I cavalli di Troia
Chanson italienne – I cavalli di Troia – Paolo Pietrangeli – 1975
LES CHEVAUX DE TROIE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/5/2013 - 21:11
Fight No More
[2007]
Album: Year of the Crow
Hin-mah-too-yah-lat-kekt, Hinmatóowyalahtq̓it in Americanist orthography, popularly known as Chief Joseph, or Young Joseph (March 3, 1840 – September 21, 1904), succeeded his father Tuekakas (Chief Joseph the Elder) as the leader of the Wal-lam-wat-kain (Wallowa) band of Nez Percés ('pierced noses'), a Native American tribe indigenous to the Wallowa Valley in northeastern Oregon, in the interior Pacific Northwest region of the United States.
He led his band during the most tumultuous period in their contemporary history when they were forcibly removed from their ancestral lands in the Wallowa Valley by the United States federal government and forced to move northeast, onto the significantly reduced reservation in Lapwai, Idaho Territory. A series of events which culminated in episodes of violence led those Nez Perce who resisted removal including Joseph's... (continuer)
Album: Year of the Crow
Hin-mah-too-yah-lat-kekt, Hinmatóowyalahtq̓it in Americanist orthography, popularly known as Chief Joseph, or Young Joseph (March 3, 1840 – September 21, 1904), succeeded his father Tuekakas (Chief Joseph the Elder) as the leader of the Wal-lam-wat-kain (Wallowa) band of Nez Percés ('pierced noses'), a Native American tribe indigenous to the Wallowa Valley in northeastern Oregon, in the interior Pacific Northwest region of the United States.
He led his band during the most tumultuous period in their contemporary history when they were forcibly removed from their ancestral lands in the Wallowa Valley by the United States federal government and forced to move northeast, onto the significantly reduced reservation in Lapwai, Idaho Territory. A series of events which culminated in episodes of violence led those Nez Perce who resisted removal including Joseph's... (continuer)
On behalf of the resistance
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 22/5/2013 - 16:21
Parcours:
Génocide des Amérindiens
1980
[2003]
Parole di Hüsnü Arkan
Musica di Nadir Göktürk
Dall’album intitolato “İlk Aşk”
Una canzone sul clima di terrore che si viveva in Turchia dopo il colpo di Stato del 1980, quando l’esercito (l’arbitro della storia turca fin dai tempi di Atatürk), dopo aver attuato una vera e propria “strategia della tensione” per far crescere il livello dello scontro tra destra e sinistra, prese in mano le redini del paese per ristabilire l’ordine pubblico che i militari stessi avevano pesantemente contribuito a violare. Al golpe si accompagnarono 650.000 arresti, liste nere che compresero oltre un milione e mezzo di persone, più di 200.000 processi, oltre 7.000 condanne a morte di cui 50 eseguite (la metà riguardarono prigionieri politici), oltre 300 esecuzioni extragiudiziali, oltre 170 i prigionieri uccisi sotto tortura, oltre 300 quelli poi morti in prigione…
Nel 2012 è iniziato... (continuer)
Parole di Hüsnü Arkan
Musica di Nadir Göktürk
Dall’album intitolato “İlk Aşk”
Una canzone sul clima di terrore che si viveva in Turchia dopo il colpo di Stato del 1980, quando l’esercito (l’arbitro della storia turca fin dai tempi di Atatürk), dopo aver attuato una vera e propria “strategia della tensione” per far crescere il livello dello scontro tra destra e sinistra, prese in mano le redini del paese per ristabilire l’ordine pubblico che i militari stessi avevano pesantemente contribuito a violare. Al golpe si accompagnarono 650.000 arresti, liste nere che compresero oltre un milione e mezzo di persone, più di 200.000 processi, oltre 7.000 condanne a morte di cui 50 eseguite (la metà riguardarono prigionieri politici), oltre 300 esecuzioni extragiudiziali, oltre 170 i prigionieri uccisi sotto tortura, oltre 300 quelli poi morti in prigione…
Nel 2012 è iniziato... (continuer)
Sigaramın dumanına sarsam saklasam seni
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/5/2013 - 15:33
Desaparecido
Credo che le parole più vere siano queste:
Le madres argentine sulla morte del dittatore Videla
Le madres argentine sulla morte del dittatore Videla
silva 22/5/2013 - 15:11
Darkness, Darkness
[1969]
Parole e musica di Jesse Colin Young, membro fondatore della band newyorkese.
