![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Toz jorz dras de soie tristrons
Toz jorz dras de soie tristrons
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/10/2014 - 23:42
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Run and Hide
![Run and Hide](img/upl/R-15267093-1588932691-1226.jpeg.jpg)
Canzone per la pace, fantastico video.
All my life
(continuer)
(continuer)
envoyé par Federico 15/10/2014 - 15:17
Parcours:
Guerre à la Terre, Violence sur l'enfance
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
?אלי, אלי, למה עזבתני
![?אלי, אלי, למה עזבתני](img/upl/Foto_Jekaterinaslav.jpg)
Eyli, Eyli, lomo azavtoyni?
[1896]
Versi di Boris Thomashevsky (Борис Томашевский, 1866-1939), attore, regista, drammaturgo, storico del teatro. Originario di un villaggio nella regione di Kiev, emigrò con la famiglia a New York nel 1881.
Musica di Jacob Koppel Sandler (Яков Коппель Сандлер, 1853-1931), direttore d’orchestra e compositore, anche lui originario dei dintorni di Kiev, allora Impero russo. Emigrò negli USA nel 1888.
Testo trovato su YouTube. Credo che il titolo sia in ebraico, come dalle Sacre Scritture, mentre poi il testo prosegue in Yiddish.
Una canzone popolare Yiddish, direttamente tratta dal “Salmo di Davide” (l’incipit del Salmo 22 dell’Antico Testamento, nonché l’invocazione in aramaico di Cristo in croce, “Elì, Elì, lemà sabakhtàni?”) ma indissolubilmente legata alla versione, divenuta famosissima, che ne fecero Sandler e Thomashevsky per l’operetta “Brokhe, Oder... (continuer)
[1896]
Versi di Boris Thomashevsky (Борис Томашевский, 1866-1939), attore, regista, drammaturgo, storico del teatro. Originario di un villaggio nella regione di Kiev, emigrò con la famiglia a New York nel 1881.
Musica di Jacob Koppel Sandler (Яков Коппель Сандлер, 1853-1931), direttore d’orchestra e compositore, anche lui originario dei dintorni di Kiev, allora Impero russo. Emigrò negli USA nel 1888.
Testo trovato su YouTube. Credo che il titolo sia in ebraico, come dalle Sacre Scritture, mentre poi il testo prosegue in Yiddish.
Una canzone popolare Yiddish, direttamente tratta dal “Salmo di Davide” (l’incipit del Salmo 22 dell’Antico Testamento, nonché l’invocazione in aramaico di Cristo in croce, “Elì, Elì, lemà sabakhtàni?”) ma indissolubilmente legata alla versione, divenuta famosissima, che ne fecero Sandler e Thomashevsky per l’operetta “Brokhe, Oder... (continuer)
אלי, אלי, למה עזבתני?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/10/2014 - 14:01
Parcours:
Exil et exiliés
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ewakuacja Breslau 1945
![Ewakuacja Breslau 1945](img/upl/_dL_5a74a9f7_2548cfec.jpg)
2014
Wrocław
Testo e musica di Kamil Borkowski
Testo da YT
Wrocław
Testo e musica di Kamil Borkowski
Testo da YT
Na dworze śnieg przenika ziąb
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 15/10/2014 - 00:53
Parcours:
Exil et exiliés
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
El Cochinito
![El Cochinito](img/upl/a2553792975_2.jpg)
dall'album "Que No Pare la Lucha" (2010)
Da un gruppo di lavoratori giornalieri che ha suonato ieri per protesta davanti al carcere per migranti a Los Angeles, California insieme a Ana Tijoux
Da un gruppo di lavoratori giornalieri che ha suonato ieri per protesta davanti al carcere per migranti a Los Angeles, California insieme a Ana Tijoux
Ando con mi ropa sucia porque voy a trabajar
(continuer)
(continuer)
14/10/2014 - 22:22
יוגנט הימען
![יוגנט הימען](img/upl/lg-kaczerginski-kovner-abba-fwd-1944-a.jpg)
Yugnt Himen
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.
Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.
Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
אונדזער ליד איז פֿול מיט טרױער
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/10/2014 - 15:11
Parcours:
Camps d'extermination
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
ווילנע
![ווילנע](img/upl/olshanetsky.jpg)
Vilne
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.
Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.
Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (continuer)
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.
Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.
Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (continuer)
ווילנע,שטאָט פֿון גײַ סט און תּמימות,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/10/2014 - 12:10
Parcours:
Exil et exiliés
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Glasgerion [Jack Orion]
anonyme
![Glasgerion [Jack Orion]](img/upl/glas.jpg)
[Ca. XII secolo ?]
[About 12th Century ?]
Ballata tradizionale inglese
English Popular Ballad
Musica/Music: Andrew Lancaster Lloyd (1961)
Child #67
Glasgerion è, nelle sue linee essenziali, una ballata tradizionale di remotissima antichità; un'antichità che spiega senza difficoltà l'estrema crudezza e brutalità della vicenda che vi viene narrata. Nella vera tradizione orale non ha mai goduto di molta popolarità, sia per la sua lunghezza, sia per il vero e proprio stupro che il giovane scudiero traditore compie nei confronti della Principessa; motivo per cui non si conoscono interpretazioni musicali del testo più antico e completo che possediamo (sia pure lacunoso in alcune parti), che proviene dal famoso Folio Percy (I, 248-252), redatto nel XVII secolo, una delle principali fonti per la conoscenza delle più antiche ballate britanniche e base delle Reliques of Ancient English Poetry... (continuer)
[About 12th Century ?]
