Non ho trovato riscontri sul Bartelloni citato nella penultima strofa. C'erano due Bartelloni, Augusto e Sauro, entrambi di Viareggio, nella formazione partigiana "Marcello Garosi" operante in lucchesia, ma nessuno nel ruolo di commisario come "lo sceriffo nero coi basetton" descritto nella canzone...
Comrade soldiers! Officers and commanders of the Dombrowski Brigade! Comrade Jewish volunteers!
Today, December 12, 1937, there has been added to our glorious and great family of antifascists combatants, the Naftali Botwin Jewish Company. Since the day of our arrival on Spanish soil, our brigade, all of our volunteers have been, first as a company, later as a battalion, and now as a brigade, a great fraternal family that unites all its combatants: Poles, Germans, Ukrainians, Bielorussians, Jews, Hungarians, Spaniards and others.
The common struggle, the common blood spilled, have brought us all increasingly together, and have taught us to esteem and love each other.
We antifascists, without distinction of nationality or political conviction, are firm in putting forth yet another great effort in the struggle against fascism, racism, and anti-Semitism, the... (continuer)
HOSTS GO! (continuer)
envoyé par Y.A.M 11/10/2014 - 12:59
Traslitterazione in caratteri latini Romanized lyrics
Dal sito della Chorale des Sans-Nom di Nancy. Trascrizione eseguita in modo perfetto secondo i criteri YIVO.
Reproduced from the Chorale des Sans-Nom website of Nancy (France). A perfect transcription according to YIVO spelling guidelines. [CCG/AWS Staff]
"È morto Loukanikos, il cane divenuto «mascotte» e simbolo della rivolta in Grecia contro l’austerità e che aveva avuto perfino l’onore di essere inserito fra i «personaggio dell’anno» del periodico americano Time. Bastardino color sabbia, più volte immortalato in prima linea durante gli scontri di piazza mentre ringhiava ai poliziotti, secondo il quotidiano «Agvi», sarebbe morto per aver respirato per anni i gas lacrimogeni "(Afp)
Pare che avesse una decina d'anni, che non sia mai mancato ad una manifestazione e che causa della morte siano il CS e tutti gli altri gas che l'indomito bastardo è stato costretto a respirare, lui che non ha mai nemmeno potuto usare una maschera e neppure un fazzoletto...
Se stasera si guarderà la Luna, ci sarà anche Loukanikos. Ha passato, come diceva non mi ricordo quale essere umano, il suo quarto d'ora di notorietà, e qualcuno magari se ne ricorderà pure: il cane delle manifestazioni greche, sempre in prima fila, chiamato in un primo tempo Kanellos (o forse era un altro cane, quando c'entrano mezze leggende anche i nomi fluiscono), che vuol dire "valoroso" in greco, e poi riportato ad un ben più prosaico e canino nome (Loukanikos vuol dire "salsiccia", come la lugànega, nel quale si tramanda il nome della Lucania, antichissima terra d'insaccati di maiale). Ma quel cane c'era per davvero, in mezzo ai riots di questi anni a Atene; leggenda sia, ma stavolta è un mito con tanto di fotografie e di lacrimogeni polizieschi, soprattutto. Perché pare proprio che Loukanikos, che aveva una decina d'anni (età più che rispettabile per un cane)... (continuer)
Probabilmente la canzone è fondata su di un'altra più antica, pre-risorgimentale. Anche se non sono ancora riuscito a trovarne il testo, in Rete ci sono tracce di una "Emmo vinto 'na battaggia" che si riferisce alla rivolta di Genova del 1746 contro gli austriaci, quella del "Balilla" per intenderci, il soprannome del ragazzetto che si dice diede inizio all'insurrezione...
Bernart Bartleby 10/10/2014 - 13:38
EMMO VINTO 'NA BATTAGGIA
Fonte : Canti Popolari di Genova, ET903 (Etnofon) di Edward D.N. Neill
Emmo vinto 'na battaggia
l'emmo vinta in scia gaea
i tudeschi co-a bandea
l'emmo missi a prionnae.
Sciortî a trei a trei,
sciortî a quattro a quattro
sci ben che g'hei o bacco
v'ôu femmo redoggiâ.
Invece quella presentata sul volume “E mi ve lascio a bonn-a Seja, Trallaleri e Canti Popolari” di Mauro Manciotti (Sagep editore, 1973) è leggermente più “estesa”:
Emmo vinta 'na battaggia
Emmo vinta 'na battaggia
l'emmo vinta in scià giaea,
i tedeschi co-a bandëa
l'emmo missi a prionnae!
Vegnì a quattro a quattro
scibbèn che gh'éi o bacco,
vegnî a êutto a êutto
scibbèn che gh'éi o sccêuppo,
vegnî a seze a seze
ve tiêmo de corezze!
Abbiamo vinto una battaglia/ l’abbiamo vinta sul greto, / i tedeschi con la bandiera / li abbiamo presi a sassate! / Venite a quattro... (continuer)
Presente anche sul Cd "Contro Canto Popolare" pubblicato dal Cantovivo, gruppo vocale strumentale di musica popolare, per il cinquantennale della Liberazione. Edito da "Il Manifesto"
Ciao Rox e quanto tempo! Tanto tempo e nessun risultato! Nemmeno la fondazione De Andrè mi ha aiutata in qst ricerca, anzi...
Ogni tanto faccio ancora qualche nuovo tentativo, ma pare impossibile.
Cmq, io lo cercavo per un lavoro, un lavoro serio, giuro, e se mai dovesse saltare fuori un recapito, il mio indirizzo email è svp207@gmail.com
Di nuovo ciao Rox, compagno di ricerca, e un saluto a tutti :)
Ciao Riccardo, pensa un po' che aneddoto mi ha raccontato or ora la mia mamma...
Pare che, proprio negli anni in cui il Gnicche scorrazzava per l'Aretino, nei dintorni di Foiano della Chiana vivesse un giovane prete in odore di santità. Era considerato un santo dalla gente perchè, a differenza della più parte dei sacerdoti di allora, lui dava tutto ai poveri, arrivando addirittura a dar via i vestiti (salvo la talare) a chi ne avesse bisogno.
Un giorno di gelido inverno che solo soletto se ne tornava da amministrare i sacramenti in qualche cascina, chi t'incontra sulla strada? Quel demonio di Gnicche con la sua banda, a cavallo. Il brigante chiese al prete dove se andasse, così appiedato, infreddolito e stanco. Quando il prete gli disse che se ne stava tornando a casa e che aveva ancora un bel po' di cammino da fare, allora Gnicche gli rispose: "Ti ci accompagno io a casa, e in carrozza!".... (continuer)