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Así son

Así son
‎[1973]‎
Versi del grande poeta catalano José Agustín Goytisolo (1928-1999), nella raccolta intitolata “Bajo ‎tolerancia” pubblicata nel 1973.‎

‎‎


Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, ‎originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.‎
Su profesión se sabe es muy antigua
(continuer)
envoyé par Bernart 12/9/2013 - 11:08
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Años triunfales

Años triunfales
‎[1966]‎
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata ‎‎“Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.‎


Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore ‎originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro ‎Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.‎


‎“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime ‎Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto ‎di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, ‎crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, ‎costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più ‎volgari dei vincitori…”

(continuer)
envoyé par Bernart 12/9/2013 - 10:15
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Bratříčku, zavírej vrátka

Bratříčku, zavírej vrátka
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" [1969]

Il repertorio di Karel Kryl non è ancora esaurito. Vorrei aggiungere anche questa canzone che a mio avviso è tra le sue canzoni più toccanti. Il contesto è sempre quello dell'invasione del '68. In un certo senso mi ricorda La vita è bella di Benigni, anche se qui non sono protagonisti un padre e un figlio, bensì due fratelli in fuga dalla propria casa: il fratello maggiore sta cercando di proteggere l'altro, probabilmente ancora bambino, dalla crudeltà della situazione in cui si trovano. Qui però volutamente gli sfugge qualche accenno che rende il testo molto drammatico.
Bratříčku nevzlykej,
(continuer)
envoyé par Stanislava 11/9/2013 - 23:12
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Vincent (Starry, Starry Night)

Vincent (Starry, Starry Night)
[1971]
Parole e musica di Don McLean
Dall’album “American Pie”

Stavo lì a leggere qualche poesia della nostra Alda Merini mentre alla radio Riccardo Pandolfi di “Wake Up Revolution” raccontava che hanno scoperto (in realtà, finalmente attribuito) una nuova tela del grande Vincent VanGogh... Ho pensato: “Ecco un altro pazzo - come la Merini - che diceva (dipengeva) la verità... Questa è sicuramente una buona notizia per l’umanità, come se venisse scoperta una nuova partitura di Mozart...”

Pandolfi ha detto che il quadro se ne stava nascosto da qualche parte in Norvegia, che s’intitola “Tramonto a Montmajour” (per l’esattezza, “Coucher de soleil à Montmajour”) e che fu dipinto nel 1888...

Poi ha messo questa bellissima “Vincent” del grande Don McLean, che fa riferimento ad un altro quadro di Van Gogh, “La Nuit étoilée» del 1889, e che nel refrain dice: “Ora capisco cosa cercavi di dirmi,... (continuer)
Starry, starry night
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 23:01
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L’albatros

L’albatros
[1991?]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009), nella raccolta intitolata “Vuoto d'amore”, a cura di Maria Corti, Einaudi, Torino 1991. “L’albatros” fu certamente ispirata e suggerita alla Merini dalla lettura dell’omonima poesia di Charles Baudelaire, presente nella raccolta “Les fleurs du mal” del 1857.
Musica di Giovanni Nuti.
Interpretata da Milva, insieme alla Merini e a Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.

Poi anche nel disco di Nuti e Merini intitolato “Rasoi di seta - Giovanni Nuti canta Alda Merini” (2007)
Io ero un uccello
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 22:16
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La Terra Santa

La Terra Santa
[1984]
Versi della poetessa Alda Merini (1931-2009) che danno il titolo alla raccolta pubblicata da Scheiwiller per la prima volta nel 1984 e poi nel 1996, in edizione ampliata.
Musica di Giovanni Nuti.

