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Die Herde

Die Herde
Die Herde

Kurt Tucholsky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 31.08.1922, Nr. 35, S. 232.
Ob im Sturm die Königsfahnen flattern,
(continuer)
envoyé par m 31/10/2014 - 22:05
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The Pressers

anonyme
The Pressers
Canzone risalente alle guerre napoleoniche (1803-1815… il “Boney” nella terza strofa è proprio Napoleone Bonaparte), nel testo ripreso e riadattato da Mary Brooksbank (1897-1978), operaia tessile, sindacalista e militante socialista originaria di Aberdeen, Scozia.
Incisa da artisti come Ray Fisher (album “Willie's Lady”, 1982) e gli Stravaig (album “Movin' On, 1994).
Testo trovato su Traditional Music




Ancora una per le già molte canzoni presenti sul sito a proposito del cosiddetto “Impressment”, la pratica di arruolamento forzato (spesso un sequestro violento) con cui la Royal Navy, tra la fine del 17° secolo ed il 1815 (definitiva capitolazione di Napoleone), si procurò le ciurme per le sue navi da guerra…
There is nocht in this wide world but sorrow and care
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 13:46
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By Memory Inspired

By Memory Inspired
A tributary role-call of many of the rebel heroes who died in the rebellion, anonymous, recorded by Frank Harte, music by Donal Lunny.

Poesia anonima raccolta da Padraic Colum (1881–1972) in Anthology of Irish Verse (1922)
By Memory inspired,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 31/10/2014 - 12:11
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Boolavogue

Boolavogue
1898

Il protagonista di questa canzone è John Murphy (1753-1798), parroco di Buaile Mhaodhóg (Boolavogue), un villaggio nella contea irlandese di Wexford.

Aveva 45 anni quando scoppiò la ribellione anti-inglese, e sulle prime lui invitò i fedeli della sua parrocchia a non imbracciare le armi e a cercare un’intesa con occupanti e lealisti. Ma dopo aver assistito alle vessazioni e alle angherie esercitate in particolare dalla Yeomanry, la milizia irlandese al soldo degli inglesi, anche lui dovette ricredersi. Il 26 maggio 1798 fu proprio padre Murphy a guidare la reazione contro un gruppo della milizia che aveva bruciato le abitazioni di presunti membri degli United Irishmen. Ci scapparono dei morti e padre Murphy, forse un po’ suo malgrado, si trovò proiettato nella Storia tragica di quel momento. La reazione feroce degli inglesi e dei collaborazionisti non si fece attendere, ma John Murphy... (continuer)
At Boolavogue as the sun was setting
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 31/10/2014 - 12:05
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Follow Me Up to Carlow

Follow Me Up to Carlow


English
Italiano

"Follow Me Up to Carlow" is an Irish folk song celebrating the defeat of an army of 3,000 English soldiers by Fiach Mac Aodh Ó Broin (anglicised Fiach McHugh O'Byrne) at the Battle of Glenmalure, during the Second Desmond Rebellion in 1580.

The air is reputed to have first been performed by the pipers of Fiach MacHugh in 1580.
The words were written by Patrick Joseph McCall (1861–1919) and appear in his Songs of Erinn (1899) under the title "Marching Song of Feagh MacHugh".

"Follow me up to Carlow" è un canto popolare dell'epopea ribellistica irlandese che celebra la sconfitta di un esercito di 3.000 soldati inglesi, guidato da Lord Grey de Wilton, da parte di Fiach McHugh O'Byrne nella battaglia di Glenmalure, avvenuta durante la seconda rivolta dei Desmond.

La vallata dove avvenne la battaglia ed in cui si svolgono i fatti narrati nella canzone è quella di Glenmalure,... (continuer)
Lift Mac Cahir Og your face,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 31/10/2014 - 11:41
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The Father's Song

The Father's Song
[1968]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco con Peggy Seeger intitolato “Hot Blast”, pubblicato nel 1978.
Interpretata anche da Dick Gaughan.

Una canzone scritta in occasione della nascita di uno dei tre figli che MacColl ebbe dalla Seeger.

