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Avant le 2014-4-23

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Окурочек

Окурочек
Okuroček
(1963?)
Testo da bards.ru

Interpretata anche da Dina Vierny
Из колымского белого ада
(continuer)
23/4/2014 - 22:38
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Louvor a Chico Mendes

Louvor a Chico Mendes
1989
Simone

(Almir de Araújo / Marquinhos Lessa)
Chico
(continuer)
envoyé par Donquijote82 23/4/2014 - 17:05
Parcours: Chico Mendes
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In mezzo al mare

In mezzo al mare
(testo di Francesco Tomasso – musica di Claudio Luongo)

E' su iTunes e YouTube ‘In mezzo al mare’, il nuovo singolo di Malì ispirato ai viaggi della speranza verso l’isola di Lampedusa.

La canzone racconta il dramma dei profughi dando voce a un punto di vista spesso trascurato: quello delle donne. Nel brano le motivazioni e lo stato d’animo di una giovane madre costretta a rischiare la vita su un barcone pur di provare a salvare il proprio bambino, e se stessa, da una morte certa in patria. La disperazione dà vita alla speranza. “Se non scappo muoio, se non nuoto affogo” è l’inizio della canzone che non lascia spazio a dubbi. Il testo è “forte” e stimola emozioni e riflessioni in genere non immediate quando si pensa agli sbarchi dei profughi in Sicilia.

Di ‘In mezzo al mare’, scritto per Malì da Claudio Luongo e Francesco Tomasso e prodotto da Tomasso Management, è stato realizzato anche un video dall’esordiente filmmaker Gianluca Oliva, visibile all’indirizzo
Se non scappo muoio
(continuer)
23/4/2014 - 16:50
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L'alet de la terra

L'alet de la terra
 L'array de l'estéle (2013)

Musica & Paraulas : B.Boué
Repic Que volè en purmèr, sonque sauvar la seuva,
(continuer)
envoyé par donquijote82 23/4/2014 - 15:00
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Heißer Herbst

Heißer Herbst
[1968]
Parole e musica di Hanns Dieter Hüsch.
Nell’album intitolato “Typisch Hüsch” del 1970.

Una canzone sull’“Autunno caldo” tedesco scritta dal cantautore, cabarettista ed attore Hanns Dieter Hüsch (1925-2005), all’epoca militante nel movimento studentesco a Berlino. Ma la sua attitudine non violenta non piacque alle frange più radicali, che boicottarono i suoi concerti. Hanns Dieter Hüsch si trasferì in Svizzera e non si esibì in Germania per alcuni anni. Ritornato nel suo paese nel 1972, Hanns Dieter Hüsch non smise mai di scrivere e di esibirsi nei suoi spettacoli di cabaret politico-letterario fino al 2000.
Komm heißer Herbst und mache
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/4/2014 - 11:15
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さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]

さとうきび畑 [In a Large Field of Sugarcane]
Satōkibi batake

Parole e musica sono generalmente attribuite entrambe a Terashima Naohiko (寺島尚彦, 1930-2004), compositore, pedagogo e musicologo. Ma in realtà il testo potrebbe essere di Michio Mado (まど・みちお, 1909-2014), poeta giapponese vincitore nel 1994 del Premio Hans Christian Andersen per il suo importante contributo alla letteratura rivolta all’infanzia.
Ignoro l’anno preciso di composizione del brano.
Nella colonna sonora del film “Satokibi Batake no Uta” (さとうきび畑の唄) diretto nel 2003 dal regista Fukuzawa Katsuo (福澤克雄).
Cavallo di battaglia di Ryōko Moriyama (森山 良子), la “Joan Baez” del Sol Levante.
Interpretata anche da Ana Miura, cantante canadese di origine giapponese.
Testo da DramaWiki segnalatomi dall’amica Yuko, direttamente dal Giappone.

Una canzone che ha come sfondo, appena suggerito, uno dei più terrificanti scontri svoltisi nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale.... (continuer)
ざわわ ざわわ ざわわ 広い さとうきび畑は
(continuer)
envoyé par Yuko & Chougenbou 22/4/2014 - 22:47
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Animal in Man

Animal in Man
[2000]
Album: Lets Get Free

Canzone liberamente ispirata alla Fattoria degli animali di George Orwell

It's definitely based on Orwell's "Animal Farm." The names are changed: Mr. Jones becomes Old Man Sammy (both are common names), Napoleon becomes Hannibal (both great historical conquerors). I think while the song doesn't echo the anti-communist tones of the book, it highlights the fact that those in power will try to attain more and more power. It's the animal inside of us that wants dominance.
This is the animal in man
(continuer)
envoyé par donquijote82 22/4/2014 - 18:36
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Gesang der Arbeiter

Gesang der Arbeiter
[1920]
Text: Erich Mühsam
Musik: Chorale "Lobe den Herrn"
Testo: Erich Mühsam
Musica: Corale "Lobe den Herrn" ("Loda il Signore")


"Mühsam propone per questo canto la melodia Lodate il Signore: 'È il tentativo di usare questa musica sacra imponente per l'idea della lotta proletaria'. - L.Schäfer, op. cit., p.43
Völker erhebt euch und kämpft für die ewigen Rechte!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/4/2014 - 17:26

Biedny chrześcijanin patrzy na getto

Biedny chrześcijanin patrzy na getto
[1943]
Versi di Czesław Miłosz, nel ciclo “Głosy biednych ludzi” [Voci di povera gente] contenuto nella raccolta “Ocalenie” [Salvezza] pubblicata nel 1945.
Musica di Paweł Mykietyn (1971-), compositore polacco, da “Dwa wiersze Miłosza” [Due poesie di Miłosz], per due attori, cinque musicisti, strumenti elettronici e live video, composizione presentata nel 2011 al Festival di musica contemporanea “Sacrum Profanum” di Cracovia.