Singolo poi incluso nell’album “Elephant Mountain”
Un brano psichedelico che i soldati americani in Vietnam elessero tra i loro “anthems”, perché così bene descriveva il comune stato d’animo, sprofondati in una natura difficile, in un paese inospitale, in una guerra incomprensibile, con la morte sempre accanto…
Parole e musica di Jesse Colin Young, membro fondatore della band newyorkese.
Singolo poi incluso nell’album “Elephant Mountain”
Un brano psichedelico che i soldati americani in Vietnam elessero tra i loro “anthems”, perché così bene descriveva il comune stato d’animo, sprofondati in una natura difficile, in un paese inospitale, in una guerra incomprensibile, con la morte sempre accanto…
Darkness, darkness
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/5/2013 - 13:49
L'orologio del ferroviere
Il ferroviere Michele Bolgia, l’angelo del Tiburtino
di Massimo Taborri
Il saggio del Capitano della Guardia di Finanza Gerardo Severino (Michele Bolgia, l’angelo del Tiburtino, edizioni Chillemi, 2011), è uno di quei lavori che non solo contribuiscono ad arricchire la memoria della Resistenza romana di una pagina biografica fino ad oggi scarsamente conosciuta, come quella del ferroviere Michele Bolgia, ma che aiutano a fare luce sulla complessa trama di collegamenti, percorsi e motivazioni che la sottendono, non sempre opportunamente conosciuti e valorizzati.
Al centro del libro vi è infatti la ricostruzione dell’attività di opposizione all’occupazione nazifascista svolta nell’ambito della stazione Tiburtina da Michele Bolgia e da altri ferrovieri di quell’impianto, grazie alla collaborazione stabilitasi con il locale corpo di guardia delle... (continuer)
Usciva a sera verso la Stazione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Marchetti 22/5/2013 - 12:27
Guantanamo Bay!
[2010]
Lyrics & Music by W. Cameron Bastedo
Album: Door A-19
The infamous detention center which, as it contravenes the Geneva convention, is a disgrace to the USA. At the same time Canada's abandonment of Omar Kadr to this hideous institution is every bit as disgraceful.
I wanted to do what I could to bring attention to a huge inconsistency between our democratic pretences and the fact that we (the US and Canada) are flagrantly disregarding human right..
Lyrics & Music by W. Cameron Bastedo
Album: Door A-19
The infamous detention center which, as it contravenes the Geneva convention, is a disgrace to the USA. At the same time Canada's abandonment of Omar Kadr to this hideous institution is every bit as disgraceful.
I wanted to do what I could to bring attention to a huge inconsistency between our democratic pretences and the fact that we (the US and Canada) are flagrantly disregarding human right..
Guantanamo Bay,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 22/5/2013 - 08:44
Parcours:
Des prisons du monde, Guantanamo Bay
Gitmo Bay
[2006]
Lyrics & Music by T. Fredric Jones
Album: Tanked Up Again
America in the 21st Century. T. Fredric Jones, Francie Jones, and Lillian Jones of The Outlandish Landsharks.
"Amazement at what we have become as a nation, once the hope of the world...
and now...
..Well..."
Lyrics & Music by T. Fredric Jones
Album: Tanked Up Again
America in the 21st Century. T. Fredric Jones, Francie Jones, and Lillian Jones of The Outlandish Landsharks.
"Amazement at what we have become as a nation, once the hope of the world...
and now...
..Well..."
You'd better watch out.. – You'd better watch out..