Ballata tradizionale inglese
English Popular Ballad
Musica/Music: Andrew Lancaster Lloyd (1961)
Child #67
Glasgerion è, nelle sue linee essenziali, una ballata tradizionale di remotissima antichità; un'antichità che spiega senza difficoltà l'estrema crudezza e brutalità della vicenda che vi viene narrata. Nella vera tradizione orale non ha mai goduto di molta popolarità, sia per la sua lunghezza, sia per il vero e proprio stupro che il giovane scudiero traditore compie nei confronti della Principessa; motivo per cui non si conoscono interpretazioni musicali del testo più antico e completo che possediamo (sia pure lacunoso in alcune parti), che proviene dal famoso Folio Percy (I, 248-252), redatto nel XVII secolo, una delle principali fonti per la conoscenza delle più antiche ballate britanniche e base delle Reliques of Ancient English Poetry... (continuer)
Glasgerion was a kings owne sonne,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/10/2014 - 23:35
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
The Day They Set Jim Larkin Free
![The Day They Set Jim Larkin Free](img/upl/Jim-Larkin-on-OConnell-Street-1923-MY-LOCKOUT.jpg)
In due dischi compilativi dei Black 47, “Elvis Murphy's Green Suede Shoes” del 2005 e “Rise Up: The Political Songs” del 2014.
Su queste pagine abbiamo già incontrato James Larkin (1876-1947), combattivo sindacalista irlandese.
Fu uno dei leader del “Frithdhúnadh Mór Baile-Átha-Cliath”, il “Dublin Lock-Out”, il grande sciopero per il diritto all’organizzazione sindacale che paralizzò l’Irlanda dall’agosto del 1913 al gennaio del 1914 quando la repressione poliziesca (che causò almeno quattro morti, uno dei quali – il dirigente sindacale Michael Byrne – picchiato a morte sul cellulare in cui era stato rinchiuso), il crumiraggio e la fame spinsero la maggioranza dei lavoratori a tornare alle fabbriche.
Jim Larkin decise di cambiare aria per un po’, ma anche negli USA riuscì a mettersi subito nei guai: aderì all’IWW, si fece espellere dal partito socialista per via del suo entusiastico sostegno... (continuer)
Su queste pagine abbiamo già incontrato James Larkin (1876-1947), combattivo sindacalista irlandese.
Fu uno dei leader del “Frithdhúnadh Mór Baile-Átha-Cliath”, il “Dublin Lock-Out”, il grande sciopero per il diritto all’organizzazione sindacale che paralizzò l’Irlanda dall’agosto del 1913 al gennaio del 1914 quando la repressione poliziesca (che causò almeno quattro morti, uno dei quali – il dirigente sindacale Michael Byrne – picchiato a morte sul cellulare in cui era stato rinchiuso), il crumiraggio e la fame spinsero la maggioranza dei lavoratori a tornare alle fabbriche.
Jim Larkin decise di cambiare aria per un po’, ma anche negli USA riuscì a mettersi subito nei guai: aderì all’IWW, si fece espellere dal partito socialista per via del suo entusiastico sostegno... (continuer)
I see what is, I see the way things should be
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/10/2014 - 16:12
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Il lupo di Gubbio
![Il lupo di Gubbio](img/upl/34sow3p.jpg)
[2000]
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi
Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:
Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (continuer)
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi
Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:
Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (continuer)
Francesco a quel tempo in Gubbio viveva
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/10/2014 - 12:37
Parcours:
Guerre aux animaux, LCG (Loups contre la Guerre)
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
חד גדיא
![חד גדיא](img/upl/R-5236937-1392887913-8935.jpeg)
Khad gadyà
[1989]
Versi in parte della tradizione ebraica (originariamente in aramaico), in parte originali di Chava Alberstein.
Musica tradizionale ebraica, per intenderci, quella della cantilena-filastrocca “Alla fiera dell’est” di Angelo Branduardi (1976), che è per l’appunto ispirata al “חד גדיא / Khad Gadya”, canto intonato durante il Pesach, la Pasqua ebraica.
Nell’album di Chava Alberstein intitolato “לונדון” (“London”), 1989.
Nella colonna sonora del film intitolato “Free Zone” diretto nel 2005 dal regista israeliano Amos Gitai.
Testo trovato su questo sito portoghese
Interpretata anche dal Rana Choir, coro di donne israeliane e palestinesi di Jaffa.
Durante la prolungata e sanguinosa occupazione israeliana del Libano meridionale (durata 18 anni, dal 1982 al 2000) e all’inizio della Prima Intifada palestinese, Chava Alberstein riscrisse questo che è uno dei canti più amati... (continuer)
[1989]
Versi in parte della tradizione ebraica (originariamente in aramaico), in parte originali di Chava Alberstein.
Musica tradizionale ebraica, per intenderci, quella della cantilena-filastrocca “Alla fiera dell’est” di Angelo Branduardi (1976), che è per l’appunto ispirata al “חד גדיא / Khad Gadya”, canto intonato durante il Pesach, la Pasqua ebraica.
Nell’album di Chava Alberstein intitolato “לונדון” (“London”), 1989.
Nella colonna sonora del film intitolato “Free Zone” diretto nel 2005 dal regista israeliano Amos Gitai.
Testo trovato su questo sito portoghese
Interpretata anche dal Rana Choir, coro di donne israeliane e palestinesi di Jaffa.
Durante la prolungata e sanguinosa occupazione israeliana del Libano meridionale (durata 18 anni, dal 1982 al 2000) e all’inizio della Prima Intifada palestinese, Chava Alberstein riscrisse questo che è uno dei canti più amati... (continuer)
דזבין אבא בתרי זוזי
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/10/2014 - 10:24
Parcours:
L'Holocauste palestinien
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)
![Canzone di Paraloup (Canson ‘d Paralup)](img/upl/Nuto_Revelli_1944.jpg)
[1944]
Testo tratto da “Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra”, di Domenico Agasso jr. e Attilio Celeghini, Effatà editrice, 2008.