Una poesia scritta nell’immediatezza della repressione della rivolta nel ghetto di Varsavia e della sua totale distruzione da parte dei nazisti nell’aprile del 1943.

“[…] Qui non si contemplano da lontano esecuzioni individuali o di massa, non si distoglie lo sguardo dai mattoni del muro né si presta distrattamente orecchio al rotolare di certi vagoni merci... L’io lirico viene catapultato direttamente dentro la scena, non è più solo testimone, ma vittima della guerra... (continuer)
Pszczoły obudowują czerwoną wątrobę,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/4/2014 - 15:34
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Piosenka o końcu świata

Piosenka o końcu świata
[1940]
Versi di Czesław Miłosz, nel ciclo “Głosy biednych ludzi” [Voci di povera gente] contenuto nella raccolta “Ocalenie” [Salvezza] pubblicata nel 1945.
Poesia messa in musica da artisti come Jarek Kordaczuk, Nad Porami Roku, Lawenda e molti altri.

“Benché ispirata dall’improvviso arrivo dei carrarmati sovietici nel centro di Vilna nel 1940, cui l’autore aveva assistito, la poesia non narra alcun evento storico: si tende piuttosto a riflettere più generalmente sulla cieca pulsione vitale della natura e degli uomini, indifferenti alle «fini dei mondi» e alle altrui tragedie. È una sorta di «distillazione» del motivo ispiratore in un «preparato» di immagini in assoluto contrasto con il titolo. Sono scene di maniera di cui si potrebbe agevolmente ricercare l’origine o accostare una specifica iconografia: api su fiori, gai delfini e passeri, serpenti, pescatori, signore a passeggio per... (continuer)
W dzień końca świata
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/4/2014 - 13:56
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Rebellenlied

Rebellenlied
[1920]
Versi di Erich Mühsam, dalla raccolta intitolata “Brennende Erde” pubblicata nel 1920.
Una poesia messa in musica di diversi artisti, tra i quali il gruppo Die Schnitter, nel loro album del 2002 intitolato “Fegefeuer”, e Christoph Holzhöfer.
Sie hatten uns mit Zwang und Lügen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/4/2014 - 10:57
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Ballade von den Säckeschmeißern

Ballade von den Säckeschmeißern
[1932]
Versi di Julian Arendt
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch e da lui incisa in molti dischi, a cominciare dal 45 giri originale del 1932 (sul lato A, Das Solidaritätslied di Bertolt Brecht).
In seguito riproposta dalla cantante tedesca Dagmar Krause in “Panzerschlacht: Die Lieder von Hanns Eisler” del 1988.

Un altro capitolo della Guerra dei 100.000 anni – come direbbe il nostro Marco Valdo M.I. – che i ricchi fanno da sempre ai poveri…

1932. Siamo nel pieno della più tremenda crisi economica mondiale, quella scatenata dal crollo di Wall Street del 1929. E come sempre accade, sulle disgrazie dell’umanità ridacchiano e speculano i soliti profittatori, gli squali mangia-uomini. E gli scaricatori sono costretti a gettare il caffè in mare, il grano nel fuoco, a distruggere le derrate alimentari perché i prezzi restino alti e i ricchi abbiano il loro profitto, mentre... (continuer)
Oh, mich zieht 's nach einem fernen Lande,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/4/2014 - 09:26
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Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)

Abschied von der Front (Abschied der Internationalen Brigaden)
[1938]
Versi di Erich Weinert.
Musica di Ernst Busch.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Spanien - Venceremos” del 1967 e “Ernst Busch 2 (Lieder Des Spanischen Bürgerkrieges)” del 1970.

Musicalmente niente di più che una marcetta, ma il testo è bello e racconta di quanto allora fosse sentito l’internazionalismo, il fatto quasi naturale di accorrere in un paese lontano a combattere e morire in soccorso dei propri fratelli minacciati ed aggrediti dai fascisti.

