Loukanikos
Arriva Loukanikos si incendia la città
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/11/2014 - 23:51
Les chasseurs
[1980]
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Parole e musica di Marie-Annick Rétif, in arte Mannick.
Nel suo disco intitolato “... c'est par amour”
Pardonnez si je vous offense
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 22:51
Parcours:
Guerre aux animaux
L’art de la guerre
[1958]
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Parole di Stéphane Golmann ed F. Frédéric (?)
Musica di Stéphane Golmann
Nel disco “Stéphane Golmann 3”
Deux singes se disputent
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 22:18
If We Make It Through December
1974
If we make it through December
(continuer)
(continuer)
envoyé par John Doe 12/11/2014 - 19:27
Mr. John Carlos
[1974]
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest
" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).
Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (continuer)
Testo e musica: Ulf Dageby
Lyrics and music: Ulf Dageby
Text och musik: Ulf Dageby
Album: Livet är en fest
" È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del Black Power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”).
Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights («Perché dovremmo correre in Messico solo per strisciare a casa?» sta scritto sul manifesto di quegli atleti) e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo... (continuer)
Säg, minns ni ännu den dagen i OS i Mexico
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/11/2014 - 19:01
Eusko gudariak
OMAGGIO ALLA CATALOGNA?
(Gianni Sartori)
Il recente referendum (ma forse sarebbe più corretto parlare di “consultazione”) in Catalogna ha riportato questa antica “nazione senza stato” alla ribalta. Anche se sarebbe eccessivo parlare di “deriva leghista”, va comunque segnalato come negli ultimi anni l’indipendentismo catalano abbia smorzato il suo carattere di forza sostanzialmente di sinistra (soprattutto da quando anche CiU si dichiara indipendentista). Un breve ripasso per comprendere comunque le ragioni dei catalani nei confronti dell’evidente sciovinismo (e militarismo) madrileno.
Negli ambienti della sinistra libertaria la Catalunya acquistò visibilità al di fuori della penisola iberica grazie all’affresco reso da George Orwell in Homage to Catalonia sui combattimenti del maggio 1937 tra miliziani del Psuc (Partit Socialista Unificat de Catalunya, stalinisti) e della Cnt-Fai (Confederaciòn... (continuer)
(Gianni Sartori)
Il recente referendum (ma forse sarebbe più corretto parlare di “consultazione”) in Catalogna ha riportato questa antica “nazione senza stato” alla ribalta. Anche se sarebbe eccessivo parlare di “deriva leghista”, va comunque segnalato come negli ultimi anni l’indipendentismo catalano abbia smorzato il suo carattere di forza sostanzialmente di sinistra (soprattutto da quando anche CiU si dichiara indipendentista). Un breve ripasso per comprendere comunque le ragioni dei catalani nei confronti dell’evidente sciovinismo (e militarismo) madrileno.
Negli ambienti della sinistra libertaria la Catalunya acquistò visibilità al di fuori della penisola iberica grazie all’affresco reso da George Orwell in Homage to Catalonia sui combattimenti del maggio 1937 tra miliziani del Psuc (Partit Socialista Unificat de Catalunya, stalinisti) e della Cnt-Fai (Confederaciòn... (continuer)
Gianni Sartori 12/11/2014 - 17:58
Histoire du cheval
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".
Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Ho trovato un video su YouTube in cui la poesia è proposta in forma di canzone su musica di Yves Tilly all’interno dello spettacolo intitolato “Maintenant et toujours Prévert” messo in scena dal gruppo teatrale bretone "Théâtre sans nom".
Una poesia che mi ha subito ricordato O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an) di Brecht.
