Dovrei piuttosto essere io a ringraziarti, Bernart, per aver ricordato e messo qui la versione di Johnny Cash. Fa venire i brividi, con quella sua voce dalla quale si sente, oramai, l'avvicinarsi del dirupo. E non credo sia stato un caso che abbia voluto cantare questa canzone.
Ieri sera stavo cercando, pensa, una cassetta ancor più vecchia, di De André. Casa mia è un buco, ma è anche una specie di antro dove si trovano cose parecchio bizzarre. Un tempo è stata un garage. Invece di trovare De André, mi sono ritrovato in mano Achtung Baby piratato da un fantasma. Così doveva andare, si vede.
Tanto il fantasma in questione non saprà mai (e perché lo dovrebbe sapere, poi) che, per fotografare la cassetta piratata non trovavo un posto giusto. La mettevo sul tavolo e non veniva; la mettevo sul letto e non veniva. Alla fine, per creare lo sfondo bianco, l'ho fotografata sulla ciambella del cesso. One love, one life, one water.
Per la "tua" versione polacca avrai visto, Krzysiek, che ho creato una difficilissima immagine col Paint. Opera di altissima grafica computerizzata, cazzo. Però si ispira precisamente al video di Wojnarowicz (che, mi sa, dev'essere di origine polacca), dove compare la scritta "One" in parecchie lingue (tra le quali il gaelico irlandese e l'armeno). Il polacco mancava, ed ecco "Jedno".
L'album "Achtung Baby" fece parte della colonna sonora della mia gioventù romana, e sicuramente "One" fu tra i miei pezzi prediletti a questi tempi. Sono contento anch'io di ritrovarlo nel sito. Non conoscevo la figura di David Wojnarowicz che negli anni 80, fu tra gli artisti più attivi sulla scena underground americana, nonché membro (sic!) del gruppo newyorkese "3 Teens Kill 4", come sto scoprendo sulla Wiki. Il cognome è senza dubbio polacco ma nella biografia c'è scritto che fu cresciuto dalla madre. Più che l'altro, era uno di New York.
E poi...che dire. Mi auguro...ma che dico, sono certo, che la tua opera, Riccardo, passerà alla storia della grafica mondiale e prenderà il meritato posto nell'albo delle arti visive dell'universo intero : P
Grazie.
Non sono riuscito a trovare nessun testo dei "3 Teens Kill 4" nella rete, ma come l'assaggio vi mando il video intitolato "Beautiful... (continuer)
Sembra che Ariel Sharon - "Arik il Sanguinario", il boia di Sabra e Chatila - dopo 8 anni di coma, stia finalmente schiattando... Che il Diavolo l'abbia in gloria!
[fine 800]
Versione più estesa tratta da Il Deposito.
Tratta dal volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Autore del canto dovrebbe essere tal Sante Ferrini. Nessuna traccia di lui su Wikipedia Italia e Anarchopedia. Invece trovo qualcosa su Wikipedia Portogallo dove si dice “Sante Ferrini foi um compositor, poeta e músico italiano simpatizante do anarquismo. Compôs diversas canções que se tornaram populares no final do século XIX, entre estas ‘Quando L'Anarchia Verrà’”.
Dappertutto si dice che la melodia è quella di una canzone intitolata “Il mio ben amato papà” ma di essa non ho trovato nessun riscontro.
Il grande etnomusicologo e ricercatore Franco Coggiola - che registrò “Quando l’Anarchia verrà” ad Asti nel 1967 dalla voce di Teresa Viarengo - riferiva che la canzone era interpretata sull’aria di una canzonetta... (continuer)
Vorrei fare, per amore della verità, una rettifica di quanto riportato delle parole di Silvio di Francia. Non fu Carla Verbano a cercare Giampaolo Mattei, ma li fece incontrare Veltroni a sorpresa (e senza averli avvisati) sul palco. Dopo è nata effettivamente un'amicizia. Carla ha rispettato le idee di Valerio (delle quali non era prigioniera) fino all'ultimo giorno e non si è mai prestata a equiparazioni e pacificazioni strumentali. Al punto di rifiutare la presenza di Alemanno alla ricorrenza di Valerio. Ha ragione Luca degli Assalti, ora che Carla non c'è più tocca a noi vigilare che i fatti rigardanti Valerio e Carla vengano correttamente riportati.