasi canzone nata nella strada. Ho indicato tra parentesi un ritornello cantato in alcune di queste.
Interpretata da molti, tra cui Luisa De Santis, i Controcorente, Franco Nardi de I Menestrelli…

La “lochèscion” è piazza Barberini, con la fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini (1643)…
L’epoca è quella immediatamente successiva al regio decreto n. 690 del 1907, con cui il governo Giolitti disciplinò competenze e poteri delle “guardie di città”, i vigili urbani…
A piazza Barberina, più su der Tiritone,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 10:39

Er canto provìbbito

Er canto provìbbito
[Roma, 11 febbraio 1833]
Un sonetto datato 1833 ma che si riferisce ad alcuni anni prima, precisamente al dicembre 1830, mese in cui morì – dopo breve pontificato – il papa Pio VIII, al secolo Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni, che il Belli aveva già ferocemente schernito all'indomani della fumata bianca, nell’aprile del 1829, nel sonetto “Pio Ottavo”: “Guarda llí cche ffigura da vienicce a ffà da Crist'in terra! Cazzo matto imbottito de carne de sarcicce!”… Qui un povero mendicante storpio viene arrestato da alcuni zelanti militi in alta uniforme e ficcato in gattabuia per canticchiare la vecchia canzoncina popolare “Maramao, perché sei morto?” mentre incombe il funerale del Santo Padre…

Già solo per questo anche “Maramao, perché sei morto?” meriterebbe almeno un Extra sulla CCG, tanto più se si pensa che, nella versione divenuta celeberrima più tardi, nel 1939 (quella a firma... (continuer)
Sta in priggione, ggnorzí, ppovero storto!
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envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 09:58

La gente, non i luoghi

Antiwar Songs Blog
La gente, non i luoghi
  Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00
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Amico che voli

Amico che voli
Questa è una canzone contro la crudeltà degli uomini contro gli uccelli , perché o gli sparano o gli tengono in gabbia .
robi 14/7/2014 - 14:34
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People Not Places

People Not Places
[2008]
Scritto dalla rapper ebrea americana Ilana Weaver, aka Invincible.
Nel coro è accompagnata dalla voce di tal Abeer (forse una cantante palestinese) che canta in arabo. Non sono riuscito ancora a trovarne il testo in lingua originale...
Nell’album intitolato “ShapeShifters”

Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan.

“This song was inspired by and has been in the works since a conversation with my mom (or Ima, in Hebrew) 5 years ago when I asked her if she missed ‘back home’ (which she calls Israel) and she responded profoundly: ‘I miss people not places’. I realized what a privilege it was to not miss a place and land that so many Palestinians have been displaced from.
The song takes the listener on a journey through a haunted ‘birthright’ tour where the buried... (continuer)
Prepare for take off
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envoyé par Bernart Bartleby 14/7/2014 - 12:48
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Враги сожгли родную хату…

Враги сожгли родную хату…
Одна из самых популярных песен о Великой Отечественной войне, проникнутая острым драматическим и трагическим настроением. В песне описывается ситуация возвращения солдата с войны домой. Но дом сожжён, и жена погибла. В текст встроен пронзительный монолог солдата над могилой супруги, построенный как его обращение к ней.

"The Enemy Burned Down His Home", about a soldier who returns from the front to find his entire family dead
Враги сожгли родную хату,
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envoyé par Vlad Ermakoff 14/7/2014 - 11:43
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Lungometraggio

Lungometraggio
Più che mai attuale oggi, con l'ONU che dice "I morti di Gaza sono civili al 70%" come se invece di essere l'ONU fosse l'ISTAT.
P.S. non è "e i mandanti di morte guardano la realtà" ma "e i mandanti di morte GUIDANO la realtà". Cambia, e non poco ... :-(
Alberta Beccaro 14/7/2014 - 10:59
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New Aryans

New Aryans
Be proud that you're a white amerikan
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envoyé par Alessandro Carènzan 13/7/2014 - 18:55
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Irgendwo auf der Welt

Irgendwo auf der Welt
Grazie!
arny 13/7/2014 - 18:09
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Pazzum pazzia

Pazzum pazzia
[1979]
Scritta da:
Chiara Riondino
David Riondino
Silvano Panichi
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Gaja Gualtieri
Album: Non vi mettete a spingere
E alloraaaaaa....!!!!
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envoyé par Riccardo Venturi 13/7/2014 - 17:26
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La pala

La pala
LA PALA
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envoyé par Maria Cristina Costantini 13/7/2014 - 13:00
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Sarajevo

Sarajevo
La poesia scritta da Czesław Miłosz nell'agosto del 1993 a Berkeley.
Dalla raccolta che contiene le poesie scritte negli anni 1991–1994, intitolata "Na brzegu rzeki" (Sulla riva di fiume) Znak (1994)
Il testo trovato qui
SARAJEWO
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envoyé par Krzysiek Wrona 13/7/2014 - 00:23
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A zero ore

A zero ore
Chanson italienne – A zero ore – Ned Ludd – 2007

Marco Valdo M.I. mon ami, il faut que tu m'expliques... La chanson italienne s'intitule « A zero ore », ce qui devrait se traduire – littéralement s'entend – par « À zéro heure » et toi, tu l'intitules : « Chômage technique ». Moi, je ne comprends pas.