La canzone si canta sull'aria di "Quand ch'a j eru a Pampalüc" la
famosa canzone del Battaglione Alpino Val Cenischia.
Paraloup (“difesa dai lupi”) è una borgata situata a 1.361 metri nel comune di Rittana, tra le valli Stura e Grana, provincia di Cuneo, dove durante la Resistenza operò la banda “Italia Libera”, facente parte delle brigate partigiane “Giustizia e Libertà” legate al Partito d’Azione (il cui organo di stampa si chiamava, per l’appunto “L’Italia Libera”).
La banda Italia Libera, costituitasi l’11 settembre 1943 a Madonna del Colletto per iniziativa di 12 antifascisti, tra i quali Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco, Ettore Rosa e Dino Giacosa, si spostò a Paraloup alla fine del mese, e qui rimase fino alla primavera del 1944.... (continuer)
Testo tratto da “Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra”, di Domenico Agasso jr. e Attilio Celeghini, Effatà editrice, 2008.
La canzone si canta sull'aria di "Quand ch'a j eru a Pampalüc" la
famosa canzone del Battaglione Alpino Val Cenischia.
Paraloup (“difesa dai lupi”) è una borgata situata a 1.361 metri nel comune di Rittana, tra le valli Stura e Grana, provincia di Cuneo, dove durante la Resistenza operò la banda “Italia Libera”, facente parte delle brigate partigiane “Giustizia e Libertà” legate al Partito d’Azione (il cui organo di stampa si chiamava, per l’appunto “L’Italia Libera”).
La banda Italia Libera, costituitasi l’11 settembre 1943 a Madonna del Colletto per iniziativa di 12 antifascisti, tra i quali Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco, Ettore Rosa e Dino Giacosa, si spostò a Paraloup alla fine del mese, e qui rimase fino alla primavera del 1944.... (continuer)
Quand ca j eru a Paralup
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/10/2014 - 23:07
La polenta gialla
anonyme
![La polenta gialla](img/upl/partigiani_2.jpg)
[1943-45]
Canzone delle formazioni partigiane operanti nell’Alta valle del Serchio, in Garfagnana.
Testo presente nella raccolta “Canti politici italiani : 1793-1945” a cura di Lamberto Mercuri e Carlo Tuzzi, con la prefazione di Ferruccio Parri, Editori Riuniti, 1962.
Trovo l’avvio di questa canzone citato in “Sapori resistenti. Dal fascismo alla Resistenza. Che cosa mangiavano (e non mangiavano) gli italiani. E i partigiani., un articolo pubblicato una decina d’anni fa su A-Rivista Anarchica a firma di Marco Rossi.
Al proposito, nel paragrafo dedicato al vino, l’autore riporta due curiosi aneddoti resistenziali, il primo da “Ribelli per un ideale” di Ezio Raspanti, pubblicato a Foiano della Chiana nel 1994, il secondo da “Partigiani della montagna. Vita delle divisioni “Giustizia e Libertà” del Cuneese” di Giorgio Bocca, uno dei primi libri sulla Resistenza, essendo la prima edizione... (continuer)
Canzone delle formazioni partigiane operanti nell’Alta valle del Serchio, in Garfagnana.
Testo presente nella raccolta “Canti politici italiani : 1793-1945” a cura di Lamberto Mercuri e Carlo Tuzzi, con la prefazione di Ferruccio Parri, Editori Riuniti, 1962.
Trovo l’avvio di questa canzone citato in “Sapori resistenti. Dal fascismo alla Resistenza. Che cosa mangiavano (e non mangiavano) gli italiani. E i partigiani., un articolo pubblicato una decina d’anni fa su A-Rivista Anarchica a firma di Marco Rossi.
Al proposito, nel paragrafo dedicato al vino, l’autore riporta due curiosi aneddoti resistenziali, il primo da “Ribelli per un ideale” di Ezio Raspanti, pubblicato a Foiano della Chiana nel 1994, il secondo da “Partigiani della montagna. Vita delle divisioni “Giustizia e Libertà” del Cuneese” di Giorgio Bocca, uno dei primi libri sulla Resistenza, essendo la prima edizione... (continuer)
C'è un gruppo partigiano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/10/2014 - 21:31
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Ventrebleu!
![Ventrebleu!](img/art/t2563500.jpg)
Quand tu dois te lever ventrebleu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/10/2014 - 17:19
Parcours:
Mort au Travail
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
מחנות גײען
![מחנות גײען](img/upl/botwincard.jpg)
Makhnes geyen
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart
Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]
"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (continuer)
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart
Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]
"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (continuer)
פֿאָרװערטס ברידער אין די רײען
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/10/2014 - 21:17
Battaglioni del duce
anonyme
![Battaglioni del duce](img/upl/mboeri2.jpg)
[1943?]
Canzone della Resistenza, parodia di “Battaglioni M” - dove la M stava per Mussolini - inno delle tristemente famigerate unità d'élite della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fascista.
Canzone della Resistenza, parodia di “Battaglioni M” - dove la M stava per Mussolini - inno delle tristemente famigerate unità d'élite della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale fascista.
Battaglioni del duce, battaglioni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/10/2014 - 14:11
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Le parole perdute
![Le parole perdute](img/upl/Fiorella-Mannoia-voiceofsoul.it_.jpg)
[2014]
Parole di Fiorella Mannoia
Musica di Bungaro (Antonio Calò) e Cesare Chiodo
Anticipazione dal prossimo album della Mannoia, intitolato “Fiorella”
Parole di Fiorella Mannoia
Musica di Bungaro (Antonio Calò) e Cesare Chiodo
Anticipazione dal prossimo album della Mannoia, intitolato “Fiorella”
Le parole perdute nascoste in fondo al cuore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/10/2014 - 13:10
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Auf, auf zum Kampf!
anonyme
![Auf, auf zum Kampf!](img/upl/Hitler_1928_crop.jpg)
[1919]
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perchè la paternità di Bertolt Brecht non è universalmente confermata.