L’ “abschied”, l’addio, è qui quello dei volontari delle Brigate internazionali che tra settembre ed ottobre del 1938, nel pieno della battaglia dell’Ebro e mentre i nazionalisti cominciavano chiaramente a prevalere, furono costretti a rimpatriare per adempiere ad un ipocrita monito della Società delle Nazioni (l’ONU di allora) che caldeggiava la politica di non intervento. Però a fianco dei fascisti rimasero decine di migliaia di italiani e tedeschi...
Wie schön der Tag, als wir mit hartem Schritt,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:59
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Seifenlied

Seifenlied
[1928]
Versi di Julian Arendt (1895-1938), scrittore ebreo tedesco, autore di molti testi per il cabaret durante la Repubblica di Weimar.
Musica di Otto Stransky (1889-1932), compositore austriaco.
Interpretata da Ernst Busch, dal vivo al “Larifari”, un cabaret itinerante a contenuto fortemente politico fondato proprio nel 1928 a Berlino da Rosa Valetti, famosa attrice di cinema e di cabaret e cantante, e da Erich Einegg, pianista e compositore.
Ritrovo la canzone nei dischi di Busch intitolati “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964 e “Ernst Busch 1 (Lieder Der Arbeiterklasse 1917-1933)” del 1970.
Testo trovato qui

Una canzoncina da kabarett che prende allegramente per il culo i socialdemocratici tedeschi, i cui candidati, durante la campagna elettorale del 1928, distribuivano ai raduni saponette con su impresso “Vota SPD”. Un’iniziativa davvero “pulita” per una Germania sull’orlo... (continuer)
Wir haben unsre Brüder
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2014 - 21:21
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Malicorne: L'écolier assassin

Malicorne: L'écolier assassin
[Traditionnelle / Tradizionale]
Arrangiamento: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub
Album: Malicorne, Almanach [1976]
Canto: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub

Arrangement: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub
Album: Malicorne, Almanach [1976]
Chant: Gabriel Yacoub - Marie Yacoub




Che al sottoscritto, che “abita” da decenni in mezzo alle antiche balladries di mezza Europa, ogni tanto riprenda la voglia di tornarci, non è un caso stupefacente; se poi c'è da tornarci assieme ai Malicorne (a Gabriel Yacoub, a sua moglie Marie, a tutti gli altri), è del tutto naturale. Come forse soltanto gli Steeleye Span, i Malicorne seppero collegare il “folk revival” degli anni '60 e '70 (che aveva, è bene ricordarlo, una ben precisa connotazione “protest” in opposizione alla musica commerciale e che, in un certo senso, riproponeva una sorta di nuovo romanticismo delle origini) alle nuove tendenze musicali, e in particolare... (continuer)
D´où reviens-tu mon fils Jacques,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/4/2014 - 19:40
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Psaume 151

Psaume 151
Chanson française – Léo Ferré – 1971

Après son passage chez les « bons pères », Léo Ferré devait en connaître devait en connaître un bout sur les litanies ecclésiastiques..., dit Lucien l'âne en riant.
Les psaumes sont écrits sur les magnétophones
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/4/2014 - 19:04
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Canzone NO MUOS

Canzone NO MUOS
Qualche raro ficodindia sul mio cammino
(continuer)
envoyé par adriana 21/4/2014 - 17:16

Erntelied

Erntelied
[1893?]
Versi di Richard Dehmel (1863-1920), poeta e scrittore tedesco, cantore dei diritti dei lavoratori (ma poi anche entusiasta volontario nella prima guerra mondiale. Morì nel 1920 in seguito alle ferite riportate in battaglia). Nella raccolta intitolata “Aber die Liebe” pubblicata nel 1893.

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese, nella sua opera “Es wird gehn (Ça ira...) - 8 Lieder” per voce e pianoforte, con brani di Richard Dehmel, Erich Mühsam (Lumpenlied, Der Revoluzzer), Josef Luitpold (Krieg, Trotziger Abschied), Georg Herwegh e Klabund.
Es steht ein goldnes Garbenfeld,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2014 - 14:26

Padre Nuestro

Padre Nuestro
Albúm: Cantos Religiosos
Grabado en Español para Multimusic en México.
Grabación por: "La Buena Estrella"
Producido por: Luis Alberto San Martín
Arreglos musicales: May González
Coro: Varios (Nueva Vida)

Multimusic en Español
Año 2008

Canción dedicada a la oración y a la paz. La plegaria que Jesús mismo diseño para unificar a los pueblos en la oración a través de los siglos.

Va dedicada a todos los pueblos del mundo. Dios les bendiga!
(Coro)
(continuer)
envoyé par José Cisneros 21/4/2014 - 10:09
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Canción a la revolución

Canción a la revolución
Ey hola! soy el joven que
(continuer)
envoyé par adriana 20/4/2014 - 10:48
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Jishapuniw Marichiweu

Jishapuniw Marichiweu
Homenaje al pueblo Mapuche
El corazón de los cielos
(continuer)
envoyé par adriana 19/4/2014 - 11:04
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Костюмчик новенький

Костюмчик новенький
L'Unione Sovietica stalinista tra gli anni '20 e gli anni '50: sono i decenni delle grandi "purghe" dove ogni potenziale nemico del regime viene mandato nei gulag, nei campi di lavoro della Siberia.

La Siberia, in mezzo al nulla, nella parte asiatica della Russia, con un clima estremo, pochissimo popolata è tuttavia ricca di risorse minerarie. Lo sfruttamento delle miniere ucciderà 25000 prigionieri condannati per furto, omicidio, omosessualità...

Nei canti del gulag (raccolti negli anni '70 in un raro LP - l'unico pubblicato dalla modella di importanti pittori e scultori e collezionista d'arte Dina Vierny) l'asprezza delle parole evoca a volte le dure condizioni di vita nei campi di lavoro. Ma anche dei ricordi che esprimono la libertà interiore quando fuggire è impossibile. Questa libertà, la libertà interiore, è quella che i russi chiamano "volya" in contrapposizione con la libertà in senso giuridico, "svoboda", cioè quella di cui i prigionieri erano privati.

