From Her Lips to God's Ears (the Energizer)
Album: Searching for a Former Clarity (2005)
Regime change under a Bush doctrine
(continuer)
(continuer)
7/3/2014 - 23:53
Irgendwo auf der Welt
[1931]
Parole di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
Musica di Werner Richard Heymann (1896-1961), compositore tedesco specializzato in colonne sonore per il cinema.
Nella colonna sonora di “Ein blonder Traum”, film diretto nel 1932 da Paul Martin (1899-1967, regista ungherese), con la sceneggiatura di Walter Reisch e Billie Wilder (proprio lui, il futuro grande regista americano che era però austriaco ed ebreo)
Più recentemente interpretata da Max Raabe & Palast Orchester e da Nina Hagen.
Un film musical, una commedia d’amore, una ragazza che sogna di diventare una star di Hollywood e s’innamora di due lavavetri…
Cosa c’entra con le CCG? Perché la speranza qui cantata di un posto dove vivere in pace ed essere veramente felici stava proprio allora per scontrarsi con il suo opposto, con le funeste tenebre naziste… Di lì ad un paio d’anni anche i... (continuer)
Parole di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
Musica di Werner Richard Heymann (1896-1961), compositore tedesco specializzato in colonne sonore per il cinema.
Nella colonna sonora di “Ein blonder Traum”, film diretto nel 1932 da Paul Martin (1899-1967, regista ungherese), con la sceneggiatura di Walter Reisch e Billie Wilder (proprio lui, il futuro grande regista americano che era però austriaco ed ebreo)
Più recentemente interpretata da Max Raabe & Palast Orchester e da Nina Hagen.
Un film musical, una commedia d’amore, una ragazza che sogna di diventare una star di Hollywood e s’innamora di due lavavetri…
Cosa c’entra con le CCG? Perché la speranza qui cantata di un posto dove vivere in pace ed essere veramente felici stava proprio allora per scontrarsi con il suo opposto, con le funeste tenebre naziste… Di lì ad un paio d’anni anche i... (continuer)
Irgendwo auf der Welt
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 7/3/2014 - 21:57
Alles Schwindel
[1931]
Parole di Marcellus Schiffer (1892-1932), autore di canzoni e di interi spettacoli di cabaret, artista grafico e pittore, morto suicida nel 1932 (così come fece Kurt Tucholsky appena qualche anno dopo).
Musica di Mischa Spoliansky (1898-1985), compositore di origine polacca (impero russo), ebreo, trapiantato a Berlino e poi, all’avvento del nazismo, riparato a Londra.
Testo trovato su Berlinica
Canzone recentemente interpretata da Ute Lemper nel suo disco dedicato alle “Berlin Cabaret Songs”, pubblicato nel 1996 dalla Decca Entartete Musik, la sezione della casa discografica britannica dedicata alla musica proibita sotto il Terzo Reich.
Una canzone molto attuale, anche se nacque più di 80 anni fa per descrivere, come in un fermo immagine, la situazione nella Repubblica di Weimar nell’anno in cui più devastanti si stavano facendo gli effetti della crisi finanziaria iniziata a... (continuer)
Parole di Marcellus Schiffer (1892-1932), autore di canzoni e di interi spettacoli di cabaret, artista grafico e pittore, morto suicida nel 1932 (così come fece Kurt Tucholsky appena qualche anno dopo).
Musica di Mischa Spoliansky (1898-1985), compositore di origine polacca (impero russo), ebreo, trapiantato a Berlino e poi, all’avvento del nazismo, riparato a Londra.
Testo trovato su Berlinica
Canzone recentemente interpretata da Ute Lemper nel suo disco dedicato alle “Berlin Cabaret Songs”, pubblicato nel 1996 dalla Decca Entartete Musik, la sezione della casa discografica britannica dedicata alla musica proibita sotto il Terzo Reich.
Una canzone molto attuale, anche se nacque più di 80 anni fa per descrivere, come in un fermo immagine, la situazione nella Repubblica di Weimar nell’anno in cui più devastanti si stavano facendo gli effetti della crisi finanziaria iniziata a... (continuer)
Papa schwindelt,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 7/3/2014 - 15:18
Il tenentino
[1906]
Parole di Ugo Ricci, detto Mascarillo e anche Tripleplatte (1875-1940), napoletano, giornalista e prolifico scrittore umorista in prosa e in versi.
Musica di Vincenzo Valente (1855-1921), paroliere e compositore di canzoni napoletane e operette.
Nel repertorio di Nicola Maldacea (1870-1945), grande protagonista dei varietà e dei cafè-chantant napoletani e romani nonché caratterista nel cinema degli anni 30.
