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A la volonté du peuple

A la volonté du peuple
[1980]
Parole di Alain Boublil (con Jean-Marc Natel)
Musica di Claude-Michel Schönberg (1944-), compositore, produttore teatrale e cantante francese, noto soprattutto come autore di musical.

Dal musical “Les Misérables”, basato sul famoso romanzo di Victor Hugo e diretto nel 1980 da Robert Hossein, che due anni più tardi ne firmò anche una riduzione cinematografica.
Nel 1985 “Les Mis” (così viene chiamato colloquialmente) ha subìto un adattamento il lingua inglese (libretto di Herbert Kretzmer e musiche, parzialmente riscritte, sempre di Schönberg). Lo spettacolo fu presentato al Barbican di Londra e due anni dopo a Broadway, e da allora non ha smesso di essere rappresentato. Nel 2012 il musical è stato trasposto su pellicola in un (per molti mediocre) “kolossal” diretto dal britannico Tom Hooper.

La canzone viene intonata durante la scena dell’insurrezione repubblicana di Parigi nel... (continuer)
A la volonté du peuple
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 21:33
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Hop-là,nous vivons!

Hop-là,nous vivons!
Chanson française – Hop-là nous vivons – Jean Ferrat – 1969
Paroles: Henri Gougaud

Ce sera le troisième Ho(pp) là, nous vivons ! des CCG... Il importait de ne pas le rater... Même si le rapport avec Ernst Toller n'est pas des plus clair...
Les deux autres sont Holà, nous vivons ! et Hoppla! Wir leben! [L.L.]
Avec nos dents nickelées
(continuer)
envoyé par Lucien Lane 1/5/2014 - 18:55

Le bonhomme Misère

Le bonhomme Misère
[1868]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Su “Les chansons de Jean-Baptiste Clément” (Parigi, 1885) non ci sono indicazioni relative all’autore della musica.

Dedicata a Charles Ferdinand Gambon (1820-1887), importante militante della causa repubblicana.
Rimasto orfano da piccolo, Gambon fu allevato dalla nonna in campagna, dove conobbe la miseria dei contadini. Divenuto avvocato e poi giudice e deputato, fu perseguitato dal regime per le sue posizioni fieramente antimonarchiche e spedito per 10 anni in un bagno penale su di un’isola bretone.
Tornato in libertà, si mise a fare l’agricoltore. Nel 1869 si rifiutò di pagare le imposte che sarebbero state destinate alle spese militari e così molti suoi beni gli vennero pignorati, compresa una mucca che lui difese strenuamente contro gli esattori. Quest’episodio di resistenza divenne famoso tanto che lo chansonnier e goguettier Paul Avenel gli... (continuer)
Haro!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 18:35

Into the Streets May First

Into the Streets May First
[1934]
Versi di Alfred Hayes (1911-1985), scrittore e poeta inglese, l’autore de I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night.
Musica di Aaron Copland (1900-1990), grande compositore americano.

Canzone vincitrice del concorso “Workers Music League/New Masses” indetto nel 1934 in occasione della festa del Primo Maggio. Copland decise di mettere in musica questo testo come reazione all’avvento del nazismo in Europa. In seguito, pur non sconfessando questa sua opera, non la incluse mai nel proprio catalogo ufficiale. Ciò nonostante, all’epoca della “caccia alle streghe” anticomunista, anche Copland fu preso di mira dal senatore McCarthy.
Into the streets May First!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 13:51
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The Red Flag

The Red Flag
[1889]
Versi di Jim Connell (1852-1929), militante indipendentista e socialista irlandese.
Sulla melodia della natalizia “O Tannenbaum” (1824) di Ernst Gebhard Salomon Anschütz (1780-1861), organista e compositore tedesco.

Propongo questo inno perchè è stato forse il primo a cantare il Primo Maggio, la festa dei lavoratori nata nel 1856 in Australia (dove si celebrava il 21 aprile) come giornata di sciopero generale per l’ottenimento delle otto ore di lavoro quotidiane, e poi passata negli USA dove, a partire dal 1886, fu celebrata il 1 maggio. Quell’anno fu fatidico perchè - come già sappiamo - a Chicago la polizia attaccò i lavoratori ed il successivo 4 maggio una bomba rudimentale fu lanciata contro i poliziotti, intervenuti ancora per reprimere un raduno pacifico, e molti furono i morti e feriti, a causa dell’esplosione ma anche della reazione degli agenti. L’attentatore non fu mai... (continuer)
The people's flag is deepest red,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/5/2014 - 11:55
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On désobeit

