La libertà
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
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envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 15:34
Qui si compie la mia storia
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Qui si compie la mia storia
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envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:30
L'altrove
2002
Corpo di guerra
feat. Tiziana Ghiglioni
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (continuer)
Corpo di guerra
feat. Tiziana Ghiglioni
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora... (continuer)
Dice di vedere, lì, sotto quel ponte,
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envoyé par DonQuijote82 21/6/2013 - 12:29
Sfinita
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Siete venuti qui per solidarietà
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envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:24
La brezza tra gli ulivi
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Dolce brezza tra gli ulivi
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envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:21
Le fughe, i ritorni
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Siete stati chiamati,
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envoyé par DonQuijote82 21/6/2013 - 12:16
Una cosa sola
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Quando il sangue e la memoria sono una cosa sola
(continuer)
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envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:15
Non parla
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
E non parla non dice il suo tormento,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/6/2013 - 12:10
Fuggono
2002
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
Corpo di guerra
Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continuer)
E' un odio da un altro tempo;
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:09
Stay human
2013
Human
Trascritta dal video, incompleta
Human
Trascritta dal video, incompleta
Passa dentro i tunnel di Rafah l'oro dei narghilè
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/6/2013 - 09:17
Parcours:
Vittorio Arrigoni
Je Chante Des Chansons d'Amour
Je chante des chansons d'amour
(continuer)
(continuer)
envoyé par Davide Costa - sito: http://digilander.libero.it/davidecosta/ 21/6/2013 - 02:09
Quand est-ce qu’on mange?
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Les choses paraissent faciles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 21:50
Je chante
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Je chante pour ceux qui ne peuvent pas entendre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 21:39
Ecce Homo
[1977]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
- Prologue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 21:21
Minorité
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Encore enfant je vivais tout près d’un désert
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 21:04
L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
[Intro parlée] Il y a plusieurs années, oh ça fait longtemps maintenant, j’avais lu dans le Monde je crois, enfin un journal sérieux, j’avais lu un tout petit entrefilet dans les pages étrangères sur l’histoire d’un... d’un gamin au Brésil qui était venu avec un énorme fusil et qui avait attaqué un commissariat, enfin l’équivalent du commissariat là-bas, oh c’est pas... c’est pas... parce que... en plus par erreur peut-être, parce qu’ils ont beau être ce qu’ils sont au Brésil ou ailleurs, mais je ne pense pas qu’ils aient tiré froidement sur un enfant ils ont dû avoir peur puis il a été complètement déchiqueté. Et ça m’avait... à l’époque, ça m’avait... troublé, quoi et j’ai essayé d’en faire une chanson en hommage à ce... à ce... à ce gamin quoi...)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 20:54
Violence 1 et Violence 2
[1975]
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Et le vent qui commence à hurler
(continuer)
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envoyé par Bernart 20/6/2013 - 20:45
J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)
[1926/1945]
Versi di Robert Desnos.
Dalla raccolta “Corps et biens” pubblicata nel 1930.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1956 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963).
Una poesia scritta da Desnos all’amata Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente scomparsa nel 1930.
Una semplice – anche se struggente – poesia d’amore… Allora perché la propongo?
Perché casualmente, per colpa di una traduzione multipla, questa poesia si trasformò negli ultimi versi scritti da Desnos in punto di morte quando, gravemente denutrito ed ammalato, si trovava ricoverato in un’infermeria improvvisata, subito dopo la liberazione del campo di concentramento di Theresienstadt dove era stato internato (solo l’ultimo dei tanti in cui i nazisti l’avevano costretto).
Quando le truppe sovietiche liberarono il campo, nei primi giorni di maggio del 1945, uno studente... (continuer)
Versi di Robert Desnos.
Dalla raccolta “Corps et biens” pubblicata nel 1930.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1956 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963).
Una poesia scritta da Desnos all’amata Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente scomparsa nel 1930.
