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Ein Deutsches Lied

Ein Deutsches Lied
Ein Deutsches Lied

Nichts
1982
Deutsch sein,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2014 - 20:08
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Ballade von den Osseger Witwen

Ballade von den Osseger Witwen
[1934]
Versi di Bertolt Brecht, in “Svendborger Gedichte” (1937), la prima grande raccolta di poesie pubblicata in esilio.
Musica di Stefan Wolpe (1902-1972), compositore tedesco, comunista, come Brecht esule dopo il 1933. Nel disco “Lieder. Battle Piece” (1942–1943, 1947), con Gunnar Brandt-Sigurdsson, tenore, e Johan Bossers, pianoforte.

Nella terza edizione di “Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962), la “Ballata delle vedove di Osseg” è annotata da Brecht come segue (in traduzione):

“120 vedove e 80 bambini di minatori periti nella miniera Nelson di Osseg vennero nell’aprile [o piuttosto novembre, stando all’ultima strofa, ndr] del 1934 a Praga e mossero verso il Parlamento per appoggiare le loro richieste.”

Osek (in tedesco Ossegg) è una città della Repubblica Ceca nel distretto di Teplice, nella regione di Ústí nad Labem, nella... (continuer)
Die Osseger Witwen im Witfrauenkleid
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 14:11
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Bertolt Brecht: Von Armen B. B.

Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
[1921?]
Versi di Bertolt Brecht, inclusi nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Libro delle devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.
La versione inglese della poesia, nell’adattamento di Michael Hamburger, è stata messa in musica dal compositore Dmytro Morykit per il disco di poetry reading “From Dungeons to the Sky”, ideato e realizzato nel 1996 dallo scrittore e storico scozzese Angus Calder (1942-2008) su commissione di Amnesty International.

Propongo questa poesia di Brecht come Extra perché forse non può essere considerata una CCG tout court. Eppure l’inquietudine che pervade questi versi non è solo quella personale del poeta ma anche quella dei tempi bui e sanguinosi in cui aveva vissuta la sua giovinezza e in cui avrebbe vissuto la sua maturità, come uomo e come artista. Se poi questa poesia fosse davvero databile al 1921 (così come indicano la Leiser e Forini nel loro volume... (continuer)
Ich, Bertolt Brecht, bin aus den schwarzen Wäldern.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 10:11
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Voglia di gridare

Voglia di gridare
1994
Daniele Silvestri

1994, Daniele Silvestri pubblica la canzone “Voglia di gridare”, oggi una delle più conosciute del suo ormai cospicuo repertorio. Il senso è semplice quanto stimolante: lo slogan riduce, semplifica, massimalizza. Un condensato che denuncia ma non spiega, che va gridato e non detto, che deve colpire e non dialogare. Che, quindi, secondo Silvestri, è “fascista di natura”.
Vorrei che tu partissi con un tempo house
(continuer)
envoyé par Donquijote82 29/10/2014 - 09:15
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Deutsches Lied

Deutsches Lied
Deutsches Lied

Kurt Tucholsky – 1923
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 18.10.1923, Nr. 42, S. 381.
Musica di Hanns Eisler (1961), in "Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky".
Interpretata da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler” (1965)
Interpretata anche da Christoph Holzhöfer
Blasse Kinder auf dem Hof
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/10/2014 - 22:58
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Brigante se more

Brigante se more
BRIGANTI E PARTIGIANI
Banda POPolare dell'Emilia Rossa

da Modena, medaglia d'oro alla resistenza, un omaggio ai primi partigiani d'Italia, i briganti, costruita con in mente l'analisi di Gramsci sul risorgimento e soprattutto sulla sua celebre frase: "Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Ordine Nuovo 1920).



Medley di Brigante se more e Il bersagliere ha cento penne.
Paolo Brini 22/10/2014 - 08:48

Roman de Rou, vv. 845-932 [N'aveit encor gueres regne]

Roman de Rou, vv. 845-932 [N'aveit encor gueres regne]
20/21 ottobre 2014

Due parole del traduttore. La traduzione è stata volutamente condotta in modo piano e in stile moderno; ciononostante si tratta di un testo scritto oltre otto secoli fa e che narra avvenimenti di oltre mille anni fa. Questo fa sì che, nel testo, esistano forzatamente termini riferentisi a costumi e istituzioni dell'epoca, per i quali si è dovuto ricorrere a delle note esplicative. Qua e là la traduzione si allontana dalla letteralità; in certi punti, un'eccessiva aderenza al testo avrebbe pregiudicato la comprensione. L'antico francese, in ogni sua variante regionale, è lingua assai fluida e espressiva, e tutt'altro che vincolata a schemi rigidi come poi diverrà il francese classico e moderno; tutto ciò lo rende una lingua vivissima.
ROMAN DE ROU, vv. 845-932
(continuer)
21/10/2014 - 22:53
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L'estaca

