Sogno
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Bella! Ha risvegliato il mio passato punkrockettaro, quando anche musica come questa - rigorosamente acquistata da Verovinile di Claudio Besia (che saluto), in via Pietro Giuria a Torino - girava molto sul mio piatto...
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Bella! Ha risvegliato il mio passato punkrockettaro, quando anche musica come questa - rigorosamente acquistata da Verovinile di Claudio Besia (che saluto), in via Pietro Giuria a Torino - girava molto sul mio piatto...
Immagina di vivere una vita perfetta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/6/2014 - 22:00
Cielo nero
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Ti credi superiore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:34
Il ballo dei potenti
[2002]
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
Nell’album intitolato “Chiusi dentro”
La nuova economia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:19
Li lasciamo annegare per negare
Antiwar Songs Blog
“Solo andata” nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall’autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal […]
Antiwar Songs Staff 2014-06-14 21:17:00
Black Out!
[2004]
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Nell’album intitolato “Di nuovo in marcia”
Black Out, Black Out!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/6/2014 - 21:07
Parcours:
Guerre à la Terre
Mi abuelo
Testo trovato su "Il Deposito"
Mi abuelo mató franceses y mi padre federales
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 14/6/2014 - 17:47
Simmu Cca
[2012]
Album : Del Mio Tempo
Testo Giuseppe Dacquì
Musica e arrangiamento Aldo Giordano
Voci Giovanna D'angi
Album : Del Mio Tempo
Testo Giuseppe Dacquì
Musica e arrangiamento Aldo Giordano
Voci Giovanna D'angi
Hey hey hey
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 14/6/2014 - 17:30
Leonard Cohen: Who by Fire
La fonte d'ispirazione della canzone di Leonard Cohen è la poesia liturgica ebraica "Unetaneh Tokef". Questa non proviene nè dalla Bibbia nè dal Talmud, gli studi più recenti tendono ad attribuirla all'epoca bizantina e comunque il suo immaginario deriva dalla fantasia. Ci ricorda che possiamo anche cambiare il nostro carattere ma che non siamo in grado di controllare completamente il nostro futuro. Le liriche in questione recitano:
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 14/6/2014 - 13:04
Interview
Canzone française – Interview – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 5
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Lucien l'âne mon ami, tu as suivi l'histoire d'Adam jusqu'ici ; il ne me faut donc pas la raconter... Et si tu as des trous dans ta mémoire – ce qui arrive aux meilleurs, tu peux toujours retourner aux canzones précédentes, à savoir : Le Grand Bond au Plafond - La Déposition - Secret, secret - La Lettre de l'Oncle Hopner. Cette fois, il s'agit d'une canzone d'un type particulier ; il n'y en a pas beaucoup, si toutefois, il y en a d'autres que celle-ci. Donc, c'est un jeu de questions... (continuer)
Le Livre Blanc 5
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Lucien l'âne mon ami, tu as suivi l'histoire d'Adam jusqu'ici ; il ne me faut donc pas la raconter... Et si tu as des trous dans ta mémoire – ce qui arrive aux meilleurs, tu peux toujours retourner aux canzones précédentes, à savoir : Le Grand Bond au Plafond - La Déposition - Secret, secret - La Lettre de l'Oncle Hopner. Cette fois, il s'agit d'une canzone d'un type particulier ; il n'y en a pas beaucoup, si toutefois, il y en a d'autres que celle-ci. Donc, c'est un jeu de questions... (continuer)
Q : Professeur, votre âge, dites-moi ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/6/2014 - 10:50
Priggiuniero 'e guerra
Lembrei-me da estrada e do número
(continuer)
(continuer)
envoyé par Laís Figueiredo 14/6/2014 - 00:24
L'autoroute des Teutons
P.S. : Juste quelques mots à propos du narrateur, qui manifestement n'est pas un fanatique du régime ; on le sent tout au long de son monologue dans lequel il dénonce violemment le régime et la façon dont ce dernier traite les travailleurs. Et la description de la cérémonie d'inauguration sous la grêle et les averses par le Führer en personne de cette autoroute des Teutons est hallucinante d'ironie. Hitler en leveur de bras automatique est proprement surréaliste. Pour situer notre narrateur, le seul point de référence dont on dispose est le premier vers : « Papa et moi, on était tous deux de la Teutonia ». Il ne reste plus qu'à retrouver cette Teutonia, qui devait bien être une association. Mais laquelle ? En creusant, j'ai fini par trouver, c'était la loge maçonnique de Postdam. En effet, une loge maçonnique de Postdam portait ce nom de Teutonia ("Teutonia zur Weisheit" – Weisheit étant... (continuer)
Marco Valdo M.I. 13/6/2014 - 23:42
Pace Verde
instrumental
Singolo del 1982 dedicato a Greenpeace
Singolo del 1982 dedicato a Greenpeace
instrumental
13/6/2014 - 19:29
Parcours:
Guerre à la Terre
Che il Mediterraneo sia
Un giorno non molto lontano il Meridione della gloriosa ed antica cultura greca prenderà coscienza delle vessazioni e dei soprusi subiti dai corruttori latini con la compiacenza degli ascari del sud. Ai carnefici della nostra amata terra che hanno costretto, allora i nostri padri, oggi i nostri figli ad emigrare, non resterà altro che scappare se faranno in tempo.
