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Люби ти Україну

Люби ти Україну
krzyś 2/2/2014 - 23:26

Γιώργος Σεφέρης: Μυθιστόρημα, ΚΒ΄ / Yorgos Seferis: Morire normalmente

Γιώργος Σεφέρης: Μυθιστόρημα, ΚΒ΄ / Yorgos Seferis: Morire normalmente
Traduzione italiana di Filippo Maria Pontani
Yorgos Seferis: Poesie
Tradotte e commentate da Filippo Maria Pontani
Collana "Lo Specchio", Mondadori, Milano, 1963
VII Edizione: 1976
MORIRE NORMALMENTE
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/2/2014 - 23:16
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Nα `τανε το 21

Nα `τανε το 21
Versione italiana di Gian Piero Testa
FOSSE IL 1821
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 2/2/2014 - 21:11
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Tapum

anonyme
Tapum
Ta pum è stata composta in una tricea dell'ortugara dal giovane bersagliere musicista Nino Piccinelli, su di lui alcuni anni fa ho scritto un libro.
Complimenti per la vostra attività
Guerino Lorini chiari ( brescia)
Lorini Guerino 2/2/2014 - 20:35
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È la domenica il giorno del signore

È la domenica il giorno del signore
L’idea di “Non so, non ho visto, se c'ero dormivo” è nata in me nel 1963 quando vidi in Inghilterra uno straordinario spettacolo di Joan Littlewood, intitolato “Oh, What A Lovely War!” che raccontava la Prima Guerra Mondiale, La chiave del racconto era di denuncia sarcastica, ma – dopo quello che si era visto nella Seconda – vagamente nostalgica di un modo d’essere ancora umano della guerra: Oh, what a lovely war, appunto. Ho tradotto quel testo in italiano (cfr. Sipario n. 212, dicembre 1963), e in Italia fu messo in scena da Paolo Stoppa e Rina Morelli; con esito modesto dato che la guerra era narrata da un punto di vista inglese, riguardava essenzialmente il “fronte occidentale”, e nulla aveva a che fare con il Piave, Caporetto, Trento e Trieste, il Re soldato e il generale “Firmato Cadorna“. Sulle prime ne ho meditato – sempre ’14-’18 – un’ambientazione italiana, ma a poco a poco... (continuer)
precisazione ricevuta da Luigi Lunari via mail 2/2/2014 - 20:33

Die Kartoffelschälerin

Die Kartoffelschälerin
Chanson tchèque de langue allemande – Die Kartoffelschälerin – Ilse Weber – 1942/1944

Un poème d'Ilse Weber mis en musique par Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti les années suivantes en allemand et en anglais.
L'ÉPLUCHEUSE DE PATATES
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/2/2014 - 19:32
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We Shall Not Be Moved

anonyme
We Shall Not Be Moved
No nos moveran

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¡No, no, no nos moverán!
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envoyé par Andrea 2/2/2014 - 13:44

Ρωμαιίκο 2 ΙΙ

Ρωμαιίκο 2 ΙΙ
Eccomi di nuovo caduto nella più tipica delle tante trappole tese al traduttore: il qui pro quo lessicale, che scatta quando si crede di aver capito un termine e non lo si va a controllare; mentre la memoria dorme. Al quinto verso s'incontra un ρασοφόροι che ho malamente inteso come "gente vestita di raso", pensando ai "rubans en sautoir" dei governanti evocati dal canto dei Pauvres Canuts...No: το ράσο in greco è sì un tessuto, ma nient'affatto raffinato. E' lo spesso saio dei monaci, che quindi non vengono rispettosamente tenuti al riparo delle frecciate di Palamàs, come ho ho scritto nella nota. Meritatamente, ci sono anche loro. Φοράω τα ράσα vuol dire "vestire la tonaca": e dovevo ricordarmene, perché mi era già capitato d'incontrare questa espressione. Chiedo scusa.
Gian Piero Testa 2/2/2014 - 08:24
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Nie żałuj mnie

Nie żałuj mnie
NON AVERE COMPASSIONE DI ME
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 2/2/2014 - 00:23




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