On désobeit
Album: État second (2012)
Hey cousin te souviens-tu les émeutes en 2005 ?
(continuer)
envoyé par adriana 1/5/2014 - 07:12
Parcours: Thomas Sankara
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Izabella

Izabella
(1969)

Suonata con la "Band of Gypsys" a Woodstock nel 1969 e poi pubblicata come lato B di Stepping Stone, l'ultimo singolo pubblicato in vita da Hendrix. Poi inclusa in vari album postumi tra cui "War Heroes". Una canzone d'amore di un soldato in Vietnam che dice chiaramente che vorrebbe avere tra le braccia Izabella invece della mitragliatrice.
Izabella
(continuer)
30/4/2014 - 23:56

Liberté, Égalité, Fraternité

Liberté, Égalité, Fraternité
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica non attribuita, forse dello stesso Clément, se mai fu scritta.

Una canzone dedicata ad Auguste Blanqui (1805-1881), morto solo tre anni prima, socialista rivoluzionario che trascorse gran parte della sua esistenza in carcere.

“J'ai dédié cette chanson à Blanqui, la plus grande victime peut-être de ces trois mots, pour losquels il a lutté toute sa vie avec un stoïcisme qui ne s’est jamais démenti.
Je l’estimais vivant, je le salue dans la tombe!”

Jean-Baptiste Clément ne “Le chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Liberté,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 21:54
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NATO Game over

NATO Game over
[2011]]

Album: Etat second
Just one nation there’s no border
(continuer)
envoyé par adriana 30/4/2014 - 19:02

Ah! le joli temps!

Ah! le joli temps!
[1867]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone scritta quando era ormai chiaro che lo scontro con la Prussia di Bismarck sarebbe stato inevitabile, mentre Napoleone III e la sua corte si baloccavano tra l’esposizione internazionale del 1867 (che avrebbe dovuto essere la vetrina della potenza francese), avventure militari extraeuropee dagli esiti disastrosi (Messico e Corea), nozze e festini e saccheggio del patrimonio pubblico (c’è un riferimento a Charles de Morny, uomo politico, finanziere, grande affarista e speculatore, che era il protetto fratellastro dell’imperatore)…
Ah! le joli temps!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 16:37

Quatre-vingt-neuf!

Quatre-vingt-neuf!
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone sul tradimento degli ideali della Rivoluzione, scritta pochi anni prima della Comune e dedicata ad un martire di questa, Théophile Ferré (1846-1871), impiegato in uno studio legale, seguace del socialista rivoluzionario Auguste Blanqui, consigliere della Comune, arrestato, condannato a morte e fucilato vicino a Versailles il 28 novembre del 1871.

“A près d'un siècle de la grande Révolution de 1789, le peuple on est encore à attendre la réalisation des promesses qui lui ont été faites par la bourgeoisie. Bien qu'on ait inscrit en tête des Droits de l'Homme que nous étions tous égaux, il n'en existe pas moins dans la société actuelle deux classes de citoyens ayant des intérêts tout à fait opposés.
C'est... (continuer)
Avant Quatre-vingt-neuf
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 15:42

Chanson d'avant-poste

Chanson d'avant-poste
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone dedicata ai soldati di avamposto, di sentinella, a tutti i soldatini mandati a crepare nelle guerre dei Potenti. La descrizione perfetta di tutta la loro paura di morire e di lasciare le proprie famiglie private del proprio aiuto, e tutto per soddisfare il delirio o le strategie di potenza di qualche imperatore o governo…
Au bois de la Saulette,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 14:16
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La machine

La machine
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.

“Je dédie ces six couplets aux filles du peuple entassées pêle-mêle dans ces grands bagnes industriels où elles travaillent du matin au soir pour un salaire qui ne leur assure même pas le pain quotidien.
Des milliers de pauvres filles succombent tous les ans à cette vie de galères.
D'autres viennent prendre leur place sans s'inquiéter du sort qui leur est réservé.
Et cependant il n'est plus besoin d'écrire en grosses lettres sur la porte do ces bagnes:
ICI, L'ON TUE!
On le sait.
Mais qu'importe! Les hauts barons de la féodalité industrielle et financière n'ont pas le temps de s'arrêter à ces petites misères. Il faut avant tout bâcler des affaires et amasser des millions.
Quant... (continuer)
Je viens de m'éveiller
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 12:44
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La pauvre Gogo

La pauvre Gogo
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.
In “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.