L'estaca
Riarrangiamento dei Lou Quinse gruppo italiano di Blackened Folk Metal

21/10/2014 - 21:52
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A Soldier's Song

A Soldier's Song
LA CANZONE DI UN SOLDATO
(continuer)
envoyé par Anonimo 21/10/2014 - 17:55

Sull’aspro monte

anonyme
Poiché raccolsi dal vice sindaco di Campli (TE) due strofe di un canto dopo la caduta della Fortezza di Civitella posso ritenere che il canto da Voi riportato possa avere la stessa melodia di quella da me registrata.
Sapete se del canto da voi riportato possa essere trovata la trascrizione musicale o una indicazione precisa dove poter trovare la riproduzione?gradirei sapere se oltre le parole posso trovare la melodia di questo canto
Filippo Buongrazio
Filippo Buongrazio 21/10/2014 - 13:24
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Sergeant Waurich

Sergeant Waurich
Chanson allemande - Sergeant Waurich – Erich Kästner – 1930
aus: "Was nicht in Euren Lesebüchern steht"   von und mit Holger Münzer
Texte: 1930 Sergeant Waurich (Laerm im Spiegel)
Musique : Hans Eisler – 1966
Adaptation: Holger Münzer (1972)
Interprétation: Holger Münzer (1976)

Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson d'Erich Kästner. Comme telle, elle vient de loi… De l'an 1930. Et ce n'est pas sans intérêt de connaître la date de sa création, surtout si on la met en relation avec le titre de la canzone et certains des éléments qu'elle contient.

Écoute, Marco Valdo M.I. mon ami, une chanson d'Erich Kästner ne me laisse jamais indifférent. C'est vraiment un très grand monsieur, un vrai poète, un superbe romancier, un non moins extraordinaire chroniqueur et un journaliste comme on n'en trouve que rarement.

Mon ami Lucien l'âne, tu ne peux pas savoir combien tes propos me comblent.... (continuer)
SERGENT BRAILLARD
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/10/2014 - 22:35
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Il giorno che la Terra smise di girare

Il giorno che la Terra smise di girare
perché mettere questa traduzione al futuro, mi sembra che il testo originale é al passato. Sarebbe stato meglio indicarlo nella presentazione.
Pourquoi avez-vous choisi de mettre cette traduction au futur. Il aurait été préfarable, au moins, d'avertir le lecteur
Jacques Becker 20/10/2014 - 19:40
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La Pernette

anonyme
La Pernette
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini

"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."
NON PIANGERE, GIANNETTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 18:02
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Complainte de Mandrin

anonyme
Complainte de Mandrin
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Anonimo sec. XVII*
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione Musicale di Daisy Lumini"

"Fino a tutto il XVIII secolo, la misura della notorietà di un personaggio era data dalle canzoni che gli anonimi poeti del Pont-Neuf (ritrovo ufficiale dei cantastorie e dei burattinai) gli dedicavano. Il popolo ascoltava con grande partecipazione queste canzoni, soprattutto quando erano ispirate alle vicende di qualche bandito, finito sulla forca. Nella triste storia degli esclusi, i briganti hanno certo una parte di primo piano, e tutta una tradizione letteraria, colta e popolare, che da Rutebeut** a Villon giunge all'anonimo autore di questo "Les brigands pendus", ha cantato la loro vita dura e la loro macabra sorte. E' semplice la logica dell'esistenza del brigante: c'è chi ha e chi non ha; chi non ha è costretto a rubare: ma per lui c'è soltanto... (continuer)
LAMENTO DI MANDRINO
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 04:03
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Elle n'est pas morte!

Elle n'est pas morte!
La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

"Canzone della Comune di Parigi 1871
Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini
(Parole di E. Pottier)
Canzone scritta nel 1886 in ricordo della Comune di Parigi 1871"

"La Comune di Parigi del 1871 fu certo uno dei momenti-chiave nella storia del movimento operaio e democratico. Il suo ricordo non si estinse con la terribile repressione del governo di Thiers, anzi restò intatto nella coscienza popolare. Tra le numerose canzoni che si ispirano alla Comune, questa, composta da Pottier nel 1886, è forse la più nota. La versione italiana di Chierici ne mette in risalto tutta la carica aggressiva e rabbiosa, attribuendole al tempo stesso una cadenza un po' sbracata da cantastorie, sorretta da un accompagnamento musicale che sa di osteria e di piazza di paese."

LA COMUNE NON È MORTA
(continuer)
envoyé par Gianfranco + CCG/AWS Staff 20/10/2014 - 03:29
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Lu bene re la mamma sì tu, figghja

Lu bene re la mamma sì tu, figghja
A ninna ninna ninna ninna e sonnu.
(continuer)
envoyé par Andrea 19/10/2014 - 20:53
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It Ain't Me Babe

It Ain't Me Babe
Francamente io non sarei così sicuro della validità di questa interpretazione della canzone...
Paolo 19/10/2014 - 15:09
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Uffà! Uffà!