Traduzione dal libretto del disco di Noemi Wasfield & BLK
Костюмчик новенький, колёсики
(continuer)
18/4/2014 - 23:55

Czesław Miłosz: Przedmowa

Czesław Miłosz: Przedmowa
[1945]

Czesław Miłosz
Dalla raccolta delle poesie ititolata "Ocalenie" (Salvezza)
Dal sito http://poema.pl/publikacja/37381-przedmowa
Ty, którego nie mogłem ocalić,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 18/4/2014 - 22:14
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Հայ քաջեր

Հայ քաջեր
Hay k’ajer


La canzone è ispirata da alcuni episodi della storia armena del XIX secolo, in particolare dalla ribellione di Sasun del 1892 -in cui la poverissima popolazione stanziale armena insorse contro l'avidità dei capoclan curdi che avevano imposto una tassazione in sovrappiù rispetto a quella già stabilita da Costantinopoli- e le vicende della guerriglia che divampò negli anni seguenti.
Il movimento guerrigliero fu stroncato solo a prezzo di una repressione generalizzata che causò decine di migliaia di morti (i "Massacri hamidiani" del 1895/96) e che costrinse all'esilio i combattenti superstiti. [INSCO]
Սասնա քաջեր վերցրին զենքեր,
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 18/4/2014 - 15:41

Krieg

Krieg
[1926]
Versi di Josef Luitpold (1886-1966), poeta e pacifista austriaco, legato al movimento operaio. Finì esule negli USA dopo il 1934.

Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese.
Interpretata da Ernst Busch in “Es kommt der Tag”, ottava ‎pubblicazione della serie “Rote Reihe” dell’Aurora-Schallplatten.
Um die Mitternacht
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/4/2014 - 14:00
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Deutsches Miserere

Deutsches Miserere
[1943-44]
Alcuni versi di un più lungo poema di Brecht, in seguito messi in musica da Hanns Eisler.

Interpretata da Ernst Busch nei dischi “Der Heilige Krieg / Frieden Der Welt” e “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht ‎– Deutsches Miserere”, entrambi editi dall’Aurora Schallplatten nel 1967.

Credo che il “Deutsches Miserere” brechtiano, nel suo testo completo, sia stato messo in musica soltanto dal compositore tedesco Paul Dessau (1894-1979) nel suo oratorio per coro misto, coro di voci bianche, soprano, contralto, tenore e basso solisti, grande orchestra, organo e Trautonium (strumento elettronico rivoluzionario inventato nel 1929 da Friedrich Trautwein).

Anche Wolf Biermann si cimentò con il “Deutsches Miserere”, presente nel suo disco “Trotz Alledem!” del 1978.
Eines schönen Tages befahlen uns unsre Obern
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/4/2014 - 13:18
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Cannons

Cannons
2014
Education, Education, Education & War
Look alive
(continuer)
envoyé par donquijote82 16/4/2014 - 17:32
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Minguccio

Minguccio
La canzone racconta la storia di un poveretto, figlio di contadini, che era stato chiamato a fare la guerra del 15-18 e in seguito allo scoppio di una bomba che l'aveva sfigurato (da qui il soprannome "Muso di Cane"), era diventato scemo e alla fine, dopo che era tornato al suo paese, quando è morto non gli hanno fatto neppure il funerale.

La coda musicale bandistica che accompagna la grottesca e agghiacciante risata finale del protagonista della canzone con il suo incedere processionale, immagino voglia essere un tardivo ma dovuto risarcimento.
'Na cròsce spezzata, do' tavulu cendràte
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 15/4/2014 - 21:33
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Петербургский романс

Петербургский романс
23 августа 1968
23 agosto 1968
Testo da bards.ru

Galich scrisse questa canzone il 22 agosto 1968 riferendosi al giorno precedente quando i carri armati sovietici invasero la Cecoslovacchia per fermare la politica di de-stalinizzazione del paese. Pochi giorni dopo un gruppo di persone organizzò una protesta sulla Piazza Rossa, forse influenzati dai versi conclusivi della poesia. I manifestanti furono tutti arrestati e chiusi in prigione o in manicomio.

*

Unlike Mandelstam, Galich was never eliminated physically, as he was famous outside of Soviet borders and it would cause trouble to the states if he were to be removed, so Galich was "free" to continue his work. Galich tended to write poems about current events in the USSR constantly, bringing unknown information to light across the globe. Galich wrote "Petersburg Romance" on 22 August, 1968, referencing the day prior, when Soviet tanks... (continuer)
...Быть бы мне поспокойней,
(continuer)
14/4/2014 - 22:16
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Облака плывут в Абакан

Облака плывут в Абакан
(1962)

"Clouds" is a great example on Galich's use of symbols and his clarity of expression, as it explains the feelings of a person that has just been released out of a forced labour camp. It is likely to have taken place in 1953, after Stalin's death, when a large amount of "criminals" were released due to wrong judgment when they were arrested; many of them did no real crime, but were arrested due to "breaching" Article 58 instead. The speaker relives that confusion and pain that he has lived through, as depicted in lines 9-10 and 13-14. The speaker does genuinely hate what came out of the camps, but he believes that he is still lucky as he's "even got a few teeth"; most of the people that entered the Gulags and managed to survive through came out disfigured due to the torture that they had to endure, insanely heavy workloads, and malnutrition. Yet, the speaker gets "what's [his] by right",... (continuer)
Облака плывут, облака,
(continuer)
14/4/2014 - 21:05
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B-Movie

