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A la volonté du peuple

A la volonté du peuple
[1980]
Parole di Alain Boublil (con Jean-Marc Natel)
Musica di Claude-Michel Schönberg (1944-), compositore, produttore teatrale e cantante francese, noto soprattutto come autore di musical.

Dal musical “Les Misérables”, basato sul famoso romanzo di Victor Hugo e diretto nel 1980 da Robert Hossein, che due anni più tardi ne firmò anche una riduzione cinematografica.
Nel 1985 “Les Mis” (così viene chiamato colloquialmente) ha subìto un adattamento il lingua inglese (libretto di Herbert Kretzmer e musiche, parzialmente riscritte, sempre di Schönberg). Lo spettacolo fu presentato al Barbican di Londra e due anni dopo a Broadway, e da allora non ha smesso di essere rappresentato. Nel 2012 il musical è stato trasposto su pellicola in un (per molti mediocre) “kolossal” diretto dal britannico Tom Hooper.

La canzone viene intonata durante la scena dell’insurrezione repubblicana di Parigi nel... (continuer)
A la volonté du peuple
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 21:33
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Hop-là,nous vivons!

Hop-là,nous vivons!
Chanson française – Hop-là nous vivons – Jean Ferrat – 1969
Paroles: Henri Gougaud

Ce sera le troisième Ho(pp) là, nous vivons ! des CCG... Il importait de ne pas le rater... Même si le rapport avec Ernst Toller n'est pas des plus clair...
Les deux autres sont Holà, nous vivons ! et Hoppla! Wir leben! [L.L.]
Avec nos dents nickelées
(continuer)
envoyé par Lucien Lane 1/5/2014 - 18:55

Le bonhomme Misère

Le bonhomme Misère
[1868]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Su “Les chansons de Jean-Baptiste Clément” (Parigi, 1885) non ci sono indicazioni relative all’autore della musica.

Dedicata a Charles Ferdinand Gambon (1820-1887), importante militante della causa repubblicana.
Rimasto orfano da piccolo, Gambon fu allevato dalla nonna in campagna, dove conobbe la miseria dei contadini. Divenuto avvocato e poi giudice e deputato, fu perseguitato dal regime per le sue posizioni fieramente antimonarchiche e spedito per 10 anni in un bagno penale su di un’isola bretone.
Tornato in libertà, si mise a fare l’agricoltore. Nel 1869 si rifiutò di pagare le imposte che sarebbero state destinate alle spese militari e così molti suoi beni gli vennero pignorati, compresa una mucca che lui difese strenuamente contro gli esattori. Quest’episodio di resistenza divenne famoso tanto che lo chansonnier e goguettier Paul Avenel gli... (continuer)
Haro!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 18:35

Into the Streets May First

Into the Streets May First
[1934]
Versi di Alfred Hayes (1911-1985), scrittore e poeta inglese, l’autore de I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night.
Musica di Aaron Copland (1900-1990), grande compositore americano.

Canzone vincitrice del concorso “Workers Music League/New Masses” indetto nel 1934 in occasione della festa del Primo Maggio. Copland decise di mettere in musica questo testo come reazione all’avvento del nazismo in Europa. In seguito, pur non sconfessando questa sua opera, non la incluse mai nel proprio catalogo ufficiale. Ciò nonostante, all’epoca della “caccia alle streghe” anticomunista, anche Copland fu preso di mira dal senatore McCarthy.
Into the streets May First!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 13:51
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The Red Flag

The Red Flag
[1889]
Versi di Jim Connell (1852-1929), militante indipendentista e socialista irlandese.
Sulla melodia della natalizia “O Tannenbaum” (1824) di Ernst Gebhard Salomon Anschütz (1780-1861), organista e compositore tedesco.

