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Sono un ribelle mamma

Sono un ribelle mamma
[1987]
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)

L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (continuer)
Pronto, passami la mamma
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/12/2014 - 11:00

Siamo di guardia sul Montoso

anonyme
Siamo di guardia sul Montoso
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.



Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).

“Ma dopo l’8 settembre... (continuer)
Siamo di guardia sul Montoso
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 10:57

Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)

anonyme
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/12/2014 - 09:58

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein

Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein
oder 
Existenz im Wiederholungsfälle 

Erich Kästner 1936
(« Doktor Erich Kästners Lyrische Hausapotheke »)
Man müßte wieder sechzehn Jahre sein 
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/12/2014 - 21:32
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Land of Hope and Glory

Land of Hope and Glory
[1979]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”

I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Attention!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/12/2014 - 18:11
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1985]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)

Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Here they come again
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/12/2014 - 17:25
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Skip a Rope

Skip a Rope
Skip a rope, skip a rope
(continuer)
27/12/2014 - 17:48
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Canción otoñal

Canción otoñal
Noviembre de 1918
Granada
Poesia di Federico García Lorca
Testo da wikisource
Hoy siento en el corazón
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/12/2014 - 16:28
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Italia una parola aperta

Italia una parola aperta
[2013]
Versi di Erri De Luca
Musica di Roberto Colombo
Nell’EP live “Qualcosa è nell’aria”
Italia è una parola
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/12/2014 - 13:24
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קינדער-יאָרן

קינדער-יאָרן
Kinder-yorn
[193?]
Parole e musica di Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Testo trovato su Yiddish Wikisource
Una canzone interpretata da molti artisti, a cominciare dal tenore sovietico (lèttone) Mikhail Alexandrovich, l’austriaco Theodore Bikel nel 1959, l’ucraino Sidor Belarsky nel 1961, Talila e l'Ensemble Kol Aviv nel 1977, Bente Kahan nel 1992 (nell’album “Farewell Cracow”), il gruppo klezmer Shpil Es Nokh A Mol, sempre nel 1992, Lloica Czackis nel 2008 (nell’album “Tangele. The Pulse Of Yiddish Tango) e tantissimi altri.
Un vero classico della cultura Yiddish.

Una canzone struggente sulla nostalgia dell’infanzia, sinonimo di innocenza e libertà, ormai compromessa e perduta, e non solo e non tanto per una questione puramente biologica, temporale, ma per il dispiegarsi sul presente e sul passato dell’ombra mortifera dell’antisemitismo, che di lì a poco il nazismo avrebbe riorganizzato e scatenato con l’obiettivo di annientare gli ebrei in tutta Europa.
קינדער-יאָרן, זיסע קינדער-יאָרן,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 23:04
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David Riondino: Mistici digiuni (Battiato in carcere)

[1994]
Testo e musica di Franco Batt David Riondino
Album: Temporale



Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione su questa congrega di mafiosi, corrotti e speculat questo evento: ci siamo limitati, qui, a trascrivere quello che dovrebbe essere il vero inno dell'Espò milanarda, ivi compresa la scena iniziale, che si svolge in una cella di galera (quella dove sono già finiti alcuni intrallazzati con l'evento). Franco Battiato, dice una leggenda, se la prese un po' per questa sublime riondinata del 1994, abbinata a Franco da Catania; e pazienza. [AHiL]
- Maledizione...sono in questa cella, da solo...solo per modo di dire...
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 26/12/2014 - 22:24

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate

Riccardo Venturi: Micorta per l'estate
[22 giugno 2012]

Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (continuer)
Dice un mi' vecchio amico, che mi sono scordato
(continuer)
26/12/2014 - 21:50
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Don Kişot

Don Kişot
[1947]
Versi di Nâzım Hikmet




Musicata nella versione originale dai Mukavemet
Una versione in italiano è stata musicata da Michele Mirabassi, Erri De Luca e Gianmaria Testa per lo spettacolo “Chisciotte e gli invincibili. Il racconto, i versi, la musica.” (2007)
Ölümsüz gençliğin şövalyesi,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 14:30

Mis ojos hablarían

Mis ojos hablarían
Versi (strofe 1, 2, 5 e 6) di Blas de Otero, nella raccolta “Pido la paz y la palabra” pubblicata nel 1955
Si veda anche Me queda la palabra, altra poesia di Blas de Otero sullo stesso tema.

