Kimegyek a doberdói harctérre
András Széles
Il testo a suo tempo inviato dall'amico Tamás Sajó (che salutiamo se ci legge) era incompleto: mancavano infatti due delle quattro strofe. Sono state recuperate dall'importante blog A Nagy Háború írásban és képben (La Grande Guerra in documenti e immagini) e sottoposte a traduzione italiana e inglese integrativa.
Riccardo Venturi 25/8/2013 - 13:10
Ja nus hons pris
Ja nu[n]s hons pris nell'esecuzione dell'Ensemble Modo Antiquo.
Direttore: Federico Maria Sardelli
Voce principale: Ugo Gallasso
Controcanto: Bettina Hoffmann
E' la versione nella quale ho conosciuto questo canto e sono veramente lieto di averla ritrovata finalmente su YouTube. Se qualcuno ama la musica medievale autentica, gli consiglio di ascoltarla bene anche perché i Modo Antiquo hanno rispettato alla lettera l'antica notazione originale di Riccardo Cuor di Leone (autografa). Un capolavoro. [RV]
Direttore: Federico Maria Sardelli
Voce principale: Ugo Gallasso
Controcanto: Bettina Hoffmann
E' la versione nella quale ho conosciuto questo canto e sono veramente lieto di averla ritrovata finalmente su YouTube. Se qualcuno ama la musica medievale autentica, gli consiglio di ascoltarla bene anche perché i Modo Antiquo hanno rispettato alla lettera l'antica notazione originale di Riccardo Cuor di Leone (autografa). Un capolavoro. [RV]
Riccardo Venturi 24/8/2013 - 17:35
Les chevaliers Cathares
Mi chiedo quante migliaia di tesori nascosti nasconda oramai questo sito. Oggi, spinto dalla Notte di San Bartolomeo, mi sono messo a ricercare anche canzoni sui Catari, e mi sono accorto che questo capolavoro di Francis Cabrel, a suo tempo spedito da Alessandro, non era stato nemmeno mai inserito nel percorso Cataro. Ma non ne faccio una colpa a nessuno, oramai questo sito avrebbe bisogno di un ufficio redazionale in piena regola per starci dietro a dovere. Si fa quel che si può in una decina di scalzi e gnudi; ma, forse, proprio questo gli dà il suo carattere davvero unico. Intanto mi dedico a rifare la pagina, compresa l'introduzione.
Riccardo Venturi 24/8/2013 - 16:37
La nuit de la Saint-Barthélemy
[1994]
Original Soundtrack from the motion picture La reine Margot
Colonna sonora originale del film La regina Margot
Lead Vocal: Zdravko Čolić
Canto principale: Zdravko Čolić
La reine Margot
La regina Margot
La Regina Margot (La Reine Margot) è un film del 1994, diretto da Patrice Chéreau e basato sull'omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre. Il film, una coproduzione franco-italo-tedesca sostenuta dal "fondo Eurimages" del Consiglio d'Europa, vinse il Premio della giuria al 47º Festival di Cannes, durante il quale fu presentato, e fu candidato agli Oscar per i migliori costumi. Virna Lisi, per l'interpretazione di Caterina de' Medici, ottenne il premio per la miglior attrice a Cannes, il Nastro d'argento e una nomination come miglior attrice nella 40ª edizione del David di Donatello. Ben 5, infine, le nomination ai César: migliore attrice, migliore attrice non protagonista,... (continuer)
Original Soundtrack from the motion picture La reine Margot
Colonna sonora originale del film La regina Margot
Lead Vocal: Zdravko Čolić
Canto principale: Zdravko Čolić
La reine Margot
La regina Margot
La Regina Margot (La Reine Margot) è un film del 1994, diretto da Patrice Chéreau e basato sull'omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre. Il film, una coproduzione franco-italo-tedesca sostenuta dal "fondo Eurimages" del Consiglio d'Europa, vinse il Premio della giuria al 47º Festival di Cannes, durante il quale fu presentato, e fu candidato agli Oscar per i migliori costumi. Virna Lisi, per l'interpretazione di Caterina de' Medici, ottenne il premio per la miglior attrice a Cannes, il Nastro d'argento e una nomination come miglior attrice nella 40ª edizione del David di Donatello. Ben 5, infine, le nomination ai César: migliore attrice, migliore attrice non protagonista,... (continuer)
Canto Nero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/8/2013 - 14:51
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
Muos Muos Muos
Nonò Salamone & Roy Paci
Mous mous mous
