World Peace Is None of Your Business
World peace is none of your business
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 22:11
Valdivia egu Lawxaru
(Op. cit., pp. 51/53/55)
VALDIVIA E LAUTARO
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envoyé par Riccardo Venturi 17/7/2014 - 21:54
Stelutis Alpinis
La versione realizzata da Francesco De Gregori è la prima che è stata ascoltata ... sul tema. Struggente, da non poter ascoltare, perchè colpisce nel ... profondo senza respiro ... e poi CONTRO l'infame inutile strage ... la parte iniziale dell'ultima guerra dei trent'anni in Europa ... e non solo, dove a morire furono soprattutto contadini e operai... Ora ascolteremo anche ... quella in lingua friula ....
Ernesto Sattaneo 17/7/2014 - 21:22
La ninna nanna de la guerra
Volevo segnalarvi - e sarebbe magari da mettere in evidenza tra le novità - che dal 30 giugno su RAI Radio 2 è cominciata un'interessante trasmissione musicale dedicata proprio alle canzoni contro la guerra, in occasione del centenario dall'inizio del grande macello del primo conflitto mondiale.
Il programma si chiama "Rataplan" e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00 su Radio2, come ho già detto. Lo conduce l'ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale molto in gamba e competente, uno che si occupa di musica da moltissimo tempo e che in passato ha avuto anche una sua etichetta discografica, la On/Off Records, che nel 1998 ha lanciato un gruppo oggi molto famoso ed apprezzato, i Perturbazione.
Rataplan
Rataplan Facebook
Il programma si chiama "Rataplan" e va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.00 su Radio2, come ho già detto. Lo conduce l'ottimo John Vignola, un giornalista e critico musicale molto in gamba e competente, uno che si occupa di musica da moltissimo tempo e che in passato ha avuto anche una sua etichetta discografica, la On/Off Records, che nel 1998 ha lanciato un gruppo oggi molto famoso ed apprezzato, i Perturbazione.
Rataplan
Rataplan Facebook
Bernart Bartleby 17/7/2014 - 21:13
Stál voják na dešti
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson tchèque – DEZERTÉR – Jaromír Nohavica – 1982
Texte de Jiří Šotola
Musique de Jaromír Nohavica
Nous croyons que cette chanson, sur un texte du poète Jiří Sotola et sur l'air d'une chanson populaire, est vraiment un des moments les plus élevés de l'art du grand Jarek Nohavica. Un soldat de garde tout seul, dans la nuit, sous la pluie, qui choisit peut-être la forme extrême de rébellion, de désertion, de dire « Je ne marche pas » : se tuer. Porter l'arme à la bouche en un « baiser glaçant » et se flinguer. Par l'auteur de la version tchèque du Déserteur. Personne ne peut savoir ce qui, alors, s'est passé dans la tête du soldat, dans cette nuit de solitude ; quelles pensées, quelles angoisses, quelles rages. Il est certain que cette chanson nous rappelle beaucoup, trop d'épisodes du genre arrivés réellement. Car il peut se passer... (continuer)
Chanson tchèque – DEZERTÉR – Jaromír Nohavica – 1982
Texte de Jiří Šotola
Musique de Jaromír Nohavica
Nous croyons que cette chanson, sur un texte du poète Jiří Sotola et sur l'air d'une chanson populaire, est vraiment un des moments les plus élevés de l'art du grand Jarek Nohavica. Un soldat de garde tout seul, dans la nuit, sous la pluie, qui choisit peut-être la forme extrême de rébellion, de désertion, de dire « Je ne marche pas » : se tuer. Porter l'arme à la bouche en un « baiser glaçant » et se flinguer. Par l'auteur de la version tchèque du Déserteur. Personne ne peut savoir ce qui, alors, s'est passé dans la tête du soldat, dans cette nuit de solitude ; quelles pensées, quelles angoisses, quelles rages. Il est certain que cette chanson nous rappelle beaucoup, trop d'épisodes du genre arrivés réellement. Car il peut se passer... (continuer)
DÉSERTEUR
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/7/2014 - 20:54
Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”
Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Fabrizio De André: Amico fragile
scatola di legno la vedo più come abbassarsi alle logiche di mercato e fare musica (con la chitarra) in modo commerciale
17/7/2014 - 00:31
Salome
Cantata da Antonina Krzysztoń
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
Il testo da http://poema.pl/publikacja/22410-salome
SALOME
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 16/7/2014 - 23:18
Creek Mary's Blood
La traduzione italiana della preghiera nativa, in lingua Siouan Lakota (Teton), con cui "Creek Mary's Blood" si conclude.
