Rédaction : Goethe et Hitler
Rédaction : Goethe et Hitler
Chanson française – Rédaction : Goethe et Hitler – Marco Valdo M.I. – 2014
d'après Kaspar Hauser, alias Kurt Tucholsky, « Hitler und Goethe » Ein Schulaufsatz - 1932
Attention, Lucien l'âne mon ami, je viens d'écrire une chanson à partir d'une « rédaction »...
D'une rédaction, Marco Valdo M.I. mon ami, dois-je comprendre que tu retournes à l'école ?
Voyons, Lucien l'âne mon ami, que me chantes-tu là ? Je n'ai aucune intention de retourner à l'école et d'ailleurs, je n'y suis pas retourné. Si tu avais attendu que je termine ma phrase, tu aurais su ce que je voulais vraiment te dire. Je reprends donc : Je viens d'écrire une chanson à partir d'une « rédaction scolaire » (Ein Schulaufsatz), publiée en 1932 par Kurt Tucholsky sous le nom de Kaspar Hauser, renvoyant sans doute au personnage du mystérieux jeune homme, mort un siècle avant et surnommé « l'orphelin... (continuer)
Chanson française – Rédaction : Goethe et Hitler – Marco Valdo M.I. – 2014
d'après Kaspar Hauser, alias Kurt Tucholsky, « Hitler und Goethe » Ein Schulaufsatz - 1932
Attention, Lucien l'âne mon ami, je viens d'écrire une chanson à partir d'une « rédaction »...
D'une rédaction, Marco Valdo M.I. mon ami, dois-je comprendre que tu retournes à l'école ?
Voyons, Lucien l'âne mon ami, que me chantes-tu là ? Je n'ai aucune intention de retourner à l'école et d'ailleurs, je n'y suis pas retourné. Si tu avais attendu que je termine ma phrase, tu aurais su ce que je voulais vraiment te dire. Je reprends donc : Je viens d'écrire une chanson à partir d'une « rédaction scolaire » (Ein Schulaufsatz), publiée en 1932 par Kurt Tucholsky sous le nom de Kaspar Hauser, renvoyant sans doute au personnage du mystérieux jeune homme, mort un siècle avant et surnommé « l'orphelin... (continuer)
Considérons l'histoire d'Allemagne
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/5/2014 - 19:28
House of the Fascist Scum
[1989]
Nell’album d’esordio intitolato “On Yer Toez”
Celebre inno antifascista in salsa Punk/Oi! britannica.
Ispirato – com’è ovvio – alla The House of the Rising Sun, versione The Animals.
Nell’album d’esordio intitolato “On Yer Toez”
Celebre inno antifascista in salsa Punk/Oi! britannica.
Ispirato – com’è ovvio – alla The House of the Rising Sun, versione The Animals.
There is a house in London town
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 14:42
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Funny Names
[1988]
Scritta da Mick Jones e Don Letts
Nell’album intitolato “Tighten Up, Vol. 88”
Scritta da Mick Jones e Don Letts
Nell’album intitolato “Tighten Up, Vol. 88”
A stranger's a friend
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 14:26
Almanac Singers: The Rifles
[giugno 1942]
Scritta da Sis Cunningham.
Sulla melodia de “The Riflemen's Song At Bennington”, canzone del 1770 che celebra una vittoria americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Nell’album degli Almanac Singers intitolato “Anti-Fascist Songs Of The Almanac Singers”.
Altra canzone bellicista e patriottarda, contribuita pertanto come Extra.
Eppure, anche qui lo stile degli Almanac Singers non si smentisce: non solo applausi ai fucili americani spianati contro Hitler e Hideki Tōjō, primo ministro e comandante in capo dell’esercito giapponese, ma anche per chi già da due o tre anni aveva imbracciato le armi contro la minaccia nazista, in primis i combattenti partigiani (non ancora i nostri, ma quelli di Cecoslovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia e Jugoslavia), gli inglesi (i Tommies) e i sovietici (non essendo all’epoca note oltre oceano le porcate che anche questi andavano... (continuer)
Scritta da Sis Cunningham.
Sulla melodia de “The Riflemen's Song At Bennington”, canzone del 1770 che celebra una vittoria americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Nell’album degli Almanac Singers intitolato “Anti-Fascist Songs Of The Almanac Singers”.
Altra canzone bellicista e patriottarda, contribuita pertanto come Extra.
Eppure, anche qui lo stile degli Almanac Singers non si smentisce: non solo applausi ai fucili americani spianati contro Hitler e Hideki Tōjō, primo ministro e comandante in capo dell’esercito giapponese, ma anche per chi già da due o tre anni aveva imbracciato le armi contro la minaccia nazista, in primis i combattenti partigiani (non ancora i nostri, ma quelli di Cecoslovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia e Jugoslavia), gli inglesi (i Tommies) e i sovietici (non essendo all’epoca note oltre oceano le porcate che anche questi andavano... (continuer)
Who is that I see coming, advancing row on row.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 14:07
I'm on My Way
[18??]
