Plastic People of the Universe
Antiwar Songs Blog
Nel gennaio del 1968 Alexander Dubček diventò leader della Cecoslovacchia e diede inizio a una serie di riforme che allentarono il controllo statale e garantirono libertà di parola e di espressione. In risposta allla cosiddetta Primavera di Praga, l’Unione Sovietica inviò i carrarmati e mise fine alla breve esperienza del “socialismo dal volto umano”. Un […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-17 22:13:00
Ah, mama mia el Diablo
Antiwar Songs Blog
Siamo particolarmente lieti di dare il benvenuto nelle CCG/AWS ad un vecchio amico presente in (e protagonista di) decine di canzoni: il Diavolo. Sì, proprio lui, Satana in persona, al quale è stato dedicato un apposito percorso. Visto che comunque siamo scomunicati, tanto vale esserlo – per cominciare – con Ferré… Ed esserlo con la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-16 17:15:00
Mattmark
Un altra canzone sulla tragedia di Mattmark.
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Fa più caldo stasera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marcello Ambu 13/1/2014 - 20:32
On dirait que c'est normal
[2006]
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»
Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»
Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Il suffit que tu te réveilles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 19:21
Brest, janvier 2002
[2002]
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
A Brest cette nuit-là, il fait humide et froid
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 18:55
Les Penn Sardin
Parole di Claude Michel
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»
Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.
Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (continuer)
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»
Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.
Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (continuer)
Il fait encore nuit, elles sortent et frissonnent,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 18:27
Chanson des sardinières
[1946?]
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.
La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (continuer)
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.
La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (continuer)
Tournez tournez
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 16:15
La guerre
[1951?]
Versi del grande poeta francese, dalla raccolta intitolata “Spectacle” pubblicata nel 1951.
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Versi del grande poeta francese, dalla raccolta intitolata “Spectacle” pubblicata nel 1951.
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Vous déboisez
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 15:21
Balada
[1958?]
Versi del grande poeta cubano, dalla raccolta intitolata “La paloma de vuelo popular” pubblicata nel 1958.
Musica di Bola de Nieve, nome d’arte di Ignacio Jacinto Villa Fernández (1911-1971), cantante, compositore e pianista cubano.
La canzone sta – ma non ne sono sicuro perché la discografia di Bola de Nieve è molto farraginosa – in “Este sí es Bola” del 1960, quello che forse è l’unico disco edito a Cuba di un artista che, in vita, fu ben più apprezzato all’estero che non in patria.
Versi del grande poeta cubano, dalla raccolta intitolata “La paloma de vuelo popular” pubblicata nel 1958.
Musica di Bola de Nieve, nome d’arte di Ignacio Jacinto Villa Fernández (1911-1971), cantante, compositore e pianista cubano.
La canzone sta – ma non ne sono sicuro perché la discografia di Bola de Nieve è molto farraginosa – in “Este sí es Bola” del 1960, quello che forse è l’unico disco edito a Cuba di un artista che, in vita, fu ben più apprezzato all’estero che non in patria.