Propongo questo inno perchè è stato forse il primo a cantare il Primo Maggio, la festa dei lavoratori nata nel 1856 in Australia (dove si celebrava il 21 aprile) come giornata di sciopero generale per l’ottenimento delle otto ore di lavoro quotidiane, e poi passata negli USA dove, a partire dal 1886, fu celebrata il 1 maggio. Quell’anno fu fatidico perchè - come già sappiamo - a Chicago la polizia attaccò i lavoratori ed il successivo 4 maggio una bomba rudimentale fu lanciata contro i poliziotti, intervenuti ancora per reprimere un raduno pacifico, e molti furono i morti e feriti, a causa dell’esplosione ma anche della reazione degli agenti. L’attentatore non fu mai... (continuer)
The people's flag is deepest red,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 11:55
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On désobeit

On désobeit
Album: État second (2012)
Hey cousin te souviens-tu les émeutes en 2005 ?
(continuer)
envoyé par adriana 1/5/2014 - 07:12
Parcours: Thomas Sankara
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Izabella

Izabella
(1969)

Suonata con la "Band of Gypsys" a Woodstock nel 1969 e poi pubblicata come lato B di Stepping Stone, l'ultimo singolo pubblicato in vita da Hendrix. Poi inclusa in vari album postumi tra cui "War Heroes". Una canzone d'amore di un soldato in Vietnam che dice chiaramente che vorrebbe avere tra le braccia Izabella invece della mitragliatrice.
Izabella
(continuer)
30/4/2014 - 23:56

Liberté, Égalité, Fraternité

Liberté, Égalité, Fraternité
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica non attribuita, forse dello stesso Clément, se mai fu scritta.

Una canzone dedicata ad Auguste Blanqui (1805-1881), morto solo tre anni prima, socialista rivoluzionario che trascorse gran parte della sua esistenza in carcere.

“J'ai dédié cette chanson à Blanqui, la plus grande victime peut-être de ces trois mots, pour losquels il a lutté toute sa vie avec un stoïcisme qui ne s’est jamais démenti.
Je l’estimais vivant, je le salue dans la tombe!”

Jean-Baptiste Clément ne “Le chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Liberté,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 21:54
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NATO Game over

NATO Game over
[2011]]

Album: Etat second
Just one nation there’s no border
(continuer)
envoyé par adriana 30/4/2014 - 19:02

Ah! le joli temps!

Ah! le joli temps!
[1867]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone scritta quando era ormai chiaro che lo scontro con la Prussia di Bismarck sarebbe stato inevitabile, mentre Napoleone III e la sua corte si baloccavano tra l’esposizione internazionale del 1867 (che avrebbe dovuto essere la vetrina della potenza francese), avventure militari extraeuropee dagli esiti disastrosi (Messico e Corea), nozze e festini e saccheggio del patrimonio pubblico (c’è un riferimento a Charles de Morny, uomo politico, finanziere, grande affarista e speculatore, che era il protetto fratellastro dell’imperatore)…
Ah! le joli temps!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 16:37

Quatre-vingt-neuf!

Quatre-vingt-neuf!
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone sul tradimento degli ideali della Rivoluzione, scritta pochi anni prima della Comune e dedicata ad un martire di questa, Théophile Ferré (1846-1871), impiegato in uno studio legale, seguace del socialista rivoluzionario Auguste Blanqui, consigliere della Comune, arrestato, condannato a morte e fucilato vicino a Versailles il 28 novembre del 1871.

“A près d'un siècle de la grande Révolution de 1789, le peuple on est encore à attendre la réalisation des promesses qui lui ont été faites par la bourgeoisie. Bien qu'on ait inscrit en tête des Droits de l'Homme que nous étions tous égaux, il n'en existe pas moins dans la société actuelle deux classes de citoyens ayant des intérêts tout à fait opposés.
C'est... (continuer)
Avant Quatre-vingt-neuf
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 15:42

Chanson d'avant-poste

Chanson d'avant-poste
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone dedicata ai soldati di avamposto, di sentinella, a tutti i soldatini mandati a crepare nelle guerre dei Potenti. La descrizione perfetta di tutta la loro paura di morire e di lasciare le proprie famiglie private del proprio aiuto, e tutto per soddisfare il delirio o le strategie di potenza di qualche imperatore o governo…
Au bois de la Saulette,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 14:16
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La machine

La machine
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.