Lucien l'âne, mon ami, tu comprends très bien, car « Chômage technique » est en réalité l'exacte traduction de l'expression italienne « a zero ore » dans le contexte de l'entreprise, de l'économie et de l'assurance sociale. Simplement d'un pays à l'autre, les mots, les façons d'organiser et de réglementer les choses changent. Même quand le mécanisme est le même ou à peu près. « A zero ore » est le régime de « chômage technique ou économique » qui en Italie, permet de mettre un travailleur en quelque sorte « en attente » (sans prester une seule heure de travail – d'où le « zero ore ») de la... (continuer)
CHÔMAGE TECHNIQUE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/7/2014 - 19:08
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Santa pazienza

Santa pazienza
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).

1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo


Il Collettivo Víctor Jara, 1974.



Qualche tempo fa lo avevo trovato l'album del Collettivo Víctor Jara, in una vecchia stereocassetta rimasta sepolta nelle cose di una persona che conosco. Fosse mai; il nastro era rotto. Così, da allora, del Collettivo di cui fecero parte i fratelli Riondino e delle loro canzoni cerco le tracce in rete, e sono tracce parecchio difficili da trovare; ci vuole pazienza. Ironia perfetta,... (continuer)
Santa pazienza, sorella dell'ignoranza,
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envoyé par Riccardo Venturi 12/7/2014 - 18:25
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I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]

anonyme
I padroni de le filande [Coragio ancor, putele]
Svensk översättning av Riccardo Venturi
Traduzione svedese di Riccardo Venturi
12 luglio 2014 / 12. juli 2014
SPINNERIÄGARNA
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12/7/2014 - 10:55
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Potage: BerluscoNO!

Potage: BerluscoNO!
Berluscon è morto, viva Berluscon
Sveglia, è da mo' che è finita l'era B.
Figli de' Musolino
krzyś 12/7/2014 - 05:53
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Soldato

Soldato
smielatticcio inno di pseudo delusi vecchi coglioni, tutto qua

Krzysztof Wrona

sull'ordinazine

fatto sulla misura di certe zucche tonte

Krzysztof Wrona
Krzysiek Wrona 12/7/2014 - 02:31
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Veličenstvo Kat

Veličenstvo Kat
Ufffa... ho fatto in tempo...
il 11.07.2014
scocca il 12.07.
oh, che difficil' !!!
Tradurre dalle matrigna lingua alla lingua matrigna!!!
Tanto... chi se ne frega : D
Salut!
IL BOIA RE
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envoyé par Krzysiek Wrona 12/7/2014 - 00:06
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Risorsa umana

Risorsa umana
Chanson italienne (Laziale Romanesco) – Risorsa umana – Ned Ludd – 2007
RESSOURCE HUMAINE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/7/2014 - 19:43

Per i trent’anni di Creuza de mä

Antiwar Songs Blog
Per i trent’anni di Creuza de mä
Trent’anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l’unica canzone erotica del suo repertorio”. Forse non è proprio vero, ripensando magari all’antichissima “Barbara” (ad esempio), […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-11 19:39:00
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Le impiraresse

Le impiraresse
Zanipolo venessian (ho scordato di dire che ha ancora una bella e ben educata voce di tenore) sta a Dorsoduro, è nato nel 1933, e ha visto "dal basso" la sua adorata città negli anni in cui non aveva nulla di disneyano. E l'ha ancora tutta negli occhi e nel cuore. Però sopravvivono bei tratti salvi di Venezia e della Laguna: bisogna andarci con chi li conosce. A Venezia io ritorno sempre volentieri, se ho questo genere di guide.
E' vero, gli Svedesi forse non sono i più pronti a capire Venezia...ma chi può saperlo. Stoccolma, in fondo, è intrisa pure lei di mare e respira della sua aria.
Per i Greci, provo a fare un tentativo: se partono i primi ottonari, chissà, forse si può arrivare alla fine. Sto traducendo metricamente Solomos; e gli ottonari in questi tempi sono il mio pane quotidiano...
Gian Piero Testa 11/7/2014 - 18:59




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