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 24/8/2013 - 10:02
Pieśń o szczęściu
Testo: Krzysztof Kamil Baczyński - i frammenti dal poema "Szczęśliwe drogi"
Musica: Czesław Mozil
La canzone dal singolo di promozione del film "Baczyński" [2013] nella regia di Kordian Piwowarski. Viene eseguita da Mela Koteluk, Czesław Mozil e il gruppo "Czesław śpiewa"
Musica: Czesław Mozil
La canzone dal singolo di promozione del film "Baczyński" [2013] nella regia di Kordian Piwowarski. Viene eseguita da Mela Koteluk, Czesław Mozil e il gruppo "Czesław śpiewa"
Dziś rano cały świat kupiłem
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 23/8/2013 - 20:25
Wiersze wojenne
La canzone dall'album di Ewa Demarczyk "Ewa Demarczyk śpiewa piosenki Zygmunta Koniecznego" ("Ewa Demarczyk canta le canzoni di Zygmunt Konieczny") [1967]
Testo: i frammenti provienienti delle poesie di Krzysztof Kamil Baczyński: "Niebo złote ci otworzę…", "Pioseneczka",
"Gdy za powietrza zasłoną…" e "Z lasu", scelti e messi insieme
da Zygmunt Konieczny nell'interpretazione di Ewa Demarczyk
Musica: Zygmunt Konieczny
Testo: i frammenti provienienti delle poesie di Krzysztof Kamil Baczyński: "Niebo złote ci otworzę…", "Pioseneczka",
"Gdy za powietrza zasłoną…" e "Z lasu", scelti e messi insieme
da Zygmunt Konieczny nell'interpretazione di Ewa Demarczyk
Musica: Zygmunt Konieczny
Niebo złote ci otworzę,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 23/8/2013 - 19:52
Il tutto è falso
[anteriore al 2003]
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Written by Giorgio Gaber and Sandro Luporini
Album: Io non mi sento italiano
Scrivevano talmente tutto insieme, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, che alla fine manco più li si distingueva; nella foto sopra, ditemi un po', se vi riesce, chi dei due è Gaber e chi Luporini visto che non sono in piedi (Sandro Luporini, in gioventù nazionale italiano di pallacanestro, è alto quasi due metri). Canzone straordinariamente bella, e da maneggiare con estrema cura. Scritta poco prima della morte di Gaber e pubblicata nell'album postumo "Io non mi sento italiano", è a mio parere una delle cose più distruttive scritte in lingua italiana; qualcosa che non sembra lasciare la benché minima speranza. Per questo, da alcuni, è stata vista come un insopportabile inno al nichilismo più totale. Di converso, nel dire che tutto ciò che il mondo offre... (continuer)
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Written by Giorgio Gaber and Sandro Luporini
Album: Io non mi sento italiano
Scrivevano talmente tutto insieme, Giorgio Gaber e Sandro Luporini, che alla fine manco più li si distingueva; nella foto sopra, ditemi un po', se vi riesce, chi dei due è Gaber e chi Luporini visto che non sono in piedi (Sandro Luporini, in gioventù nazionale italiano di pallacanestro, è alto quasi due metri). Canzone straordinariamente bella, e da maneggiare con estrema cura. Scritta poco prima della morte di Gaber e pubblicata nell'album postumo "Io non mi sento italiano", è a mio parere una delle cose più distruttive scritte in lingua italiana; qualcosa che non sembra lasciare la benché minima speranza. Per questo, da alcuni, è stata vista come un insopportabile inno al nichilismo più totale. Di converso, nel dire che tutto ciò che il mondo offre... (continuer)
Questo mondo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/8/2013 - 17:33
Parcours:
Vérité et Mensonge
Różne rozmowy z życiem
Testo: Bogdan Olewicz
Musica: Zbigniew Hołdys
L'album "I Ching"[1984]
Musica: Zbigniew Hołdys
L'album "I Ching"[1984]
Jak strach na wróble
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 23/8/2013 - 01:12
J'etais là
Album: "Totem" (2007)
In questo brano Zazie fa allusione a numerosi fatti sociali storici e politici per i quali ha fatto poco o niente. Un'efficace denuncia dell'indifferenza ma anche dell'impotenza della gente comune di fronte alle troppe cose orribili che succedono nel mondo.
In questo brano Zazie fa allusione a numerosi fatti sociali storici e politici per i quali ha fatto poco o niente. Un'efficace denuncia dell'indifferenza ma anche dell'impotenza della gente comune di fronte alle troppe cose orribili che succedono nel mondo.
