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Che ce ne frega de ‘sto Bashir?

Antiwar Songs Blog
Che ce ne frega de ‘sto Bashir?
Che ce ne frega de ‘sta guerra che ce ne frega de ‘sto Bashir Noi magnamo noi semo vivi che ce ne importa de ‘sto crumir! Questa filastrocca del nostro amico e collaboratore Krzysiek ci sembra fotografi benissimo la situazione relativa alla guerra civile siriana. Realmente non gliene frega nulla a nessuno. Chi “parteggiava” per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 14:32:00

Ballata della Guerra

Antiwar Songs Blog
Ballata della Guerra
Tristezza e ragnatele avvolgono le baracche, lontano, nelle trincee, sanguinano i padri E le madri si prostituiscono con la morte, nelle stalle, per un po’ di zucchero e un filone di pane. Yitsik Manger (1901-1969). Tel Aviv, inizio anni ’60.   Yitsik Manger scrisse questa “Ballata della guerra” esattamente il 30 gennaio 1933. Che cosa […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 12:38:00

Masters of War ha 50 anni

Antiwar Songs Blog
Masters of War ha 50 anni
Masters of War, registrata a New York il 24 aprile 1963, ha da poco computo 50 anni. Ma  le parole di quel ventiduenne di Duluth sono ancora attualissime.  Non avevo davvero scritto niente di simile prima, non canto canzoni dove si augura la morte a qualcuno, ma in questa non ho potuto farne a meno. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 10:32:00

Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin

Antiwar Songs Blog
Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin
Comunemente si pensa che sia stato Francesco Guccini il primo a intitolare un intero album di canzoni con il suo indirizzo di casa. Via Paolo Fabbri 43. Chi non lo conosce almeno di nome, questo indirizzo? No, non è stato il primo. È stato almeno il secondo, e non a caso. E anche leggermente a […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 09:30:00

Melissmell

Antiwar Songs Blog
Melissmell
Si chiamano Melissmell, sono un gruppo il francese il cui nome riunisce Smells like teen spirit dei Nirvana con la melissa, pianta usata per dare sollievo ai mali delle donne. Melissmell è anche lo pseudonimo della cantante, Melanie Francette Coulet. Il loro primo successo, l’eccezionale “Aux Armes“, faceva incontrare Gainsbourg, Ferré, i Noir Désir e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 21:40:00

Le Déserteur di Boris Vian

Antiwar Songs Blog
Le Déserteur di Boris Vian
Le Déserteur è sicuramente la canzone contro la guerra e antimilitarista più celebre di tutti i tempi. Eppure la strofa finale originale recitava, come è noto, in tutt’altro modo di quella da tutti conosciuta: Prévenez vos gendarmes, que je serai en arme et que je sais tirer, il che ne faceva una canzone non “pacifista” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 12:41:00

Libertà mi fa schifo se alleva miseria

Antiwar Songs Blog
Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Libertà mi fa schifo se alleva miseria di Cesare Basile: una canzone bellissima e necessaria per ribadire ancora una volta NO MUOS, no alle basi militari. A settant’anni dallo sbarco alleato in Sicilia, che determinò la caduta del Nazifascismo in Italia e in Europa, i siciliani continuano a pagare un debito infinito ai Padroni della […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 11:20:00

Hunger Strike: alle origini del grunge

Antiwar Songs Blog
Hunger Strike: alle origini del grunge
L’avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un’overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l’overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:41:00

I Shot The Sheriff: una storia di libertà

Antiwar Songs Blog
I Shot The Sheriff: una storia di libertà
“Sono nato con una taglia sulla mia testa”, dichiarò Marley nel corso di un’intervista rilasciata nel ‎‎1978 […] Lo “Sceriffo” rappresenta l’antitesi della libertà, ossia l’insieme dei codici repressivi di ‎condotta che è stato tradotto nelle leggi che servono agli oppressori e sono stati assimilati come “ciò ‎che è giusto”. Nella mitologia occidentale, lo “Sceriffo” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:37:00

Il Blog delle CCG

Antiwar Songs Blog
Il Blog delle CCG
Un blog nuovo di zecca per le Canzoni contro la guerra. Qui riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:30:00
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Doesn't Remind Me

Doesn't Remind Me
Terzo singolo dall'album "Out of Exile" (2005).



