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Ein Deutsches Lied

Ein Deutsches Lied
Ein Deutsches Lied

Nichts
1982
Deutsch sein,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2014 - 20:08
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Ballade von den Osseger Witwen

Ballade von den Osseger Witwen
[1934]
Versi di Bertolt Brecht, in “Svendborger Gedichte” (1937), la prima grande raccolta di poesie pubblicata in esilio.
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco, comunista, come Brecht esule dopo il 1933. Nel disco “Lieder. Battle Piece” (1942–1943, 1947), con Gunnar Brandt-Sigurdsson, tenore, e Johan Bossers, pianoforte.

Nella terza edizione di “Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962), la “Ballata delle vedove di Osseg” è annotata da Brecht come segue (in traduzione):

“120 vedove e 80 bambini di minatori periti nella miniera Nelson di Osseg vennero nell’aprile [o piuttosto novembre, stando all’ultima strofa, ndr] del 1934 a Praga e mossero verso il Parlamento per appoggiare le loro richieste.”

Osek (in tedesco Ossegg) è una città della Repubblica Ceca nel distretto di Teplice, nella regione di Ústí nad Labem, nella... (continuer)
Die Osseger Witwen im Witfrauenkleid
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 14:11
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Bertolt Brecht: Von Armen B. B.

Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
[1921?]
Versi di Bertolt Brecht, inclusi nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Libro delle devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
La versione inglese della poesia, nell’adattamento di Michael Hamburger, è stata messa in musica dal compositore Dmytro Morykit per il disco di poetry reading “From Dungeons to the Sky”, ideato e realizzato nel 1996 dallo scrittore e storico scozzese Angus Calder (1942-2008) su commissione di Amnesty International.

Propongo questa poesia di Brecht come Extra perché forse non può essere considerata una CCG tout court. Eppure l’inquietudine che pervade questi versi non è solo quella personale del poeta ma anche quella dei tempi bui e sanguinosi in cui aveva vissuta la sua giovinezza e in cui avrebbe vissuto la sua maturità, come uomo e come artista. Se poi questa poesia fosse davvero databile al 1921 (così come indicano la Leiser e Forini nel loro volume... (continuer)
Ich, Bertolt Brecht, bin aus den schwarzen Wäldern.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 10:11
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Voglia di gridare

Voglia di gridare
1994
Daniele Silvestri

1994, Daniele Silvestri pubblica la canzone “Voglia di gridare”, oggi una delle più conosciute del suo ormai cospicuo repertorio. Il senso è semplice quanto stimolante: lo slogan riduce, semplifica, massimalizza. Un condensato che denuncia ma non spiega, che va gridato e non detto, che deve colpire e non dialogare. Che, quindi, secondo Silvestri, è “fascista di natura”.
Vorrei che tu partissi con un tempo house
(continuer)
envoyé par Donquijote82 29/10/2014 - 09:15
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Deutsches Lied

Deutsches Lied
Deutsches Lied

Kurt Tucholsky – 1923
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 18.10.1923, Nr. 42, S. 381.
Musica di Hanns Eisler (1961), in "Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky".
Interpretata da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler” (1965)
Interpretata anche da Christoph Holzhöfer
Blasse Kinder auf dem Hof
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/10/2014 - 22:58
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The White Slave

The White Slave
[1912]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolarissima "Meet Me Tonight In Dreamland" di Beth Slater Whitson e Leo Friedman (1909).
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).

Non sembra che sia passato più di un secolo da che Joe Hill scrisse questa canzone…
Come allora, anche oggi continua a farsi mercato della carne di donne di pelle bianca e nera sui marciapiedi delle nostre metropoli…

Mi sono ricordato le parole di un funzionario di polizia romeno che collaborava con Don Oreste Benzi (1925-2007) contro la tratta delle donne dai paesi dell’est Europa… Era il 2007 e l’opinione pubblica era scossa dall’assassinio di Giovanna Reggiani, violentata e uccisa da un giovane romeno. Proprio in quell’occasione un poliziotto disse a Benzi: “[…] I lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia... (continuer)
One little girl, fair as a pearl,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 16:03

The Rebel's Toast (Liberty Forever)

The Rebel's Toast (Liberty Forever)
[1914?]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill, pubblicati nell’edizione del 1914 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW). La musica non è nota.