“Je dédie ces six couplets aux filles du peuple entassées pêle-mêle dans ces grands bagnes industriels où elles travaillent du matin au soir pour un salaire qui ne leur assure même pas le pain quotidien.
Des milliers de pauvres filles succombent tous les ans à cette vie de galères.
D'autres viennent prendre leur place sans s'inquiéter du sort qui leur est réservé.
Et cependant il n'est plus besoin d'écrire en grosses lettres sur la porte do ces bagnes:
ICI, L'ON TUE!
On le sait.
Mais qu'importe! Les hauts barons de la féodalité industrielle et financière n'ont pas le temps de s'arrêter à ces petites misères. Il faut avant tout bâcler des affaires et amasser des millions.
Quant... (continuer)
Je viens de m'éveiller
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 12:44
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La pauvre Gogo

La pauvre Gogo
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.
In “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.

Una canzone tristissima, simile ad altre già presenti sulla CCG/AWS… Penso a Pauvre Martin di Georges Brassens, per esempio.
Avec ton enfant sur le dos,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 11:31
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Dansons la capucine

Dansons la capucine
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musia di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

Con la dedica di Clément alla nonna Charlotte che “je crois encore l'entendre me raconter ses vieilles histoires”.

Cercavo in Rete che tipo di ballo fosse la “capucine” e così trovo che la canzone di Clément sarebbe fondata su di un’antica canzone infantile destinata ad un gioco in cerchio. Anzi, pare che la “comptine” che ancora oggi in Francia i bambini cantano (seppur con meno strofe) sia proprio quella composta da Clément in onore di sua nonna nel 1866… Si tratterebbe quindi di un’originaria filastrocca rivoluzionaria per tirare su bene i pargoli. Non sarebbe male se qualcuno avesse voglia di trarne una versione cantabile in italiano…
La canzone (semplificata) si trova in innumerevoli dischi per bambini, ma anche in quello del Les Quatre Barbus con Lucienne Vernay intitolato “Rondes et... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 10:16

L’invasion

L’invasion
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clément, scritti durante l’esilio a Londra dovuto alla sua partecipazione alla Comune di Parigi. Proprio nel 1874 Clément, come molti altri comunardi in vista fuggiti all’estero o nascostisi, fu condannato a morte in contumacia. Poi l’amnistia generale nel 1880.
Musica di Marcel Legay (1851-1951), chansonnier.

In questa canzone Clément tuona contro i Bonaparte che portarono la Francia alla sconfitta nelle guerre del 1812-14, del 1815 e del 1870-71. Ma poi il risentimento repubblicano si ampia e diventa “internazionalista”: “Siete voi che parlate di patria, che dividete l’universo, siete voi, re e imperatori, che ci portate al massacro, che ci riducete in ceppi! Corriamo tutti alla conquista dei nostri diritti e da schiavi diventiamo uomini, unendoci contro i tiranni!”
En moins d'un siècle d'existence
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 22:07

Le Diable

Le Diable
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la fine della Comune parigina, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
Musica di Paul Henrion (1819-1901), compositore e goguettier parigino.

"Le Diable" è dedicata a Henry Jean Louis Champy (1846-1902), operaio in una coltelleria, nella guardia nazionale durante la difesa di Parigi dai tedeschi, consigliere della Comune, poi condannato al bagno penale in Nuova Caledonia, in seguito militante del partito operaio socialista rivoluzionario.
Ah! pauvre diable, mon ami,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 21:15
Parcours: Le Diable
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Aux loups

Aux loups
[1884]
Parole e musica di Jean-Baptiste Clemént
Una canzone scritta a sostegno di uno sciopero degli operai “ardoisiers” (estrattori delle lastre di ardesia, in Italia “pietra di lavagna”) di Trélazé, Maine-et-Loir.

