Rathenau
![Rathenau](img/upl/walther_rathenau_1907_Edvard_Munch.jpg)
Du bist doch schon daran gewöhnt!
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envoyé par Marco Valdo M.I. 3/11/2014 - 21:28
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Hommage à Rémi Fraisse
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[2014]
Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback
30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (continuer)
Texte de Daniel Mermet en hommage à Rémi Fraisse pour les 20 ans des Les Ogres de Barback
30 ottobre 2014
REMI, UNO DI NOI.
Si chiamava Remi. Uno studente di Tolosa colpito a morte da una granata assordante durante una notte di assedio al cantiere per la diga di Sivens.
La polizia francese le chiama armi non letali. Ma fanno male. Tanti sono stati feriti, Remi invece è morto. Un omicidio di Stato.
Aveva 21 anni. Non lo conoscevamo, ma era uno di noi. Uno dei tanti che hanno scelto di mettersi di mezzo, di lottare contro l’imposizione di un’opera inutile e costosa. Contro la distruzione di una zona umida, per un’agricoltura misurata sulla qualità, non sul peso, per una vita libera dalla feroce logica del profitto.
La piccola dimensione, l’autogestione dei territori e delle proprie vite, un’idea di relazioni sociali che rifiuta il profitto e sceglie la solidarietà, un’utopia... (continuer)
C’est l’histoire de deux enterrements. Voilà deux enterrements qui tombent nez à nez, face à face.
(continuer)
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envoyé par adriana 3/11/2014 - 15:10
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The Liberty Tree
anonyme
![The Liberty Tree](img/upl/salute_2014_horse-and-musket_07.jpg)
[1798]
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.
Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.
The Winds Begin To Sing
Canzone di autore anonimo dalla ribellione irlandese del maggio-settembre 1798, quando gli United Irishmen, sulla scorta delle rivoluzioni americana e francese, tentarono l’insurrezione contro i dominatori inglesi, convinti del supporto delle truppe francesi, che però fu scarso e non determinante. La ribellione fallì e molti dirigenti irlandesi furono catturati e giustiziati. Fra di loro Wolfe Tone, che preferì suicidarsi prima dell’esecuzione.
Ripresa da Karan Casey nel suo disco “The Winds Begin To Sing” del 2001.
The Winds Begin To Sing
It was the year of '93
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 14:35
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The Liberty Tree
![The Liberty Tree](img/upl/sons-of-liberty-illustration.jpg)
[1775]
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”
Versi di Thomas Paine, ideologo della Rivoluzione Americana, poi pubblicati in “The American Patriotic Songbook”, 1813.
Sulla melodia della popolare “Once the Gods of the Greeks”
In a chariot of light from the regions of day
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 14:08
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Waiting for the Snow
![Waiting for the Snow](img/upl/BKLive.jpg)
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
Feed us with your left hand
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 13:30
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Mother Earth's Revenge
![Mother Earth's Revenge](img/upl/BKLive.jpg)
[2005]
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
“Ma voi avete abbattuto tutti gli alberi, con le vostre esalazioni avete soffocato le brezze, avete bruciato il mondo per il petrolio, avete avvelenato le terre… E così io inonderò le pianure, vi affogherò nelle piogge acide, rovescerò su di voi la mia maledizione e vi farò ritornare alla polvere.”
Scritta da Barry Kerr, musicista e pittore di Belfast.
Nell’album di Karan Casey intitolato “Chasing The Sun”
“Ma voi avete abbattuto tutti gli alberi, con le vostre esalazioni avete soffocato le brezze, avete bruciato il mondo per il petrolio, avete avvelenato le terre… E così io inonderò le pianure, vi affogherò nelle piogge acide, rovescerò su di voi la mia maledizione e vi farò ritornare alla polvere.”
I am a hawk on a mountain side
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 13:23
Parcours:
Guerre à la Terre
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NPWA (No Power Without Accountability)
![NPWA (No Power Without Accountability)](img/upl/R-1333030-1409320519-5776.jpeg)
[2002]
Parole e musica di Billy Bragg
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo. Ma anche a proposito dei problemi della globalizzazione capitalistica: delocalizzazione, irresponsabilità delle grandi multinazionali, concentrazione della ricchezza e diffusione della povertà, grandi istituzioni internazionali che dovrebbero proteggere le masse e invece sono al soldo di ricchi e potenti.