Interpretata dalla Merini accompagnata da Giocanni Nuti, nello spettacolo “Sono nata il 21 a primavera - Milva canta Merini” realizzato nel 2004.
Ho conosciuto Gerico,
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 21:33
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Freedom

Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)

Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/9/2013 - 19:30
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Monólogo do vello traballador

Monólogo do vello traballador
‎[1962]‎
Versi del poeta galiziano Celso Emilio Ferreiro.‎
Dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra”‎



La poesia è stata messa in musica da un gruppo folk catalano della fine degli anni 60, i “Falsterbo ‎‎3” (Eduard Estivill, Joan Boix e Amadeu Bernadet), attivi a Balcellona anche nel supergruppo ‎chiamato “Grup de Folk”.‎
Agora tomo o sol. Pero até agora
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 15:04
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Canción del hombre libre (Spiritual)‎

Canción del hombre libre (Spiritual)‎
‎[1967]‎
Si tratta della versione in spagnolo di una poesia in galiziano di Celso Emilio Ferreiro (1912-1979) ‎inclusa, con il titolo di “Spiritual”, nella seconda edizione (1967) della raccolta intitolata “Longa ‎noite de pedra” (“Larga noche de piedra”).‎

Musica di Manolo Díaz de Los Aguaviva, dal disco del gruppo intitolato “La casa de San Jamás” ‎‎(1972), dove il brano compare con il titolo di “Canción del hombre libre”.‎

Di Celso Emilio Ferreiro vedi anche Romance de cego in memoriam de F. G. Lorca.
Quizás mañana cuando mi mirada
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 14:43
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Los cuentos (Sé todos los cuentos)

Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata ‎‎“Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato ‎di “Llamadme publicano”‎
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”‎

Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 14:10
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Los Aguaviva: Canción del peregrino

Los Aguaviva: Canción del peregrino
‎[1920]‎
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta intitolata “Versos y oraciones de ‎caminante”.‎
Musica di Pepe Nieto de Los Aguaviva, dal loro disco del 1972 intitolato “La casa de San Jamás”‎
Cuando me han visto solo y recostado
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 13:51
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24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎

24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)‎
‎[1921]‎
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, ‎canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”‎

Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más ‎cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”‎

Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di ‎tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. ‎Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 ‎organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a ‎Granada.‎
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito ‎dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continuer)
Veinticuatro bofetadas.
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 11:44
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Cançoneta (La Gallineta)

Cançoneta (La Gallineta)
[1972]
Parole e musica di Lluís Llach
Nell'album intitolato "Com Un Arbre Nu"
poi dal vivo in "Barcelona gener de 1976"
La gallineta ha dit que prou,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 09:31
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Tak vás tu máme (Bratři)

Tak vás tu máme (Bratři)
[1968]
Parole e musica di Karel Kryl
Nell'album "Rakovina" [1969]

Sito ufficiale: http://www.karelkryl.cz/
Testo trovato qui: http://www.lyricon.net/



Ryszard Siwiec (Polish pronunciation: [ˈrɨʂart ˈɕivjɛt͡s]; 7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Soviet-led invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the communist authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten till the fall of communism, when it was told in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number... (continuer)
Tak vás tu máme, bratři z krve Kainovy,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 04:36
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Aloïda

Aloïda
[1995]
Paroles: Jean-Louis Jossic
Musique: Thibaut de Champagne (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangement: Tri Yann

Testo: Jean-Louis Jossic
Musica: Tebaldo I di Navarra (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangiamento: Tri Yann

Album: Portraits

Ho cercato a lungo, nelle cronache in rete, l'episodio raccontato in questa canzone, e che parrebbe essere avvenuto a Vannes, in Bretagna, prima del 1995. Su questa vicenda, o perlomeno sul nome della sua protagonista, ho una curiosa ipotesi tipicamente “triyanniana”; ma la dirò dopo. Certo è che la canzone è cronachistica, un vero e proprio gwerz bretone, seppure in lingua francese; e i fatti che racconta, seppure irreperibili, sono, purtroppo, del tutto verosimili.