Braves gens écoutez ma complainte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 15:42
Gli sfruttati
[1979]
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (continuer)
Scritta e interpretata da Franco Rusnati
Accompagnamento di Ezio Cuppone
Album:
"Operai della Breda di Sesto"
Due canzoni sindacali di Franco Rusnati
A cura del Sindacato Unitario Metalmeccanici
(FIM / FIOM / UILM)
zona Sesto San Giovanni
Nel 1979, l'operaio metalmeccanico Franco Rusnati è delegato sindacale FIOM della Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni; e il 1979 è l'anno del contratto metalmeccanico e delle elezioni politiche che, dopo il caso Moro, segnarono una virtuale disfatta del PCI di sant'Enrico Berlinguer. Dal sito resistenze.org, che assieme ai fratelli e compagni del Deposito – Canti di Lotta riporta il testo di questa canzone, leggiamo: “Come si sa, durante le elezioni in Italia la 'lotta di classe' viene messa ufficialmente “in soffitta”. I contratti vengono congelati e lo scontro di classe lascia lo spazio al pacifico confronto attraverso la conta delle... (continuer)
L’autunno caldo ormai se n’è andato
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 12/11/2014 - 15:00
Pasionaria
Una donna a piedi scalzi
con la cesta sulla testa
un bambino coi soldati
José Díaz e Pasionaria
12 novembre 1989 - 12 novembre 2014
con la cesta sulla testa
un bambino coi soldati
José Díaz e Pasionaria
12 novembre 1989 - 12 novembre 2014
L.L. 12/11/2014 - 14:55
Le temps des noyaux
Non mi risulta che questa poesia antimilitarista (dalla raccolta "Paroles" del 1946) sia mai stata messa in musica. Forse andrebbe spostata a commento de Le temps des noyaux di Marie Cherrier, che ai versi di Prévert dichiaratamente s'ispira.
B.B. 12/11/2014 - 14:42
La zolfara
Un altro 12 novembre
E poiché tutti, oggi, staranno a commemorare i "caduti di Nassiriya", morti in "missione di pace" (cioè mentre stavano a fare la guerra) per difendere una raffineria dell'ENI, oggi propongo di ricordare un altro 12 novembre, ben più lontano ma sempre vicinissimo. Una strage di lavoratori, quella del 12 novembre 1881 nella miniera di Gessolungo, che si ripeté, nella medesima miniera, il 14 febbraio 1958.
E poiché tutti, oggi, staranno a commemorare i "caduti di Nassiriya", morti in "missione di pace" (cioè mentre stavano a fare la guerra) per difendere una raffineria dell'ENI, oggi propongo di ricordare un altro 12 novembre, ben più lontano ma sempre vicinissimo. Una strage di lavoratori, quella del 12 novembre 1881 nella miniera di Gessolungo, che si ripeté, nella medesima miniera, il 14 febbraio 1958.
Riccardo Venturi 12/11/2014 - 14:36
La pêche à la baleine
[193?]
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
Versi di Jacques Prévert, nella raccolta “Paroles” pubblicata nel 1946.
Musica di Joseph Kosma (1905-1969), celeberrimo compositore francese di origine ungherese.
Interpretata da diversi artisti, come Les Frères Jacques, Mouloudji, Cora Vaucaire, Olivier Cabanel, James Ollivier.
Nel 1935 il regista Louis Bonin (in arte Lou Tchimoukow) realizzò un cortometraggio a partire da questo testo di Prévert, un film che recentemente è stato restaurato e incluso nella nuova edizione (2004) de “Mon frère Jacques par Pierre Prévert”, documentario che il fratello del poeta realizzò su di lui nel 1961.
Una poesia da includere certamente nel percorso sulla “Guerra agli animali” ma che contiene anche la denuncia del terzo caposaldo della triade fascio-nazionalista, il “Diopatriafamiglia”.
A la pêche à la baleine, à la pêche à la baleine,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 14:24
Parcours:
Guerre aux animaux
Nikolajewka
Grande armonia ed admosfera che ci trasportano nel mondo e nel luogo dove i nostri nonni ed i nostri padri hanno sofferto per qualcosa in cui credevano
Riccardo 12/11/2014 - 14:04
The Enemy Inside
The Enemy Inside, tratto dall'ultimo album Dream Theater dei Dream Theater, è un brano metal caratterizzato da un ritmo sostenuto, veloce, energetico e tecnico. A detta del cantante James LaBrie, il testo di The Enemy Inside "è relativo allo stress post-traumatico, di come le persone si occupano degli avvenimenti raccapriccianti accaduti durante le loro vite o di qualcosa realmente stridente a cui esso sono realmente collegati come esseri umani".
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Il videoclip è stato pubblicato il 23 settembre ed è basato su migliaia di storie accadute realmente. Il protagonista del video (il quale rispecchia in parte lo stesso personaggio descritto nel testo della canzone) è un uomo che in passato è stato un soldato al servizio degli Stati Uniti e durante i momenti quotidiani viene perseguitato in modo continuo dai vari ricordi di guerra, senza poter avere alcuna via di scampo.
Over and over again
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andreaipp86@libero.it 12/11/2014 - 12:38
זאָג ניט קײנמאָל
NOI SIAMO QUI
...