Una semplice – anche se struggente – poesia d’amore… Allora perché la propongo?
Perché casualmente, per colpa di una traduzione multipla, questa poesia si trasformò negli ultimi versi scritti da Desnos in punto di morte quando, gravemente denutrito ed ammalato, si trovava ricoverato in un’infermeria improvvisata, subito dopo la liberazione del campo di concentramento di Theresienstadt dove era stato internato (solo l’ultimo dei tanti in cui i nazisti l’avevano costretto).
Quando le truppe sovietiche liberarono il campo, nei primi giorni di maggio del 1945, uno studente... (continuer)
J'ai rêvé tellement fort de toi,
(continuer)
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envoyé par Bernart 20/6/2013 - 13:38
Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)
[1942]
Versi del poeta francese Robert Desnos.
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del 1975.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963)
Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più di un anno gli distrussero il corpo…
Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.
Versi del poeta francese Robert Desnos.
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del 1975.
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-1963)
Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più di un anno gli distrussero il corpo…
Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/6/2013 - 12:09
Parcours:
Musique classique contre la guerre
The Trashmen: Surfin’ Bird
[1964]
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”
Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”
Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
A-well-a everybody's heard about the bird
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 22:57
Parcours:
Bandes sonores de films contre la guerre
Préface en prose
[1942]
Versi di Benjamin Fondane, alias B. Fundoianu, nato Benjamin Wechsler (1898-1944), filosofo, poeta, drammaturgo, saggista, critico letterario, regista e traduttore di origine romena, di religione ebraica, ucciso in una camera a gas nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau il 2 o 3 ottobre del 1944.
Estratto dalla poesia “L’Exode (Super flumina Babylonis)”, scritta sotto lo pseudonimo di Isaac Lacquedem, pubblicata per la prima volta nel 1965 e poi inclusa nella raccolta “Le mal de fantômes” edita nel 2006.
Nel 1965 questo estratto entrò a far parte de “L’Honneur des poètes”, antologia di letture poetiche, accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982), ispirata all’omonima raccolta curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943.
Benjamin Fondane è stato un grande... (continuer)
Versi di Benjamin Fondane, alias B. Fundoianu, nato Benjamin Wechsler (1898-1944), filosofo, poeta, drammaturgo, saggista, critico letterario, regista e traduttore di origine romena, di religione ebraica, ucciso in una camera a gas nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau il 2 o 3 ottobre del 1944.
Estratto dalla poesia “L’Exode (Super flumina Babylonis)”, scritta sotto lo pseudonimo di Isaac Lacquedem, pubblicata per la prima volta nel 1965 e poi inclusa nella raccolta “Le mal de fantômes” edita nel 2006.
Nel 1965 questo estratto entrò a far parte de “L’Honneur des poètes”, antologia di letture poetiche, accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982), ispirata all’omonima raccolta curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943.
Benjamin Fondane è stato un grande... (continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 13:53
בּאַבּי יאַר
Babi Yar
Testo di Shike Driz (1908-1971)
Lyrics by Shike Driz (1908-1971)
Musica di Rive Boyarska (1894-1967)
Music by Rive Boyarska (1894-1967)
Il nome di Babij Jar, o Babin Jar in ucraino, fu conosciuto soltanto nel 1961, quando il poeta sovietico Evgenij Evtušenko scrisse un famoso ciclo di poesie poi messo in musica da Dmitrij Šostakovič nella sua Sinfonia n° 13. Era una profonda faglia naturale, o burrone, nei pressi di Kiev dove, tra il 29 e il 30 settembre 1941 i nazisti, calorosamente aiutati dalla polizia collaborazionista ucraina, massacrarono 33.771 civili ebrei. Poiché il burrone di Babij Jar aveva assolto egregiamente alla “bisogna”, fu mantenuto in attività negli anni successivi per sterminarvi altre novantamila persone tra ucraini, zingari e comunisti.