Parole e musica di Billy Bragg
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo. Ma anche a proposito dei problemi della globalizzazione capitalistica: delocalizzazione, irresponsabilità delle grandi multinazionali, concentrazione della ricchezza e diffusione della povertà, grandi istituzioni internazionali che dovrebbero proteggere le masse e invece sono al soldo di ricchi e potenti.
I grew up in a company town
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 11:25
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England, Half English
![England, Half English](img/upl/R-1333030-1409320519-5776.jpeg)
[2002]
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
La traccia che dà il titolo all’album del 2002, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
La traccia che dà il titolo all’album del 2002, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
My mother was half English and I’m half English too
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 11:15
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Distant Shore
![Distant Shore](img/upl/R-1333030-1409320519-5776.jpeg)
[2002]
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Parole e musica di Ian McLagan, Martyn Barker, Lu Edmonds, Ben Mandelson, Billy Bragg & the Blokes
Nel disco intitolato “England, Half English”, con il gruppo The Blokes.
Un disco interamente incentrato sul razzismo in Gran Bretagna, il diffuso sentimento contro gli immigrati e le violente campagne di stampa, in particolare quelle del Daily Mail, contro i profughi richiedenti asilo.
Everyone knows
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 10:51
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Oh Dear Me (The Jute Mill Song)
![Oh Dear Me (The Jute Mill Song)](img/upl/Mary-Brooksbank-small.jpg)
[1920s]
Canzone scritta da Mary Brooksbank (1897-1978), operaia tessile, sindacalista e militante socialista originaria di Aberdeen, Scozia. Membro del partito comunista inglese, negli anni 20 e 30 passò diverso tempo nelle regie galere per via della sua militanza politica. Nel 36 o 37 fu espulsa dal partito per aver detto pubblicamente che Stalin era un brutale fascista e un assassino di massa.
Il testo – ripreso da Mudcat Café – si trova nella raccolta poetica intitolata “Sidlaw Breezes”, pubblicata nel 1966.
Interpretata da moltissimi artisti, a cominciare dal Ian Campbell Folk Group (“This Is The Ian Campbell Folk Group!”, 1963)
“I have never had any personal ambitions. I have but one: to make my contribution to destroy the capitalist system.” Mary Brooksbank.
“The life of the women workers of Dundee right up to the thirties was ... a living hell of hard work and poverty. It was... (continuer)
Canzone scritta da Mary Brooksbank (1897-1978), operaia tessile, sindacalista e militante socialista originaria di Aberdeen, Scozia. Membro del partito comunista inglese, negli anni 20 e 30 passò diverso tempo nelle regie galere per via della sua militanza politica. Nel 36 o 37 fu espulsa dal partito per aver detto pubblicamente che Stalin era un brutale fascista e un assassino di massa.
Il testo – ripreso da Mudcat Café – si trova nella raccolta poetica intitolata “Sidlaw Breezes”, pubblicata nel 1966.
Interpretata da moltissimi artisti, a cominciare dal Ian Campbell Folk Group (“This Is The Ian Campbell Folk Group!”, 1963)
“I have never had any personal ambitions. I have but one: to make my contribution to destroy the capitalist system.” Mary Brooksbank.
“The life of the women workers of Dundee right up to the thirties was ... a living hell of hard work and poverty. It was... (continuer)
Oh, dear me, the mill's gaen fest,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 3/11/2014 - 10:13
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Eva tomando el sol
![Eva tomando el sol](img/upl/2452414695_357d07e10d.jpg)
Letra: Joaquín Sabina
Música: Joaquín Sabina, Pancho Varona
Disco: El Hombre del traje Gris (1988)
Una storia di amore marginale, di case occupate e di sgomberi del paradiso terrestre raccontata in forma di parabola biblica con semplicità e poesia. Come spesso succede nelle canzoni di Sabina, l'ironia si accompagna alla denuncia sociale. Fra l'altro in alcuni punti la trama ricorda Bocca di Rosa.
immagine tratta da Taringa (dove si trova un buon commento e la spiegazione di alcune parole).