J'étais là tu vois, lui à côté de moi
(continuer)
(continuer)
22/8/2013 - 22:45
Wojna grubych z chudymi
Testo: Bogdan Olewicz
Musica: Zbigniew Hołdys
Dal doppio album "I ching"[1984]
Alla registrazione hanno partecipato i musicisti:
Zbigniew Hołdys, Andrzej Nowicki, Piotr Szkudelski, Andrzej Urny, Andrzej Nowak, Janusz Niekrasz, Wojciech Waglewski, Wojciech Morawski, Jerzy Kawalec, Tadeusz Trzciński, Paweł Markowski, Martyna Jakubowicz, Joanna Posmyk, Mirosław Rzepa e Andrzej Kleszczewski.
Musica: Zbigniew Hołdys
Dal doppio album "I ching"[1984]
Alla registrazione hanno partecipato i musicisti:
Zbigniew Hołdys, Andrzej Nowicki, Piotr Szkudelski, Andrzej Urny, Andrzej Nowak, Janusz Niekrasz, Wojciech Waglewski, Wojciech Morawski, Jerzy Kawalec, Tadeusz Trzciński, Paweł Markowski, Martyna Jakubowicz, Joanna Posmyk, Mirosław Rzepa e Andrzej Kleszczewski.
Nienawiści tyle jest
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 22/8/2013 - 21:27
Contro
Chanson italienne – Contro - Nomadi – 1993
Les instincts bestiaux de l'homme ont semé tristesse, mort, douleur et même un peu d'accoutumance.
Mais le courage et la dignité de celui qui ne se rend pas, se rebelle et va à contre-courant existent encore .
« Contre » : c'est l'envie de lutter, l'envie de changer.
Les instincts bestiaux de l'homme ont semé tristesse, mort, douleur et même un peu d'accoutumance.
Mais le courage et la dignité de celui qui ne se rend pas, se rebelle et va à contre-courant existent encore .
« Contre » : c'est l'envie de lutter, l'envie de changer.
CONTRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/8/2013 - 20:49
Cogne en nous le même sang
[1969]
Parole e musica di Dominique Grange.
Lato B del singolo “(Nous sommes) Les Nouveaux Partisans”
Canzone decisamente bruttarella (e la Grange era pure bella stonatella, a mio modesto avviso) ma pur sempre una testimonianza dell’epoca…
Parole e musica di Dominique Grange.
Lato B del singolo “(Nous sommes) Les Nouveaux Partisans”
Canzone decisamente bruttarella (e la Grange era pure bella stonatella, a mio modesto avviso) ma pur sempre una testimonianza dell’epoca…
Je sais que nous pensons de même
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 15:06
La corde
[2006]
Parole di Céline Caussimon, figlia di Jean-Roger Caussimon.
Musica di Gérard Pierron.
Nel disco della Caussimon intitolato “Le moral des ménages” pubblicato nel 2007.
Il brano si trova anche interpretato da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “Plein chant” (2006), con i gruppi Djal e Kordevan.
Non è la ruota ma la corda la più importante, e terribile, invenzione dell’essere umano…
Parole di Céline Caussimon, figlia di Jean-Roger Caussimon.
Musica di Gérard Pierron.
Nel disco della Caussimon intitolato “Le moral des ménages” pubblicato nel 2007.
Il brano si trova anche interpretato da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “Plein chant” (2006), con i gruppi Djal e Kordevan.
Non è la ruota ma la corda la più importante, e terribile, invenzione dell’essere umano…
On dit que l´Homme a inventé la roue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 13:46
La mer noire
[1979]
Parole e musica di Léo Ferré
Nel disco intitolato “La violence et l'ennui” pubblicato nel 1980.
“Je préfère le drapeau noir à la marée en robe noire…”
Una canzone scritta probabilmente in seguito al grave disastro dell’Amoco-Cadiz, una superpetroliera, all’epoca affittata dalla compagnia petrolifera americana Standard Oil, che il 16 marzo 1978 si incagliò al largo delle coste bretoni, riversando in mare circo 230.000 tonnellate di idrocarburi. Quello dell’Amoco-Cadiz è è annoverato come uno dei maggiori disastri ambientali di tutti i tempi, il più grave in assoluto per quanto riguarda gli effetti devastanti sulla fauna marina.
Un altro fatto inquietante è che l’Amoco-Cadiz aveva diverse navi gemelle, tutte finite malamente: la Maria Alejandra, che esplose nel marzo del 1980 al largo della Mauritania, la Mycene, che esplose nell’aprile dello stesso anno di fronte alle coste della Sierra Leone, e la Haven, che nel 1991 affondò di fronte alle nostre coste in Liguria, al largo di Arenzano.