I tedeschi raggiunsero Kiev il 19 settembre 1941. I partigiani e i servizi sovietici dell'NKVD avevano minato una serie... (continuer)
Testo di Shike Driz (1908-1971)
Lyrics by Shike Driz (1908-1971)
Musica di Rive Boyarska (1894-1967)
Music by Rive Boyarska (1894-1967)
Il nome di Babij Jar, o Babin Jar in ucraino, fu conosciuto soltanto nel 1961, quando il poeta sovietico Evgenij Evtušenko scrisse un famoso ciclo di poesie poi messo in musica da Dmitrij Šostakovič nella sua Sinfonia n° 13. Era una profonda faglia naturale, o burrone, nei pressi di Kiev dove, tra il 29 e il 30 settembre 1941 i nazisti, calorosamente aiutati dalla polizia collaborazionista ucraina, massacrarono 33.771 civili ebrei. Poiché il burrone di Babij Jar aveva assolto egregiamente alla “bisogna”, fu mantenuto in attività negli anni successivi per sterminarvi altre novantamila persone tra ucraini, zingari e comunisti.
I tedeschi raggiunsero Kiev il 19 settembre 1941. I partigiani e i servizi sovietici dell'NKVD avevano minato una serie... (continuer)
װאָלט איך אױפֿגעהאַנגען
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 19/6/2013 - 12:29
Oradour
[1944]
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato “Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.
Voce di Maeva Heitz.
Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard Aubert Oradour, mon amour.
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e sei ragazzini).
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato “Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.
Voce di Maeva Heitz.
Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard Aubert Oradour, mon amour.
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e sei ragazzini).
Oradour n'a plus de femmes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 10:54
Les charniers
[1945]
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul Éluard.
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943,
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata “Exécutoire” pubblicata nel 1947
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul Éluard.
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943,
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata “Exécutoire” pubblicata nel 1947
Passez entre les fleurs et regardez
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 10:07
Le châle rouge-gorge
anonyme
[1943]
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è il nome che in francese viene dato al pettirosso…
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è il nome che in francese viene dato al pettirosso…
Oui, j'ai peur au ventre d'être battu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 09:27
Les dents serrées
[1943]
Parole del poeta e insegnante francese Pierre Emmanuel, pseudonimo letterario di Noël Mathieu (1916-1984)
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Pierre Emmanuel aveva esordito solo nel 1940 pubblicando la raccolta poetica intitolata “Elégies”.
Poi l’occupazione nazista. Pierre Emmanuel, con tanti altri, si rifugiò sulle montagne del Vercors, nel Drôme provenzale, e lì partecipò alla Resistenza continuando ad insegnare e a scrivere poesie.
Parole del poeta e insegnante francese Pierre Emmanuel, pseudonimo letterario di Noël Mathieu (1916-1984)
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Pierre Emmanuel aveva esordito solo nel 1940 pubblicando la raccolta poetica intitolata “Elégies”.
Poi l’occupazione nazista. Pierre Emmanuel, con tanti altri, si rifugiò sulle montagne del Vercors, nel Drôme provenzale, e lì partecipò alla Resistenza continuando ad insegnare e a scrivere poesie.
Je hais. Ne me demandez pas ce que je hais
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 08:56
Storia di tutti
[1972]
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Mi guardo intorno e sento,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/6/2013 - 08:36
Chi fermerà queste croci?
instant song - giugno 2013
La canzone "Chi fermerà queste croci ?" è concepita come un salmo biblico sul femminicidio, un lungo e straziante elenco di casi, di violenze e di morti femminili avvenute negli ultimi due anni. Ogni verso della canzone ha attinenza a fatti realmente accaduti, come il recente assassinio della giovane Fabiana di Corigliano Calabro il 25 maggio del 2013.