Sull’aria e sulla falsariga di una canzone militare della Grande Guerra.
Magistralmente interpretata da Hannes Wader fin dal disco “Hannes Wader Singt Arbeiterlieder” del 1977.
Una canzone dedicata a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, protagonisti della rivoluzione tedesca del 1918, tra i fondatori del partito comunista di Germania, leader della rivolta spartachista del gennaio 1919. Il 15 gennaio di quell’anno Liebknecht e la Luxemburg vennero rapiti da membri dei Freikorps, il gruppo paramilitare allora agli ordini del governo socialdemocratico, che li torturarono ed uccisero.
In memoria di Liebknecht, della Luxemburg e di altri militanti comunisti uccisi nel 1919, qualche anno dopo fu eretto un monumento a Berlino, opera di “sovietica brutalità” firmata dall’architetto... (continuer)
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perchè la paternità di Bertolt Brecht non è universalmente confermata.
Sull’aria e sulla falsariga di una canzone militare della Grande Guerra.
Magistralmente interpretata da Hannes Wader fin dal disco “Hannes Wader Singt Arbeiterlieder” del 1977.
Una canzone dedicata a Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, protagonisti della rivoluzione tedesca del 1918, tra i fondatori del partito comunista di Germania, leader della rivolta spartachista del gennaio 1919. Il 15 gennaio di quell’anno Liebknecht e la Luxemburg vennero rapiti da membri dei Freikorps, il gruppo paramilitare allora agli ordini del governo socialdemocratico, che li torturarono ed uccisero.
In memoria di Liebknecht, della Luxemburg e di altri militanti comunisti uccisi nel 1919, qualche anno dopo fu eretto un monumento a Berlino, opera di “sovietica brutalità” firmata dall’architetto... (continuer)
Auf, auf zum Kampf, zum Kampf!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/10/2014 - 12:09
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Der Rattenfänger
![Der Rattenfänger](img/upl/Pied_piper.jpg)
[1974]
Parole e musica di Hannes Wader
La canzone che dà il titolo all’album del 1974.
Il pifferaio di Hameln cantato da Hannes Wader libera la città dai topi in cambio della semplice promessa di essere compensato. Quando però, a lavoro fatto, si presenta per riscuotere la sua paga le autorità della città non solo si rifiutano e lo scherniscono, ma lo fanno massacrare e sbranare dai cani, ignorando che il pifferaio – figura simile all’ “ebreo errante” - è una creatura sovrannaturale, un immortale. Questi infatti fa presto ritorno in città, di domenica, quando tutti gli adulti, falsi ed ipocriti, sono a messa e a casa sono rimasti solo i bambini. Il pifferaio li raccoglie al suono del suo flauto e canta loro della sua disgrazia, sicchè i ragazzini decidono di aiutarlo ad ottenere giustizia contro i loro stessi padri. La reazione non si fa attendere: i genitori, messi alla berlina, non esitano... (continuer)
Parole e musica di Hannes Wader
La canzone che dà il titolo all’album del 1974.
Il pifferaio di Hameln cantato da Hannes Wader libera la città dai topi in cambio della semplice promessa di essere compensato. Quando però, a lavoro fatto, si presenta per riscuotere la sua paga le autorità della città non solo si rifiutano e lo scherniscono, ma lo fanno massacrare e sbranare dai cani, ignorando che il pifferaio – figura simile all’ “ebreo errante” - è una creatura sovrannaturale, un immortale. Questi infatti fa presto ritorno in città, di domenica, quando tutti gli adulti, falsi ed ipocriti, sono a messa e a casa sono rimasti solo i bambini. Il pifferaio li raccoglie al suono del suo flauto e canta loro della sua disgrazia, sicchè i ragazzini decidono di aiutarlo ad ottenere giustizia contro i loro stessi padri. La reazione non si fa attendere: i genitori, messi alla berlina, non esitano... (continuer)
Fast jeder weiß was in Hameln geschah, vor tausend und einem Jahr
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/10/2014 - 09:43
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Chico Mendes
![Chico Mendes](img/upl/chico.jpg)
Composed in 1989; Recorded in 1993
Acre, no BRasil, nasceu Chico Mendes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donquijote82 9/10/2014 - 20:53
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Unser Marsch ist eine gute Sache
![Unser Marsch ist eine gute Sache](img/upl/R-3893936-1359049941-1443.jpeg)
[1964]
Parole e musica di Hannes Stütz
Arrangiamento musicale di Dieter Süverkrüp
Interpretata da Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp ed Hannes Stütz.
In “Wir Wollen Dazu Was Sagen - Neue Lieder Gegen Die Bombe 64”, uno dei dischi collettivi riconducibili al movimento pacifista e antimilitarista tedesco.
Parole e musica di Hannes Stütz
Arrangiamento musicale di Dieter Süverkrüp
Interpretata da Fasia Jansen, Ingrid & Dieter Süverkrüp ed Hannes Stütz.
In “Wir Wollen Dazu Was Sagen - Neue Lieder Gegen Die Bombe 64”, uno dei dischi collettivi riconducibili al movimento pacifista e antimilitarista tedesco.
Unser Marsch ist eine gute Sache
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2014 - 15:50
Parcours:
Contre le Nucléaire
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten
![Erschröckliche Moritat Vom Kryptokommunisten](img/upl/640px-KindlifresserBrunnen02.jpg)
[1965]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Die Widerborstigen Gesänge Des Dieter Süverkrüp” del 1967.