Música: Joaquín Sabina, Pancho Varona
Disco: El Hombre del traje Gris (1988)
Una storia di amore marginale, di case occupate e di sgomberi del paradiso terrestre raccontata in forma di parabola biblica con semplicità e poesia. Come spesso succede nelle canzoni di Sabina, l'ironia si accompagna alla denuncia sociale. Fra l'altro in alcuni punti la trama ricorda Bocca di Rosa.
immagine tratta da Taringa (dove si trova un buon commento e la spiegazione di alcune parole).
Todo empezó cuando aquella serpiente
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envoyé par Lorenzo Masetti 2/11/2014 - 23:15
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Dos anònims
![Dos anònims](img/upl/0687.jpg)
Due testi anonimi messi in musica da Ovidi Montllor
dall'album "Bon vent... i barca nova (1979)
Interpretata anche da Maria Del Mar Bonet in Terra secreta [2007]
dall'album "Bon vent... i barca nova (1979)
Interpretata anche da Maria Del Mar Bonet in Terra secreta [2007]
Al damunt de la tomba
(continuer)
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2/11/2014 - 22:48
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El club de las mujeres muertas
![El club de las mujeres muertas](img/upl/8333303.jpg)
(2004)
El perro del garaje
El perro del garaje
A las que se rebelan, no se callan
(continuer)
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2/11/2014 - 22:11
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Foglie tremule
![Foglie tremule](img/upl/2007_cdcantipopolari.jpg)
Canto Partigiano
"FOGLIE TREMULE"
- Parole del partigiano MAMELI
- Musica del partigiano ULISSE
Il brano musicale puo' anche essere ascoltato nel cd "Chicchirichì" ristampato dall'ISRAL
Il testo del canto partigiano è quello pubblicato sull'Opuscolo "CANZONI PARTIGIANE" della 58° BRIGATA GARIBALDI "ORESTE", entroterra di Genova.
Il Canto è presente con piccole varianti anche su altri siti ON-LINE:
dal sito anpi-piacenza
Valzer composto probabilmente da Francesco “Ulisse” Pini, partigiano genovese vicecomandante della brigata “Oreste”.
da "il deposito"
Raccolta dalla voce di Tullio Cammellini, operaio genovese, antifascista, cantastorie, famoso perché girava per i carug(g)i con i volantini contro l'occupazione nascosti dentro la chitarra.
Commento inviato da ezio cuppone
12/10/2014 - 23:14
Walzer attribuito a Francesco Pini “Ulisse” vice comandante della brigata “Oreste”... (continuer)
"FOGLIE TREMULE"
- Parole del partigiano MAMELI
- Musica del partigiano ULISSE
Il brano musicale puo' anche essere ascoltato nel cd "Chicchirichì" ristampato dall'ISRAL
Il testo del canto partigiano è quello pubblicato sull'Opuscolo "CANZONI PARTIGIANE" della 58° BRIGATA GARIBALDI "ORESTE", entroterra di Genova.
Il Canto è presente con piccole varianti anche su altri siti ON-LINE:
dal sito anpi-piacenza
Valzer composto probabilmente da Francesco “Ulisse” Pini, partigiano genovese vicecomandante della brigata “Oreste”.
da "il deposito"
Raccolta dalla voce di Tullio Cammellini, operaio genovese, antifascista, cantastorie, famoso perché girava per i carug(g)i con i volantini contro l'occupazione nascosti dentro la chitarra.
Commento inviato da ezio cuppone
12/10/2014 - 23:14
Walzer attribuito a Francesco Pini “Ulisse” vice comandante della brigata “Oreste”... (continuer)
Foglie portate dal vento
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envoyé par gianfranco 2/11/2014 - 11:40
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Hildebrandslied
anonyme
![Hildebrandslied](img/thumb/c5682_130x140.jpeg?1328302714)
Grazie, caro amico, e mille scuse per il lungo silenzio, ma prima la Fiera del Libro di Francoforte e poi un altro viaggio di lavoro mi hanno impedito di dedicarmi a questa piacevole serie di scambi di ricordi e informazioni. Ho cercato in tutti i modi di mettermi in contatto con la nostra comune collega Edith Heidegger-Moroder a Bolzano ma non ci sono riuscito. Le due mail che mi hanno indicato non funzionano più e non me la sono sentita di importunarla per telefono. Certo che sarebbe forse la persona a cui queste tue note farebbero più piacere... Se lo vedi o se lo senti, o se gli scrivi, salutami tanto il mitico Fabrizio Domenico.