“Au citoyen Bahonneau et à tous les bons camarades de Trélazé qui savent, par expérience, combien le pain est dur à gagner et qui sont las de voir une poignée de parasites vivre grassement aux dépens des travailleurs qui meurent à la peine…
Oui, mais...
Ça branle dans le manche.
Ces mauvais jours-là finiront.
Et gare à la revanche
Quand tous les pauvres s'y mettront.

(Jean-Baptiste Clemént, in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885)
Avec sa neige froide et blanche,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 16:49

La chanson du semeur

La chanson du semeur
[1886]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
Musica di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

“Mon semeur est un brave homme: il voudrait aussi que les peuples ne fussent plus divisés pour des questions de frontière. Mais pour que les peuples soient pour nous des frères, comme l'a clianté Pierre Dupont, il faut qu'ils cessent d'être les esclaves des rois et des empereurs et qu'ils renoncent à les suivre dans leurs guerres de conquêtes et d'extermination.
Si je suis des ceux qui réclament l'armement du peuple, c'est que je veux que nous soyons à même de défendre nos libertés, tant que nous aurons des ennemis à l'intérieur et à l'extérieur. Il faut désarmer tous ensemble ou pas du tout.”

“Il mio seminatore è un brav’uomo: vorrebbe che i popoli non fossero più divisi per questioni di... (continuer)
A Vialla
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 15:32

Mon homme (Souvenir de mai 71)

Mon homme (Souvenir de mai 71)
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, pubblicati in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.
Musica prima di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier, più tardi (1899) di Pierre Forest, compositore e militante socialista.

Una canzone dedicata alla memoria de La semaine sanglante, della feroce repressione della Comune parigina, che Jean-Baptiste Clemént scrisse nell’esilio londinese, mentre in patria era stato condannato a morte in contumacia. Clemént fece ritorno a Parigi solo nel 1880, dopo l’amnistia generale.
Au citoyen Martin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 14:50

Les souris

Les souris
[1867]
Parole e musica di Jean Baptist Clemént

Nel 1866 e 1867 il raccolto di grano era stato abbondante e i magazzini erano pieni. Eppure a Parigi il prezzo del pane salì a dismisura. Evidentemente, ancora una volta (vedi le rivolte del 1795 e 1846), i ricchi stavano speculando e affamando. Nel faubourg Saint-Antoine, quartiere operaio di Parigi, scoppiò l’ennesima rivolta, ma questa preludeva già all’ormai prossima Comune...
Au citoyen Grisel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 12:06
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November 18

November 18
[1926]
Versi originali di Kurt Tucholsky (pubblicati sul Die Weltbühne del 16 novembre 1926, firmati con lo pseudonimo di Theobald Tiger), adattati da Hanns Eisler.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch e presente, per esempio, nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Hanns Eislers Tucholsky-Lieder” del 1981.

Novembre 1918. La Germania era sconfitta. Otto anni dopo la casta militare e monarchica che aveva mandato al massacro un intero popolo era ancora a lì a fare il bello e – soprattutto - il cattivo tempo. E a preparare un nuovo sterminio.
Ja, damals ...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:38
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Rückkehr zur Natur

Rückkehr zur Natur
[1922]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch (e anche altri artisti come Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn, Hanns Ernst Jäger e Rolf Linnemann) in molti dischi, ad esempio “Antifaschistische Lieder”, “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky / Hanns Eisler” e “Opposition! Opposition!”
Man darf schon wieder Stiefel vor die Türe stellen --
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:00
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Ballade von der Krüppelgarde