Una bellissima lullaby che andrebbe cantata a tutti i bambini, molto dolcemente però, ché è un po’ dura… “Non c’è nessun uomo nero che ti porta via, non aver mai paura, non ci sono orchi o streghe cattive… Ci sono soltanto degli avidi figli di puttana che stanno aspettando di sfruttarti fino alla morte. Cresci forte, che presto sarai costretto a combattere ogni santo giorno contro un nemico che pensa di essere il padrone del mondo.”
That's another day gone by, son. Close your eyes
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 11:08
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Freeborn Man

Freeborn Man
[1964]
Parole e musica di Ewan MacColl
Scritta per “The Travelling People”, l’ultima serie delle “Radio Ballads” curate e trasmesse da MacColl sulla BBC.
Ripresa in seguito da diversi artisti, quali Noel Murphy, Nigel Denver, Dave Burland, Tony Capstick e Dick Gaughan.
La canzone compare in alcuni dischi di MacColl con Peggy Seeger, compresa la compilation “Freeborn Man” del 1983.
I'm a freeborn man of the travelling people
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 09:51
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El changuito cañero

El changuito cañero
[1964]
Letra y música: Palito Ortega
Testo e musica: Palito Ortega
Lyrics & Music: Palito Ortega






La cancion está basada en parte en la vida de Palito Ortega.
Questa canzone è in parte basata sulla vita di Palito Ortega.
This song is in part based upon Palito Ortega's life.

Ver notas / Vedi note / See notes

Curioso tipo, Ramón Bautista Ortega detto “Palito”. Nato nel 1942 a Lules da una famiglia poverissima (quella di cui parla in questa canzone), ha davvero lavorato duro fin da bambino e davvero nei campi a raccogliere canna da zucchero, sognando però sempre di diventare un cantante. Sembra fosse un fan di Elvis Presley. Nel '56 se ne andò a Buenos Aires, dove campava vendendo caffè nei parchi cittadini e per le strade; per farsi notare, mise su un chioschetto vicino all'angolo della strada dove si trovava Canal 7, la tv pubblica di Buenos Aires. Parecchi uomini di spettaclo... (continuer)
Por la mañana temprano
(continuer)
envoyé par BorikuaTainoGuerrero 31/10/2014 - 08:18

Vom kriegerischen Lehrer

Vom kriegerischen Lehrer
[1950]
Poesia di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler, nell’opera “Neue Kinderlieder”
Interpretata, per esempio, da Sonja Kehler ‎in “Sonja Kehler Singt Hanns Eisler”

Wilhelm Pieck (1876–1960), citato nella prima strofa, fondatore della lega Spartachista e dirigente comunista tedesco, fu il primo e unico presidente della Repubblica Democratica Tedesca, dal 1949 fino alla sua morte. La carica fu in seguito abolita.
Da war der Lehrer Huber
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 15:58

Lied der Starenschwärme

Lied der Starenschwärme
[1932]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque, e dichiaratamente, di un “lied”.

Il funesto presagio dell’imminente, inevitabile esilio, dell’annunciato quanto improvviso sradicamento. Il giorno dopo l’incendio del Reichstag, mentre le SA di Göring già rastrellavano gli oppositori per le strade, Brecht - insieme alla moglie, il figlio Stefan ed alcuni amici – senza nemmeno passare di casa, riempì una valigia e in fretta e furia abbandonò Berlino.
Wir sind aufgebrochen im Monat Oktober
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 14:01
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Im Gefängnis zu singen

Im Gefängnis zu singen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht (in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn), dalla piéce “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer” presentata al pubblico nel 1932 e tratta da un racconto del 1906 dello scrittore russo Maksim Gor'kij (1868-1936).
Musica di Hanns Eisler.

È la canzone che intona Pavel, figlio di Pelageja Vlasova (La Madre), rinchiuso in prigione perché rivoluzionario, prima di evadere e poi morire ucciso dalla polizia zarista. "Die Mutter" fu l'ultima opera di Brecht ad essere rappresentata in Germania prima dell'avvento del nazismo.
Sie haben Gesetzbücher und Verordnungen,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 11:02
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Ein Deutsches Lied

Ein Deutsches Lied
Ein Deutsches Lied

Nichts
1982
Deutsch sein,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2014 - 20:08
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Ballade von den Osseger Witwen

Ballade von den Osseger Witwen
[1934]
Versi di Bertolt Brecht, in “Svendborger Gedichte” (1937), la prima grande raccolta di poesie pubblicata in esilio.
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco, comunista, come Brecht esule dopo il 1933. Nel disco “Lieder. Battle Piece” (1942–1943, 1947), con Gunnar Brandt-Sigurdsson, tenore, e Johan Bossers, pianoforte.

