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Raised by Wolves

Raised by Wolves
Album: "Songs of Innocence" (2014)



Italiano
English

La canzone è ispirata a un episodio vissuto in prima persona da un Bono quattordicenne in un quartiere difficile di Dublino all'epoca dei "Troubles". Racconta la storia vera di un autobomba esplosa nella sua città nel 1974. "Si tratta di un attentato accaduto nel nostro paese quando tre autobombe furono fatte esplodere contemporaneamente a Dublino un venerdì pomeriggio alle 5:30", ha raccontato il cantante in un'intervista a Rolling Stone, "di solito il venerdì mi sarei trovato in quel negozio di dischi proprio dietro l'angolo ma quel giorno decisi di andare a scuola in bicicletta."

"La bomba ha dilaniato la strada. Io sono scappato ma uno dei miei compagni era dietro l'angolo con suo padre, ed è stata un'esperienza traumatica per lui, non penso che l'abbia superata ancora oggi".

Traduzione da Songfacts

This song talks about Bono... (continuer)
Face down on a broken street
(continuer)
1/10/2014 - 23:51

Coro dei deportati

Coro dei deportati
[1942-44]
Versi di Franco Fortini, nella raccolta “Foglio di via ed altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.

Non so se questa spledida e agghiacciante poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque del canto di un “Coro dei deportati”…
Quando il ghiaccio striderà
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2014 - 13:24
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La sera si fa sera

La sera si fa sera
[1945]
Versi di Franco Fortini, pubblicati nel 1946 sulla rivista “Il Politecnico”.
Poi nella raccolta “Foglio di via e altri versi”, Einaudi, Torino, 1946.
Li ha messi in musica, ma cambiandone il testo, Angelo Branduardi nella sua “Il funerale”, contenuta nel famoso album “Alla fiera dell’est” del 1976.

Sono versi che Fortini dichiarò ispirati ad un canto funebre rumeno e potrebbe trattarsi quindi anche solo di una riflessione sulla morte. Se non che il poeta li scrisse sul finire della guerra, o a guerra appena finita, quando i “brividi di morte” stavano per lasciare spazio ad “una luce quieta”, e la paura ed il terrore – i predatori della notte - stavano lasciando spazio alla pace e al bello…
La sera si fa sera,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2014 - 12:01

Gli imperatori…

Gli imperatori…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.

Propongo questa poesia senza sapere se sia mai stata messa in musica. Si tratta per altro dichiaratamente di un canzonetta, e pertanto…
Dedicata – come anche Lontano lontano… - alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Gli imperatori dei sanguigni regni
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2014 - 11:04
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Lontano lontano…

Lontano lontano…
[1990-91]
Una delle “Sette canzonette del Golfo” contenuta nella raccolta “Composita solvantur”, l’ultima ad essere pubblicata prima della morte del poeta nel 1994 e che raccoglie poesie da lui scritte tra il 1984 ed il 1993.
Musica di Margot Galante Garrone, dal suo album “Margot” del 2011.

Cinica canzonetta del vecchio e disincantato Fortini, ormai prossimo alla liberatoria dipartita da questo mondo crudele. Dedicata alla guerra con cui Bush Senior inaugurò la stagione del Nuovo Ordine Mondiale nel cui sangue a milioni stanno affogando/stiamo annaspando ancora oggi…
Lontano lontano si fanno la guerra.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2014 - 10:06

Gino Parin

Gino Parin
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Testo trovato sul blog Buchi nella sabbia.

A differenza di Arone Pakitz, questa altrettanto bella e dolorosa poesia di Cergoly non credo sia stata messa in musica, ma la propongo lo stesso - a pieno titolo, e non come Extra - perchè l’autore la concepì fra i suoi “canti clandestini” e perchè gli Zuf de Žur l’hanno inclusa, insieme a tanti altri materiali poetici e musicali, nel loro spettacolo “Oświęcim Z 10803 - Shoah e Porrajmos”. Il titolo allude a Antoine Siegmeyer, detta Tonia, zingara rom tedesca, nata il 12 giugno 1932, che nel giorno del suo 12° compleanno,... (continuer)
Gino Parin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 17:35
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Marc Zingar

Marc Zingar
[1998]
Nell’album intitolato “Tilulela”
Testo e traduzione italiana trovati su di una pagina riconducibile al gruppo goriziano.
“Biel vignint da l'Ungiaria
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 15:07
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Arone Pakitz

Arone Pakitz
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana.
Nella raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", pubblicata nel 1972 e interamente dedicata alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica di Mauro Zuccante (1962-), compositore veronese, dal suo “Madrigale in tre tempi” (2004)
Interpretata anche da Alessio Lega
Arone Pakitz
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 14:13
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El kolo go balà

El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.



Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.

“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continuer)
El kolo go balà
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2014 - 11:45
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Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire

Malicorne: Quand je menais mes chevaux boire
Tradizionale / Traditionnel [Franche-Comtée]
Interpretazione / Intérpretation:
Malicorne, Almanach, 1976
Voix / Voce: Gabriel Yacoub

Ben ritrovati, miei cari malicòrnidi, o malicornuti che dir si voglia. Direi che, vista quest'antica e non rassicurante canzone che vi sto per propinare all'inizio dell'autunno, l'epiteto di “malicornuti” possa starci alquanto bene, visto che vi si stanno per spalancare le bocche dell'inferno.

Quand je menais les chevaux boire proviene da un'aspra regione della Francia tradizionale, la Franca Contea; ma il suo tema è, naturalmente, diffuso in tutta l'Europa medievale. Mai come nelle ballate tradizionali, di qualsiasi luogo, l'eterna coppia “Eros e Thanatos” è tanto diffusa e all'ordine del giorno: tragiche nozze, fidanzamenti sanguinosamente contrastati dalle famiglie, massacri all'altare, malattie fulminanti alla vigilia dello sposalizio, e così via. Sono,... (continuer)
Quand je menai mes chevaux boire
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/9/2014 - 17:29
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Poter del canto

anonyme
Poter del canto
Canzone popolare piemontese raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) a Sale Castelnuovo (che con Villa Castelnuovo costituisce oggi il Comune di Castelnuovo Nigra), in provincia di Torino, dall’informatrice signora Domenica Bracco. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Propongo timidamente questa canzone come Extra, ma credo che potrebbe anche essere ritenuta una “DOCCG” a pieno titolo. Infatti il potere liberatorio del canto qui non porta solo il mondo a fermarsi “in-cantato” ma addirittura alla meraviglia dei potenti e alla liberazione di coloro che fino a quel momento sono stati imprigionati, vessati ed angariati.

Mi ha ricordato il testo di una canzone di Franco Battiato dallo stesso titolo, scritta con Mario Sgalambro e contenuta nell’album “Ferro battuto” del 2001:

IL POTERE DEL CANTO

Sprezza... (continuer)
S'a i sun tre fradei an Fransa, tüti tre 'nt üna përzun.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2014 - 13:59
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La ragazza all'armata

anonyme
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina sulla collina torinese. Nell’imprescindibile antologia “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Sembra questa una variante de “La Lionetta” cui accennava anche il nostro Gianfranco Robiglio nel suo contributo Il tema della guerra nella musica popolare piemontese sull’Antiwar Songs Blog.
Il tema è quello, ricorrente nella canzone popolare, delle donne proiettate nelle guerre degli uomini, non solo e non sempre coloro che ne subiscono passivamente gli effetti nefasti ma vere e proprie protagoniste, e non soltanto nei ruoli secondari di vivandiere, cantiniere o lavandaie ma di vere e proprie soldatesse, seppur sovente travisate, o – come in questa canzone – di giovani che decidono di seguire i soldati scegliendo deliberatamente una vita di presumibile prostituzione... (continuer)
La fia dël mülinè i soldà völo rubè-la.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2014 - 11:59

I coscritti di Bonaparte

anonyme
I coscritti di Bonaparte
[Primo decennio dell’800?]
Raccolta da Costantino Nigra (1828-1907, filologo, poeta, diplomatico e politico italiano) da un’anonima contadina di Moncalvo, Asti, al confine con Casale Monferrato e la Provincia di Alessandria. Nell’imprescindibile raccolta “Canti popolari del Piemonte”, pubblicata nel 1888.

Nel quindicennio di dominazione francese anche in Piemonte, come in ogni angolo d’Europa soggiogato da Napoleone, prima giovane generale della repubblica rivoluzionaria e poi Imperatore dei francesi, la coscrizione obbligatoria fu introdotta in tutti i paesi occupati e produsse ovunque forti resistenze, che si tradussero in un alto tasso di diserzione e di emigrazione.
Si vedano anche altre canzoni già presenti, come Canto dei coscritti, o Partirò, partirò, Maledet Napoleon, La balada ‘d Pipu Majen, Le conscrit du Languedô (Fanfan) e Coraggio amor mio.
Bonapart l’à manda a dire
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2014 - 10:33

Dagli emisferi levansi i lamenti

Testo di Napoleone Murzi e G. Danesi
Sull'aria dell'Inno della Rivolta di Luigi Molinari.

