Balançoire en feu
Épiceries, chevaux, casernes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/9/2013 - 21:05
Paysans sans peur
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continuer)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continuer)
Paysans sans peur
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 13/9/2013 - 15:32
Chantier d'été
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Olivier Zrdzalik
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Olivier Zrdzalik
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Olivier Zdrzalik
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali:... (continuer)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Olivier Zrdzalik
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Olivier Zrdzalik
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Olivier Zdrzalik
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali:... (continuer)
La fille qui dort
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 13/9/2013 - 10:51
Prosty człowiek
[1993]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]
Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Nella cassetta intitolata "Sarmatia" [1994]
Dal sito: www.kaczmarski.art.pl
Ja prosty człowiek - wierzę w słowo.
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envoyé par Krzysztof Wrona 13/9/2013 - 01:59
Consejos para ciudadanos pacifistas
[Scritta in anno imprecisato, tra il 1980 ed il 2002]
Versi del poeta spagnolo Luis García Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.
Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.
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Versi del poeta spagnolo Luis García Montero (1958-), dalla raccolta “Poesía (1980-2005)” pubblicata nel 2006.
Musica di Juan Luis Pineda - musicista e cantautore andaluso, originario di Cadice - dall’album intitolato “Olla de grillos” pubblicato nel 2002.
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Si una noche de luna te sientes intranquilo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 12/9/2013 - 13:44
Balada de las prisiones de verano 1968
Insisto: nell'introduzione bisognerebbe togliere quel riferimento alla vicenda di Romina Tejerina, è completamente errato.
Qui si parla di prigionieri politici nella carceri franchiste, compresa una familiare del poeta - forse la moglie? - quella Josefa García che compare alla fine di ogni strofa...
Qui si parla di prigionieri politici nella carceri franchiste, compresa una familiare del poeta - forse la moglie? - quella Josefa García che compare alla fine di ogni strofa...
Bernart 12/9/2013 - 13:04
Balada del hombre que se calló la boca
[1972]
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.
Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.
Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”
Versi del poeta argentino Juan Gelman (1930-), nella raccolta intitolata “Relaciones” pubblicata nel 1973.
Musica di Juan Cedrón, musicista argentino, fondatore nel 1964 del Cuarteto Cedrón.
Nel disco del quartetto intitolato “De Argentina”, 1972.
Interpretata in seguito anche dai Quilapayún nel loro disco del 1980 intitolato “Dale al otoño un golpe de ventana para que el verano llegue hasta Diciembre”
El sol sale todos los días
(continuer)
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envoyé par Bernart 12/9/2013 - 11:49
Batalla de Villalar
[1972]
Versi del poeta spagnolo Luis López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976
Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.
Versi del poeta spagnolo Luis López Álvarez (1930-), dalla raccolta “Los Comuneros”
Musica del gruppo folklorico Nuevo Mester de Juglaría, dal disco “Los Comuneros” del 1976
Una raccolta poetica ed un disco dedicati alla cosiddetta “Guerra de las Comunidades de Castilla”, quando tra il 1520 ed il 1522 i “comuneros” di Toledo e Valladolid insorsero contro Carlo d’Asburgo, autoproclamatosi re di Spagna dopo la morte di Isabella La Cattolica. E come fanno tutti i nuovi governi e monarchi e dittatori all’atto del loro insediamento, anche Carlo I introdusse nuove imposte e questo scatenò subito la rivolta. Dopo un anno di disordini, riorganizzate le truppe, il re e i suoi nobili si mossero contro i ribelli e li sbaragliarono il 23 aprile del 1521 a Villalar. I capi dei comuneros, Juan de Padilla, Juan Bravo e Francisco Maldonado, furono catturati e decapitati. Toledo, l’ultima roccaforte ribelle, cadde poco tempo dopo, nel febbraio del 1522.
[...]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 12/9/2013 - 11:26
Años triunfales
[1966]
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata “Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.
Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.
“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più volgari dei vincitori…”
Versi del poeta spagnolo, catalano, Jaime Gil de Biedma (1929-1990), dalla raccolta intitolata “Moralidades” pubblicata nel 1966, in piena dittatura franchista.
Musica di Alejandro Martínez, anch’egli catalano, cantautore originario di Gavà, nell’album intitolato“Que te voy a enseñar un corazón infiel - Alejandro Martínez canta a Jaime Gil de Biedma” pubblicato nel 2010.
“Anni trionfali”, come recitava la retorica di regime… Il marxista, nihilista ed omosessuale Jaime Gil de Biedma - uno dei più importanti poeti spagnoli della cosiddetta “Generación del 50”, morto di AIDS nel 1990 - si lancia qui in una fortissima invettiva contro la Spagna franchista, volgare, crudele, triste, infelice e sessista, dove sono soprattutto le donne – vedove, figlie e spose – a subire, costrette nei modi peggiori a guadagnarsi da vivere: “la sera, le più belle sorridevano ai più volgari dei vincitori…”
(continuer)
envoyé par Bernart 12/9/2013 - 10:15
Caminanti
Chanson italienne – Caminanti – Cesare Basile – 2013
LES CHEMINANTS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/9/2013 - 22:02
Freedom
Album: "Driving Rain" (2001)
Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
Freedom è una canzone scritta e registrata da Paul McCartney in risposta agli attacchi dell'11 Settembre del 2001.
McCartney era a New York al momento degli attacchi, e ha visto in diretta la distruzione, mentre seduto in un aereo, che era parcheggiato sulla pista di New York John F. Kennedy.