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).
Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Bernart Bartleby 16/7/2014 - 21:04
(Indian) Corn Song
Parole di Woody Guthrie.
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.
Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
Musica dei Blackfire, band punk rock composta da due fratelli e una sorella nativi americani, precisamente Navajo.
Nel disco intitolato “Woody Guthrie Singles”, raccolta di brani fino a quel momento sconosciuti e mai pubblicati del grande cantautore, realizzato in collaborazione con la di lui nipote Nora Guthrie.
Il titolo originale ha una riga tirata sopra “Indian” (io non ero capace a formattare correttamente e l’ho messo tra parentesi), a sottolineare che gli argomenti che la canzone affronta - l’affarismo anche in campo bellico, il furto della terra, la corruzione politica e la povertà morale del capitalismo - riguardano tutti noi come vittime, e non solo i nativi americani cui evidentemente Guthrie si voleva rivolgere in primis...
I been a restin’.
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envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 20:41
Polentransport
Chanson tchèque de langue allemande - Polentransport – Ilse Weber – 1944.
Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants,... (continuer)
Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.
Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants,... (continuer)
CONVOI POLONAIS
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/7/2014 - 18:24
Not In Our Name
Visto che in questa pagina sono menzionati due dischi della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, mi sembra doveroso ricordare anche l'altro: The Ballad of the Fallen, il più militante a cominciare dall'eloquente titolo. Contiene El Segadors, la canzone della rivolta dei contadini catalani, diventata in seguito l'inno ufficiale della Repubblica Catalana, Grandola Vila Morena (che ho precedentemente segnalato), El pueblo unido jamas sera vencido! e poi La Santa Espina e Si me quieres escribir entrambe ancora dalla guerra civile spagnola. Contiene la Milonga para un fusilado, canto recente da El Salvador, La Pasionaria, canzone dedicata a Dolores Ibarruri che ispirò il famoso slogan "No Pasaran", i disegni di Celia, bambina salvadoregna del Centro Rifugiati di Managua, Nicaragua e una musica che fa venire le lacrime agli occhi...
Flavio Poltronieri 16/7/2014 - 17:53
Pierres De Gaza
[2007]
Album:D'un Chemin A L'autre
Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano (miguel martinez)
Album:D'un Chemin A L'autre
Il ritornello è in arabo e si traduce così:
sforzatevi nella fede sforzatevi nella preghiera (rituale) sforzatevi nella preghiera (personale)
e nel ricordo (ripetizione) del Corano (miguel martinez)
C'est l'histoire d'une Guerre, trop de soldats qui courent
(continuer)
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envoyé par adriana 16/7/2014 - 17:08
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Avec le coeur et la raison
[2009]
Album : Réel
Album : Réel
Pour ceux qu'on chassent de leurs maisons
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 16/7/2014 - 16:33
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Migrante
Miramòr (IMD/Blumusica, 2014)
Dal nero del mare e del cielo il vento
(continuer)
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envoyé par donquijote82 16/7/2014 - 15:57
The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).
Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer…
Oh! why does the white man follow my path,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Gianfranco Manfredi: Quarto Oggiaro Story
[1976]
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
Scritta da Gianfranco Manfredi con Giuliano Illiani e Ricky Gianco.
Nel suo disco intitolato “Ma non è una malattia”.