IIIT
IIIT
IIITurri 13/6/2014 - 14:30
Indian Sunset
[1971]
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
As I awoke this evening with the smell of wood smoke clinging
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/6/2014 - 11:08
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Una verdad incómoda
dall'album Aocaná (2009)
Con un ironico riferimento nel titolo al documentario di Al Gore, la canzone dà voce a tutte le vittime dei conflitti. In collaborazione con il rapper cubano Kumar.
Con un ironico riferimento nel titolo al documentario di Al Gore, la canzone dà voce a tutte le vittime dei conflitti. In collaborazione con il rapper cubano Kumar.
Tú niño que mueres de sida en Sudáfrica
(continuer)
(continuer)
13/6/2014 - 09:36
Correveidile
dall'album Aocaná (2009)
Con il pianista cubano Chano Dominguez
Dedicata alle donne repubblicane che hanno combattuto nella guerra civile
Con il pianista cubano Chano Dominguez
Dedicata alle donne repubblicane che hanno combattuto nella guerra civile
Tierra de olvido, ruleta imposible
(continuer)
(continuer)
13/6/2014 - 09:26
Ningún precio por la paz
Album: "Saratoga" (1995)
¿Dónde estás cuándo se oyen rugir los cañones?
(continuer)
(continuer)
13/6/2014 - 08:41
Musica de Paz
Peace & Love in salsa reggae dal Venezuela
Ohh nono yeeh
(continuer)
(continuer)
13/6/2014 - 08:25
Paz y amor
dall'album "Parte de mí" del 2002
Cantata dalla vincitrice dell'edizione spagnola di "Operazione Trionfo" questa rischia di essere una delle canzoni più banali della nostra raccolta...
Cantata dalla vincitrice dell'edizione spagnola di "Operazione Trionfo" questa rischia di essere una delle canzoni più banali della nostra raccolta...
Ven, acércate,
(continuer)
(continuer)
12/6/2014 - 22:14
Mundo Roto
(2009)
Album: "Puerto Presente"
"Non lasciare che questo mondo scassato guasti il tuo sorriso". Canzone dedicata ai bambini saharawi che vivono nei campi profughi in Algeria.
Ya han pasado dos días desde nuestro regreso del Sahara y una mezcla de sabores perennes recorre mi cuerpo una y otra vez (risas, emoción, sobremesas sobre tierra y alfombras pero, sobre todo, aprendizaje) componiendo un plato único en el mundo. Aprendizaje, sí, porque como nos recuerda el escritor Eduardo Galeano los miles de personas que se comprometen con este pueblo no le están dando una limosna; simplemente, piden justicia, una justicia clara y transparente. Sin fracturas ni dudas aunque, eso sí, llena de cicatrices, heridas marcadas por el tiempo y la arena. Pero, insisto, sin limosnas, porque la mano que pide siempre está por debajo de la que da y este no es el caso.
Tengo la sensación de que ha sido el concierto... (continuer)
Album: "Puerto Presente"
"Non lasciare che questo mondo scassato guasti il tuo sorriso". Canzone dedicata ai bambini saharawi che vivono nei campi profughi in Algeria.