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 22/5/2013 - 08:20
Parcours:
Guantanamo Bay
Tarantella d'i Dominazioni
[2010/2011]
Album : Altri fatti veri
"Alla fine della traccia numero 10, la Tarantella d’i Dominazioni, c'è un passo tratto dalla Storia dei Longobardi di Paolo Diacono (720-799), letto da Davide Marano "
Album : Altri fatti veri
"Alla fine della traccia numero 10, la Tarantella d’i Dominazioni, c'è un passo tratto dalla Storia dei Longobardi di Paolo Diacono (720-799), letto da Davide Marano "
Manìjiti e manìjiti E lli Romani a conquistari
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2013 - 07:56
Are You Bombing With Me, Jesus?
Shurli Grant
(1969)
Lyrics: Mudcat.org
According to James e Perone in Songs of the Vietnam Conflict it was written in 1968 by Shurli Grant, & published in 1969 in Broadside #98.
It's also referred to on p 175 of Born in the USA
Lyrics: Mudcat.org
According to James e Perone in Songs of the Vietnam Conflict it was written in 1968 by Shurli Grant, & published in 1969 in Broadside #98.
It's also referred to on p 175 of Born in the USA
Are you bombing with me, Jesus
(continuer)
(continuer)
21/5/2013 - 23:47
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
The End
Ieri sera si è spento all’età di 74 anni,a causa di un cancro al dotto biliare, a Rosenheim (Germania) Raymond Daniel Manzarek, in arte Ray Manzarek, storico tastierista e co-fondatore dei The Doors insieme a Jim Morrison.
21/5/2013 - 23:29
Mills of Lawrence
[2007]
Lyrics & Music by Frank Cable
Lyrics & Music by Frank Cable
[Harmonica intro]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/5/2013 - 20:01
Tu compagno
[1973]
Parole e musica di Sergio Liberovici
Dal disco “Alla tenda dei metalmeccanici in Piazza Maggiore” (FLM Federazione Lavoratori Metalmeccanici, Movimento Cooperativo, Quartiere Corticella, Circolo culturale “Bertolt Brecht”, ARCI, UDI)
Poi anche nel disco dello spettacolo “Tu compagno”.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Parole e musica di Sergio Liberovici
Dal disco “Alla tenda dei metalmeccanici in Piazza Maggiore” (FLM Federazione Lavoratori Metalmeccanici, Movimento Cooperativo, Quartiere Corticella, Circolo culturale “Bertolt Brecht”, ARCI, UDI)
Poi anche nel disco dello spettacolo “Tu compagno”.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Tu compagno; e io, e voi, e noi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/5/2013 - 15:59
Guantanamo Will Be Free
[1973]
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Album: Long Time Gone [1979]
Written and first performed in Cuba by an international group of music tourists, after learning about the history of US occupation from their Cuban hosts, on their journey from Santiago near Guantanamo Bay to Havana.
Guantanamo Will Be Free
Lyrics & Music by Jack Warshaw
Album: Long Time Gone [1979]
Written and first performed in Cuba by an international group of music tourists, after learning about the history of US occupation from their Cuban hosts, on their journey from Santiago near Guantanamo Bay to Havana.
Guantanamo Will Be Free
Guantanamo..– I want to see you
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/5/2013 - 15:22
Parcours:
Guantanamo Bay
Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
anonyme
Canzone di autore anonimo risalente al secondo dopoguerra, ripresa da Cesare Bermani in “L'Ordine nuovo: Antologia della canzone comunista in Italia”, I Dischi del Sole, 1968.
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Riproposta anche da Massimo Ferrante nel suo disco “Jamu” del 2009.
Testo trovato su Il Deposito
Ha detto De Gàspere a tutti i divoti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/5/2013 - 14:59
'A guerra d' 'i sordi
[1981]
“Strina” composta da Pino Coscarella, originario di Lago, Cosenza, ma emigrato a Toronto, presentata nel 1982 al Festival della “strina laghitana” che annualmente viene organizzato nella città canadese dalla comunità dei calabresi emigrati da Lago e dintorni.
Testo trovato su Strina Laghitana
La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.