Directed by Chris Milk, the award-winning music video for "Doesn't Remind Me" starts off with a blurred image of an Uncle Sam poster tacked to a wall of a young boy's bedroom, as he innocently plays with a toy fighter plane.

This boy is played by Vinny Intrieri, a six-year old boxer from Philadelphia, who lives with his mother and sister, known better by his fight name, Kid Vicious. Shot in a documentary-like style, this fictional story explores the world of Vinny's character.

Throughout the video, Vinny enjoys playing with military planes and dedicates most of his free time to his boxing training. His obsession with planes becomes clearer when the audience sees a portrait of his father, an Air Force pilot, who died fighting in the Iraqi war. As a result, his widowed mother has been forced to raise him and his little sister.

"We were... (continuer)
I walk the streets of Japan till I get lost
(continuer)
1/9/2013 - 00:29
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Sister Rosa

Sister Rosa
Album: "Yellow Moon" (1989)
December 1, 1955
(continuer)
envoyé par Silva 31/8/2013 - 16:08
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Por el suelo

Por el suelo
Album: "Clandestino" (1998)
Por el suelo hay una compadrita
(continuer)
envoyé par Gaia 31/8/2013 - 15:40
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Alien

Alien
[2010]
Album: Milk coffee & sugar
Parce qu’ils veulent faire de moi un soldat au compte chèque solvable
(continuer)
envoyé par adriana 31/8/2013 - 11:52
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Appelle moi camarade

Appelle moi camarade
[2009]

Album :Les bronzés font du ch'ti
Combattant, résistant, militant indomptable
(continuer)
envoyé par adriana 30/8/2013 - 19:02
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La chasse est ouverte

La chasse est ouverte
[2009]

Album :Les bronzés font du ch'ti

Sul "nettoyage au kärcher" vedi Nettoyage au Kärcher di Keny Arkana.
Le gibier sans papier a du souci à s’faire
(continuer)
envoyé par adriana 30/8/2013 - 18:34
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I Will Give My Love An Apple

anonyme
I Will Give My Love An Apple
[XVII sec.]
Testo anonimo
Musica tradizionale

Mudcat

Una proposta per le canzoni d'amore contro le frontiere e le guerre.
I will give my love an apple without e'er a core
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 29/8/2013 - 22:54
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Where Is My America

Where Is My America
2009
Unitil we die
Pictures of America
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/8/2013 - 16:40
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Fight the Fight!

Fight the Fight!
2009
Unitil we die
Fight the white supremacy!
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 29/8/2013 - 16:37
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Libertad bajo fianza

Libertad bajo fianza
‎[1992]‎
Scritta da Álex Lora e Felipe Souza
Nell’album intitolato “25 años”‎

Nel luglio del 1992 El Tri registrarono questo album in California, a poche settimana dalla ‎conclusione dei “Los Angeles Riots” causati dall’assoluzione dei poliziotti bianchi che avevano ‎massacrato immotivatamente il taxista di colore Rodney King (1965-2012), ennesimo di una lunga ‎serie di episodi di brutalità delle forze dell’ordine nei confronti soprattutto di neri ed ispanici… ‎

Una settimana di rivolta che si chiuse con un terribile bilancio: 53 morti, centinaia di feriti, più di ‎‎3.500 edifici bruciati, devastazioni e saccheggi, oltre un miliardo di dollari di danni…‎
Fue muy alucinante
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 15:22
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Millones de niños

Millones de niños
‎[1990]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album intitolato “Una leyenda viva llamada El Tri”‎

Quisiera conocer a Dios
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 14:50
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Niño sin amor

Niño sin amor
‎[1986]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album eponimo

El nació que se yo
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 14:28
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Abuso de autoridad

Abuso de autoridad
‎‎[1991?]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album dal vivo intitolato “¡En vivo y a todo calor!”.‎