Ballade von der Krüppelgarde
[1930]
Versi di Robert David Winterfeld aka Robert Gilbert (1899-1978), firmati con l’ulteriore pseudonimo di David Weber (e non era il solo che usava). Pare che si tratti di un suo adattamento di una canzone di Jean-Baptiste Clément, ma non sono per il momento riuscito ad individuare quale.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch. La trovo in apertura della collezione “Ernst Busch - Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger” edito nel 2001.
Anche nel disco “Modern Times” dei cantautori Christian Immler & Helmut Deutsch.
Testo trovato su Sterolg e Classical Iconoclast.
Wir sind die Krüppelgarde,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 09:12
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Kriegslied eines Kindes

Kriegslied eines Kindes
[1925-27]
Versi di Walter Benjamin
Musica di Hanns Eisler, da “Zeitungsausschnitte, Op. 11”
Nel disco triplo intitolato “Hanns Eisler”, realizzato nel 1971 dalla casa discografica Wergo.

“Zeitungsausschnitte”, “ritagli di giornale”, è un ciclo di canzoni che consistono tutte nella parodia di notizie comparse su giornali, riviste ed altri media tedeschi dell’epoca.

Un bambino è testimone della chiamata alle armi della madre (“O Deutschland, bleiche Mutter!”, “O Germania, pallida madre”, avrebbe scritto qualche anno dopo Bertolt Brecht), della sua partenza per le trincee della Grande Guerra e del suo ritorno in un ospedale da campo dove l’attende un bel letto a baldacchino, cioè un bel feretro con tutti gli onori del caso (trullallero, trullallà)...
Meine Mutter wird Soldat,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2014 - 21:47
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Michè

Michè
Il fermo di Riccardo Magherini. E l’hanno fermato per sempre.
Bernart Bartleby 27/4/2014 - 18:06
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The Warren Of Snares

The Warren Of Snares
Su emptywarren la spiegazione e la traduzione dei testi in italiano
DQ82 27/4/2014 - 17:52
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Come VoceVana cercando la traduzione e l'origine della canzone mi sono ritrovata su questo sito... incredibile! Sono siciliana, di Caltagirone, per cui il termine cantone qui da noi non si usa. Però vorrei far notare a chi scrive "fate tradurre il testo ad un siciliano" che per il motivo suddetto di termini che da oriente a occidente della sicilia sono diversi, non si può dire "fate tradurre ad un siciliano!" Vorrei però buttarla un po' sugli ottanta anni del teschio che da tempo aspetta degna sepoltura perchè abbandonato lì,senza onori, dimenticato... se è vero che i minatori già conoscevano, e c'è motivo di crederlo, è possibile che anche loro ne abbiamo modificato il testo per renderla vicina alla loro condizione... ma a me tornano in mente quegli ottanta anni che inevitabilmente portano al decennio di massacro dei briganti nel regno delle due Sicilie... Vorrei ricordare anche che molti... (continuer)
Claudia 27/4/2014 - 09:39
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Infermiera

Infermiera
Chanson italienne (Lombard) – Infermiera – Davide Van De Sfroos – 2014
Album : Goga e Magoga


Voici, mon ami Lucien l'âne, une chanson qui raconte une histoire d'infirmière....

Une infirmière ? Dans les Chansons contre la Guerre ? Tous comptes faits, ça se tient... Il y a souvent des infirmières dans les endroits où l'on fait la guerre ; surtout quand on n'engage pas les femmes comme guerrières. Il paraît qu'à présent, et je n'oserais croire que c'est grâce au féminisme, il y a des femmes militaires...

Oh, je crois plutôt que c'est grâce au libéralisme... La guerre est un fabuleux marché, même quand elle est dissimulée sous le visage de la paix. Dès lors, comme pour tout le reste de la vie, on a professionnalisé la guerre et de ce fait, on ne pouvait laisser en friche un tel champ de recrutement... c'est-à-dire la moitié (et aussi la moins chère) du marché de recrutement potentiel pour... (continuer)
INFIRMIÈRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/4/2014 - 20:44
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The Revolution Will Not Be Televised

The Revolution Will Not Be Televised
Libera reinterpretazione italiana di Wu Ming Contingent
ascolta
LA RIVOLUZIONE (NON SARÀ TRASMESSA SU YOUTUBE)
(continuer)
26/4/2014 - 15:19
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Rue des Longues-Haies