Una canzone tristissima, simile ad altre già presenti sulla CCG/AWS… Penso a Pauvre Martin di Georges Brassens, per esempio.
Avec ton enfant sur le dos,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 11:31
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Dansons la capucine

Dansons la capucine
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musia di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

Con la dedica di Clément alla nonna Charlotte che “je crois encore l'entendre me raconter ses vieilles histoires”.

Cercavo in Rete che tipo di ballo fosse la “capucine” e così trovo che la canzone di Clément sarebbe fondata su di un’antica canzone infantile destinata ad un gioco in cerchio. Anzi, pare che la “comptine” che ancora oggi in Francia i bambini cantano (seppur con meno strofe) sia proprio quella composta da Clément in onore di sua nonna nel 1866… Si tratterebbe quindi di un’originaria filastrocca rivoluzionaria per tirare su bene i pargoli. Non sarebbe male se qualcuno avesse voglia di trarne una versione cantabile in italiano…
La canzone (semplificata) si trova in innumerevoli dischi per bambini, ma anche in quello del Les Quatre Barbus con Lucienne Vernay intitolato “Rondes et... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2014 - 10:16

L’invasion

L’invasion
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clément, scritti durante l’esilio a Londra dovuto alla sua partecipazione alla Comune di Parigi. Proprio nel 1874 Clément, come molti altri comunardi in vista fuggiti all’estero o nascostisi, fu condannato a morte in contumacia. Poi l’amnistia generale nel 1880.
Musica di Marcel Legay (1851-1951), chansonnier.

In questa canzone Clément tuona contro i Bonaparte che portarono la Francia alla sconfitta nelle guerre del 1812-14, del 1815 e del 1870-71. Ma poi il risentimento repubblicano si ampia e diventa “internazionalista”: “Siete voi che parlate di patria, che dividete l’universo, siete voi, re e imperatori, che ci portate al massacro, che ci riducete in ceppi! Corriamo tutti alla conquista dei nostri diritti e da schiavi diventiamo uomini, unendoci contro i tiranni!”
En moins d'un siècle d'existence
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 22:07

Le Diable

Le Diable
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la fine della Comune parigina, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
Musica di Paul Henrion (1819-1901), compositore e goguettier parigino.

"Le Diable" è dedicata a Henry Jean Louis Champy (1846-1902), operaio in una coltelleria, nella guardia nazionale durante la difesa di Parigi dai tedeschi, consigliere della Comune, poi condannato al bagno penale in Nuova Caledonia, in seguito militante del partito operaio socialista rivoluzionario.
Ah! pauvre diable, mon ami,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 21:15
Parcours: Le Diable
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Aux loups

Aux loups
[1884]
Parole e musica di Jean-Baptiste Clemént
Una canzone scritta a sostegno di uno sciopero degli operai “ardoisiers” (estrattori delle lastre di ardesia, in Italia “pietra di lavagna”) di Trélazé, Maine-et-Loir.

“Au citoyen Bahonneau et à tous les bons camarades de Trélazé qui savent, par expérience, combien le pain est dur à gagner et qui sont las de voir une poignée de parasites vivre grassement aux dépens des travailleurs qui meurent à la peine…
Oui, mais...
Ça branle dans le manche.
Ces mauvais jours-là finiront.
Et gare à la revanche
Quand tous les pauvres s'y mettront.

(Jean-Baptiste Clemént, in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885)
Avec sa neige froide et blanche,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 16:49

La chanson du semeur

La chanson du semeur
[1886]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
Musica di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

“Mon semeur est un brave homme: il voudrait aussi que les peuples ne fussent plus divisés pour des questions de frontière. Mais pour que les peuples soient pour nous des frères, comme l'a clianté Pierre Dupont, il faut qu'ils cessent d'être les esclaves des rois et des empereurs et qu'ils renoncent à les suivre dans leurs guerres de conquêtes et d'extermination.
Si je suis des ceux qui réclament l'armement du peuple, c'est que je veux que nous soyons à même de défendre nos libertés, tant que nous aurons des ennemis à l'intérieur et à l'extérieur. Il faut désarmer tous ensemble ou pas du tout.”

“Il mio seminatore è un brav’uomo: vorrebbe che i popoli non fossero più divisi per questioni di... (continuer)
A Vialla
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 15:32

Mon homme (Souvenir de mai 71)

Mon homme (Souvenir de mai 71)
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, pubblicati in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.
Musica prima di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier, più tardi (1899) di Pierre Forest, compositore e militante socialista.