Nella terza edizione di “Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962), la “Ballata delle vedove di Osseg” è annotata da Brecht come segue (in traduzione):

“120 vedove e 80 bambini di minatori periti nella miniera Nelson di Osseg vennero nell’aprile [o piuttosto novembre, stando all’ultima strofa, ndr] del 1934 a Praga e mossero verso il Parlamento per appoggiare le loro richieste.”

Osek (in tedesco Ossegg) è una città della Repubblica Ceca nel distretto di Teplice, nella regione di Ústí nad Labem, nella... (continuer)
Die Osseger Witwen im Witfrauenkleid
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 14:11
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Bertolt Brecht: Von Armen B. B.

Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
[1921?]
Versi di Bertolt Brecht, inclusi nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Libro delle devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
La versione inglese della poesia, nell’adattamento di Michael Hamburger, è stata messa in musica dal compositore Dmytro Morykit per il disco di poetry reading “From Dungeons to the Sky”, ideato e realizzato nel 1996 dallo scrittore e storico scozzese Angus Calder (1942-2008) su commissione di Amnesty International.

Propongo questa poesia di Brecht come Extra perché forse non può essere considerata una CCG tout court. Eppure l’inquietudine che pervade questi versi non è solo quella personale del poeta ma anche quella dei tempi bui e sanguinosi in cui aveva vissuta la sua giovinezza e in cui avrebbe vissuto la sua maturità, come uomo e come artista. Se poi questa poesia fosse davvero databile al 1921 (così come indicano la Leiser e Forini nel loro volume... (continuer)
Ich, Bertolt Brecht, bin aus den schwarzen Wäldern.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 10:11
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Voglia di gridare

Voglia di gridare
1994
Daniele Silvestri

1994, Daniele Silvestri pubblica la canzone “Voglia di gridare”, oggi una delle più conosciute del suo ormai cospicuo repertorio. Il senso è semplice quanto stimolante: lo slogan riduce, semplifica, massimalizza. Un condensato che denuncia ma non spiega, che va gridato e non detto, che deve colpire e non dialogare. Che, quindi, secondo Silvestri, è “fascista di natura”.
Vorrei che tu partissi con un tempo house
(continuer)
envoyé par Donquijote82 29/10/2014 - 09:15
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Deutsches Lied

Deutsches Lied
Deutsches Lied

Kurt Tucholsky – 1923
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 18.10.1923, Nr. 42, S. 381.
Musica di Hanns Eisler (1961), in "Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky".
Interpretata da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler” (1965)
Interpretata anche da Christoph Holzhöfer
Blasse Kinder auf dem Hof
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/10/2014 - 22:58
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The White Slave

The White Slave
[1912]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolarissima "Meet Me Tonight In Dreamland" di Beth Slater Whitson e Leo Friedman (1909).
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).

Non sembra che sia passato più di un secolo da che Joe Hill scrisse questa canzone…
Come allora, anche oggi continua a farsi mercato della carne di donne di pelle bianca e nera sui marciapiedi delle nostre metropoli…

Mi sono ricordato le parole di un funzionario di polizia romeno che collaborava con Don Oreste Benzi (1925-2007) contro la tratta delle donne dai paesi dell’est Europa… Era il 2007 e l’opinione pubblica era scossa dall’assassinio di Giovanna Reggiani, violentata e uccisa da un giovane romeno. Proprio in quell’occasione un poliziotto disse a Benzi: “[…] I lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia... (continuer)
One little girl, fair as a pearl,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 16:03

The Rebel's Toast (Liberty Forever)

The Rebel's Toast (Liberty Forever)
[1914?]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill, pubblicati nell’edizione del 1914 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW). La musica non è nota.

Mi sembra evidente che questa celebrazione del “buon vecchio zoccolo di legno”, il sabot, non sia altro che l’invito a considerare come forma di lotta contro potenti ed affamatori, quando necessaria, il “buon vecchio sabotaggio”.
Prima ancora del gatto nero incazzato, disegnato da Ralph Chaplin per l’IWW, uno dei simboli dell’anarcosindacalismo era infatti lo zoccolo di legno, il sabot, che – chissà un po’ come – durante le proteste finiva frequentemente negli ingranaggi dei telai…
If Freedom's road seems rough and hard,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 15:31

14 luj. Complènta për la sità 'd Turin

14 luj. Complènta për la sità 'd Turin
[1943]
Versi del poeta torinese Nino Costa (1886-1945)

Non credo che questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “complainte”, un poema che nasce di per sé come cantabile. Non ho perciò nessuna remora a proporla come CCG a tutti gli effetti.

