Une des « Sette canzonette del Golfo – Sept chansonnettes du Golfe » du recueil « Composita solvantur », le dernier publié avant la mort du poète en 1994 et qui rassemble des poèmes écrites entre 1984 et 1993.
Musique de Margot Galante Garrone, de son album « Margot » de 2011.
Cynique chanson du vieux et désenchanté Fortini, désormais proche de son départ libérateur de ce monde cruel. Dédiée à la guerre par laquelle Bush Senior inaugura le Nouvel Ordre Mondial où dans le sang des millions se noient/nous pataugeons encore aujourd'hui…
Admettons, dit Lucien l'âne en se penchant avec douceur et lançant un regard de derrière ses oreilles tombantes… Admettons que je ne puisse juger de cette canzone qu'au travers de ta version…
Admettons, dit Marco Valdo M.I. Admettons cela, Lucien l'âne mon ami... (continuer)
Caro Beppe, una risposta precisa non sapremmo proprio dartela. L'album dei KlezRoym contiene brani di varia estrazione etnica, e contiene anche il brano intitolato "Scenì scenì" del sassofonista jazz Pasquale Laino, che sembra dar titolo all'album intero; ma ignoriamo che cosa significhi. Ci daremo da fare per scoprirlo; nel frattempo, saluti cari.
Solo due appunti linguistici. Anzitutto, è una mera leggenda metropolitana il fatto che De André si sia servito di una lingua genovese «arcaica» (o secentesca, come descritta in questa pagina; il genovese del XVIII era in realtà ben diverso): le difficoltà di comprensione da parte degli attuali parlanti si devono sia ad un fortissimo processo di italianizzazione venuto a verificarsi ormai vari decenni a questa parte, sia al fatto che è lo stesso De André ad adottare una pronuncia “artificiale” (in linguaggio specifico si dice che ha una pronuncia da alloglotto). In secondo luogo, che la “n faucale” sia un «fonema consonantico rarissimo» è un'affermazione un po' ridicola: esiste in una miriade di lingue, italiano compreso (si tratta semplicemente della dell'italiano “banco”, con la differenza che in genovese compare anche in posizione prevocalica).
Ad ogni modo, complimenti per il meraviglioso sito e, ciò che più conta, abbasso sempre tutte le guerre!
Gryhpus 4/10/2014 - 21:39
Carissimo Gryphus, è pur vero che si tratta dell'italiano "banco", ma tu stesso specifichi (giustamente) che in genovese si ha tale fonema in posizione prevocalica: e questa è una caratteristica, converrai non comune, del genovese e -se non erro- anche di diversi parlari piemontesi. Magari, certamente, sono stato un po' impreciso non specificando anch'io tale cosa, ma, suvvia, la mia affermazione non mi sembra poi così "ridicola" (tanto è vero che, nelle grafie tradizionale del genovese, si è sempre sentito il bisogno di notare tale fonema, ora con "nn" (altri avrebbero scritto "Jaminna"), ora con la "n" seguita dal trattino (Jamin-a). Sinceramente non mi vengono a mente altri idiomi dove esista tale caratteristica fonetica; ma se ne conosci altri, si vede che è una mia lacuna e le lacune son sempre felice di colmarle. Quanto al "genovese arcaico", ho riportato in questa pagina, senz'altro,... (continuer)
Questo è un commento di Manns alla versione di Palimpsesto eseguita da Inti Illimani e Quilapayun "a cappella", nell' agosto 2014:
Patricio Manns: (3 settimane fa) "La palabra Palimpsesto quiere decir: manuscrito antigua que conserva el texto borrado artificialmente al poner otro texto.
En la canción hay un texto escondido. Libertad de ser una mujer pasa a ser un llamado a La libertad, y Osuna, si lo separas es Os una, un llamado a la unidad del pueblo. que lucha contra la dictadura de Pinochet. Si la escuchas muy atentamente, descubrirás todo. Empezando por Huelga".