Prima ancora di Hannes Wader e di Reinhard Mey, l’alfiere della canzone di protesta in Germania (parliamo della Germania ovest, quella capitalista) è stato Dieter Süverkrüp, classe 1934, da Düsseldorf. Lui iniziò il suo canto politico alla fine degli anni 50 e ben prima del ’68 scrisse questa canzone sul comunismo o, meglio, sugli abusati stereotipi sui comunisti allora molto in voga nell’Occidente in piena Guerra Fredda…
Incredibile come le classi politiche dirigenti in ogni epoca riescano a nutrire i rispettivi popoli di pregiudizi velenosi e perniciosi al fine di colpire opposizioni, minoranze e inconformi. E si tratta oltretutto di fole che molto spesso attraversano intatte i secoli e che talora, nonostante il bersaglio diverso, sono assai simili tra di loro, se si pensa per esempio alle immagini dell’ebreo sacrificatore di bambini, del comunista che li mangia e dello zingaro che invece li rapisce…
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Die Widerborstigen Gesänge Des Dieter Süverkrüp” del 1967.
Prima ancora di Hannes Wader e di Reinhard Mey, l’alfiere della canzone di protesta in Germania (parliamo della Germania ovest, quella capitalista) è stato Dieter Süverkrüp, classe 1934, da Düsseldorf. Lui iniziò il suo canto politico alla fine degli anni 50 e ben prima del ’68 scrisse questa canzone sul comunismo o, meglio, sugli abusati stereotipi sui comunisti allora molto in voga nell’Occidente in piena Guerra Fredda…
Incredibile come le classi politiche dirigenti in ogni epoca riescano a nutrire i rispettivi popoli di pregiudizi velenosi e perniciosi al fine di colpire opposizioni, minoranze e inconformi. E si tratta oltretutto di fole che molto spesso attraversano intatte i secoli e che talora, nonostante il bersaglio diverso, sono assai simili tra di loro, se si pensa per esempio alle immagini dell’ebreo sacrificatore di bambini, del comunista che li mangia e dello zingaro che invece li rapisce…
Wenn die Sonne, bezeichnenderweise im Osten und rot hinter Wolken aufgeht –
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2014 - 14:40
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
Marsch Der Minderheit
![Marsch Der Minderheit](img/upl/huesch_hanns-dieter_typisch.jpg)
[1967?]
Parole e musica di Hanns Dieter Hüsch.
Nell’album intitolato “Typisch Hüsch” del 1970.
Parole e musica di Hanns Dieter Hüsch.
Nell’album intitolato “Typisch Hüsch” del 1970.
Freunde, noch sind wir wenige
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/10/2014 - 13:52
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Comme Un Petit Coquelicot
Comme Un Petit Coquelicot
Chanson française – Comme Un Petit Coquelicot – Marcel Mouloudji – 1951
Paroles: Raymond Asso
Musique: Claude Valéry
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson sur une fleur et comme elle le dit dans son titre, sur une de ces modestes fleurs des champs, que les herbicides, pesticides et autres planticides avaient presque réussi à éliminer, mais qui a résisté et reprend (du moins dans nos régions) sa place au bord dans les champs et au bord des chemins : c'est le coquelicot, petit pavot rouge.
Eh bien, tu en peux pas savoir, Marco Valdo M.I. mon ami, comme ça me fait rand plaisir une chanson où le coquelicot tient une belle place… Moi qui ai toujours été si amoureux de cette petite fleur que je lui ai place en mon cœur. Je l'ai si souvent contemplé tout le long de ma longue route ; ils étaient là joyeux ou mélancoliques suivant que le ciel était clair ou assombri.
Cette... (continuer)
Chanson française – Comme Un Petit Coquelicot – Marcel Mouloudji – 1951
Paroles: Raymond Asso
Musique: Claude Valéry
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson sur une fleur et comme elle le dit dans son titre, sur une de ces modestes fleurs des champs, que les herbicides, pesticides et autres planticides avaient presque réussi à éliminer, mais qui a résisté et reprend (du moins dans nos régions) sa place au bord dans les champs et au bord des chemins : c'est le coquelicot, petit pavot rouge.
Eh bien, tu en peux pas savoir, Marco Valdo M.I. mon ami, comme ça me fait rand plaisir une chanson où le coquelicot tient une belle place… Moi qui ai toujours été si amoureux de cette petite fleur que je lui ai place en mon cœur. Je l'ai si souvent contemplé tout le long de ma longue route ; ils étaient là joyeux ou mélancoliques suivant que le ciel était clair ou assombri.
Cette... (continuer)
Le myosotis, et puis la rose,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/10/2014 - 22:35
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La voix des prisons
![La voix des prisons](img/upl/reb.jpg)
[1972]
Paroles et musique: Dominique Grange
Testo e musica: Dominique Grange
Canzone non fraintendibile scritta da Dominique Grange nel 1972.
Avevo pensato, inizialmente, di dedicarla a una persona che è uscita da poco di galera. Da molta galera. Poi non l'ho fatto; ho solo ripreso un'immagine da un suo spazio. E' la foto delle detenute di Rebibbia in rivolta, sul tetto del carcere, nel 1973; fu scattata, se non mi sbaglio, da Tano D'Amico. Non so se sarebbe stato giusto dedicare questa canzone ad una sola persona, e neppure se sia giusto “dedicarla”, semplicemente. Ascoltandola non vengono più a mente dediche, ma soltanto lo schifo che si chiama galera, ed un periodo in cui le galere esplodevano, con mille rivolte represse nel sangue.