Il canto fu raccolto da Leoncarlo Settimelli e R. I. Orano da Napoleone Murzi, di cui già abbiamo qualche notizia dall' Inno dei lavoratori del mare: portoferraiese di nascita ma di famiglia di Rio Marina, fu un ex lavoratore marittimo che era anche un cantore e un autore. Il canto di questa pagina è infatti sua opera diretta, anche se Catanuto/Schirone (op. cit., p. 143) riportano come coautore anche un non meglio precisato G. Danesi (anch'egli senz'altro elbano, dato che Danesi è uno dei cognomi più tipici dell'isola). Secondo Catanuto/Schirone, "è uno dei canti che musicalmente si rifà al noto testo del Molinari Inno della rivolta, riflettendone la struttura".
Dagli emisferi levansi i lamenti
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/9/2014 - 00:29

Inno dei pezzenti

[1904]
Testo di Angelo Tonello
Probabilmente sulla struttura melodica dell' "Inno di Garibaldi"

Fiorirono, un tempo, vari "inni dei pezzenti"; il più famoso è senz'altro quello più noto come la "Marsigliese del lavoro", scritto da Carlo Monticelli; questo, invece, apparve nel 1904 in un canzoniere pubblicato negli USA ("Il Canzoniere della Rivoluzione", West Hoboken, NJ, Biblioteca del Circolo di Studi Sociali) e, successivamente, nel "Canzoniere Sociale Illustrato" di Arturo Frizzi (1908) con alcune varianti. Le scarne notizie biografiche sull'autore provengono da quest'ultimo opuscolo. Nell'inno (si veda ad esempio l'ultima strofa) è facile cogliere accenti addirittura manzoniani (il famoso coro dell'Adelchi: Dagli atri muscosi, dai fori cadenti...).[RV]
Sorgete, sorgete, pezzenti ed ignavi,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/9/2014 - 00:04
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Les Rupins

Les Rupins
Les Rupins

Chanson française – Les Rupins – Léo Ferré - 1961

Voici donc, mon cher Lucien l'âne mon ami, cette chanson de Léo Ferré que je t'avais promise l'autre jour. Cette chanson pour laquelle j'avais fait une digression sur le sens du mot qui en est le titre : « rupin ». Je te rappelle, non que je pense que tu as peu de mémoire et que tu ne t'en souviennes pas, mais car cela a son importance, que j'avais fait cette digression en devisant avec toi d'une canzone italienne dont j'avais intitulé la version française «  ROME EST FAITE POUR LES RUPINS » Roma è fatta pei ricchi signori. Ces deux canzones se répondent et se complètent. Toutes les deux se situent dans une capitale : Rome et Paris. Celle de Rome, on le sait, décrit très exactement la situation de misère qui est faite aux pauvres ; celle de Paris, décrit très exactement les « rupins ». Très exactement et au picrate. Résultat :... (continuer)
Le chapeau sur l’œil,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/9/2014 - 22:12
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Scacco matto

Scacco matto
44° zecchino d'oro (2001)

Testo: Mario Manasse
Musica: Marco Mojana
Interprete: Simone Crescenzi

Bella l'idea di risolvere le controversie internazionali con una partita di scacchi
SOLISTA: C’è un gioco molto antico, che in India fu inventato
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/9/2014 - 20:32
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Guiltiness

Guiltiness
Dall'album "EXODUS" (1977)
Guiltiness rest on their conscience
(continuer)
envoyé par Parva Securis 28/9/2014 - 10:59
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America Here's My Boy

America Here's My Boy
(2012)
da "Song Reader"

Nel 2012 Beck decide, invece di pubblicare un album, di pubblicare un songbook, un libro di spartiti musicali, testi e immagini intitolato Song Reader.
Quasi come se si trattasse di standard di cui non esiste una prima incisione originale, molti fan di Beck ma anche gruppi più o meno affermati si sono cimentati con le canzoni e le hanno incise con i più svariati arrangiamenti. Il sito ufficiale del progetto ha incluso i link a tutte le interpretazioni.

