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Avant le 2014-2-11

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Fire Don't Know

Fire Don't Know
Questa è la canzone n°10 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Son listen close, there's one thing for sure,
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 23:00
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This Year

This Year
Questa è la canzone n°9 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Another year older, it came and went
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 22:59
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Redemption #2

Redemption #2
Questa è la canzone n°8 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

I killed many men with the greatest of ease
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 22:57
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30 Days Back

30 Days Back
Questa è la canzone n°5 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Thirty days back
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 22:55
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Joey White

Joey White
Questa è la canzone n°4 dall'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

Joey White, well he ain't got no choices
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 22:53
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When I'm Gone

When I'm Gone
Questa è la canzone n°3 dell'album "Shadows, Greys & Evil Ways".

Carissimi, vi segnalo un interessante gruppo statunitense, The White Buffalo, che nel 2013 ha pubblicato l’album “Shadows, Greys & Evil Ways”; si tratta di un concept album che parla di un soldato tornato dalla guerra. Vi invio i testi delle canzoni più esplicitamente legate alla guerra; se volete pubblicare anche le altre, decidete voi.
Ciao, Renato

No one give a shit about the way I walk
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 11/2/2014 - 22:51
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Αχ βρε Νικόλα

Αχ βρε Νικόλα
Αh vre Nikóla
Στίχοι, μουσική και ερμηνεία: Πάνος Τζαβέλλας
Δεν κυκλοφόρισε.
(1988 ÷ 2008)

Testo, musica e interpretazione di Panos Tzavellas
Inedito
(1988 ÷ 2008)

Una ricerca infruttuosa nel web mi ha portato oggi a cogliere questo inaspettato frutto, che per più di un verso mi sembra degno d'essere condiviso con i filelleni di AWS. Si tratta di una canzone che Panos Tzavellas scrisse su Nikolas Asimos, l'indimenticabile cantautore anarchico che sono orgoglioso di avere introdotto in questo sito. Scrive (o trascrive: da Media Soup) AvonRuLeZ, che poco più di due anni fa ha postato la canzone in You Tube:

« Questa è l'ultima canzone che scrisse Panos Tzavellas. La scrisse per ( o su ? NdT) Nikolas Asimos. Non la conosce nessuno, perché non è mai stata in circolazione. Se la sarebbe portata per sempre nell'eterno silenzio della tomba, se non avessi fatto in tempo a registrarla,... (continuer)
Σε χάσαν τα Εξάρχεια
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 11/2/2014 - 19:06

Kamerad, du gehst

Kamerad, du gehst
[1938]
Parole e musica di Johann Peter Britten, detto Hans.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv

Johann Peter Britten, chiamato Hans (1904-1945), tedesco, impiegato comunale e poi operaio, militante comunista, membro dell’organizzazione Soccorso Rosso. Candidato a Uetersen, Schleswig-Holstein, per il Partito comunista, fu arrestato nel 1933 e brevemente detenuto. Si diede poi all’attività politica clandestina, essendo arrestato più volte, l’ultima nell’estate del 1944, quando fu rinchiuso nel campo di concentramento di Neuengamme. Nella primavera del 1945 molti prigionieri furono costretti ad imbarcarsi su navi-prigione che, probabilmente, i nazisti avrebbero voluto affondare con tutto il loro carico umano al largo del mar Baltico. Anche Hans Britten fu costretto ad imbarcarsi su una di queste, la Cap Arcona, che il 3 maggio 1945 fu effettivamente affondata, ma non dai tedeschi bensì dagli aerei inglesi…
Kamerad, du gehst, aus Elend, Not und Grauen,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2014 - 15:25

Auf, Jungens, auf!

Auf, Jungens, auf!
[1939]
Versi di Rudi” Grosse, composti nel lager di Sachsenhausen su melodia non nota.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”.
Testo trovato sul Volksliederarchiv

Più volte detenuto a partire dal 1928 per la sua attività di appoggio all’Unione Sovietica, nel 1934 Rudolf “Rudi” Grosse fu autore di una provocazione artistica: se ho capito bene, disegnò un “trompe l'oeil” su di un palazzo a Berlino, una finestra sul cui vetro compariva la scritta “Hitler bedeutet Krieg!”, “Hitler vuol dire Guerra!”… Le SA che lo arrestarono lo massacrarono di botte. Condannato ad una pena tutto sommato lieve, quando uscì dal carcere fu immediatamente internato nel lager di Sachsenhausen. Alla fine del 1942 fu trasferito a Flossenbürg e lì assassinato il 9 dicembre.
Auf, Jungens, auf!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2014 - 14:47
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La mia pelle

