Chanson italienne – Il Violino di Luigi – Modena City Ramblers – 2013
Le violon dont Francesco joue ici est l'instrument du partisan Luigi Freddi, tué par les fascistes en mars 1945, retrouvé plus de 60 ans après dans le grenier de la maison Vezzani endommagée par le tremblement de terre. Violon restauré et offert à ANPI de Luzzara (RE) qui nous l'a gentiment prêté pour l'occasion.
Per inquadrare meglio la storia: un breve ma essenziale riassunto che forse Cristicchi avrebbe potuto leggere prima di scrivere la canzone. Certo invece di basarsi sul libro di Bernas, prima di toccare un argomento così delicato, Cristicchi si sarebbe almeno potuto sforzare di sfogliare le pagine introduttive di "Foibe" di Giacomo Scotti (uno storico di tutto rispetto, di cui vale la pena leggere un'intervista).
Tanto per capire la differenza, Scotti è uno che ha studiato la questione per decenni, e che - pur essendo senz'altro di sinistra e avendo vissuto a lungo in Jugoslavia - non ha mai risparmiato le critiche anche al regime di Tito tanto che è stato il primo a scrivere un libro su Goli Otok . Questo Bernas invece è uno che per vendere il suo libro ha bisogno:
1) di infilare nel titolo le parole "fascisti" e "italiani", così tanto per allargare il target
2) di farsi fare la prefazione... (continuer)
Lorenzo Masetti & daniela k.d. 19/2/2013 - 22:42
Vorrei solo aggiungere: "un tempo si chiamava Italia, e uscì sconfitta dalla guerra."... PER FORTUNA!!!
Forse è sbagliato dire che questa sia una canzone sulle foibe, piuttosto riguarda gli esuli istriani cioè gli italiani (ma anche croati e sloveni) che per motivi "etnici" (nel senso che non volevano rimanere una minoranza italiana in un paese a maggioranza "slava"), "politici" (perché ex fascisti, o solo anticomunisti) o semplicemente perché lavoravano a Trieste come ferrovieri e non volevano perdere il lavoro, decisero di non rimanere in Jugoslavia e di scappare in Italia.
Ora che questa gente abbia subito dei torti e non sia potuta tornare nelle terre dove magari era nata non c'è dubbio. Ma a chi dare la colpa di questo? Secondo me in gran parte allo Stato Italiano il quale ha scatenato una guerra di aggressione e razzista contro la Jugoslavia, annettendosi addirittura gran parte della Slovenia fino a Lubiana (posti quindi dove non c'era mai stata una minoranza italiana). Come risultato... (continuer)
Beh, certo, le foibe non vengono citate nella canzone, però è lui stesso che ne parla.
"Quella delle foibe e dell’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia è una ferita ancora aperta nella storia del nostro Paese, non capisco la strumentalizzazione che ne fanno alcuni esponenti della sinistra".
Allora vuol dire che infilare la parola "foibe" nella presentazione dell'album, serve allo scopo di provocare qualche minima polemica, sempre utile ai fini pubblicitari.
Il giochetto di scegliere argomenti che sperabilmente suscitino discussioni francamente avrebbe un po' stufato...
Hai ragione, soprattutto più che la scelta dell'argomento dà noia la superficialità con cui è trattato. Visto che il Cristicchi ha anche recentemente straziato a Sanremo "Canzone per te" vorrei dedicargli 1947, una canzone di un grande artista come Sergio Endrigo.