Dominique Grange è diventata famosa, in Italia, senza esserlo. Fu lei che “donò” a Fabrizio De André Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio... (continuer)
Paroles et musique: Dominique Grange
Testo e musica: Dominique Grange
Canzone non fraintendibile scritta da Dominique Grange nel 1972.
Avevo pensato, inizialmente, di dedicarla a una persona che è uscita da poco di galera. Da molta galera. Poi non l'ho fatto; ho solo ripreso un'immagine da un suo spazio. E' la foto delle detenute di Rebibbia in rivolta, sul tetto del carcere, nel 1973; fu scattata, se non mi sbaglio, da Tano D'Amico. Non so se sarebbe stato giusto dedicare questa canzone ad una sola persona, e neppure se sia giusto “dedicarla”, semplicemente. Ascoltandola non vengono più a mente dediche, ma soltanto lo schifo che si chiama galera, ed un periodo in cui le galere esplodevano, con mille rivolte represse nel sangue.
Dominique Grange è diventata famosa, in Italia, senza esserlo. Fu lei che “donò” a Fabrizio De André Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio... (continuer)
Entendez-vous la voix des prisons,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/10/2014 - 16:38
Parcours:
Des prisons du monde
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Lamento borincano
![Lamento borincano](img/thumb/c44351_130x140.jpeg?1366345781)
Here is a rough English translation for my comrades who do not speak Spanish. Enjoy!
BORINQUEN LAMENT
(continuer)
(continuer)
envoyé par BorikuaTainoGuerrero 1/10/2014 - 08:30
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Me gustan los estudiantes
![Me gustan los estudiantes](img/upl/050749587-9042fdaf-6425-47b8-83ce-5cb878b8d2c1.jpg)
MESSICO: DOPO PROTESTA REPRESSA DALLA POLIZIA SCOMPARSI 57 STUDENTI
Da La Repubblica del 30 settembre 2014
ACAPULCO - Le autorità giudiziarie dello Stato di Guerrero, nel sud del Messico, stanno indagando sulla scomparsa di 57 studenti in seguito ad una manifestazione violentemente repressa dalla polizia locale e degli scontri che hanno causato venerdì scorso sei morti a Iguala.
Iñaky Blanco Cabrera, procuratore generale di Guerrero, ha detto ieri sera in conferenza stampa che la giustizia si sta interrogando sul ruolo che possono aver giocato agenti della polizia locale in queste sparizioni. Cabrera ha spiegato che una delle piste dell'inchiesta riguarda quelle che vengono definite "sparizioni forzate", per indicare rapimenti da parte delle forze di sicurezza.
Gli studenti della scuola rurale di Ayotzinapa stavano protestando contro quelle che considerano misure discriminatorie in favore degli studenti delle città e contro la riforma dell'istruzione in generale.
Bernart Bartleby 30/9/2014 - 15:27
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Piazza Fontana (Luna Rossa)
![Piazza Fontana (Luna Rossa)](img/thumb/c1774_130x140.jpeg?1345813885)
Una nota: il testo riportato è quello originale di Claudio Bernieri e cantato dagli Yu Kung. La versione della Banda Bassotti è più "edulcorata", e nella secondultima strofa sostituisce "la classe operaia lo aspetterà armata" con "la classe operaia continua la sua lotta".
ZugNachPankow 30/9/2014 - 15:00
Doina Haşului [Doina delle celle H]
anonyme
![Doina Haşului [Doina delle celle H]](img/thumb/c3486_130x140.jpeg?1412527358)
Strano destino, quello del carcere della Doftana, situato a Telega nel distretto di Prahova. Negli anni '30 “ospitò” praticamente tutto il movimento antifascista e comunista rumeno, in particolare nella famigerata “Secţia H” (Sezione H, le “celle H” di questa canzone), ivi compresi Gheorghe Gheorghiu-Dej (dal 1933 al 1944) e Nicolae Ceauşescu. La profezia della Doina Haşului si avverò: con l'instaurazione del regime comunista, la Doftana divenne un museo riservato alle grandi personalità comuniste che vi erano state carcerate, mentre in altre Doftane si riservava agli oppositori lo stesso trattamento. Attualmente è pressoché in rovina. Per il resto si rimanda alla pagina su Privesc din Doftana. [RV]
DOINA DELLE CELLE H
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 30/9/2014 - 12:06
Doina Haşului [Doina delle celle H]
anonyme
![Doina Haşului [Doina delle celle H]](img/upl/canti_lager.jpg)
Con il titolo “Doina delle celle H”, nel disco “Canti dei lager, di esilio e di prigionia”, raccolti e annotati a cura di Sergio Liberovici, I Dischi del Sole, 1966.
Bernart Bartleby 30/9/2014 - 10:15
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Guiltiness
![Guiltiness](img/thumb/c48231_130x140.jpeg?1411940135)
La colpevolezza che resta nelle coscienze degli oppressori. Questo è uno dei brani più universali del grande Robert Nesta, di grande attualità ancora oggi...purtroppo!
COLPEVOLEZZA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Parva Securis 29/9/2014 - 19:57
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Inno a Oberdan
anonyme
![Inno a Oberdan](img/thumb/c10742_130x140.jpeg?1328620025)
L'Austria imperiale pare che abbia avuto anche un ruolo nel genocidio degli armeni, come pure la Germania imperiale, entrambe alleate dei turchi nella prima guerra mondiale.
Il genocidio armeno e la complicità degli imperi centrali
Tre imperi, tedesco, austriaco, turco, una guerra in comune, tante violenze sulle popolazioni civili, vittime immancabili delle ambizioni dei potenti.
Il genocidio armeno e la complicità degli imperi centrali
Tre imperi, tedesco, austriaco, turco, una guerra in comune, tante violenze sulle popolazioni civili, vittime immancabili delle ambizioni dei potenti.