L’ultimo verso dell’ultima strofa (anzi, della penultima), quello intercambiabile, vuol dire che in ‎Messico (all’inizio dei 90, almeno) i gruppi rock come El Tri che dicevano le cose fuori dei denti ‎non erano molto benvoluti dall’Autorità… Díaz Ordaz è l’uomo politico sotto la cui presidenza si ‎consumò la masacre de Plaza de las ‎Tres Culturas alla vigilia dell’apertura dei giochi olimpici del 1968; Televisa è una grande ‎un'azienda privata messicana attiva nell'ambito dei media e della comunicazione (tipo Mediaset), da ‎sempre assai contigua ai gruppi di potere che hanno governato il paese negli ultimi 60 anni; Enrique ‎Guzmán credo sia invece un cantante degli anni 60 che poi è diventato un grosso imprenditore nel ‎settore musicale e dell’intrattenimento, promuovendo la figlia Alejandra come... (continuer)
Vivir en México es lo peor
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 14:01
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La raza indocumentada

La raza indocumentada
‎[2008]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album intitolato “Nada que perder”.‎

Yo le pido a la vida que me de la oportunidad
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 13:23
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Indocumentado

Indocumentado
‎[1992]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album eponimo.‎
Siempre fui un vagabundo sin ocupación
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 13:00
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American Hearts

American Hearts
‎[2007]‎
Scritta da A.A. Bondy e Band of Ghosts.‎
Nell’album eponimo

“… E se il tuo Dio fa la guerra, allora non è il Dio che conosco io. Cristo non avrebbe mai ‎mandato dei ragazzi a morire…”



Che sia qui il Dio sanguinario dei Bin Laden oppure quello guerrafondaio dei Bush, poco importa...
We were raised by wolves
(continuer)
envoyé par Bernart 29/8/2013 - 11:02
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Le peuple à l'oeil

Le peuple à l'oeil
[2012]

Album :Prison dorée
Les flics au pied, l'armée au doigt
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 10:55
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Ma petite couturière

Ma petite couturière
[2012]

Un texte sublime sur des airs de délocalisations, désindustrialisation, chômage, crise … , résolument engagé donc …
Chants et Luttes
Ma petite couturière
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 10:23
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Hiç kimsenin şarkısı

Hiç kimsenin şarkısı
[2012]
Sınırsız-Ulussuz-Sürgünsüz
No Borders-No Nations-No Exile
Senza frontiere-Senza nazioni-Senza esilio
Three songs for Festus Okey
Tre canzoni per Festus Okey
Söz: Bandista-Enzo İkah
Müzik: Bandista-Enzo İkah
Testo/Lyrics: Bandista-Enzo İkah
Musica/Music: Bandista-Enzo İkah



It has been five years since Festus Okey was murdered by the police in Beyoglu. Festus was neither the first victim of state violence, nor the last immigrant left to die or killed at the borders, out in the sea, in the middle of the cities, in state institutions or left to die in the hands of civilian fascists.

Everyone is a local, everyone is a migrant. Nobody flees without a reason. The reason might be war, exile, ecological and economic crisis, pogrom or genocide, discrimination or a desire to live a better life. Nation-state borders, walls, barbed wires, private security forces, death threats, do... (continuer)
Seki seki seki nyenye
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/8/2013 - 09:42
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J'aime pas travailler

J'aime pas travailler
[2012]

Album :Prison dorée
J'aime pas travailler debout
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 09:40
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Pardon Madjid

Pardon Madjid
[2007]

Album :Du simple au néant

Cantata con Magyd Cherfi degli Zebda
Pardon Madjid ! c'était un peu ma faute,
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 09:11
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Un gamin

Un gamin
[2012]

Album :Prison dorée
Si tu savais d'où je venais
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 09:05
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Causes perdues

Causes perdues
[2010]

Album :Causes perdues et musiques tropicales
Tu ne verras plus ceux qui luttaient ensemble
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 08:53
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Le combat ordinaire

Le combat ordinaire
[2009]

Album:Le sens de la gravité
Huit heures par jour vissé à ma machine
(continuer)
envoyé par adriana 29/8/2013 - 08:32
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Standing in the Way of Control

Standing in the Way of Control
[2006]
Scritta da Beth Ditto, voce della band.
Dall’album eponimo.