Max
Max
Massimo Giachi 27/10/2014 - 23:01
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Amore mio non piangere
anonyme
![Amore mio non piangere](img/thumb/c46383_130x140.jpeg?1388500846)
MON AMOUR NE PLEURE PAS
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envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:40
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The Return Of The Giant Hogweed
![The Return Of The Giant Hogweed](img/thumb/c38671_130x140.jpeg?1328538414)
Aqui você tem a minha versão do Hogweed. Muito obrigado a aquele que criou este site. Muito, muito, muito obrigado a você !!!
O RETORNO DA GIGANTESCA HOGWEED
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envoyé par Rita Menina 27/10/2014 - 07:36
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Linea 30
![Linea 30](img/upl/terrstat.jpg)
Un testo più completo del recitativo, tratto (in forma di post) dalla pagina Facebook dello Stato Sociale. Sono state apportate alcune correzioni ortografiche senza alterare il testo.
LINEA 30
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envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 04:41
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A Margalida
![A Margalida](img/thumb/c5223_130x140.jpeg?1414357581)
interpretata da Eugenio Finardi e da Peppe Voltarelli sempre in duetto con Joan Isaac
Finardi in duo con Joan Isaac al festival "Cose di Amilcare" nel febbraio 2013:
Voltarelli in duo con Joan Isaac dal disco "Planetario":
Voltarelli in duo con Joan Isaac dal disco "Planetario":
A MARGALIDA
(continuer)
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26/10/2014 - 22:21
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The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]
![The Ballad of Nick & Bart [Here's To You]](img/thumb/c3392_130x140.jpeg?1328224498)
dallo spettacolo Cançons d'amor i anarquia
HERE'S TO YOU
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26/10/2014 - 21:36
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Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
![Chacun de vous est concerné [incl. <em>Canzone del maggio</em> di Fabrizio De André]](img/thumb/c3706_130x140.jpeg?1328479274)
in Cançons d'amor i anarquia [2004]
Bilingual version (Italian and Catalan) performed by Olden (Davide Sellari) and Joan Isaac
in Cançons d'amor i anarquia (Songs of Love and Anarchy) [2004]
Version bilingue (italien et catalan) interprétée par Olden (Davide Sellari) et Joan Isaac
dans Cançons d'amor i anarquia (Chansons d'amour et d'anarchie) [2004]
Kaksikielisen (italian- ja kataloniankielisen) version laulavat Olden (Davide Sellari) ja Joan Isaac
albumista Cançons d'amor i anarquia (Rakkauden i anarkian lauluja) [2004]
Bilingual version (Italian and Catalan) performed by Olden (Davide Sellari) and Joan Isaac
in Cançons d'amor i anarquia (Songs of Love and Anarchy) [2004]
Version bilingue (italien et catalan) interprétée par Olden (Davide Sellari) et Joan Isaac
dans Cançons d'amor i anarquia (Chansons d'amour et d'anarchie) [2004]
Kaksikielisen (italian- ja kataloniankielisen) version laulavat Olden (Davide Sellari) ja Joan Isaac
albumista Cançons d'amor i anarquia (Rakkauden i anarkian lauluja) [2004]
CANÇÓ DE MAIG
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26/10/2014 - 21:32
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La Locomotiva
![La Locomotiva](img/upl/Silvia-Comes-busto.jpg)
CATALANO / CATALAN - Silvia Comes
Versione catalana di Miquel Pujadó cantata da Silvia Comes
dallo spettacolo "Cançons d'amor i anarquia" dedicato a Salvador Puig Antich
Silvia Comes, cantautrice, musicista e compositrice di Barcellona, canta sia in castigliano che in catalano. Ancora molto giovane, ha accompagnato Lluis Llach nelle tournée Un núvol blanc e Un pont de mar blava. Il suo legame con la poesia è continuo e fertilissimo. A fine anni Novanta in duo con Lidia Pujol incide due dischi con poesie di Luis Cernuda, Jaime Gil de Biedma e i poeti beat statunitensi.