Testo trovato su “Torino sotto le bombe, nei rapporti inediti dell’aviazione alleata”, di Pier Luigi Bassignana, Edizioni del Capricorno, Torino 2012. Originariamente nella raccolta intitolata “Tempesta”, pubblicata dalla storica casa editrice torinese Viglongo nel 1946, un anno dopo la morte del poeta.

“I temi della guerra e della vita sotto le bombe hanno trovato in Nino Costa un cantore attento e partecipe. Così, ad esempio, nella poesia An cròta (In cantina) sono descritte le ansie ma anche il coraggio dei torinesi che, chiusi nei rifugi, attendono la fine del bombardamento e la sirena del cessato allarme. Nel sonetto... (continuer)
Pioroma, 'nt l'ora neira dël destin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 10:52
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Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)

Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)
[1930/1974]
Versi ispirati al dramma “didattico” di Bertolt Brecht intitolato “Die Ausnahme und die Regel” (“L'eccezione e la regola”) nell’adattamento di Luiz Francisco Rebello (1924-2011), avvocato, drammaturgo, critico e storico del teatro e saggista portoghese.
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Coro dos Tribunais”

11 aprile 2003, Nassiriya, Iraq centrale. È l’alba. Al check-point i liberatori garantiscono l’ordine di ciò che resta. Dopo ricostruiranno. Si avvicina un minibus: undici persone a bordo, anche due bambini sul sedile anteriore, a dimostrare intenzioni pacifiche. Il conducente non capisce che deve fermarsi, forse è terrorizzato dalle armi dei marines. «Ad alta velocità», dirà poi l’ufficiale che comanda il posto di blocco, il minibus «si è infilato nel tratto a zig zag delimitato da ostacoli». Non abbastanza velocemente, però, da evitare la punizione immediata.... (continuer)
Eu marchava de dia e de noite
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 16:15
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Flieder

Flieder
[1919]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, in “Worte in Versen” (IV sezione), raccolta di poesie scritte tra il 1916 ed il 1930.
Più volti messi in musica da importanti compositori, quali Hanns Eisler, Ernst Křenek e Krzysztof Penderecki.

La Grande Guerra era finita. Nessuno poteva crederci. Nessuno poteva credere che la lunga, orribile notte avrebbe potuto lasciare ancora una volta spazio alla primavera, che tutti ormai pensavano rubata per sempre…

Ma Karl Kraus sapeva che il suo era solo un entusiasmo momentaneo: nel suo capolavoro, la tragedia “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), già anticipava il nuovo orrore che sarebbe giunto di lì a non molto. Lo intuì in tutta la sua chiarezza e, per sua fortuna, il poeta morì poco prima che si inverasse.
Nun weiß ich doch, 's ist Frühling wieder.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:03
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Casey Jones, the Union Scab

Casey Jones, the Union Scab
[1912]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia de “The Ballad of Casey Jones” di Eddie Newton (su testo di Wallace Saunders e T. Lawrence Seibert, 1900)
Testo trovato su Folk Archive
Interpretata da Earl Robinson, Pete Seeger ed Utah Phillips, tra gli altri.

In questa canzone l’agitatore Joe Hill osa parodiare ferocemente la canzone dedicata ad uno degli eroi statunitensi per eccellenza, il macchinista ferroviere Casey Jones che nell’aprile del 1900, dopo aver lanciato la sua locomotiva alla massima velocità per arrivare a destinazione all’ora prevista, avvedutosi dell’inevitabile scontro con un altro locomotore in sosta sullo stesso binario, anziché fare lo “Schettino” si adoperò a cercare di frenare la macchina e ridurre gli effetti dell’impatto. Sacrificò sé stesso ma salvò la vita dei passeggeri.

Per Joe Hill, Casey Jones non è affatto un eroe. In fondo è proprio lui ad aver lanciato il... (continuer)
The Workers on the S. P. line to strike sent out a call;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 11:49
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
[1915-22]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, dalla tragedia intitolata “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), scritta in reazione all’ecatombe della Grande Guerra.
Musica composta da Hanns Eisler nel 1928 (“Zwei Männerchöre Op. 35”, l’altro brano è Kohlen für Mike di Bertolt Brecht), poi nella “Chöre” pubblicata nella DDR nel 1976.


Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore.... (continuer)
[Bei der vordersten Linie in den Karpathen. Es ist alles ruhig. In den Schützengräben stehende Leichname, Mann neben Mann, das Gewehr im Anschlag.]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 10:46
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Linea 30

Linea 30
[2014]
Scritta da Alberto "Bebo" Guidetti
Written by Alberto "Bebo" Guidetti
Album: L'Italia peggiore

"Il gruppo bolognese ha raccontanto nell'ultimo album quel fatto. Quella bomba, quell'eccidio. Raccontano la strage alla stazione di Bologna a chi non c’era o non l’ha vissuta e così evidenziano: 'Il ricordo della memoria è una cosa che abbiamo introdotto da questo lavoro, ma che precedentemente abbiamo sempre fatto dal vivo, cioè il raccontare quegli avvenimenti che non abbiamo nemmeno vissuto sulla nostra pelle, perche io che sono il più anziano della band sono dell’84. Però sappiamo bene l’importanza che ha il ricordare, raccontando come sono andate le cose ed in questo caso lo facciamo non riportando l’avvenimento di per se, ma riviverlo dal punto di vista del papà di Bebo, autore del pezzo. Di questo ne siamo molto orgogliosi perché attraverso la narrativa siamo riusciti a riportare... (continuer)
Il turno chiamato corta e quello più estremo della cortissima sono due turni molto adatti a chi, come il babbo, preferisce alzarsi presto, lavorare e staccare presto.
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 03:16
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La stazione di Bologna

La stazione di Bologna
[2012]
Lorenzo Scuda - Davide Calabrese
Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Tromba: Matteo Costanzi
Trombone: Giordano Bruno Tedeschi
Sax Alto: Stefano Melloni
Sax Tenore: Alessio Alberghini
Violini: Tania Righi e Anna Lodi Rizzini
Pianoforte: Simone Manfredini
Chitarra: Lorenzo Scuda
Contrabbasso: Camilla Missio
Batteria: Sebastian Mannuzza

"Cinque anacronistici viaggiatori alle prese con i trasporti del ventunesimo secolo", recita la presentazione di questa canzoncina apparentemente leggerissima e démodée. Tre simpatici giovani e due ragazze, tutti vestiti da inizio '900, cantano quella che sembra un'arietta dell'epoca, ma che parla con intenti garbatamente satirici della grande stazione attuale coi suoi personaggi, i suoi viaggiatori d'ogni giorno, i gabinetti a pagamento, il giovanotto cannato che chiede soldi al pari,... (continuer)
Che bella la stazione di Bologna,
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 02:35
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Dura Lex

Dura Lex
Album: "Prohibition" (2009)
Interdit d'entrer
(continuer)
26/10/2014 - 18:50
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Patriarcat

Patriarcat
Brigitte Fontaine et Areski Belkacem.
Album: Vous et nous (1977)

Le titre Patriarcat, où se confondent boîte à rythmes, mini-Moog, bandonéon et guitare électrique est à cet égard l'une des plus étonnantes chansons enregistrées par Brigitte Fontaine, qui slame ici avant l'heure un texte où elle appelle les hommes à abandonner la violence et la raison pour s'abandonner aux sensations et aux sentiments.
Wikipedia
En direct de l’arbre de transmission. L’organisation du contrôle est une performance de haut niveau, score trois à zéro. Ulysse a gagné, battant Zorro et King Size est vainqueur à droite de votre écran.
(continuer)
25/10/2014 - 23:30
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Après la guerre

Après la guerre
(1974)
Album: "L'Incendie" (Brigitte Fontaine et Areski Belkacem)

Après la guerre dessine un monde parfait, annonçant Le Repas des dromadaires sur Vous et nous.
Les blés sont en fleurs.
(continuer)
25/10/2014 - 23:16
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Fox News Is My Muse

Fox News Is My Muse
(2012)

Ironicamene dedicata a Hank Williams Jr., il figlio del famoso cantante country (e cantante a sua volta) famoso per essere un fervente repubblicano e difensore dei valori tradizionali contro quell'estremista di Obama...
I thought I’d gone to the well, boys, one too many times
(continuer)
25/10/2014 - 22:15
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This Land Is Not Your Land

This Land Is Not Your Land
(2012)

Omaggio dichiarato a Woody Guthrie di This Land Is Your Land e al Phil Ochs di Here's To The State Of Mississippi, un appello ai fondamentalisti cristiani, razzisti di separarsi dal resto degli Stati Uniti...