Questa canzone fa parte del progetto ed è stata incisa tra gli altri dal David Sinclair Trio, da Swamp Dogg, da Lelia Moss, dai Wake Me For Coffee e dalla e LSU Symphony Orchestra. Si ispira alle tipiche canzoni patriottiche della Prima Guerra Mondiale (in particolare, anche per la copertina, a questa) quando le madri americane si dichiaravano pronte a donare i loro figli alla patria, ma il finale dove "here's... (continuer)
He came into this world, helpless and unformed
(continuer)
28/9/2014 - 00:17

Il tema della guerra nella musica popolare piemontese

Antiwar Songs Blog
Il tema della guerra nella musica popolare piemontese
Pubblichiamo un articolo inviatoci da Gianfranco Robiglio, che ha recentemente scoperto il nostro sito e ci ha proposto ultimamente vari interessanti contributi soprattutto sul tema della musica popolare ligure e piemontese. Gianfranco specifica che l’articolo è in costruzione e che aspetta commenti, aggiunte e integrazioni da parte dei visitatori. I commenti quindi sono più che […]
Antiwar Songs Staff 2014-09-27 21:32:00
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Via

Via
2014
Riuscire a volare

Non è facile parlare di pedofilia e di violenza sui bambini, una violenza stigmatizzata anche dai peggiori criminali, non è facile perché inevitabilmente ci fa mettere in discussione le nostre più intime convinzioni sulla galera e sulla pena di morte... se non ci fa tirare in ballo direttamente la vendetta.
Del resto non è non parlandone che si evitano queste contraddizioni e del resto la violenza sull'infanzia nella varie forme, pedofilia, abbandono, guerra, commercio illegale di organi non è che un'altra delle mille forme di violenza dei più forti contro i più deboli che è poi quello che è questo sito.
Gli Aprés la Classe riescono a mio parere a trattare l'argomento comunque con una certa poesia. Lo inserisco così come l'ho trascritto direttamente dall'audio.
Abbiamo angoli di terra
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/9/2014 - 18:15
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Su fratelli e su compagni

anonyme
Canzone partigiana e inno della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, operante in Valnerina tra il 1943 e il 1944. La musica è tratta da "По долинам и по взгорьям", il ben noto canto partigiano russo.
Canzone tratta dal disco "La Valnerina ternana", dei Dischi del Sole.
Testo reperito in questa pagina
Su fratelli e su compagni
(continuer)
envoyé par adriana 27/9/2014 - 17:08

Sandrino della Solvay

Sandrino della Solvay
[1969]
Testo di Pino Masi
Musica del Canzoniere Pisano
(o del proletariato?)
Dedicata a A.B.

Qualche tempo fa, in una pagina di questo sito, si ebbe un'interessante discussione sull'opportunità o meno di sparare ai padroni. C'è da dire che, in quel caso, si trattava di una cosa squisitamente teorica; non risulta infatti che l'autore della canzone in questione, Paolo Pietrangeli, abbia mai sparato a un padrone, nemmeno a quello d'un cane; in compenso i padroni hanno continuato imperterriti a ammazzare la classe operaja, con il gentilissimo aiuto, va detto, della classe operaja medesima. E così arriviamo ai giorni nostri, giorni di Marchionne e Renzi, giorni di Amaro 18, giorni di firme di accordi, di pomigliani, di camusse, di bonanni in anni pessimi, di mobilità, di tutto quel che si vuole e anche oltre.

Questa canzone qua, scritta con ottima probabilità da Pino Masi (il “Deposito”... (continuer)
Anche nei giorni degli anni '50
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/9/2014 - 00:31

Principe mio

Principe mio
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Principe mio, signore del mondo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/9/2014 - 13:40

Signor Capitale

Signor Capitale
[1973?]
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Giudice vecchio e venduto, che il proletariato
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/9/2014 - 13:23
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Su comunisti della capitale

anonyme
Su comunisti della capitale
Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974), con la seguente nota:

“E’ al più diffusa canzone comunista di Roma, legata alla Resistenza. La fonte diretta è la canzone Su comunisti di Civitavecchia, rispetto alla quale la versione romana ha pochissime varianti. Dietro ad ambedue c’è la canzone anarchica Nel fosco fin del secolo morente”.