Chi in una radura
Chi nella controra
Chi in ginocchio ferita a pregare
E dal suo amore vedersi bruciare
C'è chi viene uccisa attraverso i propri figli come nell'episodio di Umbertide, quando Mustapha Hajjaji, non trovando la moglie che era separata nella sua casa, sgozzò i loro due figli di otto e dodici anni, nel novembre del 2012.
Chi attraverso i suoi piccoli figli
sgozzati come conigli
C'è Alessia Francesca Simonetta, 25 anni, incinta che viene uccisa davanti al figlio di 14 mesi , nel settembre del 2012... (continuer)
La canzone "Chi fermerà queste croci ?" è concepita come un salmo biblico sul femminicidio, un lungo e straziante elenco di casi, di violenze e di morti femminili avvenute negli ultimi due anni. Ogni verso della canzone ha attinenza a fatti realmente accaduti, come il recente assassinio della giovane Fabiana di Corigliano Calabro il 25 maggio del 2013.
Chi in una radura
Chi nella controra
Chi in ginocchio ferita a pregare
E dal suo amore vedersi bruciare
C'è chi viene uccisa attraverso i propri figli come nell'episodio di Umbertide, quando Mustapha Hajjaji, non trovando la moglie che era separata nella sua casa, sgozzò i loro due figli di otto e dodici anni, nel novembre del 2012.
Chi attraverso i suoi piccoli figli
sgozzati come conigli
C'è Alessia Francesca Simonetta, 25 anni, incinta che viene uccisa davanti al figlio di 14 mesi , nel settembre del 2012... (continuer)
Chi neanche un nome
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 18/6/2013 - 20:37
Les Armes de la douleur
[1943]
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.
I
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 18/6/2013 - 15:18
L'Avis
[1942]
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. Aveva 39 anni.
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. Aveva 39 anni.
La nuit qui précéda sa mort
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 18/6/2013 - 14:56
Courage
[1942]
Versi del grande poeta francese.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Versi del grande poeta francese.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Paris a froid Paris a faim
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 18/6/2013 - 14:33
Ce coeur qui haïssait la guerre
[1939/40?]
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e Jean Lescure e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che questa poesia risalga al 1939/40 quando Robert Desnos, fino a quel momento pacifista, realizzò la necessità di unirsi alla battaglia contro il nazismo. Così scrisse alla sua amata compagna Youki (Lucie Badoud) in una lettera del gennaio 1940: «J'ai décidé de retirer de la guerre tout le bonheur qu'elle peut me donner : la preuve de la santé, de la jeunesse et l'inestimable satisfaction d'emmerder Hitler»…
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e Jean Lescure e pubblicata clandestinamente nel 1943.
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)
Credo che questa poesia risalga al 1939/40 quando Robert Desnos, fino a quel momento pacifista, realizzò la necessità di unirsi alla battaglia contro il nazismo. Così scrisse alla sua amata compagna Youki (Lucie Badoud) in una lettera del gennaio 1940: «J'ai décidé de retirer de la guerre tout le bonheur qu'elle peut me donner : la preuve de la santé, de la jeunesse et l'inestimable satisfaction d'emmerder Hitler»…
Ce coeur qui haïssait la guerre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 18/6/2013 - 14:24
Robert le diable
[1945]
A partire dalla poesia di Louis Aragon intitolata “Complainte de Robert le Diable”, scritta nel 1945 e inclusa nella raccolta “Les poètes” pubblicata nel 1960.
Testo adattato da Christine Sèvres (1931-1981), moglie di Jean Ferrat, composta nel 1971
Musica di Jean Ferrat.
Nell’album “Ferrat chante Aragon” del 1971.
Questo “Lamento per Roberto il diavolo” è una poesia dedicata alla memoria di Robert Desnos (1900-1945), geniale poeta surrealista, grande amico di Aragon, un “poète maudit” dalla fervida creatività, nella cui opera sterminata (arrivò a comporre una poesia al giorno) si annovera anche la trasposizione radiofonica delle avventure di Fantômas, lo spietato e diabolico criminale parigino nato dalla fantasia di Marcel Allain e Pierre Souvestre. La canzone “La complainte de Fantômas” - interpretata in seguito da tanti, tra cui Léo Ferré e Francesca Solleville... (continuer)
A partire dalla poesia di Louis Aragon intitolata “Complainte de Robert le Diable”, scritta nel 1945 e inclusa nella raccolta “Les poètes” pubblicata nel 1960.