Il canto veicola, analizza e commenta con sarcasmo, eventi sociali e politici manifestati in paese. I temi sono morali, politici, sociali, esistenziali, nostalgici e amorosi. Nel passato venivano cantate... (continuer)
“Strina” composta da Pino Coscarella, originario di Lago, Cosenza, ma emigrato a Toronto, presentata nel 1982 al Festival della “strina laghitana” che annualmente viene organizzato nella città canadese dalla comunità dei calabresi emigrati da Lago e dintorni.
Testo trovato su Strina Laghitana
La strina (strenna) è una tradizione folklorica calabrese – particolarmente radicata a Lago (U' Vacu) di Cosenza - costituita da un canto accompagnato dalla musica del “sazeri” (mortaio in ferro per frantumare i cristalli di sale), della fisarmonica, del tamburello e della chitarra. La strina è tipica del periodo natalizio ma in alcune zone si usa anche durante il Carnevale.
Il canto veicola, analizza e commenta con sarcasmo, eventi sociali e politici manifestati in paese. I temi sono morali, politici, sociali, esistenziali, nostalgici e amorosi. Nel passato venivano cantate... (continuer)
‘U millenovecietuottantadui
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/5/2013 - 11:00
Se questo è un uomo nei ghetti d'Italia
Non è propriamente una 'canzone' bensì, più specificatamente, un testo poetico. Ma credo, tuttavia, che bene possa stare in questo sito.
Prendendo spunto dalla celebre poesia di Primo Levi 'Se questo è un uomo' è un analogo testo poetico che prende ispirazione dai tragici eventi di Rosarno, che hanno fatto ripiombare la società italiana indietro, al tempo delle leggi razziali, della discriminazione dei neri durante le guerre coloniali.
Se ci si è chiesti dove fosse Dio ad Auschwitz ci si può chiedere allo stesso modo ci si può chiedere dove fosse la sinistra italiana a Rosarno...
'Quindici anni dopo che Nanni Moretti, di fronte alla scena biblica della nave carica di albanesi, si chiedeva - ma perchè la sinistra non è qui- un amico, l'altra sera, mi chiedeva perchè Bersani o chi per lui non si fosse precipitato in Calabria, tra gli schiavi deportati, a dare un senso a questa storia'...
Michele Serra, L'amaca di Repubblica, 12/01/10
Prendendo spunto dalla celebre poesia di Primo Levi 'Se questo è un uomo' è un analogo testo poetico che prende ispirazione dai tragici eventi di Rosarno, che hanno fatto ripiombare la società italiana indietro, al tempo delle leggi razziali, della discriminazione dei neri durante le guerre coloniali.
Se ci si è chiesti dove fosse Dio ad Auschwitz ci si può chiedere allo stesso modo ci si può chiedere dove fosse la sinistra italiana a Rosarno...
'Quindici anni dopo che Nanni Moretti, di fronte alla scena biblica della nave carica di albanesi, si chiedeva - ma perchè la sinistra non è qui- un amico, l'altra sera, mi chiedeva perchè Bersani o chi per lui non si fosse precipitato in Calabria, tra gli schiavi deportati, a dare un senso a questa storia'...
Michele Serra, L'amaca di Repubblica, 12/01/10
Di nuovo, considerate di nuovo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro Carènzan 21/5/2013 - 10:48
Rosario, dinamitera
ROSARIO DINAMITERA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Valentino Stacciarini 21/5/2013 - 10:31
Gracias a la vida
Ciao Lorenzo,
ci sto provando, ma a casa non mi funziona la rete. Cercherò di postarla in qualche modo, magari rivediamo insieme i passaggi dubbi. Besos
ci sto provando, ma a casa non mi funziona la rete. Cercherò di postarla in qualche modo, magari rivediamo insieme i passaggi dubbi. Besos
Maria Cristina 21/5/2013 - 09:59
Marching Through the Promised Land
[2007]
Lyrics & Music by T Fredric Jones
Album: Tanked Up Again
UN Resolution 242. Israel. Palestine. Occupation. Genocide. Apartheid.
Waking up to the fact that, as an American, I've been systematically brainswashed by the captive media to believe that the land-hungry Israelis deserve a special dispensation vis-à-vis the Holocaust.