Una canzone dedicata alla memoria de La semaine sanglante, della feroce repressione della Comune parigina, che Jean-Baptiste Clemént scrisse nell’esilio londinese, mentre in patria era stato condannato a morte in contumacia. Clemént fece ritorno a Parigi solo nel 1880, dopo l’amnistia generale.
Au citoyen Martin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 14:50

Les souris

Les souris
[1867]
Parole e musica di Jean Baptist Clemént

Nel 1866 e 1867 il raccolto di grano era stato abbondante e i magazzini erano pieni. Eppure a Parigi il prezzo del pane salì a dismisura. Evidentemente, ancora una volta (vedi le rivolte del 1795 e 1846), i ricchi stavano speculando e affamando. Nel faubourg Saint-Antoine, quartiere operaio di Parigi, scoppiò l’ennesima rivolta, ma questa preludeva già all’ormai prossima Comune...
Au citoyen Grisel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 12:06
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November 18

November 18
[1926]
Versi originali di Kurt Tucholsky (pubblicati sul Die Weltbühne del 16 novembre 1926, firmati con lo pseudonimo di Theobald Tiger), adattati da Hanns Eisler.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch e presente, per esempio, nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Hanns Eislers Tucholsky-Lieder” del 1981.

Novembre 1918. La Germania era sconfitta. Otto anni dopo la casta militare e monarchica che aveva mandato al massacro un intero popolo era ancora a lì a fare il bello e – soprattutto - il cattivo tempo. E a preparare un nuovo sterminio.
Ja, damals ...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:38
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Rückkehr zur Natur

Rückkehr zur Natur
[1922]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch (e anche altri artisti come Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn, Hanns Ernst Jäger e Rolf Linnemann) in molti dischi, ad esempio “Antifaschistische Lieder”, “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky / Hanns Eisler” e “Opposition! Opposition!”
Man darf schon wieder Stiefel vor die Türe stellen --
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:00
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Ballade von der Krüppelgarde

Ballade von der Krüppelgarde
[1930]
Versi di Robert David Winterfeld aka Robert Gilbert (1899-1978), firmati con l’ulteriore pseudonimo di David Weber (e non era il solo che usava). Pare che si tratti di un suo adattamento di una canzone di Jean-Baptiste Clément, ma non sono per il momento riuscito ad individuare quale.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch. La trovo in apertura della collezione “Ernst Busch - Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger” edito nel 2001.
Anche nel disco “Modern Times” dei cantautori Christian Immler & Helmut Deutsch.
Testo trovato su Sterolg e Classical Iconoclast.
Wir sind die Krüppelgarde,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2014 - 09:12
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Kriegslied eines Kindes

Kriegslied eines Kindes
[1925-27]
Versi di Walter Benjamin
Musica di Hanns Eisler, da “Zeitungsausschnitte, Op. 11”
Nel disco triplo intitolato “Hanns Eisler”, realizzato nel 1971 dalla casa discografica Wergo.

“Zeitungsausschnitte”, “ritagli di giornale”, è un ciclo di canzoni che consistono tutte nella parodia di notizie comparse su giornali, riviste ed altri media tedeschi dell’epoca.

Un bambino è testimone della chiamata alle armi della madre (“O Deutschland, bleiche Mutter!”, “O Germania, pallida madre”, avrebbe scritto qualche anno dopo Bertolt Brecht), della sua partenza per le trincee della Grande Guerra e del suo ritorno in un ospedale da campo dove l’attende un bel letto a baldacchino, cioè un bel feretro con tutti gli onori del caso (trullallero, trullallà)...
Meine Mutter wird Soldat,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2014 - 21:47
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Hoppla! Wir leben!

Hoppla! Wir leben!
[1927]
Versi di Walter Mehring.
Musica di Edmund Meisel (1894-1930) compositore austriaco, fratello di Hilde Meisel (1914-1945), giovane giornalista socialista, membro della resistenza anti-nazista, uccisa dalle SS sul confine svizzero il 17 aprile 1945.