Testo adattato da Christine Sèvres (1931-1981), moglie di Jean Ferrat, composta nel 1971
Musica di Jean Ferrat.
Nell’album “Ferrat chante Aragon” del 1971.
Questo “Lamento per Roberto il diavolo” è una poesia dedicata alla memoria di Robert Desnos (1900-1945), geniale poeta surrealista, grande amico di Aragon, un “poète maudit” dalla fervida creatività, nella cui opera sterminata (arrivò a comporre una poesia al giorno) si annovera anche la trasposizione radiofonica delle avventure di Fantômas, lo spietato e diabolico criminale parigino nato dalla fantasia di Marcel Allain e Pierre Souvestre. La canzone “La complainte de Fantômas” - interpretata in seguito da tanti, tra cui Léo Ferré e Francesca Solleville... (continuer)
Tu portais dans ta voix comme un chant de Nerval
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 18/6/2013 - 09:20
Parcours:
Camps d'extermination, Le Diable
K.I.S.S. of Death
[2012]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
Solo acoustic guitar and vox..
K.I.S.S. stands for "Key to Imperialists' Sinister Success".
Robert S. McNamara said in the documentary film by Errol Morris, "Fog of War", that "in order to do good you may have to engage in evil". But what if you don't want to do good? What if you want to do evil? Then you must make it look good, right?
Examples include: Green washing, "making the world safe for democracy" via rigging elections, backing corporate-friendly autocratic political leaders and military invasions of sovereign states that have large deposits of valuable resources in their territory and democratically elected socialists or populists, as well as pink-washing, historical revisionism (Columbus Day and Thanksgiving are perfect examples), social cleansing for purposes of "urban renewal" a.k.a. gentrification, minimizing the scope of political... (continuer)
Lyrics & Music by Evan Herzoff
Solo acoustic guitar and vox..
K.I.S.S. stands for "Key to Imperialists' Sinister Success".
Robert S. McNamara said in the documentary film by Errol Morris, "Fog of War", that "in order to do good you may have to engage in evil". But what if you don't want to do good? What if you want to do evil? Then you must make it look good, right?
Examples include: Green washing, "making the world safe for democracy" via rigging elections, backing corporate-friendly autocratic political leaders and military invasions of sovereign states that have large deposits of valuable resources in their territory and democratically elected socialists or populists, as well as pink-washing, historical revisionism (Columbus Day and Thanksgiving are perfect examples), social cleansing for purposes of "urban renewal" a.k.a. gentrification, minimizing the scope of political... (continuer)
Don't take without asking unless your question's worded shrewd
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 18/6/2013 - 09:10
Դլե յաման
La traslitterazione in caratteri latini
DLE YAMAN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/6/2013 - 18:58
La ballata della guerra
Video e testo trovati qui
E cala 'n artra sera e su 'a faccia della terra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Silva 17/6/2013 - 17:04
Ballade de celui qui chanta dans les supplices
[1943]
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta intitolata “La Diane française” pubblicata nel 1944, la stessa di cui fanno parte La rose et le réséda e “Il n'y a pas d'amour heureux”, divenuta in seguito una celebre canzone di Georges Brassens.
Nel disco “L'Honneur des Poètes: Four French Resistance Writers” pubblicato nel 1964 dalla Folkways Records
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “ballata”, cioè una forma poetica dotata di una particolare unità sonora, e poi è stata inclusa in un vero e proprio disco, anche se recitativo e non musicale.