Ay, venga, paloma, venga,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2014 - 14:02
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
[1984]
Testo / Paròlle / Lyrics / Paroles / Sanat : Fabrizio De André
Musica / Mùzica / Music / Musique / Sävel : Mauro Pagani
Preludio musicale / Introduçión strumentâ / Musical prelude / Prélude / Preludi: Air for solo gaida
Album / Albumi: Creuza de mä [1984]
Crêuza de mä [2012]
È da molto tempo che mi rammarico per quella che ritengo una lacuna di questo sito, nel quale si trova citatissima, ma priva di una pagina sua, una delle canzoni di De André che più amo. Eppure la fatica dei marinai, quale si esprime da questa meravigliosa canzone, agevolmente offre la chiave d'ingresso legittimo tra queste pagine, nelle quali i suoi autori hanno la considerazione che meritano. In più, da molto tempo io ne avevo fatto una traduzione in greco, dapprima letterale solo per soddisfare un amico greco che desiderava conoscerne il contenuto, e poi in forma (spero) cantabile, nella quale come... (continuer)
Testo / Paròlle / Lyrics / Paroles / Sanat : Fabrizio De André
Musica / Mùzica / Music / Musique / Sävel : Mauro Pagani
Preludio musicale / Introduçión strumentâ / Musical prelude / Prélude / Preludi: Air for solo gaida
Album / Albumi: Creuza de mä [1984]
Crêuza de mä [2012]
È da molto tempo che mi rammarico per quella che ritengo una lacuna di questo sito, nel quale si trova citatissima, ma priva di una pagina sua, una delle canzoni di De André che più amo. Eppure la fatica dei marinai, quale si esprime da questa meravigliosa canzone, agevolmente offre la chiave d'ingresso legittimo tra queste pagine, nelle quali i suoi autori hanno la considerazione che meritano. In più, da molto tempo io ne avevo fatto una traduzione in greco, dapprima letterale solo per soddisfare un amico greco che desiderava conoscerne il contenuto, e poi in forma (spero) cantabile, nella quale come... (continuer)
Umbre de muri muri de mainé
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 13/1/2014 - 11:03
Τα παιδιά κάτω στον κάμπο
(1974)
Στίχοι: Μάνος Χατζιδάκις
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Dalla colonna sonora del film Sweet Movie, del regista jugoslavo Dušan Makavejev, uscito nel 1974.
Interpretazione di Maria Katira (Μαρία Κατήρα).
Nel film la canzone accompagnava le immagini di un documentario girato dai tedeschi nel 1943 che mostrava la riesumazione dei morti nel massacro di Katyń da parte dell'Armata Rossa. I nazisti utilizzarono questo filmato per la loro propaganda (vedi anche Katyń 1940 (Ostatni List))
Vedi il blog Je pleure sans raison e anche C'è forse vita sulla terra?.
Στίχοι: Μάνος Χατζιδάκις
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Dalla colonna sonora del film Sweet Movie, del regista jugoslavo Dušan Makavejev, uscito nel 1974.
Interpretazione di Maria Katira (Μαρία Κατήρα).
Nel film la canzone accompagnava le immagini di un documentario girato dai tedeschi nel 1943 che mostrava la riesumazione dei morti nel massacro di Katyń da parte dell'Armata Rossa. I nazisti utilizzarono questo filmato per la loro propaganda (vedi anche Katyń 1940 (Ostatni List))
Vedi il blog Je pleure sans raison e anche C'è forse vita sulla terra?.
Τα παιδιά κάτω στον κάμπο
(continuer)
(continuer)
13/1/2014 - 00:07
Rubens Has Been Shot!
[1990]
Slap!
About an incident in 1921 Dresden when fighting between workers and the German army lead to damage to a Peter Paul Rubens painting in the Zwinger Gallery, as the reaction was more critical of the damage to artwork than the loss of life
Slap!
About an incident in 1921 Dresden when fighting between workers and the German army lead to damage to a Peter Paul Rubens painting in the Zwinger Gallery, as the reaction was more critical of the damage to artwork than the loss of life
Oh Christmas tree, oh Christmas tree
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/1/2014 - 16:16
Valentine's Day
2013
The next day
Valentine's Day è un brano musicale scritto ed interpretato dal musicista rock britannico David Bowie, quarto singolo estratto dall'album The Next Day del 2013. Il singolo è stato pubblicato il 19 agosto 2013 in Gran Bretagna e il 20 negli Stati Uniti.
Il videoclip musicale di Valentine's Day venne diretto da Indrani e Markus Klinko, che avevano in precedenza collaborato con Bowie per il suo album del 2002 Heathen. Il video mostra Bowie in un magazzino vuoto, mentre suona una chitarra rossa (dalla strana forma simile a un fucile) e canta la canzone. Alcuni critici hanno fanno notare il contrasto con gli altri video dei singoli precedenti estratti dall'album (in particolare con quello censurato di The Next Day) e descrissero quello di Valentine's Day come molto più "consueto" rispetto agli altri. Tuttavia, sono altresì stati fatti notare nel video riferimenti alla violenza... (continuer)
The next day
Valentine's Day è un brano musicale scritto ed interpretato dal musicista rock britannico David Bowie, quarto singolo estratto dall'album The Next Day del 2013. Il singolo è stato pubblicato il 19 agosto 2013 in Gran Bretagna e il 20 negli Stati Uniti.