La mia pelle
2012
Grandezza naturale
E non pensavo che finisse così,
(continuer)
envoyé par donquijote82 11/2/2014 - 12:16

Рафенсбрюклид

anonyme
Рафенсбрюклид
Rafensbrjuklid
[1942 o 1943]
Scritta nel campo di concentramento nazista di Ravensbrück, Meclemburgo, da una prigioniera russa, forse tale Zina o Zinaida, sicuramente non sopravvissuta.
Sulla melodia di una canzone popolare russa.
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”, interpretata da Jefrosinia Tkačova e Nadja Kalnitzkaja.

Anche nel volume con CD intitolato “Europa im Kampf 1939–1944. Internationale Poesie aus dem Frauen-Konzentrationslager Ravensbrück” a cura di Constanze Jaiser e Jacob David Pampuch, Berlino, 2005. (Bernart Bartleby)
Мы живем близ столицы – Берлина
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2014 - 10:00

De Rode Kruis bussen

De Rode Kruis bussen
[1945]
Versi di Gisela Wieberdink-Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne

Sulla melodia della canzone infantile neerlandese “Dorus was een man van 80 jaren”
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Sono felice di essermi imbattuto in questa canzone perché, come molte che ho contribuito, arriva dall’orrore concentrazionario nazista ma, per una volta, canta della liberazione, di quando si spalancarono le porte del campo, di quando cadde il filo spinato e fu l’insperata Libertà.

“Piglet e Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel... (continuer)
De Ravensbrückse tijd is afgelopen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2014 - 08:53
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Il mondo in tasca

Il mondo in tasca
testo di Amir Issaa, Maurizio Lipoli musica di Pino Pecorelli

Torpignattara è il mio quartiere. È uno dei quartieri multietnici di Roma, noto più per i fatti di cronaca, non per le mille piccole storie di integrazione, perché fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. E se la piccola orchestra di Torpignattara è solo l'ultimo progetto del genere, è anche il primo formato da ragazzi di seconda generazione che, se avessimo delle leggi umane, sarebbero italiani a tutti gli effetti
Nel tuo sguardo si riflette il mio
(continuer)
envoyé par donquijote82 10/2/2014 - 21:45
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Guggisberglied

anonyme
[XVII secolo / 17th Century]
Canto popolare del Canton Berna
A Folksong from Canton Bern
Prima menzione: 1741
First mentioned: 1741
Prima attestazione scritta: 1764
First written text: 1764


Il Guggisberglied


Il Guggisbergslied nell'esecuzione della Corale di Guggisberg. Dal Sito del comune di Guggisberg


Il Guggisberglied, o Vreneli ab em Guggisberg (detto anche Guggisbergerlied o Altes Guggisbergerlied) è la canzone popolare svizzera più antica che sia stata tramandata. Fu menzionata per la prima volta nel 1741, mentre il testo scritto più antico risale al 1764.

La (triste) canzone si basa probabilmente su un fatto realmente accaduto tra il 1660 e il 1670. I protagonisti sono una ragazza di nome Vreneli (diminutivo alemannico di Verena), il suo fidanzato di povere condizioni e uno spasimante più ricco e proprietario di una fattoria. I due contendenti si battono, e poiché il... (continuer)
1. 's isch äben e Mönsch uf Ärde - Simelibärg!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/2/2014 - 18:50
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Εργάτες

Εργάτες
Ergátes
Στίχοι: Κώστας Ταχτσής, Γιάννης Μαρκόπουλος, Γιώργος Χρονάς, Μιχάλης Φακίνος
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Δίσκο: «Εργάτες», 1976

Testi di Kostas Tachtsis, Yannis Markopoulos, Yorgos Hronas, Mihalis Fakinos
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkias
Disco: «Εργάτες/Operai», 1976



Ma non riescono una buona volta a decidersi, questi operai?