Mi sembra evidente che questa celebrazione del “buon vecchio zoccolo di legno”, il sabot, non sia altro che l’invito a considerare come forma di lotta contro potenti ed affamatori, quando necessaria, il “buon vecchio sabotaggio”.
Prima ancora del gatto nero incazzato, disegnato da Ralph Chaplin per l’IWW, uno dei simboli dell’anarcosindacalismo era infatti lo zoccolo di legno, il sabot, che – chissà un po’ come – durante le proteste finiva frequentemente negli ingranaggi dei telai…
If Freedom's road seems rough and hard,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 15:31

14 luj. Complènta për la sità 'd Turin

14 luj. Complènta për la sità 'd Turin
[1943]
Versi del poeta torinese Nino Costa (1886-1945)

Non credo che questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “complainte”, un poema che nasce di per sé come cantabile. Non ho perciò nessuna remora a proporla come CCG a tutti gli effetti.

Testo trovato su “Torino sotto le bombe, nei rapporti inediti dell’aviazione alleata”, di Pier Luigi Bassignana, Edizioni del Capricorno, Torino 2012. Originariamente nella raccolta intitolata “Tempesta”, pubblicata dalla storica casa editrice torinese Viglongo nel 1946, un anno dopo la morte del poeta.

“I temi della guerra e della vita sotto le bombe hanno trovato in Nino Costa un cantore attento e partecipe. Così, ad esempio, nella poesia An cròta (In cantina) sono descritte le ansie ma anche il coraggio dei torinesi che, chiusi nei rifugi, attendono la fine del bombardamento e la sirena del cessato allarme. Nel sonetto... (continuer)
Pioroma, 'nt l'ora neira dël destin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/10/2014 - 10:52
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Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)

Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)
[1930/1974]
Versi ispirati al dramma “didattico” di Bertolt Brecht intitolato “Die Ausnahme und die Regel” (“L'eccezione e la regola”) nell’adattamento di Luiz Francisco Rebello (1924-2011), avvocato, drammaturgo, critico e storico del teatro e saggista portoghese.
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Coro dos Tribunais”

11 aprile 2003, Nassiriya, Iraq centrale. È l’alba. Al check-point i liberatori garantiscono l’ordine di ciò che resta. Dopo ricostruiranno. Si avvicina un minibus: undici persone a bordo, anche due bambini sul sedile anteriore, a dimostrare intenzioni pacifiche. Il conducente non capisce che deve fermarsi, forse è terrorizzato dalle armi dei marines. «Ad alta velocità», dirà poi l’ufficiale che comanda il posto di blocco, il minibus «si è infilato nel tratto a zig zag delimitato da ostacoli». Non abbastanza velocemente, però, da evitare la punizione immediata.... (continuer)
Eu marchava de dia e de noite
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 16:15
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Flieder

Flieder
[1919]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, in “Worte in Versen” (IV sezione), raccolta di poesie scritte tra il 1916 ed il 1930.
Più volti messi in musica da importanti compositori, quali Hanns Eisler, Ernst Křenek e Krzysztof Penderecki.

La Grande Guerra era finita. Nessuno poteva crederci. Nessuno poteva credere che la lunga, orribile notte avrebbe potuto lasciare ancora una volta spazio alla primavera, che tutti ormai pensavano rubata per sempre…

Ma Karl Kraus sapeva che il suo era solo un entusiasmo momentaneo: nel suo capolavoro, la tragedia “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), già anticipava il nuovo orrore che sarebbe giunto di lì a non molto. Lo intuì in tutta la sua chiarezza e, per sua fortuna, il poeta morì poco prima che si inverasse.
Nun weiß ich doch, 's ist Frühling wieder.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 14:03
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Casey Jones, the Union Scab

Casey Jones, the Union Scab
[1912]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia de “The Ballad of Casey Jones” di Eddie Newton (su testo di Wallace Saunders e T. Lawrence Seibert, 1900)
Testo trovato su Folk Archive
Interpretata da Earl Robinson, Pete Seeger ed Utah Phillips, tra gli altri.

In questa canzone l’agitatore Joe Hill osa parodiare ferocemente la canzone dedicata ad uno degli eroi statunitensi per eccellenza, il macchinista ferroviere Casey Jones che nell’aprile del 1900, dopo aver lanciato la sua locomotiva alla massima velocità per arrivare a destinazione all’ora prevista, avvedutosi dell’inevitabile scontro con un altro locomotore in sosta sullo stesso binario, anziché fare lo “Schettino” si adoperò a cercare di frenare la macchina e ridurre gli effetti dell’impatto. Sacrificò sé stesso ma salvò la vita dei passeggeri.