Ya han pasado dos días desde nuestro regreso del Sahara y una mezcla de sabores perennes recorre mi cuerpo una y otra vez (risas, emoción, sobremesas sobre tierra y alfombras pero, sobre todo, aprendizaje) componiendo un plato único en el mundo. Aprendizaje, sí, porque como nos recuerda el escritor Eduardo Galeano los miles de personas que se comprometen con este pueblo no le están dando una limosna; simplemente, piden justicia, una justicia clara y transparente. Sin fracturas ni dudas aunque, eso sí, llena de cicatrices, heridas marcadas por el tiempo y la arena. Pero, insisto, sin limosnas, porque la mano que pide siempre está por debajo de la que da y este no es el caso.
Tengo la sensación de que ha sido el concierto... (continuer)
No dejes que este mundo roto
(continuer)
(continuer)
12/6/2014 - 21:53
Cara Casta
(O. Mannarini)
2010
Girano le pale
Con la solita ironia dei Folkabbestia si racconta l'Italia degli ultimi 60 anni
2010
Girano le pale
Con la solita ironia dei Folkabbestia si racconta l'Italia degli ultimi 60 anni
All'occasione giusta a questa situazione dico basta!
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/6/2014 - 19:52
Alle fronde dei salici
Per chi legge questi versi di Salvatore Quasimodo, vorrei ricordare che sono ripresi dal Salmo 137 (136) "Lungo i fiumi di Babilonia", lamentazione degli ebrei esuli lungo i canali di Babilonia, dopo la distruzione di Gerusalemme del 586 a.C. e che sempre ad esso è riferita la canzone di Leonard Cohen "By the rivers dark".
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 12/6/2014 - 16:59
Sinfonia n. 10 in mi minore (Op. 93)
[1953]
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).
Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continuer)
L’ “omaggio” del grande compositore a Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, il dittatore sovietico appena scomparso che aveva censurato, vessato, spaventato e torturato psicologicamente Šostakovič per due decenni, dalla “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” del 1934 (subito censurata e bandita nonostante il grande apprezzamento internazionale), passando per la “Quarta Sinfonia” del 1936 (ritirata prima ancora dell’esordio e rappresentata solo 25 anni dopo), fino al Primo Concerto per Violino del 1947-48 (anch’esso accantonato dopo la nuova caccia alle streghe scatenata contro di lui e molti altri artisti da Andrej Aleksandrovič Ždanov, braccio destro di Stalin).
Con la Decima Sinfonia - composta tra il luglio e l’ottobre del 1953 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Filarmonica di Leningrado, diretta da Evgenij Mravinskij, il 17 dicembre dello stesso anno - Dmitrij... (continuer)
[Strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 15:51
Parcours:
Musique classique contre la guerre
Una historia real
Operación Palace di Jordi Évole
Interessante "falso documentario" (ma guardatelo come se fosse vero perché potrebbe esserlo) sul fallito colpo di stato del 23 febbraio 1981.
Lo scopo del documentario è di denunciare la mancanza di trasparenza del governo spagnolo che a distanza di più di trent'anni mantiene ancora il segreto di stato sui documenti che permetterebbero di svelare alcuni punti oscuri del 23F.
Interessante "falso documentario" (ma guardatelo come se fosse vero perché potrebbe esserlo) sul fallito colpo di stato del 23 febbraio 1981.
Lo scopo del documentario è di denunciare la mancanza di trasparenza del governo spagnolo che a distanza di più di trent'anni mantiene ancora il segreto di stato sui documenti che permetterebbero di svelare alcuni punti oscuri del 23F.
12/6/2014 - 13:57
Le tombeau de Couperin
[1914-17]
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).
"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continuer)
Una suite per pianoforte che Ravel cominciò a scrivere prima della Grande Guerra per dedicarla al compositore, clavicembalista e organista parigino François Couperin (1668-1733), da lui profondamente ammirato. Ma lo scoppio della guerra – che Ravel fortunatamente visse solo di striscio – indusse il grande compositore a dedicare ognuno dei sei movimenti di cui si compone la suonata ada alcuni degli amici più cari scomparsi nel conflitto: Jacques Charlot (compositore), Jean Cruppi, Gabriel Deluc (pittore basco), Pierre e Pascal Gaudin (fratelli uccisi insime dalla stessa granata), Jean Dreyfus e Joseph de Marliave (musicologo). La prima della suite fu eseguita a Parigi, l'11 aprile 1919, per volere di Marguerite Long, pianista ed insegnante, vedova di de Marliave.