Civitavecchia, durante la seconda guerra mondiale, venne rasa al suolo dalle bombe alleate nel corso dei 76 bombardamenti protrattasi dal 14 maggio 1943 al giugno 1944. Fu città di forte movimento partigiano (che, dati i massicci bombardamenti, si organizzò sui monti della Tolfa e nel Viterbese) e di origine risalente alla forte compagine degli Arditi del Popolo, fondati nel 1921 da Argo Secondari, ex pluridecorato Ardito assaltatore.... (continuer)
Su comunisti della capitale
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/9/2014 - 11:47

Roma è fatta pei ricchi signori

anonyme
Registrata a Roma, San Basilio, maggio 1970, dall’informatore Domenico Savi.
Probabilmente sull’aria di una canzonetta napoletana.
Testo trovatu su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).
Abbiamo tempo da sciopera’
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/9/2014 - 10:00

O fascista, o teppista

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[1919-22]
Sull’aria di Giovinezza
Canzone raccolta dai ricercatori del Circolo Gianni Bosio a Castel di Lago, Terni. Testo analogo segnalato anche a Roma, Tor de’ Cenci.
Trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974)

Ho datato questa canzone tra il 1919 e il 1922 perchè nell’ultima strofa si fa riferimento alla “guardia regia”: “La Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza fu il corpo di pubblica sicurezza, dipendente dal ministero dell'Interno, che sostituì il preesistente Corpo delle Guardie di Città dal 2 ottobre 1919 al 31 dicembre 1922, quando fu sciolto dal governo Mussolini che lo sostituì con la Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale.” (it.wikipedia)
O fascista, o teppista
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 23:00
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Puerto Rico

Puerto Rico
[1988]
Testo e musica di Vaya con dios
Dal primo album "Vaya Con Dios"
Il testo trovato qua http://www.metrolyrics.com/
Aie, aie, aie, aie, aie, aie, Puerto Rico
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 25/9/2014 - 20:28
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Tangerine Café

Tangerine Café
[2002]
Adattamento di una preghiera tradizionale islamica.
La traccia che dà il titolo al disco, con la THO, Tarantula Hypertext O'rchestra.

Una “canzone urgente” – parafrasando l’ottimo Stefano Giaccone – in questi tempi di tale orrore che purtroppo si perde persino di vista il senso e la misura, distratti di fronte a 2.000 palestinesi, in maggioranza civili, trucidati a Gaza e indignati di fronte alle decapitazioni di tre ostaggi occidentali, persone come noi… ostaggi della Paura e dell’Orrore.
Ehi, gente del mondo intero, il perdono esiste
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 16:50
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Ommo

Ommo
[2003]
Scritta da Gennaro Della Volpe (Raiz degli Almamegretta) e Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Sacra Konzert”
ommo, ommo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 16:23
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Balo migrante

Balo migrante
[2007]
Scritta da Luigi Cinque, musicista e regista di origine siciliana, negli anni ’70 membro del Canzoniere del Lazio, e Domenico Ascione, napoletano, compositore e chitarrista, docente di chitarra presso il presso il Conservatorio di Roma “Santa Cecilia”.
Nel disco di Luigi Cinque intitolato “Passaggi”, con Lucilla Galeazzi.
Giggino ‘o ricciulillo se chiammava
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 15:32
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Canzoniere del Lazio: Bevi, bevi compagno (Se nasce l'anarchia)

Canzoniere del Lazio: Bevi, bevi compagno (Se nasce l'anarchia)
[fine ‘800]
Canzone anarchica anticlericale di autore anonimo raccolta nei primi anni ’70 da Alessandro Portelli nella zona dei Castelli romani, nei pressi di Velletri.
Nel disco del Canzoniere del Lazio – con cui Portelli collaborò fin dalla sua fondazione nel 1972 – intitolato “Quando nascesti tune”, I Dischi del Sole, 1973.
Recentemente ripresa da Il Muro del Canto.

Scusate, non ho saputo tenermi… Se la ritenete fuori luogo, cassatela pure… Però, secondo me, merita almeno un bell’Extra, soprattutto in considerazione di due recentissime notizie: in primis, quella dell’arresto in Vaticano del già arcivescovo e nunzio Jozef Wesolowski, polacco, accusato di pedofilia e detenzione di materiale pedopornografico (credo si tratti del primo arresto di un alto prelato avvenuto nello Stato Pontificio in epoca moderna);

e poi quella della rimozione del vescovo paraguayano Rogelio Ricardo Livieres Plano, accusato di malversazione e copertura di abusi sessuali di preti della sua diocesi…

“L'ossa de 'sti maiali ai cani s'ha da da', trallalà…”
“Bevi bevi compagno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 14:21
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Grodek

Grodek
[1914]
Poesia di Georg Trakl
Musica di David Hackbridge Johnson (2012)

A poem by Georg Trakl
Music by David Hackbridge Johnson (2012)

Ein Gedicht von Georg Trakl
Musik von David Hackbridge Johnson (2012)

"One of a series of pieces that use the words of Georg Trakl's poem Gródek. After a battle there in 1914 Trakl tended the wounded. He was so traumatised by this that he took his own life a few days later. Unlike the earlier works in the series, here the piano and sprechstimme are speeded up and distorted. Ironic dance music comes in and out of focus to add to the frenzied nature of the emotions. In a later Eastern Front my uncle Paul died when barely out of his teens - he would be in his 80s if he was alive today. So much wasted life on all sides. - David Hackbridge Johnson.