La canzone che diede il titolo al celebre spettacolo teatrale “Hoppla, wir leben!, ein Vorspiel und fünf Akte” realizzato da Ernst Toller (1893-1939), drammaturgo e rivoluzionario tedesco, ebreo, suicidatosi il 22 maggio 1939 a New York (come il giovane rivoluzionario protagonista dell’opera), dove era riparato per sfuggire ai nazisti. Il dramma, diretto da Erwin Piscator, fu rappresentato nel 1927 ad Amburgo e Berlino.
“Hoppla, wir leben!” è la storia di un militante comunista spartachista che, tornato in libertà dopo anni di internamento in un manicomio giudiziario, trova una società disumana e corrotta e i suoi compagni di un tempo... (continuer)
In diesem "Hotel zur Erde"
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2014 - 16:34

Lied der Hakenkreuzler

Lied der Hakenkreuzler
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler ed Edmund Meisel (1894-1930) compositore austriaco, fratello di Hilde Meisel (1914-1945), giovane giornalista socialista, membro della resistenza anti-nazista, uccisa dalle SS sul confine svizzero il 17 aprile 1945.

Dallo spettacolo teatrale intitolato “Der Kaufmann von Berlin” scritto da Walter Mehring ed andato in scena per la prima volta il 6 settembre 1929 a Berlino per la regia di Erwin Piscator, con Ernst Busch voce solista, un coro, l’orchestra dei Weintraub Syncopators e le scene di Lazlo Moholy-Nagy.

Con tutto che “Der Kaufmann von Berlin” è un’opera molto controversa in cui, nel tentativo di attualizzare “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, il comunista Mehring indulgeva in una declinazione marxista dell’antisemitismo (qui lo Shylock di turno – tal Simon Chaim Caftan – intreccia loschi affari con un avvocato senza scrupoli,... (continuer)
Links-Rechts! Links-Rechts!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2014 - 15:25
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Kantate von Krieg, Frieden und Inflation

Kantate von Krieg, Frieden und Inflation
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler

E’ la canzone che apre lo spettacolo teatrale intitolato “Der Kaufmann von Berlin” scritto da Walter Mehring ed andato in scena per la prima volta il 6 settembre 1929 a Berlino per la regia di Erwin Piscator, con Ernst Busch voce solista, un coro, l’orchestra dei Weintraub Syncopators e le scene di Lazlo Moholy-Nagy.

Con tutto che “Der Kaufmann von Berlin” è un’opera molto controversa in cui, nel tentativo di attualizzare “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, il comunista Mehring indulgeva in una declinazione marxista dell’antisemitismo (qui lo Shylock di turno – tal Simon Chaim Caftan – intreccia loschi affari con un avvocato senza scrupoli, ariano e nazista), tuttavia contiene canzoni come questa in cui vengono spiegati i passaggi storici attraverso cui la Germania stava inesorabilmente scivolando fra le braccia del nazismo,... (continuer)
So begann es:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/4/2014 - 14:28
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To Keep You Silent

To Keep You Silent
2013
(for Bradley Manning)

Vedi anche Soldato Manning.
They'll keep you in solitary confinement
(continuer)
28/4/2014 - 09:58
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Nicolò

Nicolò
L'altro giorno mio padre ha esordito: "Mettiamo una canzone per il 25 aprile". "Bella ciao delle mondine", ho proposto. "No, Bella ciao è scontata", ha risposto. "Non Bella ciao, Bella ciao delle mondine", ho insistito. "No, no", e ha messo questa: la storia di una speranza delusa.

[Di: Bertoli-Urzino-Masi; da: Album, Ascolto, 1981]
Vinta la battaglia della ragione
(continuer)
envoyé par L.L. 27/4/2014 - 23:00
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Michè

Michè
[2014]
Ne “L'ultimo dei Nobraino” (così s’intitola)

Rivisitazione e attualizzazione de La ballata del Michè di Clelia Petracchi e Fabrizio De André.

A tutti i morti di “giustizia”, da ultimo Riccardo Magherini, pestato e ucciso dai Carabinieri lo scorso 2 marzo in Borgo San Frediano a Firenze.
C'ero anch'io quella notte
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/4/2014 - 18:06
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Sans papiers

Sans papiers
[2012]

Album : Javamuffin
Sergueï se carapate
(continuer)
envoyé par adriana 27/4/2014 - 11:21
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Sulle rive del fiume

Sulle rive del fiume
[2014]

Album: Occupo poco spazio

Un piccolo capolavoro che chiude il nuovo disco di Nada "Occupo poco spazio"
Sulla riva di un fiume di sangue
(continuer)
27/4/2014 - 00:32
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Il s'en va par le pont

Il s'en va par le pont
[1961]
Paroles et Musique: Aimé Duval
Testo e musica: Aimé Duval
Nell'album “Récital Chaillot, 8 octobre 1961”, Volumen 1
Testo trovato su WikiParoles
Il s'en va par le pont qui conduit vers la ville
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/4/2014 - 21:21
Parcours: Ponts
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La faim et la misère

La faim et la misère
[1961]
Paroles et Musique: Aimé Duval
Testo e musica: Aimé Duval
Nell'album “Récital Chaillot, 8 octobre 1961”, Volumen 1
Testo trovato su WikiParoles
La faim et la misère
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/4/2014 - 20:20
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The Warren Of Snares

The Warren Of Snares
"Owlsa" (2006)
"Elil" (2007)
"Inlé" (2009)


LA COLLINA DEI CONIGLI!