Here’s to the land you’ve torn out the heart of,
(insert name of individual or state) find yourself another country to be part of
– Phil Ochs
This land is our land, this land is not your land
(continuer)
25/10/2014 - 22:00
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The West is Dead

The West is Dead
(2012)

Album: "This Land Is Not Your Land"

Tratta da una poesia di Ralph Chaplin, attivista e sindacalista statunitense, in "Bars and Shadows -- The Prison Poems of Ralph Chaplin" (1926)

Musica di Theo Hakola
Les soleils dorés de vos pères menaient
(continuer)
25/10/2014 - 20:12

Non fa mai notte in questo giorno al neon

Antiwar Songs Blog
Non fa mai notte in questo giorno al neon
Horizon è una canzone dei Détroit, il nuovo gruppo di Bertrand Cantat, l’ex cantante dei Noir Désir, tornato in libertà dopo gli anni di detenzione in seguito all’assassinio della sua compagna Marie Trintignant. Una canzone sulla galera scritta da chi l’ha vissuta in prima persona. L’inserimento di una canzone del genere nel nostro sito è […]
Antiwar Songs Staff 2014-10-24 21:54:00

Kohlen für Mike

Kohlen für Mike
[1926]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Musica di Hanns Eisler (Zwei Männerchöre Op. 35), nel disco intitolato “Chöre” del 1976

Interpretata da Ernst Busch, nel disco intitolato “An Die Nachgeborenen” del 1978, e dal Cuarteto Cedrón, nel disco “Cuarteto Cedrón chante Bertolt Brecht” del 1985.

Brecht scrisse questa canzone dopo aver letto “Poor White” (1920), un racconto dello scrittore americano Sherwood Anderson (1876-1941). Al capitolo 12° del quarto libro è descritto il personaggio della vedova di un ferroviere morto in un incidente sul lavoro. Ridotta quasi in miseria dalla morte del marito (all’epoca mica esistevano pensioni e reversibilità, il primo sistema pensionistico fu introdotto negli USA da Roosevelt nel 1935), la signora McCoy di Bidwell, Ohio, riusciva a scaldarsi grazie ai pezzi... (continuer)
Ich habe gehört, daß in Ohio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/10/2014 - 10:54

Married to a Soldier

Married to a Soldier
(J Clare/G Tyrall)

In questa lenta e malinconica ballata il protagonista, anzi -LA- protagonista è la ragazza più bella e desiderata di tutto il villaggio, che per ragioni non precisate, forse per amore o forse attratta dal "bel cappello con la piuma alzata", abbandona la sua casa ed il suo giardino per un destino altrettanto imperscrutabile quanto la sua decisione di sposarsi.

dall'album "High rock and low glen" del 1985
The pride of all the village,
(continuer)
envoyé par Gianfranco 23/10/2014 - 22:45
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Burn the Flag

Burn the Flag
Parole e musica di Théo Hakola
Album: "What Fresh Hell Is This?" (1991)

Julie Christensen - other voice
Burn the flag for your mother, hot dogs and milk shakes
(continuer)
23/10/2014 - 20:19
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Din din delirio

Din din delirio
Album: Da consumarsi entro la fine (2010)
din din delirio
(continuer)
envoyé par giannuzzo 23/10/2014 - 16:41
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Brown Baby

Brown Baby
[1961]
Scritta da Oscar Brown, Jr.
Nel disco “Nina at the Village Gate”, registrato dal vivo a New York nell’aprile del 1961 e pubblicato l’anno seguente.

Una canzone dal movimento per i diritti civili, all’epoca dei Freedom Riders.
Brown baby brown baby
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2014 - 15:56
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Libertação

Libertação
[1954]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), poeta, romanziere, saggista, autore teatrale e cinematografico, critico letterario, direttore di importanti giornali e ministro della cultura tra il 1976 ed il 1979.
Musica di Santos Moreira, compositore e violista portoghese.

Canzone che Amália Rodrigues interpretò dal vivo nel 1955. Censuratissima dal regime salazarista, fu pubblicata in Francia nel 1956 (nel disco “Album n° 2: Fado Et Flamenco”) e in Portogallo solo dopo la Rivoluzione del 1974 (“Amália Rodrigues ‎no Café Luso, 1955”).
Si dice che Amália Rodrigues sia stata connivente con il regime: canzoni come questa e come Abandono (Fado Peniche) parrebbero non confermare a pieno quell’opinione. E si tenga pure conto che la celebre cantante nel suo disco intitolato “Com que voz” del 1970 interpretò Trova do vento que passa, la poesia di Manuel Alegre messa in musica da Adriano Correia de Oliveira, due artisti non certo amati dalla dittatura.
Fui à praia, e vi nos limos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2014 - 15:17
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Abandono (Fado Peniche)