Parole e musica di Léo Ferré
Nel disco intitolato “La violence et l'ennui” pubblicato nel 1980.
“Je préfère le drapeau noir à la marée en robe noire…”
Una canzone scritta probabilmente in seguito al grave disastro dell’Amoco-Cadiz, una superpetroliera, all’epoca affittata dalla compagnia petrolifera americana Standard Oil, che il 16 marzo 1978 si incagliò al largo delle coste bretoni, riversando in mare circo 230.000 tonnellate di idrocarburi. Quello dell’Amoco-Cadiz è è annoverato come uno dei maggiori disastri ambientali di tutti i tempi, il più grave in assoluto per quanto riguarda gli effetti devastanti sulla fauna marina.
Un altro fatto inquietante è che l’Amoco-Cadiz aveva diverse navi gemelle, tutte finite malamente: la Maria Alejandra, che esplose nel marzo del 1980 al largo della Mauritania, la Mycene, che esplose nell’aprile dello stesso anno di fronte alle coste della Sierra Leone, e la Haven, che nel 1991 affondò di fronte alle nostre coste in Liguria, al largo di Arenzano.
Je préfère le drapeau noir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 13:18
Parcours:
Guerre à la Terre
La tête de mort
[1899]
Versi di Gaston Couté pubblicati il 15 novembre 1899 sul giornale anarchico parigino “Le Libertaire”, diretto da Sébastien Faure
Musica di Gérard Perron, che alla canzoni di Couté ha dedicato diversi suoi lavori, tra cui un intero album intitolato “En revenant du bal” pubblicato nel 1997.
Nell’ultima strofa, i quattro ultimi versi hanno una versione alternativa (indicata tra parentesi).
Canzone dedicata al tema della morte come suprema forza egualitaria, così come in Le déraillement.
Un giorno, girando la terra in un campo nei pressi di un cimitero, Gaston Couté trovò un teschio. Chissà di chi era “quella cosa che un tempo era stata umana”? Forse di una bella donna per cui il poeta avrebbe fatto follie? Forse di un ricco e grasso signore che lo avrebbe sfruttato? Forse di un generale che lo avrebbe condotto alla morte in battaglia per appagare la sua brama di sangue... (continuer)
Versi di Gaston Couté pubblicati il 15 novembre 1899 sul giornale anarchico parigino “Le Libertaire”, diretto da Sébastien Faure
Musica di Gérard Perron, che alla canzoni di Couté ha dedicato diversi suoi lavori, tra cui un intero album intitolato “En revenant du bal” pubblicato nel 1997.
Nell’ultima strofa, i quattro ultimi versi hanno una versione alternativa (indicata tra parentesi).
Canzone dedicata al tema della morte come suprema forza egualitaria, così come in Le déraillement.
Un giorno, girando la terra in un campo nei pressi di un cimitero, Gaston Couté trovò un teschio. Chissà di chi era “quella cosa che un tempo era stata umana”? Forse di una bella donna per cui il poeta avrebbe fatto follie? Forse di un ricco e grasso signore che lo avrebbe sfruttato? Forse di un generale che lo avrebbe condotto alla morte in battaglia per appagare la sua brama di sangue... (continuer)
Un jour, en retournant la terre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 11:56
La Paysanne
[intorno al 1900]
Messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “Dame!” del 1983.
In seguito proposta anche dal gruppo “Le P'tit Crème” nel loro disco intitolato “A l'auberge de la route” del 1997.
Messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “Dame!” del 1983.
In seguito proposta anche dal gruppo “Le P'tit Crème” nel loro disco intitolato “A l'auberge de la route” del 1997.
Paysans dont la simple histoire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 11:10
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
Gaston Couté: Le déraillement
[intorno al 1900]
Poesia di Gaston Couté messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “La chanson du repêché” del 1981-
In seguito proposta anche dal gruppo “Le P'tit Crème” nel loro disco intitolato “A l'auberge de la route” del 1997.
Un “pauvre peineux”, un misero bracciante, sta viaggiando in terza classe, seduto in un vagone pidocchioso… Sullo stesso treno, ma in prima classe, un riccastro se ne sta col culo su di un bel sedile di seta e velluto confortevole… All’improvviso il treno deraglia ed i due malcapitati rimangono uccisi fra le lamiere contorte delle rispettive carrozze… Vengono rinvenuti due torsi straziati, senza testa, senza arti: quale il corpo del bracciante, e quale quello del ricco signore?