Everyone, everyone in these eyes I will witness the fall of Efafra I will witness, witness the fall (Last but not least, Owsla, Fall of Efrafa)

Il primo ricordo che accomuna tutti i bambini ormai adulti che hanno visto La Collina dei Conigli, film di animazione di Martin Rosen del 1978, è il ricordo del sangue.
Tratto dall'omonima opera letteraria - raro caso in cui il titolo italiano è forse migliore di quello originale (Watership Down) - di Richard Adams, del 1972, La Collina dei Conigli racconta la storia di un “branco di conigli protagonisti di una meravigliosa epopea della libertà”, come recita la copertina dell'edizione italiana (Rizzoli-Bur) del 1975.
Sangue... Sangue che invade la conigliera da cui tutto parte, in una visione di Quintilio, coniglio preveggente e fratello del giovane Moscardo. Quintilio e... (continuer)
"Owlsa" (2006)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/4/2014 - 20:11
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Peter Norman

Peter Norman
[2014]

Album:Bioscop

Peter George Norman (Melbourne, 15 giugno 1942 – Williamstown, 3 ottobre 2006) è stato un atleta australiano, specializzato nella velocità e vincitore della medaglia d'argento sui 200 metri piani ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968. Sulla storia di Peter Norman vedi Mr. John Carlos.
Nel mondo album c’erano le foto
(continuer)
envoyé par adriana + DonQuijote82 26/4/2014 - 17:34
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Soldato Manning

Soldato Manning
[2014]

Album:Bioscop

Liberamente ispirato all’articolo su Bradley Manning pubblicato da GQ Italia nel febbraio 2011, all’interno della rubrica WuMingWood. Il testo integrale si può leggere su Giap, il blog della Wu Ming Foundation.

Bradley Manning noto anche come Chelsea Elizabeth (Crescent, 17 dicembre 1987) è un militare e attivista statunitense con cittadinanza britannica.

Accusato di aver trafugato decine di migliaia di documenti riservati mentre svolgeva il suo incarico di analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq, e di averli consegnati all'organizzazione WikiLeaks, è stato arrestato, imputato di svariati reati contro la sicurezza nazionale, e detenuto in condizioni considerate lesive dei diritti umani. Il suo caso ha suscitato un acceso dibattito in quanto quei dossier riguardavano l'omicidio di diversi civili disarmati da parte dell'esercito americano. Nell'agosto 2013 è stato condannato a 35 anni di carcere.

Nel 2011 e nel 2012 viene candidato al Premio Nobel per la Pace.

Il soldato Manning non è il tipico palestrato
(continuer)
envoyé par adriana + DoNQuijote82 26/4/2014 - 17:25
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L'ultima festa

L'ultima festa
[2014]

Album : Occupo poco spazio

Volti coperti da maschere, realizzate da Francesca Lombardi con la tecnica dell’origami, si muovono danzando all’interno di un teatro vuoto. L’ambiente è desolato, scarno e volutamente decadente. I protagonisti della scena sono una donna e, intorno a lei, cinque uomini che piangono. Insieme recitano in una commedia su un carro, che è il loro palcoscenico. È il Cambaleo, stanno raccontando l’ultima festa, un funerale, e lo fanno ponendo l’accento sul disfacimento di un Paese, ma potrebbe essere anche il Mondo intero, che si sta sfaldando ma festeggia imperterrito fino alla fine.

Anita Galvano su "Pirati e Sirene"
Cambaleo...
(continuer)
envoyé par adriana 26/4/2014 - 10:07
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Stay Human

Stay Human
[2014]

Album:Bioscop
Restiamo umani. Stay Human.
(continuer)
26/4/2014 - 09:45
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Au-dessous du pont

Au-dessous du pont
Dall'album omonimo del 1978

Una leggera antiwar song al femminile (di Annie Gueron) che si trova all'inizio e dà il titolo al secondo disco di La Chifonnie (un ponte tra due rive, una passerella tra due mondi, un filo tra due esseri)

Parole da La Boîte à chansons
Au-dessous du pont
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 25/4/2014 - 23:23
Parcours: Ponts
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Krieg

Krieg
(1994)

Le interpretazioni all'inizio sembravano tante (a me). Poi ho trovato un video su youtube e tutto mi é sembrato in un lampo chiarissimo (grazie youtube!) La Germania divisa, il muro, due culture e mondi diversi non solo per il divario ricchezza/povertà ma anche per una mentalità completamente differente.