Beh, non è certo una canzone contro la guerra, eppure anche con una semplice canzoncina d’avanspettacolo ci si può burlare di qualcuno dei capisaldi del militarismo… Nel caso specifico, non “Dio”, non la “Patria” ma la “Bandiera”, anzi, l'asta… Elegante presa in giro del mito della virilità che immancabilmente si ritrova nelle società autoritarie associato, in pace, ai “sani valori tradizionali” (si vedano di recente le esternazioni dello zar Putin sugli omosessuali), mentre in guerra si ritrova nello stupro delle femmine della parte soccombente, in quanto facenti parte del legittimo bottino del vincitore…
Parole di Ugo Ricci, detto Mascarillo e anche Tripleplatte (1875-1940), napoletano, giornalista e prolifico scrittore umorista in prosa e in versi.
Musica di Vincenzo Valente (1855-1921), paroliere e compositore di canzoni napoletane e operette.
Nel repertorio di Nicola Maldacea (1870-1945), grande protagonista dei varietà e dei cafè-chantant napoletani e romani nonché caratterista nel cinema degli anni 30.
Beh, non è certo una canzone contro la guerra, eppure anche con una semplice canzoncina d’avanspettacolo ci si può burlare di qualcuno dei capisaldi del militarismo… Nel caso specifico, non “Dio”, non la “Patria” ma la “Bandiera”, anzi, l'asta… Elegante presa in giro del mito della virilità che immancabilmente si ritrova nelle società autoritarie associato, in pace, ai “sani valori tradizionali” (si vedano di recente le esternazioni dello zar Putin sugli omosessuali), mentre in guerra si ritrova nello stupro delle femmine della parte soccombente, in quanto facenti parte del legittimo bottino del vincitore…
Io, francamente, non potrei sortire
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 7/3/2014 - 09:41
Franco Battiato e Manlio Sgalambro: La cura
[1996]
Testo di Manlio Sgalambro
Musica di Franco Battiato
Album: L'imboscata
Correrò il rischio. Oggi, in morte di un filosofo che è giunto alla fama (diciamolo sinceramente) scrivendo canzoni per un conterraneo, bisognerà fare qualcosa di speciale; ma farlo senza nessun tipo d'incenso (che del resto quel filosofo, Manlio Sgalambro, avrebbe probabilmente detestato). Nel breve commento inserito prima per dare notizia della sua morte, avevo nominato questa canzone; e come non farlo. Si può dire che è nata già famosa; tre minuti dopo che è uscita ha suscitato epidemie di brividi. E' stata costruita, del resto, per questo; poiché, lo confesso senza reticenze, quei brividi li ho provati anch'io. E, quindi, correrò il rischio di essere odiato da chi i brividi li continua tuttora a provare, ora che questa canzone è diventata senz'altro una delle cinque o sei più celebri in lingua italiana,... (continuer)
Testo di Manlio Sgalambro
Musica di Franco Battiato
Album: L'imboscata
Correrò il rischio. Oggi, in morte di un filosofo che è giunto alla fama (diciamolo sinceramente) scrivendo canzoni per un conterraneo, bisognerà fare qualcosa di speciale; ma farlo senza nessun tipo d'incenso (che del resto quel filosofo, Manlio Sgalambro, avrebbe probabilmente detestato). Nel breve commento inserito prima per dare notizia della sua morte, avevo nominato questa canzone; e come non farlo. Si può dire che è nata già famosa; tre minuti dopo che è uscita ha suscitato epidemie di brividi. E' stata costruita, del resto, per questo; poiché, lo confesso senza reticenze, quei brividi li ho provati anch'io. E, quindi, correrò il rischio di essere odiato da chi i brividi li continua tuttora a provare, ora che questa canzone è diventata senz'altro una delle cinque o sei più celebri in lingua italiana,... (continuer)
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 6/3/2014 - 20:46
Oh ! Papa … C'est très beau la liberté
Oh ! Papa … C'est très beau la liberté
Chanson française – Oh ! Papa... C'est très beau la liberté – Marco Valdo M.I. – 2014
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l'âne tout guilleret, regarde ces papillons qui se poursuivent là devant ta fenêtre, ces ailes rousses qui se balancent à l'air libre dans le soleil . On dirait qu'ils font la danse du bonheur...
C'est le printemps, Lucien l'âne mon ami. Enfin, celui de la nature... Mais il y a aussi eu des printemps artificiels, faits de la main de l'homme... Mais généralement, ils tournent mal... Pour ceux-là, l'hiver revient vite sur les ailes du vent du Nord... T'en souvient-en du printemps de Prague ? Eh bien, la canzone raconte précisément l'histoire d'un printemps de ce genre et même, en quelque sorte, de tout printemps généralement quelconque de ce genre, de tout printemps artificiel... Bref, de gens, quelque part, n'importe où, qui... (continuer)
Chanson française – Oh ! Papa... C'est très beau la liberté – Marco Valdo M.I. – 2014
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l'âne tout guilleret, regarde ces papillons qui se poursuivent là devant ta fenêtre, ces ailes rousses qui se balancent à l'air libre dans le soleil . On dirait qu'ils font la danse du bonheur...