Beth Ditto è dichiaratamente lesbica ed è nota per il suo supporto ai movimenti LGBT e femminista.
Scrisse questa canzone come reazione all’introduzione nella Carta costituzionale americana del cosiddetto “Federal Marriage Amendment”, con cui l’amministrazione Bush mirava a rendere fuorilegge i matrimoni omosessuali:

“Nobody in the States was that surprised or shocked by what Bush did, but it made everyone I know feel helpless and cheated. I wrote the chorus to try and encourage people not to give up. It’s a scary time for civil rights, but I really believe the only way to survive is to stick together and keep fighting.”

“Nessuno negli States si è stupito di quello che Bush ha fatto, ma comunque ognuno di noi è rimasto sconfortato e ingannato. Ho scritto il coro per cercare di incoraggiare le persone a non mollare. È... (continuer)
Your backs against the wall
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 23:48
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People, Turn Around

People, Turn Around
‎‎[2007]‎
Nell’album “Ode To Sunshine”‎
Eighteen and jaded with guns in their hands
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 16:15
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The War

The War
‎[2005]‎
Parole e musica di Ben Nichols‎
Nell’album intitolato “Nobody's Darlings”‎

Canzone in cui Ben Nichols, leader di questa country-punk rock di Memphis, sintetizzò i racconti di ‎guerra di suo nonno…‎

“Il prete disse: - Ragazzi, chi verrà ucciso stanotte stasera siederà col Signore in Paradiso – E ‎uno gli rispose: - Prete, vieni qua, vieni anche tu a mangiare la minestra insieme a noi!... Non sono ‎mai stato a tavola con Dio, quel che mangia lui non è di mio gusto, che ho maledetto il suo nome ‎ogni volta che ho potuto e credo che sia proprio per questo che sono ancora vivo…”
I got drafted at 19
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 15:55
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Living in an Ugly World

Living in an Ugly World
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎

We're living in an ugly world
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 15:25
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Song for Anne Frank

Song for Anne Frank
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎

Come, lock the door up tight, the night's for sleeping
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 15:21
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Liberation

Liberation
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎



Canzone sulla Germania dopo il 1989, dopo il comunismo, dopo la caduta del Muro… Dopo, per ‎molti tedeschi dell’est, cadde però anche la speranza o l’illusione che Occidente e società capitalista ‎fossero sinonimi di Libertà: “Libertà non è mai ciò che appare. Quello di cui tutti abbiamo ‎bisogno è Liberazione”

"Ku’damm" è l'abbreviazione con cui è noto il Kurfürstendamm , viale di Berlino che fin dagli anni 30 è stato il cuore commerciale della città...
He saw them coming through the Berlin Wall
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 15:15
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It's a Wonderful Day

It's a Wonderful Day
‎[1997]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “The Journey”‎
It's a wonderful day for dumping our rubbish
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 14:57
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The Centurion

The Centurion
‎[1997]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “The Journey”‎

Il secolo in questione è il 900, il “Secolo di Sangue”…‎

“I bombardamenti aerei sulle città sono stati il sonoro del millenovecento… Questo ‎millenovecento è stato un secolo di filo spinato e sbarre” (Erri De Luca)‎
I was born in 1900,
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 14:51
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The Rose of York

The Rose of York
‎[1974?]‎
Scritta da Ken Thompson e Leslie Hale (?)‎
Nell’album con Leon Rosselson intitolato “That's Not the Way It's Got to Be” (1975), in ‎seguito riproposto dalla Paredon Records con il diverso titolo “Songs of Life from a Dying British ‎Empire” (1981).‎





La Rosa della Yorkshire che più non fiorirà è il paese che ha perso gran parte della sua gioventù ‎nelle trincee della Grande Guerra…‎