Vanzetti 29/9/2014 - 17:56
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La ragazza all'armata
anonyme
LA RAGAZZA ALL'ARMATA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2014 - 12:00
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
The Boys Of The Old Brigade
![The Boys Of The Old Brigade](img/thumb/c10502_130x140.jpeg?1407857018)
I RAGAZZI DELLA VECCHIA BRIGATA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alice Bellesi 29/9/2014 - 11:42
I coscritti di Bonaparte
anonyme
![I coscritti di Bonaparte](img/thumb/c48236_130x140.jpeg?1411984280)
I COSCRITTI DI BONAPARTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2014 - 10:44
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins
![Giovanni Battista Lulli [Jean-Baptiste Lully]: Chaconne des Scaramouches, Trivelins et Arlequins](img/thumb/c48193_130x140.jpeg?1638214769)
Federico Maria Sardelli: Chaconne, dédié à la mémoire immortelle de J.-B. Lully (2009)
Questa pagina non potrebbe essere compiuta senza la Ciaccona che Federico Maria Sardelli ha composto nel 2009 dedicandola alla memoria immortale di Giovan Battista Lulli.
Cette page ne saurait être complète sans la Chaconne que Federico Maria Sardelli a composée en 2009 en la dédiant à la mémoire de Jean-Baptiste Lully.
Questa pagina non potrebbe essere compiuta senza la Ciaccona che Federico Maria Sardelli ha composto nel 2009 dedicandola alla memoria immortale di Giovan Battista Lulli.
Cette page ne saurait être complète sans la Chaconne que Federico Maria Sardelli a composée en 2009 en la dédiant à la mémoire de Jean-Baptiste Lully.
Riccardo Venturi 29/9/2014 - 00:57
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Una storia senza onore né gloria
![Una storia senza onore né gloria](img/thumb/c4758_130x140.jpeg?1329926390)
Canzone dell'impiegatino asburgico
di David Riondino
Nota. Ci ha scritto il nostro celebre (e perfido) amico Riccardo Scocciante, ma stavolta non per proporre una sua composizione, bensì per segnalare questa ineffabile opera di David Riondino. "Come sapete, ho come codice-autore in questo sito il 1815, anno del Congresso di Vienna; indi per cui mi sento particolarmente legato a tematiche asburgiche. Vi pregherei quindi di accogliere questo mio modesto contributo, possibilmente su qualche pagina un po' kaiser-und-königlich; sono certo che farete del vostro meglio. - Il vostro Riccardo Scocciante." Come non accontentarlo? Ed ecco quindi questa "Canzone dell'impiegatino asburgico, tratta dal ponderoso saggio La chansonlong e la chansoncurt e una nota sullo Sgurz, scritto nei remoti anni '80 del secolo scorso dallo chansonnier e cabarettista fiorentino. Premettiamo la nota che accompagna la... (continuer)
di David Riondino
Nota. Ci ha scritto il nostro celebre (e perfido) amico Riccardo Scocciante, ma stavolta non per proporre una sua composizione, bensì per segnalare questa ineffabile opera di David Riondino. "Come sapete, ho come codice-autore in questo sito il 1815, anno del Congresso di Vienna; indi per cui mi sento particolarmente legato a tematiche asburgiche. Vi pregherei quindi di accogliere questo mio modesto contributo, possibilmente su qualche pagina un po' kaiser-und-königlich; sono certo che farete del vostro meglio. - Il vostro Riccardo Scocciante." Come non accontentarlo? Ed ecco quindi questa "Canzone dell'impiegatino asburgico, tratta dal ponderoso saggio La chansonlong e la chansoncurt e una nota sullo Sgurz, scritto nei remoti anni '80 del secolo scorso dallo chansonnier e cabarettista fiorentino. Premettiamo la nota che accompagna la... (continuer)
Riccardo Venturi 28/9/2014 - 13:05
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Carlo Giuliani
![Carlo Giuliani](img/upl/Haidi-Giuliani.jpg)
Intervista ad Haidi Giuliani
(a cura di di Gianni Sartori - 2003)
Haidi Giuliani è la madre di Carlo, il ragazzo ucciso in piazza Alimonda il 20 luglio 2001. L’abbiamo incontrata alla seconda edizione vicentina di "FestAmbiente", dove, insieme a don Vitaliano Della Sala e a Umberto Pizzolato , ha preso parte al dibattito "Costruire l'Europa dal basso: l'opportunità del Social Forum europeo".
Molti di noi che hanno preso parte alle "giornate di Genova" del luglio 2001 sono rimasti con dubbi, perplessità sul reale svolgimento dei fatti. Resta l'impressione che il morto, i feriti, i gassati (con il lacrimogeni CS, proibiti dalla Convenzione di Ginevra), le persone maltrattate e picchiate a Bolzaneto e alla Diaz rientrassero in un piano prestabilito con cui si voleva affossare definitivamente il movimento No-global...Sicuramente hai avuto modo di approfondire la questione più di altri. Cosa... (continuer)
(a cura di di Gianni Sartori - 2003)
Haidi Giuliani è la madre di Carlo, il ragazzo ucciso in piazza Alimonda il 20 luglio 2001. L’abbiamo incontrata alla seconda edizione vicentina di "FestAmbiente", dove, insieme a don Vitaliano Della Sala e a Umberto Pizzolato , ha preso parte al dibattito "Costruire l'Europa dal basso: l'opportunità del Social Forum europeo".