Fatti a cui le anche le nostre cronache ci hanno abituato; ragazze di famiglie immigrate picchiate e, a volte, uccise, dai familiari. Da... (continuer)
C'était à Vannes, l'an passé au mois de mai,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/9/2013 - 03:39
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Ballada wrześniowa

Ballada wrześniowa
[1982]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Długośmy na ten dzień czekali
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 11/9/2013 - 02:46
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Complainte de Marion du Faouët

Complainte de Marion du Faouët
[2011]
Paroles et musique: Tri Yann
Testo e musica: Tri Yann
Lyrics and Music: Tri Yann
Album: Rummadoù

Ogni promessa è debito; così, inserendomi a pie' pari nel filone dei banditi & outlaws inaugurato da Bernart (un prossimo percorso?), ecco la storia di Marion du Faouët, o Marion ar Faoued. Certo, io sono sempre un po' “particulare”; ci sono i briganti italiani, ci sono gli outlaws angloamericani, e quindi vi presento ora i banditi bretoni. Anzi, no: le banditesse. Prima di gettarmi su questa pagina, sono andato opportunamente a farmi un panino esageratamente piccante, quasi criminale, a un chioscaccio in piazza Pier Vettori che si chiama, non ci credereste, “Il Bandito”: un hot dog condito con peperoncini piccanti a rondelle, harissa e tabasco. Lo chiamano “Panino del Venturi”, tout court, e voialtri ci morireste dopo un boccone. Una mia dedica personale alla bella Marion du Faouët,... (continuer)
Ils ont enlevé sans mesure
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/9/2013 - 00:29
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Antinuclear (Center Of The Earth)‎

Antinuclear (Center Of The Earth)‎
‎[1983]‎
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.‎
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”‎



La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista ‎impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi ‎nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo ‎della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”. ‎

Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano ‎un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il ‎Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.‎
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (continuer)
Ocho de diciembre del ochenta y dos.
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 16:03
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La canción del vencido

La canción del vencido
‎[1972]‎
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”‎

Vuelvo ya
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 14:49
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Canción del pescador

Canción del pescador
‎‎[1970]‎
Versi di Carlos Álvarez Cruz (1933-), poeta spagnolo che ebbe il padre fucilato dai fascisti durante ‎la Guerra Civile. Dalla raccolta intitolata “Tiempo de siega y otras hierbas”‎
Musica di Honorio Herrero‎
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”‎
Incisa anche da Adolfo Celdrán nel suo album d’esordio intitolato “Silencio” (1970).‎



Tengo las redes llenas,‎
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 14:09
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El último soldado

El último soldado
‎[1973]‎
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”‎
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.‎
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.‎

El último soldado
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 13:43
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Verdad que sería estupendo

Verdad que sería estupendo
‎[1991]‎
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”‎

Verdad que sería estupendo
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 13:21
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Ottocento

Ottocento
[1990]
Fabrizio De André/Mauro Pagani
Album: Le Nuvole
grazie a Francesco Baccini per "Maschi, femmine e cantanti"


Da quanto esistono i cosiddetti “cantautori” (i quali si scherniscono sempre -non si sa quanto sinceramente- quando li si chiama “poeti”, con qualche rara eccezione come Piero Ciampi che ci teneva talmente, alla qualifica di poeta, da volerla indicata sulla carta d'identità), buona parte delle loro parole in musica è dedicata alla satira antiborghese. Tra cantautorato e borghesia non c'è, e non ci può essere, un grande feeling; persino nel caso di Fabrizio De André, che pure proveniva dall'alta borghesia genovese; la borghesia ricambia con il generale disprezzo che ha sempre riservato alla canzone d'autore, specie quando l'autore è ancora vivo. Tutto, della borghesia, è stato messo in risalto e in ridicolo nelle canzoni; l'ipocrisia, i vizi, le manie, i modi di fare e di... (continuer)
Cantami di questo tempo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/9/2013 - 11:05
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When the Gun Goes Down