Per Joe Hill, Casey Jones non è affatto un eroe. In fondo è proprio lui ad aver lanciato il... (continuer)
The Workers on the S. P. line to strike sent out a call;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 11:49
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Die erfrorenen Soldaten

Die erfrorenen Soldaten
[1915-22]
Versi di Karl Kraus (1874-1936), austriaco, scrittore, giornalista, autore satirico, saggista, aforista e poeta, dalla tragedia intitolata “Die letzten Tage der Menschheit” (“Gli ultimi giorni dell’umanità”), scritta in reazione all’ecatombe della Grande Guerra.
Musica composta da Hanns Eisler nel 1928 (“Zwei Männerchöre Op. 35”, l’altro brano è Kohlen für Mike di Bertolt Brecht), poi nella “Chöre” pubblicata nella DDR nel 1976.


Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla – quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale – racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore.... (continuer)
[Bei der vordersten Linie in den Karpathen. Es ist alles ruhig. In den Schützengräben stehende Leichname, Mann neben Mann, das Gewehr im Anschlag.]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2014 - 10:46
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Linea 30

Linea 30
[2014]
Scritta da Alberto "Bebo" Guidetti
Written by Alberto "Bebo" Guidetti
Album: L'Italia peggiore

"Il gruppo bolognese ha raccontanto nell'ultimo album quel fatto. Quella bomba, quell'eccidio. Raccontano la strage alla stazione di Bologna a chi non c’era o non l’ha vissuta e così evidenziano: 'Il ricordo della memoria è una cosa che abbiamo introdotto da questo lavoro, ma che precedentemente abbiamo sempre fatto dal vivo, cioè il raccontare quegli avvenimenti che non abbiamo nemmeno vissuto sulla nostra pelle, perche io che sono il più anziano della band sono dell’84. Però sappiamo bene l’importanza che ha il ricordare, raccontando come sono andate le cose ed in questo caso lo facciamo non riportando l’avvenimento di per se, ma riviverlo dal punto di vista del papà di Bebo, autore del pezzo. Di questo ne siamo molto orgogliosi perché attraverso la narrativa siamo riusciti a riportare... (continuer)
Il turno chiamato corta e quello più estremo della cortissima sono due turni molto adatti a chi, come il babbo, preferisce alzarsi presto, lavorare e staccare presto.
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 03:16
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La stazione di Bologna

La stazione di Bologna
[2012]
Lorenzo Scuda - Davide Calabrese
Con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Tromba: Matteo Costanzi
Trombone: Giordano Bruno Tedeschi
Sax Alto: Stefano Melloni
Sax Tenore: Alessio Alberghini
Violini: Tania Righi e Anna Lodi Rizzini
Pianoforte: Simone Manfredini
Chitarra: Lorenzo Scuda
Contrabbasso: Camilla Missio
Batteria: Sebastian Mannuzza

"Cinque anacronistici viaggiatori alle prese con i trasporti del ventunesimo secolo", recita la presentazione di questa canzoncina apparentemente leggerissima e démodée. Tre simpatici giovani e due ragazze, tutti vestiti da inizio '900, cantano quella che sembra un'arietta dell'epoca, ma che parla con intenti garbatamente satirici della grande stazione attuale coi suoi personaggi, i suoi viaggiatori d'ogni giorno, i gabinetti a pagamento, il giovanotto cannato che chiede soldi al pari,... (continuer)
Che bella la stazione di Bologna,
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 27/10/2014 - 02:35
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Dura Lex

Dura Lex
Album: "Prohibition" (2009)
Interdit d'entrer
(continuer)
26/10/2014 - 18:50
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Patriarcat

Patriarcat
Brigitte Fontaine et Areski Belkacem.
Album: Vous et nous (1977)

Le titre Patriarcat, où se confondent boîte à rythmes, mini-Moog, bandonéon et guitare électrique est à cet égard l'une des plus étonnantes chansons enregistrées par Brigitte Fontaine, qui slame ici avant l'heure un texte où elle appelle les hommes à abandonner la violence et la raison pour s'abandonner aux sensations et aux sentiments.
Wikipedia
En direct de l’arbre de transmission. L’organisation du contrôle est une performance de haut niveau, score trois à zéro. Ulysse a gagné, battant Zorro et King Size est vainqueur à droite de votre écran.
(continuer)
25/10/2014 - 23:30
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Après la guerre

Après la guerre
(1974)
Album: "L'Incendie" (Brigitte Fontaine et Areski Belkacem)

Après la guerre dessine un monde parfait, annonçant Le Repas des dromadaires sur Vous et nous.
Les blés sont en fleurs.
(continuer)
25/10/2014 - 23:16
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Fox News Is My Muse

Fox News Is My Muse
(2012)

Ironicamene dedicata a Hank Williams Jr., il figlio del famoso cantante country (e cantante a sua volta) famoso per essere un fervente repubblicano e difensore dei valori tradizionali contro quell'estremista di Obama...
I thought I’d gone to the well, boys, one too many times
(continuer)
25/10/2014 - 22:15
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This Land Is Not Your Land

This Land Is Not Your Land
(2012)

Omaggio dichiarato a Woody Guthrie di This Land Is Your Land e al Phil Ochs di Here's To The State Of Mississippi, un appello ai fondamentalisti cristiani, razzisti di separarsi dal resto degli Stati Uniti...