Uffà! Uffà!
Versione della Famiglia Rossi

19/10/2014 - 13:01
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Sans Papiers (Iniziali S.P.)

Sans Papiers (Iniziali S.P.)
Hanno cantato questa canzone col gruppo Amoul Solo, in francese.
Lucas 19/10/2014 - 09:19
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Todo cambia

Todo cambia
TUTTO CAMBIA
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 18/10/2014 - 17:21
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Unser Marsch ist eine gute Sache

Unser Marsch ist eine gute Sache
Chanson allemande – Unser Marsch ist eine gute Sache – Dieter Süverkrüp – 1964

[1964]
Paroles et musique : Hannes Stütz
Arrangement musical : Dieter Süverkrüp
Interprétation : Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp et Hannes Stütz.

Imagine, Lucien l'âne mon ami, que cette chanson date de cinquante ans, d'un demi-siècle…

Oui, j'imagine fort bien. Mais je connais bien d'autres chansons qui datent depuis bien plus longtemps encore ; certaines depuis des centaines d'années et plus. Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, je me demande ce que tu as derrière la tête en évoquant ce demi-siècle…

Plusieurs choses, en effet. Particulièrement, quoi que tu en dises, la durée écoulée. Certes, cinquante ans pour une chanson, ce n'est rien ou peu de choses, mais à l'échelle d'une vie d'homme, c'est beaucoup. Et cette chanson est une chanson de marche civile avec une forte charge politique pacifiste... (continuer)
NOTRE MARCHE EST UNE BONNE CHOSE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/10/2014 - 22:32
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זאל שוין קומען די גאולה

זאל שוין קומען די גאולה
Traslitterazione dell’Yiddish trovata qui e qui
ZOL SHOYN KUMEN DI GEULE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/10/2014 - 10:01
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La Pernette

anonyme
La Pernette
Tragica e magica. Una melodia incantatrice e un'antica e moderna storia di amore, ribellione e morte. Grata a chi la ha fatta scoprire, dai secoli più lontani come sospesa nel tempo. Questo non è un sito, ma una raccolta di tesori lontani e dimenticati che non cessano di risplendere.
Gabriella Vajanich 16/10/2014 - 14:12
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Il video di "Bella Ciao" a "Occupy Hong Kong" è stato prontamente "rimosso dall'utente"; si vede che Hong Kong non era stata occhiupàta ammodino. Mi sa che è la solita fine che fanno tutte 'ste democratiche proteste "pacifiche, festose e colorate": due o tre marce, qualche immagine-simbolo (stavolta è toccato agli ombrelli), "Bella Ciao" che oramai la cantano anche ai raduni di Comunione e Liberazione, e poi arrivano gli sbirri che sgomberano ogni cosa in venti minuti circa. Questo a Hong Kong come dappertutto. Cacate che lasciano il tempo che trovano, tanto amate dai media occidentali che però plaudono alle forze dell'ordine quando, invece di sgomberare Hong Kong, sgomberano piazza Garibaldi; e poi plaudono ovviamente agli "intensi scambi commerciali" con la Cina. Salud.
Riccardo Venturi 16/10/2014 - 12:50
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País de Abril

País de Abril
La canzone fu successivamente interpretata (in portoghese) dall’artista venezuelana Soledad Bravo, nel suo album intitolato “Soledad” del 1968.
Bernart Bartleby 16/10/2014 - 09:35
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Der Rattenfänger

Der Rattenfänger
Chanson allemande – Der Rattenfänger – Hannes Wader – 1974
Paroles et musique de Hannes Wader

Le joueur de flûte de Hamelin chanté par Hannes Wader libère la ville des rats en échange de la simple promesse d'être rétribué. Cependant, quand, le travail fait, il se présente pour encaisser son dû, les autorités de la ville non seulement refusent et le raillent, mais ils le font massacrer et dévorer par des chiens, ignorant que le joueur de flûte – figure semblable au « juif errant » – est une créature surnaturelle, un immortel.

Celui-ci en effet revient bientôt en ville, le dimanche, quand tous les adultes, faux et hypocrites, sont à la messe et seuls les enfants sont restés à la maison. Le joueur de flûte les rassemble au son de sa flûte et leur chante son malheur, si bien que les gamins décident de l'aider à obtenir justice contre leurs pères. La réaction ne se fait pas attendre : les parents,... (continuer)
LE CHARMEUR DE RATS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/10/2014 - 22:32
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El Cochinito

El Cochinito
Una foto vale más que mil palabras...

Cuando toqué ayer en el centro de detención los presos, culpables de no tener papeles nos acompañaron con sus sonrisas y manos desde sus celdas.

Pronto escribiré un texto más extenso contando de donde nace esta iniciativa de amigos y colectivos que luchan diariamente contra de la absurdidad humana.

La tierra es de quien la ama.

(Anita Tijoux)
15/10/2014 - 20:41




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