In seguito Ravel ne scrisse anche una versione orchestrata (1920).
"All'inizio del 1915 mi arruolai nell'esercito;... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 13:53
Parcours:
Musique classique contre la guerre
En berne
Finalement, on s'y retrouve dans ce labyrinthe où l'on se perd et le message d'Alessandro arrive enfin à bon port...
C'est vrai qu'ils sont plaisants ces Cowboys fringants et si Québec n'était si loin, on irait bien les voir et les entendre sur le vif...
Et puis, ils racontent bien aussi la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres au Québec comme partout dans l'humaine nation.
Mille mercis et cordial
Marco Valdo M.I.
C'est vrai qu'ils sont plaisants ces Cowboys fringants et si Québec n'était si loin, on irait bien les voir et les entendre sur le vif...
Et puis, ils racontent bien aussi la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres au Québec comme partout dans l'humaine nation.
Mille mercis et cordial
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 12/6/2014 - 12:21
Soldatenschicksal (O wunderbares Glück)
anonyme
[XVIII° sec.]
“Destino di soldati”, canzone di anonimo autore settecentesco. Si trova pubblicata, per esempio, in un’edizione del 1800 per i tipi dell’editore Solbrigsche Buchdruckerey.
Interpretata dal duo folk Zupfgeigenhansel (Erich Schmeckenbecher e Thomas Friz) nel disco intitolato “Volkslieder 2” del 1977.
Anche questo brano – così come il cinquecentesco Ein neu Lied Herr Ulrichs von Hutten - compare ne “Il Gallo Rosso”, l’unico disco di un musicista, etnomusicologo e sociologo tedesco pressochè dimenticato, Uwe Hermann, prematuramente scomparso nel 1980 in uno scontro automobilistico con alcuni soldati americani ubriachi. “Il Gallo Rosso”, del 1979, è stato ripubblicato di recente, nel 2011, dalla Nota, casa editrice e discografica di Udine.
Originariamente pubblicata nel 1979, la raccolta di canti politici, di protesta e popolari raccolti e reinterpretati da Uwe Hermann, costituisce... (continuer)
“Destino di soldati”, canzone di anonimo autore settecentesco. Si trova pubblicata, per esempio, in un’edizione del 1800 per i tipi dell’editore Solbrigsche Buchdruckerey.
Interpretata dal duo folk Zupfgeigenhansel (Erich Schmeckenbecher e Thomas Friz) nel disco intitolato “Volkslieder 2” del 1977.
Anche questo brano – così come il cinquecentesco Ein neu Lied Herr Ulrichs von Hutten - compare ne “Il Gallo Rosso”, l’unico disco di un musicista, etnomusicologo e sociologo tedesco pressochè dimenticato, Uwe Hermann, prematuramente scomparso nel 1980 in uno scontro automobilistico con alcuni soldati americani ubriachi. “Il Gallo Rosso”, del 1979, è stato ripubblicato di recente, nel 2011, dalla Nota, casa editrice e discografica di Udine.
Originariamente pubblicata nel 1979, la raccolta di canti politici, di protesta e popolari raccolti e reinterpretati da Uwe Hermann, costituisce... (continuer)
O wunderbares Glück!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/6/2014 - 11:33
La Lettre de l'Oncle Hopner
La Lettre de l'Oncle Hopner
Canzone française – La Lettre de l'Oncle Hopner – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 4
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Il faut se ressouvenir, Lucien l'âne mon ami, qu'il s'agit ici d'histoires, de raconter des histoires et que les histoires, toujours, s'insèrent dans l’Histoire.
Quelle histoire ! Que me contes-tu là ? Et de quelle histoire finalement me parles-tu ? C'est à n'y rien comprendre. On était – il y a quelques années, j'en conviens – dans une école du côté de Prague, il y avait un professeur qui marchait au plafond et des autorités en panique... (continuer)
Canzone française – La Lettre de l'Oncle Hopner – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 4
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Il faut se ressouvenir, Lucien l'âne mon ami, qu'il s'agit ici d'histoires, de raconter des histoires et que les histoires, toujours, s'insèrent dans l’Histoire.
