Lied der Steinklopfer
Chanson allemande – Lied der Steinklopfer – Kurt Tucholsky – 1929
Poème de Kurt Tucholsky, dans “Deutschland, Deutschland über alles” en 1929, un « journal de lutte comportant des photographie de tendance » avec les écrits de Tucholsky et l’apparatus iconographique (photographie et montages photographiques) d' Helmut Herzfeld, alias John Heartfield.
Une poésie mise en musique par The Ex, célèbre band anarco-punk néerlandais.
Seul e 1989 (en collaboration avec les Écossais Dog Faced Hermans) ensuite inclus en diverses formations successives. La photo de couverture est la même que celle que John Heartfield utilisa pour illustrer les poèmes de Tucholsky.
Oh, Lucien l'âne mon ami, cette fois-ci, il me faut vraiment donner quelque éclaircissement, même si, je peux te l'assurer et à la rigueur, le démontrer, ma version est conforme au texte et à son sens, ainsi d'ailleurs qu'à l'esprit de ce... (continuer)
Poème de Kurt Tucholsky, dans “Deutschland, Deutschland über alles” en 1929, un « journal de lutte comportant des photographie de tendance » avec les écrits de Tucholsky et l’apparatus iconographique (photographie et montages photographiques) d' Helmut Herzfeld, alias John Heartfield.
Une poésie mise en musique par The Ex, célèbre band anarco-punk néerlandais.
Seul e 1989 (en collaboration avec les Écossais Dog Faced Hermans) ensuite inclus en diverses formations successives. La photo de couverture est la même que celle que John Heartfield utilisa pour illustrer les poèmes de Tucholsky.
Oh, Lucien l'âne mon ami, cette fois-ci, il me faut vraiment donner quelque éclaircissement, même si, je peux te l'assurer et à la rigueur, le démontrer, ma version est conforme au texte et à son sens, ainsi d'ailleurs qu'à l'esprit de ce... (continuer)
CHANT DES PAVEURS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 10/11/2014 - 23:26
La canzone di Marinelli
NOTE ESPLICATIVE
Giovanna Marinelli, assessore alla cultura al comune di Roma
Matteo Renzi, presidente del consiglio
Michela Di Biase, consigliera comunale al comune di Roma
Dario Franceschini, Ministro dei Beni culturali e delle attività culturali e del turismo
Andrea Baranes, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, della rete di Banca Etica
Fausto Paravidino, drammaturgo, attore e regista
Fulvio Molena, regista
Marino Sinibaldi, presidente del Teatro di Roma
Massimo Bray, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014.
Giovanna Marinelli, assessore alla cultura al comune di Roma
Matteo Renzi, presidente del consiglio
Michela Di Biase, consigliera comunale al comune di Roma
Dario Franceschini, Ministro dei Beni culturali e delle attività culturali e del turismo
Andrea Baranes, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, della rete di Banca Etica
Fausto Paravidino, drammaturgo, attore e regista
Fulvio Molena, regista
Marino Sinibaldi, presidente del Teatro di Roma
Massimo Bray, Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014.
dq82 10/11/2014 - 23:03
Camarade
Nella quart’ultima strofa - la dove trovate (*) - ho voluto restituire al testo ciò che una qualche censura gli aveva tolto. Infatti Aznavour canta “scappata” (proprio brutto, come il precedente “scapolata”, che pure ci sta anche se obsoleto) ma è inquivocabilmente SCOPATA...
COMPAGNO
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envoyé par Bernart Bartleby 10/11/2014 - 22:24
Preghiera dei partigiani
anonyme
Ma troppe volte quando aprivano i bidoni
trovavano dei volantini anziché armi e munizioni.
"Bei soldati ma pericolosi" (col.Stevens)
trovavano dei volantini anziché armi e munizioni.