B-Movie
[1981]
Singolo poi compreso nell’album “Reflections”

Un violento attacco all’America di Ronald Reagan, il cowboy col cappello ed il cavallo bianchi subentrato a John Wayne, quello che arrivava sempre sparacchiando sui cattivi e salvando tutti i buoni all’ultimo momento… Un paese nostalgico, incapace di guardare al presente e al futuro, scivolato tragicamente in uno squallido film di serie B…
Well, the first thing I want to say is: mandate my ass!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2014 - 15:23
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Funeral Pyre

Funeral Pyre
[1981]
Parole di Paul Weller
Musica de The Jam
Singolo poi incluso nell’EP “The Jam”

Sembra quasi di trovarsi in Germania nel 1933, durante uno dei “Bücherverbrennungen”, i roghi dei libri organizzati dai nazisti appena saliti al potere, e invece qui siamo nella Gran Bretagna della “Iron Lady” Margaret Thatcher, dove “il debole viene schiacciato e il forte è sempre più forte…”
Down in amongst the streets tonight
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2014 - 14:47
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Talking at the Same Time

Talking at the Same Time
[2011]
Parole e musica di Tom Waits
Nell’album intitolato “Bad As Me”

“C’è sempre qualcuno che fa i soldi quando il sangue scorre per le strade…”
Get a job, save your money, listen to Jane
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2014 - 13:47
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Hang Me, Oh Hang Me

Hang Me, Oh Hang Me
Traditional, arranged by Dave Van Ronk. Recently performed in the movie "inside Llewyn Davis" by Oscar Isacc
Hang me, oh, hang me, I'll be dead and gone
(continuer)
envoyé par Lorenzo Caccianiga 14/4/2014 - 11:40
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Постой, паровоз

Постой, паровоз
Nel disco "Chants des prisonniers sibériens d'aujourd'hui" pubblicato in Francia nel 1975
Постой, паровоз, не стучите, колеса.
(continuer)
13/4/2014 - 22:16

La Marseillaise de la Double-Peine

La Marseillaise de la Double-Peine
La Marseillaise de la Double-Peine
air : la Marseillaise, écrite par Fatiha, la Mamie de la Double-Peine, 1998
Allons enfants de l'immigration
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 18:12

Laissez rester les Sans Papiers

Air : Les p'tits papiers, Nîmes 18.03.2000, à l'occasion du Carnaval pour le droit à la différence
Laissez passer Les Sans Papiers
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 18:08
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La vérité

La vérité
La vérité, le peuple n’ attend que ça
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 15:45
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Que la paix soit sur toi

Attaques gratuites et conflits d'égos
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 15:37
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Quand les hommes

Les chiens sont lachés, mais pas d’jugement dernier
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 15:13
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I must go home

J'ai refusé simplement de participer à leur guerre
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 15:03
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Hey Brother

Hey Brother
(2013)

Potrebbe essere anche essere interpretato come una generica dichiarazione di amicizia (tipo "farei qualunque cosa per te bro"), ma il video è bello e inequivocabile.

Il video mostra un bambino americano il cui padre è morto combattendo in Vietnam: quando il figlio riceve i suoi effetti personali ripercorre con la mente la giovinezza del padre stesso immaginando che questo sia suo fratello maggiore. I due ragazzi, che hanno un forte legame, passano le loro giornate giocando e facendo le tipiche attività dei giovani ragazzi americani dell'epoca; nel frattempo in una televisione di un negozio vengono mostrate alcune immagini della guerra in Vietnam quindi si capisce che tale conflitto è scoppiato da poco. Nel video queste scene che il bambino immagina sono alternate a scene reali in cui il giovane si trova al funerale militare del padre. Il fatto che nel video il ragazzo più grande... (continuer)
Hey brother
(continuer)
envoyé par Pierangelo 13/4/2014 - 12:09
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Donde empieza

Donde empieza
[2012]
Album :Escribo Rap Con R De Revolución
(PORTAVOZ)
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 09:23
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Abuso de poder

Abuso de poder
Album : Abuso de poder
Ya paren de hacer maldad por ser la autoridad
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 09:05
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Crisis

Crisis
[2012]
Album: Crisis
A dying empire in a state of collapse
(continuer)
envoyé par adriana 13/4/2014 - 08:43
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Товарищ Сталин, вы большой ученый

Товарищ Сталин, вы большой ученый
[1959]
Tovarišć Stalin, vy bołšoj učenyj
"Compagno Stalin sei un grande scienziato"

Canzone dedicata al "compagno Stalin" interpretata anche da Vladimir Vysotskij e Dina Vierny

Aleškovskij era uno scrittore molto letto in Unione Sovietica negli anni '70 e '80, anche se ufficialmente scriveva libri per ragazzi e i suoi libri più politici circolavano in forma anonima. Anche le sue canzoni, spesso dedicate ai gulag e alle prigioni venivano generalmente considerate canzoni popolari. Nel 1979 quando un giornale pubblicò le parole della canzone "Tovarišć Stalin" fu costretto all'esilio negli Stati Uniti. La canzone fu interpretata anche da Vysotskij che la rese estremamente popolare.

