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Scarecrow

Scarecrow
[1986]
Scritta da Bob Johnson, voce e chitarra della formazione inglese.
Nell’album intitolato “Back in Line”. Poi anche nell’album dal vivo “Tonight's the Night”.
Testo come trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

La canzone si riferirebbe ad una battaglia della prima fase delle Guerre Civili Inglesi (1642-1651), precisamente quella di Cropredy Bridge, Oxfordshire, combattuta il 29 giugno 1644 tra l’esercito di Re Carlo e quello Parlamentarista condotto da Sir William Waller, il quale perse fragorosamente... Questo almeno sostiene il ricchissimo sito dove ho reperito il testo...

Uno spaventapasseri è impassibile testimone della cruenta carneficina, immancabile nelle battaglie campali che si usavano all’epoca...

Eppure non credo che l’ultima strofa possa riferirsi a quella o ad altre battaglie dell’epoca, visto che si parla di missili che volano... E siccome si... (continuer)
Scarecrow can you hear the wind blow?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2014 - 21:48
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White Man

White Man
[1986]
Scritta da Peter Knight, voce e violino della formazione inglese.
Nell’album intitolato “Back in Line”. Poi anche nell’album dal vivo “Tonight's the Night”.

Suprema sintesi di Storia del Colonialismo, quello inglese in particolare...
Some sing of their glory
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2014 - 21:05
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Minguccio

Minguccio
Carissimi Bernart e Krzys, visto che avete apprezzato Tonino Zurlo, vi invito ad ascoltare anche quest'altra (anche se non è una anti-war song ma piuttosto una anti-slanders song)

http://www.infinititesti.com/2014/05/0...
Flavio Poltronieri 18/5/2014 - 18:54
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Lift Girl's Lament

Lift Girl's Lament
[1962]
Parole e musica di Jeremy Taylor.
Un singolo pubblicato in Sudafrica nel 1962.
Un classico di Jeremy Taylor, presente in tutte le compilation successive, a partire da “Ag Pleez Deddy” (titolo del suo brano forse più famoso)

Il lamento dell’ascensorista sfruttata, malpagata e rovinata dal lavoro, lei che avrebbe voluto fare la hostess sugli aerei...
Going up!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2014 - 14:13
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La musica è finita

La musica è finita
[2012]
Parole di Alessandro Hellmann
Musica di Rosario Di Bella
Nell’album intitolato "Se io ho perso... chi ha vinto?", raccolta di brani inediti di autori contemporanei (Edizioni Maremosso).
C’è un silenzio assordante
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2014 - 13:25
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Girotondo

Girotondo
[2012]
Parole di Abner Rossi
Musica di Mario Berlinguer
Nell’album intitolato "Se io ho perso... chi ha vinto?", raccolta di brani inediti di autori contemporanei (Edizioni Maremosso).
Guarda guarda il mondo che non è più tondo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2014 - 13:22
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Contessa

Contessa
COUNTESS
(continuer)
envoyé par Stacciarini Valentino 18/5/2014 - 12:49
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Quirra

Quirra
[2014]

Album: Ali di stracci

"Quirra è nata come un martirio, per quello che hanno permesso di fare a questa terra. Non puoi vedere la grande bellezza e poi c'è chi fa di tutto per mutilarla, storpiarla, stuprarla». «Quirra» è la canzone che racconta l'identità violata: «Io sanguinerò per l'agonia di questa terra». «L'ho scritta in un giorno particolare. Ho incontrato per strada uno dei tanti estimatori, uno di quelli che ti fermano e poi cominciano a raccontarti le loro storie. E tu hai il dovere di ascoltarli, sei una specie di fratello maggiore. Questo signore, Giancarlo, col quale sono diventato amico, mi racconta la storia del figlio perso a 27 anni a Teulada dove faceva il militare. Io non sapevo cosa dire, un imbarazzo incredibile. Questo ragazzo mi sembrava di vederlo. Giancarlo mi ferma e toccandomi il braccio mi dice tu e fa una pausa tu devi fare qualcosa. E allora non sei più... (continuer)
Mi lascerò morire a Quirra
(continuer)
envoyé par adriana 18/5/2014 - 10:57
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A Night to Remember

A Night to Remember
Parole e musica di Jeremy Taylor.
Nel suo disco dal vivo “Live in Chicago” del 2005
Testo trovato su 3rd Ear Music

Nei pressi di Grahamstown, Sudafrica, notte del 18 agosto 1977.
Due agenti della South African Police hanno allestito un posto di blocco. Hanno l’ordine di intercettare ed arrestare un “kaffir”, un negro che pare abbia pisciato troppo lungo e deve essere fermato.
Si aspettano anche che il ricercato sia accompagnato da qualcuno di quegli spregevoli bianchi traditori ebrei comunisti che se la fanno coi sovietici...
I due aspettano pazienti, parlando in afrikaans del più e del meno: il dovere, l’ordine, quel che ha detto loro il superiore, che è Dio ad aver creato differenti i bianchi e i neri, come il sole e la luna, che non possono mescolarsi mai, checchè ne dicano gli agitatori, sporchi kaffir o bianchi comunisti...
Poi il rumore di un’auto, fari nel buio...
“Fermate... (continuer)
The night is dark and starry
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 22:56
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Black-White Calypso

Black-White Calypso
[1961]
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa nello spettacolo intitolato “Wait A Minim!”