Strofe 3 e 4 (indicate tra parentesi) del poeta C.R. Eguiagaray, dal libretto del disco “Gernika” realizzato nel 1977 da un gruppo basco omonimo, con musiche ed arrangiamenti di Alejandro Jaén.

Una poesia sulla necessità di continuare a far sentire la propria voce, di testimoniare contro il regime fascista di Franco, nonostante la paura, l’odio ed il sangue su cui la dittatura, nata da una feroce guerra fratricida, era fondata.
Le strofe indicate tra parentesi, composte 20 anni più tardi, testimoniano come in terra basca la lotta di quel popolo per la propria libertà ed autodeterminazione proseguisse anche dopo il ritorno alla democrazia in Spagna.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/12/2014 - 10:43
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Wildside

Marky Mark and the Funky Bunch
Wildside
http://en.wikipedia.org/wiki/Wildside_(Marky_Mark_and_the_Funky_Bunch_song)
Ah yeah huh America the beautiful
(continuer)
26/12/2014 - 04:48
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Lettera di San Paolo agli operai

Lettera di San Paolo agli operai
[2013]

Album : Venga il regno
Scrivo dal nuovissimo quartiere
(continuer)
envoyé par Monica Pintucci 26/12/2014 - 00:35
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Gloria

Gloria
dalla Misa criolla di Ariel Ramírez

Canción: Gloria

Si buscáis el Link:
http://letras.com/mercedes-sosa/200689/

Comentarios:
Una versión de la canción "Gloria", de una de mis cantantes favoritas, Mercedes Sosa.

Dios os ilumine!
Feliz Navidad a todos! Salute! Buon Natale a L'Italia!
Gloria a Dios en el cielo
(continuer)
envoyé par Victor M. Espada 25/12/2014 - 12:31
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The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York

The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York
(1987)
The Pogues feat. Kirsty MacColl
dall'album "If I should fall from grace with God" (1988)

Di tutte le canzoni di Natale, questa è di gran lunga la nostra preferita. E non siamo gli unici, dato che più di venticinque anni di distanza questa sembra quasi essere diventata un "classico di natale" alternativo. Ma niente renne e Babbi Natale: il Natale fa solo da sfondo a questa storia di immigrati irlandesi a New York.

Un barbone che si ritrova a passare la vigilia di Natale nella cella degli ubriachi, quando sente cantare una vecchia canzone irlandese corre con i ricordi ad un vecchio amore, ai suoi sogni americani impossibili da realizzare.

Due interpreti fantastici, un impareggiabile duetto di insulti reciproci tra la voce melodiosa di Kirsty MacColl e quella roca di Shane MacGowan.

I Pogues sono conosciuti per essere una band che unisce le sonorità della musica tradizionale irlandese... (continuer)
It was Christmas Eve babe
(continuer)
24/12/2014 - 23:43
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Kurzgefasster Lebenslauf

Kurzgefasster Lebenslauf
Kurzgefasster Lebenslauf

Erich Kästner – 1930

Musica di Will Elfes (1924-1971), scultore e musicista tedesco. Nel suo album “Will Elfes Singt Kästner” del 1970.

(Bernart Bartleby)
Wer nicht zur Welt kommt, hat nicht viel verloren.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/12/2014 - 21:49
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Man in the Mirror

Man in the Mirror
I'm gonna make a change
(continuer)
24/12/2014 - 21:36
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Totò: Nel Paese dei Balocchi

Totò: Nel Paese dei Balocchi
[1941]
Scritta da F. Fusco (?) e Michele Galdieri (1902-1965), commediografo, paroliere e sceneggiatore napoletano.
Nella rivista teatrale “Volumineide”, scritta da Michele Galdieri, in scena nel 1941-42 con la Compagnia Teatrale Errepi di Remigio Paone (1899-1977), regista, produttore e direttore teatrale.
Con Totò, Anna Magnani e Mario Castellani che interpretano innumerevoli macchiette. Nel duetto che segue Totò è Pinocchio e Mario Castellani è Lucignolo.
Totò incise poi il brano nel 1943, sempre con Castellani e con l’orchestra del M° Consiglio, su di un 78 giri che costituisce l’unico disco da lui mai realizzato con canzoni di cui non fosse autore.