Fonte: Soviet Society in the Era of Late Socialism, 1964-1985
Товарищ Сталин, вы большой ученый -
(continuer)
12/4/2014 - 23:01
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А ты хохочешь

А ты хохочешь
Scritta nei terribili gulag siberiani della regione della Kolyma una toccante poesia in cui un detenuto si rivolge all'amata di cui gli rimane solo una foto di un momento di felicità, il caldo, il mare, il corpo nudo. E intanto per lui solo il vento, la tempesta e la gelosia.


А ты хохочешь, ты всё хохочешь...
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12/4/2014 - 20:08
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Ten tranovskyj mostek

anonyme
Poco tempo fa Riccardo ha toccato, con Kanonýr Jabůrek, il vasto campo delle canzoni popolari ceche finora inesplorato dalle CCG. Per ovvi motivi, le canzoni folkloristiche hanno un ruolo importante tra le CCG come le prime reazioni e manifestazioni di dissenso verso la guerra, nate già nei tempi antichi. Infatti, le canzoni folkloristiche sono già presenti qui per molte lingue. Anche in ceco esiste una miriade di canzoni e canzoncine popolari che rientrano nell'argomento della guerra. Non c'è da meravigliarsi: leggendo una breve cronologia del servizio militare nelle terre boeme si scopre che già dal 1649 esisteva un esercito ceco facente parte dell'armata austriaca. I soldati, seppur volontari, dovevano sottoscrivere il servizio a vita. Dal 1781, poi, è stato indetto l'obbligo del servizio militare (guarda caso) per le classi più povere, con esclusione dei nobili, degli ecclesiastici e... (continuer)
Ten tranovskyj mostek prohyjbá se,
(continuer)
envoyé par Stanislava 11/4/2014 - 17:27
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Ill Manors

Ill Manors
[2004-2012]
Parole e musica di Ben Drew, aka Plan B, cantautore, attore e regista britannico.
Il brano che da il titolo a “III Manors” (stilizzato in “Ill Manors”), film scritto e diretto nel 2012 dallo stesso Plan B.

“Cosa cerchi, ragazzino ricco? Corri a casa e chiudi bene la porta e non tornare mai più da queste parti o finirai male…”. Aggiornamento de “La Haine” di Kassovitz, trasferita nei sobborgi londinesi.

A Plan B non manca l'ambizione. Né la pazienza: per realizzare "Ill Manors", una hip-hop opera cinematografica sulle "vite invisibili" dei sobborghi di Londra, ha atteso otto anni. Questo il tempo trascorso tra la scrittura della prima sceneggiatura "Trigger" - prontamente respinta dai finanziatori: che credenziali da regista poteva avere mai un rapper, allora peraltro alle prime armi? - e la trionfale uscita nelle sale del film lo scorso giugno.

Dal 2004 di "Trigger" non... (continuer)
Let’s all go on an urban safari
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envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2014 - 13:55
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На Молдаванке музыка играет

На Молдаванке музыка играет
[1975]
Tradizionale
Dall'album "Блатные песни"
Sotto il titolo "Одесса" (Odessa)
Testo da http://www.shansonprofi.ru/

Una canzone popolare russa dedicata a Kolka il borseggiatore che lascia l'"onesta" vita da ladro, ironicamente per lavorare nell'amministrazione del famigerato campo di detenzione di Belomornakal. Quando i ladri di Odessa mandano la bella Mascia a riprenderlo, lui gli manda a dire che "non ruba piu".
City of Rogues and Schnorrers: Russia's Jews and the Myth of Old Odessa
На Молдаванке музыка играет,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 11/4/2014 - 13:49
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Я помню тот Ванинский порт

Я помню тот Ванинский порт
[seconda meta degli anni 40]
Tradizionale
La canzone del Gulag
Dall'album "Блатные песни" (1975)
dove viene riportato il titolo "Колыма (Порт Ванино)"
Testo da http://www.shansonprofi.ru/



Il Porto di Vanino (in russo Ванинский порт) e' una canzone poporale che viene considerata l'inno dei prigionieri nei gulag della Kolyma. Dovrebbe essere stata composta nel 1946 o 1947. Il nome dell'autore (o degli autori) è incerto.

Il porto di Vanino, sulla costa pacifica della Russia, che dà il nome alla canzone fu completato nel 1945. Si trattava di un porto di transito per prigionieri che venivano poi smistati verso il porto di Magadan, sul mare di Okhotsk.