When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
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Wiosna 1905

Wiosna 1905
[1980]
Testo: Jacek Kaczmarski
Musica: Zbigniew Łapiński
Nell'album "Muzeum" [1981]

Voce, chitarra: Jacek Kaczmarski
Voce, chitarra: Przemysław Gintrowski
Voce, piano: Zbigniew Łapiński

"Wiosna roku 1905", 1906, olej na płótnie, 121 x 170,5 cm, Muzeum Narodowe, Warszawa
"Primavera del 1905", 1906, olio su tela, 121 x 170,5 cm, Museo Nazionale di Varsavia

Patrol Kozaków („La pattuglia dei Cosacchi”), forse più noto col titolo di Wiosna 1905 roku („La primavera del 1905”) è probabilmente il quadro più famoso del pittore polacco Stanisław Masłowski (1853-1926). Pittore realista famoso soprattutto per gli stupendi paesaggi, in questo quadro volle invece rappresentare, sempre col massimo realismo, un paesaggio di desolazione e di repressione. „Del 1905” dovrebbe, forse, ricordare qualcosa parlando di Polonia; ad esempio, che so io, la Warszawianka 1905 roku (Naprzód Warszawo!) e la... (continuer)
Wiosenny dzień - zapach lip
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 9/9/2013 - 21:47

O Italia come la pensi

anonyme
canzone che cantava mio nonno (classe 1877) contro la grande guerra (1915-1918)
O Italia come la pensi
(continuer)
envoyé par francesco 9/9/2013 - 18:37
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Le prisonnier de 39-45

Le prisonnier de 39-45
[2011]
Paroles et musique: Tri Yann
Testo e musica: Tri Yann
Lyrics and music: Tri Yann
Album: Rummadoù (Générations)

Originariamente inserita con il testo (introvabile in rete) trascritto all'ascolto, la canzone ha potuto trovare finalmente la sua sistemazione definitiva grazie all'intervento di Flavio Poltronieri, che ringraziamo.

Non sarebbe possibile inserire interamente le canzoni dell'album Rummadoù (Générations), che i Tri Yann hanno pubblicato nel 2011; eppure ne abbiamo viste già alcune che meritavano un inserimento nel sito, ed altre ne vedremo. Può darsi che Rummadoù, nella storia dei concept album, sia quello che copre il più vasto arco temporale: segue, infatti, le vicende generazionali di un'intera stirpe bretone a partire nientepopodimeno che dall'anno 463 dopo Cristo, quando quattro giovani scozzesi vanno in Bretagna sia per dedicarsi alla normalissima attività del saccheggio,... (continuer)
Depuis trois jours déjà l'ennemi nous a encerclés,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/9/2013 - 16:05
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Un Sócrates gitano

Un Sócrates gitano
‎[1978]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Nell’album intitolato “Guarda el nombre de este amor”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Aquí señores presente
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:24
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Raigones

Raigones
‎[1977]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Aguardiente”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Con mi perro y mi sombrero me largué por los caminos
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:23
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Caraballo mató un gallo

Caraballo mató un gallo
‎[1975]‎
Canzone popolare (uruguaya?) ‎
Arrangiamento musicale di Manuel Picón
Nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo”‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Semplicemente bellissima!‎
La canzone fu accompagnata da un gustoso cartone animato con disegni di Simón Feldman, regista, ‎critico cinematografico e pittore argentino.‎
Caraballo mató un gallo
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:20
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Marea negra

Marea negra
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón

Los que tienen un anillo para vender
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:19
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La vida vuelve

La vida vuelve
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Como una hierba silvestre
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:18
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Hagámonos a la mar

Hagámonos a la mar
‎[1988]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Marea negra”.‎
Testo trovato su Olga Manzano y Manuel Picón
Hagámonos a la mar, definitivamente a la mar.
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 15:17
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Carta del soldado‎