Questa non è soltanto una poesia di Georg Trakl, e una delle più famose e terribili. E' l' ultima sua poesia,... (continuer)
Am Abend tönen duie herbslichen Wälder
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/9/2014 - 12:17
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Il canto della foresta (La colonia Cecilia)

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Il canto della foresta (La colonia Cecilia)
[1890]
La “colonia Cecilia”, nello Stato brasiliano del Paranà, rappresentò un tentativo, che vide come protagonisti soprattutto italiani, di convivenza comunitaria di stampo anarchico. Ebbe vita breve, tra il 1890 ed il 1894.

L’idea di costruire una comunità anarchica nacque dall’agronomo pisano Giovanni Rossi (1856-1943), soprannominato “Cardias”, che era anche giornalista e militante anarchico, sempre alla ricerca della realizzazione pratica delle idee libertarie che circolavano nel periodo. Già nel 1887 Cardias evevo messo su una comune contadina in provincia di Cremona (“La Cittadella”), ma l’esperimento era naufragato dopo poco, soprattutto a causa della diffidenza della popolazione locale. Ma lui non si diede per vinto e, convinto che in Italia non ci fossero le condizioni per attuare le sue idee (“terra di ladri”, come dice la canzone), decise che il Brasile poteva essere il posto... (continuer)
L'eco delle foreste
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 12:15

Lamento d'un soldato

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Lamento d'un soldato
[‘800]
Canzone proveniente dalla Campania.
Testo trovato in “Canti popolari delle provincie meridionali”, a cura di Antonio Casetti, edizioni Loescher, 1872
Piango, misero me, che son soldato,
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envoyé par Bernart Bartleby 25/9/2014 - 10:25
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21 settembre 1864

21 settembre 1864
[2014]
Parole e musica di Beppe Novajra di Poirino, Torino, chansonnier in lingua piemontese e italiana.

L’unica canzone che mi sia riuscito di trovare (e da me trascritta all’ascolto) su quella che viene spesso definita come la “prima strage di Stato”, erroneamente visto che soldati e carabinieri dell’ “Unitalia” - come la chiama qui Beppe Novajra, in assonanza a “mitraglia” - si erano già resi protagonisti di molti altri feroci eccidi nel sud Italia, come quelli di Montefalcione, di Ruvo del Monte, di Auletta e di Pontelandolfo e Casalduni.

Nel 1864, a tre anni dalla proclamazione dell’Unità, era cosa nota che la capitale del Regno non avrebbe potuto rimanere ancora a lungo quassù a Torino. Non sto qui ad approfondire - anche perchè non ne so abbastanza - come mai si decise per Firenze e non per Roma (c’entravano il Papa e gli accordi con la Francia di Napoleone III), ma il modo in cui... (continuer)
’64, 21 settembre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2014 - 20:52
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La Borinqueña

La Borinqueña
Música: Francisco Ramírez / Félix Astol Artés
Letras revolucionarias de la canción por:
Lola Rodríguez de Tió



The song "La Borinkeña" or "La Borinqueña" was originally created during the 1800s by the Puerto Rican patriot Don Francisco Ramírez during a time of upheaval in the island of Puerto Rico.

Much later the Puerto Rican female revolutionary leader, Lola Rodríguez de Tió, wrote a poem in support of the Puerto Rican revolutiony factions and adopted the poem as the song's lyrics. Together with Francisco Ramírez, Lola, had created the widely known revolutionary song lyrics to the music still used to this day by Puerto Rican Nationalists, Socialists, Independentists, Sovereignists, Autonomists, Libertarians, Nihilists and other left wing movements. Even the Centralists and the Conservatives of the Popular Democratic Party and even more some of the pro state Federalists like to sing... (continuer)
¡Despierta, borinqueño
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envoyé par BorikuaTainoGuerrero 24/9/2014 - 11:48

Passaggio alla città

Passaggio alla città
[Roma, 1 luglio 1950]
Versi di Rocco Scotellaro.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, la poesia dà il titolo alla cantata da lui composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.