T’ho incontrata a Quarto Oggiaro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/7/2014 - 09:36
La tomba di Bakunin
Русский перевод: Влад Ермаков
МОГИЛА БАКУНИНА
(continuer)
(continuer)
envoyé par Vlad Ermakoff 16/7/2014 - 08:24
Solang die Mörder
d'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Solang die Mörder – Ernst Busch – 1967
Poème russe Пока убийцы ходят по земле (1965) - : Jewgeni Jewtuschenko - Evgueni Aleksandrovitch Evtouchenko
Version allemande: Wladimir Wischnjak
Musique: Eduard Kolmanowski
M'est avis, dit Lucien l'âne, que j'ai déjà entendu une chanson qui ressemble à celle-ci par le thème central de l'enfant brûlé dans un camp qui s'envole en fumée...
En effet, Lucien l'âne mon ami, il y a bien une chanson qui raconte une histoire d'enfant brûlé dans le four d'un camp d'extermination et qui s'envole en fumée... Il s'agit d'une chanson de Francesco Guccini, intitulée Auschwitz et j'en avais fait une version française, moi aussi. Principalement, car cette chanson m'avait ému. Mais celle-ci parle de Dachau... et puis, elle est nettement plus dure ; c'est une chanson de haine et qui appelle... (continuer)
Chanson allemande – Solang die Mörder – Ernst Busch – 1967
Poème russe Пока убийцы ходят по земле (1965) - : Jewgeni Jewtuschenko - Evgueni Aleksandrovitch Evtouchenko
Version allemande: Wladimir Wischnjak
Musique: Eduard Kolmanowski
M'est avis, dit Lucien l'âne, que j'ai déjà entendu une chanson qui ressemble à celle-ci par le thème central de l'enfant brûlé dans un camp qui s'envole en fumée...
En effet, Lucien l'âne mon ami, il y a bien une chanson qui raconte une histoire d'enfant brûlé dans le four d'un camp d'extermination et qui s'envole en fumée... Il s'agit d'une chanson de Francesco Guccini, intitulée Auschwitz et j'en avais fait une version française, moi aussi. Principalement, car cette chanson m'avait ému. Mais celle-ci parle de Dachau... et puis, elle est nettement plus dure ; c'est une chanson de haine et qui appelle... (continuer)
TANT QUE LES MEURTRIERS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/7/2014 - 23:43
Metafore incrociabili
Testo di Gian Piero Testa
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Cantabile sull'aria di "Avanti popolo"
2014, luglio 15
Forza Concordia alza il bicchiere
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 15/7/2014 - 20:13
Maramao, perché sei morto?
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).
Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:
“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (continuer)
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore italiano.
Mario Consiglio (1907-1975) musicista torinese.
Interpretata dal Trio Lescano con un’esordiente Maria Jottini (1921-2007) che proprio quell’anno vinceva la “Gara nazionale per gli artisti della canzone” indetta dall'Eiar.
Ripresa in seguito da Rita Pavone (1969), da Nicola Arigliano e persino da Beppe Starnazza e i Vortici (1981).
Il ritornello di questa celebre canzonetta è in realtà molto antico, tant’è che lo ritroviamo citato, per esempio, dal Belli nel suo Er canto provìbbito ma anche in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa, detto Ninco Nanco, catturato e giustiziato sommariamente il 13 marzo 1864 a Lagopesole, frazione di Avigliano di Potenza, dalla Guardia Nazionale:
“Ninghe Nanghe, peccé sì muerte?
Pane e vino nan t'è mancate
La 'nzalate sté all'uerte
Ninghe Nanghe, peccé sì... (continuer)
Quando tutto tace
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/7/2014 - 13:25
Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
LO SCUDO
È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua
14 luglio 2014
È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua
14 luglio 2014
L.L. 15/7/2014 - 10:05
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Parole e musica di Morrissey.
Il brano che dà il titolo all’ultimo lavoro del grande ed immarcescibile artista inglese, sempre più anarchico man mano che passa il tempo...
Semplice, dura, diretta, semplicemente bellissima. Un pugno in faccia ai governanti e una sferzata diretta a tutti noi: “No more you poor little fool”, WAKE UP!!!
Appena scoperta grazie a John Vignola e alla sua “Rataplan”su RAI Radio 2, una trasmissione di musica contro la guerra, realizzata in occasione dei 100 anni dall’inizio della carneficina del primo conflitto mondiale...