Poesia di Gaston Couté messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “La chanson du repêché” del 1981-
In seguito proposta anche dal gruppo “Le P'tit Crème” nel loro disco intitolato “A l'auberge de la route” del 1997.
Un “pauvre peineux”, un misero bracciante, sta viaggiando in terza classe, seduto in un vagone pidocchioso… Sullo stesso treno, ma in prima classe, un riccastro se ne sta col culo su di un bel sedile di seta e velluto confortevole… All’improvviso il treno deraglia ed i due malcapitati rimangono uccisi fra le lamiere contorte delle rispettive carrozze… Vengono rinvenuti due torsi straziati, senza testa, senza arti: quale il corpo del bracciante, e quale quello del ricco signore?
Un peineux avait pris eun' foués
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 10:48
Complainte des ramasseux d'morts
[intorno al 1900]
Messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “En revenant du bal”, interamente dedicato a Gaston Couté, ed in quello con Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) inciso nella serie “Poetes & Chansons”.
In seguito proposta anche dal gruppo “Entre 2 caisses”.
Utilisant les mots simples les plus humbles, dans la langue de chez lui, pour évoquer les malheurs de la guerre (ici, celle de 1870), Gaston Couté a écrit une complainte poignante d’humanité : de jeunes vies brisées, des familles orphelines, des hommes condamnés à n’être que de la chair à canon, des corps dont on se débarrasse à la hâte dans des fosses improvisées, en réquisitionnant la population pour exécuter cette triste et pénible besogne. Ce magnifique poème pacifiste rejoint par son intensité Le dormeur du val, qu’Arthur Rimbaud écrivit à la même époque.... (continuer)
Messa in musica da Gérard Pierron nel suo disco intitolato “En revenant du bal”, interamente dedicato a Gaston Couté, ed in quello con Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) inciso nella serie “Poetes & Chansons”.
In seguito proposta anche dal gruppo “Entre 2 caisses”.
Utilisant les mots simples les plus humbles, dans la langue de chez lui, pour évoquer les malheurs de la guerre (ici, celle de 1870), Gaston Couté a écrit une complainte poignante d’humanité : de jeunes vies brisées, des familles orphelines, des hommes condamnés à n’être que de la chair à canon, des corps dont on se débarrasse à la hâte dans des fosses improvisées, en réquisitionnant la population pour exécuter cette triste et pénible besogne. Ce magnifique poème pacifiste rejoint par son intensité Le dormeur du val, qu’Arthur Rimbaud écrivit à la même époque.... (continuer)
Cheu nous, le lend'main d'la bataille,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 10:17
君死にたもうこと勿れ [Prithee Do Not Die]
(Dalla versione inglese)
22 agosto 2013
22 agosto 2013
TI PREGO, NON MORIRE
(continuer)
(continuer)
22/8/2013 - 10:09
Le gâs qu'a perdu l'esprit
[1900]
Parole di Gaston Couté
Musica originale di Eugène Poncin. Nel 1977 fu proposta con un nuovo arrangiamento da Gérard Pierron, che alla canzoni di Couté ha dedicato un intero album intitolato “En revenant du bal”.
La prima incisione è del 1903 ad opera del cantante Félix Mayol (1872-1941).
“[…] Ed ecco qui voi, bel militare, con la vostra spada al fianco… Spezzatela, buttatela a fiume! Oppure datela a me che ne farò la punta di un aratro! Tanto moriremo tutti comunque, anche senza che ci uccidiate!”
Parole di Gaston Couté
Musica originale di Eugène Poncin. Nel 1977 fu proposta con un nuovo arrangiamento da Gérard Pierron, che alla canzoni di Couté ha dedicato un intero album intitolato “En revenant du bal”.
La prima incisione è del 1903 ad opera del cantante Félix Mayol (1872-1941).
“[…] Ed ecco qui voi, bel militare, con la vostra spada al fianco… Spezzatela, buttatela a fiume! Oppure datela a me che ne farò la punta di un aratro! Tanto moriremo tutti comunque, anche senza che ci uccidiate!”