“Senta un po' questo caso curioso. Un nostro « quadro » che aveva molto successo si intitolava « Il paese dei balocchi ». A un certo punto Totò e io ci scambiavamo due battute: « Ah, quello lì ha la testa di legno! »; « Benissimo! Vuol... (continuer)
[Pinocchio] Ma dimmi, amico Lucignolo, dove mi hai condotto?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/12/2014 - 20:49
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Occitania

Occitania
2004
Litania


Giovanni Lindo Ferretti - Ambrogio Sparagna: "Litania"

Serio e (a volte) anche tetro, ma dannatamente intrigante
di Giorgio Maimone

Iniziamo da un po' di storia: il connubio Sparagna/Ferretti (ex Csi e tutto il resto) non è dei più probabili sotto il cielo della musica e spesso dai connubi improbabili escono risultati sorprendenti. In questo caso il risultato del cd stupisce un po' meno, perché "Litania", prima di essere disco è stato spettacolo per lungo tempo e molti di voi lo avranno visto o al Festivaletteratura di Mantova o nel ciclo di spettacoli della "Musica dei cieli". 

Dal vivo, bisogna ammetterlo, lo spettacolo funziona: ha una densa carica emotiva e una sacralità a tutta prova, che viene aiutata dagli ambienti scelti per gli spettacoli (generalmente chiese e di particolare bellezza) e dall'uso del latino, particolare non secondario, come sapeva lo stesso De... (continuer)
Di là dal mio crinale
(continuer)
envoyé par dq82 24/12/2014 - 19:38
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'A livella

'A livella
[1964]
di Antonio Griffo Focas Flavio Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cilicia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo, in arte Totò

Poesia di Totò, originariamente intitolata “Il due novembre”, nella raccolta (cui dà il titolo) pubblicata nel 1964 per i tipi dell’editore Fausto Fiorentino di Napoli.

Credo che la prima interpretazione musicale di un certo valore di questa celeberrima e bellissima poesia sia stata quella di Giacomo Rondinella (1923-), cantante ed attore originario di Messina che fece parte per cinque anni della compagnia di Totò prima di essere accolto in quella di Eduardo e Peppino De Filippo. Rondinella... (continuer)
Ogn'anno, il due novembre, c'é l'usanza
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/12/2014 - 13:18
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Rusty Lady

Rusty Lady
(2014)

Da Silver Rails, l'ultimo album del grande bassista inglese che ci ha lasciati quest'anno, una canzone al vetriolo che si prende gioco, post mortem, della Lady di Ferro, anzi della Rusty Lady, la signora arrugginita Margaret Thatcher.
They say she was so strong
(continuer)
24/12/2014 - 10:56
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Patriotisches Bettgespräch

Patriotisches Bettgespräch
Patriotisches Bettgespräch

aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht"   von und mit Holger Münzer

Text: Erich Kästner
Komposition: Holger Münzer (1972)
Gesang: Holger Münzer (1976)
Hast Du, was in der Zeitung stand, gelesen?
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/12/2014 - 20:48
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One Word (Peace)

One Word (Peace)
[2006]
Scritta da John Magnie e Tommy Malone entrambi membri fondatori della band The Subdudes di New Orleans
Nell’album de The Subdudes intitolato “Behind the Levee” (2006)
Ripresa da Cocker in “Hymn for My Soul”, il terzultimo album della sua carriera
A man stands on the corner holding a sign
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 15:53
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Komzit brezhoneg gant ho pugale