Carta del soldado‎
‎[1975]‎
Parole e musica di Manuel Picón
Interpretata da Olga Manzano e Manuel Picón nel disco intitolato “Caraballo mató un gallo” ‎pubblicato nel 1975.‎



La lettera della madre al figlio soldato è recitata da Olga Manzano, quella del figlio alla madre da ‎Manuel Picón. Le due letture si incrociano tra di loro e sono intervallate e seguite dalle due strofe cantate.‎
Carta a mi hijo soldado que está peleando por la paz en las lejanas ‎tierras.‎
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 14:13
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De lo prohibido

De lo prohibido
‎[1978-79]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Cotidianas”, pubblicata nel 1979.‎
Musica di Jorge Alveláis, musicista messicano.‎
Prohibidos los silencios y los gritos unánimes
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 11:39
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Te quiero

Te quiero
‎[1973-74]‎
Nella raccolta poetica “Poemas de otros”.‎
Interpretata, tra gli altri, da Nacha Guevara, in diversi dischi dal vivo con le musiche di Alberto ‎Favero (1944-), compositore, pianista e direttore d’orchestra argentino. Per esempio, “Nacha ‎Guevara canta a Benedetti” (Messico, 1976), “Con Benedetti y Favero”(Cuba, 1979) e “Nacha de ‎Noche” (1977)‎

Tus manos son mi caricia
(continuer)
envoyé par Bernart 9/9/2013 - 09:40
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Statue of Liberty

Statue of Liberty
[2001]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Life on a String”

“Libertà è una cosa spaventosa. Non in molti la vogliono per davvero...”
Moon rises and sets
(continuer)
envoyé par Bernart 8/9/2013 - 21:27
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Only an Expert

Only an Expert
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”

Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Now only an expert can deal with the problem
(continuer)
envoyé par Bernart 8/9/2013 - 21:22
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When the War Is Over

When the War Is Over
1973
Roll on Ruby
When the war is over, we can be kind again
(continuer)
envoyé par donquijote82 8/9/2013 - 18:58
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Damned Religion

Damned Religion
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Your morals -are not my morals
(continuer)
envoyé par giorgio 8/9/2013 - 15:08
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Explicit

Explicit
[2003]
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens

It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
[ILLigitt:]
(continuer)
envoyé par giorgio 8/9/2013 - 10:10
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Dark Time in the Revolution

Dark Time in the Revolution
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”

Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”

La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”

Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
The market keeps rising up. The big machines control the sea and the air
(continuer)
envoyé par Bernart 7/9/2013 - 23:47
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Laurie Anderson: Born, Never Asked

Laurie Anderson: Born, Never Asked
[1982]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’album di debutto intitolato “Big Science”, in cui è contenuta anche la famosa O Superman.
It was a large room. Full of people. All kinds.
(continuer)
envoyé par Bernart 7/9/2013 - 23:08
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Il est né le divin Enfant

Il est né le divin Enfant
Chanson française – Il est né le divin Enfant – Jean Yanne – 1982



Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...

Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...

Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».

En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continuer)
Il est né le divin enfant
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/9/2013 - 23:40
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Uncle Sam

Uncle Sam
[1971 ]

Album :FOG ON THE TYNE
The word of mouth has reached my ears
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/9/2013 - 23:34
Parcours: Déserteurs
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Come un battito di ciglia

Come un battito di ciglia
Testo: Franco Volpato
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi

Una poesia dedicata a Marta Russo
Un solo istante
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 6/9/2013 - 23:13
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Ride the Lightning

Ride the Lightning
1984
Ride the Lightning
Guilty as charged
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/9/2013 - 21:40
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Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)

Dobře míněná rada (Běž domů Ivane)
Questa è una canzone ceca di protesta datata 1968, perciò il riferimento storico è subito chiaro. L'atmosfera che accompagnava l'occupazione sovietica della Cecoslovacchia è già stata magistralmente resa all'interno di questo sito da Riccardo Venturi nell'articolo introduttivo alla Primavera di Praga di Guccini a cui rimando anche per le note storiche. Con questo contributo, vorrei mettere a disposizione di chi ha interesse o curiosità un testo che per via della barriera linguistica è praticamente del tutto sconosciuto oltre i confini dell'ex Cecoslovacchia.