Quelle histoire ! Que me contes-tu là ? Et de quelle histoire finalement me parles-tu ? C'est à n'y rien comprendre. On était – il y a quelques années, j'en conviens – dans une école du côté de Prague, il y avait un professeur qui marchait au plafond et des autorités en panique... (continuer)
Une loi transgressée une fois
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/6/2014 - 10:42
Copa de Sangue
O GIGANTE voltou, mas não pra manifestação
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 12/6/2014 - 09:37
Evenu Shalom Alehem
anonyme
Non è il saluto dei primi cristiani ma l'antichissimo saluto ebraico "la pace sia con voi", letteralmente "portiamo pace su di voi", in lingua aramaica. L'ultima parola "aleihem, alekhem, alekhe"… è di difficile trascrizione per l'aspirazione alla "calabrese" dopo la prima e molto chiusa: a-lei-kh-m , ed altro non è che il saluto in lingua araba salam aleikhum da cui deriva anche l'espressione figurata "fare un sacco di salamelecchi" ovvero sbracciarsi enormemente per un gran saluto formale anche un po' esagerato.
Davide Giamp 11/6/2014 - 19:20
Sognando
Grazie a tutti, anche ai livornesi (diavoli accesi), che se non ci mettono almeno un tentativo di far ridere, non si sentono tali. Sì, Riccardo, le diatribe regionalistiche lasciano il tempo che trovano e sono - forse - divertenti soltanto al bar con gli amici. Qui parliamo di questa canzone che, pian piano, sta sorgendo dal dimenticatoio dove era stata relegata. Lo dimostra il fatto che nonh ho mai potuto toglierla dal repertorio fin dall'anno in cui l'ho scritta (1971) e vi assicuro che cantarla nei concerti non è stato sempre facile in quegli anni....
Don Backy 11/6/2014 - 18:09
Un giorno di festa
2014
Un giorno di festa
La crisi si sente e colpisce tutti, soprattutto noi gente di strada. Era già difficile poter trovare lavoro per i figli appena usciti dalla loro esperienza scolastica, ma in questo ultimo periodo sono tanti..troppi anche i papà che sono stati licenziati e cercano un'occupazione che in età adulta è ancora più difficile da trovare. Ma le giornate obbligatoriamente "libere" di padri e figli disoccupati hanno l'aspetto positivo di far scoprire aspetti personali gli uni degli altri che mai sarebbero emersi in tempi "occupati". Complicità e solidarietà di padre e figlio possono portare anche speranza e ottimismo, così da vivere un giorno senza occupazione come "un giorno di festa"
Un giorno di festa
La crisi si sente e colpisce tutti, soprattutto noi gente di strada. Era già difficile poter trovare lavoro per i figli appena usciti dalla loro esperienza scolastica, ma in questo ultimo periodo sono tanti..troppi anche i papà che sono stati licenziati e cercano un'occupazione che in età adulta è ancora più difficile da trovare. Ma le giornate obbligatoriamente "libere" di padri e figli disoccupati hanno l'aspetto positivo di far scoprire aspetti personali gli uni degli altri che mai sarebbero emersi in tempi "occupati". Complicità e solidarietà di padre e figlio possono portare anche speranza e ottimismo, così da vivere un giorno senza occupazione come "un giorno di festa"
Dai divertiamoci non disperiamoci adesso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 11/6/2014 - 15:35
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Parole di Erri De Luca
Musica di Daniele e Mauro Durante
Videoclip diretto da Alessandro Gassmann
In coda Erri De Luca recita una riscrittura della sua poesia Naufraghi
"Solo andata" nasce dalla collaborazione tra Erri De Luca e il Canzoniere Grecanico Salentino. Lo storico gruppo di musica popolare ha musicato, reinterpretando in chiave struggente le sonorità tradizionali pugliesi, una poesia dall'autore napoletano. Il connubio è stato poi valorizzato da un bel video di Alessandro Gassmann. Il progetto artistico ha ricevuto il sostegno di Amnesty International, di cui Gassmamn è testimonial.
La clip è ambientata a Sbiaggiabella (Lecce). Dal mare cupo e agitato emergono le figure di alcuni migranti, che con bracciate affannate raggiungono la riva. Il tutto avviene sotto gli occhi di un anziano pescatore, interpretato da Manrico Gammarota, che, di fronte al disperato impeto... (continuer)