Abandono (Fado Peniche)
[1962]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), poeta, romanziere, saggista, autore teatrale e cinematografico, critico letterario, direttore di importanti giornali e ministro della cultura tra il 1976 ed il 1979.
Musica di Alain Oulman (1928-1990), compositore franco-portoghese

Singolo tratto da un LP del 1962 intitolato con il solo nome dell’artista ma meglio noto come “álbum do Busto”, per via dell’immagine in copertina, una scultura che ritrae il volto della stessa Amália Rodrigues.

La Praça-forte de Peniche è una fortezza cinquecentesca che sorge, su una scogliera a picco sull’oceano, nel distretto di Leiria, Portogallo. Già negli ultimi anni dell’800, esaurita la funzione difensiva, la piazzaforte di Peniche fu convertita in prigione. Durante la prima guerra mondiale vi furono rinchiusi soldati tedeschi ed austriaci prigionieri. Con l’avvento della dittatura di Salazar,... (continuer)
Por teu livre pensamento
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2014 - 14:19
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Horizon

Horizon
(2013)
Album: "Horizons"

L'inserimento di questa canzone è destinato sicuramente a fare discutere. Perché proviene dalla penna e dalla voce di Bertrand Cantat, l'ex cantante dei Noir Désir. Scontati cinque anni di galera in seguito all'omicidio di Marie Trintignant e dopo una breve reunion con il suo vecchio gruppo per la pubblicazione di Gagnants / Perdants, Cantat ha formato con il vecchio amico Pascal Humbert un nuovo progetto, Détroit (il nome del gruppo non ha niente a che vedere con la Motor City ma significa "stretto" in francese).

In un sito dove appare un percorso intitolato "Violenza sulle donne: come e peggio della guerra" è giusto dare spazio alla voce a un artista che è anche - indubbiamente - un bastardo violento, un assassino, un pazzo?

Forse no. Però nel sito abbiamo anche un percorso chiamato Dalle galere del mondo che raccoglie moltissime canzoni che si oppongono... (continuer)
Combien de temps déjà
(continuer)
envoyé par CCG Staff 22/10/2014 - 23:14

La Berloque

La Berloque
LA BERLOQUE
Scène de guerre – Rêve de Peur

Chanson française – LA BERLOQUE – Marco Valdo M.I. – 2014



La Berloque…

La breloque !

Non, la berloque, comme je te le dis.

Sûr ?

Sûr et certain, que je suis. Je te l'accorde : berloque et breloque sont deux mots très proches et aisément confondus. Il n'empêche que c'est bien de berloque qu'il est question. Et de plus, il faut l'entendre aux sens propre et figuré.

Moi, je veux bien, dit Lucien l'âne un peu éberlué, mais je ne sais rien ni de l'un, ni de l'autre.

Alors, je t'explique. Berloque n'est pas un mot d'usage courant… Au point que les dictionnaires les plus usités n'en disent mot. Cependant, quand on cherche, on trouve. Ainsi, berloque est attesté par Littré, ce qui – en soi – est une référence et aussi, par le dictionnaire de l'Académie française, référence redoutable, s'il en est.

Ça ne me dit toujours pas de quoi il s'agit,... (continuer)
Avec le soir, les cris redoublent,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/10/2014 - 19:29
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Brigante se more

Brigante se more
BRIGANTI E PARTIGIANI
Banda POPolare dell'Emilia Rossa

da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).



Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Paolo Brini 22/10/2014 - 08:48
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Sgt. McKenzie

Joseph Klina McKenzie
Lay me doon in the caul, caul groon
(continuer)
envoyé par John Doe 21/10/2014 - 22:39
Parcours: Héros
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L'estaca

L'estaca
Riarrangiamento dei Lou Quinse gruppo italiano di Blackened Folk Metal

21/10/2014 - 21:52
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A Soldier's Song

A Soldier's Song
LA CANZONE DI UN SOLDATO
(continuer)
envoyé par Anonimo 21/10/2014 - 17:55

Sull’aspro monte

anonyme
Poiché raccolsi dal vice sindaco di Campli (TE) due strofe di un canto dopo la caduta della Fortezza di Civitella posso ritenere che il canto da Voi riportato possa avere la stessa melodia di quella da me registrata.
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Filippo Buongrazio 21/10/2014 - 13:24
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Sergeant Waurich

Sergeant Waurich
Chanson allemande - Sergeant Waurich – Erich Kästner – 1930
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht"   von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.

Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.

Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continuer)
SERGENT BRAILLARD
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/10/2014 - 22:35
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Il giorno che la Terra smise di girare

Il giorno che la Terra smise di girare
perché mettere questa traduzione al futuro, mi sembra che il testo originale é al passato. Sarebbe stato meglio indicarlo nella presentazione.
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Jacques Becker 20/10/2014 - 19:40
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La Pernette

anonyme
La Pernette
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini

"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
NON PIANGERE, GIANNETTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 18:02
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Complainte de Mandrin

anonyme
Complainte de Mandrin
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"

"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continuer)
LAMENTO DI MANDRINO
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 04:03
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Elle n'est pas morte!

Elle n'est pas morte!
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Canzone della Comune di Parigi 1871
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
(Parole di E. Pottier)
Canzone scritta nel 1886 in ricordo della Comune di Parigi 1871"

"La Comune di Parigi del 1871 fu certo uno dei momenti-chiave nella storia del movimento operaio e democratico. Il suo ricordo non si estinse con la terribile repressione del governo di Thiers, anzi restò intatto nella coscienza popolare. Tra le numerose canzoni che si ispirano alla Comune, questa, composta da Pottier nel 1886, è forse la più nota. La versione italiana di Chierici ne mette in risalto tutta la carica aggressiva e rabbiosa, attribuendole al tempo stesso una cadenza un po' sbracata da cantastorie, sorretta da un accompagnamento musicale che sa di osteria e di piazza di paese."

LA COMUNE NON È MORTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 03:29
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Toz jorz dras de soie tristrons

Toz jorz dras de soie tristrons
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Da Chrétien de Troyes - XII sec.
Musica di Daisy Lumini - Testo italiano di Beppe Chierici

Il testo originale è in "Yvain ou le chevalier au lion" di Chrétien de Troyes, il fondatore del romanzo francese. E' l'epoca delle Crociate e del feudalesimo; ma accanto alle tradizionali forme di sfruttamento economico, quelle legate alla struttura agricola della società, nascono i primi nuclei dell'industria. Nella Champagne e nell'Artois gli operai sono sottoposti a un ben duro regime nelle officine dove si tesse la seta. Il lamento delle tessitrici è un testo assai insolito nell'opera di Chrétien de Troyes, che solo qui sembra accorgersi dell'esistenza della miseria; ma descrive con tale dolorosa forza espressiva la situazione dello sfruttamento, che sembra che l'autore riconosca davvero l'esistenza di due classi.
La versione italiana di Chierici... (continuer)
LE TESSITRICI DI SETA
(continuer)
envoyé par gianfranco 19/10/2014 - 21:19
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It Ain't Me Babe

It Ain't Me Babe
Francamente io non sarei così sicuro della validità di questa interpretazione della canzone...
Paolo 19/10/2014 - 15:09
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Uffà! Uffà!

Uffà! Uffà!
Versione della Famiglia Rossi

19/10/2014 - 13:01
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Sans Papiers (Iniziali S.P.)

Sans Papiers (Iniziali S.P.)
Hanno cantato questa canzone col gruppo Amoul Solo, in francese.
Lucas 19/10/2014 - 09:19
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Todo cambia

Todo cambia
TUTTO CAMBIA
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 18/10/2014 - 17:21
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
Chanson allemande – Unser Marsch ist eine gute Sache – Dieter Süverkrüp – 1964

[1964]
Paroles et musique : Hannes Stütz
Arrangement musical : Dieter Süverkrüp
Interprétation : Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp et Hannes Stütz.

Imagine, Lucien l'âne mon ami, que cette chanson date de cinquante ans, d'un demi-siècle…

Oui, j'imagine fort bien. Mais je connais bien d'autres chansons qui datent depuis bien plus longtemps encore ; certaines depuis des centaines d'années et plus. Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, je me demande ce que tu as derrière la tête en évoquant ce demi-siècle…

Plusieurs choses, en effet. Particulièrement, quoi que tu en dises, la durée écoulée. Certes, cinquante ans pour une chanson, ce n'est rien ou peu de choses, mais à l'échelle d'une vie d'homme, c'est beaucoup. Et cette chanson est une chanson de marche civile avec une forte charge politique pacifiste... (continuer)
NOTRE MARCHE EST UNE BONNE CHOSE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/10/2014 - 22:32




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