Esattamente quello che aveva scritto Riccardo nell'introduzione
Maria Cristina 4/10/2014 - 13:30
Da dire, senz'altro, che per scrivere quel che ho scritto mi ero basato su cose a suo tempo già dette da Patricio Manns a proposito di Palimpsesto; anche se, mi ero detto, qualcosa che si chiama "Palinsesto" altro non può essere che un palinsesto nel suo senso originale (non il palinsesto della TV, per intenderci). In questo, può darsi, mi avrà aiutato la mia antica formazione filologica. Resta il fatto che, comunque, questa cosa mi ha fatto parecchio piacere anche perché gettarmi in questa pagina (e in quella di El equipaje del destierro) è stata veramente una cosa al limite della follia. Davvero tante grazie a Maria Cristina per avere segnalato questa cosa.
Today, October 3, 2014, is the first anniversary of the massacre of Lampedusa and there have been other migrant massacres since then, almost every day. One year of good intentions, of Pope's visits, of “mare nostrum”, of “positions”, of “nevermores”, of new governments, of “appeals to Europe”, of Europes with no intention of responding to appeals, of patrol boats, of more or less “Northern” leagues, of human beings sinking to the bottom of the sea. On February 7 and 8, 2014, Andrea Buffa recorded this song in form of a lullaby; but the lullaby includes a long, terrible, suddenly waking recitative telling us about today's Italy through “social networks”: its Danieles, its Martinas, its racism, its stupidity, its inhumanity. It also tells us much about Facebook's policies, and a lot of other things as well, though not explicitly. After one year since Lampedusa massacre, its... (continuer)
Forse dipenderà dalle politiche internazionali “a strategia variabile”, ma il processo di pace avviato nei Paesi Baschi non sembra godere di molta visibilità. Molto meno di quella concessa negli anni novanta alle trattative tra governo inglese e Sinn Fein. Forse grazie al contributo (o alle forzature?) di Dublino e Washington, in breve tempo si giunse all'abbandono della lotta armata (Ira, Inla, gruppi paramilitari lealisti) e agli accordi di pace in Irlanda del Nord. Anche se risale ormai a due anni fa invio questa intervista (nella sostanza non è che la situazione sia cambiata di molto).
ciao, GS
1) Il 20 giugno 2012 il vostro movimento, SORTU, è stato riconosciuto come organizzazione legale dal tribunale Costituzionale. Qual'è la vostra valutazione su questo importante... (continuer)
Gianni Sartori 3/10/2014 - 17:56
Questa intervista invece risale all'anno scorso (ricordo che alla fine del 2013 anche Benat Zarrabeitia venne arrestato con un'altra quindicina di esponenti di HERRIRA)
Scusate. Aggiungo, perchè non me lo ricordavo proprio (ma Wikipedia aiuta...) che il titolo italiano era "I banditi del Re", e che la fonte era un romanzo - tanto per cambiare - di Alexandre Dumas père, che rivoluzionario nei fatti e nella vicenda personale, nei romanzi è pressoché sempre realista. Qui la storia si svolge qualche anno dopo la feroce repressione della Vandea, in epoca Direttorio, e mette in scena anche Napoleone Bonaparte. Il testo, quando dice "l'oro che noi rubiamo con onore" si riferisce proprio all'opera sopra citata: Les Compagnons de Jehu - nome di riferimento biblico ad un re che ne detronizza un altro, o a un profeta minore - derubano solo l'oro de la Republique, senza svaligiare altri viaggiatori delle diligenze che assaltano.
Saluti! Questa canzone mi piace moltissimo, ma ho notato che alcune lingue non sono stati nominati come dovrebbero. La lingua catalana è stato etichettata come l'italiano, ed il catalano la giu' è proprio la lingua parlata a Valencia. Si prega di correggere quest'errori. Grazie in anticipo.