Fortemente colpito dalla tragedia e determinato a reagire, compose Freedom (la quale semplicità richiama la canzone di John Lennon Give Peace A Chance) aiutò a organizzare il Concerto per New York City, uno show con grandi artisti di fama internazionale, tenutosi al Madison Square Garden il 20 ottobre, dove Freedom venne eseguita davanti a un pubblico molto partecipe.
McCartney disse che questi attacchi lo colpirono emotivamente, e nella canzone il narratore dichiara libertà, ovvero il diritto di essere libero che ci è stato dato da Dio e bisogna lottare per questo grande dono.
This is my right, a right given by God
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 11/9/2013 - 19:30
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Waiting for Margaret to Go
Ciao!
Sto scrivendo una tesi su questo argomento...
Rispondimi per email
grazie
Sto scrivendo una tesi su questo argomento...
Rispondimi per email
grazie
Jusy 11/9/2013 - 17:23
Los cuentos (Sé todos los cuentos)
Versi del poeta spagnolo León Felipe (1884-1968), dalla raccolta che doveva essere intitolata “Versos y blasfemias del caminante” e che invece l’editore pubblicò nel 1950 con il titolo censurato di “Llamadme publicano”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “Los cuentos”
Yo no sé muchas cosas, es verdad.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 14:10
24 Bofetadas (Canción del gitano apaleado)
[1921]
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”
Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a Granada.
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continuer)
Versi di Federico García Lorca dalla raccolta “Poema del cante jondo”, pubblicata nel 1931, canzone tratta dalla “Escena del teniente coronel de la Guardia Civil”
Messa in musica da Manolo Díaz de Los Aguaviva nell’album d’esordio del gruppo, “Cada vez más cerca” del 1970, dove il brano compare con il titolo di “24 Bofetadas”
Il “cante jondo” (“canto profondo”) è “un rarissimo esemplare di canto primitivo, il più vecchio di tutta l'Europa, che reca nelle sue note la nuda e commossa emozione delle prime razze orientali”. Lo scriveva lo stesso Lorca, che di questo stile vocale del flamenco andaluso era cultore. Nel 1922 organizzò insieme al compositore Manuel de Falla il memorabile Concurso de Cante Jondo a Granada.
Il mondo e la cultura dei gitani, degli zingari andalusi, stava molto a cuore a Lorca che in seguito dedicò ad essi un’intera sua opera, il “Romancero gitano”,... (continuer)
Veinticuatro bofetadas.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/9/2013 - 11:44
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Hécatombe
Nell'album di Zespół Reprezentacyjny intitolato "Kumple to grunt" [2007]
POGROM
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 11/9/2013 - 09:08
Ballada wrześniowa
[1982]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski
Album / Albumi: "Dwadzieścia (5) lat później" [2001]
Fonte - Source
Długośmy na ten dzień czekali
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 11/9/2013 - 02:46
Nessun uomo è un uomo qualunque
Chanson italienne - Nessun uomo è un uomo qualunque – Claudio Lolli – 2000
Texte de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Texte de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
AUCUN HOMME N'EST UN HOMME QUELCONQUE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/9/2013 - 16:41
Antinuclear (Center Of The Earth)
[1983]
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”
La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”.
Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (continuer)
Scritta da Thomas Hempel
Arrangiamento di B. Lipps, M. Van Baaren, M. Ríos, Ramoncín, T. Gómez.
Nell’album di Miguel Ríos intitolato “El rock de una noche de verano”
La mattina dell’8 dicembre 1982. Norman Mayer, 67 anni, cittadino statunitense, militante pacifista impegnato nella cosiddetta “White House Peace Vigil”, un presidio permanente contro le armi nucleari avviato a Washington nel 1981 (e che dura tutt’oggi), parcheggiò sotto l’obelisco simbolo della città un furgone con su scritto: “#1 PRIORITY: BAN NUCLEAR WEAPONS”.
Il nostro indossava un casco da motociclista, una tuta da sci di un bel blu brillante e teneva in mano un telecomando… Diceva che il furgone era imbottito di tritolo e che lo avrebbe fatto saltare se il Governo americano non avesse subito avviato una pubblica discussione sulla minaccia nucleare.
La polizia negoziò per alcune ore con il determinato... (continuer)
Ocho de diciembre del ochenta y dos.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 16:03
La canción del vencido
[1972]
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”
Scritta da Honorio Herrero e Luis Gómez-Escolar
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”
Vuelvo ya
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 14:49
El último soldado
[1973]
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.
Versi Francisco Gálvez (1945-), poeta spagnolo, nella raccolta intitolata “Los soldados”
Musica di Virgilio Fernández Jiménez de Los Aguaviva.
Nell’album de Los Aguaviva intitolato “Poetas andaluces de ahora”, 1976.
El último soldado
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 13:43
Verdad que sería estupendo
[1991]
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”
Nell’album intitolato “Está llorando el sol”
Verdad que sería estupendo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 13:21
Pra não dizer que não falei das flores
Versione spagnola di Ana Belén dall’album “La paloma del vuelo popular” del 1976.
CAMINANDO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 10/9/2013 - 12:54
Банька по-белому
Per me, Krzysiek, di canzoni nella tua madrelingua nei puoi mettere anche 1000, e ogni "carne al fuoco" è la benvenuta; basta capirci qualche cosa :-) Saluti!
Riccardo Venturi 10/9/2013 - 10:30
Che il Mediterraneo sia
is there a translation into English of Che il Mediterraneo sia anywhere. Thanks and keep up the anti stance
mark harland 10/9/2013 - 10:13
When the Gun Goes Down
1996
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Statues and Liberties
(Alan Hull)
Down, down, down, ohoho - when the gun goes
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/9/2013 - 23:38
Parcours:
Les conflits irlandais
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Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continuer)