C'est le printemps, Lucien l'âne mon ami. Enfin, celui de la nature... Mais il y a aussi eu des printemps artificiels, faits de la main de l'homme... Mais généralement, ils tournent mal... Pour ceux-là, l'hiver revient vite sur les ailes du vent du Nord... T'en souvient-en du printemps de Prague ? Eh bien, la canzone raconte précisément l'histoire d'un printemps de ce genre et même, en quelque sorte, de tout printemps généralement quelconque de ce genre, de tout printemps artificiel... Bref, de gens, quelque part, n'importe où, qui... (continuer)
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2014 - 19:05
For the Taking
Seven Stories Into Eight (1982)
Eddie D. Slovik fu un soldato americano, l'unico condannato a morte ed effettivamente ucciso per diserzione durante la Il guerra mondiale. 21.000 soldati vennero condannati durante la guerra per diserzione, di cui 49 condanne a morte, di cui fu eseguita solo quella di Slovik.
Americano di nascita, ma polacco di origine, con piccoli precedenti penali in adolescenza, alcuni storici osservano come la sua esecuzione abbia anche una qualche connotazione razzistica.
A Slovik, seppure senza essere in alcun modo citato nelle canzoni, è dedicato l'album Balaklava dei Pearls before swine
Eddie D. Slovik fu un soldato americano, l'unico condannato a morte ed effettivamente ucciso per diserzione durante la Il guerra mondiale. 21.000 soldati vennero condannati durante la guerra per diserzione, di cui 49 condanne a morte, di cui fu eseguita solo quella di Slovik.
Americano di nascita, ma polacco di origine, con piccoli precedenti penali in adolescenza, alcuni storici osservano come la sua esecuzione abbia anche una qualche connotazione razzistica.
A Slovik, seppure senza essere in alcun modo citato nelle canzoni, è dedicato l'album Balaklava dei Pearls before swine
I still have a dream, a dream that is mine
(continuer)
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envoyé par donquijote82 6/3/2014 - 18:53
Parcours:
Déserteurs, Peine de mort : homicide du pouvoir
Rozmowa ze śledczym o tolerancji
Semplicemente Alosza
Da http://www.tekstowo.pl/
Come la canzone precedente che ho proposto, anche questa calza perfettamente al percorso sulle galere del mondo.
È cantata in un gergo carcerario varsaviano, il titolo invece si potrebbe tradurre come "La conversazione con il giudice istruttore sulla tolleranza".
Da http://www.tekstowo.pl/
Come la canzone precedente che ho proposto, anche questa calza perfettamente al percorso sulle galere del mondo.
È cantata in un gergo carcerario varsaviano, il titolo invece si potrebbe tradurre come "La conversazione con il giudice istruttore sulla tolleranza".
[...tak troche nerwowy, taki, początek...]
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 6/3/2014 - 09:08
Parcours:
Des prisons du monde
Siedem grzechów głównych
[24.12.1991]
Testo di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dall'album "Wojna Postu z Karnawałem" (1993)
Jacek Kaczmarski chittara
Przemysław Gintrowski chittara
Zbigniew Łapiński piano
Testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Ispirato alla grafica di Albrecht Dürer "Il cavaliere, la morte e il diavolo"
e al quadro di Albrecht Altdorfer "Battaglia di Alessandro e Dario a Isso"
Testo di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dall'album "Wojna Postu z Karnawałem" (1993)
Jacek Kaczmarski chittara
Przemysław Gintrowski chittara
Zbigniew Łapiński piano
Testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Ispirato alla grafica di Albrecht Dürer "Il cavaliere, la morte e il diavolo"
e al quadro di Albrecht Altdorfer "Battaglia di Alessandro e Dario a Isso"
Wielkich upadków więcej widzieliśmy niż wzlotów,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 6/3/2014 - 01:04
Bush Song
A song from Macklemore's 2005 album "The Language of My World" that Slams then President George W. Bush from a very mocking first person perspective.
See rap genius
See rap genius
[Intro]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Michael Taylor 6/3/2014 - 00:33
Parcours:
George Walker Bush II
Między nami
[29.5.1997]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album omonimo "Między Nami" (2002)
Da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album omonimo "Między Nami" (2002)
Da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Między świtem a mgłą
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 6/3/2014 - 00:11
The War Was in Color
Album: Love, Loss, Hope, Repeat (2006)
War: World War II
This song is told from the prospective of a veteran who at the end if the son is revealed to have died in battle.
War: World War II
This song is told from the prospective of a veteran who at the end if the son is revealed to have died in battle.
I see you've found a box of my things -
(continuer)
(continuer)
envoyé par Michael Taylor 6/3/2014 - 00:10
Fuadach nan Gàidheal
[seconda metà 800]
Parole di Henry Whyte, Fionn il suo nome di penna, scrittore scozzese in lingua gaelica, nella raccolta intitolata “The Celtic Garland of Gaelic Songs and Readings: Translation of Gaelic and English Songs” edita a Glasgow nel 1920.