Here’s to the land you’ve torn out the heart of,
(insert name of individual or state) find yourself another country to be part of
– Phil Ochs
This land is our land, this land is not your land
(continuer)
25/10/2014 - 22:00
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The West is Dead

The West is Dead
(2012)

Album: "This Land Is Not Your Land"

Tratta da una poesia di Ralph Chaplin, attivista e sindacalista statunitense, in "Bars and Shadows -- The Prison Poems of Ralph Chaplin" (1926)

Musica di Theo Hakola
Les soleils dorés de vos pères menaient
(continuer)
25/10/2014 - 20:12

Kohlen für Mike

Kohlen für Mike
[1926]
Versi di Bertolt Brecht, poi compresi nella raccolta “Svendborger Gedichte” pubblicata nel 1939 durante l’esilio in Danimarca.
Musica di Hanns Eisler (Zwei Männerchöre Op. 35), nel disco intitolato “Chöre” del 1976

Interpretata da Ernst Busch, nel disco intitolato “An Die Nachgeborenen” del 1978, e dal Cuarteto Cedrón, nel disco “Cuarteto Cedrón chante Bertolt Brecht” del 1985.

Brecht scrisse questa canzone dopo aver letto “Poor White” (1920), un racconto dello scrittore americano Sherwood Anderson (1876-1941). Al capitolo 12° del quarto libro è descritto il personaggio della vedova di un ferroviere morto in un incidente sul lavoro. Ridotta quasi in miseria dalla morte del marito (all’epoca mica esistevano pensioni e reversibilità, il primo sistema pensionistico fu introdotto negli USA da Roosevelt nel 1935), la signora McCoy di Bidwell, Ohio, riusciva a scaldarsi grazie ai pezzi... (continuer)
Ich habe gehört, daß in Ohio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/10/2014 - 10:54

Married to a Soldier

Married to a Soldier
(J Clare/G Tyrall)

In questa lenta e malinconica ballata il protagonista, anzi -LA- protagonista è la ragazza più bella e desiderata di tutto il villaggio, che per ragioni non precisate, forse per amore o forse attratta dal "bel cappello con la piuma alzata", abbandona la sua casa ed il suo giardino per un destino altrettanto imperscrutabile quanto la sua decisione di sposarsi.

dall'album "High rock and low glen" del 1985
The pride of all the village,
(continuer)
envoyé par Gianfranco 23/10/2014 - 22:45
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Burn the Flag

Burn the Flag
Parole e musica di Théo Hakola
Album: "What Fresh Hell Is This?" (1991)

Julie Christensen - other voice
Burn the flag for your mother, hot dogs and milk shakes
(continuer)
23/10/2014 - 20:19
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Din din delirio

Din din delirio
Album: Da consumarsi entro la fine (2010)
din din delirio
(continuer)
envoyé par giannuzzo 23/10/2014 - 16:41
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La Pernette

anonyme
La Pernette
Tragica e magica. Una melodia incantatrice e un'antica e moderna storia di amore, ribellione e morte. Grata a chi la ha fatta scoprire, dai secoli più lontani come sospesa nel tempo. Questo non è un sito, ma una raccolta di tesori lontani e dimenticati che non cessano di risplendere.
Gabriella Vajanich 16/10/2014 - 14:12
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Il video di "Bella Ciao" a "Occupy Hong Kong" è stato prontamente "rimosso dall'utente"; si vede che Hong Kong non era stata occhiupàta ammodino. Mi sa che è la solita fine che fanno tutte 'ste democratiche proteste "pacifiche, festose e colorate": due o tre marce, qualche immagine-simbolo (stavolta è toccato agli ombrelli), "Bella Ciao" che oramai la cantano anche ai raduni di Comunione e Liberazione, e poi arrivano gli sbirri che sgomberano ogni cosa in venti minuti circa. Questo a Hong Kong come dappertutto. Cacate che lasciano il tempo che trovano, tanto amate dai media occidentali che però plaudono alle forze dell'ordine quando, invece di sgomberare Hong Kong, sgomberano piazza Garibaldi; e poi plaudono ovviamente agli "intensi scambi commerciali" con la Cina. Salud.
Riccardo Venturi 16/10/2014 - 12:50
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País de Abril