Oggi il pianto greco è per la disoccupazione: oggi il lavoro fugge chissà dove, e quel poco che rimane se lo fregano - al ribasso - orde di concorrenti arrivati chissà da dove. Senza lavoro, l'uomo è senza dignità; si vergogna davanti ai figli cui non può dare da mangiare né da studiare; mentre la banca - i soliti ebrei - la rata del mutuo la pretende: non ci sono madonne che tengano e, se non paghi, sono capaci di portarti via anche la casa: e con la casa la famiglia, base della società;... (continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 10/2/2014 - 18:32

Wij laten de moed niet zakken

Wij laten de moed niet zakken
[1943]
Parole di Gisela Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne.
Sulla melodia della canzone “Wir lagen vor Madagaskar” composta nel 1934 da Just Scheu.
Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

“Piglet und Pooh” aiutarono un sacco di ragazzini ebrei a fuggire dai Paesi Bassi occupati, poi furono arrestate e rinchiuse nel campo di concentramento di Herzogenbusch (Vught) nel Brabante settentrionale. Dal campo di Vught, tra il 1943 ed il 1944, passarono più di 30.000 prigionieri: ebrei, prigionieri politici, combattenti della Resistenza, zingari, testimoni di Geova, omosessuali, senzacasa, contrabbandieri,... (continuer)
Wij laten de moed niet zakken
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2014 - 15:52
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Polentransport

Polentransport
[1944]
Versi di Ilse Weber
Musica di Bente Kahan, interprete norvegese di musica ebraica.‎
Nel disco di Bente Kahan “Stemmer fra Theresienstadt” del 1995, ‎uscito negli anni seguenti anche in tedesco ed in inglese.‎

Testo trovato su questa pagina dedicata alle canzoni provenienti dall’universo concentrazionario (prigioni, ghetti, lager) nazista.
E’ questa, e non Wiegenlied vom Polentransport, la poesia di Ilse Weber messa in musica da Bente Kahan nel suo disco citato.

Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi... (continuer)
Ein Polentransport wird ausgetragen -
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2014 - 14:49

O bittre Zeit

O bittre Zeit
[1936-37]
Parole e musica di Eva Rutkowski (Lippold). Composta in carcere.

Canzone per voce femminile e pianoforte che intitola la raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”
Presente anche in altre compilazioni, per esempio in “KZ Musik: Encyclopedia of Music Composed in Concentration Camps, CD 1”, con Francesco Lotoro (pianoforte), Angelo De Leonardis (baritono), Anna Maria Stella Pansini (soprano), Rosa Sorice (voce femminile recitante).

Eva Rutkowski in Lippold (1909-1994) era di origini proletarie: 12 fratelli, madre lavandaia, padre sconosciuto. Lei divenne stenografa e dattilografa, e comunista. Il marito, tal Rudolf Lippold, lo mollò subito dopo averlo sposato e si legò ad Hermann Danz, un militante attivo nel Soccorso Rosso del Partito. L’organizzazione fu smantellata dai nazisti nel 1934; il suo capo, Rudolf Claus, fu giustiziato l’anno seguente nel carcere berlinese... (continuer)
Die Bäume steh´n in Blüte.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2014 - 14:08
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Śniłeś

Śniłeś
[2010]
Testo: Bogdan Loebl
Musica: Wojciech Krzak
Dall'album "Radio Retro"
Testo trascritto "alla orecchia"

Dice che ognuno deve costruire la propria casa...la propria pace...forse, dice tutto. Ma sicuramente, è contro disfattori!
Gdy wstaje dzień
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 10/2/2014 - 03:48
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Maudite Guerre

Maudite Guerre
(1978)

Album: "1755"
J'avais une maîtresse, un jour y'avait longtemps
(continuer)
envoyé par polykos 9/2/2014 - 23:45
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Qu’ils m’entendent

Qu’ils m’entendent
(2011)

Il 28 novembre 2010 il "popolo svizzero" (come amano dire i campioni della "democrazia diretta") accettava tramite referendum la proposta dell'UDC, il partito di estrema destra guidato da Christoph Blocher, sul "rimpatrio dei criminali stranieri". Oggi che lo stesso che il "popolo di pecoroni" ha votato ancora contro i lavoratori comunitari, proponiamo questo pezzo (qui analizzato nei dettagli) dei rapper giurassiani che ha vinto anche un premio come miglior testo dell'anno.
Atterrissage forcé CH zéro degré
(continuer)
9/2/2014 - 22:42
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Her Majesty

Her Majesty
"Her Majesty" is a song written by Paul McCartney (although credited to Lennon–McCartney) that appears on the Beatles' album Abbey Road. It is a brief tongue-in-cheek music hall song. "Her Majesty" is the final track of the album and appears fourteen seconds after the song "The End", but was not listed on the original sleeve. As such, it is considered one of the first examples of a hidden track in rock music.