Sulla melodia della tradizionale “Lord Lovat's Lament” (un classico per cornamusa)
Testo trovato qui e confrontato con quello (meno esatto e privo di accenti) presente su Mudcat Café
Tra la seconda metà del 700 e la prima dell’800 le popolazioni rurali delle Highlands scozzesi furono costrette, prima consensualmente poi con la forza, ad abbandonare le loro terre. I grandi proprietari avevano infatti constatato che una pecora forniva più reddito di un contadino e che le Highlands liberate dagli esseri umani che le abitavano avrebbero fornito pascoli sterminati per immense greggi. L’innovazione voluta dai landowners fu sostenuta – com’è ovvio... (continuer)
Parole di Henry Whyte, Fionn il suo nome di penna, scrittore scozzese in lingua gaelica, nella raccolta intitolata “The Celtic Garland of Gaelic Songs and Readings: Translation of Gaelic and English Songs” edita a Glasgow nel 1920.
Sulla melodia della tradizionale “Lord Lovat's Lament” (un classico per cornamusa)
Testo trovato qui e confrontato con quello (meno esatto e privo di accenti) presente su Mudcat Café
Tra la seconda metà del 700 e la prima dell’800 le popolazioni rurali delle Highlands scozzesi furono costrette, prima consensualmente poi con la forza, ad abbandonare le loro terre. I grandi proprietari avevano infatti constatato che una pecora forniva più reddito di un contadino e che le Highlands liberate dagli esseri umani che le abitavano avrebbero fornito pascoli sterminati per immense greggi. L’innovazione voluta dai landowners fu sostenuta – com’è ovvio... (continuer)
Gur e mise tha tùrsach,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2014 - 14:22
The Crimean War
anonyme
Canzone irlandese sulla guerra di Crimea reperita qui. Non sono riuscito a reperire ulteriori notizie.
Riguardo alla presenza Irlandese alla guerra di Crimea si legga qui
Riguardo alla presenza Irlandese alla guerra di Crimea si legga qui
As I roved down through Irish town one evening last July,
(continuer)
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envoyé par donquijote82 5/3/2014 - 13:32
Abdul Abulbul Amir
[1877]
Parole e musica dell’irlandese Percy French (1854-1920), compositore di canzoni comiche e satiriche, entertainer e pittore.
Accogliendo l’invito di Riccardo a cercare canzoni sulla guerra di Crimea del 1853-1856 (qualcuna comunque c’è gia, come The Kerry Recruit (One Morning In March), Glen of Aherlow (Patrick Sheehan) e The Soldier's Prayer), mi sono imbattuto in questa celebre canzone comica di Percy French. Si riferisce invero alla guerra russo-turca del 1877-78, che però della guerra in Crimea di 20 anni prima fu evoluzione e strascico.
Questa allegra canzonetta è solo all’apparenza innocente ma, secondo me, ha un evidente sottotesto parodistico che ne fa a buon diritto una canzone contro la guerra ed i suoi eroi sanguinari, come l’ottomano Abdul Abulbul Amir ed il russo Ivan Skavinsky Skavar, campioni dei rispettivi eserciti, che se le danno di santa ragione fino a restare... (continuer)
Parole e musica dell’irlandese Percy French (1854-1920), compositore di canzoni comiche e satiriche, entertainer e pittore.
Accogliendo l’invito di Riccardo a cercare canzoni sulla guerra di Crimea del 1853-1856 (qualcuna comunque c’è gia, come The Kerry Recruit (One Morning In March), Glen of Aherlow (Patrick Sheehan) e The Soldier's Prayer), mi sono imbattuto in questa celebre canzone comica di Percy French. Si riferisce invero alla guerra russo-turca del 1877-78, che però della guerra in Crimea di 20 anni prima fu evoluzione e strascico.
Questa allegra canzonetta è solo all’apparenza innocente ma, secondo me, ha un evidente sottotesto parodistico che ne fa a buon diritto una canzone contro la guerra ed i suoi eroi sanguinari, come l’ottomano Abdul Abulbul Amir ed il russo Ivan Skavinsky Skavar, campioni dei rispettivi eserciti, che se le danno di santa ragione fino a restare... (continuer)
The sons of the Prophet are brave men and bold
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2014 - 13:08
Shores of Sutherland
Parole e musica di Jim McLean, songwriter scozzese (autore anche di Glencoe e di tutte le canzoni dell’album “Ding Dong Dollar: Anti-Polaris and Scottish Republican Songs” dei Glasgow Song Guild).