Il Lord Kitchener citato nell’ultima strofa è Horatio Kitchener, 1st Earl Kitchener (1850-1916), alto ‎ufficiale che combattè in tutte le guerre, da quelle coloniali in Sudan, Sudafrica ed India fino alla ‎prima guerra mondiale, nel corso della quale trovò la morte affondando con la sua nave bersagliata ‎da un sommergibile tedesco… L’immagine di Lord Kitchener corrisponde in Gran Bretagna a ‎quella dello Zio Sam americano: era proprio lui ad apparire sui manifesti di reclutamento inglesi ‎pronunciando “Britons! Lord Kitchener wants you! Join your Country’s Army! God Save The ‎King!”‎

My name it is Mark Bennett, I am a Yorkshire man
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 14:19
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Haymatlos

Haymatlos
[2012]
Sınırsız-Ulussuz-Sürgünsüz
No Borders-No Nations-No Exile
Senza frontiere-Senza nazioni-Senza esilio
Three songs for Festus Okey
Tre canzoni per Festus Okey
Söz: Bandista-Enzo İkah
Müzik: Bandista-Enzo İkah
Testo/Lyrics: Bandista-Enzo İkah
Musica/Music: Bandista-Enzo İkah



It has been five years since Festus Okey was murdered by the police in Beyoglu. Festus was neither the first victim of state violence, nor the last immigrant left to die or killed at the borders, out in the sea, in the middle of the cities, in state institutions or left to die in the hands of civilian fascists.

Everyone is a local, everyone is a migrant. Nobody flees without a reason. The reason might be war, exile, ecological and economic crisis, pogrom or genocide, discrimination or a desire to live a better life. Nation-state borders, walls, barbed wires, private security forces, death threats, do... (continuer)
Everybody is silent
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/8/2013 - 13:31
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Vajont: La ballata di Longarone

Vajont: La ballata di Longarone
[1969]

Testo di Beppe Chierici - Musica di Daisy Lumini

Sul Vajont vedi anche I fantasmi di pietra.

Un testo "moderno" su una vicenda "moderna". Longarone è un nome recente e vivo nella coscienza popolare, che ancora una volta ha visto umiliato il suo desiderio di giustizia. Ma in questo appunto la ballata diviene, al pari delle canzoni medievali, un discorso senza tempo, o meglio, di sempre: come di sempre è il lamento del contadino, della tessitrice, del vignaiolo. Di sempre è il desiderio di giustizia: ma è di sempre la prepotenza di chi giustizia nega, perché è il più torte.
Si dice che un giorno
(continuer)
envoyé par adriana 28/8/2013 - 12:36
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Batte la spola

Batte la spola
‎[1978]‎
Una canzone contenuta nel disco “Un giorno come tanti altri”..‎

La canzone inglese Poverty Knock mi ha ricordato la famosa scena del telaio assassino nel film ‎‎“Madonna, che silenzio c’è stasera” diretto da Maurizio Ponzi nel 1982 e interpretato dall’attore ‎toscano.‎
E’ in quel film che Francesco gira per Prato in cerca di lavoro e, naturalmente, finisce in una ‎fabbrica tessile dove ha uno scontro, per fortuna senza conseguenze, con un telaio lancia-spolette… ‎

Per gli operai tessili veri - nell’Inghilterra di fine 800 o nell’America dei primi del 900 o a Prato in ‎anni molto più recenti - molto spesso bambini o bambine (per via delle mani più piccole ed abili coi ‎fili), perdere dita o mani a causa delle spolette era invece cosa all’ordine del giorno…‎

Batte la spola, batte la spola ‎
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 12:14
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Poverty Knock

Poverty Knock
‎[primi anni del 900]‎
Canzone da più fonti attribuita a tal Tom Daniel, un operaio tessile di Batley, Yorkshire, nato ‎intorno al 1890 e morto negli anni 70. Fu raccolta prima della sua morte da tal Tony Green. Questo ‎secondo le informazioni disponibili su ‎‎English Folk Music e su ‎‎Mudcat Café
L’ho attribuita a Roy Bailey perché mi sembra che sia il primo ad averla incisa in un suo disco del ‎‎1971.‎