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (continuer)
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 13:35
Side by Side
[Febbraio 1942]
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Canzone del “Why We Fight”…
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Canzone del “Why We Fight”…
There stood a house upon the hill…
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 12:02
The Sinking of the Reuben James
[1941]
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (continuer)
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (continuer)
Have you heard of a ship called the good Reuben James
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 11:44
The Almanac Singers: Dear Mr. President
[Febbraio 1942]
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)
Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (continuer)
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)
Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (continuer)
Dear Mr. President, I sat me down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2014 - 10:38
Malamor
[2014]
Album : Al monte
"I personaggi sono esemplari, c'è l'Imperatore, il Carcerato, il Dio, il Popolo, il Militare e io li affronto con volontà chirurgica cercando la vera essenza, la nudità dell'uomo di fronte allo sconosciuto e alle stelle. È questo lo scatto che volevo fare anch'io, come persona, e credo di aver fatto consegnandolo a queste nove canzoni"
Intervista
Album : Al monte
"I personaggi sono esemplari, c'è l'Imperatore, il Carcerato, il Dio, il Popolo, il Militare e io li affronto con volontà chirurgica cercando la vera essenza, la nudità dell'uomo di fronte allo sconosciuto e alle stelle. È questo lo scatto che volevo fare anch'io, come persona, e credo di aver fatto consegnandolo a queste nove canzoni"
Intervista
Qui si nasce senza fiato e già la prima punizione
(continuer)
(continuer)
12/5/2014 - 10:15
Anacronistici, diffidenti, e contenti di esserlo!
Antiwar Songs Blog
Articolo apparso sul numero di maggio di “Sicilia Libertaria” Durante una delle sue esternazioni per il 25 aprile, Giorgio Napolitano ha richiamato all’ordine il governo per i ventilati tagli al salatissimo conto degli F35, “… Senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e perfino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-12 09:24:00
Grida forte la val Susa
Popolo No TAV
Grida forte la val Susa
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 12/5/2014 - 07:45
Union Maid
[1940]
Parole di Woody Guthrie
Sulla tema del “Fröhlicher Landmann von der Arbeit zurückkehrend” di Robert Schumann (dall’ “Album für die Jugend”, Op. 68, n. 10, anno 1848)
Il ritornello è invece tratto dalla popolare “Red Wing”, scritta nel 1907 da Kerry Mills e Thurland Chattaway.
Una canzone scritta da Guthrie per il Partito comunista di Oklahoma City, ma dalla prospettiva, abbastanza insolita per l’epoca, di un’attivista femmina, e pure piuttosto determinata...
Incisa per la prima volta dagli Almanac Singers nel 1941. Ripresa in seguito molte volte da Pete Seeger e in dischi di tributo a Woody Guthrie.
Anche nella colonna sonora del film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Non vorrei sbagliarmi, ma ci si sono cimentati pure i nostri Stormy Six e Luca Barbarossa.
Parole di Woody Guthrie
Sulla tema del “Fröhlicher Landmann von der Arbeit zurückkehrend” di Robert Schumann (dall’ “Album für die Jugend”, Op. 68, n. 10, anno 1848)
Il ritornello è invece tratto dalla popolare “Red Wing”, scritta nel 1907 da Kerry Mills e Thurland Chattaway.
Una canzone scritta da Guthrie per il Partito comunista di Oklahoma City, ma dalla prospettiva, abbastanza insolita per l’epoca, di un’attivista femmina, e pure piuttosto determinata...
Incisa per la prima volta dagli Almanac Singers nel 1941. Ripresa in seguito molte volte da Pete Seeger e in dischi di tributo a Woody Guthrie.
Anche nella colonna sonora del film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Non vorrei sbagliarmi, ma ci si sono cimentati pure i nostri Stormy Six e Luca Barbarossa.
There once was a union maid, she never was afraid
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 22:48
Al di là del confine
[2003]
Parole e musica di Luigi Grechi.
Nell’album intitolato “Pastore di nuvole”
Parole e musica di Luigi Grechi.
Nell’album intitolato “Pastore di nuvole”
Siamo vecchi della vita
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 21:01
Cupe Vampe
Dopo la bellezza di ventidue anni dal bombardamento, la Biblioteca Nazionale di Sarajevo è stata completamente ricostruita ed è stata riaperta oggi.