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
...
e la vita non finirà!
...
risuonerà ancora il nostro passo "noi siamo qui"
...
e la vita non finirà!
Prof. Pietro Nardella Dellova 12/11/2014 - 11:37
La dame Cendrillon
[2008]
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Parole di Yvan Dautin
Musica di Angelo Zurzolo
Album “Ne pense plus, dépense!”
Elle dort sur du carton
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 11:25
Petit Pédé
Una canzone del 2002.
dall'album "Boucan d'enfer"
dall'album "Boucan d'enfer"
T'as quitté ta province coincée
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 12/11/2014 - 10:18
It's Your World
Dall'album "Ride Out" del 2014.
Let's talk about acid in the ocean
(continuer)
(continuer)
envoyé par Renato Stecca 12/11/2014 - 10:15
Parcours:
Guerre à la Terre
L'oiseau qui fait tchak tchak
[1960]
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.
In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).
Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Parole e musica di Paul Villaz, misconosciuto poeta, compositore, cabarettista attivo negli anni 60. Profondamente anarchico, “cugino” bizzarro e folle di Brassens, scomparve dalle scene senza aver mai ceduto a compromessi col sistema. E’ morto nel 2010.
In seguito incisa da altri artisti, come Yvan Dautin (1968) e James Ollivier (1979).
Canzone non-sense dal significato piuttosto chiaro: una sonora presa per il culo dei valori tradizionali “Diopatriafamiglia”, che di lì a qualche anno sarebbero stati seriamente danneggiati insieme al pavé delle strade di Parigi. Non a caso la canzone fu ripresa proprio nel 1968 e poi sul finire dei 70.
Tchak tchak
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 10:11
Young Men Dead
Album: Passover - 2006
Fire for the hills pick up your feet and let's go
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dionysus 12/11/2014 - 04:46
Le lapin et les chameaux
[1953]
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Parole di Raymond Asso (1901-1968), paroliere
Musica di Claude Valéry, compositore
Interpretata dalla grande Edith Piaf - che mai però la incise - nel 1955 o 1956
Incisa poi anche da molti altri artisti, come Marc et André, Marcel Amont, Jean Siegfried, James Ollivier.
Un riche et vieux sultan possédait en Afrique
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/11/2014 - 01:00
La ninna nanna de la guerra
La guerra, poesia di Trilussa, nella raccolta "Cento favole" pubblicata nel 1934 (Anno XII dell'Era Fascista).
Ner mejo che un Sordato annava in guerra
er Cavallo je disse chiaramente:
"Io nun ce vengo!" e lo buttò per terra
precipitosamente.
"No, nun ce vengo - disse - e me ribbello
all'omo che t'ha messo l'odio in core
e te commanna de scannà un fratello
in nome der Signore!
Io - dice - so' 'na bestia troppo nobbile
p'associamme a l'infamie che fai tu;
se vôi la guerra vacce in automobbile,
n'ammazzerai de più!."
er Cavallo je disse chiaramente:
"Io nun ce vengo!" e lo buttò per terra
precipitosamente.
"No, nun ce vengo - disse - e me ribbello
all'omo che t'ha messo l'odio in core
e te commanna de scannà un fratello
in nome der Signore!
Io - dice - so' 'na bestia troppo nobbile
p'associamme a l'infamie che fai tu;
se vôi la guerra vacce in automobbile,
n'ammazzerai de più!."
Bernart Bartleby 11/11/2014 - 18:57
Addio mammina addio
anonyme
[1943-45]
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
Canto delle brigate garibaldine operanti nell’aretino, oppure di quelle attestate sul monte Morello, sulla piana fiorentina.
Testo di autore anonimo (inevitabilmente con varianti), sulla falsariga e sulla melodia di un canto della Grande Guerra (“Addio mia bella addio / cantava nel partir la gioventù / e il bersagliere mio / é già tre mesi che non scrive più…”)
“Addio mammina addio”
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/11/2014 - 15:44
Che Italia è?
[2012]
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
Da “La gente muore di fame”, album d’esordio (e per ora l’unico) di questa band punkskareggae romana.
La gente muore di fame
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/11/2014 - 14:29
La ballata della piccolo-borghese
La canzone nasce nel 1965; quando i due autori (Gianni Famoso scrisse la musica)la composero non potevano prevedere il 68, ma, col senno di poi, il canto preannuncia, in qualche modo, la critica spietata a una borghesia chiusa e noiosa.