La canzone dimostra una resistenza con spirito di umorismo, cercando il lato comico di una situazione tragica. La reazione della popolazione all'accaduto fu tempestiva e uno dei modi in cui la gente comune affrontava questi fatti fu proprio il risveglio dell'inventiva popolare in chiave umoristica. Infatti, la maniera più diffusa di... (continuer)
Rec.
(continuer)
envoyé par Stanislava 6/9/2013 - 16:41
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Uniontown

Uniontown
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎



Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del ‎‎1894.‎

Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì ‎dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo ‎consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei ‎minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. ‎L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, ‎Pennsylvania e West Virginia. ‎

Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la ‎protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.‎

Dappertutto... (continuer)
We could start a fire
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 12:53
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Prisoner

Prisoner
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎

Do you know my name?‎
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 11:51
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Big Nose George

Big Nose George
‎[2013]‎
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”‎



Questa canzone racconta brevemente di come nel 1881 finì tal George Parrott, conosciuto come Big ‎Nose George (per via del grosso naso che teneva), ladro di bestiame, rapinatore ed assassino che ‎negli anni del “Selvaggio Ovest” operò tra Wyoming e Montana.‎

‎Nel 1878 Parrott uccise due vice-sceriffi che si erano messi alle sue calcagna ‎dopo che la sua banda aveva tentato un assalto ad un treno. Sulla testa di Parrott fu subito spiccata ‎una grossa taglia che arrivò fino a 2.500 $.‎
Nel febbraio del 1879 la banda di Parrott mise a segno una bella rapina ai danni di un commerciante ‎di armi di Milestown, Montana, cui rubarono alcune migliaia di dollari nonostante che il convoglio ‎assaltato fosse ben scortato da soldati.‎
Nel 1880 Big Nose George ed un suo luogotenente furono sorpresi ubriachi fradici in un saloon e ‎arrestati.... (continuer)
I went to Denver my skin to be tanned
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 11:38
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Charlie Birger Time

Charlie Birger Time
‎[2008]‎
Nell’album intitolato “Learn the Hard Way”‎



Un’allegra e tirata canzoncina power-pop (e, se si preferisce, pop-punk) da un poco noto gruppo di ‎Carbondale, Illinois, per raccontare la storia singolare di un “outlaw” delle loro parti, Mr. Charles ‎Birger.‎

‎In realtà “Charlie” di vero nome faceva Shachna Itzik Birger, il che rivela ‎chiaramente che era di fede ebraica ed immigrato negli States dal lontano Impero Russo, da dove ‎sul finire dell’800 scappavano in molti, ebrei e non, per via dei pogrom e della fame.‎
Arrivato nella “terra promessa” da bambino, insieme alla sua famiglia, nel 1901 Charlie Birger si ‎arruolò. Sotto le armi si comportò sempre bene e fu poi “honorably discharged” nel 1904. Poi per ‎un po’ fece il cowboy ed il minatore e infine, sposatosi, mise su un saloon a Williamson County, ‎Illinois, proprio nel mentre il governo federale si apprestava a varare... (continuer)
A group’s gathering, it must be getting close
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 10:18
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Nessun uomo è un uomo qualunque

Nessun uomo è un uomo qualunque
[2000]
Testo di Claudio Lolli
Musica di Claudio Lolli e Paolo Capodacqua
Lyrics by Claudio Lolli
Music by Claudio Lolli and Paolo Capodacqua
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Dalla parte del torto