11/5/2014 - 18:45
Accusato di libertà
[1976]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Quando mi verrete a cercare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 17:05
Sentii cume la vusa la sirena
[1958]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”
Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione. Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto).
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”
Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione. Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto).
Sentii cume la vusa la sirena
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2014 - 15:07
Como un dolor de muelas
[2002]
Album: Dímelo en la Calle
Por Joaquín Sabina y El Subcomandante Marcos.
Carta del Sub:
Ejército Zapatista de Liberación Nacional 18 de Octubre de 1996 (como a las no sé cuántas de la madrugada)
A: Joaquín Sabina
Planeta Tierra
De: Subcomandante Insurgente Marcos CCRI-CG del EZLNMontañas del Sureste Mexicano, Chiapas México
Don Sabina:
Yo sé que le parecerá extraño que le escriba, pero resulta que me duele la muela y, según acabo de leer, usted camina ahora por estas tierras que, mientras no acaben por venderlas también, siguen siendo mexicanas. Entonces pensé yo que, aprovechando que me duele la muela y que usted camina ahora bajo estos cielos, pudiera yo escribirle y saludarlo e invitarlo a echarse un “palomazo” con el Sup (a larga distancia, se entiende). ¿Qué dice usted? ¿Cómo? ¿Que qué tiene que ver el dolor de muela con el “palomazo”? Bueno, tiene usted razón, debo explicarle... (continuer)
Album: Dímelo en la Calle
Por Joaquín Sabina y El Subcomandante Marcos.
Carta del Sub:
Ejército Zapatista de Liberación Nacional 18 de Octubre de 1996 (como a las no sé cuántas de la madrugada)
A: Joaquín Sabina
Planeta Tierra
De: Subcomandante Insurgente Marcos CCRI-CG del EZLNMontañas del Sureste Mexicano, Chiapas México
Don Sabina:
Yo sé que le parecerá extraño que le escriba, pero resulta que me duele la muela y, según acabo de leer, usted camina ahora por estas tierras que, mientras no acaben por venderlas también, siguen siendo mexicanas. Entonces pensé yo que, aprovechando que me duele la muela y que usted camina ahora bajo estos cielos, pudiera yo escribirle y saludarlo e invitarlo a echarse un “palomazo” con el Sup (a larga distancia, se entiende). ¿Qué dice usted? ¿Cómo? ¿Que qué tiene que ver el dolor de muela con el “palomazo”? Bueno, tiene usted razón, debo explicarle... (continuer)
Como si llegaran a buen puerto mis ansias,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/5/2014 - 13:50
Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out
[1970-71]
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).
Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).
Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Well, if you want to sing out, sing out
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/5/2014 - 22:39
November 18
Chanson allemande – November 18 – Kurt Tucholsky – 1926
Texte de Kurt Tucholsky (publié sur Die Weltbühne du 16 novembre 1926, signé de son pseudonyme de Theobald Tiger), adapté par Hanns Eisler.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétée par Ernst Busch
Tiens, Lucien l'âne mon ami, j'espère que Novembre 1918, te rappelle quelque chose. C'est à la fois, l'effondrement du Reich allemand, la fin de la guerre et l'éclatement d'une révolution rapidement avortée en Allemagne et pire que tout, avortée par ceux-là mêmes qui auraient dû la soutenir... si l'on en croit leur déclaration de principe, autrement dit et en clair : les sociaux-démocrates. Et ce sera une chirurgie violente, pratiquée directement sur le peuple insurgé. Pour en venir à la traduction, comme tu peux le voir, il y avait ici deux versions presque semblables du même texte en allemand et comme bien tu penses, j'ai pris la version originale... (continuer)
Texte de Kurt Tucholsky (publié sur Die Weltbühne du 16 novembre 1926, signé de son pseudonyme de Theobald Tiger), adapté par Hanns Eisler.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétée par Ernst Busch
Tiens, Lucien l'âne mon ami, j'espère que Novembre 1918, te rappelle quelque chose. C'est à la fois, l'effondrement du Reich allemand, la fin de la guerre et l'éclatement d'une révolution rapidement avortée en Allemagne et pire que tout, avortée par ceux-là mêmes qui auraient dû la soutenir... si l'on en croit leur déclaration de principe, autrement dit et en clair : les sociaux-démocrates. Et ce sera une chirurgie violente, pratiquée directement sur le peuple insurgé. Pour en venir à la traduction, comme tu peux le voir, il y avait ici deux versions presque semblables du même texte en allemand et comme bien tu penses, j'ai pris la version originale... (continuer)
NOVEMBRE 18
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/5/2014 - 22:14
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
Visto che andate a puntate... como un sceneggiata telvisiva brasiliana, eccolo il "Epitaffio http://it.wikipedia.org/wiki/Epitaffio per Bub Dylanosiero".