Un classico di Jeremy Taylor offerto all’interno di uno spettacolo musicale, diretto da Leon Gluckman, che andò in scena a Londra a metà degli anni 60. In Sudafrica, ovviamente, non fu mai rappresentato durante l’epoca dell’Apartheid. E anche in Gran Bretagna l’ultima strofa, quella che parla di coppie miste come soluzione al problema di pelli troppo scure o troppo bianche, fu censurata. (fonte: 3rd Ear Music)
The other day reading Drum magazine
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 22:07
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Piece of Ground

Piece of Ground
[1964]
Parole e musica di Jeremy Taylor
Canzone inclusa in uno spettacolo intitolato “Wait A Minim!”

Interpretata da Miriam Makeba e da Vusi Mahlasela, tra gli altri.
(Bernart Bartleby)
When the white man first came here from over the sea
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 21:40
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Standing in the Rain

Standing in the Rain
[1965]
Parole e musica di Sydney Carter
Nel disco live alla Eton Art School, “Sydney Carter & Jeremy Taylor at Eton”, 1967.
Con Jeremy Taylor (1937-), cantautore e cantante folk anglo-sudafricano.

Canzone che, sotto le mentite spoglie di una Christmas carol, denuncia con ferocia l’ipocrisia, l’egoismo ed il razzismo dei so-called cristiani... Lo sconosciuto che arriva, forse per cercare un riparo ed un tozzo di pane, forse per annunciare la lieta novella, è lasciato fuori nel gelido inverno...
No use knocking on the window
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 20:18
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Friday Morning

Friday Morning
[1966]
Parole e musica di Sydney Carter (1915-2004), poeta, cantautore e musicista folk inglese.
Nel suo disco intitolato “Lord of the Dance - Carols & Ballads”, con Martin Carthy, Johnny Scott Trio e Mike Sammes Singers.

Un condannato a morte riflette sull’origine dell’ingiustizia rivolgendosi ad un altro prigioniero, un falegname, destinato come lui ad essere crocifisso...
It was on a Friday morning
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 14:54
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John Ball

John Ball
[1981]
Parole e musica di Sidney Carter (1915-2004), poeta, cantautore e musicista folk inglese.
Nel disco collettivo intitolato “Lovely in the Dances: Songs of Sydney Carter”, con lo stesso autore e molti grandi nomi del folk britannico, a partire da Maddy Prior e John Kirkpatrick.
Testo trovato sul solito ineguagliabile Mudcat Café

Una canzone, quasi infantile, sicuramente cristiana (nel senso profondo dell’aggettivo) che parla di amore, di amicizia, di rispetto reciproco, di uguaglianza...
E’ dedicata a John Ball (1338-1381), un predicatore, un “lollard” (seguace della filosofia egualitarista di John Wycliffe), un prete perseguitato e scomunicato dalla Chiesa inglese. “Lollards” - l’etimologia è incerta: zizzania (da lolium), o “borbottanti” (dal neerlandese lollaerd), o da Lolhard, nome di un francescano convertito al valdismo e poi bruciato come eretico nel 1370... - erano chiamati... (continuer)
Who’ll be the lady, who will be the lord
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/5/2014 - 12:12
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Transgresores de la ley

Transgresores de la ley
[2013]

Album :Transgresores de la ley
Techo, tierra, pan, educaución
(continuer)
envoyé par adriana 17/5/2014 - 11:50

Wat Tyler

Wat Tyler
"When Adam delved and Eve span, who was then the gentleman? From the beginning all men by nature were created alike, and our bondage or servitude came in by the unjust oppression of naughty men. For if God would have had any bondmen from the beginning, he would have appointed who should be bond, and who free. And therefore I exhort you to consider that now the time is come, appointed to us by God, in which ye may (if ye will) cast off the yoke of bondage, and recover liberty."