Una canzone sulle terribili condizioni di lavoro negli stabilimenti tessili inglesi all’inizio del 900, ‎dove ai telai lavoravano soprattutto donne e bambini (l’autore della canzone cominciò a lavorarvi ‎che eveva appena 11 anni!) e gli incidenti causati dalle spolette dei telai erano all’ordine del ‎giorno…‎
Mi ha ricordato anche la famosa scena del telaio assassino nel film di e con Francesco Nuti ‎‎“Madonna che silenzio c’è stasera”…‎

Si vedano sl tema anche altre canzoni già presenti sul sito, come Hard Times in a Cotton Mill (Cotton Mill Blues)

Up in the morning at five, it's a wonder that we stay alive
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 12:04
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Das Barlach-Lied

Das Barlach-Lied
Grazie della traduzione e delle dettagliate e preziose informazioni.
28/8/2013 - 10:18
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Palaces of Gold

Palaces of Gold
‎[1968]‎
Parole e musica di Leon Rosselson‎
Nell’album intitolato “A Laugh, a Song, and a Hand-Grenade”, con Adrian Mitchell.‎

Una canzone ispirata all’autore da The Aberfan Coaltip Tragedy, un terribile disastro minerario avvenuto nel Galles nel ‎‎1966. Non ne furono vittime dei minatori, ma i bambini della scuola della cittadina mineraria di ‎Aberfan investita da una gigantesca frana di detriti di lavorazione del carbone…‎

“Se toccasse ai figli dei banchieri, o dei manager, o dei magistrati di vivere in baracche ‎pidocchiose, o di andare in scuole fatiscenti, o di giocare in strade fangose e luride, o di morire ‎sepolti vivi sotto la frana di una miniera, se toccasse a loro allora le le cose cambierebbero molto in ‎fretta… ma non tocca a loro, che vivono in palazzi dorati, tocca agli altri, ai figli del popolo, dei ‎lavoratori. A loro consiglio di darsi da fare – democraticamente, civilmente, s’intende! - per nascere ‎figli di ricchi e potenti…”
If the sons of company directors,
(continuer)
envoyé par Bernart 28/8/2013 - 08:58
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Idzie wojna

Idzie wojna
E' un'oltraggio a tutta la umanità, vince di nuovo l'animalesco volto della civiltà europea sulle ragioni del suo ragionevole passato. E' un brutto giorno...sono desolato

https://www.youtube.com/watch?v=U3LcB1NRl5Q

ma quale Europa... de 'sto cazzo!!!!

https://www.youtube.com/watch?v=U3LcB1NRl5Q
Krzysiek Wrona 28/8/2013 - 01:40
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Epitafium dla Brunona Jasieńskiego

Epitafium dla Brunona Jasieńskiego
[1982]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Lyrics and music: Jacek Kaczmarski
Paroles et musique: Jacek Kaczmarski
Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski

Album / Albumi: Mała Arka Noego

Europa się wędzi niby łosoś królewski
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 28/8/2013 - 00:39
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Alessio Lega: Straniero

Alessio Lega: Straniero
dai cessi del mondo :)
krzyś 28/8/2013 - 00:24
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Libertà mi fa schifo se alleva miseria

Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Ecco, siamo arrivati al punto che non ce ne frega niente della cosidetta "libertà". Come siamo ridotti...
Ma la canzone molto bella
krzyś 28/8/2013 - 00:17
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History Lesson

History Lesson
[1965]
Parole e musica di Leon Rosselson
La prima incisione del brano si trova in “Three City Four” album eponimo del gruppo composto da Martin Carthy, Leon Rosselson, Ralph Trainer e Marian McKenzie.
Leon Rosselson lo reincise da solo nell’album intitolato “A Laugh, a Song, and a Hand-Grenade” del 1968.
Testo trovato su Mudcat Café

“According to a note in my first (1966) songbook, this song grew out of memories of history lessons at my school on the edge of Parliament Hill Fields. The tedious recital of facts and dates and great men's deeds is just the sort of history our present rulers would like to reinstate.”