Ignoro l’anno preciso in cui Jim McLean scrisse questa sua canzone e se l’abbia mai incisa personalmente… La trovo in due dischi, “Borderline” di Nigel Denver (1969, dalla copertina curiosa) e “Scottish Battle Ballads” di Alastair McDonald (1973)
Tra la seconda metà del 700 e la prima dell’800 le popolazioni rurali delle Highlands scozzesi furono costrette, prima consensualmente poi con la forza, ad abbandonare le loro terre. I grandi proprietari avevano infatti constatato che una pecora forniva più reddito di un contadino e che le Highlands liberate dagli esseri umani che le abitavano avrebbero fornito pascoli sterminati per immense greggi. L’innovazione voluta dai landowners fu sostenuta – com’è... (continuer)
Ignoro l’anno preciso in cui Jim McLean scrisse questa sua canzone e se l’abbia mai incisa personalmente… La trovo in due dischi, “Borderline” di Nigel Denver (1969, dalla copertina curiosa) e “Scottish Battle Ballads” di Alastair McDonald (1973)
Tra la seconda metà del 700 e la prima dell’800 le popolazioni rurali delle Highlands scozzesi furono costrette, prima consensualmente poi con la forza, ad abbandonare le loro terre. I grandi proprietari avevano infatti constatato che una pecora forniva più reddito di un contadino e che le Highlands liberate dagli esseri umani che le abitavano avrebbero fornito pascoli sterminati per immense greggi. L’innovazione voluta dai landowners fu sostenuta – com’è... (continuer)
Cold is the wind and wet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2014 - 11:09
Jałta
[1987]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Album "Litania" edito dopo un tourné in Australia, con un contributo della diaspora ceca.
Testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Album "Litania" edito dopo un tourné in Australia, con un contributo della diaspora ceca.
Testo da http://www.kaczmarski.art.pl/index.php
Jak nowa rezydencja carów,
(continuer)
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envoyé par Krzysztof Wrona 5/3/2014 - 02:05
Parcours:
L'Archipel du Goulag
Marsylia
Алексей Алексеевич Авдеев (польск. Aleksy „Alosza” Awdiejew)
Dall'album "Alosza w Bagateli"
Testo da http://www.teksciory.pl/ (rielaborato su video YT)
Sito ufficiale http://alosza.gog.pl/
Dall'album "Alosza w Bagateli"
Testo da http://www.teksciory.pl/ (rielaborato su video YT)
Sito ufficiale http://alosza.gog.pl/
Na rogu sobie stoję, a nuż się zdarzy coś,
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 4/3/2014 - 23:35
Mαύρα γυαλιά
Mavra ghialià
Στίχοι : Γιώργος Δουλτσίνος
Μουσική : Θαλής Τριανταφύλλου
Πρώτη εκτέλεση: Παντελής Θαλασσινός
Δίσκος: «δεν έχει...ΜΑ!!», 2014
testo di Yorgos Doultsinos
Musica di Thalìs Triandafillou
Prima esecuzione di Pandelìs Thalassinòs
Disco: «den echi ...MA!!/ non c'è ...MA!!», 2014
Nel testo eponimo del disco Στου αιώνα την παραγκα/Nella rimessa del tempo di Thanos Mikroutsikos, Alkis Alkeos, il poeta scomparso di recente che tanto diede alla migliore canzone greca, scrisse: στα κρυφά και ταπεινά / ψάξε τα παντοτινά: nelle cose umili e nascoste / cerca quelle che durano sempre.
Anche questa canzone, che da poco ci hanno regalato Thalìs Triandafillou (il compositore) e Yorgos Dultsinos (il poeta), si misura con l'opposizione effimero-eterno. E sembra farlo in un modo antitetico a quello di Alkeos, perché ciò che regge al tempo, l'unico antidoto al velenoso mare di inutilità,... (continuer)
Στίχοι : Γιώργος Δουλτσίνος
Μουσική : Θαλής Τριανταφύλλου
Πρώτη εκτέλεση: Παντελής Θαλασσινός
Δίσκος: «δεν έχει...ΜΑ!!», 2014
testo di Yorgos Doultsinos
Musica di Thalìs Triandafillou
Prima esecuzione di Pandelìs Thalassinòs
Disco: «den echi ...MA!!/ non c'è ...MA!!», 2014
Nel testo eponimo del disco Στου αιώνα την παραγκα/Nella rimessa del tempo di Thanos Mikroutsikos, Alkis Alkeos, il poeta scomparso di recente che tanto diede alla migliore canzone greca, scrisse: στα κρυφά και ταπεινά / ψάξε τα παντοτινά: nelle cose umili e nascoste / cerca quelle che durano sempre.