In seguito i prigionieri venivano condotti lungo la "via delle ossa", chiamata così per l'elevata mortalità, verso la vasta regione di Kolyma, nell'estremo e freddissimo nord della Siberia (dove si raggiungono temperature di -60-70°C... (continuer)
Я помню тот Ванинский порт
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 11/4/2014 - 13:01
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King's Cross

King's Cross
[1987]
Scritta da Chris Lowe e Neil Tennant.
Nell’album intitolato “Actually”

Come 30-Year War, un’altra radiografia – forse meno esplicita ma altrettanto forte – degli anni d’oro del “thatcherismo”, dell’attacco frontale dell’ultraliberismo alle classi lavoratrici e ai loro diritti.
Una canzone che racconta di disoccupazione, di disperazione e di morte, associando quegli anni bui e duri alla tragedia della stazione di King’s Cross a Londra, quando la sera del 18 novembre 1987 scoppiò un incendio devastante (causato dalla combustione dei gradini in legno delle scale mobili) in quell’importante snodo del sistema ferroviario metropolitano della capitale inglese: morirono in 31, in gran parte persone che tornavano a casa dal lavoro…
The man at the back of the queue was sent
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2014 - 11:17
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God Bless Amerika

God Bless Amerika
[2013]
Scritta da A. Lyon, B. Williams, J. Preyan, M. Valenzano.
Nell’album di Lil Wayne intitolato “I Am Not a Human Being II”
Uh, my mind’s filled with mine fields
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2014 - 10:25
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30-Year War

30-Year War
[2013]
Scritta da James Dean Bradfield, Nick Jones e Sean Moore.
Nell’album intitolato “Rewind the Film”

“E’ la più duratura e ricorrente barzelletta della Storia, quella che le classi lavoratrici vengono massacrate in nome della Libertà…”

La Guerra dei Trent’anni cui alludono qui i “folli predicatori di strada” gallesi non è quella che squassò l’Europa tra il 1618 ed il 1648 (da cui, fra l’altro, la Gran Bretagna fu risparmiata) ma quella condotta nella “perfida Albione” (ma anche ovunque) dalle classi dominanti contro quelle dei lavoratori a partire dal 1979, ossia dall’ingresso sulla scena politica di Margaret Thatcher: “30-Year War starts with the miners' strike and moves through Hillsborough, and it's a critique of the attack on the working classes over the last 30 years. It's the most spiteful, angry track on the album” (Nick Wire dei MSP)
“The lies of Hillsborough” si riferisce... (continuer)
It’s the longest running joke in history
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2014 - 09:37
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The Ballad of Kelly Thomas

The Ballad of Kelly Thomas
[2011]
Parole e musica di Julian Porte, giovane cantautore californiano.

Un’altra canzone dedicata a Kelly Thomas, un giovane di 36 anni di Fullerton, Orange County, California, affetto da problemi psichici e che conduceva una vita da homeless.
La sera del 5 luglio 2011 il padrone di un locale della cittadina chiamò la polizia perchè - disse - qualcuno stava danneggiando delle vetture in sosta. Gli agenti sopraggiunti incapparono in Kelly Thomas, un giovane barbone con qualche rotella fuori posto, che semplicemente “non si mostrava molto collaborativo”. Questo bastò per aggredirlo, massacrarlo con la pistola elettrica (5 scariche), spappolargli la faccia a cazzotti e ridurlo in fin di vita.
Kelly morì 5 giorni dopo senza mai essere uscito dal coma.
Una telecamera di sorveglianza registrò l’aggressione che iniziò con queste parole del poliziotto Manny Ramos, mentre si infilava un paio... (continuer)
Well a man named Kelly Thomas was sitting on a bench
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/4/2014 - 23:48
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Kelly Thomas

Kelly Thomas
[2014]
Parole e musica di Bryan McPherson

“Kelly Thomas was a mentally ill, homeless man beaten to death by the police in Fullerton, California. The police were found "Not Guilty", despite having the obvious crime on video and audio. Kelly can be heard pleading for his last breaths and screaming out that he was sorry. I came across the shocking audio and video of one of the most obvious cases of police brutality and murder I have ever seen. I wrote this song. I worked on it the following day and recorded it in the hut this morning and afternoon. It's the least I can do in telling this story. You can listen below.” Bryan McPherson

Kelly Thomas aveva gravi problemi mentali e per questo, negli ultimi anni, si era ridotto a vivere per strada. Aveva 36 anni quando, il 5 luglio del 2011, a Fullerton, California, il padrone di un locale notturno chiamò la polizia indicando in quel barbone l’autore... (continuer)
Rest in peace Kelly Thomas.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/4/2014 - 16:39

Und jeden Tag ein Stück

Und jeden Tag ein Stück
[1963]
Parole e musica di Hannelore Kaub, giornalista e cabarettista il cui nome è legato al cabaret politico del Das Bügelbrett ad Heidelberg negli anni 60.
Testo trovato su “Nihilisten - Pazifisten - Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, di Christian Hörburger

Una riflessione sulla cattiva coscienza e l’ipocrisia occidentale sulla questione del Muro a Berlino.
L’“Ich bin ein Berliner” pronunciato da Kennedy proprio nel 1963 non fu che un bella prova di retorica, che se la separazione tra le due Germanie resistette per quasi 40 anni fu anche perché l’Occidente ci mise molto del suo, contribuendo con il proprio “mattone”, giorno dopo giorno, dietro la cortina fumogena della propaganda. Da una parte s’invocava la demolizione del Muro eretto dai perfidi comunisti, dall’altra s’instillava nei cittadini la convinzione che davvero esistessero due Germanie, una buona e... (continuer)
Am 13. August 1961 begann der Bau der Mauer durch die Regierung der DDR. Kein Mensch im Westen hat sie gewollt, und jeder von uns verurteilt sie. Und denoch wird sie täglich höher, denn wir...
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/4/2014 - 10:31
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Mury