Nell'estate del 2009 Ute Donner ha dipinto una bandiera della pace sul Muro di Berlino con le parole della canzone di Gundi. Visto che Gundi viveva al confine tra Germania e Polonia vicino a Cottbus, uno (cioè io) potrebbe comunque pensare "E che c'entra comunque il mare?" Spazio all'immaginazione.
Wir lagen uns gegenüber,
(continuer)
25/4/2014 - 23:06
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Installation n. 1

Installation n. 1
[1996]
Nell’LP intitolato “Ende Neu”

La canzone con il testo più breve di tutte le CCG/AWS?
Disobey!
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 20:42
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Cent'anni di meno

Cent'anni di meno
da "Certi momenti" (1980)

Una bellissima canzone che celebra la giovinezza, una giovinezza assetata d'amore, di sogni e di impegno politico, quando ancora si sperava in un futuro di pace e di giustizia. Una canzone adatta a questo 25 aprile, per augurare a tutti di tornare - come il grande Pierangelo - ad avere cent'anni di meno.
Stesi nell'erba tra i fiori di campo
(continuer)
envoyé par CCG Staff 25/4/2014 - 20:40
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13 Löcher (Leben Ist Illegal)

13 Löcher (Leben Ist Illegal)
[1980]
Nell’LP collettivo intitolato “Monogam 006”, in cui la seconda facciata è interamente degli Einstürzende Neubauten insieme al duo Die Sentimentale Jugend, costituito da Alexander Hacke e Christiane Vera Felscherinow, in arte Christiane F., già, proprio quella di “Wir Kinder vom Bahnhof Zoo” [Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino]...
Wenn du tust was du willst
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 20:06
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Sogno di ali

Sogno di ali
[2008]
Parole a musica di Piero Fabrizi (1957), musicista, compositore e chitarrista italiano.
Nell’album intitolato “Il movimento del dare”
Poi anche nel disco collettivo “Canzoni per loro”, parte di “Adotta un disegno”, progetto di Emergency.
Dormi angelo vero
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 17:25
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Lettera dal finestrino (Ticino)

Lettera dal finestrino (Ticino)
[2014]

Album : Michele Anelli & Chemako

«Un ponte del Ticino e due persone che lo attraversano da ambo i lati. Una ha un lavoro, l’altra no. I pensieri si confondono e potrebbero appartenere ad entrambi. Alla fine sei in trappola, per motivi diversi. Il testo è liberamente ispirato ad una poesia dello scrittore pavese Alessandro Reali».
Fonte :pagina facebook dell'artista
Lettera amara, lettera dal finestrino
(continuer)
envoyé par adriana 25/4/2014 - 16:34
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Life Is Sweet

Life Is Sweet
[2014]
Singolo nato dalla collaborazione tra tre grandi artisti, già singolarmente presenti sulla CCG: Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé.

Viaggio, cambiamento, speranza, resistenza contro la paura, la miseria e i proiettili che ci volano sopra la testa, rivolta, uguaglianza, tutti insieme, perchè l’ultimo che passa vale come il primo...

Ci sta? Eccome se ci sta!
Disteso sul fianco
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 15:04
Parcours: Ponts
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Infermiera

Infermiera
[2014]

Album : Goga e Magoga

Testo ripreso dal libretto dell'album
E no e no e no
(continuer)
envoyé par adriana & DonQuijote82 25/4/2014 - 14:51
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L'imperatore Tiberio

L'imperatore Tiberio
[2009]
Parole e musica di Daniele Silvestri
L'imperatore Tiberio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 14:15
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Ad esempio in Sierra Leone

Ad esempio in Sierra Leone
[2008]
Parole e musica di Daniele Silvestri.
Nel disco collettivo “Canzoni per loro”, parte di “Adotta un disegno”, progetto di Emergency.
Non c'è mica bisogno di essere un campione
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/4/2014 - 14:03
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Time

Time
Album: "Mind vs. Heart" (2013)
Day after day, month after month.
(continuer)
25/4/2014 - 10:30
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Wiegala