Nel poeta di Tricarico il piano sociale e quello personale sono spesso strettamente uniti. Questa che all’apparenza è una poesia d’emigrazione riguarda altresì un passaggio preciso della vicenda politica e personale dell’autore, così come spiega Antonio Martino su “Rabatana. Bagatelle e cammei tricaricesi”:

“L’8 febbraio del 1950 Rocco Scotellaro fu arrestato e tradotto nelle carceri giudiziarie di Matera, dove restò fino al successivo 25 marzo. Nella sentenza d’assoluzione piena si può constatare che si parlava di vendetta, imbastita con acredine da avversari politici e personali.
Dopo la sentenza di assoluzione non partecipò alle sedute del consiglio comunale tenutesi in aprile e a quelle della giunta... (continuer)
Ho perduto la schiavitù contadina,
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envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2014 - 10:56
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Sempre nuova è l'alba

Sempre nuova è l'alba
[1948]
Versi di Rocco Scotellaro, nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953”, pubblicata da Mondadori nel 1954.
Messa in musica da Ambrogio Sparagna, nella cantata “Passaggio alla città” composta nel 2003 su commissione della Regione Basilicata.

In prefazione alla raccolta “È fatto giorno” del 1954, Carlo Levi definì questi versi del poeta di Tricarico come la “Marsigliese del movimento contadino”…

Grazie a Gianfranco per aver suggerito questa poesia a commento di Noi non ci bagneremo.
Sempre nuova è l'alba
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envoyé par Bernart Bartleby 24/9/2014 - 10:35
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Crisis

Crisis
[1978]
Lyrics and music by Bob Marley
Testo e musica di Bob Marley
Album: Kaya
They say the sun, shines for all
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envoyé par Parva Securis 24/9/2014 - 07:41
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Fuck Anita Bryant [Fuck Aneta Briant]

Fuck Anita Bryant [Fuck Aneta Briant]
[1978]
Lyrics, insults and music by David Allan Coe
Testo, insulti e musica di David Allan Coe
Album: Nothing Sacred

Non ci sono solamente gli hacker vendicatori; anche noialtri delle CCG ci abbiamo il nostro Anonymous. Ogni tanto si fa vivo (ed è sempre il benvenuto), e lo fa quasi sempre con testi, come dire, fuori dalla righe. Così questa Fuck Anita Bryant, un pezzo del '78 di un tipino che si chiama David Allan Coe e che qui andiamo a presentare con grande letizia (non la Moratti, ci teniamo a dirlo).

Un album che si chiama “Niente è sacro”; una copertina apparentemente fatta alla bell'e meglio, e diciture del tipo “Solo per adulti” e “Consigliabile non suonarlo all'aria aperta”; pieno di errori di ortografia ("Not recomended", "Not for sale in store's"); canzoni che parlano di amplessi con la pornostar Linda Lovelace e altre cose così, compreso il "Master Bation Blues" e compresa... (continuer)
Hey, fuck Anita Bryant
(continuer)
envoyé par Anonymous 24/9/2014 - 05:07
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The Promise of a New Day

The Promise of a New Day
Album: "Spellbound" (1991)
Eagle's calling and he's calling your name
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envoyé par Anonymous 24/9/2014 - 04:09
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Human Error

Human Error

USA, OBAMA RILANCIA LE ARMI NUCLEARI: 1.000 MILIARDI IN 30 ANNI
Il New York Times rivela: cambio di rotta del presidente Nobel per la pace.

Da Lettera43, 22 Settembre 2014

Gli Usa starebbero portando avanti un programma atomico che nei prossimi tre decenni potrebbe arrivare a toccare investimenti per mille miliardi di dollari. L'indiscrezione, riportata sulle pagine del New York Times, ha del clamoroso soprattutto in relazione alla campagna per un mondo libero dal nucleare della quale il presidente americano Barack Obama ha fatto degli obiettivi principali della politica di difesa americana e che gli è valsa il premio Nobel per la pace.