Komzit brezhoneg gant ho pugale
[1976]
Testo e musica: Gilles Servat
Pozioù ha sonerezh: Gilles Servat
Paroles et musique: Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots

Se esiste qualcosa di costantemente evanescente, sono le statistiche sugli effettivi parlanti attuali della lingua bretone. Secondo alcune minimamente attendibili, soltanto un 6% dei bretoni di lingua bretone (vale a dire, escludendo l'Alta Bretagna e limitandosi alla Breizh Isel) parla il bretone come vera lingua materna, cioè appresa sin dalla nascita; il resto l'ha imparata dopo, e spesso molto dopo, servendosene in quantità variabile nella vita quotidiana e nelle attività. Nel 1972, Fañch Morvannoù, nella prefazione al suo celebre manualetto Le breton sans peine dell'Assimil, asseriva che esistessero ancora circa diecimila parlanti monolingui del bretone, ”mais il s'agit pour la plupart de personnes fort âgées. Prendendo oramai per assunto che, a distanza... (continuer)
Komzit brezhoneg gant ho pugale
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/12/2014 - 15:45

Le 31 Octobre

Le 31 Octobre
[1870]
Parole e musica di Eugène Pottier

Il 31 ottobre del 1870 a Parigi si verificò un’insurrezione popolare contro il Governo di difesa nazionale, reo di non aver saputo organizzare la resistenza ed il vettovagliamento (condannando alla fame nera gli abitanti), di aver ceduto all’assedio tedesco e di non aver sostenuto la sortita di 3.000 francs-tireurs (civili in armi) poi intrappolati e massacrati dall’artiglieria prussiana.
Fu la prova generale della Comune.
A trattare la resa francese a Bismarck fu quel Thiers che poi diresse la repressione e l’annientamento dei comunardi…
A-t-on pris à Saint-Périne,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:42
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Vive la Commune!

Vive la Commune!
[1871]
Parole di Eugène Chatelain (1829 – 1902), chansonnier e comunardo.
Sull’aria di una canzone popolare intitolata “La bonne aventure”
Interpretata dall’Ensemble Le Madrigal de l’Île-de-France nel disco collettivo “La Commune en chantant”, 1971.
Je suis franc et sans souci ;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 14:13
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Countrycide

Countrycide
[1998]
Parole e musica di Alvin Youngblood Hart
Nel suo album intitolato “Territory”
Testo trovato sull’insostituibile Mudcat Café

“Famiglie distrutte, vite rubate e racconti di uomini ammazzati i cui nomi sono stati dimenticati”…
Proprio come quelli di negri e mezzosangue nel sud degli USA, cittadini americani ma considerati di seconda categoria, esseri umani considerati solo animali…

Siamo verso la fine dell’800. A Carrollton – come in tutto il Mississippi, come in tutto il sud degli USA – se un negro osava opporsi ai soprusi dei bianchi rischiava grosso…
Will McKinney, un afroamericano di 19 anni, aveva ucciso un coetaneo bianco, tal Charlie Broadway. Nell’ottobre del 1885 McKinney era stato processato e condannato ad 1 anno di reclusione, evidentemente perché era stato accertato che aveva agito su provocazione e/o in legittima difesa. Ma il 18 febbraio dell’anno seguente una torma... (continuer)
We have seen some dark days in the history of man.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 13:20
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Les Anges dans nos Campagnes

anonyme
C'est une chanson française traditionnelle et de la paix.

L'Origine du chant Les anges dans nos campagnes:
Le cantique "Les anges dans nos campagnes" est un chant de Noël français remontant au XVI eme siecle. Il vient du Languedoc, mais l'auteur compositeur de la musique et des paroles du chant est inconnu. Le cantique Les anges dans nos campagnes illustre la recherche de la crèche par les bergers dans la nuit de Noël.