"Quando Adamo zappava ed Eva filava, chi allora era il signore? Fin dall'inizio tutti gli uomini per natura sono stati creati uguali, e la nostra schiavitù o servitù discendono dalla ingiusta oppressione di uomini cattivi. Perché se Dio avesse voluto dei servi, fin dal principio avrebbe dovuto indicare chi è libero e chi non lo è. E quindi vi esorto a considerare che ormai è giunto il momento, voluto da Dio, in cui... (continuer)
Bernart Bartleby 17/5/2014 - 09:56

Incontro Nixon-Breznev-Mao

Incontro Nixon-Breznev-Mao
Ecco, allora si ragionava...

krzyś 17/5/2014 - 02:15
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Wat Tyler

Wat Tyler
Grande Bartleby. Domani, sempre che non esca manganellato dall'ennesima maniffa, mi metto a fare la traduzione...
Riccardo Venturi 17/5/2014 - 00:02
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Un riparo per noi

Un riparo per noi
"Un riparo per noi"
La recensione di questo brano, non fa una grinza su quello che è il contenuto del relativo testo italiano,che ben ci sta tra la categoria delle (canzoni contro la guerra).
Ma volevo fare una considerazione e se mi permettete, anche una amichevole critica al sito:-

Come mai si è pensato di ricordare che questa canzone è un adattamento dell'originale "With a girl like you" e non si è invece pensato di ribadire e ricordare una grave omissione peché nel disco vengono dichiarati solamente due autori italiani e no quello della musica che è Reg Presley?
Vedi dati sul disco >http://www.45cat.com/record/scmq7021

Qualsiasi risposta, anche solo in maniera privata è da me gradita.

Distinti saluti
Ignazio Sulis
Ignazio 16/5/2014 - 17:59

La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎

anonyme
La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)‎
Stamattina su Radio1 hanno detto che è stato ritrovato uno spartito autografo del compositore e violinista piemontese Giovanni Battista Viotti (1755-1824) con la musica de "La Marseillaise". Lo spartito sarebbe datato 1781.

Potrebbe darsi quindi che l'autore della musica del celebre inno rivoluzionario (e poi nazionale) francese sia un italiano e non Rouget de l'Isle, il quale ne scrisse certamente le parole nel 1792.
Fino ad oggi Giovanni Battista Viotti veniva ritenuto soltanto uno dei primi ad aver riutilizzato il tema (nei suoi "Six quatuors d'air connus, dialogués et variés, op. 23, del 1795).
Se così fosse, la musica de "La Marseillaise" non sarebbe nata affatto in ambito rivoluzionario, visto che il Viotti era un musico di corte, nelle grazie addirittura di Maria Antonietta. Infatti nel 1792 Viotti fu costretto a scappare a Londra... e Rouget de l'Isle gli fregò il suo "Tema e variazioni in do maggiore" e ne fece "La Marseillaise".

Trovo ora conferma alla notizia sia su it.wikipedia che su L'Espresso.
Bernart Bartleby 16/5/2014 - 09:31
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Analfabetizzazione

Analfabetizzazione
ANALPHABETIZATION
(continuer)
envoyé par marco 16/5/2014 - 01:13
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The Blanket of Night

The Blanket of Night
Elbow close their The Take Off and Landing of Everything album with this ballad about the major UK political parties' attitude to immigrants. Guy Garvey told Mojo magazine: "It's about a couple at sea, refugees escaping a bad situation. When even Labour is campaigning on immigration trying to make the country's ills the fault of such people... well, nothing's ever made me so angry. I wrote it in 20 minutes, which tells me it came from the gut."
The song depicts a refugee husband and wife in a boat at night on a rough sea. "That was to illustrate that, while both political parties are blaming the country's problems on immigrants, there are people who are dying to get into the country," Garvey told Uncut magazine. "It's so irresponsible to blame immigrants for our problems, those politicians should be ashamed of themselves."

Gli Elbow chiudono il loro “The Take Off and Landing of Everything... (continuer)
Bernart Bartleby 15/5/2014 - 14:21
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Taliban Fighting Man

Taliban Fighting Man
"I got a pissed off wife but I guess that's life for a Taliban fighting men... Still this ain't no blues it's the life that I choose of a Taliban fighting man..."

Mi sembra proprio una bella celebrazione del coraggio e dell'abnegazione dei Marines, altro che CCG!

D'altra parte, la biografia dell'autore di questa canzone parla chiaro: ministero degli esteri australiano, peacekeeper, coordinatore nelle task force di ricostruzione in Afghanistan, aquartierato in un paio di basi militari, intrattenitore per le truppe... Tutti i link che lo riguardano su en.wikipedia puntano sul ministero della difesa australiano...

Insomma, un "australiano tranquillo"...
Bernart Bartleby 15/5/2014 - 13:13
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Suttaterra

Suttaterra
SUTTATERRA
(continuer)
envoyé par adriana 15/5/2014 - 09:48
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Il Diavolo c’è

Il Diavolo c’è
È morto H.R. Giger
krzyś 15/5/2014 - 05:15




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