Rue des Longues-Haies
Ho ancora i tre dischi "45 giri" (in vinile) acquistati nel 1958-'59.
Sono 12 canzoni, quattro per disco.
Ho amato e riascoltato le canzoni di Duval continuamente, per 50 anni. Quei tre 45 giri sono ormai logori, scricchiolano, saltano qualche solco!
Di Aimé Duval 15 anni fa in Internet non c'era niente (tranne un tenero ricordo di lui, in francese, scritto – se non non ricordo male – da un suo nipote).
Poi, miracolosamente, (8 0 10 anni fa), è comparso tutto il suo repertorio in un sito-web di gesuiti messicani (sempre se la memoria non mi tradisce). Là c'erano (scaricabili in MP3 senza problemi) sia le 12 canzoni dei tre 45 giri (quelle che anch'io avevo) sia altre 7 canzoni registrate da radio quando Duval si era esibito dal vivo.
Mi sono fatto la traduzione in italiano di tutte le canzoni così come erano cantate, ascoltandole, parola per parola.
Trascrivo più sotto la mia traduzione... (continuer)
RUE DES LONGUES-HAIES [TRADUZIONE FEDELE IN ITALIANO]
(continuer)
envoyé par Arnaldo Vicentini 26/4/2014 - 02:35
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La tradotta che parte da Torino

anonyme
La tradotta che parte da Torino
Concordo con Venturi; era così per i canti di guerra come per molti altri canti della tradizione popolare. Personalmente ho sempre cantato la seconda versione proposta; immagino perchè la sentivo a mia volta cantare dagli anziani del paese (sono giovincello, ho solo passato i 60), dunque per forza di cose anche le mie sono memorie indirette. Cordialità.
Francesco Brazzale, Vicenza

(A Dio piacendo, o a chi per esso, il Bomba day è finito bene, alleluja....)
Francesco Brazzale 26/4/2014 - 00:39
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Au-dessous du pont

Au-dessous du pont
SOPRA IL PONTE
(continuer)
25/4/2014 - 23:24
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Sama Beirut

Sama Beirut
In realtà il testo originale è interamente in arabo...
Purtroppo non riesco a trovarlo...
Bernart Bartleby 25/4/2014 - 21:41
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
TEDESCO / GERMAN / ALEMÁN - Gerhard Gundermann
SO WIRD ES TAG
(continuer)
25/4/2014 - 21:22
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Installation n. 1

Installation n. 1
In realtà, almeno dal vivo, oltre ad essere ripetuto in loop infinite volte, "Disobey" è anche completato da "It's a law"...

Quindi il testo completo potrebbe essere il seguente

Resta il fatto che per gli Einstürzende Neubauten "disoobbedire è un imperativo"...
Disobey
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 20:48
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13 Löcher (Leben Ist Illegal)

Traduzione italiana di Daniela Ceglie dal suo sito dedicato al gruppo di musica industrial tedesco.
13 Löcher (Leben Ist Illegal)
TREDICI BUCHI (VIVERE E’ ILLEGALE)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 20:07
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Cease Fire!

Cease Fire!
Il 25 aprile in Italia è un giorno perfetto per condividere questa canzone e oggi è fatalità proprio il giorno in cui il suo autore Theo Dorgan per amicizia me n'ha donato una sua traduzione dal gaelico all'inglese, immediatamente la giro a tutti voi e specialmente al grande Riccardo Venturi.
Flavio Poltronieri
CEASE FIRE!
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 25/4/2014 - 20:02
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Biko

Biko
Quando di notte provo a dormire
riesco a sognare solo in rosso
Il mondo là fuori è bianco e nero
con un solo colore morto.

la traduzione giusta è
IL MONDO LA FUORI E' BIANCO E NERO
LA MORTE E' DI UN COLORE SOLO
STEFANO 25/4/2014 - 18:29
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Infermiera

Infermiera
INFERMIERA
(continuer)
envoyé par adriana 25/4/2014 - 15:27
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Cacciabombardiere F35

Cacciabombardiere F35
Ma quando ci liberiamo pure di questo??