La paix sur terre pour toute l'humanité!
Les anges dans nos campagnes
(continuer)
envoyé par Noël Français 23/12/2014 - 09:37
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Ten Million Slaves

Ten Million Slaves
[2002]
Parole e musica di Otis Taylor, bluesman “white african”, come lui stesso si è definito nel titolo di un suo disco.
Nell’album intitolato “Respect The Dead”

Otis Taylor è un songwriter abbastanza misconosciuto. Molte sue canzoni potrebbero essere inserite sulle CCG, ma purtroppo i testi non sono reperibili in Rete. Peccato che lui stesso – come molti altri artisti – non inserisca direttamente i propri testi sul suo sito…
Rain and fire crossed that ocean
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2014 - 09:36
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Do They Know It's Christmas?

Do They Know It's Christmas?
(1984)
Scritta da Bob Geldof e Midge Ure

"Do They Know It's Christmas?" è una canzone scritta da Bob Geldof e Midge Ure nel 1984 allo scopo di raccogliere fondi per combattere la carenza di cibo in Etiopia. La versione originale venne prodotta da Midge Ure, e pubblicata a nome del progetto Band Aid il 3 dicembre 1984.

A fine 1984, un reportage della BBC portò all'attenzione pubblica la carestia che aveva colpito l'Etiopia nel periodo 1984-1985. Il cantante irlandese Bob Geldof, che aveva visto il reportage, ne fu talmente colpito da decidere di produrre un disco i cui ricavati avrebbero potuto alleviare la situazione. Conscio che avrebbe potuto fare ben poco da solo contattò Midge Ure del gruppo Ultravox ed insieme scrissero il brano Do They Know It's Christmas?.
It's Christmastime, there's no need to be afraid
(continuer)
23/12/2014 - 04:53

Three Songs About Lynching

Three Songs About Lynching
[1936]
Versi di Langston Hughes, in seguito nelle raccolte “One-Way Ticket” del 1949 e “The Collected Poems of Langston Hughes” del 1994
Si tratta, nell’intenzione espressa dell’autore, di un vero e proprio “lament” articolato in tre brevi canti.
Solo il primo, “Silhouette” (che fino a ieri compariva come brano a se stante), mi consta che sia stato successivamente messo in musica per voce e pianoforte da Serge Hovey (1920-1989), compositore americano allievo di Arnold Schönberg e Hanns Eisler.


“Silhouette”
Molti dei linciaggi di cui erano vittime gli afroamericani negli USA fino a non molti decenni fa erano “motivati” da presunte violenze sessuali ai danni di donne bianche. In realtà il sistema segregazionista rendeva assolutamente impossibile ogni relazione, tanto meno affettiva o sessuale, tra un nero e una bianca. Ogni “negro” sapeva bene che anche solo guardare o rivolgere la parola... (continuer)
Silhouette
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 22:47
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My Name Is Emmett Till

My Name Is Emmett Till
[2010]
Parole e musica di Emmylou Harris
Nell’album intitolato “Hard Bargain”, pubblicato nel 2011

Emmett Louis "Bobo" Till (Chicago, 25 luglio 1941 – Money, 28 agosto 1955)

Aveva 14 anni Emmett Till quando fu brutalmente assassinato da due bianchi, tali Bryant e Milam, che poi furono assolti da una giuria di soli bianchi...
Aveva solo 14 anni Emmett Till, proprio come George Stinney.

Su Emmett Till si vedano anche Blues for Emmett Till, The Money Mississippi Blues, Freedom Highway e sopra tutte The Death Of Emmett Till di Bob Dylan.
I was born a black boy
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 21:10
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George Stinney

George Stinney
[2013]
Parole di Bryant P. Robbins, in arte P-Dash (1984-), rapper afroamericano originario di Manning, South Carolina
Musica di Brent Kolatalo e Bryant P. Robbins
Nell’album intitolato “Dying 4 A Living”

Detto che a chiunque ammazzi una persona per strada come un cane, istintivamente augurerei la stessa fine, razionalmente mi aspetto almeno che crepi in galera, e in particolare se l’assassino veste una divisa per « proteggere e servire », ciò premesso vorrei qui ricordare che prima delle recenti esecuzioni di poliziotti bianchi (alle cui famiglie va il mio sincero cordoglio, così come a quelle di tutti gli onesti servitori della legge morti in servizio) negli USA per quasi 200 anni la vita degli appartenenti alle classi più basse e dei negri in particolare – ultimi fra gli ultimi – è stata equiparata, per l’appunto, a quella di un cane, o poco più.
La Tuskegee University dell’Alabama... (continuer)
[Hook]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/12/2014 - 11:12
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Le Douanier

Le Douanier
Le Douanier

Chanson sans musique – Le Douanier – Fernand Raynaud – 1972

illustration voir : http://canzones.over-blog.com/2014/12/...