Nel 2007, dopo un silenzio di sette anni, esce Faro, il suo primo disco solista. Nel 2013 vince il Premio BarnaSants con uno spettacolo dove mette in musica le poesie di Gloria Fuertes.
Versione catalana di Miquel Pujadó cantata da Silvia Comes
dallo spettacolo "Cançons d'amor i anarquia" dedicato a Salvador Puig Antich
Silvia Comes, cantautrice, musicista e compositrice di Barcellona, canta sia in castigliano che in catalano. Ancora molto giovane, ha accompagnato Lluis Llach nelle tournée Un núvol blanc e Un pont de mar blava. Il suo legame con la poesia è continuo e fertilissimo. A fine anni Novanta in duo con Lidia Pujol incide due dischi con poesie di Luis Cernuda, Jaime Gil de Biedma e i poeti beat statunitensi.
Nel 2007, dopo un silenzio di sette anni, esce Faro, il suo primo disco solista. Nel 2013 vince il Premio BarnaSants con uno spettacolo dove mette in musica le poesie di Gloria Fuertes.
LA LOCOMOTORA
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26/10/2014 - 21:14
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Domino
![Domino](img/thumb/c4927_130x140.jpeg?1414349111)
26/27 ottobre 2014
Due parole del traduttore. Nel testo, una difficoltà è rappresentata dallo “you”: chi scrive si rivolge a una o più persone? Poiché non è dato saperlo, ho seguito la mia sensibilità personale e usato ora l'una, ora l'altra possibilità a seconda di ciò che ho inteso (ad esempio, nella prima parte ho usato costantemente il singolare perché mi sembrava più probabile che ci si rivolgesse a una sola persona, mentre nella seconda parte ho variato). E', chiaramente, una soluzione del tutto arbitraria; ma ogni traduzione è arbitraria per definizione.
Due parole del traduttore. Nel testo, una difficoltà è rappresentata dallo “you”: chi scrive si rivolge a una o più persone? Poiché non è dato saperlo, ho seguito la mia sensibilità personale e usato ora l'una, ora l'altra possibilità a seconda di ciò che ho inteso (ad esempio, nella prima parte ho usato costantemente il singolare perché mi sembrava più probabile che ci si rivolgesse a una sola persona, mentre nella seconda parte ho variato). E', chiaramente, una soluzione del tutto arbitraria; ma ogni traduzione è arbitraria per definizione.
DOMINO
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26/10/2014 - 18:20
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Il bersagliere ha cento penne
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![Il bersagliere ha cento penne](img/upl/5141e5f41b_8222320_med.jpg)
non vedo citata una esecuzione, quindi vorrei aggiungere:
Canti della Resistenza
del Gruppo Folk Italiano di Paolo Castagnino "Saetta"
che riporta il brano col titolo "Il Partigiano", ne indica come provenienza un distaccamento della divisione garibaldina "Cichero" (entroterra di Chiavari) e nella seconda strofa recita:
Quando scende la notte scura
tutti dormono laggiù alla pieve
ma camminando sotto la neve
il partigian scende in azion
P.S. la cover del disco LP 33 giri è questa
Canti della Resistenza
del Gruppo Folk Italiano di Paolo Castagnino "Saetta"
che riporta il brano col titolo "Il Partigiano", ne indica come provenienza un distaccamento della divisione garibaldina "Cichero" (entroterra di Chiavari) e nella seconda strofa recita:
Quando scende la notte scura
tutti dormono laggiù alla pieve
ma camminando sotto la neve
il partigian scende in azion
P.S. la cover del disco LP 33 giri è questa
gianfranco 26/10/2014 - 17:38
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O vintiquattro d'Arvî
anonyme
![O vintiquattro d'Arvî](img/upl/5141e5f41b_8222320_med.jpg)
U 24 D'ARVI di Costante Buzzelli "Tan"
Il testo che segue è tratto dal libretto Sulla terra faremo libertà" stampato nel 1999 dalla Provincia di Genova e curato da Giorgio "Getto" Viarengo.