Il videoclip musicale di Valentine's Day venne diretto da Indrani e Markus Klinko, che avevano in precedenza collaborato con Bowie per il suo album del 2002 Heathen. Il video mostra Bowie in un magazzino vuoto, mentre suona una chitarra rossa (dalla strana forma simile a un fucile) e canta la canzone. Alcuni critici hanno fanno notare il contrasto con gli altri video dei singoli precedenti estratti dall'album (in particolare con quello censurato di The Next Day) e descrissero quello di Valentine's Day come molto più "consueto" rispetto agli altri. Tuttavia, sono altresì stati fatti notare nel video riferimenti alla violenza... (continuer)
Valentine told me who’s to go
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/1/2014 - 11:03
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
When Alexander Met Emma
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"
The song is about anarchists Emma Goldman and Alexander Berkman
Dall'album "A Singsong and a scrap"
The song is about anarchists Emma Goldman and Alexander Berkman
When Alexander met Emma
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/1/2014 - 00:13
By and By
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"
A tribute to Swedish-American labour activist Joe Hill; vocals by John Jones
Dall'album "A Singsong and a scrap"
A tribute to Swedish-American labour activist Joe Hill; vocals by John Jones
Don't waste the days when I'm dead and I'm gone
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 12/1/2014 - 00:05
Be With You
2004
Un
Henry Olonga and Andy Flower wore black armbands while playing for Zimbabwe in the 2003 Cricket World Cup in protest of Robert Mugabe's government. They were later forced exile as they were no longer safe in Zimbabwe.
Un
Henry Olonga and Andy Flower wore black armbands while playing for Zimbabwe in the 2003 Cricket World Cup in protest of Robert Mugabe's government. They were later forced exile as they were no longer safe in Zimbabwe.
The future glints like the moon on an old slate roof
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 12/1/2014 - 00:00
I Did It for Alfie
2004
Un
The song is about Paul Kelleher, who walked into the Guildhall Art Gallery with a concealed baseball bat, and proceeded to knock the head off a statue of Margaret Thatcher. During his trial he said he had done it because "I am becoming increasingly worried as to what sort of a world I have brought my son (Alfie) into".
On 3 July 2002, Paul Kelleher decapitated a £150,000, eight-foot (2.4 m), 1.8-tonne (2.0-short-ton), marble statue of the former British Prime Minister Margaret Thatcher on display at the Guildhall Art Gallery in central London.
Having unsuccessfully swiped the statue with a Slazenger V600 cricket bat concealed in his trousers, Kelleher used a metal rope support stanchion to decapitate the statue. After the beheading, he waited to be arrested by the police who arrived minutes later. He said on capture, "I think it looks better like that."
The statue had been commissioned... (continuer)
Un
The song is about Paul Kelleher, who walked into the Guildhall Art Gallery with a concealed baseball bat, and proceeded to knock the head off a statue of Margaret Thatcher. During his trial he said he had done it because "I am becoming increasingly worried as to what sort of a world I have brought my son (Alfie) into".
On 3 July 2002, Paul Kelleher decapitated a £150,000, eight-foot (2.4 m), 1.8-tonne (2.0-short-ton), marble statue of the former British Prime Minister Margaret Thatcher on display at the Guildhall Art Gallery in central London.
Having unsuccessfully swiped the statue with a Slazenger V600 cricket bat concealed in his trousers, Kelleher used a metal rope support stanchion to decapitate the statue. After the beheading, he waited to be arrested by the police who arrived minutes later. He said on capture, "I think it looks better like that."
The statue had been commissioned... (continuer)
Rejoice! Just rejoice at that news!
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 11/1/2014 - 23:53
Parcours:
Miss Maggie Thatcher
Képicon
Képicon
Chanson française – Maurice Fanon – 1982
Musique : Gérard Jouannest
Comme on ne trouve nulle part le texte de ce Képicon, il m'a bien fallu le transcrire à l'oreille... Il peut dès lors y avoir l'une ou l'autre erreur...