Il est vrai, Lucien l'âne mon ami, que Fernand Raynaud n'est pas vraiment connu comme chanteur, mais comme tu le sais pour le texte, la musique n'est qu'un adjuvant, parfois plaisant, parfois moins, parfois soporifique, parfois anesthésique… Dans la chanson, l'essentiel, c'est ce qu'on dit. L'homme est un être parlant ; c'est ce qui le distingue de tous les autres êtres vivants… Quand je dis « parlant », je parle de la parole signifiante, bien évidemment.

Même quand elle ne signifie rien…

Oui, même quand elle ne signifie rien, car signifier le rien, c'est déjà signifier quelque chose et précisément, le rien. C'est ce que disait un autre amuseur public de langue française, l’inénarrable Raymond Devos … Une fois rien, c'est rien, deux fois rien, c'est... (continuer)
Je ne suis pas un imbécile moi,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/12/2014 - 22:08
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Italia Combatte

anonyme
Presentato in allegato alla rivista Patria Indipendente del 10 aprile 2011 in occasione del 150° dell’unità d’Italia (pagina 10-11 di 16)

Le note associate sono :

A Cesare Cesarini, autore di Firenze sogna (“Dorme Firenze / sotto i raggi della luna…”) è dovuta la melodia di Italia Combatte, della quale non conosciamo invece l’autore del testo che cita personaggi della Resistenza unificandoli sotto la voce “garibaldini”.

Presente anche in "Canti di lotta"

Il titolo della canzone riecheggia quello di una celebre trasmissione radiofonica, diretta principalmente alle forze partigiane.
Va’ fuori d’Italia
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envoyé par gianfranco 21/12/2014 - 21:23
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Same as It Ever Was (Start Today)

Same as It Ever Was (Start Today)
(2014)

Scritta come risposta alla decisione del grand jury di neanche processare l'agente di polizia responsabile della morte di Eric Garner. La canzone è destinata a fare discutere perché, pur essendo esplicita nel dire che non ci può essere pace senza giustizia e non risparmiando le critiche alla polizia (quando avevamo problemi chiamavamo la polizia / ma chi chiameremo quando la polizia è il problema?) contiene anche un appello al dialogo tra la comunità nera e le forze dell'ordine che potrebbe sembrare quantomeno ingenuo nella situazione attuale.

Vedi anche We Gotta Pray e Hands Up
Same as it ever was, but there’s gotta be a better way
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21/12/2014 - 19:06

Mazzetta nera

Mazzetta nera
[2014]
Testo di Riccardo Scocciante (chi altri...?)
Musica: "Faccetta nera", Mario Ruccione (1935)
Se tu da Sacrofano guardi er mare
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21/12/2014 - 13:08
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Le Défilé Militaire

Le Défilé Militaire
Le Défilé Militaire

Chanson française sans paroles – Le Défilé Militaire – Fernand Raynaud – 1960 (circa)



Mon ami Lucien l'âne, as-tu déjà assisté à un défilé militaire ? C'est comme un défilé de majorettes, mais en plus habillé et en moins coloré. Finalement, c'est moins dansant.

Oh que oui, dit Lucien l'âne en riant aux éclats (d'obus). Imagine combien j'ai pu en voir depuis la plus haute Antiquité. J'y ai même été traîné de force avec un bât sur le dos qui contenait une mitrailleuse et tout le fourbi…

Et alors, qu'est-ce que tu en penses ?