Par chez nous, dans la vieille lande
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 09:31
Obi-Wan Kenobi (Jedi Old School)
[1999]
Dal demo intitolato “Harry Bunch Goes To Heaven”
Un’altra illuminante – al pari di Per un’estinzione umana eco-sostenibile – canzone dei Laghetto: la ribellione, la resistenza sono solo chimere, alternative già previste e controllate dal Sistema imperiale…
Dal demo intitolato “Harry Bunch Goes To Heaven”
Un’altra illuminante – al pari di Per un’estinzione umana eco-sostenibile – canzone dei Laghetto: la ribellione, la resistenza sono solo chimere, alternative già previste e controllate dal Sistema imperiale…
No, così non va
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/8/2013 - 09:01
Alger pleure
2013
Protest song
Protest song
J'ai l'sang mêlé, un peu colon un peu colonisé
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/8/2013 - 00:04
Parcours:
La guerre d'Algérie
Per un’estinzione umana eco-sostenibile
[2005]
Dall’album “Pocapocalisse”
Finalmente ho incontrato un gruppo che le canta e che le suona veramentemente, che ha il coraggio di dire concoraggiosamente quel che penso da tempo ormai: altro che guerra, altro che pace! Altro che Canzoni Contro la Guerra, altro che cazzoni - pardon, canzoni... - per la pace! Qui l’unica soluzione rimastamente praticabile è l’estinzione umana consapevole ed ecosostenibile... l’autoantropofagia (che se aspettiamo ulteriormente un cazzo di asteroide che ci sbricioli le chiappe, stiamo bellamente freschi, anzi, fresconi!)
Dall’album “Pocapocalisse”
Finalmente ho incontrato un gruppo che le canta e che le suona veramentemente, che ha il coraggio di dire concoraggiosamente quel che penso da tempo ormai: altro che guerra, altro che pace! Altro che Canzoni Contro la Guerra, altro che cazzoni - pardon, canzoni... - per la pace! Qui l’unica soluzione rimastamente praticabile è l’estinzione umana consapevole ed ecosostenibile... l’autoantropofagia (che se aspettiamo ulteriormente un cazzo di asteroide che ci sbricioli le chiappe, stiamo bellamente freschi, anzi, fresconi!)
E’ vero che sono cattivo come dici
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 23:23
Parcours:
Guerre à la Terre
Contro
ORA E SEMPRE NOMADI......CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE...CONTRO TUTTE LE INGIUSTIZIE...CONTRO TUTTE LE OPPRESSIONI....IN..CONTRO ALLA POVERA GENTE.....NOMADI FINO ALLA FINE
Chef Antonio de vincentiis 21/8/2013 - 22:05
Déserteur
Album: Droit dans la gueule du loup (2013)
Demain je prends la route
(continuer)
(continuer)
21/8/2013 - 21:31
Parcours:
Déserteurs
Amica Libertà
Nothing left
Bendato, Legato, Il Buio Di Una Cella
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/8/2013 - 20:51
Parcours:
Des prisons du monde
Follia
Nothing left
Parlano Di Pace Ma Il Coltello L'hanno Loro
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/8/2013 - 20:48
Tommie Smith
[2010]
Album: Traccia una rotta
Thomas C. "Tommie" Smith (Clarksville, 6 giugno 1944) è un ex atleta e giocatore di football americano statunitense, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 e primo uomo al mondo ad aver corso i 200 metri piani in meno di 20 secondi.
Tommie Smith, soprannominato in seguito The Jet, iniziò ad imporsi nel 1967 vincendo il titolo universitario sulle 220 iarde (201,17 m) e quindi il campionato americano AAU sulla stessa distanza.
Si confermò campione AAU sui 200 m l'anno seguente, guadagnandosi la selezione per la squadra olimpica e stabilendo con 20" netti il nuovo record mondiale. In precedenza, Smith aveva fatto registrare altri due primati mondiali: correndo l'inconsueta distanza delle 220 yard in linea retta aveva fatto fermare i cronometri sul tempo di 19"5; inoltre, in una delle sue rare prestazioni sui 400 metri piani, aveva battuto... (continuer)
Album: Traccia una rotta
Thomas C. "Tommie" Smith (Clarksville, 6 giugno 1944) è un ex atleta e giocatore di football americano statunitense, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 e primo uomo al mondo ad aver corso i 200 metri piani in meno di 20 secondi.
Tommie Smith, soprannominato in seguito The Jet, iniziò ad imporsi nel 1967 vincendo il titolo universitario sulle 220 iarde (201,17 m) e quindi il campionato americano AAU sulla stessa distanza.