Lyrics & Music by T Fredric Jones
Album: Tanked Up Again
UN Resolution 242. Israel. Palestine. Occupation. Genocide. Apartheid.
Waking up to the fact that, as an American, I've been systematically brainswashed by the captive media to believe that the land-hungry Israelis deserve a special dispensation vis-à-vis the Holocaust.
Marching through the Promised Land
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/5/2013 - 08:22
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Terra mia
Canzone contro la guerra del Cantautore Ladispolano, Marco Mellace, con particolare riferimento alla Guerra in Iraq del 2003. Nello stesso anno Mellace incide Altri 2 brani contro la guerra: Butta via il fucile e E' solo un rock baby in mezzo a una guerra
Terra mia
(continuer)
(continuer)
21/5/2013 - 01:03
(R)Esistenza
Il piacere è semmai tutto nostro, caro Tristano. :-)
Congratulandomi per il brano sopra riportato, rivolgo anche a te la richiesta -che è ormai una consuetudine- rivolta a tutti gli autori che ci danno la bella soddisfazione di una visita su queste pagine, se per caso puoi segnalarci qualche altra tua canzone "sorellina" da poter inserire in questo archivio.
Ringraziandoti anticipatamente, ricambio fraternamente l'abbraccio.
Congratulandomi per il brano sopra riportato, rivolgo anche a te la richiesta -che è ormai una consuetudine- rivolta a tutti gli autori che ci danno la bella soddisfazione di una visita su queste pagine, se per caso puoi segnalarci qualche altra tua canzone "sorellina" da poter inserire in questo archivio.
Ringraziandoti anticipatamente, ricambio fraternamente l'abbraccio.
giorgio (un partigiano siciliano a cui sta ancora stretta "la routine" da te descritta) 20/5/2013 - 18:38
Sixteen Tons
Da un EP del 1960
José Guardiola fu costretto dalla censura a cantare le ultime due strofe in inglese, perché il significato fosse meno comprensibile…
José Guardiola fu costretto dalla censura a cantare le ultime due strofe in inglese, perché il significato fosse meno comprensibile…
DIECISÉIS TONELADAS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/5/2013 - 16:55
Sicilia matrimia
Sicilia, madreterra, abbandonata da suo figlio. il figlio, lontano da essa, sente nostalgia e le riconosce, le bellezze che essa gli ha offerto, e pure, all'umanita'.
recitato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Rosanna 64 20/5/2013 - 16:53
La vita è un treno
[1992]
Scritta da Alessio Bertallot, Roberto Vernetti e Frank Nemola.
Album “Stile libero”
Una canzone sull’alienazione generata dal lavoro (quello pendolare, nello specifico) per il percorso “Mort au Travail” (da intendersi anche con il punto esclamativo!)…
Scritta da Alessio Bertallot, Roberto Vernetti e Frank Nemola.
Album “Stile libero”
Una canzone sull’alienazione generata dal lavoro (quello pendolare, nello specifico) per il percorso “Mort au Travail” (da intendersi anche con il punto esclamativo!)…
Ognuno ha un suo destino
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/5/2013 - 16:39
Parcours:
Mort au Travail , Trains
×
di Riccardo Venturi
E' morto Andrea Gallo, una persona degna di rispetto.
Non mi importa di quel "don" usualmente prefisso al suo nome. E non m'importa, né mi attiene, quel "messaggio evangelico" di cui sarebbe stato portatore. Non me ne intendo, e poi avesse portato un po' quel che gli pareva, nella sua vita.
E' morto, però, chi se n'era andato sulla nave Garaventa; e ci provasse a andare lui, chi oggi fa il disdegnoso o il sufficiente.
E' morto chi fu scacciato via dal Brasile in piena dittatura, mentre altri con la sua stessa veste benedicevano devotamente i dittatori.
E' morto un uomo in mezzo ad altri uomini prigionieri, su un'isola sperduta e carcere.
E' morto tutto questo ed altre cose, che sono ovviamente lasciate alla libera interpretazione. Alla libera intelligenza come alla libera imbecillità. Alla libera partecipazione come al libero allontanamento.... (continuer)