"Dobbiamo procedere - nella piena, consapevole valorizzazione delle Forze Armate che continuano a fare onore all'Italia - in un serio impegno di rinnovamento e di riforma, razionalizzando le nostre strutture e i nostri mezzi, come si è iniziato a fare con la legge in corso di attuazione, e sollecitando il massimo avanzamento di processi di integrazione al livello europeo. Potremo così soddisfare esigenze di rigore e di crescente produttività nella spesa per la Difesa, senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e perfino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie e nuove pulsioni antimilitariste".


Parola di Re Giorgio II nel giorno della Liberazione. Amen.
CCG Staff 25/4/2014 - 13:45
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Iris e Silvio

Iris e Silvio
bella la lapide che li ricorda sul municipio di Forlì'.
Sergio celato 25/4/2014 - 10:52
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Johnny I Hardly Knew Ye

anonyme
Johnny I Hardly Knew Ye
Sempre a riguardo "Johnny I Hardly Knew Ye" siccome non credo che molti lo sappiano, mi permetto di invitarvi ad ascoltare "Prayer for the dead", in Saints & Tzadiks di Susan McKeown e Lorin Sklamberg (meravigliosa voce dei Klezmatics)che contiene questa canzone mescolata con "Kh'bin oysgeforn felder, velder, oy vey!" (un lamento yddish basato su una canzone ucraina risalente alla prima guerra mondiale), mentre la parte finale in latino/irlandese è "Deus meus adiuva me" scritta nell'undicesimo secolo dal poeta Mail Iosa O Brolchàin. Una vera delizia.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 24/4/2014 - 22:10

Biedny chrześcijanin patrzy na getto

Biedny chrześcijanin patrzy na getto
A proposito della responsabilità morale dei polacchi nella persecuzione dei loro connazionali di fede ebraica...

Jan Karski
Krzysiek Wrona 24/4/2014 - 20:19
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Seifenlied

Seifenlied
d'après la traduction italienne de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Seifenlied – Julian Arendt – 1928

Texte de Julian Arendt (1895-1938), écrivain juif allemand, auteur de nombreux textes pour le cabaret pendant la République de Weimar.
Musique d'Otto Stransky (1889-1932), compositeur autrichien.
Interprétée par Ernst Busch, au « Larifari », un cabaret itinérant au contenu fortement politique fondé en 1928 à Berlin par Rosa Valetti, une célèbre actrice de cinéma et de cabaret et chanteuse, et par Erich Einegg, pianiste et compositeur.
La chanson se trouve dans les disques de Busch intitulés « Die Goldenen Zwanziger Jahre » de 1964 et d'« Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933) » de 1970.

Une chansonnette de cabaret qui ridiculise gaiement les sociaux-démocrates allemands, dont les candidats, pendant la campagne électorale de 1928, distribuaient aux meetings des savons... (continuer)
CHANSON DU SAVON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/4/2014 - 19:58
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Minguccio

Minguccio
Non conosco lo jidish
Non conosco il greco
Ma sono comosso
Come un poro geco
Che percorre i muri
Quando sole brucia
Di notte cammina
Si nutre di bruchi
Ciechi
krzyś 24/4/2014 - 05:44
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Browned Off

Browned Off
Potrebbe darsi che MacColl si sia qui ispirato a Stung Right di Joe Hill? I ritornelli mi sembramo parecchio simili...
Bernart Bartleby 23/4/2014 - 21:04
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Wiegala

Wiegala
Versione ceca dal libretto che accompagnava lo spettacolo “Stars of Terezín” tenuto a Praga nel 2013 dall’orchestra da camera Nash Ensemble di Londra.
Vígala
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/4/2014 - 15:28




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