Mais, dit Lucien l'âne, il vaut mieux avoir ce texte de Fanon et peut-être une ou l'autre erreur que de le laisser pourrir dans le vide.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Chanson française – Maurice Fanon – 1982
Musique : Gérard Jouannest
Comme on ne trouve nulle part le texte de ce Képicon, il m'a bien fallu le transcrire à l'oreille... Il peut dès lors y avoir l'une ou l'autre erreur...
Mais, dit Lucien l'âne, il vaut mieux avoir ce texte de Fanon et peut-être une ou l'autre erreur que de le laisser pourrir dans le vide.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Mort aux cons
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/1/2014 - 23:47
Everything You Know Is Wrong
2004
Un
Contains references to many conspiracy theories and government misinformation efforts, such as the 'faked' moon landing, John F. Kennedy assassination and the 'missing' WMDs in Iraq
Un
Contains references to many conspiracy theories and government misinformation efforts, such as the 'faked' moon landing, John F. Kennedy assassination and the 'missing' WMDs in Iraq
It's like the time that this, uh, minister in Indiana claimed that the theme song for Mr. Ed, that old television show (yeah) about the talking horse (mmhmm), if you played the Mr. Ed theme song backwards it said "Satan is the source"
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 11/1/2014 - 23:47
Just Desserts
2004
Un
Contains a sample of anti-homosexual country singer Anita Bryant being hit in the face with a pie by a gay rights activist and her reaction, to pray for the attackers "deviant lifestyle"; The lyrics reflect how people like Anita will "scramble to the top" by their political rhetoric, only to "fall from grace" and deservedly end up with "egg" or pie "on [their] face".
Un
Contains a sample of anti-homosexual country singer Anita Bryant being hit in the face with a pie by a gay rights activist and her reaction, to pray for the attackers "deviant lifestyle"; The lyrics reflect how people like Anita will "scramble to the top" by their political rhetoric, only to "fall from grace" and deservedly end up with "egg" or pie "on [their] face".
nd uh, uh, every (security) (no, let him stay) no (let him stay) well at least it's a fruit pie
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 11/1/2014 - 23:45
Moses With a Gun
[2000]
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)
Nel 2002 Heston ha preso parte al film-documentario di Michael Moore Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) nel quale viene intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association sull'uso delle armi negli Stati Uniti. L'attore reagì abbandonando il regista e chiedendogli di allontanarsi da casa sua.
WYSIWYG (What You Give Is what You Get)
Nel 2002 Heston ha preso parte al film-documentario di Michael Moore Bowling a Columbine (Bowling for Columbine) nel quale viene intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association sull'uso delle armi negli Stati Uniti. L'attore reagì abbandonando il regista e chiedendogli di allontanarsi da casa sua.
Oh, Charleston Heston
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 11/1/2014 - 23:38
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
You'd Better Leave Segregation Alone
anonyme
Questo canto è stato scritto nel 1960 da alcuni studenti dell'American Baptist College, in occasione dei primi
sit-ins di Nashville contro la segregazione razziale nei locali pubblici. Sulla musica di Leave My Kitten Alone, di Little Willie John. Testo da: Negri U.S.A. Nuove poesie e canti, introduzioni critiche e traduzioni di Gianni Menarini, Milano, Sansoni-Accademia, 1969, pag. 240.
sit-ins di Nashville contro la segregazione razziale nei locali pubblici. Sulla musica di Leave My Kitten Alone, di Little Willie John. Testo da: Negri U.S.A. Nuove poesie e canti, introduzioni critiche e traduzioni di Gianni Menarini, Milano, Sansoni-Accademia, 1969, pag. 240.
You'd better leave segregation alone
(continuer)
(continuer)
envoyé par L.L. 11/1/2014 - 22:58
Strange Messengers
Strange Messengers, da non confondere con l'esibizione artistica della cantante, è la nona traccia dell'album 'Gung Ho' uscito nel 2000.