Il brano musicale, come dice Cecilia Seminara nella sua tesi di Laurea, è "una canzone modellata sul genere ligure per eccellenza, il trallallero". Solo "modellata" in quanto l'impianto sonoro e la presenza dell'accompagnamento strumentale la diffenziano dal vero "trallallero", canto polifonico urbano genovese.
Le parole della canzone sono di Costante Buzzelli "Tan", datate nei giorni subito sucessivi alla Liberazione; alle strofe originali viene poi aggiunta un'ultima strofa per il 30 giugno 1960: le parole sono di Ludovico Carlio.
L'esecuzione del brano musicale proposta, ma credo anche l'unica per la specificità "genovese" della canzone, che non penso fosse diffusa fuori dell'ambito cittadino,... (continuer)
Il testo che segue è tratto dal libretto Sulla terra faremo libertà" stampato nel 1999 dalla Provincia di Genova e curato da Giorgio "Getto" Viarengo.
Il brano musicale, come dice Cecilia Seminara nella sua tesi di Laurea, è "una canzone modellata sul genere ligure per eccellenza, il trallallero". Solo "modellata" in quanto l'impianto sonoro e la presenza dell'accompagnamento strumentale la diffenziano dal vero "trallallero", canto polifonico urbano genovese.
Le parole della canzone sono di Costante Buzzelli "Tan", datate nei giorni subito sucessivi alla Liberazione; alle strofe originali viene poi aggiunta un'ultima strofa per il 30 giugno 1960: le parole sono di Ludovico Carlio.
L'esecuzione del brano musicale proposta, ma credo anche l'unica per la specificità "genovese" della canzone, che non penso fosse diffusa fuori dell'ambito cittadino,... (continuer)
gianfranco 26/10/2014 - 17:20
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Eurialo e Niso
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Muy buen ejemplo contemporáneo de tradición clásica. Muy buena recreación del tema épico virgiliano. El autor merece la felicitación por su obra.
VC 26/10/2014 - 15:22
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Din din delirio
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Chanson italienne – DingDingdelirio - Io?drama – s.d. (2010 ?)
DING DING DÉLIRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 24/10/2014 - 22:23
Kleines Marschliedchen
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Chanson allemande - Kleines Marschliedchen – Erich Kästner – 1932
Musique de Holger Münzer [1972]
Interprétation : Holger Münzer [1976] et Georg Schneyder [1986]
La Kleine Marschliedchen (petite chanson de marche) d'Erich Kästner a été conçue en 1932, c'est-à-dire à la veille de la prise de pouvoir (par les Nazis) en janvier 1933.
On y découvre les pensées qui vinrent à un pacifiste comme Kästner, quand il vit marcher « les colonnes brunes » dans les rues.
Il n'y a donc rien d'étonnant, dit Lucien l'âne en redressant l'échine, à ce que les mêmes Nazis mirent les écrits d'Erich Kästner au bûcher.
Tu n'as pas tort. Ce qui est plus étonnant, c'est qu'Erich Kästner affronta la bête dans son antre – comme le fit le peintre Max Liebermann Le Maître et Martha et même s'il fut réduit (provisoirement – le temps des 12 ans du Reich de Mille Ans) au silence, il persista dans son combat ; ce qui... (continuer)
Musique de Holger Münzer [1972]
Interprétation : Holger Münzer [1976] et Georg Schneyder [1986]
La Kleine Marschliedchen (petite chanson de marche) d'Erich Kästner a été conçue en 1932, c'est-à-dire à la veille de la prise de pouvoir (par les Nazis) en janvier 1933.
On y découvre les pensées qui vinrent à un pacifiste comme Kästner, quand il vit marcher « les colonnes brunes » dans les rues.
Il n'y a donc rien d'étonnant, dit Lucien l'âne en redressant l'échine, à ce que les mêmes Nazis mirent les écrits d'Erich Kästner au bûcher.