La “Ballade de celui qui chanta dans les supplices” è datata 14 luglio, data emblematica della Rivoluzione Francese, e tanto più per una Francia sotto occupazione dove solo qualche giorno prima, l’8 luglio 1943, la Gestapo del boia Klaus Barbie aveva ucciso sotto tortura una delle figure principali della Resistenza, il prefetto Jean Moulin.
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta intitolata “La Diane française” pubblicata nel 1944, la stessa di cui fanno parte La rose et le réséda e “Il n'y a pas d'amour heureux”, divenuta in seguito una celebre canzone di Georges Brassens.
Nel disco “L'Honneur des Poètes: Four French Resistance Writers” pubblicato nel 1964 dalla Folkways Records
Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “ballata”, cioè una forma poetica dotata di una particolare unità sonora, e poi è stata inclusa in un vero e proprio disco, anche se recitativo e non musicale.
La “Ballade de celui qui chanta dans les supplices” è datata 14 luglio, data emblematica della Rivoluzione Francese, e tanto più per una Francia sotto occupazione dove solo qualche giorno prima, l’8 luglio 1943, la Gestapo del boia Klaus Barbie aveva ucciso sotto tortura una delle figure principali della Resistenza, il prefetto Jean Moulin.
Et s’il était à refaire,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 17/6/2013 - 14:33
La Lega (Sebben che siamo donne)
anonyme
Dall'album Agapi mou fidella del 2005.
LA LEGA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/6/2013 - 11:41
Georges Brassens: Tempête dans un bénitier
[1976]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Don Juan
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Don Juan
Tempête dans un bénitier
Chanson française – Georges Brassens – 1976
Je l'avais promise dans le commentaire à La Chiesa si rinnova de Giorgio Gaber La Chiesa si rinnova; la voici.
Voir aussi Brassens, à table avec son bassiste Nicolas et d'autres amis, qui commente la chanson.
Marco Valdo M.I.
Chanson française – Georges Brassens – 1976
Je l'avais promise dans le commentaire à La Chiesa si rinnova de Giorgio Gaber La Chiesa si rinnova; la voici.
Voir aussi Brassens, à table avec son bassiste Nicolas et d'autres amis, qui commente la chanson.
Marco Valdo M.I.
Tempête dans un bénitier
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/6/2013 - 16:45
La mauvaise herbe
De l'origine de La Mauvaise Réputation et de La Mauvaise Herbe...
Tous ceux qui connaissent les chansons de Brassens savent son penchant antimilitariste et piur tout dire, antiautoritaire ou autrement dit, libertaire. Mais l'entendre dire par lui est encore une autre histoire.... que voici :
Lucien Lane
Tous ceux qui connaissent les chansons de Brassens savent son penchant antimilitariste et piur tout dire, antiautoritaire ou autrement dit, libertaire. Mais l'entendre dire par lui est encore une autre histoire.... que voici :
Lucien Lane
Lucien Lane 16/6/2013 - 16:34
Evacuee
1991
Shepherd Moons
Shepherd Moons
Each time on my leaving home
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/6/2013 - 11:02
San Franciscan Nights
(1967)
Il 1967 è stato l'anno della "Summer of Love," e San Francisco era il centro della cultura hippy. Insieme "San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)," "San Franciscan Nights" è un inno alla città californiana in quei tempi movimentati.
Gli Animals erano inglesi, ma sull'onda della British Invasion divennero famosi anche negli Stati Uniti. La canzone prende posizione contro la guerra nel Vietnam (citando apertamente Where Have all the Flowers Gone). In un'intervista del 2010 Eric Burdon ha detto: "La 'generazione peace and love' ha aiutato il movimento contro la guerra negli Stati Uniti. Sicuramente ha fatto cambiare idea a molti soldati, facendoli riflettere sul perché dovessero andare a combattere una guerra in un paese lontano mentre a casa le loro ragazze se la spassavano..."