Wiegala
Versione ceca dal libretto che accompagnava lo spettacolo “Stars of Terezín” tenuto a Praga nel 2013 dall’orchestra da camera Nash Ensemble di Londra.
Vígala
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/4/2014 - 15:28
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Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso

Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso
i bastardi detentori dei diritti hanno fatto chiudere l'account audio di youtube per violazione del copyright...spero davvero che qualcuno più bravo di me riesca a trovare gli accordi da qualche parte o a rimettere on line un qualsiasi file audio, anche se è difficile da trovare...viva i menestrelli e affanculo i copyright!!!
amantedellamusica 23/4/2014 - 14:34
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さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]

さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]
La trascrizione in caratteri latini (Romaji).

Ottenuta mediante l'affidabile ausilio del tool di Google Translator. Continuo a specificarlo sia per onestà, sia perché continuo a ritenere assai probabile che molti non credano che tale strumento automatico offerto dal "babelfish" di Google sia affidabile; invece lo è. [RV]
SATŌKIBI BATAKE
(continuer)
23/4/2014 - 00:31
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さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]

IN A LARGE FIELD OF SUGARCANE
(continuer)
envoyé par Yuko & Chougenbou 22/4/2014 - 22:48
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Il suo nome: bandito

Il suo nome: bandito
IL SUO NOME: BANDITO
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 22/4/2014 - 22:02
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Deutsches Miserere

Deutsches Miserere
Chanson allemande – Deutsches Misererere – Bertolt Brecht – 1943-44

Mise en musique par Hanns Eisler.

Interprétée par Ernst Busch ; : « Der Heilige Krieg/Frieden Der Welt » et « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere », tous les deux édités par Aurora Schallplatten en 1967.
Je crois que le « Miserere allemand » brechtien, dans son texte complet, a été mis en musique seulement par le compositeur allemand Paul Dessau (1894-1979) dans son oratorio pour chœur mixte, chœur de voix blanches, soprano, contralto, et ténors et basses solistes, grand orchestre, orgue et Trautonium (appareil électronique révolutionnaire inventé en 1929 par Friedrich Trautwein).

Même Wolf Biermann interpéta le « Deutsches Miserere », sur son disque « Trotz Alledem ! » de 1978.

Leo Ferré avait lui aussi écrit un Miserere, intitulé Psaume 151.

« L'ennemi est fort et comment rentrer chez nous,... (continuer)
MISERERE ALLEMAND
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/4/2014 - 20:39
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Eve Of Destruction

Eve Of Destruction
La versione di Kiyoshiro Imawano (忌野 清志郎, 1951-2009), un musicista rock molto amato in Giappone, e molto compianto dopo la sua prematura scomparsa avvenuta nel 2009 a causa di un cancro. Nel disco live “Kiyoshiro Imawano Little Screaming Revue / Fuyu no Jujika” del 1999.
Yuko & Chougenbou 22/4/2014 - 20:21

Δικτατορία

Δικτατορία
Deutsche Übersetzung von Lipsia
stixoi, 04.06.2012
DIKTATUR
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envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 22/4/2014 - 18:10
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Gesang der Arbeiter

Gesang der Arbeiter
Da: Erich Mühsam - C'era una volta un rivoluzionario, ed. ChersiLibri, 2010, pp. 41/42
IL CANTO DEI LAVORATORI
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envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2014 - 17:59

Biedny chrześcijanin patrzy na getto

Biedny chrześcijanin patrzy na getto
A proposito della responsabilità morale dei polacchi nella persecuzione dei loro connazionali di fede ebraica, il tema di questa non facile (in tutti i sensi) poesia di Czesław Miłosz...
Rimando anche alla canzone Jedwabne di Gary Lucas, che racconta di quando nell’estate del 1941, in un paese del distretto di Łomża, i “carnefici della porta accanto” massacrarono gran parte dei loro vicini di casa ebrei sotto gli sguardi compiaciuti degli occupanti nazisti...


Ebrei e polacchi di fronte alla guerra: una memoria divisa

Nel suo lavoro intitolato Shtetl, l’autrice Eva Hoffman compie un magistrale esercizio di micro-storia, ricostruendo le principali vicende storiche di Bransk, una cittadina polacca che contava, prima della guerra, circa 4 600 abitanti (la metà dei quali ebrei). Nel 1939, Bransk fu occupata dai sovietici; nel 1941, fu uno dei primi centri ad essere conquistati dai tedeschi.

Ormai... (continuer)
Bernart Bartleby 22/4/2014 - 17:58




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