I looked upon the book of life
(continuer)
(continuer)
envoyé par Nora Mancini 11/1/2014 - 15:45
Evaporato in una nuvola rossa…
Antiwar Songs Blog
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra… Fabrizio De André, 18 febbraio 1940 – 11 gennaio 1999
Antiwar Songs Staff 2014-01-11 15:18:00
Ameridianu
[2008]
Album: Da musica la vita
Album: Da musica la vita
Muntagne luminose è stese pulverose
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/1/2014 - 11:39
Parcours:
Génocide des Amérindiens
Le déserteur
A proposito del finale: non è vero che non si trovano versioni con il finale non rassegnato: ho comprato a Parigi, una ventina di anni fa, un nastrino di Claude Reboul (che cantava in strada con l'orgue de barbarie) che finisce così: "si vous me poursuivez, prevenez vos gendarmes que je possède une arme et que je sais tirer"
Bruno Puglielli 10/1/2014 - 15:18
A chi vò ‘sta guerra
2005
Malmediterraneo
A chi vò ‘sta guerra (G.Sodo – F.Taher)
Contenuto nella compilation Pizzica la tarantula 2 (Tarantularubra ensemble)
Malmediterraneo
A chi vò ‘sta guerra (G.Sodo – F.Taher)
Contenuto nella compilation Pizzica la tarantula 2 (Tarantularubra ensemble)
Tutte pronti pe’ partire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Letizia 10/1/2014 - 15:07
Addio compagno «Lupo»
[1947]
Parole di Vittorio Cavicchioni (1920-2005), pittore emiliano.
Musica di Mario Micheletti
Vittorio Cavicchioni è stato un importante esponente del realismo sociale. Suoi, per esempio, moltissimi dipinti dedicati al più lungo sciopero nella storia del movimento operaio italiano, quello del 1950-51 che vide l’occupazione per quasi 500 giorni delle Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia.
Da giovanissimo Vittorio Cavicchioni era stato vignettista e scrittore satirico per il “Bertoldo” di Cesare Zavattini, per il “Candido” di Giovannino Guareschi e per “La Verità”, organo locale del Partito comunista. E i fascisti non mancarono per questo di sbatterlo per qualche tempo in galera, appena prima della fine della guerra.
Suo fratello minore Enrico (classe 1925) - cui Vittorio dedicò questa canzone nell’immediato dopoguerra – divenne partigiano che non aveva ancora 18 anni e molto... (continuer)
Parole di Vittorio Cavicchioni (1920-2005), pittore emiliano.
Musica di Mario Micheletti
Vittorio Cavicchioni è stato un importante esponente del realismo sociale. Suoi, per esempio, moltissimi dipinti dedicati al più lungo sciopero nella storia del movimento operaio italiano, quello del 1950-51 che vide l’occupazione per quasi 500 giorni delle Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia.
Da giovanissimo Vittorio Cavicchioni era stato vignettista e scrittore satirico per il “Bertoldo” di Cesare Zavattini, per il “Candido” di Giovannino Guareschi e per “La Verità”, organo locale del Partito comunista. E i fascisti non mancarono per questo di sbatterlo per qualche tempo in galera, appena prima della fine della guerra.
Suo fratello minore Enrico (classe 1925) - cui Vittorio dedicò questa canzone nell’immediato dopoguerra – divenne partigiano che non aveva ancora 18 anni e molto... (continuer)
Nella notte la vecchia montagna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2014 - 14:10
La Strage delle fonderie
Poesia di Gianni Rodari dedicata alla strage
BAMBINO DI MODENA
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 10/1/2014 - 11:54
Non ti ricordi la notte fatale?
[1945]
Cantato a Bologna, nelle prigioni di San Giovanni in Monte, ove l’autore, tal N. Leoni, fu rinchiuso dal 3 febbraio al 21 aprile 1945. Creato collettivamente da alcuni partigiani garibaldini della 1ª Brigata SAP " Irma Bandiera", è sull’aria di Monte Canino, una delle più intense canzoni della prima guerra mondiale, rimasta nell’uso militare anche nella seconda guerra mondiale. (dalla rivista Choraliter, n.36, 2011)
Nel repertorio de Il Canzoniere delle Lame (vedi “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”) e del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare. Inclusa nel disco di questi ultimi intitolato "Noi chiamammo Libertà", curato da Anton Virgilio Savona, 1976.