"Bei soldati ma pericolosi" (col.Stevens)
gianfranco 10/11/2014 - 22:03
Pane e Coraggio
devo dire che questa canzone non ha nulla di bello perché comunque è un po noiosa la melodia.. anche se non bisogna stare a guardare quello ma bensì il contenuto che malgrado tutti pensino sia fruttuoso e ricco di parole forse sagge o qualcosa di simile, la canzone non è altro che una delle solite poesie scritte per far vedere che anche ai poeti importa qualcosa di quello che succede nell'attualità ma invece non è cosi loro pensano solamente ai soldi e, ovviamente, per attirare attenzioni e quindi guadagnare soldi devono in qualche modo parlare di cose di cui parlano tutti.. come il tema che tratta proprio fossati ma, che a lui glie ne frega poco e nulla.. e con questo penso di aver concluso il mio pensiero.. mi dispiace per chi veramente crede ancora che gli artisti di oggi fanno queste cose per vero interesse e non solamente per soldi.. per chi lo pensa crescete di cervello perché non... (continuer)
clarissa 10/11/2014 - 19:05
Ils cassent le monde
DISTRUGGONO IL MONDO IN PEZZI
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envoyé par Bernart Bartleby 10/11/2014 - 16:13
Lied der Steinklopfer
LA CANZONE DEGI SPACCAPIETRE
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envoyé par Bernart Bartleby 10/11/2014 - 14:25
Prolet vor Gericht
PROLETARI DAVANTI AL TRIBUNALE
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 10/11/2014 - 13:40
Brigante se more
Mi sono un po' perso sull'idioletto. Cioè quel che scrive Riccardo e' senz'altro vero ma ciò non toglie che Luigi abbia ragione nell'affermare che Carlo D'Angio' nella registrazione originale pronunci chiaramente 'sta e non 'šta (fra l'altro nel primo verso non c'è il segno diacritico) e soprattutto bbestemmiə e non bbeštemmiə. Dico bene?
Lorenzo 10/11/2014 - 12:59
Gebet für die Gefangenen
PREGHIERA PER I CARCERATI
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envoyé par Bernart Bartleby 9/11/2014 - 22:49
Canto della Cichero
anonyme
Introduzione a "Sulla terra faremo libertà"
Nell'ottobre del 1998 è stato tenuto a Biella un incontro/dibattito/spettacolo con questo nome. Al ritorno a Chiavari, Giorgio "Getto" Viarengo ha scritto, per conto della Provincia di Genova, un interessante libretto di 64 pagine in cui ripercorre il significato del canto politico e della Resistenza, a partire dagli inizi del Risorgimento fino ai giorni della Liberazione.
Nel libretto sono allegati i testi dei principali canti della zona Ligure-Alessandrina ed una importante testimonianza scritta del partigiano "Saetta".
In questo scritto, risalente al 1974, Paolo Castagnino "Saetta", reduce dalla guerra di Grecia e capo partigiano della "Coduri" rievoca i giorni trascorsi sulla montagna ed il significato del canto partigiano nel quale si rispecchiavano le speranze per un futuro migliore e la certezza della vittoria sul nemico nazifascista,... (continuer)
Nell'ottobre del 1998 è stato tenuto a Biella un incontro/dibattito/spettacolo con questo nome. Al ritorno a Chiavari, Giorgio "Getto" Viarengo ha scritto, per conto della Provincia di Genova, un interessante libretto di 64 pagine in cui ripercorre il significato del canto politico e della Resistenza, a partire dagli inizi del Risorgimento fino ai giorni della Liberazione.
Nel libretto sono allegati i testi dei principali canti della zona Ligure-Alessandrina ed una importante testimonianza scritta del partigiano "Saetta".
In questo scritto, risalente al 1974, Paolo Castagnino "Saetta", reduce dalla guerra di Grecia e capo partigiano della "Coduri" rievoca i giorni trascorsi sulla montagna ed il significato del canto partigiano nel quale si rispecchiavano le speranze per un futuro migliore e la certezza della vittoria sul nemico nazifascista,... (continuer)
9/11/2014 - 22:39
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da wikisource
PAR DESSOZ L'OMBRE D'UN BOIS
Pastourelle
I
Par dessoz l'ombre d'un bois
Trovai pastore a mon chois
Contre iver ert bien garnie
La tosete o les crins blois
Quant la vi senz compaignie,
Mon chemin lais, vers li vois.
Aé !
II
La tose n'ot compaignon
Fors son chien et son baston ;
Por le froit en sa chapete
Se tapist lez un buisson;
En sa fleüte regrete
Garinet et Robeçon.
Aé !
III
Quant la vi, sotainement
Vers li tor et si descent
Si li dis: « Pastore amie,
De bon cuer a vos me rent :
Faisons de fueille cortine,
S'amerons mignotement. »
Aé !
IV
« Sire, traiez vos en la,
Car tel plait oï je ja.
Ne sui pas abandonee
A chascun qui dit: « Vien ça. »
Ja por vo sele doree
Garinez riens n'i perdra. »
Aé !
V
« Pastorele, s'il... (continuer)