2000
Reworked version of the Beatles song of the same name. Her Majesty: she's pretty much obsolete. Given away free to UK mailing list to "celebrate" the Golden Jubilee
Her Majesty's a pretty nice girl,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 9/2/2014 - 18:11
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Don’t Sign Up for War

Don’t Sign Up for War
2002
Red Clydeside
With Dave Swarbrick

The years 1915 to 1919 saw a huge explosion of working class militancy in response to the First World War which brought Britain almost to the brink of revolution. One of the most important centres of struggle was Glasgow and the Clyde. 'Red Clydeside', a CD written and performed by Alistair Hulett, celebrates its foremost protagonist, John Maclean, and the men and women who contributed to this often neglected period of our history.

The song Don’t Sign Up For War’ is based on one of John McLean’s famous quotes during the lead up to the First World War when he encouraged young men to defer from signing up.
See thon Arthur Henderson, heid bummer o' the workin, men (1)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 9/2/2014 - 17:56
Parcours: Déserteurs
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Весна

Весна
[2009]
Testo e musica: DakhaBrakha
Dall'album "На межі"
Sito ufficiale

Come tante altre canzoni delle CCG, questa non è una canzone esplicitamente contro la guerra. Ma visto che gli stessi autori l'hanno voluto contribuire alla protesta pacifica dell'Euromajdan 2013, concedendo un frammento del brano per un video di sostegno, la fa diventare tale.
È intitolata semplicemente "Весна"(Primavera).
Ой весняночка, де твоя дочка,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 9/2/2014 - 17:39
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I fiancheggiatori

I  fiancheggiatori
[1978]
Il sogno di Alice
E' che siamo messi male,
(continuer)
envoyé par adriana 9/2/2014 - 16:16
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Dear Darcy

Dear Darcy
2006
B-Sides It's Dark Outside

Lettera d'amore dal fronte. Il presidente che dovrebbe finire quello che il padre non ha vinto è George W. Bush
Well, Dear Darcy,
(continuer)
envoyé par donquijote82 9/2/2014 - 16:06
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Revolution / Na krawędzi

Revolution / Na krawędzi
[2013]
Testo: Jakub Podolski
Musica: Maleo Reggae Rockers
Dall'album "Revolution"
Testo trascritto all'orecchio da YT
Sito ufficiale
Wisi coś w powietrzu,
(continuer)
envoyé par krzyś 9/2/2014 - 01:26
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Timişoara

Timişoara
[1989]
Parole di Marian Odangiu (1954-), scrittore, insegnante, saggista, autore e conduttore radiofonico rumeno.
Musica di Ilie Stepan, oggi sessantenne, figura leggendaria del rock rumeno.

Da dentro la rivoluzione rumena del 1989, uno dei brani più noti composto proprio in quei giorni...
Il 16 dicembre di quell’anno la rivolta scoppiò proprio a Timişoara...
La 16 decembrie, după calendare,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2014 - 22:27
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Imnul Golanilor

Imnul Golanilor
[aprile 1990]
Parole di Laura Botolan
Musica di Cristian “Cristi” Paţurcă e Laura Botolan
Nel disco intitolato “Din Cîntecele Golanilor (I)” del 1991, con Laura Botolan e Petre Constantin aka Dr. Barbi.

“Imnul Golanilor”, una Marsigliese rumena contro i minatori che picchiavano come poliziotti.
Cristian Paţurcă era un musicista rumeno. Aveva 46 anni ed era malato di tubercolosi. È morto il 20 gennaio 2011.
Col titolo di una canzone da intonare in massa, questo compositore ha dato al termine “hooligan” (“teppista”) un significato simbolico positivo. Un'intuizione unica, inedita. Quel canto, scritto ventun anni fa, a 25 anni, si chiama “Imnul Golanilor”, dove la seconda parola è la trasposizione rumena di quel disprezzato termine inglese e la prima corrisponde a “inno”. Con questa marcia musicale gli studenti di Bucarest scendevano in piazza nel l990 contro il governo di Ion Iliescu,... (continuer)
A fost o dată ca-n poveşti
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2014 - 21:59
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Noi pace vrem

Noi pace vrem
Da una poesia di Grigore Vieru.
Nu vom îngădui să vină
(continuer)
envoyé par Andrea 8/2/2014 - 21:28
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L’estinzione della razza umana

L’estinzione della razza umana
[2013]
Scritta da Francesco Bianconi.
Nell’album intitolato “Fantasma”

Bene, come già Per un’estinzione umana eco-sostenibile dei Laghetto, ecco un’altra canzone che mi trova entusiasticamente d’accordo... Non c’è altra soluzione.
Contro di me
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2014 - 21:04
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Sergio Endrigo: Tango rosso