Il mio primo grande amore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Francesco 'Ciccio' Giuffrida 11/11/2014 - 10:48
Broken Soldier
2013
I want to be able to close my eyes with you
(continuer)
(continuer)
envoyé par John Doe 11/11/2014 - 03:37
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre, Héros
Hungry Eyes
A crowded canvas cabin in a crowded labor camp
(continuer)
(continuer)
envoyé par John Doe 11/11/2014 - 02:43
Camarade
Nella quart’ultima strofa - la dove trovate (*) - ho voluto restituire al testo ciò che una qualche censura gli aveva tolto. Infatti Aznavour canta “scappata” (proprio brutto, come il precedente “scapolata”, che pure ci sta anche se obsoleto) ma è inquivocabilmente SCOPATA...
COMPAGNO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/11/2014 - 22:24
Pane e Coraggio
devo dire che questa canzone non ha nulla di bello perché comunque è un po noiosa la melodia.. anche se non bisogna stare a guardare quello ma bensì il contenuto che malgrado tutti pensino sia fruttuoso e ricco di parole forse sagge o qualcosa di simile, la canzone non è altro che una delle solite poesie scritte per far vedere che anche ai poeti importa qualcosa di quello che succede nell'attualità ma invece non è cosi loro pensano solamente ai soldi e, ovviamente, per attirare attenzioni e quindi guadagnare soldi devono in qualche modo parlare di cose di cui parlano tutti.. come il tema che tratta proprio fossati ma, che a lui glie ne frega poco e nulla.. e con questo penso di aver concluso il mio pensiero.. mi dispiace per chi veramente crede ancora che gli artisti di oggi fanno queste cose per vero interesse e non solamente per soldi.. per chi lo pensa crescete di cervello perché non... (continuer)
clarissa 10/11/2014 - 19:05
Canto della Cichero
anonyme
Introduzione a "Sulla terra faremo libertà"
Nell'ottobre del 1998 è stato tenuto a Biella un incontro/dibattito/spettacolo con questo nome. Al ritorno a Chiavari, Giorgio "Getto" Viarengo ha scritto, per conto della Provincia di Genova, un interessante libretto di 64 pagine in cui ripercorre il significato del canto politico e della Resistenza, a partire dagli inizi del Risorgimento fino ai giorni della Liberazione.
Nel libretto sono allegati i testi dei principali canti della zona Ligure-Alessandrina ed una importante testimonianza scritta del partigiano "Saetta".
In questo scritto, risalente al 1974, Paolo Castagnino "Saetta", reduce dalla guerra di Grecia e capo partigiano della "Coduri" rievoca i giorni trascorsi sulla montagna ed il significato del canto partigiano nel quale si rispecchiavano le speranze per un futuro migliore e la certezza della vittoria sul nemico nazifascista,... (continuer)
Nell'ottobre del 1998 è stato tenuto a Biella un incontro/dibattito/spettacolo con questo nome. Al ritorno a Chiavari, Giorgio "Getto" Viarengo ha scritto, per conto della Provincia di Genova, un interessante libretto di 64 pagine in cui ripercorre il significato del canto politico e della Resistenza, a partire dagli inizi del Risorgimento fino ai giorni della Liberazione.
Nel libretto sono allegati i testi dei principali canti della zona Ligure-Alessandrina ed una importante testimonianza scritta del partigiano "Saetta".
In questo scritto, risalente al 1974, Paolo Castagnino "Saetta", reduce dalla guerra di Grecia e capo partigiano della "Coduri" rievoca i giorni trascorsi sulla montagna ed il significato del canto partigiano nel quale si rispecchiavano le speranze per un futuro migliore e la certezza della vittoria sul nemico nazifascista,... (continuer)
9/11/2014 - 22:39
Saluteremo il signor padrone
Saluteremo il signor padrone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giancarlo Buzzanca 9/11/2014 - 22:16
L’Autre Côté du Mur
Antiwar Songs Blog
Il muro è caduto, sicuro! Ma da un lato solo… Ci resta da abbattere l’altro lato del muro. Il lato della miseria e dello sfruttamento, quello della disoccupazione, quello della ricchezza che si nutre della povertà. Ci resta da abbattere il liberalismo che per assicurarsi le sue rendite e la sua dominazione uccide gli uomini, […]
Antiwar Songs Staff 2014-11-09 21:24:00
Cinque tedeschi ad Albinea
Resta da capire (o da sapere) se -ad oggi- i cinque tedeschi sono considerati, dallo stato tedesco, traditori o eroi.