Cantato a Bologna, nelle prigioni di San Giovanni in Monte, ove l’autore, tal N. Leoni, fu rinchiuso dal 3 febbraio al 21 aprile 1945. Creato collettivamente da alcuni partigiani garibaldini della 1ª Brigata SAP " Irma Bandiera", è sull’aria di Monte Canino, una delle più intense canzoni della prima guerra mondiale, rimasta nell’uso militare anche nella seconda guerra mondiale. (dalla rivista Choraliter, n.36, 2011)
Nel repertorio de Il Canzoniere delle Lame (vedi “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”) e del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare. Inclusa nel disco di questi ultimi intitolato "Noi chiamammo Libertà", curato da Anton Virgilio Savona, 1976.
Non ti ricordi la notte fatale?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2014 - 11:03
Non siam più la Comune di Parigi
Bisognerebbe controllare in “Canti socialisti e comunisti” (a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, 1973), dove appare il testo di questo canto, ma non credo che sia da attribuirsi a Spartacus Picenus… Secondo quanto riportato su questa pagina dell’A.N.P.I. e su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, “La Comune di Parigi” risalirebbe al 1944 ed il suo autore sarebbe Arturo Pedroni (1907-1977), militante antifascista di Reggio Emilia, operaio, comunista, imprigionato dai fascisti per quasi tutti gli anni 30. Nel 1943 fu tra gli organizzatori delle prime bande partigiane nel Reggiano e fu commissario ed ispettore di diverse brigate garibaldine. Il suo nome di battaglia era “Spartaco”, e forse sta qui la ragione della confusione con Spartacus Picenus…
Fu Arturo “Spartaco” Pedroni a comporre “Non siam più la Comune di Parigi”, questo il titolo vero e proprio del canto.
Fu Arturo “Spartaco” Pedroni a comporre “Non siam più la Comune di Parigi”, questo il titolo vero e proprio del canto.
Bernart Bartleby 10/1/2014 - 10:10
Cuori e confini
C'è stato un tempo in cui chiunque veniva da lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/1/2014 - 10:02
Inno delle donne
anonyme
[1944]
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, 1985.
Testo trovato su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”
Brano di autrice anonima, da cantarsi sull’aria dell’“Inno di Garibaldi” (di Luigi Mercantini, 1858), raccolto nel ravennate nel corso degli anni 60 da un gruppo di studenti e lavoratori di cui facevano parte Janna Carioli e Gianfranco Ginestri. Proprio loro, nel 1967, pubblicarono “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, frutto di un paio di anni di raccolta e catalogazione di canzoni popolari. Lo firmarono inizialmente come “Gruppo Free” ma poco dopo si costituirono stabilmente come “Canzoniere delle Lame”.
«Il Canzoniere delle Lame era un gruppo musicale che dal 1967 al 1982 ha fatto più di mille
concerti girando in lungo e in largo per l'Italia e mezzo mondo, cantando canzoni popolari e di
“protesta”. Se... (continuer)
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, 1985.
Testo trovato su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”
Brano di autrice anonima, da cantarsi sull’aria dell’“Inno di Garibaldi” (di Luigi Mercantini, 1858), raccolto nel ravennate nel corso degli anni 60 da un gruppo di studenti e lavoratori di cui facevano parte Janna Carioli e Gianfranco Ginestri. Proprio loro, nel 1967, pubblicarono “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, frutto di un paio di anni di raccolta e catalogazione di canzoni popolari. Lo firmarono inizialmente come “Gruppo Free” ma poco dopo si costituirono stabilmente come “Canzoniere delle Lame”.