Ben, qu'il n'y a rien de plus con qu'un défilé militaire… Mais, dis-moi Marco Valdo M.I., pourquoi me demandes-tu ça ? Tu ne vas pas quand même pas me faire entendre une fanfare ou un chant de marche hurlé par un régiment…

Non, non… pas vraiment, quoique fanfare, il y a. C'est une marche militaire, c'est indispensable à l'exercice. Mais... (continuer)
Description du défilé :
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/12/2014 - 23:43
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Le Grand Manitou

Le Grand Manitou
Le Grand Manitou

Chanson française – Le Grand Manitou – René Louis Lafforgue – 1962



Une version dérivée, une parodie, une variante de « L'Auvergnat »… Un Auvergnat revisité par René Louis Lafforgue, qui fleure bon la tolérance, les droits de l'homme, le communautarisme et une sorte de panthéisme conciliateur.

Moi, d'expérience millénaire, dit Lucien l'âne en souriant de tout son piano, j'aurais fortement tendance à me méfier de ce chèvre-choutisme, sauf évidemment si cette prière au grand manitou se lit et se dit au second degré. Ce dont je ne suis pas certain.

Allons, allons, Lucien l'âne mon ami, ne va pas ignorer l'humour de notre ami René Louis Lafforgue, ainsi que le titre l'indique. Certes, cette canzone est pleine de déités, remplie de noms de Dieu : Grand Manitou (c'est son titre), Dieu lui-même, le Grand Architecte, le Seigneur, le Chef, Jupin – alias Jupiter, Zeus, Sorcier... (continuer)
(Parlé)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/12/2014 - 19:27
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Monte Pasubio

Monte Pasubio
Penso che quello che hai scritto sia definibile solo con una parola che io stesso mi vergogno a scrivere. Questa E' una canzone nata nel periodo della ritirata (anzi, susseguirsi di disfatte per colpa di quel SOMARO di Cadorna), e non poteva essere cantata in presenza degli Ufficiali... Vedi tu!!!!
Nipote di reduce Alpino 20/12/2014 - 08:38
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Framed

Cheech & Chong
Framed
I was sitting in the coffee shop
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20/12/2014 - 05:02
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Sai dove

Sai dove
dall'album "Rojo" (2011)

Certamente sorprende che, al giorno d'oggi, ad incazzarsi debba essere un ultracinquantenne. Un tizio fuori dalle righe, un anarchico, uno tizio che, avendo scritto numerose e memorabili pagine della storia della musica alternativa italiana, potrebbe anche mettersi il cuore in pace e godersi i meritati e considerevoli onori e guadagni. Invece no, e per fortuna.
Ha ancora la forza (per alludere a un gran bel pezzo di un'altra anima da sempre in trincea, Francesco Guccini) e la voglia di schierarsi e parteggiare, di puntare il dito e attaccare e denunciare Giorgio Canali, mai stanco, mai pago, mai domo. Invece di mollare il colpo e tirare il fiato, continua a camminare in direzione 'ostinata e contraria'. Rojo altro non è che un grido di lotta, una scarica adrenalinica guerrigliera in punta di plettro, una battaglia radicale combattuta in piedi, a testa alta e sulle... (continuer)
Spreca tutto il tempo che vuoi il rosario fra le dita
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envoyé par Alessandro Carènzan 20/12/2014 - 02:42
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Demande de réparation pour dommages de guerre

Demande de réparation pour dommages de guerre
Album: "Tout reste à dire" (1996)

Canzone bilingue, tratta da una idea di Dahn Ben Amotz.
una “canzone” che non so perché mi ha emozionato e non poco.
Per la sua drammatica semplicità penso.
Un padre
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envoyé par Guerrino Di Vietri 19/12/2014 - 21:50
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Tyrolienne haineuse

Tyrolienne haineuse
Tyrolienne haineuse

Chanson française - Tyrolienne haineuse – Pierre Dac – 1956
Paroles : Pierre Dac – 1956

(1956) (Extrait de "Drôles de chansons") Musique: Calabrese - Paroles: P.Dac 



Voilà une chanson que d'une certaine manière, on pourrait définir comme un chanson de notre région et même, « la » chanson. On pourrait même, si tant est qu'on en ait jamais l'envie, en faire un hymne national. Cette chanson, c'est bien cette Tyrolienne haineuse…

Que je sache, nous ne sommes pas au Tyrol et nous en sommes bien loin. De mon pas d'âne, il me faudrait des jours pour y arriver et tu me racontes qu'une tyrolienne pourrait être une chanson de notre région, au point d'en faire un hymne national. Quelle est donc cette aberration ?