Anche questa canzone, che da poco ci hanno regalato Thalìs Triandafillou (il compositore) e Yorgos Dultsinos (il poeta), si misura con l'opposizione effimero-eterno. E sembra farlo in un modo antitetico a quello di Alkeos, perché ciò che regge al tempo, l'unico antidoto al velenoso mare di inutilità,... (continuer)
Χιλιάδες ηχοκύματα
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 4/3/2014 - 18:51
Окончен путь
Okončen put'
Una canzone tradizionale romaní, ripresa da Alëša Dimitrievič e da lui stesso in seguito interpretata insieme a Юлий Борисович Бринер, ossia Yul Brynner (1920-1985), il grande attore hollywodiano, nel disco “The Gypsy and I: Yul Brynner Sings Gypsy Songs” del 1967, dove il titolo compare in inglese come “The End of the Road” (nell’edizione francese - intitolata “Le tzigane et moi” – come “La fin de la route”)
Ignoravo completamente che Yul Brynner, oltre che un noto attore americano (del quale adoravo fin da piccolo il lucido cranio e le sue interpretazioni ne “I Magnifici Sette” e, soprattutto, nei fantascientifici “Il mondo dei robot” e “Futureworld”, dove fa l’indistruttibile robot pistolero antesignano di tutti i “Terminator”), ignoravo che Brynner avesse anche un po’ di sangue romaní (la nonna) e che fosse pure un raffinato chitarrista e cantante, tanto da confrontarsi... (continuer)
Una canzone tradizionale romaní, ripresa da Alëša Dimitrievič e da lui stesso in seguito interpretata insieme a Юлий Борисович Бринер, ossia Yul Brynner (1920-1985), il grande attore hollywodiano, nel disco “The Gypsy and I: Yul Brynner Sings Gypsy Songs” del 1967, dove il titolo compare in inglese come “The End of the Road” (nell’edizione francese - intitolata “Le tzigane et moi” – come “La fin de la route”)
Ignoravo completamente che Yul Brynner, oltre che un noto attore americano (del quale adoravo fin da piccolo il lucido cranio e le sue interpretazioni ne “I Magnifici Sette” e, soprattutto, nei fantascientifici “Il mondo dei robot” e “Futureworld”, dove fa l’indistruttibile robot pistolero antesignano di tutti i “Terminator”), ignoravo che Brynner avesse anche un po’ di sangue romaní (la nonna) e che fosse pure un raffinato chitarrista e cantante, tanto da confrontarsi... (continuer)
Окончен путь. Устала грудь
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 4/3/2014 - 14:18
Эмигрантское танго
Ėmigrantskoe tango
Parole e musica di Алëша Димитриевич / Alëša Dimitrievič (1913-1986), forse il più grande cantante e performer romaní di origine russa mai esistito.
La sua biografia e la sua opera sono un inno al nomadismo, un romanzo di continua emigrazione e un cantico d’amore alla musica.
Non so esattamente l’anno in cui Aliocha Dimitrievitch compose questa sua canzone-manifesto… Pare che il primo disco da lui inciso fosse addirittura datato 1937, ma è andato perduto… Trovo comunque questo tango in un suo disco del 1976, intitolato semplicemente “Aliocha Dimitrievitch” e poi in una collezione postuma in due CD del 1996 intitolata proprio “Эмигрантское танго / Emigrate Tango”.
Nato nel sud-est russo, quasi al confine con la Cina, Alëša era il quarto figlio di una famiglia zingara di musicisti e danzatori itineranti. Alla fine della guerra civile, sul principio degli anni 20, i Dimitrievič... (continuer)
Parole e musica di Алëша Димитриевич / Alëša Dimitrievič (1913-1986), forse il più grande cantante e performer romaní di origine russa mai esistito.
La sua biografia e la sua opera sono un inno al nomadismo, un romanzo di continua emigrazione e un cantico d’amore alla musica.
Non so esattamente l’anno in cui Aliocha Dimitrievitch compose questa sua canzone-manifesto… Pare che il primo disco da lui inciso fosse addirittura datato 1937, ma è andato perduto… Trovo comunque questo tango in un suo disco del 1976, intitolato semplicemente “Aliocha Dimitrievitch” e poi in una collezione postuma in due CD del 1996 intitolata proprio “Эмигрантское танго / Emigrate Tango”.
Nato nel sud-est russo, quasi al confine con la Cina, Alëša era il quarto figlio di una famiglia zingara di musicisti e danzatori itineranti. Alla fine della guerra civile, sul principio degli anni 20, i Dimitrievič... (continuer)
Куда попали вы в Галицию, в Афинах?
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 4/3/2014 - 10:26
Birmingham Sunday
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
3.3.2014
Performed by Beca Israel, Sarah Gordon and Aiden Special.
3.3.2014
Performed by Beca Israel, Sarah Gordon and Aiden Special.
O DOMINGO DE BIRMINGHAM
(continuer)
(continuer)
3/3/2014 - 18:16
Waiting for the Axe to Fall
[1980]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “Real Eyes”
Un uomo nella cella di una prigione, l’unico tetto sulla testa che abbia avuto nella vita; un veterano del Vietnam, ritornato contaminato dall’Agente Arancio (il terribile defoliante usato massicciamente dagli USA in quella guerra tra il 1961 ed il 1971); una donna sola che senza l’aiuto di nessuno deve sopravvivere insieme ai propri figli; una vecchietta alla quale hanno rubato la pensione… Tutte persone in attesa che il colpo d’ascia si abbatta su di loro.
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “Real Eyes”
Un uomo nella cella di una prigione, l’unico tetto sulla testa che abbia avuto nella vita; un veterano del Vietnam, ritornato contaminato dall’Agente Arancio (il terribile defoliante usato massicciamente dagli USA in quella guerra tra il 1961 ed il 1971); una donna sola che senza l’aiuto di nessuno deve sopravvivere insieme ai propri figli; una vecchietta alla quale hanno rubato la pensione… Tutte persone in attesa che il colpo d’ascia si abbatta su di loro.