“Secondo quanto mi appuntai nel mio primo libretto di canzoni, risalente al 1966, questa canzone nacque dal ricordo delle lezioni di Storia che si tenevano nella mia scuola nei pressi di Parliament Hill Fields a Londra. La noiosa recitazione mnemonica di date ed imprese di personaggi celebri è proprio il genere di insegnamento della Storia che i nostri governanti vorrebbero ripristinato oggi”
Leon Rosselson
History lesson it's time to remember
(continuer)
envoyé par Bernart 27/8/2013 - 23:15
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Sun Is Also a Warrior

Sun Is Also a Warrior
The Sun Is Also A Warrior
1986
Two men walked on the beach in the sun.
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/8/2013 - 20:35
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Senza catene

Senza catene
instant song - agosto 2013

Questa canzone l'ho scritta ripensando, ad una frase del papa durante la recente visita fatta a Lampedusa l'8 di luglio scorso. Una domanda che è mi ha colpito nel profondo: "Chi ha pianto per le giovani mamme che portavano i loro bambini?" riferendosi ai 25.000 migranti morti in questi anni nella traversata verso l'Italia. Ho ripensato così alla triste e particolare storia di Samia Yusuf Omar, una ragazza somala di ventuno anni appena compiuti, atleta che aveva partecipato nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino nei 200 metri piani. Samia era incinta al quarto mese, ed è morta su un gommone che la portava dalla Libia verso il nostro paese, il 17 marzo del 2012 al largo dell'isola di Lampedusa, dove è stata poi sepolta col suo piccolo.

In particolare mi colpirono di questa vicenda le dichiarazioni dell'anziano medico Giuseppe Saviano che soccorse al largo Samia, ormai... (continuer)
Da venti giorni
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envoyé par DoNQuijote82 27/8/2013 - 19:17
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John Wayne Was a Nazi

John Wayne Was a Nazi
‎[1980]‎
Singolo inciso quando la band si chiamava ancora Stains, poi riproposto l’anno seguente come ‎MDC.‎



Canzone sentitamente dedicata alla celeberrima icona dell’ “americanità”, deceduta l’anno ‎precedente…‎

‎“I believe in white supremacy, until the blacks are educated to a point of responsibility. I don't ‎believe giving authority and positions of leadership and judgment to irresponsible people ... I don't ‎feel we did wrong in taking this great country away from [the Native Americans] ... Our so-called ‎stealing of this country from them was just a matter of survival. There were great numbers of people ‎who needed new land, and the Indians were selfishly trying to keep it for themselves.”‎

‎“Credo nella supremazia dell’uomo bianco, almeno fino a quando i neri non avranno acquisito ‎responsabilità. Non credo che si possa dare il potere di guidare la nazione a della gente ‎irresponsabile…... (continuer)
John Wayne was a Nazi
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envoyé par Bernart 27/8/2013 - 16:30
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Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας

Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας
Ancora grazie, Krzysiek Wrona. Aggiungo una cosa, di cui tener conto: non sempre la mia scelta va a una canzone perché la giudichi particolarmente bella e dica cose con le quali concordo. In tal caso sono molto felice e lo sono ancora di più, se mi dicono di aver fatto una buona traduzione. Ma, per quanto mi è possibile, cerco anche di fare in modo che il nostro "giacimento" greco riesca un poco a documentare - dal versante musicale - diversi periodi, sensibilità, atteggiamenti e stili della vicenda politica, sociale e culturale dei nostri amati vicini.
Gian Piero Testa 27/8/2013 - 16:17
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Till We Meet Again

Till We Meet Again
‎[1918]‎
Parole di Raymond B. Egan (1890-1952), cantautore statunitense.‎
Musica di Richard A. Whiting (1891-1938), compositore statunitense.‎
Numero 1 nelle classifiche americane tra 1918 e 1919 nell’interpretazione del cantante canadese ‎Henry Burr (1882-1941).‎

Canzone che, pur nel suo sentimentalismo, preludeva alla fine della Grande Guerra divoratrice di ‎uomini…‎
There's a song in the land of the lily,
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envoyé par Bernart 27/8/2013 - 15:51




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