Mais, Lucien l'âne mon ami, je ne me permettrais pas pareille ineptie et je m'en vais de mon pas d'homme te montrer en quoi cette chanson nous concerne tant et... (continuer)
Lorsque sans parti pris
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/12/2014 - 14:33
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La garde de nuit à l'Yser

La garde de nuit à l'Yser
[1914?]
Parole di Ernest Genval (nato Thiers, 1884-1945), chansonnier, poeta e cineasta belga. Ferito in combattimento durante le prime fasi della Grande Guerra, si impegnò poi nella propaganda di guerra e negli spettacoli per le truppe al fronte. Dopo l’occupazione nazista nel 1940 Genval entrò nella Resistenza. Arrestato dalla Gestapo nel 1942, morì nel campo di concentramento di Dachau nel 1945.
Musica di Lucien Boyer (1876-1942), poeta, chansonnier, goguettier e compositore francese.
Nel repertorio di Damia (1889-1978), che però credo la incise solo nel 1933, all’apice della sua celebrità.

Non proprio una CCG (oltretutto l’autore era un patriota a tutto tondo) ma una descrizione potente e terribile della guerra di trincea nelle Fiandre, scritta probabilmente durante - o comunque con riferimento alla - battaglia dell’Yser combattuta all’inizio della Grande Guerra, nell’ottobre-novembre del 1914, quando l’attacco tedesco fu fermato solo grazie all’apertura delle chiuse marine di Nieuwpoort e alla procurata inondazione.
Un rien de lumière
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envoyé par Bernart Bartleby 19/12/2014 - 11:14

L’Anticléricale

Marius Réty
L’Anticléricale
[1865?]
Parole di Marius Réty (?)
Sull'aria dell'Internazionale
Dagli archivi della Fédération Nationale de la Libre Pensée.
Contre les erreurs séculaires,
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envoyé par Bernart Bartleby 19/12/2014 - 09:25
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La révolte

La révolte
[1890]
Parole e musica di Xavier Privas, nome d’arte di Antoine Paul Taravel (1863-1927), chansonnier, poeta, goguettier e compositore francese.
La prima incisione dovrebbe essere del 1906.

Una canzone scritta col pensiero ed il cuore alla Comune di Parigi del 1871.
Quand, tel l’ouragan soudain déchaîné,
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envoyé par Bernart Bartleby 19/12/2014 - 09:06
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Pass It on Down

Pass It on Down
We live in the land of plenty
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19/12/2014 - 02:53

Jeunesse

Jeunesse
Jeunesse

Chanson française – Jeunesse – René Louis Lafforgue – 1966
Paroles de Paul Vaillant-Couturier
Musique d'Arthur Honegger - 1937

1936, chansons de 1936… C'est ancien et c'est un genre qu'il vaudrait mieux définir comme Chansons du Front Populaire. Car des chansons françaises à cette époque-là, il y en avait beaucoup et de bonnes (Tout va très bien, Madame la marquise date de 1935 et Je Chante ou Y a de la Joie ! de 1937, toutes bien plus explosives que cette solennelle sonnerie.) et pour l'essentiel, elles seront très éloignées du « style » de celle-ci, qui reflète parfaitement la conception culturelle issue d'une mentalité de parti – en l'occurrence, le PCF – le parti communiste français : volontariste, patriotarde, magnifiant le travail… En un mot : pompiérisme.

Il y a là, en effet, un petit côté scout… Cette manière de circonvenir les enfants, de'embrigader la jeunesse…... (continuer)
Nous sommes la jeunesse ardente
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envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2014 - 16:14




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