Si confermò campione AAU sui 200 m l'anno seguente, guadagnandosi la selezione per la squadra olimpica e stabilendo con 20" netti il nuovo record mondiale. In precedenza, Smith aveva fatto registrare altri due primati mondiali: correndo l'inconsueta distanza delle 220 yard in linea retta aveva fatto fermare i cronometri sul tempo di 19"5; inoltre, in una delle sue rare prestazioni sui 400 metri piani, aveva battuto... (continuer)
1968, un ottobre caldo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/8/2013 - 20:34
La Birindelleide
Ho corretto il titolo, riportandolo a "Birindelleide" visto che l'ammirevole ammiraglio si chiamava Birindelli e non "Birindilli" (v. anche la locandina del PCI con il "complesso Stormy Six"). Mi spiace davvero che, oramai, mia zia Clara sia con la testa chissà dove: avrebbe potuto fornire al sito un'interessante testimonianza diretta su questo bel personaggino. Mia zia, per trent'anni, ha fatto la serva, all'isola d'Elba, presso un'abbiente famiglia il cui patriarca faceva di mestiere, appunto, l'ammiraglio della Regia Marina italiana; onde per cui, il suo collega ammiraglio Birindelli era non di rado suo ospite. Mia zia, Dini Clara di fu Menotti e Dini Giuseppa (entrambi i miei bisnonni facevano Dini di cognome, ma non erano minimamente imparentati né tra di loro, né con Lamberto), si è ritrovata quindi a servire a tavola questo signore e, ogni tanto, tornava a casa e raccontava delle cosine. Ma ora non può più raccontare nulla, ohimé.
Riccardo Venturi 21/8/2013 - 18:39
Aux Armes
Album: Écoute s'il pleut (2011)
Un bel rifacimento della Marsigliese che cita apertamente L'Internationale e Aux armes etc. del buon Gainsbourg.
Deux artistes des Yeux d’la tête vous rejoindront sur scène pour interpréter votre chanson Aux armes. Comment l’avez-vous écrite ?
Ça me fait très plaisir de faire quelque chose avec les Yeux d’la tête. J’aime les rencontres pour la richesse qu’elles peuvent engendrer. J’ai conçu Aux armes lors des quarante ans de Mai 68, car Sarkozy avait prétendu que Mai 68 n’avait pas eu de répercussion majeure. Il avait également fait de la récupération en ordonnant la lecture de la lettre de Guy Môquet dans les cantines scolaires. C’était pitoyable.
J’ai eu envie de combiner la Marseillaise avec celle de Léo Ferré, la version de Gainsbourg, la reprise de Noir Désir et le texte Démocratie, de Rimbaud. Mon idée était de rassembler à la fois trois siècles... (continuer)
Un bel rifacimento della Marsigliese che cita apertamente L'Internationale e Aux armes etc. del buon Gainsbourg.
Deux artistes des Yeux d’la tête vous rejoindront sur scène pour interpréter votre chanson Aux armes. Comment l’avez-vous écrite ?
Ça me fait très plaisir de faire quelque chose avec les Yeux d’la tête. J’aime les rencontres pour la richesse qu’elles peuvent engendrer. J’ai conçu Aux armes lors des quarante ans de Mai 68, car Sarkozy avait prétendu que Mai 68 n’avait pas eu de répercussion majeure. Il avait également fait de la récupération en ordonnant la lecture de la lettre de Guy Môquet dans les cantines scolaires. C’était pitoyable.
J’ai eu envie de combiner la Marseillaise avec celle de Léo Ferré, la version de Gainsbourg, la reprise de Noir Désir et le texte Démocratie, de Rimbaud. Mon idée était de rassembler à la fois trois siècles... (continuer)
C'est la lutte finale
(continuer)
(continuer)
21/8/2013 - 17:34
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
La concubine de l'hémoglobine
Album: Prose combat (1994).
La concubina dell'emoglobina, è la guerra!
In un'intervista concess al Nouvel Observateur il 27 gennaio 1994 Solaar dichiara "Emoglobina, concubina, avevo queste due parole in testa e le volevo assolutamente utilizzare. Il rapporto era ancora molto vago.
MC Solaar parla di guerra in questa canzone, quindi potremmo comparare la stabilità all'emoglobina e la concubina alla guerra.
Per delle note particolareggiata, vedere Rap Genius
La concubina dell'emoglobina, è la guerra!
In un'intervista concess al Nouvel Observateur il 27 gennaio 1994 Solaar dichiara "Emoglobina, concubina, avevo queste due parole in testa e le volevo assolutamente utilizzare. Il rapporto era ancora molto vago.
MC Solaar parla di guerra in questa canzone, quindi potremmo comparare la stabilità all'emoglobina e la concubina alla guerra.