«Il Canzoniere delle Lame era un gruppo musicale che dal 1967 al 1982 ha fatto più di mille
concerti girando in lungo e in largo per l'Italia e mezzo mondo, cantando canzoni popolari e di
“protesta”. Se... (continuer)
O donne d’Italia, o madri e ragazze
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/1/2014 - 08:48
Bambini
Questa canzone è semplicemente meravigliosa. E' un racconto ancor attuale oggi.
gabber 10/1/2014 - 02:40
E allora sai
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
E allora...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2014 - 00:37
Dove nel maggio splendono
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
Dove nel maggio splendono in un grande campo arato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2014 - 00:27
Coi comunisti nel governo
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
Coi comunisti nel governo della borghesia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/1/2014 - 00:02
Andare avanti sempre
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
Andare avanti sempre, con la stanchezza dentro,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2014 - 23:42
Avanza senza sosta
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono
E allora...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2014 - 23:32
Se da diecimila anni
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
"Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. Dello stesso lavoro pubblichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come un tutt'uno in continuità."
- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico... (continuer)
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
L'estate dei poveri
"Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. Dello stesso lavoro pubblichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come un tutt'uno in continuità."
- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.
- Il nostro maggio
- Individuare il nemico... (continuer)
Se da diecimila anni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2014 - 19:21
Individuare il nemico da battere
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Questo secondo brano dell' "Estate dei poveri" (si ricorda che nell'album i brani non hanno titolo, ma si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità; il titolo è dunque nostro e arbitrario) è una vera e propria esposizione di programma politico e di lotta.
L'estate dei poveri
"Dello stesso lavoro pubbichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come tutt'uno in continuità."
- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.
- Il nostro maggio
-... (continuer)
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Questo secondo brano dell' "Estate dei poveri" (si ricorda che nell'album i brani non hanno titolo, ma si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità; il titolo è dunque nostro e arbitrario) è una vera e propria esposizione di programma politico e di lotta.
L'estate dei poveri
"Dello stesso lavoro pubbichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come tutt'uno in continuità."
- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.
- Il nostro maggio
-... (continuer)
Individuare il nemico da battere,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/1/2014 - 19:06
L’Odineide
[1964 e 1975]
Parole di Mario Isnenghi (1938-), storico ed accademico italiano.
Musica di Gualtiero Bertelli
Nell’album intitolato “Mi voria saver” del 1975.
Testo trovato su Il Deposito
Don Odino, parroco veneto, esponente della Chiesa più retriva e tradizionalista, racconta del grande spavento del 1948, quando i comunisti rischiavano di bussare al portone della canonica (mi ha ricordato parecchio la scena iniziale de “La Tosca” di Luigi Magni, quando il 14 giugno 1800 a Roma il papa-re Pio VII - interpretato da Aldo Fabrizi - e la sua corte stanno con il fiato sospeso in attesa dell’esito della battaglia di Marengo tra le truppe napoleoniche e quelle austriache, tra giacobini e difensori della fede…); nel brano successivo troviamo il prevosto Don Odino intento a dare saggi consigli di voto a bigotte e beghine; poi un dialogo tra Don Odino e Don Floriano sul nuovo, scampato pericolo... (continuer)
Parole di Mario Isnenghi (1938-), storico ed accademico italiano.
Musica di Gualtiero Bertelli
Nell’album intitolato “Mi voria saver” del 1975.
Testo trovato su Il Deposito
Don Odino, parroco veneto, esponente della Chiesa più retriva e tradizionalista, racconta del grande spavento del 1948, quando i comunisti rischiavano di bussare al portone della canonica (mi ha ricordato parecchio la scena iniziale de “La Tosca” di Luigi Magni, quando il 14 giugno 1800 a Roma il papa-re Pio VII - interpretato da Aldo Fabrizi - e la sua corte stanno con il fiato sospeso in attesa dell’esito della battaglia di Marengo tra le truppe napoleoniche e quelle austriache, tra giacobini e difensori della fede…); nel brano successivo troviamo il prevosto Don Odino intento a dare saggi consigli di voto a bigotte e beghine; poi un dialogo tra Don Odino e Don Floriano sul nuovo, scampato pericolo... (continuer)
- La note di quel 18 aprile 1948
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/1/2014 - 15:23
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