Tu n'as pas tort. Ce qui est plus étonnant, c'est qu'Erich Kästner affronta la bête dans son antre – comme le fit le peintre Max Liebermann Le Maître et Martha et même s'il fut réduit (provisoirement – le temps des 12 ans du Reich de Mille Ans) au silence, il persista dans son combat ; ce qui... (continuer)
PETIT CHANT DE MARCHE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 23/10/2014 - 23:06
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Sgt. McKenzie
Joseph Klina McKenzie
Lay me down in the cold, cold ground
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envoyé par Anonymous 23/10/2014 - 02:49
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Charlie Don't Surf
![Charlie Don't Surf](img/upl/charlie_dont_surf.jpg)
Per questo motivo inserisco qui "Charlie fa surf" dei Baustelle.
La canzone è ispirata a Charlie Don't Surf, opera di Maurizio Cattelan, nella quale è rappresentato un bambino con le mani inchiodate al banco di scuola con le matite (a sua volta ispirato ad un dialogo del film Apocalypse Now, che aveva ispirato anche un brano dei Clash Charlie Don't Surf).
Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, ha spiegato che il testo ha due chiavi di lettura. La prima è quella che traspare chiaramente: si tratta di un canto rock and roll di ribellione adolescenziale con riferimenti ai Ramones (la mazza da baseball di Beat on the Brat) in cui il linguaggio gergale e diretto è volutamente provocatorio.
La seconda lettura è una condanna dei ragazzi d'oggi, i quali, per sentirsi diversi, non fanno che identificarsi in certe tipologie di musica e modi di essere con il risultato di diventare comunque omologati.... (continuer)
La canzone è ispirata a Charlie Don't Surf, opera di Maurizio Cattelan, nella quale è rappresentato un bambino con le mani inchiodate al banco di scuola con le matite (a sua volta ispirato ad un dialogo del film Apocalypse Now, che aveva ispirato anche un brano dei Clash Charlie Don't Surf).
Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, ha spiegato che il testo ha due chiavi di lettura. La prima è quella che traspare chiaramente: si tratta di un canto rock and roll di ribellione adolescenziale con riferimenti ai Ramones (la mazza da baseball di Beat on the Brat) in cui il linguaggio gergale e diretto è volutamente provocatorio.
La seconda lettura è una condanna dei ragazzi d'oggi, i quali, per sentirsi diversi, non fanno che identificarsi in certe tipologie di musica e modi di essere con il risultato di diventare comunque omologati.... (continuer)
CHARLIE FA SURF
(continuer)
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envoyé par Donquijote82 22/10/2014 - 11:36
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Brigante se more
![Brigante se more](img/thumb/c4065_130x140.jpeg?1328382328)
BRIGANTI E PARTIGIANI
Banda POPolare dell'Emilia Rossa
da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).
Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Banda POPolare dell'Emilia Rossa
da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).
Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Paolo Brini 22/10/2014 - 08:48
Sull’aspro monte
anonyme
Poiché raccolsi dal vice sindaco di Campli (TE) due strofe di un canto dopo la caduta della Fortezza di Civitella posso ritenere che il canto da Voi riportato possa avere la stessa melodia di quella da me registrata.
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Filippo Buongrazio 21/10/2014 - 13:24
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Sergeant Waurich
![Sergeant Waurich](img/upl/Sergent2Bbraillard2B.jpg)
Chanson allemande - Sergeant Waurich – Erich Kästner – 1930
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht" von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.
Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.
Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continuer)
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht" von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.
Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.
Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continuer)
SERGENT BRAILLARD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/10/2014 - 22:35
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Il giorno che la Terra smise di girare
![Il giorno che la Terra smise di girare](img/thumb/c46957_130x140.jpeg?1394913881)
perché mettere questa traduzione al futuro, mi sembra che il testo originale é al passato. Sarebbe stato meglio indicarlo nella presentazione.
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Jacques Becker 20/10/2014 - 19:40
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La Pernette
anonyme
![La Pernette](img/upl/daisy_lumini_beppe_chierici.jpg)
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
NON PIANGERE, GIANNETTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 18:02
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Complainte de Mandrin
anonyme
![Complainte de Mandrin](img/upl/daisy_lumini_beppe_chierici.jpg)
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini
"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"
"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continuer)
"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"
"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continuer)
LAMENTO DI MANDRINO
(continuer)
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envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 04:03
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Kurt Tucholky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 29.06.1922, Nr. 26, S. 653.