Molti di noi che hanno preso parte alle "giornate di Genova" del luglio 2001 sono rimasti con dubbi, perplessità sul reale svolgimento dei fatti. Resta l'impressione che il morto, i feriti, i gassati (con il lacrimogeni CS, proibiti dalla Convenzione di Ginevra), le persone maltrattate e picchiate a Bolzaneto e alla Diaz rientrassero in un piano prestabilito con cui si voleva affossare definitivamente il movimento No-global...Sicuramente hai avuto modo di approfondire la questione più di altri. Cosa... (continuer)
Gianni Sartori 28/9/2014 - 09:06
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
La pianura dei sette fratelli
![La pianura dei sette fratelli](img/thumb/c73_130x140.jpeg?1587491777)
In questo momento molto difficile, drammatico per mio padre (classe 1925) vorrei confortarlo anche recuperando questo articolo già pubblicato (su cartaceo) su “A, rivista anarchica” (anno 33 n. 289 aprile 2003). Piccolo o grande, ha dato il suo contributo pagando di persona “il biglietto di ritorno per la democrazia”. Onore a lui e a tutti coloro che in un modo o nell’altro fecero Resistenza alla dittatura.
ciao. GS
Mio padre partigiano
(Gianni Sartori)
Una storia partigiana semplice, quella di Leone Sartori “Marcello”: raccontata dal figlio.
Premessa: da molto tempo coltivo l’ambizione di raccogliere materiale sufficiente per scrivere un libro sulla Resistenza nel Vicentino e in particolare sui Colli Berici sperando di contribuire alla conoscenza di episodi, personaggi, situazioni finora trascurati, soprattutto per l’area collinare dove operò la “Brigata Silva”. Esiste, infatti, una... (continuer)
ciao. GS
Mio padre partigiano
(Gianni Sartori)
Una storia partigiana semplice, quella di Leone Sartori “Marcello”: raccontata dal figlio.
Premessa: da molto tempo coltivo l’ambizione di raccogliere materiale sufficiente per scrivere un libro sulla Resistenza nel Vicentino e in particolare sui Colli Berici sperando di contribuire alla conoscenza di episodi, personaggi, situazioni finora trascurati, soprattutto per l’area collinare dove operò la “Brigata Silva”. Esiste, infatti, una... (continuer)
Gianni Sartori 28/9/2014 - 08:52
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Legende vom toten Soldaten
![Legende vom toten Soldaten](img/thumb/c4687_130x140.jpeg?1328476665)
Alessio Lega (voce), Davide Giromini(fisarmonica), Giusi Delvecchio (voce) e Roberto Zamagna (chitarra).
Istituto de Martino, Sesto Fiorentino (FI) 22 agosto 2014, in occasione della proiezione del filmato inedito dei funerali di Sacco e Vanzetti.
Istituto de Martino, Sesto Fiorentino (FI) 22 agosto 2014, in occasione della proiezione del filmato inedito dei funerali di Sacco e Vanzetti.
adriana 27/9/2014 - 16:55
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
![Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]](img/upl/nogl.jpg)
3g. Буги-вуги каждый день degli Zoopark (1984) e Буги-вуги dei Nol' (1990)
3g. Буги-вуги каждый день by Zoopark (1984) and Буги-вуги by Nol' (1990)
Testo di Michail (Mike) Naumenko/Михаи́л (Майк) Нау́менко, scritto agli inizi degli anni '80 e comparso nell'album del gruppo Zoopark/Зоопарк intitolato "Белая полоса" (1984). Il titolo originale "Буги-вуги каждый день" significa "Ogni giorno boogie-woogie".
Il testo è stato ripreso dal gruppo russo Ноль, e con il titolo abbreviato "Буги-вуги" (Boogie-woogie) viene cantato sulle note della "Warszawianka 1905 roku". La canzone è stata registrata durante un concerto del 1990 ed è presente nell'album "Школа жизни" ("Scuola di vita"). Il testo è stato trovato qui.
3g. Буги-вуги каждый день by Zoopark (1984) and Буги-вуги by Nol' (1990)
Testo di Michail (Mike) Naumenko/Михаи́л (Майк) Нау́менко, scritto agli inizi degli anni '80 e comparso nell'album del gruppo Zoopark/Зоопарк intitolato "Белая полоса" (1984). Il titolo originale "Буги-вуги каждый день" significa "Ogni giorno boogie-woogie".
Il testo è stato ripreso dal gruppo russo Ноль, e con il titolo abbreviato "Буги-вуги" (Boogie-woogie) viene cantato sulle note della "Warszawianka 1905 roku". La canzone è stata registrata durante un concerto del 1990 ed è presente nell'album "Школа жизни" ("Scuola di vita"). Il testo è stato trovato qui.
БУГИ-ВУГИ КАЖДЫЙ ДЕНЬ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/9/2014 - 15:48
×
![hosted by inventati.org](/img/icon-hostedby.png)
Da Yvain il Cavaliere del Leone
Canto popolare
D'après Yvain ou le Chevalier au Lion
Chanson populaire
Si veda anche la pagina Complainte des tisserandes di Marco Valdo M.I.
Voir aussi la page Complainte des tisserandes de Marco Valdo M.I.
Il romanzo Yvain il Cavaliere del Leone (Yvain ou le Chevalier au Lion), scritto da Chrétien de Troyes tra il 1170 e il 1180, è un poema cavalleresco il cui protagonista, Yvain, deriva dal personaggio storico di Owain mab Urien.
Nel poema, Yvain cerca di vendicare il cugino Calogrenant sconfitto da un cavaliere nella foresta di Brocelianda. Yvain uccide questo cavaliere, Esclados, e si innamora della sua vedova, Laudine. Con l'aiuto della damigella di Laudine, Lunete, Yvain riesce a sposarla, ma Gawain lo convince a imbarcarsi in un'avventura cavalleresca. La moglie acconsente, a patto che lui ritorni dopo un anno, promessa che però Yvain... (continuer)