Songfacts
Il 1967 è stato l'anno della "Summer of Love," e San Francisco era il centro della cultura hippy. Insieme "San Francisco (Be Sure to Wear Some Flowers in Your Hair)," "San Franciscan Nights" è un inno alla città californiana in quei tempi movimentati.
Gli Animals erano inglesi, ma sull'onda della British Invasion divennero famosi anche negli Stati Uniti. La canzone prende posizione contro la guerra nel Vietnam (citando apertamente Where Have all the Flowers Gone). In un'intervista del 2010 Eric Burdon ha detto: "La 'generazione peace and love' ha aiutato il movimento contro la guerra negli Stati Uniti. Sicuramente ha fatto cambiare idea a molti soldati, facendoli riflettere sul perché dovessero andare a combattere una guerra in un paese lontano mentre a casa le loro ragazze se la spassavano..."
Songfacts
This following program is dedicated to the City and people of San Francisco, who may not know it, but they are beautiful, and so is their city. This is a very personal song, so if the viewer cannot understand it, particularly those of you who are our European residents, save up all your bread and fly Trans World Airways to San Francisco, USA. Then, maybe you'll understand the song. It will be worth it. If not for the sake of this song, but for the sake of your own piece of mind.
(continuer)
(continuer)
15/6/2013 - 23:54
La guerre et la paix
(1971)
François Rabbath es un importante contrabajista y compositor francés de origen sirio, que aparte de sus extraordinarias obras de composición –como la que hoy voy a presentar– ha acompañado con su contrabajo a numerosos grandes cantantes como Jacques Brel, Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Michel Legrand, o Paco Ibáñez.
En este disco se recoge la obra musical, para contrabajo, que compuso François Rabbath en homenaje a Pablo Picasso con motivo del 90 aniversario de su nacimiento. Obra estrenada por François en un concierto celebrado, el 24 de octubre de 1971, en la capilla del castillo de Vallauris (Francia), conocida como "Capilla de la guerra y de la paz" porque en sus muros interiores Picassó pintó, en 1952, dos de sus obras maestras, una dedicada a la paz, y la otra a la guerra.
Fernando Lucini
François Rabbath es un importante contrabajista y compositor francés de origen sirio, que aparte de sus extraordinarias obras de composición –como la que hoy voy a presentar– ha acompañado con su contrabajo a numerosos grandes cantantes como Jacques Brel, Serge Gainsbourg, Charles Aznavour, Michel Legrand, o Paco Ibáñez.
En este disco se recoge la obra musical, para contrabajo, que compuso François Rabbath en homenaje a Pablo Picasso con motivo del 90 aniversario de su nacimiento. Obra estrenada por François en un concierto celebrado, el 24 de octubre de 1971, en la capilla del castillo de Vallauris (Francia), conocida como "Capilla de la guerra y de la paz" porque en sus muros interiores Picassó pintó, en 1952, dos de sus obras maestras, una dedicada a la paz, y la otra a la guerra.
Fernando Lucini
(strum.)
15/6/2013 - 23:09
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Lo shampoo/La libertà
«Dialogo tra un impegnato e un non so»
Lo so che questa canzone è stata cassata più volte, ma oggi mentre ero in auto la riascoltavo (orrore orrore) nella versione di Emma (dall'album tributo a Gaber). E nel riascoltarla, superando il fastidio per "Strillex", ne ho colto un nuovo significato, o meglio il suo significato... E io credo che questo sito possa in qualche modo rappresentare quella libertà di cui parla Gaber... La libertà non è starsene in santa pace in disparte a fare quello che più ci aggrada, non è nemmeno (aggiungerei solo) votare per questo o per quell'altro partito, ma è spendersi per la collettività, è impegnarsi ogni giorno per cambiare il nostro piccolo angolo di mondo. E allora forse vista in quest'ottica può entrare a pieno diritto tra le CCG. Aggiungo un commento trovato in rete (datato 2008)
Più attuale che mai, questa bellissima canzone... (continuer)