Prigionieri No Tav – Lettera di Niccolò, Claudio e Mattia dal carcere di Torino
dal blog degli Anarchici pistoiesi
Il testo che segue è stato scritto da Niccolò, Mattia e Claudio arrestati il 9 dicembre scorso, insieme a Chiara. I tre compagni, per quanto isolati dal resto dei detenuti, hanno la possibilità di incontrarsi quotidianamente (Claudio e Niccolò condividono la stessa cella e si vedono con Mattia durante le ore d’aria e di socialità). Chiara è invece in un isolamento pressoché assoluto da ormai più di un mese, dato che nella sezione dove si trova non ci sono altre prigioniere in regime di Alta Sorveglianza. La censura cui è sottoposta tutta la loro corrispondenza provoca notevoli ritardi alla posta in entrata ed in uscita e così solo ora è possibile rendere pubblico questo testo scritto quasi un mese fa.
È di ieri la notizia che il Tribunale del Riesame ha rigettato ogni richiesta... (continuer)
daniela -k.d.- 19/1/2014 - 11:55
Cari amici,mi spiace sapervi in quelle condizioni ma non sono in sintonia con vostro movimento purtroppo troppo in balia di violenti che non hanno nulla a che fare con il nucleo del problema. Quando i sindaci di una Valle moribonda vengono minacciati per le loro prese di posizione e le loro idee non c'è più molto da dire e le vostre esternazioni mi sembrano fuori dal mondo e, francamente, aria fritta condita da eroismo. Non sono un benpensante ma ho sostenuto con assoluta convinzione per decenni anch'io vari gruppi animalisti, ecologisti, ecc.
"C'è chi dice NO!!"...è una bella frase ma non per sempre e per ogni occasione.
Mi spiace,ragazzi, questa volta non vi ammiro... Un abbraccio. Paolo.
di Federico García Lorca, dalla raccolta "Diván del Tamarit", 1936.
Quiero dormir el sueño de las manzanas
alejarme del tumulto de los cementerios.
Quiero dormir el sueño de aquel niño
que quería cortarse el corazón en alta mar.
No quiero que me repitan que los muertos no pierden la sangre;
que la boca podrida sigue pidiendo agua.
No quiero enterarme de los martirios que da la hierba,
ni de la luna con boca de serpiente
que trabaja antes del amanecer.
Quiero dormir un rato,
un rato, un minuto, un siglo;
pero que todos sepan que no he muerto;
que haya un establo de oro en mis labios;
que soy un pequeño amigo del viento Oeste;
que soy la sombra inmensa de mis lágrimas.
Cúbreme por la aurora con un velo,
porque me arrojará puñados de hormigas,
y moja con agua dura mis zapatos
para que resbale la pinza de su alacrán.
Devo ammettere la mia ignoranza e il fatto che non capisco questo testo non conoscendo il francese. Ho reagito in maniera impulsiva perché in questo specifico caso, cioé nel riguardo al ex cantante dei Noir Désir, condivido l'opinione di Bernart. Ma è giusta pure la nota di Riccardo che ci ricordi i principii guida del sito. Nei confronti di Salvador Dalì, devo dire che il parere espresso da Riccardo è più che azzeccatissimo, secondo me. Salud!