L'Italia è, come è noto, il paese dei delitti impuniti, specie quelli per mano statale e/o poliziotta; ma anche quelli per mano musicale non sono pochi. L'album Dalla parte del torto, che Claudio Lolli ha pubblicato nel 2000 (il famoso duemila che tanto si aspettava, un tempo), ne è un esempio perfetto. Non so davvero che dire; può essere che Lolli, a parte il suo lungo silenzio dopo “quei certi anni”, abbia pagato la sua superficialissima fama di “cantautore palloso”, affibbiatagli specialmente nei pallosissimi, mortalmente stupidi e deleteri anni '80; c'è persino chi lo chiamava “istigatore al suicidio”, mentre mi sembra che i veri istigatori... (continuer)
Nessun uomo è un uomo qualunque
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/9/2013 - 00:41
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Judge Harsh Blues

Judge Harsh Blues
1928
Good morning judge, what may be my fine?
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/9/2013 - 00:04
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Samobójstwa

Samobójstwa
[1984]
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/

'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Samobójstwa ciągle wkoło - by narodzić się na nowo
(continuer)
envoyé par krzyś 5/9/2013 - 21:27
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Kiedy ucichną działa już

Kiedy ucichną działa już
[2009]
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"

dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Kiedy ucichną działa już
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 20:09
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Sobota

Sobota
[2003]
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"

Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".

Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Trzydziestoletni taksówkarz z Pittsburgh'a
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 19:33

Devol’s Last Farewel (Containing an Account of Many Frolicksom Intriegues and Notorious ‎Robberies Which He Committed: Concluding With His Mournful Lamentation, on the Day of His ‎Death.)‎

anonyme
Devol’s Last Farewel (Containing an Account of Many Frolicksom Intriegues and Notorious ‎Robberies Which He Committed: Concluding With His Mournful Lamentation, on the Day of His ‎Death.)‎
‎[1670]‎
Una “sheet ballad”, distribuita su fogli volanti, composta da mano anonima sulla melodia ‎dell’erotica “Cloris, since thou art gone astray” (1656), allora molto popolare.‎
Testo trovato sul bel sito Outlaws and Highwaymen ‎curato da Gillian Spraggs, autore di un volume dallo stesso titolo pubblicato a Londra nel 2001.‎
La fonte originaria è il primo dei due volumi di “The Bagford Ballads”, a cura di J. W. Ebsworth, ‎pubblicati nel 1878.‎

‎60 anni prima di Dick Turpin a ‎salire sul patibolo a Tyburn (oggi Marble Arch, Londra) toccò al “gallant highwayman” Claude ‎DuVall (o Duval).‎
Nato in Normandia nel 1643 da una famiglia nobile ma caduta in disgrazia, il povero Claude si ‎ritrovò a fare il servo prima a Parigi e poi in Inghilterra, presso il duca di Richmond, e si stabilì in ‎una modesta casa in affitto a Wokingham.‎
Dovrà aver pensato: “Cazzo, non fosse stato per quei cretini... (continuer)
You bold undaunted Souls attend
(continuer)
envoyé par Bernart 5/9/2013 - 16:09
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Turpin’s Rant

anonyme
Turpin’s Rant
‎[1739]‎
Testo trovato sul bel sito Outlaws and Highwaymen ‎curato da Gillian Spraggs, autore di un volume dallo stesso titolo pubblicato a Londra nel 2001.‎
Essendo parecchio antica, la ballata ha – of course – numerose versioni, quasi tutte intitolate ‎‎“Turpin Hero”: Shirley Collins ne incise una nel 1959 nel suo disco “Sweet England”; ‎‎Ewan MacColl e Peggy Seeger la proposero nel loro “Chorus from the Gallows” ‎‎(un titolo da approfondire!) dell’anno seguente; nel 1972 ‎‎Roy Harris la incluse nel suo ‎‎“The Bitter an the Sweet”.‎





‎“Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro”. ‎
‎(Geordie, di Fabrizio De André)‎