E come sono state trattate le loro famiglie.
Personalmente non ho molti dubbi.
E come sono state trattate le loro famiglie.
Personalmente non ho molti dubbi.
gianfranco 8/11/2014 - 21:06
Canto allo scugnizzo
Carissimo Riccardo - ti ringrazio per i consigli. Per la sintassi che ho, ad oggi, utilizzato:
- ho messo i titoli in caratteri maiuscoli se erano tali nell'originale (libri, copertine dei dischi o libretti allegati) - p.s. questo in quanto non ho l'abitudine, che io sconsiglio, di copiare testi o notizie da altri siti (specialmente se non si controlla il contenuto o se non si fanno controlli incrociati) ma li prendo, con fatica, dalla mia povera discoteca. Quindi considero l'inviarvi il titolo nel formato corretto una forma di rispetto dell'intero originale letterario, come pure i corretti salti di riga, un accurato controllo del testo etc.
- gli "effluvi" etc. sono un modo (ascii) di delimitare blocchi di testo (che però, a quanto pare, sono rimasti nel limbo ccg) e/o di richiedere se siano inseriti in un riquadro.
Naturalmente, in entrambi i casi precedenti, sono sufficienti due (ripeto... (continuer)
- ho messo i titoli in caratteri maiuscoli se erano tali nell'originale (libri, copertine dei dischi o libretti allegati) - p.s. questo in quanto non ho l'abitudine, che io sconsiglio, di copiare testi o notizie da altri siti (specialmente se non si controlla il contenuto o se non si fanno controlli incrociati) ma li prendo, con fatica, dalla mia povera discoteca. Quindi considero l'inviarvi il titolo nel formato corretto una forma di rispetto dell'intero originale letterario, come pure i corretti salti di riga, un accurato controllo del testo etc.
- gli "effluvi" etc. sono un modo (ascii) di delimitare blocchi di testo (che però, a quanto pare, sono rimasti nel limbo ccg) e/o di richiedere se siano inseriti in un riquadro.
Naturalmente, in entrambi i casi precedenti, sono sufficienti due (ripeto... (continuer)
8/11/2014 - 15:13
Why Can't the English?...
This song is part of the My Fair Lady Musical Soundtrack, 1956. The song was played and interpreted by the character of Henry in My Fair Lady.
This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.
Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.
It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (continuer)
This song is dedicated to the insanity of some people who criticize others for the way that they speak and how they despise their accents or their "dialects", so as to call them.
Languages were not meant to belong to a select few, to a specific clan of intellectuals, and or to a pedantic elite of rich men, rather, all languages belong to everyone and to all kinds of people in a global society, regardless of the way they dress, whatever it is they sport, whatever their job is, or whatever salary they earn.
It is absurd to be a "Language Dictator" in modern times, most especially when it is already proven that in about 500 years or so, most, if not all of the current languages will most likely disappear or will be "transformed" into some sort of... (continuer)
Look at her, a prisoner of the gutters,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Josephine Manuelle 8/11/2014 - 12:07
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Album: Giro di danza
Loukanikos, (Λουκάνικος), era uno dei cani (chiamati internazionalmente Riot Dogs[1][2]), abbreviato in Louk, partecipanti a manifestazioni di piazza in Grecia, dai disordini del 2008, a quelli della protesta contro la crisi economica nel 2009 ai più recenti del 2010 e 2012, al pari di un altro animale, Kanellos (Κανέλλος), col quale è stato spesso confuso, e ad altri meno noti (Thodoris è un altro sosia di Kanellos, e si ritiene essere uno dei cuccioli). Esso è divenuto particolarmente famoso dopo la sua partecipazione a manifestazioni contro i tagli della spesa pubblica in Grecia, durante la Crisi economica della Grecia.
Il cane è diventato il simbolo della resistenza greca contro i tagli alla spesa pubblica. Si è altrimenti guadagnato un proprio sito web in cui vengono inoltrate le relazioni sui progressi di eventi in corso, correlati alle azioni di protesta.
Loukanikos è morto nell'ottobre 2014 per problemi cardiaci, a cui le prolungate esposizioni ai gas lacrimogeni hanno contribuito. Aveva circa 10 anni.