CAMBIO DI ROTTA PER L'ESCALATION DI CRISI GEOPOLITICHE.
Se il piano originale dell'amministrazione Obama, ha spiegato il quotidiano, prevedeva un rinnovo modesto dell'arsenale nucleare Usa per favorire nuovi trattati di pace, l'escalation delle crisi... (continuer)
Bernart Bartleby 23/9/2014 - 10:02
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Nenia judaeis qui hac aetate perierunt

Nenia judaeis qui hac aetate perierunt
[1940-41]
Erich Itor Kahn era nato a Rimbach, nell’Odenwald tedesco, in una famiglia di fede ebraica. Il padre era un matematico ed era anche cantore nella locale sinagoga. Kahn studiò pianoforte e composizione a Francoforte e lì divenne pianista, compositore ed arrangiatore alla Südwestdeutsche Rundfunkdienst AG, una delle più importanti stazioni radiofoniche tedesche. A Francoforte Kahn ebbe modo di conoscere alcuni tra i maggiori compositori contemporanei e fu proprio lui il 29 gennaio del 1930 ad interpretare in prima assoluta la “Pièce per pianoforte Op. 33” di Arnold Schönberg.

All’avvento del nazismo Erich Itor Kahn fu sollevato da ogni incarico e fu costretto a fuggire a Parigi con sua moglie, Frida Rabinowitch. Nel 1939, all’inizio del conflitto mondiale, Kahn fu internato come “straniero nemico”. L’occupazione tedesca lo colse quindi già prigioniero. Fu nei campi di Blois e di... (continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/9/2014 - 09:04
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The Battle Of Evermore

The Battle Of Evermore
Che pezzo e che album
giggino 22/9/2014 - 22:42
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Fotos do fogo

Fotos do fogo

Premio Tenco 2014: Cosa andiamo a fare (Alessio Lega)

Come forse molti di voi sapranno già, quest'anno il Premio Tenco è dedicato al concetto di Resistenza.

L’anno scorso (rassegna del 2013) ci siamo andati a presentare il nostro CD Mala Testa, peraltro finalista alla Targa per il miglior disco dell’anno. E questo è il normale lavoro del poeta-cantante: fare quanto di meglio si può, scrivendo delle canzoni, suonandole e cantandole, mettendole in un insieme coerente che si spera il pubblico e quel particolare ed esigente pubblico degli specialisti/appassionati apprezzi.

Quest’anno però la storia è diversa: sono lì a compiere e rappresentare un lato molto più oscuro e ambizioso del mio lavoro. Fare di sé un ponte.

Sono anni ed anni che mi dedico ad adattare e cantare delle canzoni - provenienti dai più vari repertori mondiali - in italiano. A questo mestiere ho dedicato due interi CD ("Sotto... (continuer)
22/9/2014 - 22:02
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Partigiano di Valle Susa

Louis Bernard (Fulvio Davì)
Partigiano di Valle Susa
[1944]
Canto della 41ª Brigata Garibaldi "Carlo Carli" operante in bassa Val Susa, Torino.
Scritto da Fulvio Davì, nome di battaglia Louis Bernard.
Interpretato da Elio Pereno nel disco “Sventolando la libera bandiera - canti della 41. Brigata Garibaldi «Carlo Carli»”, arrangiamenti musicali di Angelo Patrizio, Avigliana 2005.

Carlo Carli (1920-1944) era originario di Pontebba, Udine. Studente di chimica a Torino, frequentò poi una scuola allievi ufficiali nel senese e divenne sottotenente di artiglieria. All’Armistizio fu tra i primi ad organizzare nuclei di resistenza in Valle Susa. Protagonista di molte azioni armate contro i fascisti, il 21 gennaio 1944 fu ucciso in uno scontro a fuoco coi repubblichini presso la stazione ferroviaria di Avigliana.
La sulle cime nevose
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envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2014 - 20:06
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Babylon System

Babylon System
Album: "Survival" (1979)
We refuse to be
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envoyé par Parva Securis 22/9/2014 - 18:06
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La Faida

La Faida
2014
Riuscire a volare

feat. Cristoforo Micheli
E ancora un nuovo giorno si sacrifica
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envoyé par DonQuijote82 22/9/2014 - 17:48
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チェルノブイリ [Chernobyl]

チェルノブイリ [Chernobyl]
Cherunobuiri
[1988]
Scritta da Mashima Masatoshi / 真島昌利
The Blue Hearts (Za Burū Hātsu) sono stati un gruppo punkrock giapponese attivo tra i 1985 ed il 1995.
Testo trovato su (Japanese) Protest Songs (in japanese)

Canzone dedicata al disastro nucleare di Černobyl' avvenuto il 26 aprile del 1986. Conseguenza: tra 100.000 ~ 270.000 vittime, secondo Greenpeace.
誰かが線を引きやがる
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envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2014 - 15:46




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