Canzone sulla fine del PCI scritta da Maria Giulia Bartolocci (Plumrose) e da Sergio Endrigo. Musica di Sergio Endrigo. Incisa da Sergio Endrigo e da Max Manfredi per BMG Ariola (1990).
Maria Giulia Bartolocci era la moglie di Sergio Endrigo ed è stata coautrice di numerosi suoi testi. È scomparsa nel 1994.
Testo da sergioendrigo.it.
E adesso cosa fare
(continuer)
envoyé par L.L. 8/2/2014 - 20:28
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Viva

Viva
[2014]

Singolo estratto dall'album "Canzoni contro la natura"
Da questa finestra rotta con i vetri impolverati
(continuer)
envoyé par adriana 8/2/2014 - 17:04
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July 20th

July 20th
[1999]

Album :Isabelle
So farewell Genoa,
(continuer)
envoyé par adriana 8/2/2014 - 16:07
Parcours: Gênes - G8
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Golan post-mortem

Golan post-mortem
[1990]
Parole di Laura Botolan
Musica di Cristian “Cristi” Paţurcă
Nel disco intitolato “Din Cîntecele Golanilor (I)” del 1991, con Laura Botolan e Petre Constantin aka Dr. Barbi.

Il termine rumeno “golan” sta per “teppista”... Per ciò credo che questa canzone del cantautore rumeno Cristian “Cristi” Paţurcă (prematuramente morto di tubercolosi nel 2011) non si riferisca tanto alla sollevazione popolare del 1989, che portò alla caduta del regime di Ceauşescu, ma alla durissima repressione dell’anno successivo quando Ion Iliescu e Petre Roman, rispettivamente presidente e premier del nuovo governo, aizzarono i minatori contro gli studenti che a Bucarest sollecitavano la decomunistizzazione e la democratizzazione del Paese. I minatori agirono come la vecchia Securitate, massacrando di botte i “teppisti” - così li chiamava il governo - che da alcune settimane occupavano per protesta la piazza dell’Università. Il bilancio fu di centinaia di feriti e di un numero imprecisato di morti, sette quelli ufficialmente riconosciuti...
Ar trebui să vină înapoi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2014 - 15:37
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La nuit de la Saint-Barthélemy

La nuit de la Saint-Barthélemy
questa sì, che passerà alla storia : )
krzyś 7/2/2014 - 06:38
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Fallen Fallen Is Babylon

Fallen Fallen Is Babylon
ma certo che dovrebbe essere "sea" , ma i tempi erano così, e per un certo verso lo sono ancora ; D
krzyś 7/2/2014 - 05:54
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Life During Wartime

Life During Wartime
ci abbiamo depositato la nostra cacca, sempre qualcosa
krzyś 7/2/2014 - 05:40
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Khorakhané (A forza di essere vento)

Khorakhané (A forza di essere vento)
C'è uno spacco qua che forse solo Il Riccardo riesce a capire....purtroppo



krzysio 7/2/2014 - 03:08
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Campo De' Fiori

Campo De' Fiori
Voglio ringraziare Bernart per il suo intervento; è bello riscoprire le cose insieme. E ricordare che certe piazze, certi luoghi, certi fatti, non sono dei romani, degli italiani o di qualche polacco sparso...ma di tutti noi.
Krzysiek Wrona 6/2/2014 - 22:35
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Nopţi

Nopţi
quante cose da scoprire ancora, altro che...Grazie, Riccardo
Krzysiek Wrona 6/2/2014 - 20:56
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Durerea femeiască

Durerea femeiască
LA SOUFFRANCE DE LA FEMME
(continuer)
6/2/2014 - 17:36
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Ein Koffer spricht

Ein Koffer spricht
Chanson tchèque de langue allemande – Ein Koffer spricht – Ilse Weber – 1944

Une poésie d'Ilse Weber mise en musique par Bente Kahan, une interprète norvégienne de musique juive.
Sur le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes en allemand et en anglais.
MONOLOGUE DE LA VALISE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/2/2014 - 15:05
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Brief an mein Kind

Brief an mein Kind
Chanson tchèque de langue allemande - Brief an mein Kind – Ilse Weber – 1944.

Paroles d'Ilse Weber (1903 – 1944), écrivaine tchécoslovaque de religion juive
Musique de Dariusz Świnoga et de Bente Kahan, interprète norvégien de musique juive.
Dans le disque de Bente Kahan « Stemmer fra Theresienstadt » de 1995, sorti dans les années suivantes aussi en allemand et en anglais.

Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport » . Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés... (continuer)
LETTRE À MON ENFANT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/2/2014 - 15:01




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