Non fu d’oro la corda, e sicuramente non fu soltanto un bracconiere ma anche un rapinatore ed un ‎assassino, ma Richard “Dick” Turpin (1705-1739), forse il più famoso tra gli “highwayman”... (continuer)
A New Song
(continuer)
envoyé par Bernart 5/9/2013 - 13:17
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Panic in Babylon

Panic in Babylon
[2004]
Testo: Lee "Scratch" Perry
Musica: Lee "Scratch" Perry & White Belly Rats
Dall'album omonimo
Sito ufficiale: http://www.lee-perry.com/
Panic, panic, panic, panic, panic, panic, panic
(continuer)
envoyé par krzyś 5/9/2013 - 09:18
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Papierosy Biełomor-kanał

Papierosy  Biełomor-kanał
[1985]
Testo e musica: Jan Krzysztof Kelus
Dall'album "Kawał w bok od szosy głównej" [1999]
Sito dedicato al poeta

Belomorkanal è una marca di sigarette russe chiamate così (nel 1932) per commemorare la costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico. Per la costruzione del canale vennero impiegati circa 150.000 prigionieri dei Gulag staliniani. Durante i lavori diverse migliaia di detenuti trovarono la morte. Per questo nella canzone il nome delle sigarette è paragonato a degli ipotetici "filtri Auschwitz".
Białomor eta prosta papiros
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 5/9/2013 - 08:13
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Il soldato Giovanni

Il soldato Giovanni
Chanson italienne - Il soldato Giovanni - Alessandro Calamai – 2012
Album: "Maledette le guerre" (2012)

La métaphore du jeune soldat mort à la guerre auquel, comme dans « Le Septième Sceau », il est concédé de revenir chez lui, mais seulement pour quelques instants ; la chanson est précédée d'un morceau instrumental « La solitude du retour »
LE SOLDAT GIOVANNI
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/9/2013 - 22:42
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La Toison d'Or

La Toison d'Or
[1963]
Parole e musica di Jacques Brel.
Una canzone inedita, presente solo in raccolte come “Jacques Brel ‎– Comme quand on était beau”, 2003.

Quello detto della “Toison d'or” è uno dei più antichi ordini cavallereschi, istituito nel 1430 da Filippo di Borgogna, detto “Il Buono”, per celebrare il proprio matrimonio con la principessa portoghese Isabella d'Aviz.
Quando nel 1747 Luigi XV re di Francia ricevette il titolo, ordinò all’orafo Pierre-André Jacquemin di modificare il gioiello emblema dell’ordine inserendovi un grande diamante blu, acquistato in India ed intagliato nel secolo precedente.
La “Toison d’or de la parure de couleur” fu rubata nel 1792, in piena Rivoluzione, insieme a centinaia di gioielli della corona. Non fu mai ritrovata ma il suo diamante blu, diversamente intagliato, ricomparve in Inghilterra alcuni decenni dopo nelle mani del collezionista di origine olandese... (continuer)
Et vous conquistadors, navigateurs anciens,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/9/2013 - 21:05
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Roma città persa

Roma città persa
Song performed by BandaJorona

2012
I’ve always wanted to be a gangster

Parole e musica di Ludovica Valori
C'era Via Tasso co' le finestre nere
(continuer)
envoyé par Ludovica Valori 4/9/2013 - 20:23
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Non voglio crescere mai

Non voglio crescere mai
Segnalo per chi fosse interessato, visto che io non ci posso andare:

Spettacolo musicale dedicato a Don Andrea Gallo con la partecipazione di Bobo Rondelli e l'orchestrino
Silva 4/9/2013 - 15:25
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Me llaman calle

Me llaman calle
ZWĄ ULICZNICĄ
(continuer)
envoyé par krzyś 4/9/2013 - 15:08
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Por el suelo

Por el suelo
SULLA TERRA
(continuer)
envoyé par krzyś 4/9/2013 - 14:46




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