Kaczmarski, da vivo, si divertiva anche così
https://www.youtube.com/watch?v=9bxu4hUK35w
Kaczmarski, da vivo, si divertiva anche così
https://www.youtube.com/watch?v=9bxu4hUK35w
krzyś 10/5/2014 - 04:43
Les imbéciles
Album: Yitzhak Rabin (1998)
Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.
Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.
Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tout change,tout évolue
(continuer)
(continuer)
9/5/2014 - 23:01
Où veux-tu que j'aille?
(feat. Mouss & Hakim - Zebda)
Album: Coup de gueule (2004)
Album: Coup de gueule (2004)
Où veux-tu que j'aille ?
(continuer)
(continuer)
9/5/2014 - 22:50
Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
LA REPUBBLICA
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram
Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014
MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (continuer)
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram
Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014
MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (continuer)
Empty beds
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 9/5/2014 - 21:37
Ciuri di campo
Antiwar Songs Blog
Comu ciuri di campu nascisti e la terra ti fici di matri Comu ciuri di campu criscisti e la lotta ti fici di patri Comu ciuri di campu muristi na sira i maju chi stiddi tristi. (Come fiore di campo nascesti E questa terra ti fece da madre Come fiore di campo crescesti E la […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-09 20:16:00
Terezín
Album Eráse que era volumen 1
Una pesadilla blanca
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/5/2014 - 18:39
Parcours:
Camps d'extermination
Sott'à lu ponte
petru santu LECA natu a ARBURI vicinu a VICU.Iso scritti si trovani in l'annu corsu(1933- 1938?)ma anche di MATHIEU CECCALDI:Anthologie de la littérature corse.
chiappini 9/5/2014 - 15:37
Песенка о солдатских сапогах
Il testo trovato qui
PIOSENKA O ŻOŁNIERSKICH BUTACH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 9/5/2014 - 11:36
Песенка о солдатских сапогах
CANZONE DEGLI SCARPONI MILITARI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 8/5/2014 - 23:08
Les Volontaires
Les Volontaires
Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay
Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.
« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »
C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (continuer)
Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay
Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.
« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »
C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (continuer)
Comme ils étaient fort entêtés
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envoyé par Marco Valdo M.I. 8/5/2014 - 22:21
Ballade von der Krüppelgarde
Chanson allemande – Ballade von der Krüppelgarde – Robert Gilbert – 1930
Texte de Robert David Winterfeld alias Robert Gilbert (1899-1978), signé par la suite du pseudonyme David Weber (et ce n'était pas le seul dont il usait). Il semble qu'il ait tiré son adaptation d'une chanson de Jean-Baptiste Clément, mais je ne sais pas laquelle.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétation Ernst Busch.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu mémoire d'avoir rencontré pareille bande d'éclopés ? Mais avant d'aller plus loin, deux mots à propos du nom de cet incroyable défilé... Une traduction littérale serait : la garde des boiteux, des éclopés, des estropiés ou la garde boiteuse, éclopée, estropiée, infirme... Finalement, j’ai penché pour les invalides en référence à cet Hôtel des Invalides à Paris où depuis Louis XIV, sont hébergés ces militaires endommagés... Quant à la Garde , le mot ne recouvre pas la même... (continuer)
Texte de Robert David Winterfeld alias Robert Gilbert (1899-1978), signé par la suite du pseudonyme David Weber (et ce n'était pas le seul dont il usait). Il semble qu'il ait tiré son adaptation d'une chanson de Jean-Baptiste Clément, mais je ne sais pas laquelle.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétation Ernst Busch.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu mémoire d'avoir rencontré pareille bande d'éclopés ? Mais avant d'aller plus loin, deux mots à propos du nom de cet incroyable défilé... Une traduction littérale serait : la garde des boiteux, des éclopés, des estropiés ou la garde boiteuse, éclopée, estropiée, infirme... Finalement, j’ai penché pour les invalides en référence à cet Hôtel des Invalides à Paris où depuis Louis XIV, sont hébergés ces militaires endommagés... Quant à la Garde , le mot ne recouvre pas la même... (continuer)
BALLADE DE L'ARMÉE DES INVALIDES
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envoyé par Marco Valdo M.I. 8/5/2014 - 18:37
La notte dei partigiani viventi
1994
Fumana Mandala
Fumana Mandala
Lasem ster malediche (ua ua ua et me svegliè!)
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envoyé par donquijote82 8/5/2014 - 17:40
The Rhythm of Time
[1981]
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey
[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey
Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:
”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (continuer)
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey
[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey
Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:
”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (continuer)
There’s an inner thing in every man,
(continuer)
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8/5/2014 - 12:07
Parcours:
Des prisons du monde, Les conflits irlandais
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Pax