País de Abril
La canzone fu successivamente interpretata (in portoghese) dall’artista venezuelana Soledad Bravo, nel suo album intitolato “Soledad” del 1968.
Bernart Bartleby 16/10/2014 - 09:35
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Der Rattenfänger

Der Rattenfänger
Chanson allemande – Der Rattenfänger – Hannes Wader – 1974
Paroles et musique de Hannes Wader

Le joueur de flûte de Hamelin chanté par Hannes Wader libère la ville des rats en échange de la simple promesse d'être rétribué. Cependant, quand, le travail fait, il se présente pour encaisser son dû, les autorités de la ville non seulement refusent et le raillent, mais ils le font massacrer et dévorer par des chiens, ignorant que le joueur de flûte – figure semblable au « juif errant » – est une créature surnaturelle, un immortel.

Celui-ci en effet revient bientôt en ville, le dimanche, quand tous les adultes, faux et hypocrites, sont à la messe et seuls les enfants sont restés à la maison. Le joueur de flûte les rassemble au son de sa flûte et leur chante son malheur, si bien que les gamins décident de l'aider à obtenir justice contre leurs pères. La réaction ne se fait pas attendre : les parents,... (continuer)
LE CHARMEUR DE RATS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/10/2014 - 22:32
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El Cochinito

El Cochinito
Una foto vale más que mil palabras...

Cuando toqué ayer en el centro de detención los presos, culpables de no tener papeles nos acompañaron con sus sonrisas y manos desde sus celdas.

Pronto escribiré un texto más extenso contando de donde nace esta iniciativa de amigos y colectivos que luchan diariamente contra de la absurdidad humana.

La tierra es de quien la ama.

(Anita Tijoux)
15/10/2014 - 20:41
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Honest Lullaby

Honest Lullaby
Video con traduzione in italiano:
UN'ONESTA NINNA NANNA
(continuer)
envoyé par Valentino Stacciarini 15/10/2014 - 10:39
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Tëra dël 2000

Tëra dël 2000
Esperanta Versio per: La Pupo
Ĉesu dehaki l' arbojn
(continuer)
envoyé par La Pupo 15/10/2014 - 10:22
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Azadî bo Kurdistan

Gianni Sartori 15/10/2014 - 07:11
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Aliento

Aliento
E adesso chi agredisce l'Ucraina sia benedetto, perchè qualcuno si fa interessi con Russia, tipo l'Italia....
ma smettiamola con la retorica cogliona....
(krzyś)

Direi che neppure tutto l'appoggio "occidentale" e "atlantico" alla causa ucraina sia mosso da nobili interessi, anche non tenendo conto degli schifosi rigurgiti fascisti in Ucraina. Direi che interessi ci sono da una parte e dall'altra, e fanno entrambi sufficiente orrore per non schierarsi né da una parte e né dall'altra, nel mezzo, come sempre, i civili. Ucraini, russi, nazionalismi e quant'altro. Salud! [RV]
15/10/2014 - 06:30
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Complainte de la blanche biche

anonyme
Complainte de la blanche biche
'mazza che bellezza!
Grazie Riccardous Cuor De' Leon
krzyś 15/10/2014 - 00:31
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Chico Mendes

Chico Mendes
Tradukado: La Pupo
Chico havas musan denton
(continuer)
envoyé par La Pupo 14/10/2014 - 11:41
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O vintiquattro d'Arvî

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O vintiquattro d'Arvî
IL VENTIQUATTRO D'APRILE
(continuer)
envoyé par i.fermentivivi 14/10/2014 - 11:08
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A Satana

A Satana
TO SATAN
(continuer)
envoyé par eleonora 13/10/2014 - 20:20
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A Pa’‎

A Pa’‎
I do not remember if there was a moon
(continuer)
envoyé par eleonora 13/10/2014 - 20:19
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...e non andar più via

...e non andar più via
...AND DO NOT GO AWAY ANYMORE
(continuer)
envoyé par eleonora 13/10/2014 - 20:15
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Tio estas la versio de "Jen nia Mondo" per la kantisto JoMo.
Questa è una versione de "Jen nia Mondo" cantata da JoMo.
This version of "Jen nia Mondo" is sung by JoMo.



Il cantante francese JoMo (J. M. Leclerq), che detiene il record del concerto con canzoni nel maggior numero di lingue, qui canta in Esperanto "Jen nia Mondo" in occasione della Giornata Europea delle Lingue svoltasi a Chiavari il 26 settembre 2009.
Jen via mondo, jen nia mondo,
(continuer)
envoyé par La Pupo 13/10/2014 - 13:22




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