Mury
Nel decimo anniversario della morte di Jacek Kaczmarski, Polskie Radio (Radio Polacca) propone un nuovo servizio dedicato ai cantautori: "Pieśni Niepokornych". È un po' difficile tradurre questo nome, ma penso che "Canti dei Provocatori" oppure "Canti dei Disubbidienti" possono rendere l'idea.
Krzysiek Wrona 10/4/2014 - 00:19
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Maremma

Maremma
bellissima e nuova versione
maria grazia verzani 9/4/2014 - 16:45
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Wojna

Wojna
GUERRA
(continuer)
envoyé par kl 9/4/2014 - 04:50
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Mario

Mario
A 'sto punto vedo Lino Straulino como uno dei nostri, lo stesso odore, dell'Europa sudicia ma bella, e sopratutto, vera. La vita eterna a Lino, abbassa il resto dell'occident
krzyś ¾ 9/4/2014 - 01:37
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Qualcuno mi renda l'anima

Qualcuno mi renda l'anima
Sorrentino. però, mi ha rovinato tutto. Dopo la scena del suo film in cui onorevole Andreotti ascolta con una visibile compiacenza il concerto di Renato, ah, ah...che dire
krzyś 9/4/2014 - 01:09

La kasa

La kasa
08>09.04.2014
Mieszkałem sobie tutaj cichutko,
(continuer)
envoyé par krzyś 9/4/2014 - 00:15
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
POLACCO / POLISH [2] - Edward Snopek



Versione polacca di Edward Snopek.
Poco ortodossa, visto il fatto che è più breve e richiama le atmosfere della guerra in Africa dei soldati dell'Afrika Korps :=)
Nel video su YT viene cantata dall'autore. [Krzysiek Wrona]

Polish version by Edward Snopek.
Rather unorthodox, as it shorter and recalls the atmospheres of the African war and of the Afrika Korps soldiers :=)
Sung by the author in the YT video. [Krzysiek Wrona]

Edward Snopek è un blogger e cantautore polacco attivo su YouTube.
Edward Snopek is a Polish blogger and songwriter active on YouTube.
[CCG/AWS Staff]
LILI MARLEEN
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 8/4/2014 - 23:16
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Georges Brassens: Sale petit bonhomme

Georges Brassens: Sale petit bonhomme
..e questa è l'unica e a mio parere decisamente ben riuscita, versione cantata in italiano e si trova sul secondo CD omaggio di Alberto Patrucco a Georges Brassens "Segni (e) particolari".
Flavio Poltronieri

MP3 Downloads Alberto Patrucco E Andrea Miro' - Perfido Cup
Flavio Poltronieri 8/4/2014 - 20:46

La kasa

La kasa
Chanson italienne – La kasa – Ahmed il Lavavetri – 2014
Texte d'Ahmed il Lavavetri
Sur l'air de La Casa de Sergio Endrigo
(1969, Bardotti - De Moraes)

La Maison de Vinícius de Moraes (auteur, écrivain, musicien... brésilien‎), traduite en 1969 en italien par Sergio Bardotti et chantée par Sergio Endrigo, est une des plus célèbres chansons pour enfants de l'histoire ; qui ne la connaît pas, cette maison très jolie dans la Rue des Fous au numéro zéro, où tout manquait ? Et, au fond, cette petite reconstruction que je me permets de soumettre à votre attention, n'est en rien différente : il y a les enfants (ceux-là jetés hors de la maison avec leur famille, avec bien entendu l'intervention de forces d'ordre et de l'autorité judiciaire), il y a le manque du toit et du cabinet (= se retrouver sur la rue), il y a la loi rétroactive qui coupe les usages et dénié la résidence en cas d'occupation…... (continuer)
LA MAISON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/4/2014 - 19:00
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They Shall Not Pass

They Shall Not Pass
[2011]
Parole e musica di Grace Petrie
Nell’album intitolato “Mark My Words”

Una giovanissima e degna erede di Woody Guthrie e Billy Bragg: “Tear the fascist flag now from its mast, it shall not pass”
You're not my brother, nor my countryman
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/4/2014 - 18:39
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
CECO / CZECH [1] - Lilly Hodáčová - Aladin Zpivaji

Quella che sembra essere la versione ceca classica (opera di tale Aladin Zpivaji, sul quale non sono reperibili notizie) ha un destino bizzarro. I video sono presenti:



La versione è cantata da Lilly Hodáčová. Pseudonimo di Ludmila Hodáčová (1910-1998), è stata principalmente un'apprezzata attrice drammatica teatrale e cinematografica (in molti casi e in molte lingue le versioni di Lili Marleen sono state affidate a attrici più che a cantanti di professione).



Quanto al testo, invece, in Rete sono reperibili, e con molta difficoltà, solamente le prime due strofe. Addirittura è stata necessaria una ricostruzione, perché i versi sono sparsi qua e là tra due o tre siti (tra i quali uno della TV di stato ceca; sarà quindi necessaria una trascrizione all'ascolto da parte di un madrelingua ceco (le mie conoscenze della lingua non sono tali... (continuer)
LILI MARLEEN
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/4/2014 - 18:27




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