Brother livin' in a cell
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/3/2014 - 11:26
Canarios y Jilgueros
1988
Donde se habla
Donde se habla
Se despierta entre sudores
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 3/3/2014 - 10:28
Memoria de muerte
1992
Album: La polla records o "negro"
Album: La polla records o "negro"
Memoria ven
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 3/3/2014 - 10:23
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Berlin, du deutsche deutsche Frau
Chanson allemande – Berlin – Wolf Biermann – 1965
BERLIN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2014 - 21:28
Deutschland: Ein Wintermärchen
Chanson allemande – Deutschland: Ein Wintermärchen – Wolf Biermann – 1967/1968
Texte et musique: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131 a été le premier album enregistré de Wolf Biermann et a une histoire légendaire : puisque Biermann était banni dans la DDR (République Démocratique Allemande), et donc avait reçu l'interdiction officielle de publier ses chansons, enregistrées dans un studio improvisé dans son appartement. Avec l'aide de quelques amis et de sa mère, il avait réussi à se procurer des appareillages dont un microphone de haute qualité et un enregistreur de studio importé en contrebande de l'Allemagne occidentale, de façon à pouvoir enregistrer ses chansons. L'histoire rapporte même que le microphone était même de qualité trop bonne. Et tellement sensible que pendant que Biermann enregistrait, il captait aussi les bruits de la rue, les automobiles qui passaient... (continuer)
Texte et musique: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131 a été le premier album enregistré de Wolf Biermann et a une histoire légendaire : puisque Biermann était banni dans la DDR (République Démocratique Allemande), et donc avait reçu l'interdiction officielle de publier ses chansons, enregistrées dans un studio improvisé dans son appartement. Avec l'aide de quelques amis et de sa mère, il avait réussi à se procurer des appareillages dont un microphone de haute qualité et un enregistreur de studio importé en contrebande de l'Allemagne occidentale, de façon à pouvoir enregistrer ses chansons. L'histoire rapporte même que le microphone était même de qualité trop bonne. Et tellement sensible que pendant que Biermann enregistrait, il captait aussi les bruits de la rue, les automobiles qui passaient... (continuer)
ALLEMAGNE : UN CONTE D'HIVER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2014 - 18:17
Sotto i colpi di mezzi favori
Aggiungo solo una nota: nella seconda strofa Basile usa un termine che non conoscevo, “cirnechi”...
Il cirneco dell’Etna è cane di una razza molto antica, la cui origine risale forse a 1000 anni prima di Cristo... C’è chi dice che fosse un cane fenicio, o addirittura dell’antico Egitto; altri sostengono che sia autoctono siciliano.. Comunque è un gran bel cane: forte, veloce, fedele e longevo, mai aggressivo con gli esseri umani... Infatti i boss preferiscono pitbull, rottweiler, bandog, mastinacci e molossoidacci vari...
Il cirneco dell’Etna è cane di una razza molto antica, la cui origine risale forse a 1000 anni prima di Cristo... C’è chi dice che fosse un cane fenicio, o addirittura dell’antico Egitto; altri sostengono che sia autoctono siciliano.. Comunque è un gran bel cane: forte, veloce, fedele e longevo, mai aggressivo con gli esseri umani... Infatti i boss preferiscono pitbull, rottweiler, bandog, mastinacci e molossoidacci vari...
Bernart Bartleby 2/3/2014 - 16:14
Capitalismo
1992
Album: La polla records o "negro"
un'altra canzone sulla famigerata guerra dei 1000 anni dei ricchi contro i poveri
Album: La polla records o "negro"
un'altra canzone sulla famigerata guerra dei 1000 anni dei ricchi contro i poveri
ste sistema te da
(continuer)
(continuer)
envoyé par DQ82 2/3/2014 - 16:03
Asì casca la basca
1998
Salve
Salve
Nuclear y policial
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2014 - 15:56
Parcours:
Contre le Nucléaire
La democracia funciona
1998
Salve
Salve
De que se a muerto este muerto?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:48
La tortura
1985
Revolucion
Revolucion
Te han cogido por la noche indefenso,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:41
Morireis como imbeciles
1985
Revolucion
1994
14 años de la polla
Revolucion
1994
14 años de la polla
Morireis como imbeciles,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/3/2014 - 15:33
Parcours:
Déserteurs, Héros
The Sam Song
Versione della Banda Bassotti, nell'album "Asi es mi vida"
donquijote82 2/3/2014 - 10:48
Nicaragua Nicaragüita
Versione della Banda Bassotti, nell'album "Asi es mi vida"
donquijote82 2/3/2014 - 10:47
Hell No, I Ain’t Gonna Go!
This is the Original Poem by Matthew Jones & Elaine Laron from the book War and the Pity of War, by Neil Philip. Your welcome. A.H.
HELL NO! I AIN'T GONNA GO!