Per delle note particolareggiata, vedere Rap Genius
J'ai vu la concubine de l'hémoglobine
(continuer)
(continuer)
21/8/2013 - 17:09
Mon seul métier d'Hoëdic
[2000]
Versi di Patrick Piquet
Musica di Gérard Pierron
Nel disco di Pierron intitolato “Carnet de bord”, pubblicato nel 2003.
Canzone sul disastro della petroliera Erika che alla fine del 1999 naufragò nel golfo di Biscaglia, riversando in mare oltre 20.000 tonnellate di greggio. Hoëdic (in bretone Edig) è una piccola isola della Bretagna (120 abitanti) dove Patrick Piquet, autore del brano, si recò per vedere coi propri occhi gli effetti dell’incidente.
Versi di Patrick Piquet
Musica di Gérard Pierron
Nel disco di Pierron intitolato “Carnet de bord”, pubblicato nel 2003.
Canzone sul disastro della petroliera Erika che alla fine del 1999 naufragò nel golfo di Biscaglia, riversando in mare oltre 20.000 tonnellate di greggio. Hoëdic (in bretone Edig) è una piccola isola della Bretagna (120 abitanti) dove Patrick Piquet, autore del brano, si recò per vedere coi propri occhi gli effetti dell’incidente.
Poussant les volets bleus pour faire entrer le ciel,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 16:21
Parcours:
Guerre à la Terre
Il neige sur les mers
Versi di Eugène Bizeau, poeta e cantautore anarchico francese, morto ultracentenario nel 1989.
Musica di Gérard Pierron (1945-), cantautore francese.
Nel disco di Pierron intitolato “Carnet de bord”, pubblicato nel 2003.
Musica di Gérard Pierron (1945-), cantautore francese.
Nel disco di Pierron intitolato “Carnet de bord”, pubblicato nel 2003.
Il neige sur les champs, les bois, les monts, les dunes,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 15:24
Volontaires de la Liberté
Jean-Noël Dumont
Probabilmente si tratta di un inno della “Brigade internationale des Français” nella guerra di Spagna, la “XIV”, chiamata “La Marseillaise”. Credo che sia stato composto nel 1936 o 1937 da uno dei suoi comandanti, il colonnello Jules Dumont – e non Jean-Noël - (1888-1943), militante comunista che in seguito fu catturato dai nazisti alla fine del 1942 per essere poi fucilato il 15 giugno 1943 nella fortezza del Mont-Valérien a Parigi.
Bernart 21/8/2013 - 15:05
Marche du Premier Mai
[1893?]
Versi di Charles Gros (1862-1962), militante socialista cui si deve la “scoperta” del testo de L'Internationale di Pottier che Gros trasmise alla sezione di Lille del Partito dove Pierre Degeyter lo mise in musica.
Nella riedizione in CD del disco “Chansons ‘contre’” del 1968 (pubblicato vent’anni dopo, nel 1988), con l’arrangiamento musicale di Michel Villard.
(la copertina originale)
Versi di Charles Gros (1862-1962), militante socialista cui si deve la “scoperta” del testo de L'Internationale di Pottier che Gros trasmise alla sezione di Lille del Partito dove Pierre Degeyter lo mise in musica.
Nella riedizione in CD del disco “Chansons ‘contre’” del 1968 (pubblicato vent’anni dopo, nel 1988), con l’arrangiamento musicale di Michel Villard.
(la copertina originale)
Copain, regarde les rues:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 14:29
Où nous entraîne
Album: Comme je voudrai! (2000)
Où Nous Entraine... est écrite en 1999 alors qu’il attendait l’avion à Palerme. Dans l’aéroport, sur un journal abandonné, un gros titre : les avions de l’OTAN avait bombardé une colonne de gens qui fuyaient le Kosovo.
Où Nous Entraine... est écrite en 1999 alors qu’il attendait l’avion à Palerme. Dans l’aéroport, sur un journal abandonné, un gros titre : les avions de l’OTAN avait bombardé une colonne de gens qui fuyaient le Kosovo.
Sur les colombes
(continuer)
(continuer)
21/8/2013 - 12:01
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Gilles Servat: Chantez la vie, l'amour et la mort
Il y a des chansons pour bercer les enfants
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 11:43
Madame la République
[2012]
Parole e musica di Ridan, nome d’arte di Nadir Kouidri, cantante francese di origine algerina.
Nell’album intitolato “Madame la République”.
Parole e musica di Ridan, nome d’arte di Nadir Kouidri, cantante francese di origine algerina.
Nell’album intitolato “Madame la République”.
Madame la République française aurais-je le droit de dire ce que je pense?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/8/2013 - 11:17
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