(continuer)
(continuer)
envoyé par arman hastings 2/3/2014 - 03:28
A Soldier's Dream
Alune pagine su internet riportano una strofa in più e alcune parole lievemente differenti (Lyrics Time)
Oh, i tamburi sono così tristi
(continuer)
(continuer)
envoyé par muyolab 1/3/2014 - 16:52
Dünyanin en tuhaf mahluku
LA PIÙ BUFFA DELLE CREATURE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/3/2014 - 14:57
Vedo terra
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
da "L'altra faccia dell'impero"
Pubblicità
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:41
Mayapan
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"
Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.
Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continuer)
da "L'altra faccia dell'impero"
"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"
Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.
Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continuer)
E' vestito a festa come un pezzente
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:37
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Wann ist denn endlich Frieden
Chanson allemande – Wann ist denn endlich Frieden – Wolf Biermann – 1968
Texte et musique de Wolf Biermann
Texte et musique de Wolf Biermann
QUAND DONC VIENDRA LA PAIX
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/2/2014 - 14:55
Francesco Di Giacomo
Antiwar Songs Blog
Era la grande voce del progressive italiano, il simbolo di un’epoca aurea del rock italiano. Francesco Di Giacomo, imponente cantante del Banco del Mutuo Soccorso, è morto lo scorso 21 febbraio per le conseguenze di un grave incidente stradale accaduto a Zagarolo, in Via Valle Del Formale, nei pressi del centro sportivo. Lo ricordiamo con […]
Antiwar Songs Staff 2014-02-28 09:15:00
Gräber
Chanson allemande - Gräber – Wolf Biermann - 1990
Paroles et musique de Wolf Biermann
Le père de Wolf Biermann, Dagobert, non seulement était juif mais aussi ouvrier, non seulement était ouvrier, mais aussi communiste. Et non seulement il était communiste, mais aussi membre de la résistance antifasciste. Il fut arrêté et condamné à six ans de captivité pour avoir saboté les pièces destinées à un navire de guerre. En 1942, lorsque les nazis décidèrent d'appliquer la « solution finale au problème juif », le père de Wolf Biermann fut aussi déporté dans un camp d'extermination, à Auschwitz, où il fut assassiné le 22 février 1943.
En Allemagne démocratique de l'après-guerre, Wolf Biermann devînt ami et élève de Hanns Eisler, revenu au pays après avoir été chassé des USA car il était communiste ; avec le maestro , il partagea rapidement une attitude critique envers le « socialisme réel ». À partir... (continuer)
Paroles et musique de Wolf Biermann
Le père de Wolf Biermann, Dagobert, non seulement était juif mais aussi ouvrier, non seulement était ouvrier, mais aussi communiste. Et non seulement il était communiste, mais aussi membre de la résistance antifasciste. Il fut arrêté et condamné à six ans de captivité pour avoir saboté les pièces destinées à un navire de guerre. En 1942, lorsque les nazis décidèrent d'appliquer la « solution finale au problème juif », le père de Wolf Biermann fut aussi déporté dans un camp d'extermination, à Auschwitz, où il fut assassiné le 22 février 1943.
En Allemagne démocratique de l'après-guerre, Wolf Biermann devînt ami et élève de Hanns Eisler, revenu au pays après avoir été chassé des USA car il était communiste ; avec le maestro , il partagea rapidement une attitude critique envers le « socialisme réel ». À partir... (continuer)
TOMBES
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 27/2/2014 - 22:08
Inno alla pace
Puoi trovare il testo di questo inno in questo libro: "Poesie e Prose" di Giuseppe Arcangeli.
In realtà si tratta della traduzione di un inno più antico scritto dal poeta greco Bacchilide come testimonia la nota che precede il testo a pagina 251: "Tradusse l’Arcangeli quest’inno [del poeta greco Bacchilide, appunto. n.d.r.] nel 1842, e lo stampò col testo a fronte, per le nozze del marchese Ricolfi-Doria con la Ernestina Cironi (Prato, Aldina, 1845). Il celebre maestro Rossini volle nel 1850 metterlo in musica; e allora l’Arcangeli lo mutò in parte, come qui vien pubblicato".
Il mio consiglio per consultarlo meglio è quello di scaricarlo. Per sicurezza ho lasciato il link.
In realtà si tratta della traduzione di un inno più antico scritto dal poeta greco Bacchilide come testimonia la nota che precede il testo a pagina 251: "Tradusse l’Arcangeli quest’inno [del poeta greco Bacchilide, appunto. n.d.r.] nel 1842, e lo stampò col testo a fronte, per le nozze del marchese Ricolfi-Doria con la Ernestina Cironi (Prato, Aldina, 1845). Il celebre maestro Rossini volle nel 1850 metterlo in musica; e allora l’Arcangeli lo mutò in parte, come qui vien pubblicato".
Il mio consiglio per consultarlo meglio è quello di scaricarlo. Per sicurezza ho lasciato il link.
Gabriele 27/2/2014 - 20:56
Solo una guerra
Chanson italienne – Solo una guerra – Klaxon – 2002
SEULEMENT UNE GUERRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 27/2/2014 - 18:20
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